redazione il torinese

Imprese e lavoro: M5S interroga la Regione

Quali iniziative ha intrapreso la Regione a sostegno delle imprese e dei lavoratori che stanno subendo forti disagi sul piano occupazionale come il ridimensionamento del personale e/o la sua eventuale ricollocazione? 

A chiederlo, in Aula, il Movimento 5 stelle con quattro interrogazioni a risposta immediata.  La prima – con riferimento ai siti di produzione Michelin – sulla convocazione di un tavolo che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, volto a limitare la contrazione produttiva e occupazionale. L’assessora al Lavoro ha spiegato che è stato sottoscritto un accordo quadro che prevede, nel quinquennio 2016-2020, un investimento complessivo di 180 milioni di euro; che il sito di Alessandria mantenga e sviluppi la sua specializzazione degli pneumatici autocarro nuovo e sviluppi un progetto di competitività industriale; che il sito di Cuneo mantenga e sviluppi la propria posizione chiave nella fabbricazione degli pneumatici autovettura di media e alta gamma con un ulteriore incremento della produzione; che l’attività di produzione di cerchietti, dal sito di Fossano vada a Cuneo e incrementata con interventi di riorganizzazione; che l’attività di calandraggio a caldo presente sul sito di Torino Stura prosegua il trend di miglioramento dei risultati di competitività industriale, lo sviluppo della flessibilità reattiva, la riduzione dei propri costi e la riduzione degli scarti. Il secondo atto ispettivo, trattava il numero di lavoratori coinvolti nel licenziamento collettivo, risoltosi in gran parte nei primi mesi del 2016 – 2017, e sulla messa in liquidazione della Gec SpA di Cuneo. L’amministratrice regionale ha comunicato che risultano essere 39 i lavoratori coinvolti, 14 dei quali hanno rassegnato le dimissioni. Dell’intero ammontare, 21 attualmente stanno prestando attività lavorativa, di cui 8 con contratto di lavoro a tempo indeterminato e 13 con contratto a termine. La terza interrogazione richiedeva quale fosse l’attuale collocazione dei 19 ex lavoratori della Esex di Pianezza (To) a seguito degli avvenuti licenziamenti risalenti prevalentemente al mese di giugno 2014. L’assessora ha evidenziato come la Regione si sia attivata concedendo loro la possibilità di partecipare agli interventi di politica attiva, grazie ad un investimento del Fondo sociale europeo.  In particolare, possono usufruire del Buono Servizi Lavoro per disoccupati da più di sei mesi, rivolgendosi, per informazioni generali, direttamente ai centri per l’impiego. L’ultimo quesito, chiedeva quali fossero le garanzie occupazionali per i lavoratori ex Lsu e appalti storici, addetti alle pulizie degli istituti scolastici e al progetto “Scuole Belle”, in forza presso le aziende dei consorzi Cns, Manital e Ciclat. È stato sottoscritto un accordo quadro presso la presidenza del Consiglio dei ministri nel marzo del 2016 – ha concluso l’assessora – tra aziende coinvolte e sindacati, con il mantenimento del progetto fino al novembre 2016 tramite apposito intervento normativo, individuando le risorse necessarie nell’ambito del bilancio del Miur e attraverso un periodo di sospensione dell’attività lavorativa tramite il ricorso alla cassa integrazione guadagni in deroga nei limiti temporali della legge vigente.

www.cr.piemonte.it

Music Tales, la rubrica musicale

Something in Common di Bobby Brown & Whitney Houston, ecco cosa ascoltavo stamane alle 10 mentre andavo ad un appuntamento. Siamo più vicini ai giorni nostri, si parla del 1993 e si tocca il contemporary R&B so che spesso mi fermo su questo genere, ma perchè lo amo e vorrei trasmettere questo amore anche a voi lettori. Andate ad ascoltarlo se potete.

Un brano, questo, che parla di comunanze, di appartenenza, di essere l’un l’altra, in un amore nato negli anni Zero, anni che prendono il largo come un bastione carico di principesse pop che rischiano di affogare, diciamo casualmente, ad ogni virata. Alcune con extension cosi salde da resistere alle peggiori percosse, a tutte le altre non resta che contare su tardivi e ripetuti pentimenti in pubblica piazza. Eccola Whitney, che sparisce per un po’, Whitney che il suo agente la dà viva e vegeta nel rehab più alla moda del momento, Whitney sempre pronta ad un ritorno ad una nuova vita ed a nuove ricadute.La sua vita pubblica ci ha fatto conoscere il suo entourage composto, fin dagli esordi, dai suoi familiari. Pensando a lei ci viene in mente l’acuto di I Will Always Love You, ma subito dopo pensiamo alle botte, a quegli occhi pesti ed alle labbra gonfie a firma Bobby Brown, suo marito. Bobby, un giovanotto con un’infanzia difficile, che un bel giorno si ritrova tra le mani la possibilità di lasciare la strada per attraccare in una delle prime boy band degli anni Ottanta. Quando nel 1989 incontra la bella voce nera ha già matrimoni e figli sparsi per il mondo, ma a Whitney, parliamoci chiaro, il suo passato non importa affatto. Arrivano al 1992 e la voce piu’ redditizia in circolazione ha fatto la sua scelta d’amore: Bobby. Poi i figli…ma a tutti è noto il comportamento non esattamente da gentleman di Brown ma nessuno sa dell’allergia al successo della moglie. Un susseguirsi di botte, denunce, maltrattamenti verbali, fisici che portano alla separazione ed alla ricaduta della bella Whitney che non troverà mai la felicità. Vi ho raccontato questa storia legata al brano che ho sentito per dirvi, anche se già lo sapete, che non tutto cio’ che brilla è sempre oro. L’infelicità è una cosa pericolosa, come il monossido di carbonio. Non ha odore, non ha gusto, è informe e incolore, ma avvelena lentamente. Si insinua in ogni poro della tua pelle fino a quando un giorno il tuo cuore smette di battere. 
Chiara De Carlo


Chiara vi segnala gli eventi da lei scelti per la settimana…mancare sarebbe un sacrilegio! 
Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

L’arte di rilassarsi con lo Stretching- Shiatsu

Con Matteo Parigi nella splendida cornice del parco del castello Benso di Mercenasco

 

Proseguono con successo nel verde della natura, nel parco dello storico castello di Mercenasco, le serate del lunedì sera (dalle 20 alle 21.30) dedicate da Matteo Parigi allo Stretchingshiatsu.Il binomio natura e benessere corporeo trova una sintesi perfetta nelle serate al castello, dove il seminario di Stretchingshiatsu fonde due tecniche ideate per aumentare la propria flessibilità corporea ed il benessere psicofisico. Lo Stretchingshiatsu  o “stretching dei meridiani” raggruppa un insieme di tecniche ideate dal maestro Shizuto Masunaga per dare la possibilità ad ognuno di lavorare sui meridiani del corpo anche in momenti diversi dal trattamento shiatsu,  effettuando movimenti facili, basati sul concetto che con lo stretching ed il rilassamento successivo al mantenimento della posizione, si ottengano la liberazione di energia (ki) ed il rilascio delle tensioni corporee. Le persone che praticano questa disciplina si pongono in ascolto del proprio corpo, accentandone anche i limiti temporanei e gustando il piacere nel compiere ogni singolo movimento. Il parco in cui avverranno le sessioni di Stretchingshiatsu condotte da Matteo Parigi, operatore shiatsu e massofisioterapista, è quello del castello Benso di Mercenasco, situato su di un’altura a Levante del borgo, immerso nelle colline del Canavese, poco distante dal lago di Candia. Sin dall’antichità questo fu un luogo difeso e fortificato, menzionato già nel Quattrocento quale ricetto(receptus), ed in alcuni documenti anche come “castrum”. A fine Quattrocento furono investiti della metà del feudo i Valperga di Masino, poi nel 1631, con il trattato di Cherasco, il castello passò ai Savoia ed all’inizio del Novecento l‘antico castello seicentesco fu trasformato in dimora signorile, con l’innalzamento della torre.

L’appuntamento è per lunedì 11 giugno dalle 20 alle 21.30. Per informazioni tel 3393916255Castello Benso Mercenasco, via Roma 9, 10010 Mercenasco

.

Mara Martellotta

Nei secoli fedele

Oggi, 5 giugno, è l’anniversario dell’Arma dei Carabinieri, fondata proprio qui a Torino nel 1814. Ecco alcune foto dell’archivio del Torinese, che proponiamo ai lettori in occasione della ricorrenza


Un’alleanza per il cambiamento? L’idea è giusta

di Marco Travaglini*

.

Enzo Ghigo, che conosco e apprezzo come persona perbene e sinceramente democratica, sulle pagine di “Repubblica” ha posto un tema che non va sottovalutato. E Sergio Chiamparino, con il quale ho avuto l’opportunità di collaborare in passato, ha rilanciato l’ipotesi di una sua ricandidatura alla guida della Regione. Entrambi, di fronte ad una deriva non tanto populista quanto confusionaria e tardo-giacobina dove si è promesso tutto e l’esatto contrario, mettendo in campo un progetto e un’idea di paese che mi preoccupano, pongono il tema della   prospettiva e del possibile “big bang” qualora – eventualità possibile – l’alleanza di governo si riproponga anche nell’area subalpina. E’ una riflessione, ovviamente, e occorrerà vedere cosa accadrà nei prossimi mesi. Il tempo, seppur breve, può macinare certezze che oggi sembrano granitiche e occorrerà vedere se e come l’alleanza giallo-verde riuscirà a dar corpo a quanto hanno scritto nel loro “contratto”. Da ciò che accadrà in tempi relativamente brevi si vedrà se il modello Cinque Stelle-Lega sarà esportabile dal centro alla periferia. Ghigo auspica, in prima battuta, un’alleanza di centrodestra ed è comprensibile. Io sono tra coloro che ritengono urgente una ricomposizione su basi nuove, non autoreferenziali del centrosinistra e il suo allargamento. Ma, al di là delle dinamiche dei partiti e delle coalizioni, ogni ragionamento deve partire dall’esigenza di offrire risposte concrete a temi di primaria importanza: quello del lavoro che non c’è e, quando c’è, si presenta con il volto della precarietà sottopagata e della temporaneità; quello dello sviluppo economico che non può prescindere dalla capacità di immaginare quale futuro assegnare ad un Paese – e nel nostro caso a una regione transfrontaliera come il Piemonte – dove le scelte sulle politiche industriali, energetiche, trasportistiche non possono penalizzare l’innovazione e, al tempo stesso, una più equa redistribuzione di risorse e possibilità per tutti, a partire dai più giovani.

Questo significa ragionare su un’intesa, chiamiamola repubblicana o “ragionevole” che freni la deriva sulla quale ci si è incamminati, riportando all’attenzione di cittadine e  cittadini proposte e valutazioni realistiche sull’oggi, su quanto è necessario e utile fare, su quale dovrà e potrà essere il futuro del Piemonte? Anche. Un sano realismo suggerirebbe l’abbandono di pregiudizi e un franco e leale confronto con tutti per trovare una risposta alternativa a chi promette mari e monti, sapendo che gran parte di queste promesse sono difficilmente realizzabili ( e in alcuni casi risulterebbero pure dannose) e che  produrre danni al tessuto democratico e alla tenuta del Paese quando la “grande illusione” finirà, rischierebbe di lasciare in eredità un grumo di sentimenti di frustrazione e rabbia. Oggi su pochi punti qualificati si possono trovare intese larghe e provare a costruire proposte che non parlino solo al ceto politico ma alla gente comune, alle moltitudini che provano sulla propria pelle l’urticante realtà delle conseguenze della peggior crisi economica e sociale di sempre. In democrazia lo scettro rimane nelle mani del popolo-elettore e, leggi elettorali a parte,  se si desidera riconquistarne un consenso che non sia solo rispondente agli umori del momento occorrono realismo e serietà, ma anche una forte capacità di offrire una visione, un’idea di futuro che non faccia sognare una notte, ma riapra lo spiraglio di una possibile speranza. Da qui discende il bisogno di riportare la politica al suo senso vero, al di là dei simboli e delle sigle di partito, vale a dire “l’attività pratica relativa all’organizzazione e amministrazione della vita pubblica”. In due parole, l’arte del governo.

 

*già dirigente della sinistra piemontese

A Torino l’estate è Reale

La seconda edizione della manifestazione – che rientra nell’ambito del programma di Palchi Reali – presenta una proposta culturale trasversale. Il cartellone, infatti, riunisce diversi linguaggi e stili artistici: dalla danza al teatro, dalla musica alla magia


Grazie alla collaborazione con i Musei Reali Torino, la storica piazza, incastonata tra gioielli architettonici come Palazzo Reale, Palazzo Madama e la Chiesa di San Lorenzo, diventerà nuovamente scenografia delle esibizioni, un vero e proprio teatro a cielo aperto. Il palco allestito in Piazzetta Reale, infatti, ospiterà quindici spettacoli – molti dei quali di respiro internazionale – in cui la fascinazione della musica, della danza e della magia si fonderà con quella dei luoghi.

Nell’inusuale sala da concerto, dove il pubblico avrà la sicurezza di potersi sedere e assistere agli spettacoli con la stessa qualità d’ascolto di un teatro, si potranno ammirare esibizioni di livello altissimo.“Obiettivo del programma di Torino Estate Reale – dichiara Chiara Appendino, Sindaca della Città -, dove concerti sinfonici e musica cantautorale si alternano passando dal balletto classico al folclorico di tradizione, dalla Russia al Portogallo, dal Marocco all’Italia, è offrire una partecipazione sempre più ampia e trasversale. Il pubblico sarà ospitato in una fastosa e inconsueta sala teatrale, in un contesto prezioso e raccolto e al tempo stesso, accessibile a tutti”.


La rassegna si inaugurerà mercoledì 27 giugno con le note dell’Orchestra Klassika di San Pietroburgo diretta dal Maestro Kantorov. Durante l’esibizione saranno presentati alcuni tra i capolavori della musica classica russa. Nell’ambito degli scambi culturali tra le città di Torino e San Pietroburgo, l’Orchestra Klassika, che vanta 25 anni di storia, è molto attiva nel diffondere la propria tradizione musicale in patria e all’estero.

A salire sul palco, giovedì 28 giugno, saranno i giovani ballerini dell’hip-hop nazionalefrancese di Casablanca in un’assoluta novità italiana: Danser Casa. Otto danzatori (sette ragazzi e una ragazza) – selezionati tra 186 concorrenti da Kader Attou e Mourad Merzouki(punte di diamante dell’hip-hop nazionale francese) – porteranno in piazza le loro “specialità”: acrobazia, circo, popping, locking, parkour, new style house e contemporanea. Lo spettacolo, ricco di riferimenti alla città del Marocco, è un viaggio attraverso le varie epoche e le tecniche di questa danza ormai codificata.

Sabato 30 giugno sarà la volta del Gran Galà della Magia con Masters of Magic. La popolare trasmissione televisiva, diventerà uno straordinario show dal vivo in Piazzetta Reale. Presentati da Walter Rolfo, i migliori illusionisti del pianeta si alterneranno sul palco per proporre ai torinesi un viaggio fantastico nel mondo senza età della fantasia. Grandi artisti di fama mondiale per 100 minuti di incantesimo.

Domenica 1 luglio sarà Dulce Pontes a calcare le scene. Grazie al suo stile unico, frutto dell’unione delle sonorità piene di saudade del fado con quelle più moderne del pop e del folk.L’artista portoghese è considerata una delle star mondiali della world music. A lei si deve il rilancio del fado e delle radici della cultura popolare lusitana.

La manifestazione proseguirà il 3 luglio con il concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino in Sogni Reali, una serata interamente dedicata a Beethoven.

Mercoledì 4 luglio si potrà assistere a ‘Bella ciao’, il più grande spettacolo del folk revival italiano riallestito cinquanta anni dopo da un’idea di Franco Fabbri e con un cast formidabile:Lucilla GaleazziElena LeddaLuisa Cottifogli, Alessio LegaMaurizio Geri e Gigi Biolcati. Novità di questo riallestimento è il trattamento musicale affidato a un ensemble diretto dall’organettista Riccardo Tesi, uno dei più brillanti e attenti protagonisti della musica popolare mondiale.

Per Lucio è il tributo che Gaetano CurreriPaolo Fresu, Raffaele Casarano e Fabrizio Foschini realizzeranno giovedì 5 luglio a Lucio Dalla. “La prima volta che ho incontrato Paolo Fresu ho capito subito che poteva essere mio amico – dichiara Gaetano Curreri, voce degliStadio – sentirlo suonare faceva venir voglia di stare con lui sul palco. Lucio Dalla è stato il gancio che ha unito la sua cultura musicale con la mia storia. La genialità musicale di Paolo mi ricorda tanto il mood di Lucio, sempre alla ricerca di strade nuove e nuove possibilità che solo la musica ti sa dare. Stare sul palco con Paolo mi fa sentire la stessa magia che respiravo insieme a Lucio. Quando canto le canzoni di Dalla, accompagnato dalla tromba di Paolo, sento che il ‘ragno’ è ancora qui insieme a me“.

Noemi, venerdì 6 luglio, porterà il suo tour in supporto al nuovo disco, ‘La Luna’, sul palco dell’Estate Reale. Il sesto album della cantante romana, arriva a due anni di distanza dall’ultimo, ‘Cuore d’artista’, ed è composto da 13 brani inediti, tra cui ‘Non smettere mai di cercarmi’, canzone proposta sul palco della 68^ edizione del Festival di Sanremo. Variegato e versatile, nel suo nuovo lavoro convivono diversi arrangiamenti e generi: il rock, l’elettronica, il blues, il cantautorato e perfino il country.

Il 7 luglio i solisti e il corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment si esibiranno in‘Mediterranea’, un inno alla comunione e alle differenze delle culture che si sono confrontate nei secoli da una parte all’altra del Mare Nostrum. ‘Mediterranea’ si pone come un divenire di suggestioni visive, sapientemente evocate da una colonna sonora, curata insieme a Paride Bonetta, in cui musiche popolari si miscelano a trascrizioni colte, da Mozart a Ligeti. Saranno la danza di insieme, i ritmi cadenzati e percossi con tutto il corpo, gli zigzag delle dinamiche, le saette delle braccia e delle gambe che romperanno lo spazio, a creare la tensione energetica di tutto il lavoro.

Il Direttore James Conlon, l’8 luglio,  dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAIin un programma che spazierà da Rossini a Dvožàk. Durante la serata saranno eseguite lesinfonie tratte da tre tra le più importanti opere rossiniane.

 

Martedì 10 luglio, andrà in scena il Balletto di Stato Accademico di Danza Popolare diIgor Moiseyev, il cui repertorio vanta circa 300 opere tra danze, miniature, quadri coreografici, suite e balletti di un atto su musica di compositori quali: Aleksandr Borodin, Mihail Glinka, Nikolaj Rimskij-Korsakov, Modest Musorgskij e molti altri. Oggi la compagnia è costituita dalla settima generazione di «Moiseevi», ballerini-attori capaci di superare prove coreografiche ed espressive di grande virtuosismo, legate a tutti i generi di danza unendo la spontaneità della tradizione popolare, la tecnica accademica e lo humour.

Stefano Bollani sarà ospite in Piazzetta Reale, giovedì 12 luglio. Dopo il grande successo di ‘Carioca’ del 2007, il pianista torna al suo grande amore per le sonorità brasiliane con ‘Que Bom’, album appena uscito, composto di soli brani inediti e originali, realizzato interamente a Rio. Accanto a lui grandi rappresentanti della musica strumentista brasiliana come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria, Armando Marçal e Thiago da Serrinha alle percussioni.

Torino Estate Reale continuerà il 13 luglio con un concerto di mezza estate eseguito dall’Orchestra e Coro del Teatro Regio con musiche di Mendelsshon e Bizet.

Sarà affidato a Rocco Papaleo, sabato 14 luglio, il penultimo appuntamento della rassegna. Il noto attore, regista e musicista lucano, coinvolgerà il pubblico in un viaggio straordinario in cui le parole incontrano la musica, tra canzoni, racconti, monologhi e gag surreali. Uno show fatto di pensieri sparsi, brevi annotazioni e rime lasciate in sospeso; un riuscito esperimento di teatro-canzone con un occhio a Gaber e uno alla Basilicata.

Lo straordinario balletto di Eleonora Abbagnato, domenica 15 luglio, concluderà la manifestazione estiva. Lo spettacolo della prima étoile italiana dell’Opéra di Parigi, nonché direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, dal titolo ‘Puccini’, è dedicato alle eroine tragiche che balleranno sulle note delle aree più belle del compositore: Manon Lescaut, La Bohème, Tosca e Madama Butterfly.

“Torino Estate Reale è un delicato puzzle di iniziative che permetterà ai cittadini residenti e ai turisti che si troveranno nella nostra città, di godere di uno dei momenti più piacevoli dell’estate torinese – sottolinea Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città -. Invito tutti, non solo gli appassionati del mondo del teatro, della danza, della musica e della cultura, ma chiunque abbia voglia di passare piacevoli serate in città, a partecipare!”.

I Musei Reali hanno programmato due aperture straordinarie in calendario durante  Torino Estate Realesabato 30 giugno prima dello spettacolo di magia Masters of Magic egiovedì 5 luglio per l’omaggio di Paolo Fresu e Gaetano Curreri a Lucio Dalla, presentando il biglietto degli spettacoli, si potranno visitare i Musei Reali con ingresso ridotto a 6 euro (19.30-21.30).

Gli allestimenti dell’area spettacoli e la direzione di produzione sono stati curati dalla Fondazione del Teatro Regio di Torino in virtù di una collaborazione ormai consolidata, che utilizza le esperienze e le professionalità presenti in teatro per la produzione di esibizioni dal vivo particolarmente complesse.

***

Tutti gli appuntamenti di Torino Estate Reale avranno inizio alle 21.30.

I biglietti saranno in vendita da mercoledì 6 giugno.

Il costo è 12 euro (posti numerati platea), 10 euro (posti numerati gradinata) e 5 euro (posti numerati per i nati dal 2004). Sono previsti sconti per i possessori di abbonamenti o biglietti di treni regionali Trenitalia esclusivamente alle biglietterie.

Informazioni su www.torinoestate.it

Cristina Bargero presenta “Il Piemonte oltre la crisi”

Il libro Il Piemonte oltre la crisi (Interlinea) di Cristina Bargero, viene presentato lunedì 11 giugno presso il Circolo dei Lettori di via Bogino. Intervengono Bruno Babando, giornalista, Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte e Giovanni Quaglia, presidente della  Fondazione Crt. Com’è cambiato il Piemonte in questi anni?  Questa è la domanda che si pone l’autrice nella sua duplice veste di ricercatrice e di parlamentare eletta nel territorio piemontese.  La crisi che, a partire dal 2008, ha colpito le economie più avanzate ha lasciato un segno profondo anche in questa regione, che, probabilmente, ha faticato più di altre a riconvertire il proprio tessuto economico e manifatturiero e a trovare una sua vocazione.  Ma il Piemonte, nonostante le sue debolezze strutturali, ha in sé elementi di resilienza, connessi alla sua antica tradizione industriale, a una vivacità imprenditoriale ancora presente e a una forte propensione all’innovazione.  L’analisi socio-economica del territorio e gli interventi di alcuni attori privilegiati della regione sono la chiave di lettura con cui viene costruito il filo logico di questo libro, con un’attenzione alle politiche messe in campo dal legislatore nazionale nella XVII legislatura, per guardare al futuro con il coraggio di osare.

Concluso lo sgombero del campo di corso Tazzoli

Si sono concluse stamane a Torino le operazioni di sgombero del campo nomadi abusivo di corso Tazzoli. Nel campo due settimane fa era divampato un incendio che aveva distrutto diverse baracche. E’ stata la notevole pericolosità dell’insediamento scoperta dopo il rogo, per la presenza di bombole di Gpl e di generatori elettrici a combustibile liquido, a convincere l’amministrazione comunale a predisporre  l’allontanamento delle persone presenti. E’ stata inoltre predisposta l’accoglienza temporanea, per chi ne avesse bisogno, nella palestra della protezione civile e in un’area attrezzata con tende della Croce Rossa in via Vigliani.

TORINO-LIONE, TRONZANO (FI): M5S RISCHIA DI MARGINALIZZARE IL PIEMONTE PER UNO STOP IDEOLOGICO

“Comprendo che il Movimento Cinque Stelle abbia ottenuto voti cavalcando la questione NO TAV, ma deve essere chiaro che, pur rispettando il voto popolare, procedendo in questa direzione i grillini marginalizzano il Piemonte, condannandolo all’isolazionismo nei confronti della Lombardia e del Veneto”. Ad affermarlo Andrea Tronzano, vicecapogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte durante le comunicazioni dell’assessore Balocco sulla TAV. 

Spiega Tronzano: “C’è qualcuno che crede di avere la verità in tasca ma continua a fornire dati differenti da quelli comunicati dagli Enti istituzionali legittimati a farlo. Si dice che non esistono penali, se si cancella l’opera, peccato che non si tratti di penali ma di rimborsi per un valore di 2miliardi di euro come ricordato anche da autorevoli esponenti francesi. Mi pare ci sia chi fa il gioco delle tre carte sulle virgole e sui numeri, per accarezzare il proprio elettorato”.  Conclude Tronzano: “Il Movimento ci deve dire come intende far crescere il Piemonte se lo isola dal resto dell’Europa e del Nord d’Italia. Lombardia e Veneto non piangerebbero se noi mettiamo uno stop in Val di Susa alla Torino-Lione, perché loro le infrastrutture le hanno. Piangerebbero invece i cittadini della provincia di Torino, in particolare Orbassano e Beinasco che hanno iniziato costruire sulla logistica una occasione di occupazione”.