redazione il torinese

Supercar famose a Mondojuve

Venerdì 22 giugno a partire dalle ore 20 a Mondojuve – lo Shopping Center situato tra i Comuni di Vinovo e Nichelino (in Strada Debouchè) che ha dato il via allo sviluppo del maggiore Parco Commerciale del Piemonte – saranno ancora protagoniste le auto sportive in occasione dell’ottavo raduno automobilistico “Midnight Meeting“ organizzato da Hardcore Drivers e diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti i petrolheads, gli appassionati e curiosi del mondo del tuning. Un’imperdibile opportunità aperta a tutti che permetterà di ammirare da vicino oltre 1500 vetture che hanno fatto la storia dei rally e le supercar più famose. L’evento, che in ogni sua edizione riscuote un grande successo di partecipazione da parte del pubblico, si terrà nel parcheggio antistante il Centro Commerciale Mondojuve, scelto dagli organizzatori per la grandezza, il facile accesso allo svincolo autostradale e per l’ottima illuminazione led dello spazio. Il “Midnight Meeting” riceve il sostegno e la collaborazione della direzione di Mondojuve Shopping Center e di tutte le attività commerciali e di ristorazione.

 

Per maggiori informazioni sull’evento e su tutte le attività del centro è possibile consultare il sito ufficiale www.mondojuve.it o la pagina Facebook Mondojuve Shopping Center. Sull’account Instagram @mondojuveshoppingcenter si potranno trovare le foto dell’evento.

 

Politica, tornano le identità

di Giorgio Merlo

È sempre più evidente dopo i primi passi del nuovo Governo e soprattutto dopo l’esito del voto del 4 marzo, che la geografia politica italiana e’ cambiata profondamente. E, con altrettanta probabilità, questo cambiamento rischia di durare per alcuni anni. Innanzitutto il tradizionale bipolarismo pare definitivamente superato. Il vecchio centro destra a trazione berlusconiana – seppur un centro destra alquanto anomalo e singolare rispetto agli altri paesi europei – semplicemente non esiste più. Esiste una destra politica molto più chiara e molto più netta rispetto a quello che è capitato dopo la fine della “prima repubblica” nel nostro paese. Specularmente non esiste più quel centro sinistra ulivista che ha caratterizzato la cosiddetta seconda repubblica. Cioè una coalizione guidata da un leader moderato o progressista e con una profonda cultura di governo che rappresentava, comunque sia, una alleanza plurale e variegata. Che cambiava a seconda delle situazione ma che, alla fine, ricalcava sempre una costante dalla storia politica italiana, cioè una e propria politica delle alleanze. Anche questa esperienza, semplicemente non esiste più. La trasformazione del Partito democratico da “partito plurale” a “partito personale” con la lunga gestione renziana e, dopo la storica sconfitta elettorale, in un partito che avrà come ragione sociale esclusivamente la ricostruzione della sinistra, cambia radicalmente la “mission” politica originaria di quel partito. Una situazione, quella del Pd, che si muove comunque ancora all’interno di una ambiguità ed indeterminatezza di fondo, legata alla possibilità di una scissione annunciata sui giornali ma, almeno per il momento, smentita dall’ex segretario nazionale Renzi. Ora, al di là della contingenza, e’ indubbio che il cambiamento politico innescato dal voto del 4 marzo semplifica le cose e, al tempo stesso, le chiarisce. A prescindere dal gradimento o meno. In sintesi, e’ nato un nuovo bipolarismo. È decollata la destra al posto del centro destra. La sinistra, almeno questa è l’Intenzione dei promotori, dovrà essere ricostruita dalle fondamenta. La sinistra, però, e non il tradizionale centro sinistra. Il fronte populista dei 5 stelle prosegue sulla sua strada. Ed è proprio alla luce di questo nuovo contesto politico che si pone il problema, e anche l’opportunità, per dar vita ad una esperienza che sappia recuperare la tradizione, la storia e il filone ideale e politico del cattolicesimo politico, sociale e democratico. E questo non solo perché sono scomparsi, almeno per il momento, i cosiddetti partiti plurali a vantaggio dei partiti identitari. Ma anche e soprattutto perché forse è arrivato il momento per riscoprire il ruolo, la ricchezza, il talento e la valenza di quelle culture politiche costituzionali che sono state storicamente decisive nella storia politica e democratica del nostro paese. In tutti i tornanti decisivi della nostra democrazia, seppur sempre fragile, sono stati proprio i cattolici democratici e popolari a svolgere un ruolo essenziale per la promozione e la salvaguardia delle nostre istituzioni democratiche e statuali, nonché per il nostro assetto economico e sociale. Va raccolto sino in fondo l’invito del cardinal Gualtiero Bassetti, e non solo, per un rinnovato protagonismo politico dei cattolici italiani. Senza ulteriori timidezze e senza ingiustificabile rassegnazione. Non una presenza clericale o confessionale, come ovvio. Ma una presenza politica e culturale laica che sappia contribuire a ridare qualità alla democrazia e autorevolezza allo stesso confronto politico. È cambiato il panorama politico nazionale, appunto. Pensare che il futuro sia una semplice ripetizione del passato equivale a condannarsi a giocare un ruolo del tutto marginale e periferico nelle nuove dinamiche della politica italiana. Occorre prenderne definitivamente atto prima che sia troppo tardi.

Grandi opere: botta e risposta Toninelli – Chiamparino

Il presidente della Regione Sergio Chiamparino ha risposto  alle dichiarazioni del ministro Toninelli sulle grandi opere. Il ministro ha ribadito la volontà di ridiscutere la Torino-Lione. “Non mi permetto certo di mettere in discussione il diritto-dovere del Governo di fare tutte le valutazioni che ritiene sulle singole grandi opere,- dice Chiamparino –  mi auguro però che le faccia su tutte, e non solo su quelle del NordOvest, in particolare del Piemonte. Mi permetto di ricordare che proprio nella relazione del Commissario di Governo era scritto, nero su bianco, che la riduzione del traffico merci sulla direttrice Torino-Lyon è dovuta sia al fatto che nell’attuale tunnel passano solo treni che, per lunghezza e dimensione, sono sempre più marginali nel trasporto merci;  sia alla rilevante questione di sicurezza che riguarda l’attuale tunnel: come si vede dalla foto (inclusa nella relazione del Commissario di Governo)  le vie di fuga sono a distanza di 7km l’una dall’altra, e mancano anche gli impianti di aerazione. E’ evidente quindi che più si aspetta a realizzare il nuovo passaggio di base più diminuiranno le merci e le persone, fino a quando si chiuderà completamente il traffico su rotaia verso la Francia, in favore di quello ben più inquinante e pericoloso su gomma, che correrà in Piemonte e in Liguria lungo le autostrade.”

Street food (e non solo) a Strambino

Paolo Ielasi è uno che se ne intende di fiere. Da 35 anni in pista. Ora è presidente dell’associazione Carovana del Gusto, dopo aver seguito gli eventi e la gestione fieristica del PalaLavoro passando per il Festival Latino Americano.
Qual è la tua ultima avventura?
Lo street food. 
Non molli proprio. Come mai ?
Confesso che mi piace. Diciamola in altro modo: mi piace stare in mezzo alla gente proprio in queste Fiere.
Come mai il cibo di strada?
E’ una nuova frontiera. 
Il settore fieristico è cambiato?
Totalmente.Ci sono regole legislative più precise, un pubblico più esigente e selettivo. 
Dunque?
Rimangono in pista gli operatori più seri. Sono una garanzia di qualità.
Che cosa stai preparando?
La festa d’Estate a Strambino il  22, 23 e 24 di questo mese.
Sei solo nell’organizzare?
No, c’è Goffredo Pederzoli.
Altro Guru del settore.Ovviamente la cucina la fa da padrone?
Sì, ma non solo. C’è la festa dei coscritti, ad esempio. 
Specialità culinarie?
Italiane, prevalentemente del sud. Campane, siciliane. Come il caciocavallo strozzato. Gli immancabili arrosticini con delle incursioni nell’ Emilia, tipo gnocco fritto. Poi il pesce fritto. 
Ma non manca cucina brasiliana e quella spagnola. “innaffiata” da birra artigianale. Divertimento e buona cucina. Il massimo.
Qualche consiglio e raccomandazione? 
Sulla sicurezza. Facciamo di tutto per rendere ospitali e sicuri i visitatori. 
***
Dunque tutti a Strambino.E buon divertimento.
Patrizio Tosetto

Un riconoscimento al teatro del Piemonte

In questi giorni sono stati pubblicati sul sito web della Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo del MiBACT i punteggi della qualità artistica assegnati dalle commissioni consultive ex DM 27 luglio 2017 che regola l’erogazione del contributi del Fondo Unico per lo Spettacolo per il triennio 2018-2020.


I soggetti torinesi e piemontesi, pubblici e privati, grandi e piccoli, si distinguono in ogni ambito disciplinare del teatro, della musica, della danza e del circo contemporaneo per l’eccellenza delle valutazioni, con risultati in forte progresso rispetto agli anni precedenti, a conferma della vivacità culturale, della qualità artistica dei progetti e della capacità di sviluppare un’offerta sempre più competitiva anche su scala nazionale. Il Teatro Stabile di Torino consolida il proprio primato al vertice dei Teatri Nazionali, con 31 punti su 35 rispetto ai 26 dello scorso anno. Stessa posizione per il festival Torinodanza, che si conferma in testa ai festival di danza con il punteggio massimo di 35/35. In forte crescita la Fondazione Piemonte Europa, che fa un balzo da 13 a 27 punti, scalando la classifica dei Teatri di Rilevante Interesse Culturale fino al terzo posto, mentre Palcoscenico Danza, la rassegna organizzata dallo stesso TPE, viene premiata con 25,5 punti. Anche la Fondazione Piemonte dal Vivo segna un progresso notevole tra i Circuiti multidisciplinari passando dai 18 punti del 2017 ai 28 punti del 2018. Ottimi giudizi ottengono anche e il centro di produzione Fondazione Casa del Teatro Ragazzi che sale a quota 27, il festival di danza Interplay di Torino, che con 34,5 punti sfiora il punteggio massimo e il festival multidisciplinare Cross Festival del Verbano-Cusio-Ossola, a quota 26 punti. “In attesa dei punteggi artistici delle imprese, delle associazioni musicali e del circo contemporaneo, si può già fare un bilancio molto positivo in merito alle valutazioni ministeriali che premiano le strategie e gli interventi a sostegno della cultura da parte delle amministrazioni locali, capaci di rendere competitive a livello nazionale le nostre istituzioni – dichiarano congiuntamente le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Antonella Parigi e della Città di Torino Francesca Leon  –. La partecipazione della Città di Torino e della Regione Piemonte quali Soci in diverse fondazioni, le leggi regionali 68 e 58 a sostegno dello spettacolo dal vivo, il bando cittadino di Torino Arti Performative, oltre all’intesa con le due fondazioni di origine bancaria Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt, creano nel loro insieme un ecosistema integrato e fertile per lo spettacolo dal vivo – aggiungono Parigi e Leon  -. Siamo liete e orgogliose che commissioni ministeriali terze, composte da studiosi, esperti e critici autorevoli e indipendenti, abbiano riconosciuto al nostro territorio la capacità di offrire le condizioni più favorevoli per lo sviluppo della creatività, il sostegno del talento, l’incremento dell’offerta– concludono le due Assessore – con l’obiettivo di ampliare l’accessibilità e la diffusione dello spettacolo di vivo, dal centro alle periferie, dai capoluoghi alle province, e di migliorare l’attrattività turistica e la qualità della vita dei residenti”.

Debutta Iren Smart Solutions

Soluzioni intelligenti per le persone e per le imprese: questa è la mission di IREN SMART SOLUTIONS, nuova realtà del Gruppo Iren, che è stata presentata oggi presso l’Energy Center di Torino dal Presidente Paolo Peveraro e dall’Amministratore Delegato Massimiliano Bianco.

Iren è una delle più importanti e dinamiche multiutility del panorama italiano nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. Iren è anche il primo operatore nazionale nel teleriscaldamento per volumetria allacciata, terzo nel settore idrico per metri cubi gestiti, terzo nei servizi ambientali per quantità di rifiuti trattati, quinto nel settore gas per vendita a clienti finali, quinto nell’energia elettrica per elettricità venduta.

 

Forte di questo grande know-how, il Gruppo Iren, in linea con quanto già previsto nel Piano Industriale al 2022, ha deciso di lanciare Iren Smart Solutions. In continuità con la profonda esperienza e con le competenze già maturate con Iren Rinnovabili, Iren Smart Solutions opererà nei settori dell’efficienza energetica, con focus particolare alla riqualificazione energetica di edifici privati e pubblici ed alla gestione integrata di impianti elettrici e tecnologici di patrimoni immobiliari complessi, ma anche fotovoltaico e sistemi di produzione di energia termica, illuminazione pubblica e illuminazione artistica.

Iren Smart Solutions si occuperà, inoltre, di progettare, finanziare, installare e gestire in full service sistemi e impianti che consentano una riduzione dei consumi energetici e generino vantaggi economici concreti e duraturi.

 

“Iren Smart Solutions è una risposta concreta al bisogno di innovazione in un ambito, quello del risparmio energetico” ha sottolineato il Presidente di Iren Paolo Peveraro “che da sempre vede la nostra Azienda in prima linea. In materia di sostenibilità, la nuova realtà del Gruppo costituirà una risposta concreta nel proporre soluzioni tecnologiche e contrattuali innovative in una logica di semplificazione e trasparenza, a tutto vantaggio dei clienti e del territorio”.

 

“Tra le innovazioni introdotte” ha aggiunto l’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco “Iren Smart Solutions assisterà il cliente nella progettazione e realizzazione di interventi di riqualificazione degli edifici finalizzati alla riduzione dei costi energetici e al miglioramento del comfort abitativo attraverso numerose soluzioni. Iren Smart Solutions, inoltre, sarà interlocutore unico nell’offerta, agevolando così il processo decisionale e le fasi esecutive dell’intervento”.

 

 

Il portafoglio dei servizi messo in campo da Iren è stato illustrato, nel corso del workshop moderato da Luca Mercalli, da Paolo Bonaretti, Responsabile di Iren Smart Solutions e da Giuseppe Bergesio, AD di Iren Energia. Oltre agli interventi del management Iren, l’incontro è stato inoltre arricchito da approfondimenti legali e fiscali e dalle testimonianze di esponenti del mondo accademico e delle istituzioni.

Avigliana, al via il cantiere di Terna

Il prossimo 21 giugno, dalle 16,00 alle 21,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Avigliana, il personale di Terna sarà a disposizione dei cittadini per illustrare i lavori per la prosecuzione dell’Elettrodotto Italia–Francia, sul territorio di Avigliana, previsti a partire dal 25 giugno.

 

Le opere per realizzare la rete “invisibile” che collegherà le stazioni elettriche di Piossasco e Grand’Ile passando per il secondo tunnel del Frejus, interesseranno 8,5 km della stradale SP589, nel tratto compreso tra le gallerie Monte Cuneo e Antica di Francia.

 

La durata del cantiere, operativo h24, è stimata in circa 12 settimane consecutive, nel periodo giugno-settembre 2018. Per tutta la durata del cantiere una corsia resterà chiusa per consentire le opere di scavo e la posa dei cavi. Pertanto, le gallerie rimarranno aperte in un solo senso di marcia per  12 ore al giorno in una direzione, le altre 12 ore nell’altra, con le seguenti modalità:

 

Dal lunedì al venerdi, dalle ore 02.00 alle ore 14.00 sarà consentito il solo senso di marcia in direzione della A23 (da sud a nord); dalle ore 14.00 alle ore 02.00 sarà consentito il solo senso di marcia  in direzione dei laghi di Avigliana(da nord a sud).

Dal sabato alla domenica, dalle ore 02.00 alle ore 14.00 sarà consentito il solo senso di marcia in direzione dei laghi di Avigliana (da nord a sud); dalle ore 14.00 alle ore 02.00 sarà consentito il solo senso di marcia  in direzione dellaA23 (da sud a nord).

 

Maturità, si inizia con la prova di italiano

Previsioni quasi tutte azzeccate per il “tototema”  degli esami di maturità, iniziati oggi anche a Torino con la prova di Italiano. Un titolo è sulle persecuzioni razziali (ricorre l’80 anniversario delle leggi sulla razza) nel libro  “Il giardino dei Finzi Contini”  di Giorgio Bassani. Poi il principio dell’uguaglianza nella Costituzione italiana, che compie 70 anni. E’ stata scelta la Cooperazione Internazionale per quanto riguarda il tema storico, con un focus su Alcide De Gasperi e Aldo Moro, a 40 anni dal rapimento e assassinio da parte delle Br del presidente della Dc. E ancora l’amore e la solitudine della poetessa Alda Merini per la prova di arte e , infine, massa e propaganda, per l’ambito storico-politico.

 

Piemonte secondo nella finale nazionale del Trofeo Pinocchio

Ottimo secondo posto per il Piemonte nella finale nazionale dei Giochi della Gioventù – Trofeo Pinocchio, che ha confermato la nostra regione tra le primissime in Italia anche in ambito giovanile. È il terzo anno consecutivo che la squadra piemontese conquista la medaglia d’argento; nel fine settimana si è piazzata alle spalle del Veneto e davanti alla Toscana, vincitrice della scorsa edizione. La manifestazione, nata nel 1974 e dal 2010 ribattezzata Trofeo Pinocchio in seguito all’accordo tra la Federazione e la Fondazione Carlo Collodi, si è svolta ad Ascoli Piceno ed è stata organizzata dagli Arcieri Piceni con il supporto del Comitato Regionale FITARCO Marche, il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e della Regione Marche. Ha visto in gara oltre 230 arcieri di 21 rappresentative regionali, appartenenti alle categorie Giovanissimi (quarta e quinta elementare) e Ragazzi, a loro volta divisi in prima e seconda media. Ognuno di loro ha tirato 48 frecce e la classifica finale per regioni è stata determinata sommando i punteggi ottenuti da tutti gli arcieri della stessa regione. Il Veneto si è imposto con 5.280 punti; 5.203 per il Piemonte, 5.156 per la Toscana. A livello individuale il Piemonte ha visto sul podio Fabrizio Aloisi, vincitore della gara Ragazzi di prima media con 459 punti.  Il Piemonte si è presentato ad Ascoli con una squadra composta da 12 atleti, selezionati sulla base dei piazzamenti raggiunti nelle due tappe regionali di qualificazione e passati anche attraverso due raduni di una giornata svolti martedì 5 e martedì 12 giugno sul campo della Iuvenilia. Tra i Ragazzi di seconda media Fabio Bogetti (Arcieri Clarascum), Samuele Poliseno (Sentiero Selvaggio), Manuele Stufano (Arcieri Cameri), Sara Debandi (DLF Alessandria), Giada Bonino (Iuvenilia) e Clelia Phyllis Ceriana (Arcieri Città della Paglia); tra i Ragazzi di prima media Fabrizio Aloisi (Iuvenilia) e Marika Caruso (Sentiero Selvaggio); tra i Giovanissimi Daniele Abrate e Fabio Chirico (Arclub Fossano), Emma Di Vita (Arcieri Città della Paglia) e Irene Cotza (Iuvenilia). Ad accompagnare la squadra Odilia Coccato, Presidente del Comitato Regionale FITARCO Piemonte, Carmen Garetto, Matteo Fissore, Rino Massa e Gianluca Ruggiero.
(foto in alto: FITARCO)

Finti vigili urbani le sfilano 10mila euro dal materasso

DALLA LOMBARDIA

Due finti vigili urbani hanno truffato una pensionata di 89 anni di Pavia . I due sono  entrati in casa con la scusa di effettuare un sopralluogo dopo alcuni furti avvenuti nella zona. La donna derubata ha poi dichiarato nel verbale di denuncia che i due truffatori si sono presentati  in divisa, con tanto di pistola, spiegandole  che volevano controllare se mancava qualcosa dalla sua abitazione.  La pensionata ha mostrato ai due che teneva dei soldi, circa 10mila euro in contanti, in alcune buste sotto il materasso. I falsi vigili l’hanno distratta, le hanno rubato  denaro e sono scappati.