redazione il torinese

“Punto Castello” per la Stampa alla Reale Mutua

Da alcuni giorni il quotidiano torinese della Stampa ritorna in centro, e lo fa in un luogo di eccellenza per offrire sempre il meglio ai propri lettori. Sono trascorsi alcuni anni da quando la storica sede di via Roma, oggi occupata dallo Store Apple, è stata trasferita prima in via Marenco e dopo in via Lugaro. Da questa settimana, grazie all’accordo stipulato con TORINO CASTELLO, Agenzia Principale di Reale Mutua Assicurazioni, tutti i lettori che desiderano abbonarsi al quotidiano, o rinnovare il proprio abbonamento, potranno scegliere di farlo anche recandosi nel Tower Center, sito al 4 piano di Piazza Castello 111, nella prestigiosa sede di TORINO CASTELLO. L’accordo tra queste due storiche realtà del territorio nasce da una collaborazione avviata già anni fa e ora consolidatasi grazie sia alla fase di trasformazione avviata nel quotidiano, sia alla filosofia che è alla base dell’attività di Reale Mutua Torino Castello, struttura assicurativa torinese, che vanta un elevato livello di servizio ai soci assicurati i quali, anno dopo anno, rinnovano la propria fiducia al brand e agli uomini che la rappresentano. Dal 2016 Torino Castello opera con una struttura multi divisionale organizzata nelle aree Arte, Eventi e Food orientate a generare valore aggiunto ai propri assicurati perché essere clienti di Reale Mutua significa essere soci, non semplici clienti. La Divisione Arte propone mostre di artisti affermati o giovani talenti mentre la Divisione Eventi ha lo scopo di creare incontri nei quali comunicare e consolidare il tema del welfare con l’aiuto di personalità e professionisti del settore . Con l’apertura del punto vendita di abbonamenti de La Stampa, non soltanto si attua un auspicato ritorno in centro di una parte della struttura del quotidiano torinese, dopo l’apertura della moderna redazione in via Lugaro, ma si vuole offrire anche un ulteriore miglioramento dei servizi offerti. Saranno due consulenti della struttura di Reale Mutua Torino Castello, Giovanni e Giulia, a occuparsi degli abbonamenti. Gli uffici seguiranno il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.45 alle 17.30.
Antonio De Carolis

Per i cani no botti, sì droni. Ma le altre 364 notti?

AVVISTAMENTI ANTICONFORMISTI  / di EffeVi *
.
Il Comune si accoda a una società schizofrenica: via i fuochi perché spaventano gli animali per una notte. E pazienza se per il resto dell’anno migliaia di mastini, bracchi da caccia, cani da slitta e da lavoro, soffrono vite contrarie alla loro disposizione genetica, forzati in una routine da cagnolini da salotto, per soddisfare il capriccio delle famigliole.
In attesa che anche a Capodanno i comuni cittadini possano sostituire gli articoli pirotecnici (costo medio: da 10 a 200 Euro per la confezione) con i droni (costo medio: da 170 Euro in su, senza contare il necessario rigging di proiettori), per San Giovanni la nostra illuminata Amministrazione Comunale ha stabilito di inscenare uno spettacolo di son et lumière con avveniristici droni, al costo di 18.000 Euro al minuto, invece dei tradizionali fuochi pirotecnici che sarebbero costati meno per l’intera serata. Tanto, come è noto, la situazione finanziaria del Comune è florida. Si tratta di una posa, molto modaiola e parecchio ipocrita, per varie ragioni.
Innanzitutto i fuochi artificiali, come tante altre cose che ci accompagnano da secoli, hanno vissuto la loro evoluzione: i professionisti del settore oggi possono inscenare spettacoli pirotecnici tutti fondati sulla luce e con suono scarso o nullo, con i fuochi cosiddetti a bassa intensità. Ancora: la scelta di affrontare una spesa esorbitante per i droni è giustificata con l’argomento della copertura dei costi da parte degli sponsor. Classico falso dilemma, perchè i gentili Fastweb e altri sponsor potevano essere coinvolti per pagare cose più essenziali dei droni: per esempio adottare piazze e giardini della città in completo stato di abbandono, con le erbacce alte mezzo metro. Ma l’argomento più urticante è senz’altro quello della protezione degli animali: vero, gli animali domestici, specie quelli che vivono in prossimità, possono essere turbati dai rumori, dai cosiddetti botti. Problema risolvibile con l’adozione di articoli pirotecnici moderni. Ma no, bisognava far parlare di sè, della “rivoluzione di San Giovanni”.  E va bene, facciamo stare tranquilli cani, gatti e canarini per una notte. Restano, per dirne solo alcune, altre occasioni: Capodanno, le partite decisive dello Scudetto, i Mondiali, la Champions. Tutti i fracassoni, ubriaconi e alterati di varie sostanze che ogni notte, perlopiù impuniti, strepitano sotto le nostre finestre. Non è che gli animali non li sentano.
***
Ma poi resta un problema di fondo. Ieri mi trovavo in centro e ho visto un cane Akita distrutto dal calore, al guinzaglio di una bella signora borghese che lo esibiva come fosse un accessorio di lusso. Si tratta di una razza selezionata di cani da slitta, da caccia e da lotta: che ci fa tra i tavolini dei dehors di piazza San Carlo? A chi non è capitato di vedere un husky siberiano curvo sotto la fatica di un caldo urbano a cui non è predisposto? Un golden retriever insofferente e nervoso per la mancanza di spazio e di esercizio fisico necessario alla sua costituzione? Quanti mastini, bracchi da caccia, cani da slitta e da lavoro, soffrono ambienti e vite contrarie alla loro disposizione genetica, forzati in una routine da cagnolini da compagnia, per soddisfare il capriccio delle famigliole , l’esigenza di uno status-symbol, le rogne del figlio che gli dedica la stessa attenzione che presta all’ultimo giocattolo recapitato da Amazon?
***
La Lega Anti Vivisezione calcola che il Piemonte sia una delle Regioni con più cani per abitante, con quasi 500 mila esemplari (l’anagrafe canina regionale ne conta quasi 800mila, ma probabilmente i proprietari non registrano i decessi e quindi il dato ne risulta distorto). Un Piemontese su otto ha un cane. La legislazione a difesa degli animali ha fatto passi avanti, riconoscendoli a livello europeo come esseri senzienti (ma questo lo disse prima Giovanni Paolo II): persino gli animali da macellazione hanno diritto a minimi standard di spazio, alimentazione, idratazione, sicurezza. Invece migliaia di cani (e altri animali) continuano a soffrire nelle case dei buoni borghesi. Quelli che, a Torino, si preoccupano della notte di San Giovanni, ma che non si fanno scrupolo di tenere il cane di razza artica in città a 35 gradi e il cane da caccia al cinghiale nella mansarda chic in piazza Carlina. Persone a cui nessuna autorità contesterà mai il maltrattamento e che non riceveranno mai la visita degli inviati di Striscia o delle Iene perchè, in fondo, anche loro appartengono a un mondo di strabici. Se volessi comprarmi una giraffa e tenerla nel salotto di casa, la legge giustamente me lo vieta. Evitando di scivolare in legislazione illiberale, mi parrebbe di buon senso che chi vuole acquistare un animale debba dimostrare di disporre dei mezzi per garantirgli una vita in linea con le sue esigenze, soprattutto per razze specializzate e geneticamente selezionate per la vita all’aria aperta. Se no ci sono tante razze da compagnia. O, se siete davvero così interessati agli animali non come articolo di lusso da esibire all’ora dell’aperitivo, migliaia di bastardini in canile, pronti per l’adozione. 
.
* Nel ritratto in alto Antoine Rivarol  (1753-1801) intellettuale conservatore francese e scrittore del ‘700 che si accorse di tutti i pericoli della furia sanculotta. Ma non fu mai ascoltato

Ludopatia, interviene Cassiani (Pd)

“La normativa sembra aver favorito forme di gioco illegale e non sembra che ci sia alcuna strategia per il contrasto alla criminalità”

 “La legge regionale di contrasto e prevenzione alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, approvata nel maggio 2016, e il “Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi e cura del gioco d’azzardo patologico” del dicembre 2017 si sono posti l’obiettivo di contenere tale fenomeno, riducendo le conseguenze negative legate alla dipendenza sia per il singolo individuo sia per il nucleo familiare e, tuttavia, a distanza di tempo, sembra abbiano sortito l’effetto contrario” ha spiegato il Consigliere regionale del Gruppo Pd Luca Cassiani.

“L’introduzione, a livello regionale, di norme fortemente restrittive – ha proseguito il Consigliere Cassiani – ha generato, a fronte di una modesta flessione del volume complessivo di giocate (3,8%, se si confronta l’ultimo quadrimestre 2017 con il primo quadrimestre 2018), ha avuto impatto esclusivamente sulle slot, mentre la Guardia di Finanza ha, di recente, accertato un notevole e preoccupante incremento di totem illegali, nonché di macchine slot non collegate legalmente all’Agenzia delle dogane e dei monopoli e uno sviluppo, ancora più preoccupante, del gioco online domestico che può indurre dipendenza con maggiore facilità ”.

“Ho presentato – ha affermato Luca Cassiani – un’interrogazione a risposta immediata in Consiglio regionale al fine di sapere dall’Assessore competente come giudichi gli effetti prodotti da una  normativa regionale in materia che si è distinta per un carattere fortemente espulsivo della filiera del gioco legale e che non sembra aver ottenuto, nella nostra Regione, benefici evidenti in termini di contributo alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico e alla tutela degli individui maggiormente vulnerabili, favorendo, invece, il proliferare di forme di gioco illegale, spesso controllate dalla criminalità organizzata”.

“A distanza di sei mesi dall’entrata in vigore della normativa, con il settore del gioco legale in ginocchio e con la criminalità che aggredisce quotidianamente gli spazi da esso lasciati liberi – ha concluso Cassiani – non posso essere soddisfatto dalla risposta dell’Assessore Pentenero che non prefigura alcuna strategia per il contrasto alla criminalità e rinvia a dopo le ferie il confronto su un tema che, invece, richiede un’immediato intervento. Non abbiamo più tempo! Le imprese, le attività, gli esercizi commerciali, tutto l’indotto che paga le tasse viene penalizzato e sta morendo. Nel frattempo, il mondo della criminalità sta agendo indisturbato, si sta arricchendo e sta distruggendo individui e famiglie”.

Sai già vendere!

Le parole “vendita”, “vendere” e “venditore” sono ormai percepite con un’accezione negativa. Eppure tutto ciò che esiste e di cui possiamo godere è frutto di una vendita, a cominciare da noi stessi

Se siamo nati, infatti, è perché uno dei nostri genitori ha “venduto” qualcosa all’altro: un sogno, un progetto, un possibile futuro… Da neonati vendiamo continuamente: con il pianto, il sorriso, non sappiamo ancora parlare, ma con il nostro corpo siamo riusciti a farci capire e a vendere le nostre esigenze ai nostri genitori. Da qui nasce il titolo “Sai già vendere!” con il punto esclamativo, anziché quello interrogativo, perché di fatto ognuno sa già vendere. Qualcuno forse se lo dimentica, qualcun altro non ci fa neanche caso, ma la vita è una vendita continua. Una vendita anche verso se stessi. L’autore Roberto Sabatino è un business coach. Svolge quest’attività da venti anni, prima in una azienda leader del settore e, successivamente, si è messo in proprio. Il suo motto è “parla con i risultati” e le testimonianze presenti sia nel libro sia sul suo sito internet parlano per lui di quanto valore abbia dato e continui a dare alle persone con cui lavora e collabora.

 

Perché leggerlo

Il libro è adatto per ogni persona che abbia un progetto, un sogno, un’azienda, per chiunque voglia contribuire allo sviluppo di questo mondo e dare valore al proprio interlocutore. I sogni nel cassetto a lungo andare fanno la muffa. E se non permetti a te stesso di poter indossare i panni del venditore semplicemente per poter diffondere quella tua idea che migliorerebbe così tanto la vita altrui… beh sarebbe davvero un peccato. Se per te la parola “venditore” ha un’accezione negativa (come era anche per me), pensi che si riferisca a una persona che truffa gli altri e ti viene a parlare solo per ottenere del denaro, è il momento di lasciare andare questa credenza, e “Sai già vendere!” è l’ideale per te. Perché, come viene detto nel libro, “la vendita è la migliore occasione che hai di dare”.

 

Qual è il mio feedback

 

Puoi sfruttare questa piccola guida.

Diventa venditore illuminato.

Scopri e lasciati guidare dalla tua mission personale.

Diventa la persona perfetta per risolvere il problema dei tuoi clienti, dei tuoi amici, dei tuoi familiari, dei tuoi collaboratori e del tuo pubblico.

Dà loro valore.

Trova il tuo miglior metodo per farti comprare.

Vivi la tua vita attraverso la metafora del venditore illuminato.

Tu puoi avere il prodotto, il servizio e l’idea migliore del mondo, e le persone faranno file chilometriche pur di averne un po’, ma a tre condizioni: se lo sanno, se ci credono, e se lo vogliono. Sta a te “vendere” loro (dare, far capire) queste realizzazioni. E “Sai già vendere!” può esserti utile.

 

Buona vendita! Buon valore aggiunto! A presto

Marco De Divitis

***

 

Presenze longobarde a Collegno: 568 – 2018

Oggetti preziosi, gioielli, armi, case, tombe e corredi funerari ci ricordano che a Collegno si trova una delle più belle e interessanti necropoli longobarde presenti in Italia. Un immenso cimitero pietrificato da 1450 anni. Sono trascorsi quasi 15 secoli da quando i Longobardi di Re Alboino invasero nel 568 d.C. con oltre 100.000 guerrieri il nord della penisola italica. Occupato il Friuli, dilagarono in Veneto, entrarono in Lombardia e raggiunsero il Piemonte nel 570. E sono passati sedici anni dalla primavera del 2002 quando nell’ex campo volo di Collegno, durante gli scavi della metropolitana di Torino, vennero alla luce ori, armi e spoglie dei Longobardi che presero la città. I cantieri del metrò riportarono in superficie un intero villaggio con il cimitero dove vissero e furono sepolti i guerrieri di Alboino e i loro discendenti. È una delle più importanti scoperte archeologiche compiute in Piemonte con un interesse storico, economico e sociale che va ben oltre i confini nazionali. Dopo aspre lotte e lunghe peregrinazioni il popolo dalle lunghe barbe attraversò il territorio friulano ed entrò a Cividale del Friuli nella Pasqua del 568. Trovarono una penisola logorata dalle guerre tra Goti e Bizantini e martoriata dalle epidemie. Nelle mani dei Longobardi caddero molte città dell’Italia del nord, tra cui Pavia, Verona e Milano. Scelsero Torino per la sua posizione strategica vicina ai grandi valichi di confine con la Francia e si stanziarono anche ad Asti e a Ivrea. A Collegno s ono state trovate due distinte necropoli, una necropoli dei goti e un’altra, molto più estesa, dei Longobardi con le rispettive aree destinate alla sepoltura, tutte risalenti al periodo compreso tra il V e VI secolo. Accanto a una settantina di sepolture del V-VI secolo sono state trovate altre tombe tra cui quella di un cavaliere con un ricco corredo funebre formato da una lancia, una spada con la cintura, uno scudo, due coltelli e uno sperone. Vicino a queste inumazioni è stata individuata una fossa con i resti di un cavallo decapitato. Si tratterebbe di un rituale di cui si è trovata testimonianza in Austria e in Germania con cavalli sacrificati e poi sepolti in fosse accanto a quelle dei loro proprietari. Gli archeologi hanno anche scoperto dei corpi avvolti in una sorta di sudario con le braccia posate sull’addome secondo una prassi di comporre le salme tipica dei cristiani. Le tombe longobarde più antiche, con ricchi gioielli, vesti dorate e cinture con fibbie in bronzo e in ferro, sono ad ampia fossa con pali angolari, sistema già diffuso negli stanziamenti in Pannonia, l’attuale Ungheria da cui i Longobardi sono giunti in Italia. Le sepolture femminili conservano i costumi tradizionali con spille sui nastri delle gonne, fibbie per calze, pendenti di cintura con funzione di amuleti, pettini e vasi.

Filippo Re

Al Collegio Einaudi bando da 100 posti per universitari

Il Collegio Einaudi di Torino ha pubblicato sul sito www.collegioeinaudi.it il bando di ammissione per l’anno accademico 2018/19, che offre l’opportunità a 100 studenti universitari selezionati per merito (dalle matricole alle lauree magistrali) di candidarsi entro il 3 agosto 2018 alle ore 16 per vivere un’esperienza unica di condivisione e crescita personale durante gli anni universitari. Sono inoltre previsti 6 posti per studenti universitari extra UE e 24 posti dedicati invece a studenti già laureati che affrontano un percorso di dottorato o specializzazione post laurea.

 

A Torino, in centro città, il Collegio Einaudi è presente con 5 residenze per 768 posti, in cui vivono studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea degli Atenei torinesi, e offre ai suoi studenti la camera singola, cablata per accesso a Internet. In ogni residenza ci sono cucine di piano attrezzate, sale studio, sala musica, area fitness e lavanderia. Non ci sono limiti di orari, né differenze di genere e di censo: al Collegio Einaudi si entra per merito e si paga in base all’indicatore ISEE.

 

Un grande fattore distintivo del Collegio Einaudi, rispetto a una normale residenza universitaria, è il Percorso Formativo Personalizzato, che prevede per tutti gli allievi un percorso gratuito di formazione interdisciplinare, in grado di arricchire ed estendere l’offerta formativa degli Atenei con una serie di attività integrative, dai corsi di lingua e di orientamento al lavoro, ai corsi per il potenziamento delle soft skill, dalla formazione musicale all’approfondimento di temi di attualità e di cultura generale.

Numerose anche le borse di studio per gli allievi più meritevoli (posti gratuiti, premi di studio, borse per soggiorni studio all’estero, premi di laurea, premi per le certificazioni linguistiche e per la mobilità internazionale) e intensa la collaborazione con il CUS Torinoper offrire servizi sportivi a prezzi vantaggiosi come un vero campus universitario.

 

In occasione dei test di ammissione al Politecnico di Torino, il 17 e 18 luglio 2018 il Collegio Einaudi aprirà le sue porte alle future matricole e ai nuovi allievi, che potranno partecipare a visite guidate presso le cinque residenze e osservare da vicino le strutture, gli ambienti e gli spazi, accompagnati dagli attuali allievi che risponderanno a tutte le loro domande e curiosità e racconteranno in prima persona la propria esperienza.

 

Il Collegio Einaudi è fondatore della CCUM (Conferenza dei Collegi Universitari di Merito) e di EUCA (European University College Association) e promuove il diritto allo studio universitario, il merito e l’interdisciplinarità, per permettere ai giovani di talento di emergere, indipendentemente dal censo, attraverso un’ampia offerta formativa con una metodologia e diversi strumenti utili ad affrontare al meglio il percorso di studi universitari e l’ingresso nella carriera professionale.

 

Visite guidate: 17-18 luglio 2018

Scadenza bando di ammissione per studenti universitari: 3 agosto 2018, ore 16

Scadenze bandi per studenti post laurea: 15 settembre 2018 e 15 dicembre 2018

 

Per maggiori informazioni e per scaricare i bandi: www.collegioeinaudi.it

 

Italia: destinazione Bene Comune

Martedì 26 giugno, alle ore 21:00, presso la Sala Polifunzionale della Piazza dei Mestieri (via Jacopo Durandi 13, Torino), l’Associazione Nuova Generazione, in collaborazione con la Fondazione Donat-Cattin, organizzerà l’incontro Italia: destinazione Bene Comune. Interverranno Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT, e Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Il moderatore sarà Silvio Magliano, Consigliere Comunale della Città di Torino e della Città Metropolitana di Torino. Introdurranno l’incontro Giampiero Leo, Vicepresidente del Comitato Regionale per i Diritti Umani e Portavoce del Coordinamento Interconfessionale “Noi siamo con voi”, e Barbara Donat-Cattin, della Fondazione Donat-Cattin. L’ingresso sarà libero, ma per partecipare occorre  compilare questo modulo . Per ulteriori informazioni: info@associazionenuovagenerazione.it o tel.011.19373401.

Moda & sport, sfilata con brindisi

Si conclude con una serata di festa, dedicata alla Moda e allo Sport, il primo anno di attività del progetto EXPEDIO Lab 4.0 dell’ IIS Primo Levi di Torino, che ha coinvolto più di 300 studenti della Rete dei licei sportivi piemontesi e di altre scuole della provincia di Torino. Sei le giornate pubbliche di attività, dedicate alle nuove tecnologie, ai materiali, all’alimentazione, alla legalità, allo sport inteso non solo come gioco ma come opportunità di lavoro. UISP Torino, Monviso Padel Club, Cookin’factory, 2i3T, Medical Lab, Cinedumedia, Tuttosport, Comau, la Questura di Torino, FootLab, ecco alcune delle realtà che hanno collaborato con EXPEDIO. I ragazzi, divisi in team, hanno curato il marketing, la comunicazione, le relazioni esterne, il budget, la rendicontazione di ciascun progetto, seguendo passo passo la nascita e la crescita di ogni appuntamento, con più di 200 ore di alternanza scuola lavoro. Giovedì 28 giugno, dalle 18 alle 21.30 l’Istituto Alfieri Carrù sarà sede di un evento in cui i ragazzi di alcuni istituti di Torino sfileranno con capi di abbigliamento sportivi forniti da Robe di Kappa, Legea, Starvie oppure da piccole e medie imprese piemontesi come Pella Sportswear e Stamperia Alicese nel biellese, che producono o distribuiscono per grandi marchi nel settore sci, motociclismo, calcio e altri. Seguirà un brindisi finale. Sarà l’occasione per mettere in evidenza la filiera di lavoro regionale delle PMI e di centri di eccellenza come il Politecnico di Torino che forniscono ai grandi marchi di abbigliamento tecnologia e innovazione, applicate nella produzione di capi tecnici sportivi o casual. A condurre la serata il noto giornalista sportivo Paolo Viberti. EXPEDIO Lab 4.0 è il progetto pensato dall’IIS Primo Levi di Torino e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nato per il percorso di istruzione dei licei scientifici a indirizzo sportivo, che parte dalla scuola e dai ragazzi, per offrire loro, attraverso diverse e molteplici attività, la possibilità di crescere e avvicinarsi al mondo dell’imprenditoria,

“Il mio viaggio” al Gobetti

Nell’ambito della XII edizione del Festival Nazionale Luigi Pirandello, al teatro Gobetti è prevista la prima nazionale dello spettacolo “Il mio viaggio”, della scrittrice e giornalista Sabrina Gonzatto, testo liberamente ispirato a “Il viaggio” di Luigi Pirandello. L’appuntamento è per il 26 giugno, ore 20.45, in via Rossini 8 a Torino. Cast d’eccezione composto dal Balletto Teatro Torino diretto da Viola Scaglione, sotto la direzione artistica di Loredana Furno, con Carlo Simoni e Carlotta Micol De Palma. Le scene sono dell’artista Ugo Nespolo, la regia è a cura di Giulio Graglia, che ha dichiarato in una recente intervista: “Personalmente amo le storie a lieto fine, quelle che ti fanno sorridere e ti alleggeriscono dalle preoccupazioni del quotidiano. Quando Sabrina Gonzatto mi ha proposto l’adattamento della novella pirandelliana, lì per lì ero perplesso. Poi mi ha consigliato di vedere il film di Vittorio De Sica dal titolo omonimo e mi sono ricreduto. Senza voler rivelare nulla, vale la pena seguire la vicenda che ti tiene in sospeso fino alla fine. Nulla è scontato, ma tutto è emozionante, avvincente, umano. Uno spettacolo da non perdere!”Per info e prenotazioni: prevendite@linguadoc.it, 3397153321. Segui tutti gli aggiornamenti del Festival sulla pagina facebook e sul sito www.linguadoc.it