redazione il torinese

MONTARULI (FDI) : OLIMPIADI 2026. ALLA CAMERA ARRIVA IL CASO APPENDINO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Le Olimpiadi 2026 possono essere un’opportunità per l’Italia oltre che per la città che le ospiterà. La scelta della candidatura non può essere di parte ma ponderata con responsabilità. Da torinese però tifo Torino ma e’ uno strazio vedere come il capoluogo piemontese stia proponendo la propria candidatura. Sento quindi il dovere oggi di intervenire per dar voce a quei cittadini che sono sconcertati da quanto sta avvenendo nel palazzo, uno spettacolo che non ha a che fare con ciò che Torino e’ realmente: una città che si rimbocca le maniche non che litiga, sbatte le porte ed e’ sottos cacco di veti incrociati.  Torino merita di essere difesa soprattutto oggi che il Sindaco Appendino si presenta dal sottosegretario Giorgetti con un dossier vuoto, senza il sostegno della sua amministrazione pentastellata.  Appendino non ha infatti, ad oggi, la maggioranza in Comune per votare lo statuto dell’agenzia olimpica e addirittura in queste ore stiamo assistendo ad un avvilente muro contro muro tra il sindaco e i suoi consiglieri che rischiamo venga pagato a caro prezzo. Vogliamo evitare che Torino parta in svantaggio rispetto alle altre città candidate ed invitare questo Parlamento ed il Governo ad una seria riflessione. Torino e’, nonostante la giunta pentastellata, in gara, perché la città quella vera, non quella del palazzo e dei volantinaggi improvvisati del no e’ unita nel raccogliere le sfide che ci attendono.” Questa la dichiarazione di Augusta Montaruli deputato di Fratelli d’Italia a margine del suo intervento in aula quest’oggi.

Perquisizioni e arresti al campo nomadi

Operazione all’alba nel campo nomadi di strada Aeroporto a Torino.  Un centinaio i carabinieri del Comando provinciale, che in collaborazione col Reggimento Piemonte e il Nucleo Elicotteri, hanno perquisito l’area ed effettuato  14 misure cautelari,  tra cui alcune custodie in carcere. Sono quindici le denunce per reati in materia ambientale e  contro il patrimonio. Nell’ambito dell’inchiesta erano  stati inoltre eseguiti 6 fermi per ricettazione e recuperata  refurtiva per 200 mila euro. (Foto archivio)

Un kit per donne in fuga dalla violenza

Una borsa con alcuni oggetti “di prima necessità” contenenti biancheria intima, asciugamani, pantofole, prodotti per l’igiene personale, destinati alle donne che hanno denunciato di aver subito violenze e per le quali sarebbe troppo pericoloso il ritorno a casa


Si tratta dell’iniziativa presentata a Palazzo Lascaris il 25 giugno e promossa dal Soroptimist International – Club di Torino con il patrocinio della Consulta femminile del Consiglio regionale. Il  kit, destinato alla dotazione delle stanze di ascolto protetto del progetto “Una stanza tutta per sé” già realizzate dal  Club di Torino del Soroptimist International d’Italia anche con il sostegno della Consulta femminile, viene consegnato nel 2018  in via sperimentale al Nucleo di prossimità della Polizia municipale di Torino, situato in via Bologna 74. I kit saranno custoditi nella “stanza” allestita presso la loro sede e gli addetti potranno consegnarli al momento dell’accompagnamento della donna nella struttura di accoglienza, sia essa temporanea o definitiva.

“Denunciare una violenza è un atto coraggioso che deve assolutamente essere sostenuto il più possibile. Offrire alle vittime un luogo protetto, in cui rifugiarsi per iniziare un percorso verso la libertà e il riscatto credo sia un momento importante. Sono ancora troppo poche le donne che denunciano le violenze subite, appena il 10% circa, e per questo è necessario creare le situazioni più idonee a spingere alla denuncia e parallelamente lavorare per creare una “cultura” della dignità, del rispetto, della condanna alla violenza di genere, perché la violenza è un fatto trasversale, che non conosce età né ceto sociale, e che va combattuta a partire dal piano culturale”, ha dichiarato Angela Motta, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte delegata alla Consulta femminile.

È intervenuta anche l’assessora alle Pari opportunità, Monica Cerutti, che ha sottolineato l’importanza di un progetto che si integra attivamente con quanto già esiste, dai centri antiviolenza alle case rifugio, e che testimonia il lavoro comune svolto dalle istituzioni con la società civile affinché si riesca ad arrivare capillarmente a chi ha bisogno di questi servizi.

“Tra le criticità rilevate dal monitoraggio di “Piemonte in rete contro la violenza” è emersa la necessità di un kit di prima emergenza da consegnare alle donne vittime di violenza quando si presentano alle Forze dell’ordine per denunciare l’aggressore”, ha affermato Cinzia Pecchio, presidente della Consulta femminile regionale. “Si tratta di poche, ma utili cose, con cui Soroptimist Club International insieme con la Consulta femminile regionale, ha voluto far sentire alle donne la vicinanza di chi, in qualche modo, pensa a loro, limitatamente, se ne prende un po’ cura e vuole incoraggiarle a denunciare e a non sentirsi sole. In via sperimentale i primi kit vengono forniti all’ufficio di prossimità della Polizia municipale di Torino, ma crediamo, dopo la verifica del test, di fornirne altri negli “snodi” della rete a cui pensiamo che le donne possano far riferimento per comunicare i propri disagi familiari”.

Il kit rappresenta la prosecuzione di un percorso che, come ha ricordato Angiola Maria Moschetti presidente Soroptimist International – Club di Torino, fu avviato alla fine del 2013 quando, raccogliendo le osservazioni del Comando dei Carabinieri di Torino quanto a carenza di luoghi idonei alla denuncia per le vittime di violenza, il Soroptimist decise di avviare il progetto “Una stanza tutta per sé” sostenuto anche dalla Consulta femminile regionale. Sono così state realizzate le prime “stanze tutte per sé”, ambienti accoglienti e discreti in grado di accogliere le vittime nel delicato momento della denuncia degli atti di violenza subiti e all’interno dei quali lavora personale delle Forze dell’ordine con una formazione specifica per assistere chi fa denuncia e per valutare il grado di rischio che la vittima sta correndo. È poi seguita una seconda parte del progetto con “Una stanza tutta per sé…subito”, che ha visto collaborare anche l’associazione “Donne nel turismo” per l’accoglienza temporanea delle vittime di violenza presso una struttura ricettiva per due notti, in caso sia accertata la necessità di una sicura e provvisoria accoglienza d’emergenza, in attesa di una sistemazione definitiva con la presa in carico da parte dei Servizi sociali o del Tribunale.

Nel reparto della Polizia di prossimità esiste una specializzazione in merito alla tutela delle fasce “deboli” della popolazione, dai minori agli anziani, alle donne vittime di violenza, come ha ricordato Giovanni Acerbo, dirigente del servizio reparti specialistici della Polizia municipale, segnalando come nel 2017 su 81 casi di maltrattamenti denunciati al nucleo di Torino 50 sia stati per violenza di genere.

“Un territorio accogliente: accessibile e fruibile a tutti”

Ottima partecipazione nei giorni scorsial convegno “Un territorio accogliente: accessibile e fruibile a tutti”, organizzato dal GAL Escartons e Valli Valdesi in collaborazione con la Consulta per le Persone in Difficoltà onlus (C.P.D.) e il supporto del Centro Servizi per il Volontariato – Vol.TO.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oltre 80 persone, tra cui cittadini, operatori turistici e sociali e referenti di enti pubblici del territorio, hanno presenziato al convegno – tenutosi presso la sala conferenze “Dario Debernardi” della Fondazione “Casa dell’Anziano” di Pinerolo, mostrando un forte interesse a valorizzare il sistema turistico locale in termini di accessibilità per tutti. Dopo i saluti istituzionali di Patrizia Giachero (Presidente GAL Escartons e Valli Valdesi), Gabriele Piovano (Presidente CPD) e Silvio Magliano (Presidente Centro Servizi per il Volontariato Vol.TO), sono intervenuti Cristina Amenta (Arch. C-Fara e referente IsITT Centro Sud), Consuelo Agnesi (Arch. Cerpa), Joseph Grosso (titolare Special Needs Italia), Paolo Robutti (Presidente Associazione Abilitando) ed Eugenia Monzeglio (architetto e referente IsITT), per approfondire i diversi ambiti del turismo accessibile, tra cui l’accessibilità strutturale degli spazi interni, la comunicazione multisensoriale, gli ausili a utilizzo turistico, la tecnologia quale strumento per una fruibilità inclusiva e l’accessibilità per turisti con esigenze specifiche delle proposte outdoor. La seconda sessione del convegno, coordinata da Susanna Gardiol (Direttore del G.A.L. Escartons e Valli Valdesi), si è focalizzata invece sul tema dell’accoglienza e del territorio. Sono state presentate quattro proposte e servizi accessibili già attivi sul territorio del GAL, facendo emergere quanto un impegno concreto da parte degli operatori, coordinato a un lavoro di rete tra enti pubblici e privati, possa contribuire a migliorare il territorio, facendolo divenire esso stesso il luogo in grado di offrire una proposta soddisfacente e inclusiva. A tal proposito sono intervenuti Molly Tyler-Childs (educatrice Diaconia Valdese – Rifugio Re Carlo Alberto e referente del progetto “In giro con Demenza – Verso comunità amichevoli con Demenza con Noi, per Tutti” per lo sviluppo di un turismo “Dementia-friendly” in Val Pellice), Manuela Juvenal (tecnico dell’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie),Gianni Capitani e Manuela Ressent (educatori del Centro Socio Terapico di Perosa Argentina), Teodoro De Angelis (Vice Presidente Comitato Territoriale UISP Valle Susa) e Luca Gozzi (educatore professionale che ha presentato il progetto “DiversAbili e Arruolati, … un, due, tre…a tavola!” della Comunità Alloggio Colibri di Sangano).Ricordiamo che il GAL ha aperto il bando per la creazione d’impresa non agricola (operazione 6.2.1), a cui è possibile partecipare esclusivamente se si ha conseguito la validazione del Business Plan (BP) nell’ambito del percorso “Mettersi in Proprio” (MIP) della Città Metropolitana e un piano aziendale. Il Business Plan è il documento che serve all’aspirante imprenditore per pianificare nei dettagli la propria attività nei primi 3 o 5 anni di vita dell’azienda.L’aspirante imprenditore può accedere gratuitamente al servizio MIP: attraverso la piattaforma on line, potrà iscriversi all’incontro di pre-accoglienza, selezionando la data dal calendario di incontri programmati presso i Centri per l’impiego, compilando il modulo di registrazione e descrivendo brevemente il proprio progetto imprenditoriale.Solamente in seguito l’aspirante imprenditore potrà compilare il questionario di autovalutazione e recarsi presso gli sportelli indicati per essere seguito personalmente da un tutor che lo accompagnerà nella definizione del Business Plan. Con la validazione del BP, l’aspirante imprenditore potrà candidarsi redigendo un piano aziendale specifico per il bando GAL e eventuale altra documentazione richiesta.

 

Per maggiori informazioni su bandi e progetti: www.evv.it

Festa in Rosso per Rifondazione

Dal 25 giugno al 1 luglio, a Torino, in Via Curmayeur, presso l’area festa Circolo Arci Anatra Zoppa, si tiene la Festa in Rosso organizzata dal Partito della Rifondazione Comunista. Il titolo della festa “ribellarsi è giusto contro guerre, povertà, ingiustizie, razzismi” è il messaggio che lancia Rifondazione Comunista a tutte le realtà di movimento, associative e di sinistra antiliberista della città.  Sette giorni di spettacoli e dibattiti in cui, tra gli altri, interverranno Paolo Ferrero, Angelo D’Orsi, Eleonora Artesio, Guido Montanari, Maurizio Pagliassotti, Maurizio Acerbo, Lidia Menapace, Franco Turigliatto, Francesca Fornario, Eleonora Forenza, Ezio Locatelli. Una festa aperta alla quale parteciperanno con i loro stands diverse associazioni impegnate sui temi della pace, solidarietà internazionale, temi ambientali. Una festa che rappresenta uno dei pochi appuntamenti di rilievo politico per la realtà di Torino. Dice Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino: “In questi anni difficili hanno fatto di tutto per ridurre e cancellare la presenza della sinistra. Sta di fatto che non sono riusciti a cancellare Rifondazione Comunista dalla realtà. Rifondazione Comunista rimane più che mai sulle barricate. Non solo. Siamo la principale forza organizzata di sinistra presente sul territorio, nelle lotte, nei movimenti anche in virtù di nuove adesioni. Vogliamo usare questa  presenza per costruire una convergenza di tutte le forze di sinistra antilibetrista a cominciare da “Potere al Popolo” inteso come movimento plurale della sinistra di alternativa”.

ROBERTO BARBERO (CIA TORINO): «BENE IL PIANO ANTILUPO DI TRENTO E BOLZANO”

«Il via libera delle Giunte delle Province autonome di Trento e Bolzano al disegno di legge sul contenimento del lupo è una buona notizia. Ci auguriamo che il nuovo Governo non impugni il provvedimento, ma, anzi, lo assuma come cardine nella definizione del Piano lupo nazionale, una normativa che non può più essere rimandata, nell’interesse di chi vive e frequenta la montagna». Cosi il presidente della Confederazione italiana agricoltori di Torino, Roberto Barbero, plaudendo all’iniziativa trentina che mira ad autorizzare la cattura o l’abbattimento di lupi e orsi, nel caso in cui questi mettano in pericolo “il sistema alpicolturale del territorio montano provinciale”, “a condizione che non esista un’altra soluzione valida”  e che “il prelievo non pregiudichi il mantenimento della popolazione della specie interessata”. «Certamente si tratta di un buon punto di partenza – osserva Barbero -, ci auguriamo che serva finalmente a porre mano al problema, come i pastori delle nostre valli chiedono da tempo. In Piemonte, la presenza e i danni provocati dal lupo sono ben più consistenti che in Trentino, eppure la Regione non sta prendendo alcun provvedimento, se non a difesa ad oltranza del predatore». Il 5 maggio scorso, Cia Torino aveva organizzato a Fenestrelle un affollatissimo convegno per fare il punto sul da farsi di fronte alla crescente diffusione del lupo. Erano intervenuti centinaia di allevatori, insieme a parlamentari, consiglieri regionali e della Città Metropolitana, oltre ad amministratori locali, tecnici faunistici, ambientalisti e cacciatori. In quella occasione, Barbero non esitò a definire fallimentare il progetto Life Wolfalps, ma tutti gli interlocutori, pur con diverse sfumature, convennero sulla necessità di riaprire al più presto il tavolo parlamentare sul Piano lupo, non escludendo all’occorrenza azioni di contenimento selettivo del predatore.«Quello che noi chiediamo – afferma Barbero – non è l’eradicazione del lupo, ma che ci sia la possibilità di metterlo nelle condizioni di non nuocere a chi vive e lavora sul territorio».

Nuovo sciopero Gtt

Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno proclamato un nuovo sciopero dei mezzi Gtt di 24 ore per  lunedì 16 luglio. La  protesta è stata decisa per la mancata convocazione da parte della Città di Torino. Le organizzazioni sindacali sono preoccupate per i 260 licenziamenti “previsti per abbassare il costo del lavoro senza garanzie sulla ricapitalizzazione dell’azienda, prevista nel piano industriale a carico del Comune di Torino, per le esternalizzazione del servizio di trasporto ad aziende private, per lo smantellamento del settore tecnico” e ritengono “insopportabile l’atteggiamento della sindaca per l’assoluta indolenza politica verso i lavoratori del Gtt, relativamente anche alla totale mancanza di dialogo e confronto tra le parti”.

Gli industriali: “Immagine di Torino appannata”

Secondo i dati dell’ indagine congiunturale, riferiti al terzo trimestre 2018, registrati dall’Unione industriale di Torino si registra un rallentamento dell’economia. Una situazione ancora positiva, ma il cui calo  va di pari passo con un percepito periodo di opacità, provocato anche da voci negative, che non giovano a nessuno. Si sarebbe quindi appannata l’immagine di Torino, così come l’interesse verso la nostra comunità”. E’ quanto sostiene il presidente degli industriali di Torino, Dario Gallina, che commenta: “C’è uno scarto consistente tra potenziale della città e delle sue forze locali e il ruolo che oggi le viene riconosciuto. Quindi intendiamo lavorare per ridurre questo divario raggruppando le risorse migliori di cui disponiamo, per metterle al servizio di un nuovo ciclo di sviluppo della Città e della sua economia.” L’unione ha lanciato la Call for ideas chiamata ‘DOMANI.TO’ per tradurre idee e suggerimenti dei torinesi in progetti per la Città. Tav, Olimpiadi e Torino Capitale della Cultura nel 2021 sono i sogni degli industriali torinesi.

Nuovo anno al Rotary Rivoli

L’avvio della stagione estiva segna per i vari Rotary Club il tempo dei bilanci e dei passaggi di consegne. Assolutamente positivo il bilancio dell’anno che si è appena concluso per il Rotary Club Rivoli, che terrà il suo ” passaggio della Campana” il 2 luglio prossimo presso il Tulip Inn Turin West Hotel di Rivoli. Il presidente uscente Franco Zandegiacomo, ingegnere, farà il passaggio delle consegne al nuovo presidente, l’ingegner Massimo Rivalta, anche Consulente del Tribunale.La cerimonia, alla presenza delle massime Autorità Distrettuali del Distretto 2031, inizierà con un aperitivo previsto sulla terrazza dei locali appositamente messi a disposizione dal Direttore del Tulip Inn Turin West Hotel, la dottoressa Maria Luisa Balbo. Con un occhio al programma possiamo affermare che l’inizio sembra molto stimolante e coinvolgente, anche citando le parole del nuovo Presidente: “Fra storia arte e magia vi racconto una bella favola…quella del mio anno di presidenza”.

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“Nell’anno di presidenza che mi accingo ad affrontare – spiega il futuro neo presidente del Rotary Rivoli, l’ingegner Massimo Rivalta – saranno molteplici le vie di azione che avranno valenze e ricadute sul territorio in ambito service, come già abbiamo fatto negli anni passati grazie ai Past President che mi hanno preceduto. In particolare, vorrei trasmettere il messaggio che il Rotary International, da cui traiamo le linee guida principali, si sta rinnovando e questo lo stiamo osservando già con il nuovo gruppo distrettuale e nella persona del nostro Governatore Antonietta Fenoglio. Dobbiamo essere “selettivi ma non restrittivi”, ma anche innovativi, ed offrire un programma di interventi sul territorio e di attività che bene si sposino con quelle che sono le figure di riferimento che i nostri soci del Rotary Rivoli rappresentano sul territorio”.” “Fra storia arte e magia vi racconto una bella favola…quella del mio anno di presidenza” – precisa il neo Presidente Massimo Rivalta – nasce in un momento saturo di pensieri e riflessioni durante il quale stavo progettando le principali calendarizzazioni degli eventi dell’anno di presidenza. Dopo aver scarabocchiato, proprio così “scarabocchiato” una prima bozza, come sono solito fare con i nuovi progetti da avviare, ho scorso velocemente il film di quello che sarebbe stato il mio programma e ho visto con stupore che poteva essere tematico, colorato e artistico contemporaneamente.

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Ed ecco che, dovendo riferire ed esporre, sia al Consiglio Direttivo sia agli amici del Rotary Rivoli, la mia linea annuale da presidente, ho immaginato di narrare una storia che fosse insieme importante e divertente. E’ nato così questo cartellone/slogan, a mio avviso molto aderente e confacente alla mia persona ed al mio carattere, cioè di fare le cose importanti con spirito sbarazzino, quindi divertendosi con i giocattoli degli adulti. In fondo “to play” in inglese significa giocare ma anche recitare, e la vita è il teatro, il palcoscenico che ognuno di noi ha a disposizione per confrontarsi con gli altri, collaborare, creare sinergie e realizzare sogni. E poi anche perché prevediamo incontri di arte, momenti magici, relatori importanti e, forse, anche un pensiero “spaziale”…ma tutto è ancora da costruire. Ne vedrete/leggerete delle belle!” “Naturalmente tutto questo bel progetto – aggiunge l’ingegner Massimo Rivalta – è possibile soltanto grazie all’aiuto dei nostri soci e particolarmente del Consiglio Direttivo, che dovrà sopportarmi lungo questi 365 giorni di cammino insieme. Colgo l’occasione per ringraziarli tutti pubblicamente perché, solo quando un certo numero di persone si ritrova, si trasforma e diventa un gruppo unito, può fare tante cose importanti per chi gli sta intorno e ha veramente bisogno. E poi bisogna ringraziare anche i nostri giovani del Rotaract Rivoli, di cui siamo Club Padrino, che già mi hanno dato dimostrazione di grande affiatamento e impegno. Buona annata rotariana a tutti”.

 

Mara Martellotta

IN PRIMA CLASSE VERSO LA VITA: “ITALO” REGALA IL VIAGGIO AI CUCCIOLI DELLA CAGNOLINA SEVIZIATA A MORTE IN CALABRIA

Viaggio in prima classe, finanziato da “Italo”, per i cuccioli di “Luce”, la cagnolina seviziata nel Cosentino che, prima di morire, è riuscita a partorire i suoi piccoli. Dimessi sabato dalla clinica veterinaria romana che li aveva in cura e affidati ai volontari della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, il giorno stesso i cuccioli hanno viaggiato gratis con i loro accompagnatori sul “no stop” Roma-Milano delle 16,10.

Nel capoluogo lombardo, dove le chances di adozione sono maggiori, inizieranno il percorso che, appena sarà possibile, li condurrà in una nuova casa: sono già numerose le richieste per questi simpatici cagnetti, che, se non fossero intervenuti i volontari della LEIDAA, sarebbero stati condannati a morte sicura dalla mano crudele di individui senza scrupoli. Chi ha voluto disfarsi di Luce, incinta, prossima al parto, l’ha legata per le zampe e semisepolta sotto un mucchio di foglie e rami secchi sul ciglio di una stradina di campagna di Marano Marchesato (Cosenza). Non si sa per quanto tempo sia rimasta così: abbastanza, questo è certo, perché sofferenza e terrore abbiano lentamente provocato il cedimento degli organi interni e alla fine il coma. Doveva spegnersi, con i suoi piccoli non ancora nati. Invece, ancora una volta, la voglia di vivere ha fatto il miracolo. La mamma è morta, quasi tutti i cuccioli sono sopravvissuti.

“Ringrazio la società Italo – afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente di LEIDAA – per il contributo che ha voluto dare, mostrando grande sensibilità, al benessere dei figli di Luce, che hanno potuto affrontare il viaggio nelle condizioni migliori. I piccoli e la loro sfortunata mamma sono protagonisti di una storia che dovrebbe far riflettere tutti e specialmente i colleghi parlamentari. Rilanceremo subito la richiesta che portiamo avanti da sempre, che abbiamo formalizzato nella scorsa legislatura e ripresentato in questa, sotto forma di proposta di legge a mia firma: pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali. Tra le altre cose, la proposta aumenta, rispettivamente fino a cinque e sei anni, le pene per il maltrattamento e l’uccisione di animali, mentre diventano “delitti” in senso tecnico le condotte di detenzione in condizioni “insopportabili”, quella dell’abbandono e quella dell’uccisione di esemplari di specie protette, punita anch’essa con sei anni di reclusione”.