redazione il torinese

La Festa dell'Arma

Nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 5 giugno 2019 i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo celebreranno la ricorrenza del 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri con una cerimonia militare che si terrà, a partire dalle ore 18:00 in corso Marcello Soleri 7, presso la Caserma “Gonzaga” sede del Comando Provinciale. Sebbene il Corpo dei Carabinieri Reali venne istituito da Vittorio Emanuele I di Savoia il 13 luglio 1814, la festa dell’Arma viene celebrata il 5 giugno poiché proprio il giorno 5 giugno del 1920 la bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale tributo per le gesta compiute da numerosi reparti nel corso della prima guerra mondiale. La cerimonia vedrà lo schieramento di una rappresentanza dei Carabinieri delle 8 Compagnie e delle 75 Stazioni del Comando Provinciale di Cuneo. Nel dettaglio sarà schierata al cospetto delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, una Compagnia di formazione composta da un plotone formato da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della provincia, un plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone formato da militari delle specialità, Carabinieri Forestali, Carabinieri di quartiere, unità di Aliquote Radiomobili e Carabinieri rocciatori. Al fianco dei reparti in armi, saranno anche presenti i labari dell’istituto Nastro Azzurro, delle Associazioni Nazionali Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia. A fare gli onori di casa insieme a tutti i suoi Carabinieri, sarà il Col. Rocco Italiano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, il quale interverrà con un’allocuzione sui progetti e le finalità dell’azione dell’Arma cuneese. Nel corso della manifestazione verranno infine consegnati alcuni riconoscimenti conferiti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, distintisi in particolari operazioni di servizio

La Festa dell’Arma

Nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 5 giugno 2019 i Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo celebreranno la ricorrenza del 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri con una cerimonia militare che si terrà, a partire dalle ore 18:00 in corso Marcello Soleri 7, presso la Caserma “Gonzaga” sede del Comando Provinciale. Sebbene il Corpo dei Carabinieri Reali venne istituito da Vittorio Emanuele I di Savoia il 13 luglio 1814, la festa dell’Arma viene celebrata il 5 giugno poiché proprio il giorno 5 giugno del 1920 la bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale tributo per le gesta compiute da numerosi reparti nel corso della prima guerra mondiale. La cerimonia vedrà lo schieramento di una rappresentanza dei Carabinieri delle 8 Compagnie e delle 75 Stazioni del Comando Provinciale di Cuneo. Nel dettaglio sarà schierata al cospetto delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, una Compagnia di formazione composta da un plotone formato da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione della provincia, un plotone di Carabinieri in Grande Uniforme Speciale, un plotone formato da militari delle specialità, Carabinieri Forestali, Carabinieri di quartiere, unità di Aliquote Radiomobili e Carabinieri rocciatori. Al fianco dei reparti in armi, saranno anche presenti i labari dell’istituto Nastro Azzurro, delle Associazioni Nazionali Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia. A fare gli onori di casa insieme a tutti i suoi Carabinieri, sarà il Col. Rocco Italiano, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, il quale interverrà con un’allocuzione sui progetti e le finalità dell’azione dell’Arma cuneese. Nel corso della manifestazione verranno infine consegnati alcuni riconoscimenti conferiti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo, distintisi in particolari operazioni di servizio

Il progetto Casa Base per l'affido familiare

A quei minori le cui famiglie attraversano difficoltà tali da non riuscire più ad occuparsene, l’affido offre un ambiente di cura e affetto che li aiuti a crescere per un periodo di tempo limitato o fino all’età adulta

 
Che cos’è l’affido familiare? Proviamo a spiegarvelo noi di Casa Base.  Il Progetto Casa Base nasce dalla collaborazione fra Cooperativa Paradigma e Fondazione Paideia. Le nostre due comunità residenziali, con sede a Chieri e Avigliana, ospitano in questo momento 20 minori in situazioni di difficoltà, che crescono aiutati da educatori e volontari. Il percorso comunitario dura in media due anni, ma al suo termine non tutti i bambini e ragazzi hanno la possibilità di rientrare presso le proprie famiglie: per questo a Casa Base ci impegniamo costantemente a promuoverne l’affido. Se tutti i nostri ospiti prima o poi devono salutare la vita di comunità, gli educatori e i tanti amici, per alcuni di loro la strada da percorrere rimane ancora in salita. E noi continuiamo a pedalare al loro fianco. A quei minori le cui famiglie attraversano difficoltà tali da non riuscire più ad accuparsene, l’affido offre un ambiente di cura e affetto che li aiuti a crescere per un periodo di tempo limitato o fino all’età adulta, potendo contare su figure di riferimento in grado di supportarli. Figure che gli permettano di continuare quello che definiamo il loro “viaggio verso il futuro”.  Per diventare affidatari non ci sono requisiti prestabiliti: possono offrire la loro disponibilità coppie sposate, conviventi, singole persone, senza limiti di età. L’affido ovviamente è un’opportunità importante che può funzionare solo se si lavora insieme per assicurare a bambini e ragazzi un futuro vincente; per questo noi di Casa Base garantiamo alle famiglie affidatarie vicinanza e sostegno durante il percorso, un aiuto competente volto a fare di questa esperienza un’occasione di crescita per il minore e per la famiglia. In questo momento stiamo cercando degli affidatari per una nostra ospite in particolare: si chiama SerenaSerena ha 14 anni, vive in comunità da due perché i suoi genitori hanno delle difficoltà nel prendersi cura di lei; è una ragazzina silenziosa, dolce e affettuosa. All’inizio si mostra un po’ riservata, ma ha stretto facilmente amicizia con tutti i suoi compagni di scuola. Sta ormai per terminare il suo primo anno di Superiori e le piace molto il cinema. Spesso si chiede cosa le riserverà il futuro. Per lei cerchiamo una risposta a quella domanda: una famiglia che possa accompagnarla nel suo percorso di crescita, regalandole la possibilità di diventare grande con tutto l’affetto di cui una ragazza di quell’età ha bisogno. Per maggiori informazioni, il nostro telefono è sempre acceso: 349.70097900.

www.progettocasabase.it

 
 

Il progetto Casa Base per l’affido familiare

A quei minori le cui famiglie attraversano difficoltà tali da non riuscire più ad occuparsene, l’affido offre un ambiente di cura e affetto che li aiuti a crescere per un periodo di tempo limitato o fino all’età adulta

 

Che cos’è l’affido familiare? Proviamo a spiegarvelo noi di Casa Base.  Il Progetto Casa Base nasce dalla collaborazione fra Cooperativa Paradigma e Fondazione Paideia. Le nostre due comunità residenziali, con sede a Chieri e Avigliana, ospitano in questo momento 20 minori in situazioni di difficoltà, che crescono aiutati da educatori e volontari. Il percorso comunitario dura in media due anni, ma al suo termine non tutti i bambini e ragazzi hanno la possibilità di rientrare presso le proprie famiglie: per questo a Casa Base ci impegniamo costantemente a promuoverne l’affido. Se tutti i nostri ospiti prima o poi devono salutare la vita di comunità, gli educatori e i tanti amici, per alcuni di loro la strada da percorrere rimane ancora in salita. E noi continuiamo a pedalare al loro fianco. A quei minori le cui famiglie attraversano difficoltà tali da non riuscire più ad accuparsene, l’affido offre un ambiente di cura e affetto che li aiuti a crescere per un periodo di tempo limitato o fino all’età adulta, potendo contare su figure di riferimento in grado di supportarli. Figure che gli permettano di continuare quello che definiamo il loro “viaggio verso il futuro”.  Per diventare affidatari non ci sono requisiti prestabiliti: possono offrire la loro disponibilità coppie sposate, conviventi, singole persone, senza limiti di età. L’affido ovviamente è un’opportunità importante che può funzionare solo se si lavora insieme per assicurare a bambini e ragazzi un futuro vincente; per questo noi di Casa Base garantiamo alle famiglie affidatarie vicinanza e sostegno durante il percorso, un aiuto competente volto a fare di questa esperienza un’occasione di crescita per il minore e per la famiglia. In questo momento stiamo cercando degli affidatari per una nostra ospite in particolare: si chiama SerenaSerena ha 14 anni, vive in comunità da due perché i suoi genitori hanno delle difficoltà nel prendersi cura di lei; è una ragazzina silenziosa, dolce e affettuosa. All’inizio si mostra un po’ riservata, ma ha stretto facilmente amicizia con tutti i suoi compagni di scuola. Sta ormai per terminare il suo primo anno di Superiori e le piace molto il cinema. Spesso si chiede cosa le riserverà il futuro. Per lei cerchiamo una risposta a quella domanda: una famiglia che possa accompagnarla nel suo percorso di crescita, regalandole la possibilità di diventare grande con tutto l’affetto di cui una ragazza di quell’età ha bisogno. Per maggiori informazioni, il nostro telefono è sempre acceso: 349.70097900.

www.progettocasabase.it

 

 

Un secondo cadavere nel Po, il giallo si infittisce


AGGIORNAMENTO  E’ giunta la conferma che il secondo corpo senza vita ritrovato è del giovane scomparso Blair Rashad Randy John, amico del diplomatico trovato morto nel fiume
.
Il collega era  giunto con lui a Torino,  per partecipare a un convegno internazionale dell’Ilo
 
Un secondo  cadavere è stato trovato nel Po dopo quello del diplomatico Alrae  Ramsey di  29 anni,  del ministero delle Bahamas, ritrovato ieri nei pressi del Ponte Isabella. Il corpo potrebbe essere del collega del giovane  giunto con lui a Torino,  per partecipare a un convegno internazionale dell’Ilo, nel campus vicino al fiume. Dell’uomo, infatti, non si hanno notizie da giorni. Il cadavere è stato ripescato all’altezza di Lungo Po Antonelli.

VIDEOSLOT MANOMESSE: DENUNCIATO IMPRENDITORE PER FRODE INFORMATICA E CONTRAFFAZIONE

Le “operazioni” di manomissione delle videoslot venivano effettuate di notte. Lontano da occhi indiscreti, il gestore degli apparecchi smontava le schede all’interno e ne inseriva altre illegali e non collegate alla rete dei Monopoli, con il solo fine di evadere completamente le tasse.

 

La frode è stata scoperta, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza di Torino ed ha portato alla denuncia di un amministratore di una società torinese, proprietaria di centinaia di slot dislocate un po’ in tutto il nord Italia ed al sequestro di una ventina di apparecchi abusivi.

 

I Finanzieri del Gruppo Torino, che hanno condotto le indagini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno perquisito la sede della società, ubicata nei pressi di corso Palermo nel capoluogo piemontese. Oltre alla documentazione fiscale, ora al vaglio degli inquirenti, sono state anche sequestrate 150 schede telematiche, di dubbia provenienza, pronte per essere inserite all’interno degli apparecchi sprovviste delle autorizzazioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

Secondo gli accertamenti, queste ultime, se utilizzate, avrebbero penalizzato, pesantemente, i giocatori durante la puntata: la percentuale di vincita, infatti, era stata manomessa in ribasso, così da ridurre, drasticamente, le possibilità di vittoria mentre il gestore conseguiva il profitto totalmente in “nero”. Gli apparecchi illegali sequestrati, collocati in esercizi commerciali del Piemonte, a Torino e nel canavese in particolare, nonché nel milanese, in gran parte, non erano stati collegati alla rete dei Monopoli di Stato, in modo da consentire al gestore di eludere tutte le imposte dovute.

 

Nel corso delle perquisizioni, i Finanzieri hanno anche rinvenuto, all’interno di una cassaforte, nascosta in un angusto sottoscala, somme di denaro contante per oltre 150.000 euro la cui provenienza è ora oggetto di indagine.

 

L’amministratore della società, un cinquantenne di origini cinesi, già noto agli inquirenti per fatti analoghi, è stato denunciato per frode informatica e contraffazione, visto che la maggior parte delle videoslot illegali riproducevano giochi protetti da diritto da autore. La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

Giugno caldo ma con grandine e temporali

L’estate è arrivata  in Piemonte, con massime da tre giorni oltre i 30 gradi. Ieri il termometro ha toccato 31.4 gradi nel parco delle Vallere, a  Moncalieri, e ad Alba, 30.8 a Castell’Alfero (Asti). Da registrare per la prima volta nell’estate, massime sopra lo zero (+2.9) alla Capanna Margherita, 4.560 metri di altitudine sul Monte Rosa. In queste ore sono però previsti temporali, a partire dalle zone montane e pedemontane e successivamente in tutta la regione, secondo l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), con possibilità di grandinate e forti raffiche di vento, nella giornata di mercoledì. Il mese di giugno dovrebbe essere più caldo rispetto alla norma stagionale ma con frequenti temporali, soprattutto a nord del fiume Po.
 
(foto: il Torinese)
 
 
 

La Città mette all’asta 13 lotti di immobili

In esecuzione del Piano straordinario di alienazione 2018-2021, il Consiglio Comunale di Torino ha deliberato oggi la vendita mediante asta pubblica di 13 lotti di immobili

I beni sono suddivisi in tre sezioni: immobili messi all’asta per la prima volta (per un totale di 10 lotti, del valore di oltre 3,5 milioni di euro: locali commerciali, alloggi, autorimesse e terreni, tra cui la proprietà superficiaria per 99 anni dell’ex cinema Doria, in via Gramsci, con una base d’asta di 231mila euro); immobili già oggetto di precedenti aste (due lotti: un terreno in corso Regina Margherita 220 a base d’asta di 169mila euro e la proprietà superficiaria per 99 anni della Foresteria Lingotto, con base d’asta ridotta a 9,2 milioni di euro); immobili con vincolo di destinazione a servizio pubblico (un lotto: diritto di superficie e proprietà superficiaria per 99 anni del compendio in corso Farini 20, angolo via Manin, con il vincolo di destinazione a servizi pubblici per almeno 30 anni; base d’asta: 236mila euro). 

La Città mette all'asta 13 lotti di immobili

In esecuzione del Piano straordinario di alienazione 2018-2021, il Consiglio Comunale di Torino ha deliberato oggi la vendita mediante asta pubblica di 13 lotti di immobili

I beni sono suddivisi in tre sezioni: immobili messi all’asta per la prima volta (per un totale di 10 lotti, del valore di oltre 3,5 milioni di euro: locali commerciali, alloggi, autorimesse e terreni, tra cui la proprietà superficiaria per 99 anni dell’ex cinema Doria, in via Gramsci, con una base d’asta di 231mila euro); immobili già oggetto di precedenti aste (due lotti: un terreno in corso Regina Margherita 220 a base d’asta di 169mila euro e la proprietà superficiaria per 99 anni della Foresteria Lingotto, con base d’asta ridotta a 9,2 milioni di euro); immobili con vincolo di destinazione a servizio pubblico (un lotto: diritto di superficie e proprietà superficiaria per 99 anni del compendio in corso Farini 20, angolo via Manin, con il vincolo di destinazione a servizi pubblici per almeno 30 anni; base d’asta: 236mila euro).