redazione il torinese

Le nuove “deflagrazioni” di Guido Mannini

Conoscevamo Guido Mannini come legato al figurativo, come descrittore degli spazi desertici e di quanti li abitano ma sapevamo anche di un percorso desideroso di evoluzioni, di nuove scoperte. Lo abbiamo riscoperto, felicemente – la sua personale Metamorphosis si è chiusa pochi giorni fa presso la galleria Innerspace di via Cesare Battisti 17 -, dinanzi a cerchi smaltati (“macchie”, si fa troppo presto a far cadere loro addosso una definizione, “psicologiche”, con predominanza di rossi e porpore e violacei) occupati da forme astratte, prepotenti, di un forte dinamismo, capaci di esprimersi attraverso un perfetto incontro di colori estremamente accesi (si noti Magma o ancora l’accensione di Intuizione), che spingono a una curiosità futura. Colori che si lasciano alle spalle la morbidezza sabbiosa degli esempi del passato – quanto lontani! -, per approdare ad una fascinazione cromatica inaspettata e del tutto coinvolgente. Un fuoco, nuovissimo, una “deflagrazione” è stata anche definita questa nuova espressione del percorso di Mannini, forse un accumulo di sogni o una strada tutta da percorrere, una libertà di spazi sinora mai scoperti né attraversati, certo una voglia di sperimentare che deriva da un angolo della vita, personalissimo, da uno sguardo che intende andare oltre.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini:

“Intuizione”, smalto, 150 x 100 cm.

“Magma”, smalto su tela, diam. 100 cm.

Genova chiederà a Londra 247 anni di diritti per l’uso della croce di san Giorgio?

La croce rossa di San Giorgio in campo bianco, simbolo di Genova, è da secoli al centro di una controversia con la Gran Bretagna che la inserì all’interno della Union Jack, il vessillo del Regno Unito. Fu utilizzata dai crociati e dalla Repubblica marinara di Genova ed era una sorta di difesa, poiché le navi nemiche se la vedevano evitavano il conflitto. Poi nel medioevo Londra ottenne l’utilizzo della bandiera per la sua flotta in cambio di un tributo annuale che dopo secoli diventò di fatto un regalo. Ora il sindaco di Genova Marco Bucci per avere fondi per il Comune pensa di chiedere alla regina Elisabetta  gli arretrati dell’affitto della bandiera per 247 anni. Il primo cittadino, a margine della conferenza stampa sul primo anno di governo, ha pronunciato in inglese la frase che potrebbe rivolgere alla sovrana: “Your Majesty, I regret to inform you that from my books it looks like you didn’t pay for the last 247 years”. Secondo il sindaco l’iniziativa sarebbe la più grande operazione di marketing che Genova potrebbe immaginarsi.

PARLAMENTO, ON. BRAMBILLA ELETTA PRESIDENTE DELL’INTERGRUPPO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI

Gli animali hanno la loro lobby, la prima che nasce e si organizza formalmente in questa legislatura: oggi, in Senato, riunione inaugurale dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che ha eletto, per acclamazione, presidente l’on. Michela Vittoria Brambilla, Fi, presidente del Movimento animalista e promotrice dell’iniziativa, vicepresidenti le senatrici Loredana De Petris (Leu) e Loredana Russo (M5s), segretarie l’on. Paola Frassinetti (FdI), l’on. Patrizia Prestipino (Pd) e la sen. Rosellina Sbrana (Lega).

All’Intergruppo, che ha lo scopo di promuovere la tutela degli animali e dei loro diritti attraverso l’attività legislativa, di indirizzo politico e di sindacato ispettivo, hanno aderito numerosi parlamentari di tutti i gruppi politici, determinati a dare risposte alle istanze di milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati. Il primo passo, deciso oggi, consiste nel sollecitare l’assegnazione e la calendarizzazione, nelle commissioni competenti, delle proposte di legge già presentate sui temi definiti “prioritari” durante la discussione: inasprimento delle sanzioni penali per maltrattamento e uccisione di animali, riconoscimento degli animali come “esseri senzienti” e conseguente adeguamento anche del codice civile, riduzione dell’Iva sugli alimenti per animali e sulle cure veterinarie, prezzo dei farmaci destinati agli animali, norme sull’accesso degli animali d’affezione nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. L’intergruppo coinvolgerà anche associazioni e cittadini organizzando audizioni su argomenti specifici e raccogliendo segnalazioni di interesse generale.

Hanno già dato la loro adesione all’iniziativa dell’on. Brambilla i deputati Francesca La Marca, Patrizia Prestipino (Pd), Fucsia Nissoli, Matilde Siracusano, Graziano Musella (Fi). Elisa Siragusa, Francesca Flati (M5s), Alessandro Colucci (Noi con l’Italia), Filippo Maturi (Lega), Maria Teresa Bellucci, Paola Frassinetti (FdI) e i senatori Monica Cirinnà (Pd), Adolfo Urso, Giovanbattista Fazzolari (Fdi), Gabriella Giammanco, Maria Alessandra Gallone, Maria Rizzotti, Barbara Masini, Laura Stabile (Fi), Loredana De Petris (Leu), Rosellina Sbrana, Stefania Pucciarelli, Raffaella Marin (Lega), Loredana Russo (M5s), Julia Unterberger (Svp). Le iscrizioni restano aperte.

 

Nella foto l’on. Michela Vittoria Brambilla eletta presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, con le vice presidenti sen. Loredana Russo (5stelle) e Loredana de Petris (Sel) e alcuni membri del neo costituito organismo

Così Gatto Panceri racconta ‘Bombay’

Porta il nome della nota città indiana il nuovo coinvolgente singolo dal 6 luglio in radio

Arriva il 6 luglio in radio ‘BOMBAY’, secondo estratto da ‘Pelle d’oca e Lividi’ (‘Hit Rainbow/Artist First’), album monumentale di ben 19 brani uscito per l’etichetta di Roby Facchinetti dei Pooh e Athos Poma che il 25 maggio scorso ha segnato il ritorno sulle scene di Gatto Panceri, cantautore e stimato hitmaker (oltre 45 milioni di copie vendute come autore per i grandi della musica): nelle prime due settimane di uscita il disco è stato primo su Itunes Rock e su Amazon nelle vendite dei dischi, andando subito esaurito. Inoltre, l’album ha esordito al 57° posto in classifica F.I.M.I. Dopo la title-track profonda e impegnata – è tempo invece di un altro brano più immediato, fresco e leggero al punto giusto. Un divertissement in musica adatto alla stagione più calda dell’anno, ma senza mai citare le parole ‘estate’, ‘mare’ e il verbo ‘bailando’: un cantautore di razza sa evitarle.

Gatto Panceri così racconta ‘Bombay’:

Che cosa non si è disposti a fare, per amore? Persino le cose più impossibili e impensate…Come andare a piedi fino a Bombay, dopo aver sfornato per far colpo pane alle noci, e aver scritto un canto a due voci per l’amata, e mille altre inedite pensate. La mia dichiarazione d’amore più allegra e spensierata mai firmata e interpretata sinora, tra chitarre in puro stile latin-soul e il gusto di Carlo Santana“.

Gatto Panceri è molto legato all’India e a Bombay dopo un viaggio recentemente fatto lì a scopo umanitario. Nel frattempo, il cantautore prosegue l’attività live, dopo l’applauditissima performance ‘sold out’ sul palco del ‘#Parco Dora Live’, tra i grandi Festival musicali estivi più importanti e seguiti d’Italia.

Torino Fashion Week, un successo

Si è chiusa con un grande successo mediatico e di pubblico la terza edizione della Torino Fashion Week che si è tenuta dal 27 giugno al 3 luglio presso la Ex Borsa Valori di via San Francesco da Paola 28.3500 persone hanno assistito alle 8 sessioni di sfilate internazionali che hanno visto salire in passerella 80 stilisti provenienti da Cina, Sud Africa, America, Asia, Europa e naturalmente Italia e Torino. Grazie agli ottimi risultati la Torino Fashion Week ha gettato le basi per una collaborazione con la China Fashion Week e con il mondo della moda in Sud Africa mentre l’Islamic Fashion and Design Council (IFDC), con la sua Presidente Alia Khan, ha stipulato una partnership con la Torino Fashion Week per i prossimi 3 anni. L’evento torinese, insieme alla London Fashion Week, è infatti l’unico scelto dal Modest fashion per le proprie sfilate in Europa.Lo scorso 1 luglio, durante la cerimonia di chiusura delle sfilate di moda islamica, l’IFDC in partnership con TFW, The Shukran e Milano Fashion Library hanno premiato i 3 migliori stilisti del Modest fashion (Chantique Brunei, Al Nisa Design, Bow Boutique) e il vincitore (Chantique Brunei) sfilerà ad un evento off della Milano Fashion Week di settembre.Analogo successo anche per il Torino FashionMatch 2018 organizzato da Unioncamere Piemonte – in qualità di partner della rete Enterprise Europe Network e membro del Sector Group Textile and Fashion – che si è tenuto dal 28 giugno all’1 luglio e che ha registrato la presenza di 250 aziende internazionali. I workshop e gli incontri bilaterali sono stati organizzati in partenariato con il PIF (Progetto Integrato di Filiera) Abbigliamento, Alta Gamma, Design e il PIF Tessile sostenuti dalla Regione Piemonte tramite i fondi FESR e realizzati dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione. Grazie alla collaborazione con USARCI, l’iniziativa è stata ospitata dall’Associazione Moda e Sport presso il Lanificio di Torino di via Bologna 220, all’interno del quale si trovano prestigiosi showroom di Agenti di Commercio e numerosi brand di settore.

 

Biografie vincitori IFDC

Chantique (vincitore)

Chantique deriva dalla parola malese “cantik” significa bellezza secondo il Sultanato del Brunei Darussalam. Il tocco magico della moda dell’Asia che incontra il Medio Oriente per creare pezzi unici influenzati dal patrimonio malese, cinese e di altre etnie. Chantique crea una moda femminile, romantica, elegante e accattivante. Il designer, Fadzil Hadin, ha rilevato il brand da sua madre, che ha iniziato l’attività vendendo tessuti in Brunei e solo più tardi ha avuto l’idea di un Modest Fashion, ispirandosi alla cultura locale e utilizzando il tessuto del territorio denominato in malese “songket” che è tradizionalmente usato durante le celebrazioni reali, i matrimoni.

Al Nisa Design

Al Nisa Designs è una casa di moda incentrata sul Modest Fashion con sede a Los Angeles e Chicago, specializzata in abbigliamento femminile di fascia alta. Al Nisa è stata fondata nel 1981 da una giovane donna creativa ed energica, Carmen Muhammad. Per oltre 20 anni, Carmen si è messa in gioco con passione nel business della moda ed ha costruito la reputazione del suo brand in America. Ha dato tutta se stessa nel perseguimento del suo sogno ed ora è riconosciuta come una trend setter in prima linea per il Modest Fashion emergente.

 

Bow Boutique

Bow Boutique è stato creato da Nasreen come collezione di Abaya e Jalabiya. La tradizionale Abaya nera ha una lunga storia nel patrimonio arabo e sta lentamente cambiando la propria identità esaltando la bellezza della donna attraverso i vari colori, disegni e tessuti che si usano oggi. Il marchio è specializzato in trame insolite, modelli giocosi, design e tessuti audaci che fanno guadagnare loro il titolo di “pezzi unici”. Un brand che si concentra sulla creazione di pezzi unici e che consente a ciascun capo di essere speciale come la donna che lo indossa. Gli abiti di Bow Boutique sono perfetti in qualsiasi situazione, da una passeggiata in una galleria ad una cena elegante. Le collezioni hanno lo scopo di far sentire una donna bellissima attraverso volant, stampe floreali colorate e accessori insoliti, che sicuramente riusciranno ad attirare l’attenzione della gente

Ricerca sul cancro, i risultati della Fondazione piemontese

La Presidente Allegra Agnelli ha presentato il Bilancio di Missione: “Siamo cresciuti tanto e vogliamo crescere ancora”. L’ anno scorso svolte a Candiolo 1 milione e 225 mila prestazioni ambulatoriali. Gli accessi al day hospital sono stati quasi 32 mila e i pazienti ricoverati 6.268. Oltre 5.600 le citazioni delle pubblicazioni dell’ Istituto sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Oltre 100 mila sostenitori, più di 265 mila persone che hanno devoluto il loro 5×1000 (relativamente alla dichiarazione dei redditi del 2016). Questi due dati dimostrano in modo eloquente la fiducia che i piemontesi continuano a nutrire nella Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e nel suo impegno a sostegno dell’ Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Candiolo. Lo ha sottolineato la Presidente della Fondazione, Allegra Agnelli, presentando oggi, a Candiolo, il Bilancio di Missione del 2017. “Siamo cresciuti tanto e vogliamo ancora crescere – ha affermato Allegra Agnelli – abbiamo la volontà di guardare avanti, di migliorare giorno dopo giorno fino a quando non avremo vinto la battaglia contro il cancro”. La Presidente ha ricordato il lungo cammino percorso dalla Fondazione in oltre 30 anni di attività, grazie alla spinta dei suoi sostenitori, che le hanno permesso di realizzare “un centro oncologico di livello internazionale, dove ricerca e clinica si fondono per fornire al paziente il miglior trattamento possibile”. “Le donazioni, la partecipazione alle nostre iniziative e i risultati della raccolta del 5×1000 ci riempiono il cuore di gioia – ha aggiunto – e noi dobbiamo ripagare questa fiducia”. Poi ha citato il successo della edizione 2017 della Partita del Cuore, “che ha fatto registrare per la terza volta consecutiva il tutto esaurito allo Juventus Stadium”, e ha manifestato la volontà di organizzarla nuovamente nel 2019. La Presidente ha concluso rivolgendo un grazie a quanti lavorano all’ Istituto di Candiolo, persone che non solo hanno “indiscutibili competenze, ma anche forti valori umani “.
DONAZIONI E 5×1000  
Un quadro dei risultati economici conseguiti dalla Fondazione è stato tracciato dal Direttore, Gianmarco Sala: “Nel 2017, grazie al decisivo contributo di oltre 100mila sostenitori, la raccolta fondi ha superato i 22 milioni di euro – ha sottolineato – in linea con i risultati degli ultimi anni. Significativo il dato del 5×1000, riguardante la denuncia dei redditi del 2016: le firme espresse a nostro favore sono state infatti 265.662, con un aumento importante rispetto al 2015. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro risulta essere la quarta organizzazione per numero di scelte a livello nazionale, un risultato molto rilevante se si pensa che la nostra campagna di promozione del 5×1000 si limita esclusivamente alla nostra Regione, a testimonianza di quanto i Piemontesi abbiano fiducia in Candiolo. Quello che ci gratifica in modo particolare è la crescita del numero di firme dal 2006 – quando i sottoscrittori furono quasi 116 mila – ad oggi: sono più che raddoppiate. Nel 2017 per ogni euro raccolto circa 91 centesimi sono stati destinati alle attività di ricerca e cura del nostro Istituto. I nostri donatori sono al centro: la trasparenza nei confronti di chi ci sostiene viene prima di tutto”.
LA RICERCA
Il Direttore Scientifico, Anna Sapino, ha ricordato i numeri della ricerca, che impiega 310 persone nei 40 laboratori e nelle unità: “Nel 2017 – ha affermato – sono stati pubblicati 127 lavori e sono state 5.678 le citazioni delle pubblicazioni scientifiche, con una crescita costante. Collaboriamo con l’Università di Torino, a Candiolo c’ è una delle sedi del Dipartimento di Oncologia della Scuola di Medicina che è presente con 26 docenti e più di 100 giovani ricercatori”. “Abbiano in corso 18 studi clinici su pazienti – ha aggiunto – e partecipiamo al Piano nazionale di ricerca sanitaria 2017-2020 del Ministero della Salute”. La Fondazione ha destinato alla ricerca circa 5 milioni di euro e finanzia tre progetti triennali. : “Nelle scorse settimane – ha sottolineato la professoressa Sapino – Candiolo è stato l’ unico istituto italiano ad avere visto premiati due progetti di studio dal programma settennale dell’ Airc, che ha stanziato complessivamente ben 100 milioni di euro. Il primo progetto è coordinato dal Professor Alberto Bardelli e riguarda il cancro del colon retto, uno dei cinque “big killer”, secondo per incidenza in Italia e nel mondo. Il secondo ha per oggetto i cosiddetti “Cup”, Cancer of unknown primary, i temibili tumori di origine sconosciuta, ed è coordinato dal Professor Paolo Comoglio. Si tratta di due ambiti di studio in cui l’Istituto di Candiolo ha competenze di assoluto rilievo internazionale”.
L’ ATTIVITA’ DI ASSISTENZA CLINICA
L ‘ Istituto di Candiolo, che fa parte della Rete Oncologica della Regione Piemonte, l’anno scorso ha fornito 1 milione e 225 mila prestazioni ambulatoriali; gli accessi al day hospital sono stati quasi 32 mila e i pazienti ricoverati 6.268. Sono attivi 140 protocolli e studi sperimentali. L’ Istituto è una delle strutture sanitarie più importanti d’ Italia per il numero dei pazienti assistiti per tumore della mammella (5.000) e per sarcoma (600). Nell’ attività clinica sono coinvolti 413 operatori.Il professor Massimo Aglietta, Direttore della Divisione di Oncologia Medica, ha sottolineato che il punto di forza di Candiolo è “il passaggio di informazioni sperimentali precliniche direttamente all’ attività clinica, grazie alla costante interazione tra i diversi settori”. Questa interconnessione ha consentito, ad esempio, di creare in Istituto la raccolta di tessuti tumorali vitali del colon retto più grande al mondo. Tessuti che, una volta prelevati dal paziente, vengono col suo consenso messi in condizione di continuare a vivere e crescere in sistemi sperimentali per sviluppare programmi scientifici e procedere sulla strada della medicina di precisione.
(nelle foto: Allegra Agnelli e Nino Boeti, presidente del Consiglio regionale)
 
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro nasce nel 1986 per realizzare un centro per la ricerca e la cura del cancro in Piemonte, l’Istituto di Candiolo, polo oncologico di eccellenza in grado di assicurare ai pazienti il ciclo completo di trattamento diagnostico e terapeutico e di offrire loro l’accesso a strumentazioni e dotazioni tecnologiche più all’avanguardia oggi disponibili. Oltre alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che svolge attività di fundraising finalizzate allo sviluppo del Centro e all’aggiornamento continuo del suo patrimonio strumentale e tecnologico, in Istituto operano l’Università degli studi di Torino e la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, costituita dalla Regione Piemonte e dalla stessa FPRC ONLUS, per gestire le attività cliniche assistenziali, attraverso l’erogazione di prestazioni sanitarie sia in regime di S.S.N. che di libera professione, e per svolgere attività di ricerca clinica e traslazionale, in coordinamento con gli altri due Enti. L’Istituto di Candiolo è l’unico esempio in Italia di centro di ricerca e cura realizzato senza l’intervento dello Stato o di enti pubblici, ma esclusivamente attraverso la diffusa e solidale partecipazione di oltre un milione di donazioni di privati, enti, istituzioni, imprese e fondazioni bancarie piemontesi. Esso dunque è stato realizzato e finanziato dalla FPRC ONLUS, ma è stato voluto dai cittadini del Piemonte.

Appendino: “Il dossier olimpico Mi-To non c’è”

La sindaca Appendino dice che non è mai esistito un dossier  olimpico Torino-Milano “perché ciascuno giustamente propone il suo territorio e il suo modello. Io sono certa che il nostro sia il migliore”.  Il pre-dossier per il 2026 prevede un budget di circa 2 miliardi di euro. Intervenuta alla presentazione del pre dossier di candidatura alle Olimpiadi invernali del 2026 Appendino afferma che le scelte non vanno fatte  seguendo logiche politiche ma in base ad analisi oggettive e alla “credibilità dei dossier, dei costi/benefici, delle ricadute”. La sindaca, a proposito delle critiche alla candidatura torinese da parte dei suoi consiglieri pentastellati sostiene che non ha chiesto  ” l’epurazione di nessuno del gruppo consiliare e ritengo  che il territorio si sia espresso sulla volontà di procedere. Ci sono delle preoccupazioni legittime e  noi continueremo a lavorare affinché i punti più difficili possano essere superati”.

Oltre la costa

Questo racconto narra di segni, iscrizioni distanti migliaia di anni, miliardi di chilometri; unite da una strada ferrata che conduce alla costa…

Quando mi reco a Cannes per lavoro (beh, qualcuno deve pur farlo…) preferisco prendere il treno. In effetti si tratta di tre treni. Il primo cambio è a Cuneo: si sale su un trenino che riproduce sulle fiancate le iscrizioni rupestri della Valle delle Meraviglie che, dopo Breil-sur-Roya, viene attraversata dal trenino fino a Nizza; poi il TER prosegue lungo la costa. Alcune delle iscrizioni risalgono a 13’000 anni fa; sono delle rappresentazioni fantastiche, cioè non riproducono la realtà ma l’aspetto che i nostri antenati immaginavano potessero avere gli spiriti delle foreste: mostri e creature inverosimili. I “creativi” dell’epoca testimoniarono con le iscrizioni la loro fantasia e ne presero spunto per modificare la realtà inventando oggetti e soluzioni che fino allora esistevano solo nella loro immaginazione. È un po’ quello che facciamo tutti i giorni: modificare il mondo grazie alla nostra creatività; a volte in meglio .La creatività si espresse ancora negli stessi luoghi a migliaia di anni di distanza quando i realizzatori della ferrovia crearono le gallerie elicoidali che permettevano al trenino di inerpicarsi sulle montagne e ridiscendere senza la necessità di tunnel di decine di chilometri. È sera; i nostri tre vagoni collegano i paesini della Val Roya come una piccola catena luminosa: mondi evanescenti che, tra la nebbia, riemergono alla realtà. Sono l’unico passeggero. A San Dalmazzo il capotreno mi mostra il monumento ai deportati ebrei ai bordi della stazione; molto semplice: due vagoni del ’42 e i nomi dei deportati scritti ripiegando alcune barre delle grate. Non sempre il treno ha unito le civiltà. Ripartiamo; dopo Breil l’aria è differente, riconosco la brezza di mare a chilometri di distanza da Nizza: fantastico. Sono a Cannes; dopo poche centinaia di metri ecco il bordo del mare. È notte, uno splendido schooner di 20 metri si appresta a salpare; una ragazza e il suo compagno imbarcano le ultime provviste. Lasceranno la costa a mezzanotte, al levarsi del maestrale. Tornano a casa. Perth, Australia. Quel viaggio lo racconteranno loro… Buon vento.13:15; abbiamo appena concluso una riunione, si discute di ricerca, visi da ragazzini anche tra i sessantenni, concetti complessi espressi in modo lineare, alcune idee geniali, francese, inglese, italiano, parliamo tutti nella lingua degli altri, ci capiamo bene, senza barriere: splendido .A pranzo si scherza sulle ragazze: ancora meglio. Finisce il pranzo.

***

Ancora quindici minuti: faccio i soliti dieci (preferiti) passi che separano l’ingresso dello stabilimento dalla sabbia. Di fronte a me le isole Lerins (il canale che le divide é uno dei migliori approdi del mediterraneo); a pochi metri, alle mie spalle, una gigantografia della sonda Huygens che fu progettata e costruita qui (in buona parte). Fu lanciata il 15 ottobre del 1997 e raggiunse Titano il 14 gennaio del 2005. Una missione sorprendente. La missione diede risposte a domande che attendevano da migliaia di anni; viaggiò per sette anni terrestri, oltre la fascia degli asteroidi, oltre le lune di Marte, oltre gli anelli di Saturno, compiendo un viaggio di 3 miliardi e mezzo di chilometri e raccontando di mondi che, noi umani, avevamo solo osato immaginare. Ci inviò delle immagini di una bellezza infinita ed altrettanto vasta desolazione, con innumerevoli scoperte e nuove domande per le prossime generazioni (eh, non possiamo fare tutto noi…). Dopo una tale traversata finalmente arrivò, ce lo disse con qualche bip, poi si spense. Un viaggio troppo lungo. Fu una navigazione che qualcuno decise di intraprendere ricordandosi che, tra gli altri bisogni primari, quello della conoscenza ci permette di vivere, oltre che sopravvivere. Ricorda come, in un piccolo mondo ai confini della galassia, gli esseri umani siano stati capaci di realizzare, insieme, imprese straordinarie. Chi incontrerà la nostra sonda sulla superficie pietrificata di un deserto di Titano non saprà mai il perché qualcuno la costruí, ma ne coglierà lo spirito: un’iscrizione sulla fiancata riporta la posizione della terra, le informazioni base della vita come la conosciamo, elementi chimici ma, soprattutto, le figure di una donna e di un uomo con la mano destra aperta. Si narra che anche nelle galassie esterne questo segno voglia dire pace.

 

Enrico Bertuccio

Softball A2: 1-1 fra Reale Mutua Jacks Torino e La Loggia

E’ 1-1 il punteggio finale, lo stesso del girone d’andata, del doppio confronto disputato domenica fra Reale Mutua Jacks Torino e La Loggia e valido per l’8^ giornata del campionato di serie A2 di softball


Il primo caldo estivo ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni al diamante di via Passo Buole, che ha visto anche la colorata presenza dei ragazzi dell’Associazione N.I.D.A., grazie anche a questo supporto la squadra di casa ha tenuto testa alla capolista del girone A, che per ottenere questo risultato ha dovuto sudare più del dovuto. Infatti lo 0-2 della prima sfida è scaturito più a delle imprecisioni della difesa locale che dai punti segnati dalle ospiti, che da squadra esperta ha approfittato degli unici spazi concessi dalle avversarie. Sostanzialmente la partita è stata molto equilibrata, con una bella prestazione delle lanciatrici sia da una parte che dall’altra, con Marta La Montagna ed Elisa Bianchi per le Jacks e Chiara Biasi per La Loggia. Nel secondo incontro la Reale Mutua ha subito concretizzato le azioni d’attacco, nonostante le avversarie abbiano schierato al lancio l’esperta Elisa Brandino, mentre dall’altra parte bene si è comportata Sara Fogliato. Già nel secondo gioco le torinesi hanno messo la partita in discesa, quando sono state in grado di approfittare di un’azione con basi piene e portare quattro punti a casa. La partita è stata vinta per 7-0 al quinto inning, quando sempre a basi piene, la Fogliato ne ha conquistato una in ball ed ha spostato in automatico la compagna di squadra Valentina Turco dalla terza a quella madre.Con questo risultato la Reale Mutua Jacks Torino, visti anche quelli ottenuti delle avversarie, consolida il terzo posto ed allontana la zona calda della classifica, mentre la formazione de La Loggia si qualifica matematicamente ai play-off promozione. Alla squadra gialloblu vanno i complimenti e l’augurio di un buon proseguimento di stagione da parte dello staff tecnico e di tutte le atlete della Reale Mutua Jacks Torino.

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8^ giornata – 3^ ritorno – Girone A

1/7/2018 ore 11:00 + 0:45

05 Reale Mutua Jacks Torino – Softball La Loggia 0-2

06 Reale Mutua Jacks Torino – Softball La Loggia 7-0 (inn:5)

05 Monzesi New Bollate – Legnano Baseball Softball 11-1 (inn:4)

06 Monzesi New Bollate – Legnano Baseball Softball 2-1

05 Red Panthers Settimo – Polisportiva Supramonte 0-7

06 Red Panthers Settimo – Polisportiva Supramonte 4-18 (inn:4)

 

classifica girone A

  1. Softball La Loggia (16G, 14V, 2P)
  2. Monzesi New Bollate (16G, 13V, 3P)
  3. Reale Mutua Jacks Torino (16G, 8V, 8P)
  4. Legnano Baseball Softball (16G, 6V, 10P)
  5. Polisportiva Supramonte (16G, 4V, 12P)
  6. Red Panthers Settimo (16G, 3V, 13P)

Finti poliziotti convincevano anziani a mettere in frigo i gioielli e li rapinavano

Tenevano in finte auto e moto civetta delle forze dell’ordine per ingannare gli anziani. L’inganno è stato smascherato  a Orbassano dai carabinieri nell’ambito di una indagine su un gruppo di sinti piemontesi specializzati in truffe. Sono stati arrestati tre uomini già conosciuti alle forze dell’ordine, accusati di aver compiuto nove furti in abitazione. Sono stati sequestrati gioielli e contanti per 25mila euro, travestimenti, una Fiat500 e una moto Yamaha con dispositivi sonori e luminosi analoghi alle sirene della polizia. I truffatori si recavano  a casa di anziani con la scusa di dover riparare una fuoriuscita di gas e li convincevano a mettere in frigo gioielli e contanti, con cui poi fuggivano.