Sabato 14 luglio alle ore 21,15 nel Chiostro “Ester Siccardi” di viale Martiri della Libertà 1 il prof. Giorgio Durante in dialogo con l’autore presenterà, in anteprima nel Ponente ligure, il libro di Pier Franco Quaglieni “Grand’Italia” edito da Golem. Introdurrà la dottoressa Vittoria Barroero presidente del DLF di Albenga. Il libro prosegue il percorso iniziato con “Figure dell’Italia civile”di cui è uscita nel 2018 una seconda edizione.Quaglieni, storico e saggista,ma anche docente e giornalista, ha scritto,tra gli altri, i ritratti del filosofo Benedetto Croce,del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat,degli intellettuali e politici Antonio Gramsci e Piero Gobetti, del Re Umberto II di Savoia,degli scrittori e giornalisti Giovannino Guareschi, Leonardo Sciascia,Oriana Fallaci, Umberto Eco, Giovanni Arpino,del presidente della Fiat Umberto Agnelli,dei magistrati Bruno Caccia e Lucio Toth, dei giuristi Giovanni Conso e Stefano
Rodotà,del politologo Giovanni Sartori, del partigiano Enrico Martini Mauri,della scienziata Rita Levi Montalcini,dell’attore Giorgio Albertazzi. Un inedito di Mario Soldati chiude il volume. Come scrive l’autore nella introduzione, si tratta di un volume polifonico, post-ideologico,che ricorda grandi figure del ‘900 italiano,a prescindere dagli schieramenti. “Una grand’Italia- aggiunge Quaglieni- da opporre idealmente all’Italietta di oggi, a cui si deve guardare per dare speranza al nostro futuro.Una Grand’Italia in cui la differenza di idee viene vista come una ricchezza intellettuale importante.
In maglietta rossa (anche) contro l’atomica
Questa mattina, sabato 7 luglio in Piazza Carlo Felice si è svolta una manifestazione/conferenza stampa del Comitato unitario contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi
L’iniziativa, coordinata da Paolo Candelari e Giampiero Leo ha inteso rilanciare con forza l’appello affinché il nuovo Parlamento ratifichi il trattato dell’O.N.U. sul bando alle armi nucleari. Inoltre il Movimento ha voluto aderire ufficialmente all’iniziativa delle “magliette rosse”lanciataper la giornata di oggi dal Gruppo Abele, Libera e altre associazioni.
Il “Comitato di cittadine/i, associazioni ed Enti locali, contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi
Sabato 7 e domenica 8 luglio il NICO – Università di Torino e la ricerca tornano in pista con il dr Lorenzo Fabiani della Promosport. Anche quest’anno Fabiani corre infatti la Cesana-Sestriere – prestigiosa gara per auto d’epoca giunta alla 37° edizione – con la sua Subaru Impreza sti N14 e lo slogan METTI BENZINA ALLA RICERCA!
Alzheimer, Sclerosi Multipla, SMA: sono le patologie più conosciute, ma spesso si dimentica che la strada per trovare una terapia per queste e altre malattie e lesioni del sistema nervoso parte dalla ricerca di base. Una strada tortuosa e spesso in salita che – proprio come un rally – richiede competenze, passione, entusiasmo e… benzina!
Il messaggio è chiaro: tutti possono contribuire a “fare il pieno” e – anche con piccole donazioni – sostenere la ricerca scientifica in campo biomedico svolta all’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi – Università di Torino.
Il risultato delle prove di oggi lascia sperare per un buon piazzamento per la gara che si svolgerà domani, domenica. La Cesana-Sestriere sarà comunque un buon trampolino per prepararsi alle prossime sfide: il calendario di Fabiani prevede infatti un Rally nazionale ad agosto e uno di Coppa Italia a settembre. Un ultimo set up a dicembre (magari su ghiaccio) e poi il pilota Neurologo sarà pronto per affrontare – sempre con i colori del NICO – l’avventura del Rally di Montecarlo 2019.
Per queste gare il dr Fabiani e Promosport si avvalgono del sostegno di Santero vini, Battisti taglio acciai e dell’Agenzia Torino Crocetta di Banca d’Alba.
Informazioni: www.nico.ottolenghi.unito.it
In maglietta rossa per i migranti
L’appello di don Luigi Ciotti ad indossare una maglietta rossa “per fermare l’emorragia di umanità” per sabato 7 luglio, così da manifestare solidarietà ai migranti, a Torino è stato sostenuto dal Gruppo Abele, dall’Associazione Adelaide Aglietta, da Arci, Anpi e Legambiente. “Fare architettura, progettarla, realizzarla, significa agire per la qualità della vita delle donne e degli uomini indipendentemente dalla loro origine, cultura, religione”. Per questo anche IN/Arch Piemonte, Istituto Nazionale di Architettura, ha aderito all’iniziativa. E circa duecento torinesi hanno preso parte al flash mob delle magliette rosse in via Garibaldi – angolo via San Dalmazzo. Era presente l’assessora regionale Monica Cerutti.
VERBANIA IN ROSA PER 2 GIORNI
Splendidi colori e splendide ragazze, rigoROSAmente vestite da atlete in bici da corsa: tutto questo giovedì 5 luglio per la presentazione ufficiale del GIRO ROSA 2018.
In questa stessa cornice di piazza Garibaldi di Pallanza (Verbania) si sono effettuati, venerdì 6 luglio, partenza e arrivo della Cronometro a squadre, prima frazione che dà il via al giro stesso. 24 i Teams delle atlete, numerose le pretendenti al via, straniere e italiane, tra cui l’atleta di casa Elisa Longo Borghini, di Ornavasso (cittadina dell’Ossola a pochi chilometri da Verbania).“Qual è l’atmosfera che si
avverte quando si corre proprio in casa, come domani ?” abbiamo chiesto ad Elisa; “in realtà non provo molta differenza” è stata la risposta ” è ovvio che mi senta ulteriormente a mio agio, ancor più incitata
dal pubblico”. Prima della presentazione spettacolare presentazione – esposizione delle pattuglie motorizzate della Polizia Stradale, guidate dal Vice Questore Aggiunto Alessandro De Ruosi.Nella figura si veda il percorso della tappa a cronometro: ci sono state alcune interruzioni, ma i disagi sono stati
limitati nel tempo e nello spazio. Le lamentele, anche gratuite, non sono mancate. ” La partenza del giro rosa è stato un onore per Verbania: ringrazio i volontari e l’organizzazione perché vi è stata partecipazione ” ha commentato la Sindaca Marchionini “èiIndubbio che i disagi vi siano stati, le persone in coda al sole (per esempio) si sono lamentate; per il futuro penseremo se sia il caso di portare eventi di questo tipo”. La cronaca della giornata di venerdì ci racconta che è stata la SUNWEB ad aggiudicarsi la tappa inaugurale: la prima maglia rosa va sulle spalle di Ellen Van Dijk, già campionessa nazionale olandese. Le atlete hanno percorso i 15,5 km del circuito di
Verbania in 18’25’’, a una media dei 50.498 km/h. Sabato 7, la prima frazione in linea con partenza e arrivo a Ovada. Una tappa di 120, con poca pianura.
Elio Motella
Torino che riflette
Una suggestiva foto scattata da Giusy Pascullo: il riflesso dei Murazzi e dei palazzi di piazza Vittorio sul Po.
Donate sangue quest’estate!
“Donate sangue quest’estate! Luglio e agosto sono i mesi in cui c’è una maggiore richiesta di sangue e plasma (a causa dell’aumentare degli spostamenti per le ferie e, di conseguenza, degli incidenti stradali), ma è anche il periodo in cui molti donatori sono in vacanza!”. L’appello è stato lanciato nella riunione delle Commissioni Diritti e pari opportunità e Sanità del Consiglio comunale di Torino , presieduta da Viviana Ferrero, da Giovanni Borsetti, presidente Fidas Adsp, ente nato a Torino nel 1957 per iniziativa dei professori Achille Mario Dogliotti e Cesare Rotta, che poi si è sviluppato a livello nazionale dal 1959. Onorato per l’invito in Commissione, il presidente – in carica da due anni – ha auspicato che la donazione di sangue possa diventare un argomento di discussione quotidiano e una pratica più diffusa. Ora – ha spiegato – si dona per passaparola, per tradizione familiare o problemi avuti in famiglia, ma è ancora un’attività marginale! Invece, dovrebbe occupare un ruolo primario, come la donazione di organi o di midollo, e diventare una pratica ordinaria, magari anche grazie al coinvolgimento dei medici di famiglia. Sarebbe bello – ha concluso Borsetti – vedere code per donare sangue non solo quando c’è un avvenimento tragico, come un terremoto, ma tutti i giorni.
DALLA CAMPANIA – Sarebbe passato per quasi 400 volte dai caselli della Tangenziale di Napoli senza però mai pagare il pedaggio: la Polizia Stradale di Fuorigrotta ha fermato un uomo di 66 anni a bordo di un’auto con targa polacca. L’accusa è di insolvenza fraudolenta, poiché l’automobilista sarebbe riuscito a non pagare il pedaggio per 394 volte. La Stradale lo ha bloccato dopo che aveva superato, accodandosi a un veicolo, la pista Telepass della barriera Astroni, alla guida di una Audi A4 in noleggio.L’uomo aveva inoltre la patente scaduta, verrà denunciato in stato di libertà e gli sono state contestate sanzioni amministrative per centinaia di euro.
Si è riunito giovedì per la prima volta, il “Tavolo regionale sugli uomini maltrattanti”, che raduna gli operatori che lavorano a stretto contatto con chi ha manifestato comportamenti aggressivi contro le donne. La costituzione di questa ‘task force’, che faccia il punto sul percorso di rieducazione di queste persone (oggi in tutto il territorio piemontese oltre un centinaio), è prevista nel Piano triennale di attuazione della legge 4/2016 della Regione Piemonte. L’obiettivo è creare una sorta di rete territoriale proprio come avviene con i centri antiviolenza che assistono le donne vittime di maltrattamenti. L’ idea è che lavorando anche al recupero di queste persone (alcune con condanne al carcere, altre a piede libero), si può essere più efficaci nel contrasto al fenomeno.
“Quest’anno – afferma l’assessora regionale ai Diritti, Monica Cerutti, – sono in corso progetti sperimentali che coprono le province di Torino, Biella, Alessandria, Cuneo, Verbano Cusio Ossola e Novara. Tutti prevedono un centro di ascolto e percorsi di riabilitazione. La maggior parte degli uomini viene inviata dai servizi sociali, una piccola percentuale vi arriva spontaneamente”. In modo particolare in provincia di Biella, si sta lavorando anche con una cinquantina di carcerati, quelli rinchiusi nella sezione dei Sex Offender, dedicata a chi deve scontare condanne per violenza sessuale.
In particolare, nel Verbano Cusio Ossola, si sta sperimentando una nuova strada: quella dell’allontanamento da casa dell’uomo violento anziché della moglie o della compagna. A questo viene assegnato un posto letto in una struttura di accoglienza e deve seguire un percorso di riabilitazione. Purtroppo ancora oggi, nella maggior parte dei casi, il paradosso è che chi viene allontanata dal suo ambiente è la parte offesa e non il suo carnefice. ”Se questa sperimentazione andrà a buon fine, – conclude l’assessora – lavoreremo per farla diventare strutturale”.
Piove governo ladro
Il famoso detto popolare , dalle origini incerte e che affondano fino all’antico Egitto passando per l’antica Roma , viene collocato temporalmente a metà del XIX secolo. Correva il 1861 quando , a Torino , una manifestazione di mazziniani fu annullata a causa della pioggia. Il “Pasquino” , famoso giornale satirico , pubblicò una vignetta di Casimiro Teja, la sua statua la potete ammirare in Piazza IV marzo a Torino, che prendeva in giro i mazziniani con la frase ” piove governo ladro”. Ebbe un tale successo che divenne il motto della rivista ed il simbolo della parodia degli italiani contro il governo ed in generale contro il potere. Con questo intento l’ho usata qualche giorno fa in risposta ad un commento su Twitter. Sembrava che il tutto si risolvesse in un simpatico scambio di commenti via Twitter ed invece ho ricevuto alcuni messaggi di sostegno all’attuale governo e che mi rimproverano di usare politicamente la famosa frase. Avendo avuto l’occasione di osservare altre volte lo stesso
comportamento la cosa mi porta a fare qualche considerazione . Molti sostenitori grillini , per fortuna non tutti, hanno un atteggiamento acritico quasi fideistico e non capiscono che ora al governo ed il “potere” sono loro e di conseguenza il detto popolare , che non tramonta mai, è rivolto a loro. Se poi , a parte un po’ di “sparate” e tante dichiarazioni, non hanno ancora combinato molto è responsabilità loro e gli italiani pazienti aspettano. Nel frattempo i cambiamenti climatici hanno determinato un aumento della pioggia e della grandine e di conseguenza i “piove governo ladro” fioccano ed aumentano d’ intensità . Come interpretare quanto sta accadendo ? Come una semplice questione metereologica o come un segno premonitore sull’operato di questo governo?