redazione il torinese

Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo

FINO AL 26 AGOSTO

“Pittore delle cose semplici che fanno grande il mondo”: questo voleva essere – sono parole sue – Eso Peluzzi. E ben c’è riuscito, tenendo a freno con grande mestiere e lucida fantasia un ampio ventaglio di generi pittorici (dalla figura al paesaggio alla natura morta) con cui si è appassionatamente confrontato per oltre sessant’anni, dal secondo decennio del ‘900 fino agli anni Ottanta. Tant’è che il grande Giovanni Arpino, fra gli amici più cari – uno dei tanti di gran vaglia e fama che ne condivisero tratti importanti del lungo cammino esistenziale e artistico – ebbe a scrivere di lui che fu “uomo non antico, ma classico, che seppe concepire il suo mestiere di artista con una misura senza ostentazioni, invitando ad essere semplici, poiché la semplicità è già eternità”. E anche ad Arpino si deve, fra l’altro, il simpatico bonario epiteto, appioppato a Peluzzi, di “pittore delle more di Cairo”, ricordandone la specificità narrativa di talune naturalistiche pagine pittoriche e le origini natali. Eso Peluzzi nasce infatti a Cairo Montenotte (Savona) nel 1894 e muore, a 91 anni, a Monchiero d’Alba (Cuneo) nel 1985. A lui, figlio di uno stimatissimo liutaio e di una fotografa ritrattista, nonché allievo all’Accademia Albertina di Torino (dove si iscrive nel 1911) di Paolo Gaidano e Giacomo Grosso, la “Fondazione Bottari Lattes”, dedica un’importante antologica ospitata nelle sale di Palazzo Tovegni a Murazzano, in Alta Langa, a pochi chilometri da Monchiero d’Alba, paese in cui l’artista ha vissuto e lavorato dalla fine degli anni Quaranta fino alla morte, facendo dell’antico “Oratorio dei Disciplinanti” – noto come la “Cesa di Batu” – il suo studio e oggi Casa-museo a lui dedicata, in quel borgo antico che vede anche la presenza di un’altra importante Casa-museo, fino al 2016 luogo di vita, di lavoro, di creazione e di ispirazione del nipote di Eso, Claudio Bonichi, scomparso due anni fa e protagonista della lunga stagione pittorica della Nuova Metafisica Italiana. Realizzata in collaborazione con il Comune di Murazzano e curata da Ivana Mulatero la rassegna comprende dipinti prodotti da Peluzzi fra il 1912 e il 1983, il “corpus pittorico” più esemplarmente significativo di un artista che ha vissuto nei crocevia geografici culturali, di particolare peso attrattivo sotto l’aspetto artistico, di Liguria, Piemonte e Lombardia, con frequenti soggiorni formativi nel resto d’Italia e in Europa e con inviti e presenze cospicue alle Biennali Internazionali di Venezia e alle Quadriennali romane e torinesi, così come alle mostre del “Museum of Art” di Baltimora e al “Jeu de Paume” di Parigi. Cinque le sezioni in cui si articola l’iter espositivo: dalla “biografia” (in cui s’illustra la figura a tutto tondo dell’uomo e dell’artista e in cui compaiono anche alcuni significativi “Autoritratti”) alla “figura umana” (ritratti particolari, perfino bizzarri– “fondigli umani”, li definiva il futurista Farfa – per ricalcare “certo malessere di stampo espressionista”, come nelle “Maschere di paese” esposte alla Biennale di Venezia del ’30 o ne “Le sorelle Triaca” del ’44) fino al “paesaggio” (garbatamente giocato fra slabbrature divisioniste e afflati di marca cézanniana, con quelle “nevi langarole ritratte – ancora Arpino – con spirito leggero e puntuto” insieme ai suoi “contadini sbigottiti”) e alle “nature morte” e alla “vanitas” dei violini di “metafisica rarefazione spaziale”, introdotte dal ritratto “Mio padre liutaio” del ’28, amabilmente descritto con fattezze e barba da monumentale profeta biblico. Dalle opere dei primordi (compresi bozzetti e disegni preparatori ai grandi affreschi) fino all’ultimo ciclo compositivo. Il tutto raccolto in una mostra che “vuole evadere – scrive Ivana Mulaterodal mito discreto del pittore delle Langhe, provando a rintracciare le vicinanze, come anche le distanze, dalle molte avanguardie”. Strada che porta inevitabilmente ad alcuni nomi fra i più significativi e di primo piano del Novecento italiano cui Peluzzi guardò con sicuro interesse da Carlo Carrà ai futuristi della seconda ondata Farfa e Fillia fino allo scultore Arturo Martini, cui il pittore di Cairo fu legato da fraterna amicizia. La stessa che lo rese sodale a scrittori come Giovanni Arpino, Mario Soldati e Gina Lagorio o a critici d’arte come Alberto Sartoris e Mario De Micheli o ancora a galleristi e mercanti d’arte del calibro di un Pier Maria Bardi. Fra i suoi più illustri ammiratori, pare ci fosse anche il presidente Sandro Pertini. Stretti dunque i confini di Langa, pur se terra profondamente amata e preziosa fonte ispirativa, Peluzzi seppe pienamente inserirsi nell’ambito della cultura artistica nazionale dell’epoca. Senza mai recedere dai rigori e dalle imposizioni, anche etiche, del mestiere. Guardando alla pittura come pagina di racconto personale. Dagli esiti di singolare semplicità e imprevedibilità, ma capaci sempre di morderti al cuore con guizzi di infinita suggestione.

Gianni Milani

“Eso Peluzzi. Il pittore delle more di Cairo”

Palazzo Tovegni, via Adami 5, Murazzano (Cuneo); tel. 0173/791201 –www.fondazionebottarilattes.it

Fino al 26 agosto – Orari: ven. e sab. 15/18 – dom. 10/12 e 15/18

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Nelle foto:

– “Maschere di paese”, 1930
– “La neve al Santuario”, 1947
– “Frammenti di violini con uovo”, 1978
– “Natura morta”, 1963
– “Mio padre liutaio”, 1928

 

Le consigliere Pd sulla preferenza di genere

 Enrica Baricco, Valentina Caputo, Nadia Conticelli, Celestina Olivetti intervengono sulla proposta di legge che introduce la doppia preferenza di genere nella legge elettorale 

“Abbiamo sottoscritto, con convinzione la proposta di legge, presentata dalla collega Accossato, che modifica la legge elettorale, inserendo nel testo la doppia preferenza di genere, perché siamo convinte che le donne rappresentino un valore aggiunto e sia importante che questa modalità di voto, già presente in molti meccanismi elettorali, venga introdotta anche in Piemonte” hanno dichiarato le Consigliere regionali del Partito Democratico Enrica Baricco, Valentina Caputo, Nadia Conticelli e Celestina Olivetti.

“Riteniamo fondamentale recepire la normativa nazionale in materia – hanno proseguito le Consigliere regionali – e, purtroppo, dobbiamo rilevare che, oggi, il Piemonte si colloca come fanalino di coda tra le Regioni che hanno attuato questo percorso. Lo Statuto della Regione Piemonte, all’articolo 13 “assicura uguali condizioni di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive” e la stessa Consulta delle Elette è stata istituita con legge regionale proprio per garantire una corretta rappresentanza delle donne nelle istituzioni”.

“L’assemblea regionale del Partito – hanno concluso le Consigliere Pd – ha approvato all’unanimità ben due documenti che chiedono di allineare la legge elettorale del Piemonte a quella delle altre Regioni e agli altri livelli istituzionali. Non si tratta di introdurre quote rosa, ma di dare uno strumento agli elettori che potranno, se lo ritengono, attribuire due preferenze. Oltretutto, la preferenza plurima è prevista per il livello comunale e europeo, quindi il prossimo anno in Piemonte si rischia di andare a votare con sistemi elettorali disomogenei. Auspichiamo che questa proposta venga condivisa da molti Consiglieri e possa essere approvata in tempi brevi”.

Ronaldo a Torino: operazione ad alto impatto territoriale

di Paolo Pietro Biancone*

Al di là del dibattito tra tifoserie che l’ arrivo di Cristiano Ronaldo alimenta, ci sono aspetti di impatto territoriale legati al suo arrivo che vale la pena considerare

Il fenomeno del calcio rappresenta non solo un fuoriclasse sportivo, che garantisce con i suoi talenti, le sue intuizioni e la sua preparazione grandi successi di squadra, ma anche un’opportunità per il territorio che lo accoglie. Gli acquisti di top player rafforzano le società di calcio sul campo e non sono: per esempio, a suo tempo con l’acquisto di Neymar il PSG ha rafforzato ulteriormente la propria posizione nel campionato francese. Le cifre spese dai club nel calciomercato rispecchiano non solo i bilanci societari, ma anche il valore dei campionati in cui giocano. La Premier League è di gran lunga il campionato più ricco al mondo e quindi le sue squadre ricevono in media più soldi dagli accordi commerciali rispetto agli altri campionati europei. Questo incide sui costi dei trasferimenti, alzandoli, e quindi 50 milioni spesi per un giocatore pesano molto meno nel bilancio di una squadra inglese rispetto al bilancio di una italiana, per esempio, o di una spagnola (senza contare Real Madrid e Barcellona).Consideriamo innanzitutto gli effetti dell’annuncio, non confermato, dell’ingaggio alla Juventus FC : gli investitori si stanno portando avanti. In tre sedute di Borsa il titolo della squadra da sette anni consecutivi campione d’Italia è balzato del 12%, incrementando la capitalizzazione di 70 milioni di euro a quota 730 milioni. Dal 2 luglio si sono intensificate le indiscrezioni su un passaggio del più volte Pallone d’oro a Torino. Il titolo della Juventus in borsa sale, ma anche il territorio ne potrebbe beneficiare.Il primo effetto Ronaldo per il territorio è sicuramente l’incremento di turismo, anche a fini sportivi. La Juventus ha successo e il territorio richiama visitatori e turisti, nonché tifosi da tutto il mondo. È già così e l’arrivo di Ronaldo non farebbe che migliorare i flussi turistici per il territorio. Secondo i dati dell’Osservatorio alberghiero, messo in campo dalla Camera di commercio di Torino, con Turismo Torino e le associazioni di categoria A Torino gli arrivi superano quota 1 milione e 200 mila; calano gli stranieri in arrivo da Germania e Olanda, ma aumentano i turisti francesi e gli inglesi. In generale gli arrivi in Città aumentano di quasi 9 punti rispetto al 2016, con una crescita trainata dal mercato italiano (+11 %). Nel dettaglio, si evidenza il buon andamento turistico nel weekend pasquale con u tasso di occupazione delle camere e ricavi in crescita. Dati migliori per gli alberghi torinesi rispetto a quelli milanesi, anche grazie alla partita Juventus-Milan del periodo. I turisti per calcio a Torino attratti da Ronaldo potrebbero far registrare un boom inaspettato. Il nostro territorio è in grado di accogliere con un parco museale e attrazioni, che potrebbero beneficiare per visibilità, creando un circolo virtuoso per il turismo e il suo indotto. I numeri dei Musei torinesi sono già una garanzia. E tra questi brilla già anche lo Juventus Museum: oltre 180mila visitatori nel 2017, un totale dall’inaugurazione del 2012 che si avvicina sempre di più al milione di persone. Sono numeri che testimoniano per lo Juventus Museum un successo in continua crescita Numeri che ricevono una ulteriore gratifica se letti in chiave nazionale: la rivista specializzata “Il Giornale dell’Arte” ha infatti pubblicato la classifica dei musei italiani per visitatori nel 2017, e spicca nella graduatoria proprio il balzo dello Juventus Museum, che entra nella top 50 nazionale, passa dal 52° posto dello scorso anno alla casella numero 43, con 180.932 visitatori. Un dato molto rilevante, che fra l’altro racconta di come il Museo bianconero sia il sesto più frequentato nella zona di Torino, dopo la Venaria Reale, il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema, il circuito dei Musei Reali e Palazzo Madama. L’attesa torinese per Ronaldo cresce e non solo tra i tifosi.

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*Presidente del corso di studi in professioni contabili

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Università di Torino

 

Bioindustry park rinnova il cda

 

Fiorella Altruda e Alberta Pasquero confermate nei ruoli di presidente e amministratore delegato
Prosegue all’insegna della continuità nella governance il percorso di sviluppo del Bioindustry Park di Colleretto Giacosa, il parco scientifico alle porte di Ivrea (Torino), specializzato nella salute umana e le scienze della vita. 
Nel ruolo di presidente del Parco è stata confermata la prof.ssa Fiorella Altruda, docente di Genetica Molecolare presso l’Università degli Studi di Torino e membro del Consiglio d’Amministrazione di Diasorin S.p.A..
Conferma anche per l’amministratore delegato, l’imprenditrice Alberta Pasquero.
Continuerà a far parte del Cda del Bioindustry, nel ruolo di vicepresidente, anche Fabio Tedoldi, direttore del Dipartimento ricerca di Bracco Imaging e presidente di Ephoran-MIS, oltre ad Alessio Nocerino, responsabile Strategic Marketing and Product Management BioMonitoring del Gruppo Merck, e Raffaele Brasile, direttore generale della Casa di Riposo Umberto I di Cuorgnè (To), entrambi nel ruolo di consiglieri.
Conferma come direttore generale anche per Fabrizio Conicella.
Sono stati inoltre individuati, come membri effettivi del collegio sindacale, Alessandro Sabolo, Alfredo Mazzoccato ed Ernesto Carrera.
«Siamo felici di poter proseguire il percorso tracciato in questi anni, che ha visto una costante crescita del Parco – sottolineano la presidente Fiorella Altruda e l’ad Alberta Pasquero –. Abbiamo chiuso il triennio 2015-2017 con i conti in regola e un fatturato positivo. Adesso, ci prepariamo a far partire il cantiere del piano di ampliamento annunciato nei mesi scorsi. Un investimento fondamentale per poter continuare ad attrarre nuove realtà all’interno del Parco, che ha ormai saturato tutti gli spazi disponibili. Pensiamo non ci sia modo migliore per festeggiare i 20 anni della nascita del Bioindustry, che ha visto la luce proprio nel 1998, grazie alla lungimiranza del suo fondatore, il manager e scienziato Silvano Fumero».
Il Bioindustry è un esempio virtuoso di sostenibilità economica: si regge per il 90% con risorse private, ottenute attraverso la vendita dei suoi servizi, e solo per il 10% con fondi pubblici.
BiPCa, la società che gestisce il Parco, è una Spa con oltre 12 milioni di euro di capitale sociale: 39% FinPiemonte, 23% Città Metropolitana di Torino, 17% Bracco Imaging, 14% Merck Serono – RBM, 6% Camera di Commercio Torino e 1% Altri (Telecom Italia, Bioline Diagnostici, Confindustria Canavese e Confindustria Piemonte).

Stretching-shiatsu alle cascate della Novalesa

Le cascate della Novalesa saranno l’affascinante cornice della giornata dedicata allo Stretching-shiatsu, in programma domenica 22 luglio prossimo, organizzata da Matteo Parigi, specializzato in questa tecnica, che pratica sia nel suo studio torinese sia, d’estate, presso il parco del castello Reale di Mercenasco


La giornata immersi nella natura si articolerà in una camminata meditativa all’interno di una sessione di rilassamento nei pressi della cascata, dalle 9.30 alle 10, seguita da una seconda sessione pomeridiana, dalle 15 alle 17,di Stretching-shiatsu rivolta a principianti ed esperti. A completamento il pranzo buffet con prodotti energetici a km. zero. Lo Stretching-shiatsu racchiude in sé due tecniche ideate per aumentare la propria flessibilità corporea ed il proprio benessere psicofisico. Ideate dal maestro Shizuto Masunaga, queste tecniche si basano sulla possibilità di lavorare sul prolungamento del rilassamento lungo i meridiani corporei anche in momenti diversi dallo shiatsu vero e proprio, potenziandone i benefici e gustando la piacevolezza nel compimento di ogni singolo movimento, liberando energie ( ki) ed eliminando eventuali tensioni. Le cascate nei presso dell’abbazia della Novalesa sono incise dal rio Claretta e dal torrente Marderello, entrambi affluenti del Cenischia, che d’estate sono utilizzati da chi fa il torrentismo e d’inverno dagli arrampicatori sul ghiaccio. Una delle cascate più belle dal punto di vista paesaggistico è quella detta “Coda di Cavallo”, proprio nei pressi dell’Abbazia. Le arrampicate sono in genere di difficoltà non elevata, tranne che nel caso di quella nelle vicinanze della Cascata detta “Fungo magico”.

Mara Martellotta

In caso di pioggia l’incontro si svolgerà in spazi chiusi con vista esterna. Ritrovo 22 luglio ore 7 a Mercenasco, in via Nazionale 9. Ore 8 a Torino, in via Cassini 7. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni Matteo Parigi, cell: 3393916255

E’ ufficiale: Ronaldo alla Juventus

La notizia è ufficiale: CR7 è bianconero. “E’ il momento di percorrere una nuova strada nella mia vita, per questo ho chiesto al Real di accettare la mia cessione. Il Real ha conquistato il mio cuore e non smetterò mai di dirgli grazie: ma ho riflettuto molto e ora è arrivato il momento di cominciare un nuovo ciclo”, scrive il calciatore sul sito della sua ormai ex squadra. E il Real Madrid informa in un comunicato che in accordo con la volontà  e le richieste del giocatore ha raggiunto un’intesa per il trasferimento alla Juve. “Cristiano Ronaldo – si legge nella nota – sarà sempre per il Real uno dei grandi simboli, un riferimento unico per le prossime generazioni. E il Real rimarrà sempre la sua casa”.

Il Coni ufficializza la candidatura dell’Italia ai Giochi invernali 2026

Il Coni ha deliberato all’unanimità del proprio consiglio nazionale di inviare al Cio una candidatura italiana per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026. Il nome della città candidata (Torino, Milano o Cortina?) sarà deciso nella prossima riunione il1 agosto oppure  il 10 settembre al termine dell’esame dei  tre studi di fattibilità.

Liste d’attesa, dibattito in Regione

Liste d’attesa in Sanità e mobilità di pazienti verso altre regioni. Questi i due argomenti principali trattati nel dibattito che è seguito alle comunicazioni dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, in seguito alla richiesta di Davide Bono (M5s). L’assessore ha ricordato gli sforzi fatti dall’attuale giunta per ridurre i tempi di attesa e ha riconosciuto l’esistenza del problema, spiegando che è stato dato il via a un programma – con 10 milioni di finanziamento – per migliorare in ogni azienda ospedaliera la situazione. A questo riguardo si veda il comunicato di Giunta.

Nel dibattito che è seguito alle comunicazioni, Bono ha sostenuto che “questa legislatura, come la precedente, si è distinta per l’aspetto ragionieristico, volto a raggiungere il pareggio di bilancio, perdendo però di vista il core business, cioè dare una corretta assistenza sanitaria ai cittadini. Non possiamo pensare di chiudere gli ospedali senza dare un’alternativa. Se tagliamo il personale, evidentemente si crea disallineamento tra la domanda di salute e la possibile offerta”. Bono ha aggiunto che esiste “uno studio dell’Ires fatto con le organizzazioni sindacali: svela che nonostante una diminuzione di prestazioni e di visite, sono aumentati i tempi di attesa. Vuol dire che stiamo perdendo pezzi di sanità”. Per Gianluca VIgnale (Mns) “il tema è spinoso e ha interessato tutte le amministrazioni regionali. Ma il fallimento attuale è dimostrato dal fatto che nel dicembre 2016 l’assessore Saitta ha presentato un piano di abbattimento delle liste d’attesa, prevedendo esattamente ciò che ci ha detto oggi. Passa un anno e il presidente Chiamparino si accorge che esiste un problema sulle liste d’attesa. Ora apprendiamo che parte una nuova indicazione da parte dell’assessore ai direttori generali. La situazione, dopo tanti annunci, non solo non è migliorata, ma è addirittura peggiorata. Cresce l’acquisto di sanità presso le altre Regioni e mentre noi eravamo abituati a vedere mobilità per interventi di media e alta complessità, oggi i piemontesi vanno fuori per esami banali. Per esempio un visita oculistica: qui ci vanno sei mesi”. Il dibattito proseguirà nella prossima seduta di Consiglio.

GM – www.cr.piemonte.it

E’ Ronaldo-mania: lunedì la festa per il campione

Sotto la Mole è ormai Ronaldo-mania conclamata. Dopo il gelato, la brioche  e la pizza dedicati al campione, ora è il momento di vedere l’originale. L’arrivo del calciatore  a Torino è in programma tra domenica sera e lunedì, quando si svolgeranno anche le visite e la presentazione ufficiale. La Juventus sta organizzando una presentazione-show spettacolare alla quale sono invitati (non si conoscono ancora i dettagli) tutti i tifosi, all’Allianz Stadium. I biglietti dovrebbero essere acquistabili sul sito della società bianconera a prezzo “politico”, per pochi euro. Gli abbonati (forse) entreranno gratis. Previste riprese in elicottero e una colonna sonora degna della serata.

 

Ragazzo muore nello schianto in moto contro furgone

Sulla strada  provinciale tra Scarmagno e Romano Canavese un motociclista di 26 anni, residente a Ivrea, del quale non sono ancora conosciute le generalità, è morto sul colpo in un incidente stradale. Il ragazzo viaggiava su una Yamaha 1000 quando, per cause in fase di accertamento, si è scontrata violentemente con un furgone Fiat Doblò che stava svoltando a sinistra.