Via alla demolizione del viadotto di corso Grosseto, a partire da lunedì 3 settembre, alla quale si aggiungeranno la costruzione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres. Disagi previsti per una settimana per gli automobilisti: il traffico è sospeso in alcuni tratti di via Stradella, via Borgaro, corso Potenza e corso Grosseto. Lavori anche dal 10 al 14 settembre, dalle 20 alle 6 del giorno successivo,
quando verranno chiusi al transito: corso Grosseto, in direzione est, da corso Potenza a via Vische, corso Potenza, verso nord, nel tratto compreso tra via Lucento e corso Grosseto, via Stradella, nel tratto da via Vische a corso Grosseto, via Borgaro e via Cesalpino, nel tratto tra via Lucento a corso Potenza.
“Non è vero che sono tornati i voucher”
Solidarietà al presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino, è stata espressa dal presidente provinciale dell’Organizzazione di Torino, Roberto Barbero, dopo che sui voucher lo stesso Scanavino è stato oggetto di polemiche tendenti a screditarne l’operato davanti agli agricoltori. «Scanavino – osserva Barbero – ha semplicemente detto quello che altri hanno taciuto o voluto nascondere, e cioè che non è affatto vero che i voucher sono stati reintrodotti. In realtà, sono state soltanto apportate delle modifiche minimali al regime vigente del contratto di prestazione occasionale, un sistema burocratico complesso ed incompatibile con le tempistiche delle aziende agricole, come ha dimostrato il quasi nullo utilizzo di tale strumento da parte degli imprenditori agricoli. Festeggiare, come da altri è stato fatto, la reintroduzione dei voucher, vuol dire fornire una informazione sbagliata alle imprese agricole, generando aspettative destinate a
deludere». Nulla a che vedere, insomma, con i “veri” voucher, concepiti e in origine promossi dalla stessa Cia come strumenti di regolamentazione semplificata e quindi di emersione di tipologie di attività occasionali e marginali svolte in agricoltura da figure non professionalizzate. «Se da una parte Cia ha sostenuto l’utilità dei voucher per un segmento residuale delle attività agricole – ha dichiarato Scanavino -, dall’altra ribadisce da sempre la necessità di individuare un regime ad hoc, come già esiste in altre paesi europei, che preveda semplificazioni soprattutto in ordine alla programmazione pluriaziendale della presenza dei lavoratori, nonché agli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro».
Camminata Fondazione Gilardi, al via le iscrizioni
Sono aperte le iscrizioni alla camminata in montagna della Fondazione Cecilia Gilardi o.n.l.u.s., in programma domenica 9 settembre con il Grand Tour di Cima Fournier attraverso un percorso nell’Alta Valle di Susa tutto da scoprire
L’evento rappresenta un’opportunità per trascorrere una giornata all’aria aperta e contribuire alle attività della Fondazione Cecilia Gilardi, che dal 2010 sostiene i giovani talenti nella formazione e nell’ingresso nel mondo del lavoro. La camminata in montagna, giunta alla sua sesta edizione, si conferma ancora una volta come un tradizionale appuntamento di fine estate, che negli anni ha raccolto un numero sempre crescente di iscritti tra sostenitori, amici, volontari e gli stessi giovani borsisti ed ex borsisti che mantengono un legame molto forte con la Fondazione Cecilia Gilardi. Per partecipare è richiesta una donazione minima di 50 Euro a persona (di 30 Euro per i giovani dai 13 ai 25 anni, gratis per i bambini fino a 12 anni) da effettuare a mezzo bonifico bancario sul conto corrente Banca Ifigest IBAN IT80S0318501000000010257335. È possibile iscriversi compilando il modulo scaricabile dal sito www.fondazionececiliagilardi.org che dovrà essere inviato via e-mail all’indirizzo segreteria@fondazionececiliagilardi.org entro il 7 settembre oppure consegnato alle ore 9:00 del 9 settembre alla partenza della camminata in località Fonte Tana (da Bousson dopo il ponte svoltare a destra per Capanna Mautino/Lago Nero e percorrere circa 5,5 km su strada sterrata). Gli iscritti riceveranno un “pacchetto del camminatore” che contiene la maglietta tecnica dell’evento e tutto il necessario per affrontare al meglio il percorso. A tutti i partecipanti sarà offerta una gustosa merenda sinoira presso il Golf Club Claviere, dove si potrà inoltre prendere parte alla lotteria e vincere prestigiosi premi messi a disposizione dagli sponsor.
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Per maggiori informazioni: segreteria@fondazionececiliagilardi.org 0115618236
Al Comune di Volpiano sono pervenute alcune segnalazioni di cittadini circa la presenza sul territorio di insetti simili alla processionaria; particolarmente colpita è la zona della Vauda ma i bruchi erano già stati notati durante i lavori di sistemazione del verde pubblico dopo il nubifragio dell’8 agosto.
La verifica effettuata dall’agronomo incaricato dal Comune, Dario Grua, ha peròescluso che si tratti di processionaria, insetto che si manifesta in primavera e può provocare pericolose reazioni allergiche, bensì di Hyphantria cunea (Ifantria americana): «Si tratta – spiega l’agronomo – di un lepidottero defogliatore di origine americana presente oramai da anni sul nostro territorio, inerme ed assolutamenteinnocuo sia per gli uomini sia per gli animali domestici». Questo insetto, originario del Nord America, è stato segnalato per la prima volta in Lombardia all’inizio degli anni Ottanta e successivamente si è ampiamente diffuso nelle regioni del Nord Italia, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. La sua proliferazione è favorita dal clima, con inverni miti ed estati umide. «Il bruco della Ifantria – continua l’agronomo – ha una persistenza limitata, dato che subito dopo la fase in cui provoca i danni si incrisalida bloccando ogni attività. La durata della fase di defogliazione varia ma nel giro di 15 – 20 giorni il suo ciclo larvale si compie e con esso scompaiono anche i fenomeni più vistosi. In condizioni di infestazioni normali non si effettua alcun tipo di lotta accettando il danno da defogliazione come il minor male». Andrea Cisotto, assessore all’Ecologia del Comune di Volpiano, commenta: «Ci siamo attivati subito per valutare l’entità del fenomeno e i danni provocati. Nei prossimi giorni interverremo con prodotti biologici sulle piante vicino alle scuole e nei giardini pubblici, più per eliminare il fastidio visivo che per l’effettiva pericolosità di questo insetto. Tagliare i rami colpiti in questa fase, come sottolinea l’agronomo, invece è del tutto inutile perché la presenza dei bruchi non è localizzata e tra qualche giorno diventeranno farfalle».
Crostata di fine estate
Inizia l’autunno. Diamo l’addio all’estate con questa squisita crostata guarnita di pesche nettarine, le ultime della stagione
Ingredienti per 6 persone
Per la frolla:
200gr. di farina 00
180gr. di burro
70gr. di zucchero
2 tuorli
un pizzico di sale
Per la farcia:
100gr.di farina di mandorle
4 uova
100gr.di zucchero
50gr. di burro
700gr.di pesche nettarine poco mature
4 cucchiai di zucchero di canna
succo di limone
Preparare la frolla impastando velocemente tutti gli ingredienti nel mixer, lasciar riposare in frigorifero 30 minuti. Lavare le pesche ed affettarle sottilmente. Caramellare lo zucchero di canna con qualche goccia di limone, unire le pesche e lasciar cuocere 10 minuti. Preparare la crema mescolando le uova con le mandorle ridotte a farina, lo zucchero e il burro fuso. Stendere la frolla in una teglia (26 cm.di diametro) foderata di carta forno, bucherellare il fondo e cuocere in bianco, in forno preriscaldato, per 15 minuti a 200 gradi. Versare la crema nella frolla e infornare per altri 15 minuti. Estrarre la teglia, sistemare le pesche a raggiera ed infornare ancora per altri 10 minuti. Quando pronta lasciar raffreddare …e che dirvi, una bonta’.
Paperita Patty
Rete Bianca, ora serve un soggetto unitario
Il voto spartiacque del 4 marzo e’ stato ormai metabolizzato. Non discusso e approfondito dalla sinistra e dal Pd per ovvi motivi ma sufficientemente chiaro nelle sue conclusioni.
Tramonto dei partiti plurali da un lato – nello specifico l’esperienza politica e culturale del Partito democratico e di Forza Italia – e ritorno delle identità culturali dall’altro, rappresentano i due capisaldi essenziali del dopo voto. E’ persin naturale che di fronte ad un quadro del genere ridiventano centrali le culture politiche, seppur riviste e modernizzate rispetto al passato. Ma se la destra finalmente ha messo le sue carte in tavola, se la sinistra post ideologica sta per tornare in campo, se il populismo anti sistema si sta consolidando sempre di più, e’ del tutto naturale che anche la tradizione – storica e nobile – del cattolicesimo democratico, sociale e popolare italiano ridiventi protagonista nello scenario politico del nostro paese. Ora, al di là della forte consapevolezza nell’area cattolica italiana per un ritorno all’impegno politico diretto e militante, credo sia venuto anche il momento per sciogliere definitivamente un nodo. Tutto politico, al di là delle scadenze elettorali sempre dietro l’angolo nel nostro paese. E il nodo e’ rappresentato dalla necessità di ricomporre l’articolato e composito mosaico della galassia cattolico popolare e cattolico democratico disseminata in tutta la periferia italiana. Mi riferisco, nello specifico, alla necessità quasi imperativa di superare quella frammentazione e quella dispersione che sono all’origine dell’attuale irrilevanza e debolezza della presenza politica contemporanea dei cattolici italiani. Non mi riferisco a chi ha già scelto il Pd – un partito ormai sempre più virtuale e sempre più decadente – o si sente perennemente arruolato in Forza Italia o in altri partiti.
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Per costoro e’ giusto e legittimo proseguire quelle esperienze. Anche se ormai del tutto testimoniale
nonché politicamente improduttiva. Ora si tratta, quindi, di ricomporre tutte quelle esperienze – a
prescindere dalla loro provenienza – che non si sentono più rappresentate dagli attuali attori politici,
sia quelli tradizionali sia quelli più recenti, e che richiedono a gran voce la presenza di un nuovo
soggetto politico. Ovvero di un partito laico, popolare, riformista, di governo, democratico e anche
e soprattutto di ispirazione cristiana. Questi segmenti, mondi vitali, realtà associative, gruppi
culturali e di impegno politico hanno il dovere morale di riunirsi nel medesimo soggetto politico.
Rete Bianca, il movimento politico nazionale nato per aiutare e favorire questa “ricomposizione”
dell’area cattolico popolare può e deve svolgere al riguardo un ruolo decisivo per rafforzare e
consolidare questa presenza nella cittadella politica italiana. Il tempo ormai è scaduto, come si
suol dire. È perfettamente inutile pensare che il futuro si limiti ancora a giocare un ruolo puramente
testimoniale che rischia di diventare sempre più marginale e periferico rispetto alla concreta
evoluzione della politica italiana. Adesso è indispensabile, nonché utile, uno strumento politico unitario, culturalmente caratterizzato e politicamente organizzato per declinare un progetto che non può più essere rinviato. Non per il bene dei cattolici, ma per rafforzare la qualità della nostra democrazia, per ridare credibilita’ alle nostre istituzioni e, soprattutto, per un nuovo progetto politico che sappia perseguire realmente e autenticamente il “bene comune”. Senza arroganza e senza presunzione ma con la consapevolezza che questa cultura e questo progetto politico devono finalmente uscire allo scoperto per tornare laicamente protagonisti.
Giorgio Merlo
Martedì 4 settembre “Emozioni di viaggio” – Giovedì 6 settembre “La Moda: mito e spettacolo”
Ritornano a settembre gli incontri culturali organizzati dall’Unitre Torino in attesa del nuovo anno accademico, che porterà con sé tanti corsi ed occasioni di approfondimento e confronto su temi di attualità, letteratura e arte, cultura e società.
Martedì 4 settembre alle ore 16 si terrà l’incontro “Emozioni di Viaggio” a cura del professor Michelangelo Dotta dell’Unitre Torino.
Giovedì 6 settembre alle ore 16 il professor Piegiorgio Dutto parlerà del mondo della moda all’interno dell’incontro “La moda: mito e spettacolo”. A seguire sarà presentato il programma delle lezioni del nuovo anno accademico.
In cerca di funghi cade da un dirupo e muore
Era in cerca di funghi Vittorio Parotto di 77 anni morto in valle di Susa, a Condove. E’ scivolato da un dirupo per cinquanta metri, i vigili del fuoco, impegnati nelle ricerche da ieri sera hanno trovato il corpo oggi. Sarebbe morto a causa di un grave trauma cranico. I carabinieri indagano sulla vicenda.
Il noto Legale ha scritto un libro di grande successo curato dal giornalista Maurizio Scandurra
Anche i Vip sono oggetto di truffe. Lo racconta il libro ‘La sola dei famosi’ – il cui titolo è una divertente parodia del nome di un noto reality show, scritto da Patrizia Polliotto. Uno tra gli avvocati italiani più famosi, che divide la propria brillante carriera tra incarichi al vertice in alcune fra le più importanti società italiane (è stata in ‘Compagnia di San Paolo’, nel gruppo ‘IREN’, nel gruppo ‘Finmeccanica’, attualmente in ‘Juventus’, ‘Igea Banca’, ‘Zucchi’, nel Cda del Fondo ‘Nb Aurora’ e nel Comitato Etico della Onlus ‘Costruire!’), e un’autentica passione nella difesa dei diritti dei più deboli: i consumatori italiani, cui questo libro è dedicato. Un ricco vademecum che, attraverso il racconto degli imbrogli subiti dai personaggi famosi, vuole sensibilizzare l’opinione pubblica a una corretta cultura del consumerismo. Il libro, infatti, è consigliato dall’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima e più antica associazione di categoria italiana, di cui l’Avvocato Polliotto presiede il Comitato Regionale del Piemonte. ‘La sola dei famosi’, curato dal giornalista Maurizio Scandurra, reca due prefazioni. “La prima è di Enrico Ruggeri, che racconta di una singolare disavventura occorsa a due sue zie campionesse di longevità: 91 e 94 anni ciascuna. Convocate entrambe in banca, a una di queste viene fatto sottoscrivere un piano di risparmio pluridecennale che, secondo quanto proposto, avrebbe fruttato denaro dopo almeno vent’anni, ad ampio superamento della soglia del secolo di vita. Pura follia“. Prosegue l’Avvocato Polliotto: “La seconda prefazione l’ha firmata la showgirl Simona Tagli. Narra di come più volte nel corso della carriera, a sua insaputa, impresari da strapazzo e senza scrupoli abbiano illecitamente reclamizzato la sua presenza in vari eventi di spettacolo, in nome di una non meglio precisata forma di beneficenza“, spiega Patrizia Polliotto.
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Nel libro, che raccoglie ben oltre 100 casi di truffe accadute ai vip, c’è anche il caso di “Mara Venier, e l’amata coppia Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Nel 1994, la signora della domenica fu vittima di un commercialista truffaldino che disonorava le tasse, intascando illecitamente il denaro versato dalla conduttrice. A seguito di quell’episodio fu varata la ‘Legge Venier’ n° 423 del 1995. Grazie a essa, il contribuente non può subire sanzioni tributarie di alcun genere se è dimostrato che la responsabilità dei fatti contestati è di una terza persona: in questo caso, del consulente. Appena un anno prima, stessa sorte era ingiustamente toccata a Sandra e Raimondo, che si videro frodare ben 316 milioni delle vecchie lire“, precisa l’autrice. “E Red Canzian? Aveva cercato in passato un buon consiglio per investire bene i propri onesti risparmi. Cifre con parecchi zeri, raccolti in anni di onorata carriera artistica. Si rivolse così a un funzionario di una nota banca trentina che aveva fama di essere un vate della finanza, ma poi indagato per truffa. Nel frattempo, però, il denaro di Canzian sparì“.
Esistono numerosi casi legati anche “al cosiddetto furto d’identità, diffusosi con il dilagare di internet, che ha colpito il bel Gabriel Garko. Fu vittima di un delinquente che, spacciandosi per lui, abbordava sul web ragazzine dall’ormone impazzito e dallo spogliarello in webcam a dir poco facile“, aggiunge Patrizia Polliotto. “E Belen Rodriguez? Fu ignara vittima di un raggiro da parte di ignoti che nel dicembre del 2011 avevano pubblicizzato un sito sul quale, al costo della modica cifra di 5 euro, si sarebbero potute vedere foto intime della nota showgirl. Ovviamente, una bufala“. Dalle truffe non è rimasta immune neanche Rita Dalla Chiesa. “Fu un vero scossone quello che fece tremare Forum il 28 marzo del 2011. Avanti al giudice togato della nota trasmissione apparve una signora – in tutto e per tutto una falsa litigante – dichiaratasi “terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa”. Pretendeva dal marito, avendo lei inscenato una finta causa di separazione, un contributo una tantum al posto degli alimenti per poter ricostruire la propria boutique, andata distrutta nel terribile sisma del 2009 che colpì l’Abruzzo e L’Aquila“.
“La succursale di via Perrone è stata oggetto del mio impegno e del mio lavoro negli ultimi mesi ed è un caso tipico di un patrimonio scolastico cittadino che necessita interventi urgenti. La mia solidarietà va anche alla Circoscrizione 1, che dovrà probabilmente ridimensionare i servizi ospitati nel complesso di via Meucci”
Dicembre 2017-dicembre 2018: dodici mesi. Se tutto andrà bene, tanto ci vorrà perché 80 ragazzi della succursale di via Perone dell’Istituto Bosso Monti possano tornare a frequentare le lezioni in aule loro appositamente dedicate (quelle che si stanno predisponendo nella sede di via Meucci con i 100mila euro messi a disposizione della Città Metropolitana). Al momento, causa caduta dell’intonaco lo scorso dicembre, gli alunni delle cinque aule inagibili sono divisi in diversi ambienti del complesso di via Meucci e nella struttura di via Perrone, oggetto di un mio sopralluogo all’inizio di quest’anno. In via Perrone trecentocinquanta ragazzi divisi in quindici classi seguono, ogni mattina, le lezioni in aule spesso anguste e inadeguate, in condizioni di sicurezza non certo ottimali. Gravi risultano soprattutto le condizioni di alcuni ambienti e di alcuni controsoffitti, così come dei servizi igienici; alcune aule sono solo parzialmente agibili; del tutto precluso, invece, è l’accesso all’ultimo piano. Parliamo di Istituto Bosso-Monti in quanto tale, ma anche in quanto esempio di quanto succede in diversi altri istituti torinesi. Esprimo la mia solidarietà anche alla Circoscrizione 1 e al suo Presidente Massimo Guerrini. La Circoscrizione sarà infatti, probabilmente, costretta a ridimensionare i servizi relativi alla Sottocommissione Disabilità e agli Uffici Cultura, Sport e Bilancio, già ospitati in via Meucci.
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Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.