redazione il torinese

SCUOLA ROMERO: SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI

Dall’ufficio stampa della Citta’ di Venaria Reale

A seguito della chiusura della scuola Romero per motivi di sicurezza e del conseguente trasferimento obbligato di 257 bambini nei plessi Gramsci e Don Milani, è stato avviato il confronto con i genitori coinvolti e con la Direzione scolastica e con il gestore del pre e del post scuola selezionato dall’Istituto comprensivo 1 e 2 tramite manifestazione di interesse. Dopo due incontri preliminari con  rappresentanti di classe e d’istituto, famiglie docenti sono emerse le diverse esigenze: flessibilità oraria, pre e post scuola, custodia e scuolabus. Per analizzare in dettaglio è stato definito e sottoposto un questionario da cui è emerso quanto segue: su 257 alunni le famiglie di 144 hanno specificato le esigenze suddette mentre 113 non hanno espresso alcuna preferenza. L’Amministrazione comunale ha perciò supporterà le famiglie sulla base oggettiva della maggioranza delle richieste: sarà fornito un contributo di 100 euro per ogni bambino che usufruirà del servizio di pre scuola e 100 euro per ognuno iscritto al post scuola, di 100 euro per ogni bambino che usufruirà della custodia vigilata. Il servizio scuolabus (13 preferenze) è risultato non rispondente alle richieste della maggior parte dei genitori.Tra le soluzioni proposte ai genitori, la direzione scolastica opererà invece la modifica oraria di tipo B, che è risultata essere preferito dal maggior numero di famiglie e che prevede: 

– Classi I, II e III della Romero c/o Gramsci: ingresso 8:10, uscita 16:10 
– Classi IV della Romero c/o Don Milani: ingresso 8:20, uscita 16:20 
– Le scuole Andersen, Disney, Gramsci e Rodari: uscita dalle 15:50 

Per quanto concerne invece l’avvio dei lavori sulla scuola Romero, riguardo cui è stata manifestata la preoccupazione circa possibili ritardi legati alla questione del Bando Periferie, l’Amministrazione sta lavorando in queste ore per trovare una soluzione a breve, che garantisca le corrette tempistiche e di cui sarà data adeguata informazione nei prossimi giorni.  Il sindaco Roberto Falcone dichiara «Consapevole dei disagi, voglio ringraziare i docenti, il personale non docente e la Polisportiva per la grande collaborazione e i genitori per la pazienza dimostrata. Ringrazio inoltre la Direzione scolastica, l’Assessorato al Sistema educativo e gli uffici comunali per la professionalità con cui hanno risposto all’emergenza, raggiungendo quella che rappresenta la soluzione migliore». Non appena ultimati gli adempimenti amministrativi verranno deliberate le soluzioni di cui sopra in modo da poter erogare il servizio nei tempi più brevi.

Che buone le mazzancolle in camicia

Crostacei i protagonisti di questa semplice ricettaUn raffinato e gustoso stuzzichino perfetto per un aperitivo o un antipasto. La sua realizzazione è rapidissima e priva di difficoltà. 
Gustatele ben calde, sono ottime! 

Ingredienti 

8 Mazzancolle o gamberoni 
8 Fettine sottili di pancetta coppata 

Pulire le mazzancolle, eliminare le teste ed il budellino nero sul dorso, lasciare la coda. 
Arrotolare una festa di pancetta attorno ad ogni crostaceo.  Cuocere pochi minuti in forno caldo con funzione grill oppure, rosolare in padella. Servire subito su una foglia di insalata. 



Paperita Patty 

Giornata formativa del progetto di storia per studenti

Il Consiglio regionale del Piemonte, tramite il Comitato Resistenza e Costituzione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, ha avviato la 38° edizione del Progetto di storia contemporanea, riservato agli Istituti di Istruzione secondaria di II grado ed agli Enti di Formazione Professionale del Piemonte. Il primo appuntamento si terrà giovedì 4 ottobre 2018, alle ore 14,30, presso l’aula del Consiglio regionale in via Alfieri 15 a Torino conla giornata formativa per insegnanti nel corso della quale gli storici Nicoletta Fasano, Elena Mastretta e Enrico Pagano illustreranno le tracce dei tre temi di ricerca. Il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti, porterà il saluto ai convenuti. In questa edizione  verranno affrontati gli argomenti legati al fascismo e alle leggi razziste del 1938 volte a discriminare pesantemente i cittadini italiani definiti di “razza ebraica”; la Dichiarazione universale dei Diritti umani approvata 70 anni fa dalle Nazioni Unite, che costituisce il fondamento etico delle regole del diritto internazionale; la legge “Basaglia” a quarant’anni dall’entrata in vigore con l’impatto che ebbe sulla società italiana affrontando il difficile rapporto tra malattia mentale, società, poteri e ideologie. “Il Piemonte, oltre ad essere stata la prima regione in Italia ad istituire per legge un comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione  nel 1976, è stata tra le prime a  promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea coinvolgendo decine di migliaia di studenti“. Così Nino Boeti, Presidente del Consiglio regionale e del Comitato Resistenza e Costituzione.“Grazie a questo progetto le ragazze e i  ragazzi imparano a fare storia attraverso il lavoro di ricerca e di interpretazione, assumendo responsabilità nella scelta e nell’utilizzo degli strumenti critici del proprio processo formativo, con un atteggiamento attivo, che ha un grande valore educativo per questi giovani cittadini“, ha aggiunto il Presidente  BoetiPer partecipare al Progetto occorrerà effettuare l’iscrizione entro il 31 ottobre 2018 e le ricerche dovranno essere realizzate da gruppi composti inderogabilmente da 5 studentesse e/o studenti, coordinati da una o un insegnante di tutte le discipline.La consegna degli elaborati dovrà poi avvenire, a pena di esclusione, entro e non oltre mercoledì 15 gennaio 2019.I gruppi vincitori parteciperanno entro la  fine dell’anno scolastico in corso a uno dei tre viaggi studio che avranno come mete Monaco di Baviera in Germania ( con visita al campo di Dacau); Praga, capitale della Repubblica Ceca, e il lager di Terezin e  infine Trieste , con la visita alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza.

 

Più di 14 mila per la Cappella della Sindone

Sono stati 14.000 i visitatori dei Musei Reali che non hanno voluto perdere l’occasione di ammirare la Cappella della Sindone, riappropriandosi del capolavoro di Guarini riaperto giovedì 27 settembre dal Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli a 21 anni dal disastroso incendio che minò gravemente la struttura

Per facilitare l’accesso, i Musei Reali hanno potenziato il servizio di accoglienza così da limitare quanto più possibile code e disagi al numeroso pubblico, che per questa speciale occasione ha avuto la possibilità di visitare tutto il complesso museale al prezzo di 3 Euro. La punta massima di visitatori si è registrata domenica 30 settembre con 5932 biglietti staccati; sabato invece sono stati registrati 4307 visitatori e venerdì 3707. A questi si aggiungono i 400 partecipanti all’inaugurazione e i 150 giornalisti accreditati. Un pubblico eterogeneo, composto da famiglie, turisti italiani e stranieri, giovani e giovanissimi. Ottimo riscontro di partecipazione anche per il convegno internazionale di studi Un capolavoro dell’architettura barocca. La Cappella della Sindone tra storia e restauro tenutosi presso l’’auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale con relatori di altissimo profilo. L’’appuntamento ha registrato il tutto esaurito già la settimana precedente, quando è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti iscritti. 700 persone hanno seguito le sessioni delle due giornate di lavori. Il convegno, trasmesso in streaming, è stato seguito in diretta da oltre 900 utenti in numerosi Paesi. “Siamo felici di questa risposta del pubblico – commenta Enrica Pagella, Direttrice del Musei Reali – che dimostra quanta attesa e quanto affetto circondino questo straordinario capolavoro. La riapertura della Cappella aggiunge un altro importante tassello al percorso che i Musei Reali hanno intrapreso e che nei prossimi anni li porterà a divenire uno dei più grandi complessi museali d’Italia. In questi giorni – conclude – i Musei hanno dimostrato la loro straordinaria potenzialità, sottolineata anche dal Ministro Bonisoli in questa visita. Un doveroso ringraziamento va ai nostri partner e ai nostri sponsor, alle autorità di sicurezza e anche ai tantissimi volontari di diverse associazioni che si sono prodigati in questi giorni per coadiuvarci nell’accoglienza dei visitatori nella Cappella, nei musei e nei giardini”.  Domenica 30 settembre è stata l’ultima sera per ammirare l’illuminazione notturna esterna colorata, ispirata ai colori della liturgia.  Da martedì la Cappella sarà inserita nel regolare percorso di visita dei Musei Reali di Torino.

(foto Daniele Bottallo)

Cresce Take My Things

La startup ha recentemente chiuso l’aumento di capitale di 150.000€, che si aggiungono ai precedenti 50.000, grazie all’entrata in società della Quantico srl, società cremonese facente capo agli imprenditori Ballarini dell’omonima azienda leader nella produzione di casalinghi e prodotti antiaderenti per la cucina. Al fondo di investimento è stato trasferito il 30% della startup. L’idea che è piaciuta agli investitori è quella che sta alla base del funzionamento della App: sfruttare la sharing economy e il potere della rete per mettere in contatto la domanda e l’offerta, chi deve trasportare un pacco e chi è disposto a farlo; e trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.

 

Dopo aver preso piede tra privati cittadini, Take My Things è diventata un punto di riferimento per le piccole/medie attività commerciali che vogliono offrire ai propri clienti un servizio di consegna a domicilio rapido ed economico, ma anche per le grandi insegne.La startup è stata infatti recentemente scelta dal il colosso della GDO Auchan Retail Italia per la consegna della spesa a domicilio acquistata dai clienti del supermercato sullo shop online www.auchan.it. La business unit B2B Take My Things ha inaugurato la collaborazione con Auchan nella città pilota di Bergamo ma il servizio sarà presto esteso alle principali città del nord Italia in cui il marchio è presente.

www.takemythings.com

RAGAZZO UCCISO DA CACCIATORE. ULTIMA VITTIMA DI UN BILANCIO DRAMMATICO

“Cordoglio e vicinanza” alla famiglia del giovane escursionista che questa mattina ha perduto la vita nei boschi di Apricale per la fucilata di un cacciatore sono stati espressi dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, che martedì scorso, alla Camera, ha presentato alcune iniziative legislative per limitare fortemente la caccia, in attesa di poterla di fatto abolire.“Abbiamo appena finito – ricorda l’ex ministro – di denunciare i danni enormi che la caccia infligge al patrimonio naturale del nostro paese e i rischi inaccettabili cui l’onnipresenza delle doppiette nei boschi e nelle campagne, durante la stagione venatoria, sottopone chi vorrebbe semplicemente godersi, in santa pace, l’aria aperta. Eccoci di nuovo qui, con l’ennesima tragedia alle spalle, aggravata dalla giovane età della vittima. A questo punto non possiamo che reiterare la richiesta di vietare la caccia la domenica, di raddoppiare le distanze di sicurezza e di sottoporre i cacciatori a controlli medici frequenti e stringenti, chiedendoci fino a quando i pubblici poteri continueranno ad anteporre il divertimento di pochi all’incolumità di tutti e la soddisfazione dei “Rambo” di casa nostra alla distruzione di un patrimonio collettivo. L’Italia è un paese fortemente antropizzato, per la caccia non c’è posto: possibile che proprio gli amministratori locali non se ne rendano conto?”

UNDICI STAGIONI DI CACCIA (E GLI INCIDENTI FUORI STAGIONE CON ARMI DA CACCIA)

T= Totale dell’anno, morti e feriti; AV: morti e feriti in ambito strettamente venatorio

Anno      Morti T feriti T    Morti AV   Feriti AV

2007/8       30         79          27            74

2008/9       42         94          25            78

2009/0       31         86          24            71

2010/1       53         88          25            75

2011/2       27         82          11            75

2012/3      32        119          21            97

2013/4      25        80           13             69

2014/5      24        73            22            66

2015/6      24        87            18            72

2016/7      12        68            9              59

2017/8      30        85           22             68

Totale      327      941         217           804

(Fonte: rielaborazione da dati Associazione vittime della Caccia)

L’ULTIMA STAGIONE (22 MORTI E 68 FERITI): ALCUNI DEI CASI PIU’ GRAVI

12 settembre 2017, muore a Vigo Rendena un guardacaccia di 71 anni ucciso dal colpo partito per sbaglio ad un amico durante una battuta

17 settembre 2017, nelle campagne di Contessa Entellina (Palermo) un cacciatore uccide per sbaglio un altro cacciatore di 51 anni

17 settembre 2017, a San Varano (Forlì) una bambina di 12 anni è ferita da un pallino da caccia mentre gioca nel giardino di casa sua

24 settembre 2017, a Collegiove (Rieti) un anziano cacciatore di 79 anni è colpito a morte, per sbaglio, da un altro cacciatore

27 settembre 2017, a Gallinari (Salerno) un cacciatore di 55 anni perde la vita durante una battuta di caccia, ucciso da un altro cacciatore

30 settembre 2017, a Codognè (Treviso) la casa di una famiglia è crivellata di colpi, spaventando a morte i bambini

9 ottobre 2017, a Cavaglio D’Agogna (Novara) un uomo di 59 anni che andava a castagne viene colpito a morte da un cacciatore

15 ottobre 2017 a Città della Pieve (Perugia) un uomo è colpito in faccia e muore durante una battuta di caccia al cinghiale

23 ottobre 2017, a Bardineto (Savona), un uomo di 59 anni, intento a raccogliere castagne e funghi, è ucciso dal colpo di un cacciatore e muore sotto gli occhi della compagna

3 novembre 2017, a Montegrazie (Imperia) sparano vicino alle case e al Ranch dove si pratica l’ippoterapia. Interviene la polizia: cinque identificati tra cui un bambino di 10 anni, fatto partecipare alla “battuta”

4 novembre 2017, a Ceglie Messapica (Brindisi) un cacciatore di 64 anni è ucciso da un compagno di battuta

13 dicembre 2017 a Gorreto un cacciatore di 53 anni è ucciso dalla fucilata di un compagno

3 gennaio 2018, a Sessano del Molise, un cacciatore è raggiunto da un colpo di fucile mentre caccia il cinghiale in una zona impervia: morto

7 gennaio 2018, a San Chirico Raparo (Potenza) un cacciatore di 67 anni perde la vita per un colpo ricevuto alle spalle.

L’INIZIO DELLA STAGIONE 2018-9

30 settembre, nei boschi di Apricale (Imperia) un giovane escursionista è ucciso dalle fucilate di un cacciatore

25 settembre a Faenza, un cacciatore originario di San Marino, convinto di mirare ad una lepre, ferisce a gambe e braccia tre persone intente a lavorare in un campo di kiwi.

17 settembre a San Giorgio, frazione di Cesena (FC), un bambino di otto anni è colpito alla schiena mentre gioca nel giardino di casa sua

19 settembre a Serra Riccò (Genova) un anziano cacciatore è colpito dalle schegge di un proiettile ed è condotto al Pronto soccorso in codice rosso

20 settembre, Rimini: un ciclista è colpito all’occhio da piombini sulla ciclabile di Marecchia

20 settembre, Sesto Fiorentino (FI): pallini da caccia finiscono sul tavolo di un ristorante, dove sta pranzando una famiglia con un bimbo di pochi mesi

23 settembre, Leno (Brescia): un cacciatore di 58 anni è ferito a gambe e torace durante una battuta di caccia

OLTRE UN MIGLIAIO DI PARTECIPANTI ALLA STRACANDIOLO

Raccolti 7 mila euro a favore della Fondazione Piemontese di Ricerca sul Cancro. La parte competitiva è stata vinta da Marco Mazzon, del Run Athletic Team di Torino. Prima fra le donne Elisa Picardi, dell’ A.S.D. Borgaretto 75.

Oltre un migliaio di persone ha partecipato stamani alla 19/a “Stracandiolo- Corri per la Ricerca”. Come al solito il percorso prevedeva partenza e arrivo sul piazzale dell’ Istituto di Candiolo, a rimarcare lo stretto legame fra l’ aspetto sportivo di questa gara, inserita nel calendario Fidal e diventata un classico del podismo piemontese, e il sostegno alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, cui è stato devoluto l’ intero ricavato della manifestazione (circa 7 mila euro). La parte competitiva della Stracandiolo (9 chilometri) è stata vinta da Marco Mazzon, del Run Athletic Team di Torino, che ha preceduto il compagno di squadra Luca Staropoli e Michele Carruba, dell’ Atletica Padua di Ragusa. Fra le donne, prima classificata Elisa Picardi, dell’ Associazione Sportiva Borgaretto 75. ” E’ stata, come sempre, una bellissima festa – ha sottolineato il sindaco di Candiolo, Stefano Boccardo – vedere tanti colori e tanta gente per sostenere una istituzione importante e prestigiosa come l’ Istituto di Candiolo è una grande gioia. Ciò significa che grazie alla generosità di tante persone Candiolo continuerà a crescere per essere sempre più un punto di riferimento di ricerca e cura a livello internazionale”. “La Stracandiolo – ha commentato il Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Gianmarco Sala – è per noi un evento prezioso, soprattutto perché costante nel tempo. Siamo ormai ben oltre i 150 mila euro complessivamente raccolti in 19 edizioni, ennesimo esempio di come i piemontesi credano nella nostra Fondazione e nel nostro Istituto”.La Stracandiolo è organizzata da Giannone Running e dal Gruppo Sportivo Podistico Torino ’75. La corsa competitiva è riservata alle categorie adulti, allievi e allieve. Ci sono poi percorsi per cadetti (1,5 chilometri), ragazzi (1 chilometro) ed esordienti (800 metri). Sempre sulla lunghezza di 9 chilometri si è snoda la Stracandiolo non competitiva, gara ludico/motoria aperta a tutti.

 

Precipita per 70 metri tra le rocce e muore nel vallone

Un uomo di 70 anni residente a Caluso è morto questa mattina all’alpe Seral, a Locana. Il cercatore di funghi ha perso la vita cadendo per 70 metri tra le rocce. Il corpo dell’anziano è stato portato in elicottero all’ospedale di Cuorgnè, ed è a disposizione della procura di Ivrea per accertamenti.

Caterincă, tanti significati o nessuno

Lunedì 1° ottobre, alle ore 21 allo Spazio FLIC, prende il via la nuova intensa stagione di spettacoli della FLIC Scuola di Circo di Torino con CATERINCĂ, creazione finale della scorsa stagione con gli allievi che stavano terminando il primo anno del biennio professionale e che sono adesso iscritti al secondo.

L’ingresso è gratuito ed aperto a tutti previa prenotazione all’email booking@flicsuolacirco.it

In dieci giorni di lavoro intensivo, il docente e regista Riccardo Massidda ha il compito di riprendere e riadattare, in base alle nuove competenze acquisite dagli allievi, questo spettacolo che riassume il primo step del percorso formativo svoltosi da ottobre 2017 a giugno 2018 in circa 1500 ore di lezione.Uno spettacolo che inaugura la nuova stagione di spettacoli 2018/2019 della FLIC e che è allo allo stesso tempo organizzato per dare il benvenuto ai nuovi allievi, che potranno vedere in scena i ragazzi che un anno fa si trovavano al loro posto ed avere così un’idea del livello che potranno raggiungere dopo 10 mesi di duro lavoro.Quest’anno sono 81 gli allievi provenienti da 21 diverse nazioni che frequenteranno uno dei migliori centri di formazione in Europa sul circo contemporaneo. Un ambiente professionale e stimolante che permette loro, in seguito a tanta dedizione e fatica, di formarsi con docenti di alto livello e con un programma di studi collaudato che consente di mettere continuamente in pratica le nozioni e le tecniche acquisite grazie alla creazione professionale di spettacoli durante tutto il corso dell’anno.

 

LO SPETTACOLO CATERINCĂ

Caterincă nel dizionario di lingua rumena può avere i seguenti significati: 1. ghironda 2. trappola, insidia. 3. rumore, casino. 4. scandalo; rissa. 5. discorso scherzoso in cui l’interlocutore è deriso senza che se ne renda conto

Il regista Riccardo Massidda spiega che “è stato scelto come titolo un vocabolo dai tanti significati, per creare uno spettacolo senza significato, o forse dagli infiniti significati. In questo nuovo processo di creazione i ragazzi affrontano un percorso di rappresentazione della frammentazione e del dualismo, si tolgono la maschera del perbenismo e si pongono davanti all’occhio osservatore del pubblico senza filtri e pudori. L’accettazione di sé è la luce in fondo al tunnel, ma il cammino è ancora nella sua fase iniziale”.

La musica di alcune scene viene eseguita dal vivo e le tecniche utilizzate sono: mano a mano, equilibrismo su corda molle, cerchio, trapezio, roue Cyr, palo cinese, verticalismo, acrobatica e manipolazione d’oggetti.

 

I 20 allievi del secondo anno del biennio professionale protagonisti dello spettacolo sono:

Everaert Jef dal Belgio, Hidalgo Witker Magdalena e Nazal Galanti Costanza dal Cile, Dubot Quentin, Guichard Camille, Mas Caroline e Moreno Nicolas Raphael dalla Francia, Brandstetter Lara e Stock Cecilia dalla Germania, Zelniker Stav da Israele, Kunsmanas Džiugas dalla Lituania, Matthey De L’Endroit Alain Joseph dalla Svizzera, Cardona Chiara, Molino Marianna, Monnicchi Martina, Pini Sandrelli Federica, Ramon Jessica, Travelli Alessandro, Tubertini Davide e Zuffi Alessandro da diverse regioni d’Italia.

 

IL REGISTA RICCARDO MASSIDDA

Riccardo Massidda, all’età di 23 anni, dopo un percorso di esplorazione tra teatro, performance e videomaking viene folgorato dal linguaggio del circo contemporaneo e nel 2010 si diploma alla FLIC. Da lì prosegue il suo percorso, vincendo il bando europeo Trans-mission con La Famiglia Circovskij. Desideroso di ampliare la sua visione sul circo decide di approfondire la conoscenza del circo tradizionale entrando a far parte della famiglia Bellucci Medini con la quale girerà Italia e Romania per 3 anni, trovandosi a dirigere lo spettacolo “Ciao Italia!” e il dinner show “Gran Varietè Bellucci”. Dopo questa esperienza torna a Torino dove diventa insegnante di palo cinese, movimento scenico e creazione collettiva alla FLIC. È tra i fondatori delle associazioni di circo contemporaneo Cordata F.O.R. e Fabbrica C con la quale ha debuttato nel settembre 2018 con lo spettacolo ‘I Minuetti’. Interpreta e co-dirige insieme a Stevie Boyd la produzione FLIC “Moonlight Swing” nel 2018. Collabora nella gestione e nella direzione artistica delle scuole di piccolo circo “Fuma che ‘Nduma” e del festival “Il Ruggito Delle Pulci”.

 

 

LO SPAZIO FLIC

Caterincă va in scena allo Spazio FLIC, nuovo centro della scuola di circo di Torino ricavato nel 2015 all’interno di un ex hangar industriale nel quartiere Barriera di Milano dove ha sede il progetto culturale Bunker, protagonista negli ultimi anni di un percorso di riqualificazione e ri-generazione urbana. Un open space di 700 mq che dal luglio 2016 la scuola ha ulteriormente trasformato facendolo diventare, oltre che una sala di formazione, anche una professionale sala di pubblico spettacolo. Un luogo che è allo stesso tempo formativo, creativo, performativo e divulgativo per una ricerca artistica sul nuovo circo più che mai viva.