La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e la Fiat Torino, nell’ ambito della charity partnership che hanno avviato, lanciano una iniziativa per sostenere la lotta ai tumori femminili in occasione del prossimo incontro casalingo del campionato di basket tra la formazione gialloblù e l’AX Armani Exchange Milano, in calendario il 4 novembre prossimo al PalaVela di Torino. L’iniziativa sarà presentata in una conferenza stampa venerdì a Candiolo.Saranno presenti: Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e Antonio Forni, Presidente Fiat Auxilium Torino
Cairo ad Agnelli: “Scuse per Superga”
“Ho chiesto le scuse di Andrea Agnelli per gli striscioni contro Superga. Lui mi ha detto di averle già fatte, ma io sono convinto vadano reiterate in maniera chiara ed inequivocabile. E’ una bruttissima pagina, serve rispetto. Il Grande Torino era una squadra straordinaria, ragazzi con il mondo ai piedi e la vita in mano”. Così il presidente del Torino, Urbano Cairo, a margine della presentazione del Giro d’Italia, a proposito della vicenda degli striscioni esposti dai alcuni tifosi della Juventus.
Un ponte di cultura ai Musei Reali
Venerdì 2 e sabato 3 novembre alle 17 sono in programma due visite guidate alla Cappella della Sindone, recentemente riaperta al pubblico
Per il ponte di Ognissanti, i Musei Reali di Torino offrono un fitto calendario di eventi e appuntamenti.
Nell’ambito del programma Conosci i Musei Reali? Giovedì 1 novembre alle 17 in Galleria Sabauda il percorso guidato Riconoscere i santi condurrà il pubblico alla scoperta delle storie dei santi raffigurati in pittura, per riconoscerne l’iconografia e capire la funzione che le loro immagini avevano nella cultura artistica e nella vita dei fedeli.
Venerdì 2 e sabato 3 novembre alle 17 sono in programma due visite guidate alla Cappella della Sindone, recentemente riaperta al pubblico.
Per Halloween ai Musei Reali, in collaborazione con l’Associazione Terra Taurina, venerdì 2 novembre alle 15 al Museo di Antichità è previsto l’appuntamento Halloween: la vera prodigiosa storia, dedicata alla scoperta dell’antica origine celtica di Halloween, la sua cultura e le sue tradizioni. Secondo la leggenda, durante le tre notti tra il 31 ottobre e il 1 novembre i Celti celebravano il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo: erano le notti di Samonio, in cui il contatto tra umano e divino era possibile e agli spiriti era consentito tornare a frequentare le persone e i luoghi cari in vita. I bambini saranno coinvolti nell’atmosfera di festa con giochi e racconti e istruiti al rito dell’accensione del fuoco sacro. L’ingresso e l’attività sono gratuiti per i bambini.
In occasione di Artissima e della Notte delle Arti Contemporanee, sabato 3 novembre la mostra Tutti gli “ismi” di Armando Testa nelle Sale Chiablese è aperta straordinariamente in orario serale 19-23 (prezzo speciale di 6 Euro, la biglietteria chiude alle 22). L’esposizione accoglie alcuni deipersonaggi più celebri dei mondi di Testa: dall’ “uomo moderno”, al logo senza tempo Punt e Mes, dall’ippopotamo Pippo ai divertenti caroselli abitati da Carmencita e Caballero e gli sferici extraterrestri del pianeta Papalla. L’allestimento, che include manifesti del primo periodo fortemente pittorici, quadri, fotografie, serigrafie e sculture, approfondisce i topoi ricorrenti, come quello degli animali o delle dita. Ricco anche il gruppo di materiali ispirati al cibo, tema a cui l’artista si dedicò fin dalla fine degli anni Sessanta del Novecento, precorrendo ancora una volta i tempi.
Il 4 novembre, giornata di apertura gratuita dei Musei Reali, la mostra Il testamento del Capitano. I giovani e la Grande Guerra tra illusioni e realtà allestita in Biblioteca Reale è aperta straordinariamente dalle 10 alle 16 (ultimo ingresso alle 15,30). Documenti e testimonianze dalle raccolte della Biblioteca Reale e da collezioni private illustrano dalla seconda metà dell’Ottocento al primo conflitto bellico il contesto sociale di generazioni che furono testimoni di eventi epocali.
Nello stesso giorno, alle ore 17, in concomitanza con la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, la visita tematica Il duca, il principe, l’imperatore. Le armi e le storie dei grandi condottieri sarà condotta in Armeria Reale dal curatore Giorgio Careddu per illustrare le figure di tre grandi strateghi militari: saranno illustrate al pubblico le armature del duca Emanuele Filiberto di Savoia, la corazza indossata dal Principe Eugenio di Savoia Soissons nella battaglia di Torino del 1706 e la spada cinta da Napoleone Bonaparte nella campagna d’Egitto e durante la battaglia combattuta a Marengo. La visita è compresa nel biglietto di ingresso.
CALENDARIO APPUNTAMENTI
– Giovedì 1 novembre alle ore 17 – Visita guidata Riconoscere i santi in Galleria Sabauda
– Venerdì 2 novembre alle ore 15 – Visita e laboratorio per famiglie Halloween: la vera prodigiosa storia al Museo di Antichità
– Venerdì 2 novembre e sabato 3 novembre alle ore 17 – Visita guidata alla Cappella Sindone
– Sabato 3 novembre, dalle 19 alle 23 – Apertura serale straordinaria della mostra Tutti gli “ismi” di Armando Testa nelle Sale Chiablese
– Domenica 4 novembre, dalle 10 alle 16 – Apertura straordinaria della mostra Il testamento del Capitano. I giovani e la Grande Guerra tra illusioni e realtà in Biblioteca Reale
– Domenica 4 novembre alle ore 17 – Visita tematica Il duca, il principe, l’imperatore. Le armi e le storie dei grandi condottieri in Armeria Reale
– Domenica 4 novembre dalle 14 alle 18 apertura straordinaria della collezione Gualino, terzo piano della Galleria Sabauda, in collaborazione con l’Associazione “Amici della Galleria Sabauda”.
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MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it
Orari
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30 Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini
Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Cappella della Sindone, Galleria Sabauda, Museo di Antichità
La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14.
La Sala di lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45.
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Biglietti Musei Reali Torino
Intero Euro 12
Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).
Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Nel biglietto di ingresso ai Musei Reali è compresa la mostra:
– Carlo Alberto archeologo in Sardegna (fino al 4 novembre 2018)
– Il testamento del capitano. I giovani e la Grande Guerra tra illusioni e realtà (fino al 2 febbraio 2019)
Altre mostre:
– Tutti gli “ismi” di Armando Testa (fino al 24 febbraio 2019)
Biglietti per la sola mostra: intero Euro 12 – ridotto Euro 6
Biglietti integrati Musei Reali: intero Euro 20 – ridotto Euro 10
La mostra è accessibile al pubblico dal martedì alla domenica con orario 10-19.
Ingresso e orario biglietteria
presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 dalle ore 8,30 fino alle ore 18.
Una fitta nebbia lattiginosa avvolge Venezia nascondendo calli e canali. Anche la laguna è nascosta sotto quell’umido mantello. La luce dei lampioni si riverbera sui lastroni di pietra dei colli Euganei che formano il selciato della Serenissima. Il vaporetto si stacca dal molo delle Fondamenta Nuove e punta verso la prima isola che si affaccia a nord di Venezia. A mano a mano che ci si allontana dalla riva la bruma si dirada un poco e si intravede il rosso dei mattoni dei muri di cinta e il profilo scuro e cupo dei cipressi dell’isola di San Michele, il cimitero monumentale di Venezia. Un tempo questo lembo di te terra veniva chiamato “cavana de Muran” perché offriva rifugio ai barcaioli diretti a Murano. Oggi è un luogo di pace, serenità e grandi silenzi. San Michele non fu sempre il cimitero della Serenissima. Prima dell’arrivo di Napoleone Bonaparte le salme dei veneziani venivano sotterrate negli spazi adiacenti alla chiesa parrocchiale di appartenenza — come ricordano inizioleti di campi e calli, i lenzuolini sui muri con dipinte le indicazioni stradali — e solamente i benefattori e i nobili potevano avere il privilegio di essere tumulati in chiese o chiostri.E quando non c’era più posto, i poveri resti
venivano trasferiti nelle isole della laguna. Con l’editto di Saint Cloud del 12 giugno 1804 (il famoso “Décret Impérial sur les Sépultures”) venne scelta l’Isola di San Cristoforo della Pace, posizionata di fronte alle Fondamenta Nuove, per accogliere la necropoli cittadina. Nel 1837, con un lungo lavoro che si protrasse per molti anni, venne interrato il piccolo canale che divideva San
Michele e San Cristoforo della Pace, formando un’unica isola, destinata interamente a cimitero cittadino. Sono molti i personaggi illustri inumati a San Michele. In due recinti sono ospitate le sepolture protestanti e quelle ortodosse, segno della millenaria accoglienza di Venezia verso le
altre religioni. Il poeta e saggista americano Ezra Pound è tumulato nel settore evangelico, entrando a sinistra, tra il viale centrale e il muro di cinta. Lì riposa anche il poeta russo Josif Brodskij, Premio Nobel 1987, che a Venezia dedicò le sue Fondamenta degli Incurabili.Nella parte ortodossa s’incontra la tomba di Igor Stravinskij, grande compositore e innovatore della musica di cui si ricordano l’ Uccello di fuoco, Petruska e la Sagra della primavera. Non distante c’è quella del grande impresario teatrale russo Sergei Diaghilev, passato alla storia per aver creato i Balletti Russi, la più rivoluzionaria compagnia di danza del XX secolo, che realizzò una fusione tra danza, musica, arte e moda. Sempre nella parte ortodossa vi è anche un monumento di grande bellezza, collegato a una triste storia d’amore. E’ la tomba di Sonia Kaliensky, giovanissima nobile russa che giunse a Venezia per i festeggiamenti del Carnevale del 1907, dimorando all’Hotel Danieli sulla riva degli Schiavoni. Tra l’allegria generale di una notte di Carnevale, la ventiduenne Sonia si tolse la vita con una dose letale di laudano a causa di una cocente delusione d’amore. Sono davvero tanti gli
ospiti illustri dell’isola di San Michele che vanno richiamati alla memoria. Tra questi il musicista e compositore Luigi Nono, gli storici Giulio Lorenzetti e Pompeo Molmenti, l’attore e grande interprete goldoniano Cesco Baseggio, i commediografi Riccardo Selvatico e Giacinto Gallina, i
pittori e incisori Virgilio Guidi, Emilio Vedova e Mario De Luigi, lo psichiatra Franco Basaglia, straordinario medico e riformatore al quale venne intitolata la rivoluzionaria legge sulla salute mentale, lo scienziato Christian Doppler, il calciatore e allenatore Helenio Herrera, il “mago” che fece grande l’Inter di Angelo Moratti. Due note curiose meritano un accenno. I veneziani meno giovani ricordano che ancora negli anni ’50 si accedeva al cimitero dall’entrata storica a fronte delle Fondamenta Nuove e il primo novembre di ogni anno, giorno della commemorazione dei morti, veniva costruito un ponte di barche, come quello che viene posizionato per la festa del Redentore, che consentiva di attraversare la laguna e collegava Venezia all’isola. L’altra vicenda riguarda la cartolina con una veduta dell’isola
dopo il tramonto che si trovava accanto alle altre immagini illustrate nei chioschi veneziani. La promessa di un appuntamento romantico s’intuiva dalla scritta invitante:”Manchi solo tu!”. Peccato che il luogo non fosse esattamente la “location” più indicata per un rendez-vous sentimentale. Evidentemente chi che le aveva fatte stampare era dotato di uno spirito decisamente burlone. Ma quello scherzo innocente non intendeva certamente mancare di rispetto a chi, veneziano o no, ha fatto dell’isola l’ultima sua dimora.
Marco Travaglini
Pittura astratto-concettuale. Morbida ma coraggiosa. Libera di trattenere, nelle ampie evoluzioni del segno, universi reali e mentali in cui giocano ad ampio raggio misteriose trasposizioni di memorie o di esperienze di vita o riflessi dell’anima cui siamo invitati a partecipare senza mai comprenderne a fondo i significati più veri e ben nascosti. Si presenta così l’arte di Nathlie Provosty:“Forme che slittano,l’una dentro l’altra, che dialogano attraverso richiami, echi e riferimenti cromatici oltre che concettuali”. Americana di Cincinnati (Ohio), a Nathlie Provosty, che oggi vive a New York – Brooklyn, il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino dedica un’interessante mostra – ritornando così ad omaggiare l’arte contemporanea, nella specifica occasione della XXV edizione di “Artissima” – realizzata in collaborazione con “APALAZZO GALLERY” di Brescia. Per l’artista, si tratta della prima personale europea ospitata negli spazi prestigiosi di un Museo, pur se sue opere fanno già parte delle Collezioni di importanti Musei americani, dal Museum of Modern Art di New York al Colby College e al Farnsworth Museum, entrambi nel Maine, a Waterville e a Rockland. A Torino, nella “Sala Plebisciti” di Palazzo Carignano, la Provosty propone il monumentale lavoro (427 x 488 cm.) “Life of Forms” del 2017, un dipinto formato da quattro pannelli giustapposti, il più grande che mai abbia realizzato ma che, nonostante le dimensioni, continua a percorrere i sentieri di quella soffusa intimità e attenzione particolare ai dettagli che in generale contraddistinguono tutti i suoi quadri. In mostra troviamo anche altre due serie di lavori dell’artista, “Triptych (v)” e “Noon”, che servono a completare e a ben comprendere un breve ma intenso viaggio fra le opere più rappresentative della sua odierna produzione. Su carta o su tela la pittrice racconta in astratto una geografia di “forme” che paiono quasi apparire per caso seguendo voli mentali che sono parte viva del suo mondo. Reale e spirituale. Fra illusione e astrazione. Attraverso cifre stilistiche assolutamente attente alla definizione di dettagli che richiedono sforzi particolari di osservazione, pur nell’uso
parsimonioso e personalissimo di una tavolozza dai “colori estremi”, in cui spiccano– in un alternarsi misurato di luci e ombre – i rossi profondi, come i bianchi pallidi e luminosi e, soprattutto, i neri che più che neri sono la sapiente combinazione di blu scuro, viola e pigmenti vari di carbonio, ove spaziano immagini inattese lasciate galleggiare in fluttuanti magmi materici, alla ricerca di verità narrative non poi così necessarie alla reale comprensione (soprattutto emotiva) del quadro. Di forte suggestione è anche l’allestimento espositivo della rassegna, appositamente studiato per far dialogare le opere pittoriche con un’ambientazione sonora realizzata ad hoc dal musicista Andrea Costa, fondatore del gruppo elettronico “Monuments”, nonché autore di molte colonne sonore. La diffusione musicale è stata infatti calibrata, così da risultare ottimale all’ascolto nel punto preciso di miglior contemplazione delle opere. Allontanandosi da questo punto ideale si otterrà uno sbilanciamento sonoro fra le fonti, esattamente come la visione dell’opera diventerà parziale, o distorta nelle forme, per il mutare della prospettiva. Sabato 3 novembre, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee, il Museo resterà straordinariamente aperto fino alle ore 23, con ingresso gratuito a partire dalle ore 18.
Gianni Milani
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“Nathlie Provosty”
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Sala Plebisciti, via Accademia delle Scienze 5, Torino; tel. 011/5621147 – 5623719 o www.museorisorgimentotorino.it
Fino al 6 gennaio 2019 – Orari: mart. – dom. 10/18; lunedì chiuso
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Photo: Delfini Sisti Legnani e Marco Cappelletti, Courtesy dell’Artista e “APALAZZO GALLERY”
Chiamparino: “Di Maio? fa solo propaganda”
Secondo il presidente della Regione Sergio Chiamparino quella di Di Maio è “propaganda pura”, poiché sarebbe impensabile pensare di spostare i fondi per la Torino-Lione sulla linea 2 della metropolitana di Torino. Dice il governatore piemontese: “Esiste un finanziamento europeo per quell’opera, e non si tratta di soldi mutuabili da altre parti, basta contrapporre il trasporto locale con le grandi opere. Bisogna guardare al Paese, non al proprio orticello. Ho visto di Maio che brindava a Marcianise, magari un giorno o l’altro brinderà al primo treno Frecciarossa sulla Torino Lione”.
(foto: il Torinese)
Autunno in città
Nell’ambito del XVII Premio Biella Letteratura e Industria è stato assegnato anche il Premio Confindustria, giunto alla seconda edizione e istituito da Confindustria Piemonte per indagare attraverso lo strumento della narrazione le trasformazioni che investono il lavoro e l’impresa
Quest’anno, la giuria del Premio, espressione della vocazione produttiva dell’intero territorio regionale perché composta dai presidenti delle associazioni industriali piemontesi, ha scelto di assegnare il riconoscimento a Emanuele Felice, autore di Storia economica della felicità (Il Mulino). L’opera è una ricerca che si muove lungo l’idea di felicità nella storia, che arriva a coincidere, di fatto, con la realizzazione umana. «C’è una relazione – ha spiegato l’autore – tra lo sviluppo economico e i diritti umani». Lo scrittore è stato premiato con la seguente motivazione: «Molto coinvolgente e convincente è risultata l’idea di raccontare una storia che tenga insieme i fatti e le idee, le azioni e i pensieri e in cui la felicità risulta essere la chiave interpretativa del passato, cornice nella quale si rileggono tutti i fatti economici e politici. Il volume è una sintesi, peraltro molto efficace, della storia economica mondiale dalla preistoria ad oggi, in cui l’autore analizza l’evoluzione dell’etica e delle aspirazioni, sintetizzando quelle divenute prevalenti nelle varie epoche.Un testo importante e interessante, un testo che fa riflettere perché basato sull’identificazione delle possibilità offerte agli individui che vengono messe a confronto con le loro aspirazioni». L’autore sarà premiato in occasione della cerimonia conclusiva del XVII Premio Biella Letteratura e Industria, che si terrà presso la Città Studi Biella il 17 novembre.
Il Poli festeggia i 60 anni in corso Duca
Testimonianze dirette e documenti spesso inediti presentati in un seminario e una mostra per offrire più di uno spunto di riflessione sul ruolo che l’Ateneo ha svolto, svolge e potrà ancora svolgere nei processi di costruzione della città di Torino, tra XX e XXI secolo
Lunedì 5 novembre 2018
ore 10 Foto ufficiale davanti alla targa commemorativa
(ingresso Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24)
A seguire – Seminario
(Sala Consiglio di Facoltà, Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24)
Il 5 novembre 1958 il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi inaugurava i modernissimi spazi dedicati a ricerca e didattica: un seminario e una mostra svelano il filo rosso che collega i primi progetti di trasformazione dell’area ai grandi piani di sviluppo previsti per i prossimi anni grazie al progetto Masterplan. Parteciperanno al seminario “Il Politecnico di Torino e la costruzione della città nel Novecento: la sede di corso Duca degli Abruzzi nel sessantesimo anniversario della sua inaugurazione” il professor Carlo Olmo, storico e Professore Emerito del Dipartimento di Architettura e Design, il professor Rodolfo Zich,già Rettore del Politecnico di Torino e artefice del “raddoppio”, e il professor Antonio De Rossi, coordinatore del gruppo Masterplan. Modererà il professor Sergio Pace, referente del Rettore per i Servizi Bibliotecari, Archivistici e Museali; le conclusioni saranno a cura del professor Juan Carlos De Martin, delegato del Rettore per la Cultura e la Comunicazione. Interverranno il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il vicesindaco della Città di Torino Guido Montanari.
Logistica, “Piemonte penalizzato”
Decreto Genova: gli interporti di Torino-Orbassano e Novara sono fuori dalla Zona Logistica Semplificata (ZLS). A confermarlo l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco, nella sua risposta all’interrogazione del consigliere del partito democratico, Gabriele Molinari che ha chiesto conto alla Giunta dei motivi che hanno portato all’esclusione di una parte strategica del Piemonte. “Si tratta dell’ennesima penalizzazione messa in atto da questo governo nei confronti del sistema delle infrastrutture della nostra regione – ha dichiarato l’assessore in aula – In sede di cabina di regia della logistica del Nord-Ovest ho concordato con i due assessori di Liguria e Lombardia una posizione unitaria per chiedere il superamento dell’attuale ZLS e di quella straordinaria prevista dal decreto Genova, prevedendo l’inclusione di Novara, Orbassano e Mondovì. L’auspicio – ha concluso Balocco – è che nei prossimi sviluppi parlamentari questa esclusione possa essere corretta o che il ministero possa procedere rapidamente a tale integrazione per scongiurare un ulteriore danno alla logistica piemontese”. L’articolo 7 del decreto prevede di comprendere nella zona logistica semplificata, immaginata per rilanciare il porto ligure dopo la tragedia di ferragosto, i retroporti di Rivalta Scrivia, Arquata Scrivia, Novi San Bovo, Alessandria, Castellazzo Bormida e Ovada Belforte (tutti in provincia di Alessandria), nonché i retroporti di Dinazzo e Vado ligure. Dall’elenco risultano esclusi sia l’interporto di Torino- Orbassano, sia quello di Novara, quest’ultimo collocato proprio sulla direttrice Genova-Milano. È, invece, presente Milano. L’essere inclusi nella Zona logistica semplificata consente alle imprese del settore operanti su quei siti di godere di procedure semplificate e dunque di avere minori costi, nonché di contributi pubblici. “Sono contento che l’assessore condivida le mie preoccupazioni – ha ribadito il consigliere Molinari – cosi com’è, quel provvedimento costituisce un danno enorme per i nostri territori, a cui va senz’altro posto rimedio. L’assessore sta facendo la sua parte perché si arrivi a una correzione, ma è evidente che si tratta di un tema sul quale dobbiamo farci sentire”. Durante la sessione del question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Maria Carla Chiapello(Moderati) sulla durata delle impegnative mediche per esami e visite; di Gianluca Vignale (Movimento nazionale per la sovranità) sulla certezza disponibilità finanziaria agli enti locali; di Andrea Appiano (partito democratico) sulla riorganizzazione della rete di laboratori analisi dell’area Omogeneo Nord Ovest; di Nadia Conticelli (Partito democratico) sul completamento delle infrastrutture piazza Baldissera a Torino; di Benito Sinatora (Lega Nord) sulla carenza di carrozzine presso pronto soccorso dell’ospedale Molinette; di Marco Grimaldi (Liberi e uguali) sulla situazione delle comunità terapeutiche di Torino Nord; di Stefania Batzella (Movimento libero e indipendente) sulla rete oculistica e ambulatori ad accesso diretto; di Roberto Ravello (Fratelli d’Italia) sui tempi di apertura del nuovo ospedale di Verduno; di Giuseppe Antonio Policaro (Fratelli d’Italia) sulla Corte dei Conti sull’Asl di Vercelli; di Luca Angelo Bona (Forza Italia) sulle postazioni radio per le emergenze di Lusentino; di Andrea Fluttero (Forza Italia) sul depotenziamenti del laboratorio analisi di Rivoli; di Paolo Domenico Mighetti (Movimento 5 Stelle) sulla chiusura circonvallazione di Tortona; di Gianpaolo Andrissi (Movimento 5 Stelle) sulla grave situazione patrimoniale della società biellese Seab S.p.a.; di Mauro Campo (Movimento 5 Stelle) sull’individuazione di sedi appropriate e sicure per gli istituti scolastici di Mondovì.