

Un paradiso di cioccolato a disposizione per tutti i golosi per ben dieci giorni di eventi nel cuore di Torino, dal 9 al 18 novembre in Piazza San Carlo e via Roma che ospiteranno un centinaio di stand in occasione di CioccolaTò 2018
Un’edizione rinnovata nella formula che promette di attrarre ancora più pubblico degli anni scorsi e coinvolgere appassionati di ogni età. “Sono certo che le famiglie torinesi e i diversi turisti che giungeranno in questo periodo pre-natalizio per ammirare i tesori dei nostri musei, le Luci d’Artista e prendere parte alle manifestazioni del contemporaneo, apprezzeranno la kermesse dedicata alle prelibatezze modellate dalle mani sapienti dei maestri cioccolatieri, con la possibilità di cimentarsi direttamente nell’arte dolciaria nei laboratori che saranno organizzati e misurarsi così con l’estro creativo”. “CioccolaTò è cultura dell’artigianalità. Un evento importante a livello europeo perché si discosta dalle altre fiere monotematiche puramente commerciali. Durante la kermesse torinese, quindi, c’è la possibilità di portare in piazza la propria abilità: da qui arriva l’idea della fabbrica per mostrare come viene lavorato il cacao”, spiega Gregorio Catricalà, organizzatore e responsabile di Craun&Crest. “Con soddisfazione voglio sottolineare la grande attenzione da parte delle nostre imprese dolciarie al ritorno a Torino di CioccolaTò 2018, un’importante manifestazione, che negli anni passati, ha saputo mettere in piena luce l’arte dolciaria dei nostri Maestri cioccolatieri, dei loro laboratori e delle loro botteghe” dichiara Maria Luisa Coppa, Presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia.
Un calendario di eventi che si divide in tre principali blocchi tematici: “Choco Talk”, “Choco Experience” e “Choco Kids”. Gli stand saranno aperti sempre dalle 10 alle 22 (il sabato fino alle 24) e ogni giorno ci sarà la possibilità di degustare, conoscere e divertirsi. Durante i dieci giorni di dolcezza verrà proposto “Cioccolato a Corte”, organizzato da “Viaggi a Corte”: un percorso di degustazioni nelle residenze sabaude e nei caffè storici Torinesi che termina in Piazza San Carlo con la visita alla Fabbrica del Cioccolato e del Gianduiotto (info@viaggiacorte.it). Tra gli altri tour, anche “Torino Golosa Speciale CioccolaTò” che parte in piazza Castello dal punto info Turismo Torino, in collaborazione con SomeWere, ed è un itinerario nel centro storico della città per raccontare la storia del Piemonte più antico e gustare le golosità nate in quell’epoca tra nobiltà e popolo. Sabato 17 novembre, invece, torna “Choco Tram” la cena gourmet sullo special tram Gtt con un menu pensato per l’occasione (infowww.gtt.to.it).
Coinvolti in questa edizione esplosiva di CioccolaTò grandi chef stellati – Claudio Vicina “Casa Vicina” Torino, Andrea Larossa “Ristorante Larossa” Alba, Giovanni Grasso e la Pastry Chef Chiara Petracchini “Ristorante La Credenza” S. Maurizio Canavese, Marcello Trentini “Ristorante Magorabin” Torino – che sveleranno i loro segreti con show cooking di ricette dolci e salate dedicate al cioccolato e il cacao. Per chi vuole sperimentare l’esperienza di una degustazione multisensoriale, venerdì 9 novembre dalle 17 alle 18, il maestro Guido Gobino – ambasciatore del cioccolato di qualità nel mondo – in collaborazione con l’Istitute Internazionale Chocolier proporrà un viaggio alla scoperta del cibo degli Dei che non si ferma al Gusto ma mescola il piacere del palato con l’Udito. In cuffia per accentuare la concentrazione verrà abbinata una attenta selezione musicale.
A tutto questo si unisce un contest che coinvolgerà più generazioni “Nonni e nipoti al Cioccolato”. E’ il contest 2018 per riscoprire e realizzare antiche ricette dei nonni sulla torta al cioccolato. Un modo per condividere momenti preziosi e tramandare segreti di famiglia ai più giovani. Bisogna inviare le proprie specialità, che sia una ricetta o la foto della creazione a iscrizioni@cioccola-to.eu. Tre ricette fra le più originali, decorate e creative o tradizionali, saranno scelte per la sfida finale: nonni e nipoti si raduneranno domenica 18 novembre al pomeriggio presso il ChocoLab in Piazza San Carlo per realizzare le ricette che verranno giudicate da alcuni dei Maestri Cioccolatieri Piemontesi di Ascom, Epat e Conpait. Grazie alla collaborazione con Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato e sponsor tecnico di Cioccolatò, Torino si trasformerà in un laboratorio di cioccolato a cielo aperto con due fabbriche del cioccolato. Non mancherà anche quest’anno la presenza di Centrale del Latte di Torino con degustazioni dei suoi prodotti, ottime merende e Milk break e panna ad accompagnare la cioccolata calda per tutti. Un appuntamento della Città di Torino realizzato da Craun&Crest con il supporto di Conpait e Ascom Confcommercio Torino e Provincia.
Il Consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, il 27 ottobre, ha deliberato l’ammissione ad Anpas di Asava Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza di Alba (Cn) e dei Volontari Vigili del Fuoco Onlus di Santena
Le ammissioni sono avvenute anche grazie al parere positivo espresso da Anpas Comitato Regionale Piemonte.L’adesione al movimento nazionale delle Pubbliche Assistenze ha il preciso significato di inserire l’Asava di Alba e i Volontari Vigili del Fuoco Onlus di Santena come parti integranti e attive di una organizzazione che comprende oggi 929 Associazioni di Pubblica Assistenza, 283 sezioni, 7 organizzazioni affiliate diffuse su tutto il territorio nazionale. Un Movimento nazionale di volontariato che trae le sue origini dalla tradizione solidaristica popolare e si sviluppa costantemente attraverso un profondo rapporto con la gente e con le istituzioni.Anpas ha ideali e scopi precisi ed è caratterizzata da una reale democrazia. È per queste ragioni che chiede a tutte le associazioni di Pubblica Assistenza aderenti di esercitare un ruolo attivo e partecipativo nel Movimento. La struttura è organizzata su due livelli – nazionale e regionale – entrambi dotati di organizzazione, patrimonio e modalità di finanziamento propri.Il presidente Anpas Piemonte Andrea Bonizzoli: «Diamo il benvenuto in Anpas all’Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza di Alba e ai Volontari Vigili del Fuoco Onlus di Santena. Due diverse realtà di volontariato che hanno in comune la volontà di mettersi al servizio della cittadinanza e dei loro territori. Due associazioni, esempi di solidarietà e partecipazione sociale, che rispecchiano ciò che per Anpas è il concetto di assistenza, ovvero essere presenti, accompagnare, condividere una responsabilità ed essere mediatori tra il supporto e la conquista dell’autonomia».Il presidente Asava di Santena, Leoluca Mancuso: «A nome di tutti i volontari e del Direttivo dell’Asava porgiamo un sincero ringraziamento al Consiglio Nazionale Anpas e al Comitato Regionale Piemonte per il prezioso supporto. Esprimiamo la nostra soddisfazione nell’essere ammessi a far parte della grande famiglia Anpas, un passo storico per la nostra associazione che dopo quarant’anni di attività ha intrapreso il percorso di condivisione degli obiettivi e degli ideali comuni ad Anpas, siamo fermamente convinti che da questa collaborazione potremmo trovare ispirazione per una proficua crescita».Il presidente dell’Associazione Volontari Vigili del Fuoco Onlus di Santena, Gianpaolo Rissone: «Un grazie a nome dei volontari che rappresento per averci dato la possibilità, dopo il previsto percorso, di far parte di questa grande famiglia e Associazione. Grazie al Comitato Regionale Piemonte che ci ha seguiti, consigliati e guidati con tutta la sua struttura e le professionali risorse umane. Grazie al Consiglio Nazionale Anpas per la delibera finale. Da una parte abbiamo tutto da imparare in Anpas sotto il profilo organizzativo, gestionale e operativo in ambito di protezione civile e dall’altra speriamo di portare un piccolo valore aggiunto per la specificità del nostro settore. Ancora un sentito grazie a tutti».
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L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 81 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.
Quando pensiamo a Venaria Reale ci viene in mente subito la Reggia, una delle famose Residenze Sabaude, patrimonio UNESCO, progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte su commissione del Duca Carlo Emanuele II e successivamente ripresa da Garove e Juvarra. Bellissimi spazi espositivi, la Galleria Grande, la Chiesa di Sant’Umberto, la Galleria dei Ritratti della dinastia Savoia, i Giardini, mostre itineranti, sculture moderne, la Reggia è un vero capolavoro fatto di spazi imponenti e testimonianze storiche preziose.
Venaria Reale è anche un bellissimo borgo. Un luogo che ci porta indietro, ci ridimensiona con la sua struttura antica e l’atmosfera d’altri tempi, magica e incantata. Un proverbio piemontese dice “Chi vede Torino e non Venaria, vede la madre ma non la figlia.” E’ l’unico comune italiano insieme a Ceresole a vantare il titolo Reale e possiede un suo proprio stemma.
Una volta Altessano, con fondazione di origine romana, Venaria Reale ha un incantevole piccolo centro storico, progettato da Castellamonte, dominato da una strada centrale “Contrada Granda”, oggi via Mensa, dove piccoli ristoranti, bar e botteghe rendono il passeggio gradevole e rilassante. La pianta del borgo ricorda il Collare dell’Annunziata, massima onorificenza della Casa Savoia presente nello stemma. Piazza dell’Annunziata, che rappresenta l’ elemento centrale del blasone, è un bell’esempio di architettura barocca, la chiesa della Natività di Maria Vergine edificata nel 1664–71 fu ristrutturata su progetto di Benedetto Alfieri negli anni 1753–55, l’idea originaria era di costruire due chiese gemelle ma cambiò e si costruì invece dell’Ospedale Civico la cui facciata corrisponde a quella della chiesa. Piacevole e romantica la vista sul torrente Ceronda.
Il comune comprende il Parco della Mandria, il più grande parco cintato d’Europa, che ospita all’interno il Borgo con il Castello omonimo e gli ottocenteschi Appartamenti Reali, la Villa dei Laghi, la Cascina Rubbianetta con la chiesetta di San Giuliano del 1250 decorata con preziosi affreschi. La fauna, ricca e varia, comprende specie interessanti e magnifiche come il Picchio Nero, tassi, volpi e civette e nel bosco si trovano noccioli, faggi, salici.
Storia, arte, natura, paesaggi e architettura, visitare Venaria Reale vale davvero la pena, pranzare in uno dei ristoranti in centro, fare spese nei piccoli negozi, fermarsi, guardarsi attorno e proiettarsi in un altro periodo godendosi le piccole e grandi cose di questo affascinante gioiello piemontese.
Maria La Barbera
Trenta mila, forse ancora di più, dopo i 100 mila sì sul Web: il sì Tav risponde ad anni di manifestazioni No Tav scendendo in piazza Castello, in massa e facendo balenare una maggioranza favorevole all’opera a Torino e in Piemonte. Ma da Roma Di Maio risponde ancora una volta che l’opera è in discussione, mentre la Lega dice il contrario. La manifestazione di Torino è, come spesso sono le cose che capitano a Torino, un punto di svolta nazionale: o i 5 stelle si snaturano e con una giravolta si adeguano o la Lega deve trarne le conclusioni a pena di pagare anche lei, dopo i chiari segnali dai sondaggi sul calo del consenso ai grillini, un prezzo politico troppo alto. Torino si ribella , se trenta mila scendono in piazza vuole dire che il governo della città è già minoranza perché la contestazione non si è limitata al Tav, ma ha accusato tutta la politica comunale di essere insufficiente e rinunciataria. E’ molto probabile che la sindaca Appendino non si
dimetterà, ma è sicuro che il colpo ricevuto è da kappaò. Un messaggio anche per le prossime elezioni europee che 5 Stelle e Lega pensavano di vincere in carrozza. Certo dipende anche dagli avversari, da Forza Italia al Pd, che devono offrire una alternativa credibile e proposte politiche per la crescita e non per far crescere l’assistenzialismo e il debito. In piazza Castello è stato come se ci fossa tutta l’Italia che lavora e produce. Ora si attendono le altre mosse di questa Italia del Sì, probabile la richiesta di un referendum, in Piemonte, sul Tav: sarebbe la prossima mobilitazione delle 7 “madamin” che hanno messo in crisi forse non solo la politica locale ma anche quella nazionale.
(foto R. Chiaravalloti – il Torinese)
Ci sono eventi, fatti, battaglie che vanno al di là della loro stessa essenza e connotazione. La manifestazione dei 30 mila a Torino, a favore della Tav, realizzata senza supporti politici, ma ingrossatasi fino al riempimento di Piazza Castello, è una di queste. Un segno di come il tam tam e i social possano esser un mezzo idoneo per diffondere e creare consenso su un evento, quando la gente non ne può più. Per la questura di Torino erano “solo” 25 mila. Comunque sia, un numero impressionante di gente che è stufo di un Paese immobile che non fa più nulla da anni. Si tratti di Tav, Terzo valico e via di seguito, in un mondo che non sta mai fermo, noi ci siamo candidati all’immobilismo eterno. All’idea strampalata, sul rapporto costi benefici che è un’analisi che non vuol dir nulla e non ha senso perché le verifiche si fanno solo a posteriori, per monitorare, quello che si è fatto e non prima di realizzarlo.I sostenitori della sfida del Sì hanno stravinto, ma chi sono? Solo i favorevoli alla Tav oppure tante mamme, nonne, famiglie intere che ce l’hanno con l’immobilismo di tanti che non si chiamano solo come il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, ma di un intero sistema che ha fatto della mancata assunzione delle responsabilità e dell’agire il suo credo paralizzante. Mino Giachino, uno degli organizzatori della manifestazione, dice dal palco: “Se siamo qui è solo per merito di prefetto e questore”. Implicita la frecciata al Comune, tanto che il sindaco Antonella Appendino ha dovuto tenerne conto e dichiarare: “In piazza molte energie positive ha detto
l’Appendino, pronta a instaurare un dialogo costruttivo. Abbiamo sempre ascoltato tutti e continueremo a farlo”. Sembrerebbe che il successo dell’evento dovrebbe portare a dialogare con gli “altri”, quelli che hanno un’idea diversa, fino ad arrivare alla sintesi e mediazione costruttiva tesa a far ripartire Torino e, visto che la manifestazione di questa città ha un significato simbolico, a far ripartire l’Italia ferma e immobile da decenni, mentre gli altri corrono. Per quello che si è perso non si può tornare indietro, ma si può ancora fare qualcosa per le nuove generazioni. ” Emerge, in tutto il suo rilievo, la sua primaria importanza per il nostro Paese, il tema delle aree interne, rurali e di montagna, verso le quali si deve ritrovare una attenzione adeguata da parte dei pubblici poteri. Un futuro che ha saputo concretizzarsi respingendo la nozione di periferia per affermare un fecondo collegamento tra saperi e capacità tradizionali, e gli odierni orizzonti dell’economia digitale”.Chiudiamo con una citazione effettuata dal presidente Sergio Mattarella durante il discorso per la ricorrenza del dramma dell’alluvione tenutasi a Valle Mosso ( Biella): “Memoria non è venerare le ceneri, ma preservare il fuoco”, permettendoci di aggiungerne anche l’autore, il boemo, Gustav Mahler.
Tommaso Lo Russo
In tutto 27 chili di seppie , totani e sogliole in stato di conservazione non adeguato e senza etichettatura sono stati scoperti dalla polizia nel ristorante-pizzeria cinese La Frasca in via Ventimiglia a Torino. Il titolare è stato denunciato per detenzione di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione e il locale chiuso finché non saranno a ripristinare corrette condizioni di igiene.