Venaria reale, non solo la Reggia

Quando pensiamo a Venaria Reale ci viene in mente subito la Reggia, una delle famose Residenze Sabaude, patrimonio UNESCO, progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte su commissione del Duca Carlo Emanuele II e successivamente ripresa da Garove e Juvarra. Bellissimi spazi espositivi, la Galleria Grande, la Chiesa di Sant’Umberto, la Galleria dei Ritratti della dinastia Savoia, i Giardini, mostre itineranti, sculture moderne, la Reggia è un vero capolavoro fatto di spazi imponenti e testimonianze storiche preziose.

Venaria Reale è anche un bellissimo borgo. Un luogo che ci porta indietro, ci ridimensiona con la sua struttura antica e l’atmosfera d’altri tempi, magica e incantata. Un proverbio piemontese dice “Chi vede Torino e non Venaria, vede la madre ma non la figlia.” E’ l’unico comune italiano insieme a Ceresole a vantare il titolo Reale e possiede un suo proprio stemma.

Una volta Altessano, con fondazione di origine romana, Venaria Reale ha un incantevole piccolo centro storico, progettato da Castellamonte, dominato da una strada centrale “Contrada Granda”, oggi via Mensa, dove piccoli ristoranti, bar e botteghe rendono il passeggio gradevole e rilassante. La pianta del borgo ricorda il Collare dell’Annunziata, massima onorificenza della Casa Savoia presente nello stemma. Piazza dell’Annunziata, che rappresenta l’ elemento centrale del blasone, è un bell’esempio di architettura barocca, la chiesa della Natività di Maria Vergine edificata nel 166471 fu ristrutturata su progetto di Benedetto Alfieri negli anni 175355, l’idea originaria era di costruire due chiese gemelle ma cambiò e si costruì invece dell’Ospedale Civico la cui facciata corrisponde a quella della chiesa. Piacevole e romantica la vista sul torrente Ceronda.

Il comune comprende il Parco della Mandria, il più grande parco cintato d’Europa, che ospita all’interno il Borgo con il Castello omonimo e gli ottocenteschi Appartamenti Reali, la Villa dei Laghi, la Cascina Rubbianetta con la chiesetta di San Giuliano del 1250 decorata con preziosi affreschi. La fauna, ricca e varia, comprende specie interessanti e magnifiche come il Picchio Nero, tassi, volpi e civette e nel bosco si trovano noccioli, faggi, salici.

Storia, arte, natura, paesaggi e architettura, visitare Venaria Reale vale davvero la pena, pranzare in uno dei ristoranti in centro, fare spese nei piccoli negozi, fermarsi, guardarsi attorno e proiettarsi in un altro periodo godendosi le piccole e grandi cose di questo affascinante gioiello piemontese.

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

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