

Nelle gare internazionali di Praga e Innsbruck
Nell’ultima settimana i pattinatori dell’Ice Club Torino Asd diretto da Claudia Masoero hanno affrontato le prime gare internazionali. La coppia di artistico di recentissima formazione composta dalla pinerolese Vivienne Contarino e dal campione italiano junior Marco Pauletti ha vinto la medaglia d’oro nella categoria junior, imponendosi con 116.05 nella “Riedel Cup” di Praga, svoltasi il 10 e 11 novembre. Pochi giorni dopo, il 16 e 17 novembre, i due italiani hanno bissato il successo nell’ “Inge Solar Memorial Alpen Trophy 2018” di Innsbruck, conquistando un’altra medaglia d’oro, sempre nella categoria coppie junior, con il punteggio totale di 125.52. I due pattinatori italiani sono allenati da Cristiana Di Natale e da Edoardo De Bernardis e i loro programmi, il corto pattinato sulla musica “Leave out all the rest” dei Linkin Park e il lungo su quella del “Fantasma dell’Opera”, sono coreografati da Andrea Vaturi. Sempre nell’ “Inge Solar Memorial Alpen Trophy 2018” è scesa sul ghiaccio anche l’italo-svizzera Anais Coraducci che, dopo aver preso parte allo stage estivo dell’Ice Club Torino a Cerreto Laghi, ha deciso di trasferirsi nel capoluogo piemontese per allenarsi con Edoardo De Bernardis e vestire i colori della società piemontese. La Coraducci, classe 2003, ha chiuso la gara della categoria junior con una medaglia di bronzo, presentando un libero sulle musiche di Einaudi e totalizzando 135.04 punti, e si è piazzata alle spalle dell’azzurra Alessia Tornaghi, pattinatrice dell’Agorà di Milano, che ha svolto la preparazione estiva nei ritiri dell’Ice Club Torino, seguita da Edoardo De Bernardis.
BC
L’orribile vergogna viene raccontata in un volume potente e obiettivo, con un ricco apparato iconografico e documentario
Ottant’anni fa venivano promulgate le leggi razziali con le quali il fascismo escluse gli ebrei dalla società italiana. Ottant’anni dopo va posta grande attenzione verso fatti che possono apparire lontani e che invece hanno una tragica eco ai giorni nostri, quando si scopre che i semi dell’intolleranza e dell’odio, accompagnati dai demoni della supposta supremazia razziale, sono ancora terribilmente vivi e prosperanti. E’ quello che fa lo storico torinese Claudio Vercelli con il suo libro “1938 Francamente razzisti. Le leggi razziali in Italia“(Il Capricorno, 2018). L’orribile vergogna razzista viene raccontata in un volume potente e obiettivo, con un ricco apparato iconografico e documentario, che analizza presupposti, clima e linguaggio del razzismo mussoliniano. Claudio Vercelli ,docente a contratto di storia dell’ebraismo presso l’Università Cattolica di Milano, impegnato in un’importante attività di ricerca in storia contemporanea presso l’Istituto di studi storici Salvemini di Torino, con questo libro contribuisce ad approfondire una delle pagine più nere della storia nazionale. Una storia che il 14 luglio 1938 vide Il Giornale
d’Italia pubblicare un testo – “Il fascismo e i problemi della razza” – tristemente noto come il Manifesto della Razza. Una tesi rilanciata il 18 settembre di quell’anno da Benito Mussolini a Trieste quando preannunciò la promulgazione delle leggi razziali che stabilirono, per i cittadini italiani “di razza ebraica”, la progressiva privazione dei più elementari diritti civili. Ottant’anni dopo pare che la memoria sia appannata e che la follia razzista sia tornata a seminare odio e violenza. Eppure il timore che la storia possa ripetersi dovrebbe suggerire di non chiudere gli occhi o voltare lo sguardo altrove. Ragionare sulla genesi, sullo sviluppo e sugli effetti di lungo periodo di quei tragici provvedimenti, è quindi più necessario che mai. E Claudio Vercelli aiuta a farlo con questo libro prezioso, guardando al passato per aiutare a comprendere meglio alcuni aspetti del presente.
Marco Travaglini
L’uomo, l’artista, il politico. Così si intitola la mostra che il Consiglio regionale dedica a Gipo Farassino, presentata ieri a Palazzo Lascaris
DALL’UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO REGIONALE “Ël 6 ëd via Coni l’é na cà veja che gnanca na volta l’era nen bela”: è l’inizio di una delle canzoni più conosciute di Gipo, ambientata nei pressi di Porta Palazzo, a Torino, dove tutto ebbe inizio e dove il musicista nacque. Uno dei più importanti cantautori piemontesi proveniva da un quartiere povero della città, ma fu proprio questa condizione a diventare la sua fortuna, ad essere protagonista delle sue canzoni sia in torinese che in italiano. La mostra stata allestita in collaborazione con la “Fondazione Caterina Farassino”, creata nel ricordo della figlia prematuramente scomparsa. All’anteprima sono intervenuti l’altra figlia dell’artista, Valentina, presidente della Fondazione che ha ringraziato il Consiglio regionale per l’omaggio che dedica a suo papà e il giornalista Bruno Quaranta che ha ricordato l’importanza e la grandezza di Gipo nell’interpretare la canzone d’autore in lingua piemontese. “Farassino era un vero artista, un grande piemontese, un talento raffinato che conosceva a fondo il mondo dei grandi cantautori italiani e stranieri che, ricambiati, lo ammiravano” ricorda la consigliera regionale Silvana Accostato intervenuta in rappresentanza dell’Assemblea legislativa. Numerosi ex-parlamentari e consiglieri presenti in sala tra cui Umberto Bossi, Enzo Ghigo, Matteo Brigandì e Giampiero Leo. Storica fu l’amicizia con Fabrizio De Andrè, con cui condivise la poesia e con cui era solito passare le serate dopo i concerti, bevendo e cantando. I cimeli presentati nella mostra mantengono intatta la capacità di evocare in pochi tratti quell’universo e farlo sembrare, allo stesso tempo, lontano e vicino. Gipo ha attraversato i momenti più difficili della storia del nostro paese, le contestazioni del Sessantotto, quelli bui all’inizio degli anni ottanta, sapendo raccontare con un sorriso dolce-amaro ciò che stava succedendo nella sua città di operai, di quelli che avevano il Sangone come unico mare e che sognavano il riscatto dalla loro condizione.
Dal 1987 al 1994 è stato segretario della Lega Nord Piemont, entrando successivamente alla Camera dei Deputati e poi nel Parlamento europeo. Assessore regionale all’Identità piemontese, nel 2005, proprio dopo la morte della figlia, decise di tornare al suo primo amore, la musica. La mostra è visitabile presso la Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” di via Confienza 14, dal 22 novembre all’8 gennaio.
La coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova ritiene che lo stop alla Tav sia “il peggior scenario che si possa immaginare”, con un costo elevatissimo che non sarebbe coperto dai fondi europei. Vero, a suo parere, che la Torino-Lione è un’opera costosa, ma produrrà “benefici molto alti”. Lo ha detto alla visita al cantiere francese dell’opera , annunciando che il finanziamento europeo per la tratta internazionale passerà dall’attuale 40% al 50%”. “Ci sono state sette analisi costi-benefici – ha aggiunto – ne possiamo aspettare anche un’ottava”.
Dopo il grande successo della Japan Week, Torino ospita la mostra che racconta la vita e la natura del Giappone antico attraverso le opere dei grandi artisti del XIX secolo: HOKUSAI e HIROSHIGE
Organizzata da Next Exhibition, con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, nella splendida cornice di Palazzo Cavour, nel pieno centro della città. E prodotta da Artika con curatore Daniel Buso.
La mostra si struttura come un percorso didattico finalizzato alla descrizione e all’approfondimento di alcune tra le tematiche più importanti per la comprensione della cultura giapponese. Chi erano i Samurai? Che ruolo aveva la Geisha? Come si chiama il magico momento della fioritura dei ciliegi che tinge di bianco e rosa tutto l’arcipelago? A questi e a molti altri interrogativi la mostra darà una risposta, proponendo un viaggio nell’incantevole e misterioso mondo del Giappone antico.
Le opere principali esposte in mostra sono i tradizionali Ukiyo-e, produzione artistica giapponese tra le più note, studiata ed esposta in tutto il mondo.Le immagini realizzate dai grandi artisti come i celebri Hokusai e Hiroshige possiedono un fascino che permane immutato ancora oggi. Oltre alle stampe originali della nota “Onda” e delle “Trentasei vedute del Monte Fuji”, scopriamo di volta in volta paesaggi lontani, temi alla moda, eleganti bellezze, luoghi e volti dal Giappone che hanno conquistato l’Occidente a partire dalla metà del XIX secolo, oltre ad un raffinato repertorio di vedute capaci di restituire ai nostri occhi l’aspetto conturbante del Giappone fiorito.
Le opere d’arte esposte sono state prodotte grazie al minuzioso lavoro di intagliatori di blocchi di legno di ciliegio selvatico, inchiostratori e stampatori che hanno usato esclusivamente carta di gelso, già nota nella Parigi di metà Ottocento come ‘carta giapponese’. La bellezza di queste immagini viene presto compresa dagli Occidentali che, dopo il 1868, iniziano a commercializzare gli Ukiyo-e in Europa e negli Stati Uniti. Si sviluppa dunque una moda irresistibile che ispirò anche i grandi autori dell’Impressionismo tra cui Van Gogh, il quale copiò “Il giardino dei pruni” e “Pioggia serale sul ponte Ohashi” di Hiroshige, e Edouard Manet che inserisce sullo sfondo del “Ritratto di Emile Zola” due immagini giapponesi: la figura di un samurai e un dettaglio di paesaggio naturale con ramo fiorito.
Proprio la tematica dei fiori emerge nell’esposizione rievocando l’Hanami, una tra le più antiche tradizioni del Giappone, ovvero la consuetudine dei giapponesi di ammirare e contemplare all’inizio della primavera la fioritura dei ciliegi che conferiscono al paese un aspetto di incantevole bellezza. In mostra si potrà dunque ammirare il capolavoro del genere Ukiyo-e fiorito: “Il Giardino dei susini a Kameido” dalla serie “Cento Vedute dei luoghi celebri di Edo (Tokyo)”. La prima versione è del 1857 ed è frutto del talento di Utagawa Hiroshige (1797 – 1858).
Accanto ai fiori degli Ukiyo-e giapponesi troviamo inoltre le opere di Claudio Massini (Napoli, 1955), esponente della pittura italiana degli ultimi decenni che in mostra espone alcune opere di grande complessità tecnica la cui raffinatezza e silenziosa eleganza ricordano da vicino modi e forme della produzione artistica giapponese.
L’esposizione inoltre offre un panorama completo sulla cultura e sull’arte giapponese, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’elegante e raffinata atmosfera orientale. Attraverso una selezione di 100 opere, provenienti da tre collezioni private trevigiane, fra cui la Collezione Manavello e la Collezione Guarnieri, si ammirerà un’eccezionale selezione di kimono ed obi originali, paraventi, armature, ventagli e fotografie. Il percorso, sviluppato in diverse sezioni, si snoda tra il suadente mondo femminile della geisha e il fascino dei leggendari guerrieri samurai per poi ammirare animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri rievocati in maniera differente nelle varie espressioni artistiche.
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Giorni e orari di apertura
La mostra sarà aperta tutti i giorni, inclusi i festivi:
Ultimo ingresso consentito in mostra un’ora prima dell’orario di chiusura.
Prezzi biglietti:
Intero: 12 euro + prevendita
Ridotto generico (valido per over 65, under 12, cral convenzionati, media partners, possessori di Tessera Musei e disabili): 10 euro + prevendita
Ridotto gruppi (per un minimo di 25 persone): 8 euro + prevendita
Ridotto scuole (per un minimo di 15 alunni): 6 euro + prevendita
I bambini al di sotto dei 3 anni non pagano.
I biglietti sono acquistabili in prevendita presso il circuito Ticketone (on-line su www.ticketone.it e in tutti i punti vendita affiliati). Il costo di prevendita è di base 1,50 euro e cambia a seconda della modalità di acquisto scelta (es. ritiro presso il luogo dell’evento o spedizione a casa con corriere). Durante i giorni e gli orari di apertura della mostra sarà possibile acquistare i biglietti anche direttamente al botteghino presso Palazzo Cavour in via Cavour n. 8 Torino.
Info e Prenotazioni scuole:
Per ulteriori informazioni contattare la biglietteria di Next Exhibition al numero 011/19214730
Per le prenotazioni scuole è possibile contattare il numeroTicketone dedicato ai gruppi 011/0881178.
Ecco un appuntamento per tutti gli appassionati della Storia italiana e torinese alla proiezione del documentario storico “Storia di 1 Tram“, che si terrà giovedì 22 novembre alle 20.30 presso il cinema teatro Gioiello
La sala di via Cristoforo Colombo 31 a Torino, da vent’anni ristrutturata a teatro e gestita da Torino Spettacoli secondo modelli teatrali nuovi anche con formule di “lunga tenuta” nella prosa brillante, guarda in questa occasione ai suoi trascorsi di cinema vintage di lunga tradizione.La proiezione è realizzata in collaborazione con Torino Spettacoli. Un documentario che ha visto la luce dopo 4 anni di lavoro e che vuole fare luce sulle vicende di personaggi destinati a cambiare la Storia d’Italia e non solo, andando a raccontare storie che non sono presenti nei libri di storia. Frutto della costante interazione fra ricerca storica ed interviste originali a protagonisti, testimoni indiretti, esperti e storici, sulla circolare numero 1 si vivrà un viaggio lungo il decennio precedenti lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Attraverso le testimonianze inedite di personaggi come Massimo Ottolenghi, Bruno Segre, Piera Levi Montalcini, con l’ausilio dei ricercatori storici dell’Istoreto, i due registi Alessandro Genitori e Elis Karakaci hanno raccontato una Torino diversa, tra teatri, case chiuse e un movimento studentesco impressionante. Luoghi mitici come il Liceo Classico “Massimo D’Azeglio”, il polo universitario di Torino, le strade e soprattutto la circolare del Tram numero 1 che in quegli anni ha unito la città. Il documentario che ha visto la luce grazie alla perseveranza dell’associazione Cinemage è stato reso possibile grazie all’ausilio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Stampa di Torino che ha dato spazio alle storie del passato, e soprattutto grazie alla cittadinanza che in più occasioni si è stretta intorno al progetto per aiutare l’associazione nella sua opera.
Qualche nota in merito ai registi:
Alessandro Genitori: laureato a Torino in giurisprudenza, è iscritto all’albo dei giornalisti, con all’attivo collaborazioni con la “Gazzetta del Sud” e “La Stampa”. Matura un’esperienza professionale in Toscana come addetto stampa presso la “Fondazione Meyer” ed entra a far parte del comitato scientifico della rivista “Neuroscienze Anemos”. Editor Office del giornale “Surgical Tribune”, dipendente dell’Ufficio Stampa della ONLUS “Cifa For Children”. Appassionato di fotografia e cinema, realizza diversi progetti cinematografici e documentari, tra cui “Il Fotografo” presentato durante l’ultima Festa del Cinema di Roma. Nel 2017 presenta il documentario “Storia di 1 Tram”. Elis Karakaci: nato a Shkoder (Albania), frequenta corsi di recitazione e dizione. Laureato all’Università degli Studi di Torino, corso di laurea in DAMS – sezione cinema – regia. Videomaker libero professionista, ha lavorato presso il Salone del Libro di Torino e presso la fiera Expo di Milano. Collabora con la redazione giornalistica DigiTV, realizza progetti cinematografici tra cui “CinCin Pupa”; “Ceci n’est pas”, “Tutti Dormono”, “Il Nemico è là fuori”, “Il Fotografo”. Nel 2017 presenta il documentario storico “Storia di 1 Tram”.
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Trailer Documentario: https://www.youtube.com/watch?v=o_sn-96O8oQ
Sito Ufficiale Cinemage: http://www.cinemage.it/i-progetti/storia-di-un-tram
Sito Torino Spettacoli: http://www.torinospettacoli.com/
Prezzi Biglietti film Storia di 1 Tram: posto unico € 5
ridotto unificato (under 26, over 60, abbonati, convenzionati, gruppi) € 3
Informazioni e prenotazioni: Biglietterie Torino Spettacoli
TEATRO ERBA – Torino, c. Moncalieri 241 – tel 011/6615447- T.GIOIELLO -To, v.Colombo 31-tel. 011/5805768
TEATRO ALFIERI – Torino, p. Solferino, 4 – tel 011/5623800 – www.torinospettacoli.it
Nelle scuole di Volpiano riparte il progetto «Con i nostri occhi», avviato nel 2014 secondo il modello della «Pedagogia dei genitori» di Riziero Zucchi e Augusta Moletto
Il cuore di questa iniziativa è la convinzione che «la famiglia è componente essenziale e insostituibile dell’educazione e possiede risorse e competenze che devono essere riconosciute dalle altre agenzie educative». La proposta si rivolge, in particolare, ai genitori di ragazzi con disabilità, ma non solo, poiché, come sottolinea la presentazione «tutti i genitori devono poter avere l’occasione di presentare i loro bambini con i propri occhi, perché ogni bambino è speciale e gli occhi di chi lo ha visto crescere nella realtà di tutti i giorni rappresentano un punto di vista imprescindibile». «Con i nostri occhi» si propone di realizzare, per ogni ragazzo che partecipa, un libretto scritto dai genitori con lo scopo di presentare il figlio a compagni di classe, docenti e famiglie, utilizzando il linguaggio della quotidianità. Il testo, accompagnato da alcune foto, si snoda attraverso temi come «Chi sono?», «Le cose che mi piacciono», «Modi coi quali comunico», «Modi coi quali puoi aiutarmi», «Quello che devi conoscere di me», «Quello che voglio tu sappia di me». Il metodo «Con i nostri occhi» è diventato in molte realtà parte integrante dei percorsi di integrazione scolastica delle persone con difficoltà, in base ai protocolli stipulati tra scuole, Asl ed enti locali. A Volpiano viene gestito dall’Istituto Comprensivo ed è sostenuto dal Comune, attraverso l’Unione Net, e dalla Asl TO4. «È un progetto molto positivo – commenta l’assessora alla Scuola Elisa Gigliotti – perché permette di cambiare il punto di vista sulla disabilità, coinvolgendo direttamente le famiglie; crediamo molto in questa iniziativa e siamo contenti che l’adesione cresca anno dopo anno».
Quale modo migliore per festeggiare con i bambini la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza alle OGR se non offrendo loro il parco giochi del futuro, dove i disegni prendono vita, i colori si muovono e si possono spostare cose che non ci sono?
Giovedì 22 e venerdì 23 novembre, i bimbi da 3 a 10 anni potranno entrare a Future Park al prezzo speciale di 5 euro, e vivere così un’esperienza di realtà virtuale interattiva, che coniuga modalità di gioco tradizionali e digitali, creatività e nuove tecnologie, entertainment ed educazione. In questo spazio unico in Europa, realizzato dal collettivo teamLab (già autore del padiglione del Giappone a Expo 2015), i piccoli si trasformeranno in creatori di scenari e storie che cambieranno in continuazione: i loro disegni, nati da un foglio bianco, prenderanno vita sui ledwall, grazie all’interazione diretta con gli ambienti digitali, sensibili al tocco, proposti all’interno degli ambienti ludici proiettati nel futuro. Future Park si sviluppa in quattro differenti postazioni, ognuna delle quali corrisponde a un’esperienza creativa specifica.
Light Ball Orchestra è l’area in cui si può interagire con sfere luminose che mutano colore e suono, rispondendo agli stimoli esterni generati dai movimenti dei bambini, fino a formare un’orchestra. Altre sfere sospese reagiscono ai cambiamenti delle sfere a terra, modificandosi in base all’interazione dei partecipanti.
A table where Little People Live è un’installazione con tavoli interattivi e proiezioni sensibili che cambiano a seconda degli input immessi dai bambini.
La terza proposta si articola in due ambienti futuristici: Sketch Aquarium e Sketch Town.
In Sketch Aquarium le creature marine disegnate dai bambini si animano subito dopo essere state inserite in uno scanner: pesci multicolori, sirene, squali, diventano proiezioni all’interno del mare virtuale e iniziano a nuotare liberamente reagendo al tocco dei piccoli disegnatori. Si possono creare gruppi di pesci e far sì che nuotino insieme oppure, toccando i sacchetti di cibo, si possono “nutrire” gli abitanti del mondo marino.
Sketch Town è invece la città immaginaria, sempre diversa, in cui lo spazio urbano si modifica in base ai disegni dei bimbi: macchine, edifici e perfino navicelle spaziali sono proiettati nel paesaggio del futuro e iniziano a muoversi “comandati” dai piccoli.
INFORMAZIONI PRATICHE
OGR Future Park
Corso Castelfidardo, 22 – Torino
orari
Giovedì- venerdì dalle 15 alle 19
Sabato e domenica dalle 11 alle 19
Ultimo accesso un’ora prima della chiusura
biglietti
giovedì 22 e venerdì 23 novembre prezzo speciale 5 euro
negli altri giorni
bambino + adulto 15 euro
2 bambini + adulto 21 euro
2 adulti + 1 bambino 21 euro
10 bambini + 1 accompagnatore 50 euro
Biglietti acquistabili su Ticketone o alla biglietteria di OGR Torino.