“1938 Francamente razzisti”

L’orribile vergogna viene raccontata in un volume potente e obiettivo, con un ricco apparato iconografico e documentario

Ottant’anni fa venivano promulgate le leggi razziali con le quali il fascismo escluse gli ebrei dalla società italiana. Ottant’anni dopo va posta grande attenzione verso fatti che possono apparire lontani e che invece hanno una tragica eco ai giorni nostri, quando si scopre che i semi dell’intolleranza e dell’odio, accompagnati dai demoni della supposta supremazia razziale, sono ancora terribilmente vivi e prosperanti. E’ quello che fa lo storico torinese Claudio Vercelli con il suo libro “1938 Francamente razzisti. Le leggi razziali in Italia“(Il Capricorno, 2018). L’orribile vergogna razzista viene raccontata in un volume potente e obiettivo, con un ricco apparato iconografico e documentario, che analizza presupposti, clima e linguaggio del razzismo mussoliniano. Claudio Vercelli ,docente a contratto di storia dell’ebraismo presso l’Università Cattolica di Milano, impegnato in un’importante attività di ricerca in storia contemporanea presso l’Istituto di studi storici Salvemini di Torino, con questo libro contribuisce ad approfondire una delle pagine più nere della storia nazionale. Una storia che il 14 luglio 1938 vide  Il Giornale d’Italia  pubblicare un testo – “Il fascismo e i problemi della razza” – tristemente noto come il Manifesto della Razza. Una tesi rilanciata il 18 settembre di quell’anno da Benito Mussolini a Trieste quando preannunciò la promulgazione delle leggi razziali che stabilirono, per i cittadini italiani “di razza ebraica”, la progressiva privazione dei più elementari diritti civili. Ottant’anni dopo pare che la memoria sia appannata e che la follia razzista sia tornata a seminare odio e violenza. Eppure il timore che la storia possa ripetersi dovrebbe suggerire di non chiudere gli occhi o voltare lo sguardo altrove. Ragionare sulla genesi, sullo sviluppo e sugli effetti di lungo periodo di quei tragici provvedimenti, è quindi più necessario che mai. E Claudio Vercelli aiuta a farlo con questo libro prezioso, guardando al passato per aiutare a comprendere meglio alcuni aspetti del presente.

 

Marco Travaglini

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