redazione il torinese

L’ospedale Mauriziano contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’ospedale Mauriziano di Torino nel 2018 promuove l’eliminazione della violenza sulle donne con iniziative organizzate e coordinate dall’équipe multiprofessionale aziendale per l’assistenza delle vittime di violenza sessuale e domestica e dal Comitato Unico di Garanzia aziendale. Da venerdì 23 a lunedì 26 novembre dalle ore 9 alle ore 16 verrà esposto al pubblico un allestimento interattivo aperto alla popolazione ed ai dipendenti sul tema dell’eliminazione della violenza sulle donne. I visitatori potranno interagire con l’allestimento lasciando una traccia del loro passaggio, disegnando, colorando o scrivendo la propria testimonianza nell’allestimento realizzato in corridoio in corridoio Turati davanti alla Direzione sanitaria di presidio. Inoltre verrò esposto l’allestimento “Posto occupato” presso il Pronto soccorso e presso il Padiglione Carle negli ambulatori.

I limiti di Torino

Torino è una città spenta, nonostante le ” luci di artista ” in questo periodo le conferiscano un fascino particolare. Questa è la mia impressione. Non tutte le difficoltà  dipendono da chi in questo momento  governa la città, ma si va diffondendo la convinzione che  l’attuale Amministrazione rappresenti un ostacolo ad un suo rilancio

 Del resto un conto era stare all’opposizione, criticare la giunta Fassino ( che non aveva affatto demeritato)  e indicare una esigenza di cambiamento; altra cosa è gestire i problemi e tentare di risolverli.  Tre sono, secondo me,  i limiti di fondo: un ideologismo esasperato; l’assenza di un visione strategica che invece è stata il punto di forza delle giunte che hanno preceduto l’attuale e,  infine, l’inesperienza e una forte dose di incompetenza. Il combinato disposto tra un certo ideologismo e l’incompetenza ha effetti micidiali. La città fino a un po’ di tempo fa appariva dinamica e capace di cogliere e valorizzare le opportunità; oggi non è cosi e, proprio per questo, credo che una parte di coloro che avevano ritenuto che fosse necessario voltare pagina, si stiano interrogando sull’efficacia del loro voto rispetto ai risultati. La Sindaca Appendino era apparsa agli occhi di molti una “novità” : è  giovane, non diceva cose così strampalate, anche perché criticare chi gestisce il potere, non avendo mai governato, consente una formidabile rendita di posizione; inoltre non era del tutto  estranea ad una parte dell’establishment che pure criticava. I risultati non sono stati quelli che molti si attendevano: dal no alle Olimpiadi alla decisione di essere in giro per il mondo mentre la sua maggioranza approvava un atto di indirizzo che per la prima volta schiera il Comune sul fronte dei No al progetto, è  stato un susseguirsi di errori e decisioni sbagliate. I Torinesi sono persone pragmatiche e di buon senso; anche quelli che non l’avevano votata, erano curiosi di capire se e come sarebbe cambiata la città, ma col passare  dei mesi le preoccupazioni per il futuro e le critiche nei confronti dell’immobilismo della Amministrazione  sono via via divenute prevalenti. L’esito della manifestazione convocata per riaffermare il valore della Tav dal punto di vista degli interessi di Torino e del Piemonte ha espresso plasticamente questo disagio, segnando se non una rottura una presa di distanze sempre più  marcata di una parte della città. È presto per dire se e come questa disillusione si tradurrà sul piano politico e personalmente diffido da chi con troppa superficialità stabilisce una serie di automatismi, ma la situazione si è rimessa in movimento sia a Torino che nel resto del Paese.

Wilmer Ronzani

ANIMALI E AMBIENTE: ULTIMATUM ALLA POLITICA

ANIMALISTI E AMBIENTALISTI HANNO PRESENTATO IL LORO PROGRAMMA ALLE FORZE POLITICHE DELLA REGIONE PIEMONTE

“Il Piemonte che sogniamo” era il titolo della conferenza stampa che il Tavolo Animali & Ambiente ha presentato  nella Sala Viglione del Consiglio Regionale del Piemonte alla presenza di giornalisti e consiglieri regionali. La conferenza stampa aveva lo scopo di presentare un documento programmatico da sottoporre alle forze politiche regionali in vista delle elezioni del 2019, con l’invito ad inserirlo nei rispettivi programmi elettorali. Nel documento le associazioni chiedono ai gruppi politici una coraggiosa svolta in favore della tutela degli animali e dell’ambiente. Hanno dichiarato le associazioni: “Il Piemonte che sogniamo è una regione che tenga conto dei tempi che cambiano, un Piemonte che guardi al futuro. Non è più possibile continuare a trattare gli animali come degli oggetti da usarsi a piacimento, così come non è più possibile depredare le risorse dell’ambiente. La natura è la nostra casa comune e come tale va rispettata, così come vanno rispettati gli animali in quanto esseri senzienti.” Il documento programmatico tratta numerosi temi: agricoltura e foreste, alimentazione, benessere animale, beni comuni, energia, fauna selvatica, mobilità e trasporti, parchi e aree protette, rifiuti, urbanistica e territorio. Tutte tematiche sviluppate nella direzione di una qualità di vita migliore, basata sul rispetto per la natura e per i suoi abitanti, a qualunque specie essi appartengano. Alla conferenza stampa sono intervenuti alcuni degli esperti di settore che hanno contribuito alla stesura del documento, come Enrico Moriconi (garante regionale diritti animali), Giovanni Valle (mobilità e trasporti), Gian Piero Godio (energia). Tra i consiglieri presenti sono intervenuti Francesca Frediani (M5S), Nadia Conticelli (PD) e Silvana Accossato (LEU) i quali hanno plaudito all’iniziativa e manifestato l’intenzione di collaborare alla stesura di un programma che tenga conto delle richieste delle associazioni. Il Tavolo Animali & Ambiente, formato dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, ha dichiarato l’intenzione di avviare un dialogo con tutte le forze politiche delle prossime elezioni regionali allo scopo di far conoscere agli elettori quanto sarà recepito e quanto sarà rigettato dalle liste e dai singoli candidati. Nel corso della legislatura, le adesioni e le intenzioni dei candidati e dei partiti alle proposte del Tavolo verranno monitorate, così come verrà anche monitorata l’attività della Giunta e dei singoli Assessori.

 

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:

Rosalba Nattero

Presidente SOS Gaia

Outdoor, Francia e Italia alleate

Italia e Francia insieme  per la promozione del turismo outdoor  nell’area naturale tra il Monte Bianco e la Costa Azzurra. Ci penserà  Pitem Mito, il piano integrato nell’ambito del programma europeo di cooperazione transfrontaliera Alcotra 2014-2020, presentato  a Torino, che può contare su 8 milioni di euro e riguarda le Regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e, in Francia, Region Provence-Alpes-Cote d’Azur, Savoia, i dipartimenti Des Alpes-Maritimes, Hautes-Alpes e Alpes de Huate Provence. Sono  quattro i progetti principali: Outdoor Data (informazione e comunicazione), Outdoor Qualità (per migliorare l’attuale turistica transfrontaliera), Percorsi Transfrontalieri (con l’obiettivo di creare un corridoio piste ciclabili e pedestri in raccordo con i percorsi già esistenti, come le Vie Francigena, Alpina, dei Pellegrini), e  Esperienze Outdoor.

CACCIA, ON. BRAMBILLA: “IN CIRCOLAZIONE POTENZIALI OMICIDI”

“Quello di ieri pomeriggio, nelle campagne di Canale Monterano (Roma), non è stato il solito omicidio venatorio, ma si distingue per due aspetti. Primo: la vittima era un signore di 72 anni, un nonno, che passeggiava dietro una siepe a pochi metri da casa sua. Secondo: lo sparatore ha 78 anni e, sembra di capire, “le carte in regola” per il porto d’armi. Come possiamo chiamare una persona, che va in giro col fucile e spara a un’ombra, perché, a quell’età, il suo divertimento è ammazzare un cinghiale? Io lo chiamo delinquente. Certo non sono in regola, con la coscienza e con il buon senso, le autorità che, con la loro totale indifferenza, consentono a potenziali omicidi di vagare per boschi e campagne e di commettere atti delinquenziali come quello accaduto ieri. Quale Stato non tutela neppure un cittadino che osa far due passi fuori di casa? E’ assurdo, inaudito, intollerabile”. Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, commentando l’incidente di caccia in provincia di Roma. Siamo circa a metà della stagione e in ambito venatorio vi sono già state una decina di vittime (tra cui due giovani di vent’anni) e decine di feriti (compresi due bambini). “E’ inaccettabile – sottolinea l’ex ministro – l’indifferenza delle autorità, che di fatto agevola non solo la caccia, ma “questa” caccia, con regole palesemente inadeguate, e, sempre e comunque, favorisce i cacciatori, indipendentemente dalla strage di animali (anche di specie protetta), dai catastrofici effetti del maltempo in molti territori, e dall’appuntamento settimanale con morti e feriti. Fatte le debite proporzioni, non c’è grande differenza tra la percentuale dei morti “da caccia” e quella delle vittime per incidenti automobilistici. Solo che andare in macchina è ormai una necessità, mentre la caccia è inutile e anacronistica e va semplicemente abolita. Di qui, nel frattempo, la mia proposta di prevedere il reato di omicidio venatorio, con la stessa pena base di quello stradale: da due e sette anni di reclusione. Tenere in mano un’arma letale dovrebbe comportare una responsabilità in più rispetto al normale omicidio colposo. Invece l’irresponsabilità dilaga. Bisogna inoltre introdurre il silenzio venatorio il sabato e la domenica, per tutelare chi nei boschi e nelle campagna va per godersi la natura e non per distruggerla, raddoppiare, con controlli rigorosi, le distanze di sicurezza da potenziali bersagli come case, strade, ferrovie, mezzi agricoli o animali domestici, e rendere più difficile ottenere il porto d’armi. Mentre le procedure per le richieste motivate da esigenze di difesa personale sono molto rigide, una licenza per uso sportivo si ottiene più facilmente. Vale cinque anni e il certificato medico di idoneità è necessario solo al momento del rinnovo. Troppo poco, soprattutto se consideriamo che la maggior parte dei cacciatori ha un’età compresa tra 65 e 78 anni”. Nelle 11 stagioni di caccia tra il 2007 e il 2018, secondo l’Associazione vittime della caccia, ci sono stati 217 morti e 804 feriti, senza contare gli incidenti con armi da caccia fuori dall’ambito venatorio.

13 anni dopo nessun colpevole per la morte di Matilda

Al  processo  in corte di Assise d’Appello a Torino la Procura Generale ha chiesto di non condannare Antonino Cangialosi per l’omicidio di Matilda, la piccola di 23 mesi che morì nel 2005  a Roasio nel Vercellese. Assolta nel 2012  in via definitiva la mamma della bimba,  Elena Romani che allora era la compagna di Cangialosi. Non ci sono dunque colpevoli per la morte della piccola. “Il fatto che  non si possa arrivare a un giudizio di colpevolezza è una sconfitta  per tutti noi che ci siamo occupati del caso e una sconfitta del sistema giustizia. Ma condannare una persona sulla base delle risultanze dei vari processi non si può”, è il commento del procuratore generale Marcello Tatangelo.

Straniero e cittadino

I temi dell’immigrazione e dell’integrazione saranno al centro  del convegno “Straniero e cittadino” in programma venerdì 23 novembre alle 17  presso la Soka Gakkai in Corso Bramante, 58/9. Oltre agli interventi dei relatori, tra i quali il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti e il vicepresidente del Comitato regionale Diritti umani, Giampiero Leo, ci saranno le testimonianze di stranieri che vivono da tempo a Torino. Modera Luca Rolandi de La Voce e il Tempo.

Incendia la casa per ripicca con la moglie: il figlioletto che stava dormendo muore soffocato

DALLA LOMBARDIA   Terribile tragedia causata da un uomo di 52 anni,  a Sabbioneta, nel Mantovano: ha incendiato l’abitazione dove viveva la moglie per vendicarsi dell’intenzione di lasciarlo, provocando la morte per soffocamento del loro bambino di 11 anni che riposava in camera da letto. Ora l’uomo è in carcere, per la convalida del provvedimento di restrizione della libertà personale. Quattro giorni fa aveva ricevuto dal giudice il divieto di avvicinarsi alla casa di famiglia.

Muore donna travolta da auto

DALLA LIGURIA  E’ morta l’anziana travolta da un’auto in centro a Rapallo, mentre stava camminando sul ciglio della strada. La donna, ottantenne,  è stata immediatamente soccorsa, ma non c’è stato nulla da fare per salvarle la vita. Il conducente che l’ha investita è risultato negativo all’alcoltest.

Porte aperte nella storia del Mauriziano

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Sabato 24 novembre: Porte aperte nella storia del Mauriziano di Torino. Anche quest’anno si prevede un’iniziativa che vuole fornire l’opportunità al pubblico di visitare le sale di rappresentanza del Gran Magistero e l’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano, arricchendo il percorso con l’esposizione della storia delle origini dell’ordine militare e cavalleresco e del suo patrimonio, a partire dal tenimento di Stupinigi. Si rinnova la collaborazione delle tre istituzioni: Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano, Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino (DIST) e Fondazione Ordine Mauriziano, che, attive separatamente nei settori dell’assistenza, dell’istruzione, ricerca e formazione, e della conservazione e valorizzazione del patrimonio, si ritrovano a condividere valori ed intenti che furono propri dell’Ordine Mauriziano.Prima della visita guidata, c/o l’Aula Carle, sarà possibile assistere alla visione di un filmato sull’evoluzione storica dell’ospedale Mauriziano “Umberto I” di Torino.

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Ospedale Mauriziano Umberto I°, ingresso storico, corso Turati 46

Visite guidate gratuite sabato 24 novembre, dalle ore 10 fino alle ore 16

Durata della visita: circa 60 minuti

 

Per informazioni ed eventuali prenotazioni:

e-mail archiviostorico@ordinemauriziano.it; tel. 011-5082229; 011-5082966