redazione il torinese

Supertruffa: il papiro di Artemidoro era tarocco

  Il tribunale di Torino ha archiviato per prescrizione il procedimento per truffa nei confronti di Serop Simonian, il mercante d’arte armeno di 76 anni che nel 2004 piazzo’  per la ragguardevole cifra di 2 milioni e 750 mila  euro alla Fondazione per l’Arte della Compagnia San Paolo di Torino  il  cosiddetto “Papiro di Artemidoro”, un presunto reperto dell’antico Egitto. Fin dall’inizio ci furono molti dubbi sull’autenticità del papiro, tanto che il Museo Egizio si rifiutò di esporlo. Gli approfonditi esami hanno fugato ogni dubbio: il reperto era tarocco. Secondo la procura la falsità è “abbondantemente provata”. Ma la prescrizione  ha estinto il reato.

Politica senza bussola. Tutto è perduto fuorché l’onore

Tutto è perduto fuorché l’onore. Bisognerà capire chi ha avuto e dunque difenderà il proprio onore. O chi non l’ha mai avuto e allora non avrà nulla da difendere. Per ora sappiamo che un po’ tutti hanno letteralmente perso la bussola. Le forze politiche vagano dicendo e sostenendo che tutto é sotto controllo, ma in realtà nulla ma proprio nulla lo è. I più da sponde opposte sostengono di parlare in nome del popolo diventato Spirito uno ed indivisibile. Così Matteo Salvini pro Tav da Roma si autonomina rappresentante di rutto il popolo. E il Marchese del Grillo (più prosaicamente il Beppe nazionale) benedice i no Tav. A loro Silvio Berlusconi gli fa un baffo. Lui al massimo è unto dal Signore.  Ma c’ è sempre uno più bravo di tutti: Marco Travaglio grande fustigatore dell incoerenza di Matteo Renzi. Lui giovane liberale, giovane montanelliano teorico ed amico del Marchese del Grillo non si accontenta più. Ora con il Fatto Quotidiano si erge ad organo di partito, il partito dei no Tav. Fa i conti giusto per essere preciso e sostiene che la manifestazione di Torino vale il doppio di quella di Roma. Vale il doppio perché ci sono stati il doppio dei partecipanti. Ineccepibile. Conclusione : la maggioranza non c’ è più. Ma no? Manco per idea. Il Pd ha voluto mettere insieme il diavolo e l’acqua santa. Eccoli i risultati, e secondo qualcuno dovrebbero durare cinque anni a palazzo Chigi. Ne dubito fortemente. E la commedia continua. Domenica caffè con Matteo Salvini. Il dopo sarà moderatamente positivo? Nel sentire la dichiarazione del presidente  di Confindustria non si direbbe. Sintesi: con i ritardi le imprese coinvolte falliscono e riprendere sarà impossibile. Più che pessimista direi che è realista. E a Giggino non è bastato un primo incontro. Martedì esame di riparazione per la Banda Bassotti ( Conte Toninelli Di Maio e forse Castelli). Castelli e Toninelli assolutamente non capiscono. Dunque è del tutto inutile.  Conte non si sarà impegnato con il fioretto in Europa. Giggino dira’:  nel contratto di governo abbiamo deciso un approfondimento. Poi decideremo. Ci impegniamo a fine anno nel rendere pubbliche le conclusioni. Ergo, continuano a perdere tempo e francamente continuo nel non capire queste organizzazioni sindacali, perché anche loro perdono tempo. Il vero ed unico obbiettivo di tutto il governo è arrivare alle elezioni europee. Vedere cosa succede e poi decidere. Non c è nulla da decidere. Anche gli industriali e i sindacati hanno perso la bussola. Non capiscono quale direzione prendere. Con una complicanza: rischiare di essere complici dell’ignavia  pentastellata. Sicuramente non è facile. Anche il Pd annaspa ripiegato su se stesso, in attesa che Matteo Renzi decida una volta  per tutte e fondi il suo partito. In questo modo prenderebbe due piccioni con una fava.  Formalmente libero di volare dove vuole e soprattutto con chi vuole e lasciare gli ingenti debiti del PD a quelli che rimangono nel PD.  Renzi ci aveva provato a mettere le mani sul patrimonio dei Democratici di Sinistra che avevano ereditato dal PCI. Ma sulla sua strada ha trovato Ugo Sposetti, uno degli ultimi comunisti . Quelli veri veri. Non gli sbrindellati rifondaroli. Talmente comunista che al suo settantesimo compleanno  ha invitato tutti i capataz comunisti, da Napolitano a Dalema. Tranne Fausto Bertinotti che andando con i gruppettari non poteva essere considerato del PCI. E Ugo Sposetti ha fatto costituire mille fondazioni per la gestione del patrimonio rimasto . E non solo: mille biblioteche e mille sale dove i vecchi comunisti continuano a fare politica. Magari da cosa nasce cosa.  Una speranza dobbiamo avercela anche noi. Speranza che qualcosa cambi in questa nostra martoriata Italia. Per ora tutto è perduto tranne l’onore di chi l’onore ha avuto e magari avrà.
Patrizio Tosetto

Negoziante denunciato per lotteria non autorizzata

Per soli 10 euro erano in palio prodotti alimentari per 500 euro. Una vera e propria lotteria, organizzata in un esercizio commerciale di Alpignano, priva però delle necessarie autorizzazioni. Così il titolare è stato denunciato dalle fiamme gialle e rischia multe fino a 12 mila euro. La lotteria  era collegata all’estrazione settimanale del lotto.

Per non dimenticare le vittime di Thyssenkrupp

Dopo l’incontro con il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e diverse altre iniziative di sensibilizzazione, proseguono le attività promosse da Sicurezza e Lavoro, insieme ai familiari delle vittime, per fare memoria e arrivare ad avere piena giustizia per la tragedia alle Acciaierie ThyssenKrupp di Torino del 6 dicembre 2007, in cui morirono sette operai. Lunedì 10 dicembre 2018 – dalle 10 alle 12 al CnosFap Rebaudengo, in piazza Conti di Rebaudengo 22 a Torino, in collaborazione con la trasmissione Mediaset Le Iene, è previsto un dibattito con il giornalista Alessandro Politi, la Iena che ha curato due servizi televisivi – andati in onda il 6 maggio 2018 e il 4 dicembre 2018 – sul mancato arresto dei due manager tedeschi responsabili dell’accaduto – Harald Espenhahn e Gerald Priegnitiz – condannati in Italia con sentenza definitiva della Cassazione del 13 maggio 2016, ma ancora in Germania a piede libero. All’incontro, dal titolo “ThyssenKrupp: quale giustizia in Germania?”, partecipano 12 classi dell’istituto che hanno aderito al progetto regionale “A scuola di sicurezza” (catalogo Ce.Se.Di. – Città Metropolitana di Torino). Intervengono, oltre ad Alessandro Politi, il coordinatore del Gruppo Tecnico Rls della Camera del Lavoro di Torino Rocco Pellegrino, insieme ad altri Rls (Rappresentanti dei Lavoratori per Sicurezza), ai familiari delle vittime ThyssenKrupp e all’ex operaio Thyssen Antonio Boccuzzi. Modera il direttore di Sicurezza e Lavoro: Massimiliano Quirico. Ingresso gratuito. L’incontro rientra nel programma delle Settimane della Sicurezza, organizzate da Sicurezza e Lavoro per promuovere la cultura della salute, della sicurezza, dei diritti e della prevenzione, in particolare tra i giovani, sul lavoro e a scuola. #SetSicurezza18 “L’incontro con la Iena della trasmissione Mediaset – dichiara il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico – è un’ulteriore occasione per avvicinare ragazze e ragazzi, in maniera informale e coinvolgente, ai temi della salute e sicurezza sul lavoro e per far capire loro l’importanza e la complessità della materia, ma anche le enormi difficoltà e sofferenze che devono affrontare i familiari delle vittime di infortuni e malattie professionali”.

 

(FOTO: A. PRETEROTI)

 

 

 

Né vincitori né vinti: Milan Torino 0-0

E’ pareggio tra Milan e Torino: 0-0 nel posticipo della 15a giornata del campionato La sfida per l’Europa di San Siro termina. I granata restano imbattuti in trasferta, dimostrando di sapere resistere contro un Milan che non ha saputo cogliere diverse opportunità durante la partita. Prima dell’incontro il presidente Cairo ha voluto ricordare lo scomparso Gigi Radice: “E’ stato un grande innovatore, un allenatore ‘totale'”.

Pattinaggio su ghiaccio al 45° Nord

Al 45° Nord Entertainment Center Il Natale è CHRISTMAS FROZEN

Ghiaccio vero con una superficie che supera il 150 mq, in cui potrete pattinare tutti i giorni e tutte le vacanze di Natale, fino al 6 gennaio 2019. Venite a far scivolare i pattini sul ghiaccio, tra un regalo e l’altro!

 

ORARI:

dal lunedì al giovedì dalle ore 15:00 alle ore 21:00

venerdì dalle ore 15:00 alle ore 22:00

sabato e domenica – festivi e dal 22/12 al 06/01 dalle ore 11:00 alle ore 22:00

 

INGRESSO:

BIGLIETTO SINGOLO € 5,00 per 45 minuti (incluso assicurazione e pattini a noleggio)

PROMO FAMIGLIA € 10,00 (2 adulti + 1 bambino under12) per 45 minuti

 

FIABE DI NATALE

Dall’8 al 24 dicembre Babbo Natale, gli elfi, tanti ospiti e spettacoli diversi. Ogni fine settimana al 45° Nord il Natale non si respira, si vive! Arriva Babbo Natale con l’invasione dei suoi inseparabili elfi artisti, indaffarati nei preparativi del Natale. Non mancherà Rudolf, la sua fidata renna, e la bellissima Dama Bianca che racconta favole di mondi lontani ricoperti dalla neve, di regali sotto l’albero e di atmosfere al profumo di zenzero e cannella. Sono molteplici le abilità degli elfi che, ogni pomeriggio durante i weekend fino alla Vigilia, saranno al 45° Nord: giocolieri, maghi, postini, caricaturisti, truccabimbi e baloon artist, per creare insieme tutto ciò che serve per l’arrivo del Natale. Inoltre ogni fine settimana fantastici spettacoli con tanti protagonisti diversi, cartoon concert, intrattenimento per la famiglia, concerto gospel e la Festa della Fantamicizia di RAI YOYO.

Tutti i sabato e domenica dall’8 al 24 dicembre

 

ORARI: sabato e domenica dalle ore 17.00 alle ore 21.00 e il 24/12 dalle ore 12.00 alle ore 17.00

 

SABATO 8 e DOMENICA 9 DICEMBRE 
FIABE DI NATALE – CAPITOLO 1

Due concerti: i cartoni Disney con KEYKO COSPLAY e le atmosfere del Gospel

 

Sabato 8 dicembre la dolce KeyKo Cosplay, direttamente da Disneyland Paris, è la protagonista di uno speciale cartoon concert con le migliori sigle dei cartoni animati Disney e cambi di costume da non perdere!

“Se puoi sognarlo puoi farlo!”, come insegnava Walt Disney, è la frase preferita di KeyKo che vive di musica sin da quando ha 12 anni: cantando in cori e band rock e blues, oggi è arrivata alla sua passione fin dalla nascita, il mondo Disney. Nel suo canale Youtube ripropone rivisitazioni delle canzoni dei cartoni animati Disney interpretate in versione cosplay, altra passione che l’ha portata a vincere tanti premi e inanellare numerosi successi. Oggi lavora e vive a Parigi nel parco divertimenti più famoso d’Europa, continuando ad inseguire il sogno di calcare il palcoscenico Disney.Domenica 9 dicembre non perdete il concerto dei più grandi successi del Gospel interpretati dai cantanti professionisti della Società Culturale Artisti Lirici Torinese “Francesco Tamagno”. Un concerto dalle tipiche e coinvolgenti atmosfere natalizie, con brani che vi faranno sognare e vi scalderanno il cuore eseguiti dalla forza canora del coro della Società Culturale Artisti Lirici Torinese “Francesco Tamagno” costituita nel 1992 a Torino e guidata dalla direzione artistica di Angelica Frassetto .

 

SABATO 15 E DOMENICA 16 DICEMBRE

FIABE DI NATALE – CAPITOLO 2

Due spettacoli per tutta la famiglia, racconti di magie e coinvolgenti dolcezze

 

Sabato 15 dicembre va in scena “Il Baule Magico” la pièce natalizia scritta e interpretata da giovani ed entusiasti performer torinesi: di Silvia Zatti, “Il Baule Magico” è recitato da Sara Furlan, Stefano Fuoco e Martina Gigliotti, che apriranno un baule pieno di…vi aspettiamo per scoprirlo insieme!Domenica 16 dicembre in “Storia al Cioccolato” si ripercorrono le avventure di Willy Wonka nella sua Fabbrica di Cioccolato: nelle morbide scenografie realizzate da Erika Santagada, Ilenia e Andrea Speranza diretti da Diego Casale vi raccontano una storia adatta a bambini a partire dai 3 anni. Se vi piace il cioccolato allora questo spettacolo interattivo fa proprio per voi, una bottega, un concorso e la passione per i cioccolatini più buoni del mondo…non perdetelo, i veri protagonisti sarete voi!

Il mondo dei Social e Il caso Armando Spataro vs Matteo Salvini

Siamo da sempre convinti che i Poteri dello Stato debbano dialogare fra loro. In quest’ottica, giustamente, ci stanno le informative che il Capo della Polizia fa al ministro dell’Interno, dopo averle ricevute, a sua volta, dalla Magistratura inquirente. Da questo, a ipotizzare che se ne possano informare subito i social in modo che tutto diventi di dominio pubblico il passo è ancora lungo. Vale a dire, che se c’è un obbligo di informativa fra i Corpi dello Stato, potrebbe essere stato deleterio informarne i Social, a operazione, ancora in corso. Riepiloghiamo la vicenda dello scontro tra Armando Spataro e il ministro Matteo Salvini. Tutto parte da un tweet di Salvini: “… anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia, che poi ha ammanettato 8 spacciatori (titolari di permesso di soggiorno per motivi umanitari e clandestini) a Bolzano”. A questa esternazione c’è stata la risposta del procuratore Spataro che ha rimproverato al Ministro di aver “messo a rischio un’operazione di polizia“. Replica di Salvini che sostiene che è “inaccettabile” accusarlo di compromettere le indagini e aggiunge… “se il procuratore è stanco, si ritiri“. Sarebbe bastato questo scambio di precisazioni e dileggio da parte di Salvini per non infiammare oltre la polemica. A innescarne una nuova ci ha pensato Giuseppe Cascini, capogruppo al Csm che ridicolizza il ministro Salvini:  ”Non possiamo trascinare questo Paese e le sue istituzioni nel mondo dei social. Non siamo ragazzini e se si assumono incarichi istituzionali bisogna fargli capire che non è più un ragazzino e che deve avere un atteggiamento consono al ruolo”. Continua aggiungendo: “Il ministro dell’Interno non può permettersi di rispondere come ha fatto a un rilievo critico, fosse anche infondato. Non è ammissibile che si risponda con il dileggio, lo scherno, l’irrisione nei confronti di un servitore dello Stato. Non possiamo ridurre tutto a chi fa la battuta più veloce e dice la cattiveria più intrigante: questo lo fanno i ragazzi a scuola”. Discorso pronunciato in apertura di plenum del Consiglio superiore della magistratura che ha provocato reazioni, tra cui, quella di Alessio Lanzi ( Forza Italia) che ha detto che “non si può parlare qui come al bar e definire ragazzino un ministro” e di alcuni togati come Corrado Cartoni di Magistratura Indipendente che ha espresso critiche anche nei confronti di Spataro. “Anche quando il magistrato ha ragione le forme di comunicazione devono essere più sobrie possibili e in questa vicenda forse la forma di comunicazione è stata sbagliata: si poteva fare per vie istituzionali o con una telefonata al ministro”. Il solito ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ha fatto come Pilato, sostenendo che i due contendenti hanno entrambi agito in buonafede e correttezza. In effetti sono due esternazioni, ma si può equipararle? In conclusione, nella lotta fra vita reale contro social, il mondo virtuale ha nuovamente vinto e non è un bene!

Tommaso Lo Russo

 

L’isola del libro

Panoramica settimanale sul mondo dei libri

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Federica Bosco “Il nostro momento imperfetto” – Garzanti- Euro 17,90

 

Il sottotitolo “…Perché non è mai troppo tardi per ricominciare” è la chiave di lettura di questo piacevolissimo romanzo che vi terrà incollati fino all’ultima pagina ….perché vorrete sapere come va a finire e un po’ potreste riconoscervi nella protagonista e nei suoi salti mortali per ottenere la tanto sospirata stabilità affettiva. L’autrice, che è anche sceneggiatrice ed ha al suo attivo successi come “Ci vediamo un giorno di questi” (2017) e vari manuali di self –help, torna con un romanzo dedicato alle seconde chance…quelle che si presentano dopo che le certezze e il trend di vita in cui ci si era barcamenati sono deflagrati in mille schegge di delusione lasciando il cuore in frantumi. La protagonista Alessandra ha quasi 40 anni, è docente universitaria di fisica e si culla sicura nel menage consolidato e quotidiano con Nicola…convinta di avere la vita sotto controllo. Gran bello sbaglio! Perché -galeotto un messaggio sul telefonino del fedifrago- scopre che in realtà è un traditore seriale. Il mondo crolla in un attimo. Ma il destino mette sulla strada della protagonista Lorenzo. Uomo sensibile e affidabile, ridotto in semi-povertà da un velenoso divorzio, un’ex moglie avida, opportunista, e spietata (da non augurare neanche al peggior nemico) e… dulcis in fundo ha pure una figlia insopportabile e carognetta. Certo, date queste premesse per Alessandra nulla sarà facile…ma alla fine…e non sveliamo di più.

 

 

 

Benedetta Cibrario “Il rumore del mondo” –Mondadori- Euro 22,00

 

Della scrittrice fiorentina, che vive a Londra, abbiamo amato soprattutto il libro di esordio “Rossovermiglio” (Feltrinelli) che le valse il Premio Campiello nel 2007. Oggi ci cattura con questo corposo romanzo storico -sullo sfondo c’è il Risorgimento- e un’altra sua eroina, l’inglese Anna Bacon, figlia 18enne di un ricco mercante inglese. Nel 1838 sposa il nobile piemontese Prospero Carlo Carando di Vignon. Ma nel viaggio da Londra a Torino contrae il vaiolo che le deturpa il viso. All’arrivo, il marito non ritrovando la splendida fanciulla impalmata a Londra, reagisce con distacco e freddezza. E’ l’avvio di una difficile e penosa vita coniugale. Solitudine e spaesamento sono all’ordine del giorno per Anna, che col tempo si avvicinerà sempre più al burbero suocero Casimiro. Sarà lui a lanciarle un’ancora di salvezza, coinvolgendola nella gestione del Mandrone, storica proprietà di famiglia a cui è legatissimo e per la quale sogna un futuro. Mentre il marito è sempre più inafferrabile e coinvolto in altre liaisons dangereuses, tra Anna e Casimiro nascerà invece una bellissima complicità che l’aiuterà ad adattarsi alla sua nuova vita appartata, ma operosa.

 

 

 

Paula McLain “Amore e rovina” – Neri Pozza- Euro 18,00

 

Non so voi, ma io vado pazza per autobiografie e biografie, ed eccomi a consigliavi questo libro che racconta la storia d’amore, umana e professionale tra il gigante Hernest Hemingway (scrittore e giornalista, vincitore del Premio Pulitzer nel 53 con “Il vecchio e il mare” e Premio Nobel per la letteratura nel 54) e la sua terza moglie, la giornalista Martha Gellhorn. L’autrice californiana Paula McLaine aveva già scritto nel 2011 “Una moglie a Parigi” (Neri Pozza) in cui ricostruiva il primo matrimonio di Hemingway, a Parigi, con Hadley Richardson che gli darà il primo figlio Bumby. Sono gli anni “poveri e felici” in   cui vivono in un appartamento mal riscaldato e fama e successo devono ancora arrivare. Poi -secondo un copione ricorrente- ecco le altre donne nella vita di Hemingway. Mentre è ancora sposato si innamora della ricca newyorkese, amica di Hadley, Pauline Pfeiffer (detta Fife) che glielo soffierà sotto il naso, gli darà due figli e con lui vivrà a Key West. La biografia romanzata della McLain “Amore e rovina” racconta il profilarsi all’orizzonte della coraggiosissima Martha Gellhorn, che diventerà una delle più importanti corrispondenti di guerra del XX° secolo. Hemingway è il suo eroe e quando per caso lo incontra in un bar di Key West ecco un nuovo inizio. I due condividono la passione per il giornalismo e le trincee, lei lo raggiunge a Madrid, insieme rischiano, raccontano conflitti e imbastiscono la loro storia. “Amore e rovina” racconta gli anni in cui la Gellhorn ristruttura la Finca Vigia, a Cuba, in cui si rifugia con Hemingway, tra il sole dell’Avana, le gite in barca sul Pilar e tanta scrittura. Ma vivere all’ombra di un genio è tutt’altro che facile, soprattutto se hai grandi ambizioni e vuoi solcare il mondo. La storia non finisce bene, lei è l’unica delle sue moglie a lasciarlo e lui non la perdonerà mai per questo. Il libro della McLuan si ferma lì, ma Hemingway sposerà ancora Mary Welsh che gli resterà al fianco fino alla fine, nell’Idaho, quel maledetto 2 luglio 1961, in cui esplode il colpo di fucile con cui lui si uccide. Fine della storia e inizio della leggenda.

 

Se amate Hemingway e volete saperne di più ecco altri consigli di lettura:

 

1) Naomi Wood “Quando amavamo Hemingway” (De Agostini) euro 14,36.

In questo romanzo la giovane scrittrice inglese ripercorre le storie delle 4 donne amate -e tradite- dallo scrittore. Tra la Parigi anni 20, Key West, Cuba e l’America della guerra fredda -passando dalla Guerra Civile Spagnola- traccia anche il profilo dello scrittore: tormentato, passionale, ambizioso e pieno di sfaccettature. Le 4 notevoli Mrs Hemingway si passano il testimone della narrazione e dimostrano che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna…in questo caso più di una.

 

2) Paula McLaine “Una moglie a Parigi” (Neri Pozza) euro 17.00

 

3) Marcelline Hemingway Sanford “Un ritratto di famiglia e mio fratello Ernest Hemingway” (Gingko edizioni). Lo trovate su Amazon a 11,05 euro.

Pubblicato dalla sorella maggiore nel 1962 racconta Hemingway dietro le quinte. Gli anni della formazione all’interno di una grande famiglia di Oak Park, le avventurose vacanze nel nord del Michigan, le prime passioni, gli albori della scrittura e tragedie come il suicidio del padre (1928).

 

4) Amanda Waill “Hotel Florida” Einaudi euro 20,00. Come in un romanzo narra gli anni in cui l’albergo madrileno sulla Gran Via è in piena zona di guerra durante l’assedio della capitale da parte delle truppe nazionaliste. Nelle sue stanze s’incrociano storie e destini di cronisti, spie, fotoreporter, scrittori e militari. Tra loro anche Hemingway e Martha Gellhorn, e gli ebrei in fuga dal nazismo Robert Capa e Gerda Taro che reinventeranno il fotogiornalismo di guerra.

Gemellaggio tra No-Tav e gilet gialli?

“Nel  corteo  di sabato contro la Torino-Lione c’era un cartello con la scritta: chi ascolta industriali e banchieri invece del popolo finisce male. Governo avvisato…”. E’ quanto scrive il movimento  No Tav che  pubblica su Facebook una fotografia di un gruppo di “gilet jaunes” con la bandiera storica degli oppositori dell’alta velocità, bianca con la scritta rossa e il treno nero barrato. “Ci sono notizie terribili ed entusiasmanti dalla Francia il giorno dopo la manifestazione di Torino: oltre mille manifestanti arrestati e centinaia di feriti in una rivolta popolare che non demorde e sta dando esempio a tutta l’Europa”, è scritto sulla pagina social del movimento. “Pubblichiamo questa foto che ci è stata inviata ieri da alcuni No -Tav a Parigi. Il mondo – aggiungono –  si divide in due parti, da una parte  i popoli che lottano per un futuro decente per tutti, dall’altra il potere sempre più arroccato che difende solo gli interessi di pochi”.