redazione il torinese

Vince la Juve ma il Toro non sfigura

Il derby della Mole Torino-Juventus finisce 0-1 nel secondo anticipo della 16a giornata di serie A. Cristiano Ronaldo va a segno su rigore al 25′ della ripresa. I granata non sfigurano in campo per tutta la partita. La Juve ora è a +11 sul Napoli,  secondo in classifica, che domenica è in campo con il Cagliari, e a +14 sull’Inter che ha vinto  contro l’Udinese. Prima del derby, allo stadio Grande Torino applausi per Gigi Radice, l’allenatore dell’ultimo scudetto del Toro scomparso recentemente e anche per Antonio Micalizzi, il giovane giornalista  ucciso nell’attentato di Strasburgo.
 (Foto C. Benedetto www.fotoegrafico.net)

Una domenica con “Torino Natale magico”

DOMENICA 16 DICEMBRE

Ore 10.00-18.00

VILLAGE BEFORE CHRISTMAS

Industrial Village – Strada Settimo 223, Torino

Ingresso gratuito con parcheggio riservato

Il 16 dicembre l’Industrial Village vi aspetta per trascorrere una giornata in famiglia.

Uno straordinario mercatino a cura degli artigiani della CNA Torino dove trovare originali e unici regali di natale. E per i più piccoli la possibilità di scrivere e consegnare direttamente a Babbo Natale la letterina dei desideri. Il tutto in un magico scenario di elfi musicisti, sinfonie natalizie e per non dimenticare la giornata ….uno “scatto” tra i fiocchi di neve!

Ore 12.00 – Oratorio Parrocchia S. Alfonso, via Netro 3

NATALE IN… QUARTA 2018

Inaugurazione della mostra Presepe Artistico

Fino al 13 gennaio 2019 – Orari: feriali 17.00-18.45, prefestivi 17.00-19.30, festivi 10.30-12.30 / 17.00-19.30

A cura dell’Associazione Oratorio Parrocchia S. Alfonso e della Circoscrizione 4

Dalle ore 14.00 alle ore 18.00 – piazza Castello

GRAN PREMIO DI NATALE

Tante piccole auto a pedali, un percorso indicato da Babbo Natale e tanti “piccoli ostacoli”: si avvera così il sogno di tanti bambini, che desiderano salire a bordo di una piccola-grande macchinina. A cura di Mercatini srl

Dalle ore 15.00 alle ore 18.00 – piazza Santa Rita

CLOSE-UP THEATRE

3 postazioni in cui altrettanti artisti intratterranno e stupiranno un pubblico di tutte le età con l’arte magica più vicina agli spettatori: il close-up Theatre. A cura di Fondazione per la Cultura Torino e Masters of Magic

Dalle ore 15.00 alle ore 18.00 – piazza Solferino

ILLUSIONARIUM

Un museo interattivo, la più grande collezione del mondo di illusioni ottiche dove scoprire affascinanti segreti sul funzionamento del nostro cervello, accompagnati da un professore in abiti steampunk e dalla sua assistente, che spiegheranno a grandi e piccini gli inganni delle mente.

A cura di Fondazione per la Cultura Torino e Masters of Magic

Dalle ore 15.00 alle ore 18.00 – Cortile del Maglio, via Vittorio Andreis 18

MAGIC SCHOOL

Una speciale scuola di magia: Davide Brizio, Enrico Marando e Fantasy, eccentrici “maestri di arti magiche”, raccontano storie fantastiche legate ai grandi prestigiatori del passato e insegnano ai bambini come costruire e come esibirsi in veri e propri giochi di prestigio. Alla fine dell’esperienza i partecipanti riceveranno l’Attestato di Illusionista Masters of Magic.

A cura di Fondazione per la Cultura Torino e Masters of Magic

Ore 15.00 – Centro Polisportivo Massari, via Massari 114

FESTA DI NATALE IN MASSARI

Festa sul ghiaccio con dj rivolta alle scuole medie e superiori: Babbo Natale in pista e Coro di Natale nel Palaghiaccio. A cura di A.S.D. Progetto Sport di Borgata e della Circoscrizione 5

Ore 15.30 – GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31

LA MAGIA NELLE COLLEZIONI GAM

Dalla misteriosa Sirena di Sartorio all’effetto magico delle ricerche ottico-cinetiche degli anni ’60 (visita guidata) – Info e prenotazioni: 011 521 1788

A cura di Fondazione Torino Musei

Ore 15.30 – Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto, via Po 55

LUCI PREZIOSE

I partecipanti capiranno come si illuminavano le case nel Settecento. Al temine del percorso i bambini realizzeranno un portacandela natalizio.

Per bambini dai 6 agli 11 anni – Prenotazione obbligatoria: 011 837 688 int. 3

A cura di Fondazione Accorsi-Ometto

Ore 15.30 – Officina della Scrittura, Museo del Segno e della Scrittura, strada comunale da Bertolla all’Abbadia di Stura 200

MAGIE DI CARTA

Una visita-racconto sulla mostra ‘Di Carta. Edizioni e fogli preziosi tra antico e contemporaneo’, excursus storico dall’antichità fino all’arte contemporanea per scoprire la carta. Info e prenotazioni: 0110343090 – info@officinadellascrittura.it

A cura di Associazione Aurea Signa

Ore 15.30 – Chiesa Parrocchiale Natività di Maria Vergine, via Bardonecchia 161

NAVIDAD INTERNATIONAL

La rappresentazione della Natività in Piemonte e nel mondo

A cura del Centro Studi Cultura e Società e della Circoscrizione 3

Ore 15.30 e ore 17.00 – Borgo Medievale, viale Virgilio 107

MAGICO INCONTRO AL BORGO MEDIEVALE

A Natale c’è un gran daffare al Polo Nord: fa eccezione l’elfo Grattapentole. Come per magia, lo incontreremo al Borgo Medievale per visitare le stanze della Rocca e, con la sua voglia di scherzare, coinvolgerà grandi e piccini in un percorso tutto speciale. A tutti i bambini: vi aspettiamo muniti di sonaglini o campanelle!

Info e prenotazioni: 011 521 1788 – prenotazioni@arteintorino.com

A cura di Theatrum Sabaudiae Torino

Dalle ore 15.30 alle ore 18.30 – MUSLI Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia – Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c

UN MAGICO NATALE AL MUSLI

La bottega degli auguri: carta, fili, inchiostri e magici intrecci sono gli ingredienti segreti per realizzare un biglietto natalizioche sappia stupire chi lo riceve!

Info e prenotazioni: 011 197 84944 / 388 474 6437 didattica@fondazionetancredidibarolo.com

A cura di Fondazione Tancredi di Barolo-Area Educativa

Ore 15.30 – Spazi Museali della Basilica di Superga, strada Basilica di Superga 75

LA MAGIA DELLE STELLE A SUPERGA

Una visita per approfondire i diversi significati simbolici, occulti e allegorici che vengono attribuiti alle stelle. Al termine del percorso, un laboratorio dove i ragazzi potranno realizzare la loro stella portafortuna.

Info e prenotazioni: 011 899 7456 – prenotazioni@basilicadisuperga.com

A cura di Servizi Turistici e Museali della Basilica di Superga in collaborazione con CulturalWay

Ore 15.30 – Chiesa S. Alfonso, via Netro 3

ALLA SCOPERTA DELLA MAGIA DELL’ARTE

Visita guidata alle opere del MAU-Museo di Arte Urbana, della Galleria Campidoglio e della luce d’artista ‘Illuminated benches’ di piazza Risorgimento con il critico Edoardo Di Mauro.

Info e prenotazioni: 800 329 329 – info@museoarteurbana.it

A cura del MAU Torino

Ore 16.00 – Officine Folk – Piccolo Teatro di Casa di Contrada San Paolo, via Emanuele Luserna di Rorà 8

DI DOMENICA A TEATRO

Di’ la tua sul Natale

Recital poetico musicale con l’intervento di gruppi folk e gruppi storici

Info: 011 043 7012 / 338 627 1206 – officinefolk@piemontecultura.it

info@monginevrocultura.net

A cura di Associazione Monginevro 2000 Cultura, Associazione Piemonte Cultura e Circoscrizione 3

Ore 16.00 – Centro d’Incontro, corso Belgio 91

NATALinCANTO 2018

Apri la porta, cristiano

Associazione Flacara

Info: Ufficio Informasette 011 011 35751 – www.comune.torino.it/circ7

A cura della Circoscrizione 7

Ore 16.00 – Spina Reale fronte Circoscrizione 5, via Stradella 192

ENJOY YOUR: SPINA REALE

Giornata di festa con animazione culturale e artistica, accompagnamento a cura della Banda Musicale della Polizia Municipale della Città di Torino

A cura di Associazione Enjoy e della Circoscrizione 5

Dalle ore 16.00 alle ore 18.00 – Polo del ‘900, via del Carmine 14

LA MAGIA DEL NATALE AL POLO DEL ‘900

Un pomeriggio di lettura, storie e gioco con Bombetta

Info e prenotazioni: didattica@polodel900.it

A cura di Fondazione Polo del ‘900, Valorizzazione culturale e Audience Development

Ore 16.00 – MUFANT MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza, via Reiss Romoli 49 bis

HARRY POTTER: LA MAGIA DI NATALE

Una giornata per giocare insieme a Lego Harry Potter, la recente edizione integrale e rimasterizzata di tutta la saga dei videogiochi in formato mattoncini ispirata ai romanzi di J. K. Rowling con il giornalista videoludico Federico Ercole.

Info: www.mufant.it / 349 817 1960

A cura di Silvia Casolari e Davide Monopoli, con il sostegno di AxTO-Azioni per le periferie torinesi

Ore 16.30 – Pinacoteca Albertina, via Accademia Albertina 8

CONCERTO DELL’ACCADEMIA SUZUKI

35 bambini del “Pizzico Ensemble” per Nutriaid ONLUS

Info e prenotazioni: 011 089 7370 – pinacoteca.albertina@coopculture.it

www.pinacotecalbertina.it

A cura di Pinacoteca Albertina

Ore 18.00 – Casa del Quartiere di San Salvario, via Morgari 14

CONCERTO DI NATALE

Coro d’Argento dell’Associazione Donne per la Difesa della Società Civile

M° Giorgio Guiot, direttore

Info: www.casadelquartiere.it

A cura della Casa del Quartiere di San Salvario e del Coro d’Argento

Ore 18.00 – piazza San Carlo

CALENDARIO DELL’AVVENTO

Apertura della finestra a cura del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino

Ore 18.15 – piazza San Carlo

ONE MAN SHOW

Adrian Conde

Artista argentino, ha conquistato il pubblico di ogni età e di ogni parte del mondo. Nei suoi show è mago, clown, mimo, ma anche giocoliere e fantasista: un artista a tutto tondo che coinvolge il pubblico in spettacoli esilaranti e originali.Tra i vari premi: 2° Premio Nazionale di Magia Comica (Granada, 2016), finalista al Campionato Latinoamericano FISM 2017

A cura di Fondazione per la Cultura Torino e Masters of Magic

CASTENEDOLO (BS), PER NATALE ARRIVA LA ‘CAMPANA DELLA NUOVA VITA’

Fusa in Molise dalla ‘Pontificia Fonderia Marinelli’ di Agnone, è dono generoso del bresciano Serafino Di Loreto e del giornalista torinese Maurizio Scandurra. Completa il concerto parrocchiale di cinque sacri bronzi recentemente restaurato. Suonerà per i nuovi nati e in ricordo delle vittime di banche e fisco ingiusti

Era esattamente il 14 dicembre del 2017 quando i media bresciani lanciavano l’appello del parroco di Castenedolo, Don Tino Decca, per raccogliere fondi destinati alla fusione di una sesta campana fuori concerto per il campanile della Chiesa di San Bartolomeo Apostolo. Le cinque campane preesistenti e altrettanto preziose, realizzate nel 1864 nella storica fonderia Giorgio Pruneri di Grosio sono state oggetto di un complesso e lungo restauro compiuto dai valenti artigiani bresciani della Ditta ‘Festoni Campane’ conclusosi proprio durante la festa patronale nell’agosto 2018 con una grande festa. Quel sogno tanto ambito e sentito, dopo un anno esatto, è diventato realtà. Il prossimo 15 dicembre, infatti, nel corso della celebrazione eucaristica delle ore 19, verrà inaugurata e benedetta la ‘Campana della Nuova Vita’. L’occasione è la festa di Santa Lucia, che porta ai bambini i doni nel bresciano. Intonata in ‘sol’ per un diametro di 47 cm e un peso complessivo di 70 chili, il sacro bronzo, come tutti i più pregiati al mondo da oltre mille anni a oggi, è stato realizzato dai Fratelli Armando e Pasquale della omonima e rinomata ‘Pontificia Fonderia di Campane Marinelli’ di Agnone, in Molise, da sempre la più antica e stimata fabbrica di sacri bronzi e arte sacra esistente sul pianeta.

 

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A commissionarlo, l’avvocato, accademico e imprenditore Serafino Di Loreto, famoso per essere stato il primo, in Italia, a battersi in prima linea contro le iniquità del fisco e del sistema creditizio italiano fondando otto anni fa orsono proprio a Brescia la ‘SDL Centrostudi Spa’. E, con lui, il giornalista cattolico e campanologo Maurizio Scandurra, già benefattore di altri luoghi sacri quali, in primis, la Basilica di Maria Ausiliatrice fatta edificare da San Giovanni Bosco, cui ha donato, insieme all’ingegner Cristiano Bilucaglia (il primo ad aver azzerato le bollette di luce e gas, canone Rai e accise incluse), il prezioso candelabro artistico liturgico per il presbiterio in occasione del 150° anno dalla sua Fondazione. “La ‘Campana della Nuova Vita’ nasce per celebrare le nascite. Suonerà ogni qualvolta appenderemo in chiesa un nuovo fiocco rosa o azzurro, ed è dedicata a tutti i piccoli della nostra parrocchia precocemente scomparsi: Francesco Benigni, Diego Grasselli, Giorgio Trombadore, Celeste Frassanito, Fabio Gatta, Bryan Liloni, Pietro e Emanuele Ferrari, Federico Peri, Oladipupo Mubarack. Ringrazio vivamente i donatori: il giornalista Maurizio Scandurra per avere permesso di tagliare questo ambito traguardo. E in special modo il Professor e Avvocato Serafino Di Loreto, quale uomo di territorio genuino, attento e sensibile alle esigenze della propria comunità, conoscendo e apprezzando anche il suo impegno calcistico a favore dei giovani del bresciano”, dichiara Don Tino Decca, anche instancabile promotore del restauro del concerto di sacri bronzi. Aggiunge: “Per realizzare la sesta campana e relativa incastellatura, era stata avviata anche una sottoscrizione, il cui importo sinora raccolto, grazie alla generosità dei due donatori e dei parrocchiani, verrà invece interamente devoluto al Reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Civile dei Bambini di Brescia”.  

 

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La campana reca iscrizioni e immagini di alcune fra le figure oggetto di maggior devozione fra i cattolici: a cominciare da Gesù del Sacro Cuore e la Madonna Ausiliatrice, con i Santi Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giovanni Bosco, Domenico Savio, San Francesco d’Assisi, San Pio da Pietrelcina e San Pio X, cui è intitolato l’oratorio di Castenedolo. Suonando, essa commemorerà anche le vittime dell’usura bancaria e del Fisco ingiusto, triste piaga dell’Italia moderna e contemporanea, per la cui giustizia mi batto da anni con il mio staff affinché non si ripetano più gesti estremi di autolesionismo”, aggiunge commosso Serafino Di Loreto. La campana -tra i Santi- riporterà anche il logo della SDL Centrostudi SpA, azienda anch’essa donatrice presieduta dal Professor Avvocato Michele Anastasio Pugliese, Presidente anche del Circolo Antico Tiro a Volo di Roma. “Quando un anno fa – ricorda invece Maurizio Scandurra – lessi sui giornali di questa lodevole iniziativa, la esposi subito al Professor Avvocato Di Loreto: che accettò immediatamente, e di buon grado, di condividerla con il sottoscritto, come solo le persone di cuore e vicine al prossimo sanno fare. Fra l’altro, la campana reca in sé un altro grande pregio: suonerà a slancio puro, essendo fuori, fra l’altro pregiato e antico metodo di suono di cui esistono rarissimi esempi in Lombardia, a eccezione della Valtellina ov’é regolarmente in uso”, conclude l’esperto di campane. A imperitura memoria dell’evento, sulla facciata della canonica, accanto a quella che ricorda i restauri del concerto campanario, verrà permanentemente apposta anche una grande targa artistica pregiata, dono generoso nonché opera delle maestranze della ‘Bottega Del Ferro’ di Castenedolo.

Il bando della II edizione delle Olimpiadi Digitali dei Diritti Umani

In occasione del 70° anniversario della Costituzione Italiana, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e del 50° anniversario della Campagna Elettorale del Senatore Robert Francis Kennedy, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani (d’ora in avanti il “Coordinamento”), l’ISI “Sandro Pertini” di Lucca (d’ora in avanti l’”ISI”) e l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy ONLUS (d’ora in avanti “RFKI”), organizzeranno per il prossimo 8 febbraio 2019 dalle ore 9 alle ore 13 la II edizione delle Olimpiadi Digitali dei Diritti Umani, mentre le prove tecniche si terranno giorno 1 febbraio 2019.

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L’iniziativa sarà regolata dal presente regolamento:

1. La competizione è aperta alle scuole secondarie di II grado di tutta Italia, fino ad un massimo di 40, e si svolgerà sulla piattaforma gratuita Google Hangouts e Kahoot interamente in lingua inglese. Il punteggio verrà calcolato combinando il maggior numero di risposte esatte date nel minor tempo possibile.

2. Le iscrizioni saranno aperte dal giorno 10 dicembre 2018 al giorno 27 gennaio 2019. Le scuole interessate dovranno inviare una lettera di adesione ai seguenti indirizzi email: email: olimpiadigitalidirittiumani@pertini.lucca.gov.it; pagliai@rfkhumanrights.org;

3. Le scuole partecipanti devono disporre di linea ADSL con un requisito minimo di 20 Mega Byte.

4. Ogni scuola potrà partecipare con una sola squadra composta da un massimo di 6 studenti del triennio.

5. La competizione si svolgerà in tre manches: fase eliminatoria, dedicata alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; semifinale dedicata al funzionamento del Sistema delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea e finale dedicata alla figura di Robert Francis Kennedy.

6. Il Coordinamento e RFKI metteranno a disposizione delle scuole partecipanti materiali e bibliografia sui siti:

www.rfkitalia.org e https://sites.google.com/view/olimpiadidigitalideidirittiuma/home

7. Lo staff di RFKI preparerà i questionari, che verranno caricati sulla piattaforma. Le scuole partecipanti riceveranno il PIN per accedere al questionario.

8. Le scuole partecipanti dovranno rendersi disponibili, nella settimana precedente la competizione, ad effettuare test tecnici.

9. Ogni squadra riceverà un attestato di partecipazione.

10. Premi per i primi tre classificati:

a) Alla squadra prima classificata verrà offerto un soggiorno di due giorni (solo pernottamento) presso la sede del Robert F. Kennedy Human Rights Italia (ex carcere de Le Murate, Via Ghibellina 12 a, 50122 Firenze) e gli accrediti per l’edizione 2019 del Lucca Comics & Games (31.10/02.11 2019). I costi di viaggio e di vitto saranno a carico dei vincitori;

b) Ai secondi classificati verrà offerto un soggiorno di due giorni a Viareggio; 4 accrediti per il Carnevale di Viareggio (in una giornata a scelta tra: 9 febbraio, 23 febbraio, 3 marzo, 5 marzo) e 4 accrediti con partecipazione alla serata di gala del Lucca Film Festival-Europa Cinema (Viareggio 16-21 aprile 2019). I costi di viaggio e di vitto saranno a carico dei vincitori;

c) Ai terzi classificati verrà offerto un soggiorno di due giorni a Lucca e gli accrediti per la manifestazione “Collezionando” di Lucca Comics &Games (Lucca, 23 e 24 marzo 2019).

I costi di viaggio e di vitto saranno a carico dei vincitori.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Lucca, dall’Ufficio Scolastico IX di Lucca e Massa Carrara. Un ringraziamento al il Comune di Viareggio, alla società LUCCA CREA S.R.L. e al Lucca Film Festival Europa Cinema per il sostegno all’iniziativa.

Lucca, 7 dicembre 2019

Per Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy ONLUS

Maria Lina Marcucci (Presidente)

Per Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani

Romano Pesavento (Presidente)

Per ISI “Sandro Pertini”

Daniela Venturi (Dirigente Scolastico)

 

Sicurezza e lavoro: sport per la prevenzione

La prevenzione agli infortuni sul lavoro passa anche attraverso lo sport. E’ il caso del trofeo di calcio a 5 ‘Sicurezza e Lavoro – Lavorare in sicurezza’, che si è disputato lo scorso 8 dicembre ed è stato vinto dagli Amici di Rocco, omaggio all’ex operario della Thyssen morto con altri colleghi nel
tragico  rogo del   6 dicembre  del  2007.  Calcio  e sicurezza  sul   lavoro,
dunque, tornano sul campo all’impianto Cit Turin Lde, in corso Ferrucci
63/A a Torino per la partita di gala del trofeo che, programmata in altra
data, era stata spostata a sabato 15 dicembre, alle ore 15.30. Sul terreno di gioco di calcio a 7 ci saranno gli amministratori comunali di Torino e i
giornalisti sportivi. Sono previsti due tempi di gioco da 20 minuti ciascuno
e al termine sono previste le premiazioni e la cerimonia finale di chiusura
del   Trofeo. L’iniziativa   rientra   nell’ambito   della   nona   edizione
delle Settimane della Sicurezza ,   con   l’obiettivo   di   promuovere la
cultura della salute, della sicurezza e dei diritti  sul  lavoro anche in
ambienti informali come quelli degli impianti sportivi , anch’essi non privi
di problematicità per quanto riguarda la sicurezza di atleti e pubblico.In
occasione   della   partita,   al Cit   Turin sarà   inoltre   possibile   visitare
gratuitamente – sino alla fine delle Settimane della Sicurezza (16 dicembre
2018) – la mostra “L’Italia che muore al lavoro. Tragedie sul lavoro e
malattie professionali in Italia”(testi e foto su grandi pannelli e video),
realizzata da Sicurezza e Lavoro e Regione Piemonte, con Inail Piemonte,
Museo  Nazionale  del  Cinema,  Festival  internazionale  CinemAmbiente.
(per richiedere la mostra:contatti@sicurezzalavoro.org).
Massimo Iaretti

Brandirali, la conversione di un comunista

L’interesse per la politica e il desiderio di servire la propria gente, l’ideale comunista e la passione per l’umano, la sete di uguaglianza e la contestazione sessantottina, gli incarichi di partito e poi la presa di distanza dall’ideologia, l’incontro con don Giussani e la conversione, il lavoro di elettricista e quello attuale di educatore per il recupero dei tossicodipendenti: sono innumerevoli le sfaccettature della vita di Aldo Brandirali, raccontata sul palco del Salone Tartara a Casale Monferrato la sera del 12 dicembre durante l’incontro promosso dal Centro culturale Alberto Gai e presentato da Fiorenzo Pivetta (consigliere comunale di minoranza a Casale), sui cinquant’anni di ricorrenza del Sessantotto. In sala tra gli ascoltatori c’era anche il past sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, oggi consigliere di opposizione e fresco di annuncio di un suo ‘ritorno in campo’ come candidato sindaco alla guida di una lista civica. Cresciuto nelle file del PCI e divenuto nel ‘68 leader dell’Unione dei Comunisti Italiani, Brandirali prese parte e guidò la contestazione carico dell’entusiasmo di chi, in quegli anni in cui la generazione adulta sembrava accontentarsi del benessere economico raggiunto, era alla continua ricerca di un significato. Come altri giovani dell’epoca rifiutava che lo scopo della vita fosse l’arricchimento, cercava approfondimenti culturali, tentò l’esperienza della “comune” vivendo insieme ad altri undici ragazzi e condividendo tutto, dagli stipendi ai turni per le pulizie e per la cucina, si oppose al potere nella speranza che a tutti fosse garantita una pari dignità. Nelle manifestazioni il suo nome veniva scandito dalla folla insieme a quello di Stalin e di Mao, ma già serpeggiava nell’animo di Brandirali un’insoddisfazione: si rendeva conto che la messa in pratica dell’ideale comunista non era semplice. «Lo vedevo già nell’esperimento della “comune”: senza la guida di un’autorità, basandosi solo sullo sforzo etico di chi vi partecipava, dopo un po’ di tempo la cosa non funzionava, a partire banalmente dai turni delle pulizie non rispettati. E man mano che prendevo parte alla vita di partito, vedevo sempre più una frattura tra la teoria marxista-leninista su cui mi basavo e il mio desiderio di essere responsabile della mia gente, di lavorare trovando un significato in quello che si faceva, di vivere la politica come un servizio.» Quando tra il ’75 e il ’77 decise di mollare tutto, sia per il contrasto che viveva sia perché stava prendendo il sopravvento la frangia violenta che spingeva per la lotta armata, visse un profondo senso di fallimento, che però lo spinse ad analizzare ancora di più la struttura umana. Complice la moglie, esperta d’arte che mostrandogli le opere frutto del genio umano lo aiutò a superare la tendenza alla sintesi schematica a cui l’ideologia l’aveva abituato, intuì che il marxismo non capisce la realtà della persona, la complessità dell’uomo e iniziò a studiare antropologia.

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Negli anni ’80, con gli ultimi dieci compagni che gli erano rimasti fedeli, chiese un incontro a don Giussani, sacerdote a cui si interessò perché, da come ne aveva sentito parlare, viveva la fede nell’esperienza concreta del quotidiano. L’entusiasmo con cui Giussani accettò l’invito e il modo in cui riconobbe e apprezzò la passione politica che li muoveva, ricucì nell’animo di Brandirali quella frattura generazionale che lo aveva spinto alla contestazione del ’68: «Per la prima volta avevo trovato un adulto che cercava di dare un senso alle cose». Per dieci anni seguì Giussani senza convertirsi, poi un giorno, di fronte alla risposta puntuale della Provvidenza a una particolare necessità di un gruppo di carcerati che Brandirali aiutava, non poté fare a meno di inginocchiarsi in chiesa: «Capii che davvero Dio si era fatto uomo e, inginocchiato, riconobbi un popolo nella gente che vedevo in chiesa e che fino a poco prima criticavo. Proprio io che negli anni avevo perso la concezione di che cos’era un popolo. Io che nel ’68 mi sono sentito sconfitto, adesso che sono di Cristo mi dico vittorioso e mi lascio plasmare dall’esperienza, non ho più le mie idee e le mie teorie, nelle circostanze di ogni giorno riconosco una continua chiamata. La mia persona si è riunificata: avevo il problema di non essere dualista, ora posso unire cuore e ragione». Sollecitato dalle domande a un giudizio sul presente della politica italiana e sui giovani d’oggi, Brandirali afferma che «la politica è la capacità di tenere insieme la complessità, è la continua ricerca delle ragioni anche dell’altro per generare un popolo, una nazione, mentre oggi c’è la tendenza a cercare il consenso più che il bene comune. Mentre il problema dei giovani di oggi sono i genitori hanno cercato di tramandare una posizione senza essere dei testimoni, senza raccontare la propria esperienza. E i giovani, che oggi più che mai sono ricchi di informazioni, hanno a loro volta bisogno di fare esperienza, anche esperienza comunitaria, riconoscendo in ogni circostanza l’emergere di una vocazione».  L’iniziativa del Circolo Alberto Gai è stata sicuramente apprezzabile perché ha consentito una rievocazione culturale di un periodo che ormai si tende a mettere nel dimenticatoio ed il cammino di una persona che non è mai scesa a compromessi nella sua vita ma ha sempre fatto scelte nette e precise.

Massimo Iaretti

 

 

Campionati italiani: la coppia Vivienne Contarino e Marco Pauletti vince ancora

I due pattinatori sono allenati da Cristiana Di Natale e da Edoardo De Bernardis

Ai Campionati italiani di Trento la coppia di artistico di recentissima formazione composta dalla pinerolese Vivienne Contarino e dal campione italiano junior Marco Pauletti ha vinto la medaglia d’oro nella categoria junior, imponendosi con il punteggio di 134,54 e piazzandosi al primo posto sia nel programma corto che in quello lungo. Vivienne Contarino, pattinatrice di Pinerolo, e Marco Pauletti, che si è trasferito lo scorso anno a Torino da da Feltre, hanno proseguito la scia di successi che li ha visti conquistare medaglie d’oro sia nelle gare nazionali che in quelle internazionali della prima parte della stagione, convincendo le giurie con prestazioni sempre in crescita. I due pattinatori sono allenati da Cristiana Di Natale e da Edoardo De Bernardis e i loro programmi, il corto pattinato sulla musica “Leave out all the rest” dei Linkin Park e il lungo su quella del “Fantasma dell’Opera”, sono coreografati da Andrea Vaturi. “Questo risultato, arrivato a pochi mesi dalla formazione della nostra coppia – hanno affermato Vivienne Contarino e Marco Pauletti – è il coronamento di un sogno. Dietro a questa vittoria ci sono tanti sacrifici, tanto impegno e un duro lavoro, ma possiamo dire che ne è valsa la pena. Vincere un Campionato italiano è un immensa emozione e ti spinge a lottare per raggiungere altri traguardi. Ringraziamo tutto l’Ice Club Torino, i nostri allenatori Cristiana Di Natale, Edoardo De Bernardis, Fabiana Di Natale, la nostra Presidente Claudia Masoero, il nostro coreografo Andrea Vaturi e chi ha creduto in noi. Una dedica speciale va alle nostre famiglie che ci sostengono ogni giorno. Questa medaglia è anche loro”. “Vivienne e Marco hanno dimostrato grande determinazione – ha spiegato la Presidente dell’Ice Club Torino Claudia Masoero – e hanno raggiunto un successo meritato. Sono convinta che questa coppia potrà crescere ancora”.

BC

 

Giallo sulla morte dell’assassino del trans Valentina

È’ di Umberto Prinzi, 47 anni, l’uomo che nel 1995 uccise il trans Cosimo Andriani gettandolo in un burrone in Valle di Lanzo, il corpo senza vita  trovato su una strada della collina di Moncalieri. La procura indaga per omicidio poiché il cadavere  presenta lividi  al collo compatibili con lo strangolamento. Il corpo è stato notato da un passante. Andriani, conosciuto come Valentina,  fu ucciso il primo maggio 1995. Si prostituiva e morì a 32. I resti vennero scoperti solo nel 2007. Prinzi fu condannato a 22 anni. Sconto’ la pena fino allo scorso anno.

I cinque di Madison

Chi non ricorda il locale “Arnold’s”? Sì, proprio il bar/drive-in in cui si ritrovavano Richie Cunningham, Fonzie e gli altri giovani di Milwaukee della sit-com “Happy Days”, ambientata tra fine anni Cinquanta e primi anni Sessanta nel periodo del grande “Sogno Americano”, cresciuto tra le guerre di Corea e del Vietnam

 

 Lì era rappresentata in pieno l’”American Way of Life”, ispirata ai princìpi di vita, libertà e ricerca della felicità che hanno da sempre incarnato lo spirito di identità nazionale degli Stati Uniti. Quelli erano anche gli anni della consapevolezza dell’investimento nella rete autostradale, che avrebbe collegato tutti gli States in modo capillare ed efficace soprattutto tramite le Interstate Highways; tra queste la Interstate 94, che in Wisconsin aveva il suo tratto nevralgico tra Milwaukee e la capitale Madison. Tra queste due città la vita musicale era viva e in pieno fulgore, con tante bands che si dividevano la scena nelle più diverse venues, fossero esse ricreative, sportive o universitarie. Tra 1963 e 1964 sorsero The Cannons, tipica band di una college town come Madison: Lee Larsen (V), Mike Keilhofer (chit), Peter Loeb (chit, sax), Jerry Cratsenberg (b) [poi sostituito da Jim Perkins], Mike Turk (batt), accomunati dall’ammirazione per Beatles e Rolling Stones e caratterizzati da affiatamento e da uno spiccato spirito di adattamento ai vari contesti musicali. Non a caso riuscivano con naturalezza ad esibirsi a frat parties (soprattutto University of Wisconsin), così come ad high school proms o in teen clubs, adattando il mood con elasticità ad ogni situazione contingente. I risultati dovettero essere molto buoni, tanto che portarono The Cannons ad aprire concerti anche di gruppi affermati, quali The Kingsmen e The Beach Boys. L’esordio a livello manageriale fu home-made, poiché se ne occupava il bassista Cratsenberg; alla sua uscita (arruolato nell’esercito), il gruppo passò sotto l’ala degli agenti Ken Adamany e (successivamente) Gary Van Zeeland. Il raggio di azione della band si ampliò da Madison fino al nord Illinois, ma anche in Minnesota e Iowa, dove i gigs si moltiplicarono in parecchi adult clubs e parlors. Non mancarono anche le occasioni di misurarsi nelle arcinote “Battle of the Bands”, con affermazioni soprattutto a livello locale in Wisconsin e Minnesota.

 

L’evolversi degli eventi portò inesorabilmente all’ingresso in sala di registrazione, dapprima per una raccolta di covers (mai pubblicata per problemi con intermediari poco trasparenti), poi per l’incisione dell’unico 45 giri di brani originali, che probabilmente uscì nei primi mesi del 1967: “Day To Day (Days Go By)” [Larsen – Keilhofer] (J-1312; side B: “Love, Little Girl”), inciso presso i Cuca Records Studios di Mount Horeb, con etichetta Night Owl del gruppo Cuca Records di James Kirchstein; l’influenza dei Beatles è ancora evidente ed il suono ha caratteristiche già in parte superate dagli eventi, se si pensa che ormai l’ondata psichedelica in quei mesi era in piena affermazione. Dopo l’incisione del 45 giri, la vita e l’attività della band subirono presto un forte rallentamento, a dispetto delle attese dei produttori del disco; è probabile che (come in molti altri casi di bands coeve) The Cannons avessero compreso che il clima musicale si era trasformato, con soluzioni acustiche che facevano apparire il sound del garage tradizionale quasi vecchio di decenni e non più accattivante. Con l’uscita di Peter Loeb, prossimo al matrimonio e all’ingresso alla University of Michigan, The Cannons persero motivazione e stimoli, fino allo scioglimento che probabilmente si realizzò entro la primavera del 1968.

 

 

Gian Marchisio

 

Prima edizione di Nervi in Giallo dedicata allo scrittore svizzero Friedrich Glauser

Si è conclusa a Genova Nervi l’8 dicembre, presso l’albergo Ariston, la presentazione di “Nervi in Giallo” dedicata allo scrittore giallista  Friedrich Glauser. Un evento realizzato da Solstizio d’Estate Onlus assieme all’associazione genovese Lameladivetro e alla città di Genova Nervi

 

Relatori:  Tommaso Lo Russo, il presidente de Lameladivetro Franco Andreoni, Stefania Lorusso de Lameladivetro, il farmacista Massimo Beviglia Canè che ha illustrato “Sofferenza  spirituale e farmacologia – il caso Glauser” con accenni al libro autobiografico dello scrittore Morphium, la giornalista Majela Barragan, la storica Marcella Rossi Patrone, il presidente del municipio di Nervi Francesco Antonio Carleo, l’architetto Alessandro Casareto che ha trattato “Il Cabaret Voltaire, Friedrich Glauser e la nascita del Dadaismo”, movimento culturale che pone le basi del Surrealismo di cui ad Alba, in Fondazione Ferrero, è in corso la mostra “Dal Nulla al Sogno”.  Qualche notizia per spiegare il perché della scelta di Genova Nervi. La prima è che il giallista svizzero vi morì 80 anni fa ( 8 dicembre 1938), a villa Goggi, la seconda è che il rapporto fra l’Associazione Solstizio d’Estate e Lameladivetro ha compiuto 11 anni di intensa attività. Un legame consolidato, indissolubile, come non lo sono molti matrimoni. Per certi versi, un legame forte come quello fra Il Piemonte e la Liguria, non solo geografico, ma di assonanza di idee e di cultura che ha anche portato allo scambio di prodotti attraverso una delle tante vie del sale che congiungevano le due regioni e ne ha determinato la nascita della ricetta emblema del Piemonte: la Bagna Caöda. Torniamo a Glauser; secondo Leonardo Sciascia  può ricordare il Simenon di Maigret (che gli è vicino nel tempo); ma, come aggiungeva lo scrittore siciliano, ha ispirato molto Friedrich Dürrenmatt. Sappiamo con certezza che è stato un grande narratore di storie poliziesche, lucido, sottile, affascinante, con una vita  disordinata, inquieta, allucinata, che ha adottato un genere poliziesco tutto suo, per certi versi contraddittorio da apparire una incongruenza, ma è una contraddizione che ci riporta a colui che è stato il padre del poliziesco: Edgar Allan Poe. Diceva Friedrich Glauser “Non sottovalutate il racconto poliziesco: oggi è l’unico mezzo per diffondere idee ragionevoli”. Non sappiamo se lui davvero scrivesse racconti polizieschi per diffondere idee ragionevoli, ma di sicuro la passione dei gialli, thriller e noir è particolarmente diffusa in Italia e all’estero, tanto che  le statistiche sui libri letti registrano questo filone fra letture di maggior interesse, posizionandosi prima del romanzo rosa. Friedrich Glauser (1896-1938), ebbe una vita dolorosa, ribelle e travagliata (soggiorni in ospedali e manicomi, la Legione straniera, carcere ) e una  produzione letteraria tuttavia intensa, tra cui i polizieschi “Il tè delle tre vecchie signore” (1985), “Il sergente Studer” (1986), “Krock & Co”. (1987), “Il regno di Matto” (1988), “Il Cinese” (1988), “I primi casi del sergente Studer” (1989) ,e inoltre, “Gourrama” (1990), “Dada, Ascona e altri ricordi” (1991), “Oltre il muro” (1993), “Morfina” (1995) e “La negromante di Endor” (1999). A Genova Nervi anche la presentazione delle attività per il 2019 di Solstizio d’Estate Onlus, assieme all’associazione genovese Lameladivetro, particolarmente intense sia in Italia che all’estero, Usa compresi e la conclusione di un nuovo appuntamento per Nervi in Giallo; un piccolo seme gettato nella terra e nel mare che produrrà tanti frutti. Se il mondo del crimine diventa una chiave di lettura per  rappresentare, in forma narrativa, il nostro presente, talvolta la realtà supera la finzione e Il giallo diventa una finestra sulla realtà.