redazione il torinese

Pullman di studenti torinesi finisce contro un muro

Un gruppo di studenti torinesi è rimasto bloccato sul pullman, in Valle d’Aosta,  al rientro da una gita in Svizzera, a causa di un incidente, accaduto stamane sulla strada statale 27 del Gran San Bernardo, nei pressi di Gignod. Il veicolo è finito contro un muro, probabilmente per la copiosa neve. Nessuno dei 52 studenti è  ferito. Un nuovo autobus ha già ricondotto la scolaresca  a Torino.

 

(foto archivio)

Civismo, chi lo interpreta?

di Giorgio Merlo

Dunque, tutti adesso invocano le virtù salvifiche del “civismo” ma pochi, se non pochissimi, sanno come intercettare e interpretare quel civismo

Un civismo che si è imposto all’attenzione del dibattito politico per varie motivazioni che vanno dalla persistente sfiducia nei confronti dei partiti alla “discesa” in piazza di settori della società italiana che mal sopportano di essere intermediati dai partiti. Dalla protesta di Roma contro la sindaca Raggi guidata da un gruppo di giovani donne della capitale alla manifestazione, ormai nota, delle cosiddette “madamine” a Torino contro la sindaca Appendino e la politica dei 5 stelle sul No alla Tav.
Ora, il punto politico della questione è, come sempre, abbastanza semplice al di là di tante
riflessioni. E cioè, questa protesta di piazza – organizzata o spontanea che sia ha poca importanza
– può cambiare la geografia politica nazionale e locale oppure e’ destinata a rientrare nei ranghi e
ad essere uno strumento di supporto per qualche partito o notabile di partito? Avanzo questa
domanda perché qualsiasi protesta di contenuto, o di sistema, assume una valenza politica nel
momento in cui si pone come soggetto politico alle elezioni. Oppure, nella versione minore ma
anch’essa in campo, come semplice stimolo ad alcune forze politiche che si facciano carico di
quelle tesi in vista delle competizioni elettorali locali o nazionali. Questo nodo sarà sciolto solo
attraverso il confronto tra la “piazza” e le forze politiche e, soprattutto, nella capacità dei singoli
partiti di saper farsi carico di quelle istanze.


Ma c’e’ un aspetto che merita di essere ricordato in questo interessante dibattito sul presunto
protagonismo di una fetta della società civile. E cioè, la riscoperta della politica e di alcuni specifici
contenuti avanzati da gruppi della società civile – come la gestione concreta del comune di Roma
o la realizzazione di un progetto ormai antico coma la Torino/Lione – corre il rischio poi di essere
monopolizzato e gestito da vecchi marpioni della politica e dei partiti? Ovvero, se la protesta è
sana, libera, trasparente e spontanea difficilmente potrà essere gestita e patrocinata dai “soliti
noti”.Ecco perché lo stesso civismo e’ ad un bivio: o riesce a trasformarsi in soggettualita’ politica e
quindi a misurarsi concretamente con i cittadini attorno ad un progetto politico e di governo del
territorio, oppure inesorabilmente si limita ad essere un elemento di supporto e di invito ad alcuni
partiti e ad alcuni esponenti di quei partiti a farsi carico di quelle istanze. È’ persin scontato arrivare
alla conclusione che se dovesse prevalere la seconda ipotesi quel civismo si sgonfierebbe
rapidamente per trasformarsi in un semplice prolungamento della propaganda di qualche partito.
E un primo assaggio di questo dibattito lo verificheremo alle prossime elezioni regionali
piemontesi. Certo, non può essere solo la Tav l’elemento discriminante di questo dibattito. Anche
perché, su quel tema specifico, tutti sanno in Piemonte che proprio sulla Tav la coalizione di
centro destra e’ unita e compatta mentre l’ex centro sinistra e’ profondamente diviso perché oltre
alla contrarietà di Sinistra Italiana non possiamo dimenticare l’opposizione dei sindaci Pd No Tav
della Val Susa. Ci dovrà essere anche dell’altro, com’è ovvio e scontato.

 


Ma, in ultimo, la vera sfida politica del civismo – anche e soprattutto in vista delle elezioni regionali
piemontesi – sarà quella di saper recuperare al voto e all’impegno politico concreto quella porzione
di società che si è progressivamente allontanata dalla partecipazione politica e pubblica andando
ad ingrossare le fila dell’astensionismo. Su questo versante si giocherà, dunque, l’efficacia e la
bontà di questo nuovo ed inedito civismo. Purché il tutto non si traduca solo in una operazione
gattopardesca dove un giorno si annunciano grandi proclami politici e di trasparente spontaneismo
e il giorno dopo si scopre che i protagonisti della protesta sono e restano semplici supporter di
alcuni vecchi e noti professionisti della politica. Solo le scelte concrete ci diranno quale sarà la
linea che prevarrà. Lo vedremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Sull’auto rubata demolisce la spallina del ponte

Alla guida di una Lancia Ypsilon  rubata, un automobilista si è schiantato nella notte  contro la spallina del ponte sulla Dora, in corso Umbria a Torino. Ha così abbattuto una decina di metri della ringhiera del ponte Carlo Emanuele III. La polizia ha recuperato la vettura per restituirla al proprietario e il Comune ha provveduto a una sostituzione provvisoria della spallina demolita.

La festa diventa tragedia: ragazzo 23enne muore

Un ragazzo di 23 anni, di origine nigeriana, è stato trovato morto in un appartamento di Collegno, in via  al Molino. Il giovane era in attesa di permesso di soggiorno e ospitato in un centro di accoglienza in zona San Donato a Torino. Sembra che si sia  ubriacato con alcuni amici fino a non riuscire  più a respirare. I suoi amici hanno dato l’allarme solo al mattino successivo (il fatto è avvenuto venerdì) ma arrivati i  carabinieri e soccorsi il ragazzo era già deceduto. Sarà l’autopsia a chiarire anche alcuni lividi trovati sul corpo, forse per una caduta. Due suoi conoscenti connazionali sono indagati per omissione di soccorso, aggravata dalla morte del giovane.

“Matite per Riace”: oltre 500 opere all’asta

Al “Gruppo Abele” di Torino  mostra al servizio del “Progetto Riace” dopo l’arresto e l’allontanamento del sindaco Lucano

In poco più di un mese la “chiamata alle arti” di “Matite per Riace”, iniziativa volta a sostenere progetti umanitari a favore dei rifugiati politici e immigrati in genere nella cittadina della Locride, ha raccolto l’adesione di 75 artisti (illustratori, fumettisti e disegnatori fra i più interessanti e noti a livello internazionale) e una montagna di opere, ben 550, che andranno all’asta il prossimo giovedì 20 dicembre, nella sede del “Gruppo Abele”, in via Sestriere 84 a Torino, dove resteranno comunque in mostra fino al 6 gennaio 2019. Dall’istrionico Staino (papà di Bobo) all’irrequieto toscanaccio Vauro, fino al milanese Guido Scarabattolo, al giovane romano Martoz (al secolo, Alessandro Martorelli), così come all’alessandrino futur-cubista Riccardo Guasco o alla romana di stanza a Parigi Il Pistrice (al secolo, Francesca Protopapa), gli illustratori che hanno risposto all’appello provengono da ogni parte d’Italia, ma anche dalla Francia, dalla Spagna, dalla Germania, dall’Inghilterra e dall’Iraq. L’iniziativa è nata dalla “Caracol Art Gallery”, galleria d’illustrazione torinese, dopo l’arresto (il 2 ottobre scorso, con l’accusa, fra l’altro, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, diventato celebre in tutto il mondo per il suo approccio ai temi scottanti dell’accoglienza e dal 13 dicembre “esule” da Riace dopo la revoca degli arresti domiciliari. La “Caracol” ha prima creato la pagina Facebook, e poi quella Instagram, Matite per Riace, lanciando una vera e propria “chiamata alla arti”: in pochissimi giorni, la pagina è cresciuta esponenzialmente, superando in poco più di un mese i seimila like e coinvolgendo disegnatori professionisti e non. Tutti hanno deciso di dare il loro sostegno alla causa, mettendo a disposizione le loro opere. Quelle che ora compongono questa grande mostra e che andranno, per l’appunto, all’asta nella serata di giovedì prossimo: il ricavato andrà alla raccolta fondi lanciata a favore dei circa 450 immigrati di Riace di cui, ancora a oggi, non si sa quale sarà il futuro, dalla RE.CO.SOL (Rete dei Comuni Solidali) #IostoconRiace.

L’asta

L’asta si svilupperà in due tranche. Vi sarà un’asta “classica” – a rialzo e con battitore- dei lavori degli autori più prestigiosi che hanno aderito all’invito, mentre tutte le altre tavole, articolate fra lavori originali e stampe di illustrazioni digitali verranno messe in vendita con una base d’offerta minima. Sarà così possibile portarsi a casa un disegno come ricordo o come regalo natalizio.

Gli ospiti

Durante la serata di giovedì 20 interverranno alcuni ospiti d’eccezione: su tutti i poeti Guido Catalano e Alessandra Racca, che hanno coinvolto altri colleghi e leggeranno poesie sul tema. Con loro, ci sarà anche Luca Morino, scrittore e leader della band Mau Mau. Tra le autorità porterà il suo saluto Nino Boeti, presidente del “Comitato Resistenza e Costituzione” e del Consiglio Regionale del Piemonte. Per RE.CO.SOL sarà presente Chiara Sasso, autrice del libro “Riace, una storia italiana”.

I partners

La serata è realizzata in collaborazione con il Gruppo Abele, con il supporto del Coordinamento Regionale dell’Anpi, di Arci Torino e di Byblos Publishing. “Si tratta di un’iniziativa totalmente spontanea, non calcolata. Sono rimasto  impressionato dalla portata che ha raggiunto e dalla risposta che ha avuto - dice Federico Cano Correa di ‘Caracol Art Shop Gallery’ - Credo che l’esempio dei profughi curdo-siriani che in un centro d’accoglienza iracheno hanno realizzato, e poi inviato i loro lavori, sia la storia che meglio riassume l’intento di ‘Matite per Riace’”.E Andrea Polacchi, presidente di Arci Torino ricorda: “A partire dal 2009 con il progetto ‘I Colori della Memoria’ siamo vicini alla straordinaria esperienza di Mimmo Lucano a Riace. Per questo, a dieci anni di distanza, abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di collaborazione a ‘Matite per Riace’, progetto in cui l’arte e gli artisti si mettono a servizio di una vera cultura dell’accoglienza e di integrazione. Come da tradizione dell’Arci, da sempre in prima fila nel supporto a ogni progetto culturale di cambiamento».La mostra al “Gruppo Abele” (via Sestriere 84, Torino) sarà visitabile, con ingresso gratuito, fino al 6 gennaio, orario 10-18. Il 2019 sarà dedicato a portare la mostra in giro per l’Italia, essendo già diverse le città che l’hanno richiesta. L’obiettivo è quella di donarla infine alla comunità di Riace.

g. m.

Nelle foto opere di:

– Staino
– Vauro
– Riccardo Guasco
– Il Pistrice
– Marco Cazzato
– Davide Bonazzi

 

Sotto la Mole è tempo di Gospel Jubilee Festival

Di scena, al Teatro Crocetta, la 21esima edizione della più importante rassegna italiana del settore promossa dall’Associazione Anno Domini e ideata dal suo presidente, Aurelio Pitino, direttore, da 25 anni, della corale Anno Domini Gospel Choir

Primo nel suo genere in Italia, in ordine cronologico e come evento esclusivo di musica di ispirazione cristiana, il «GOSPEL JUBILEE FESTIVAL» promosso dall’Associazione Anno Domini, quest’anno celebra la sua 21ª edizione. L’Associazione no profit ANNO DOMINI è nata nel giugno 1997 grazie all’impegno del suo eclettico e infaticabile presidente Aurelio Pitino (cantante, autore, produttore, vocal coach e direttore dei gruppi: ‘Anno Domini Gospel Choir’, ‘Anno Domini Gospel Singers’ e ‘Anno Domini Gospel Singers Quartet’) che ha raccolto l’esigenza di moltissimi giovani e non che desideravano confrontarsi in un happening musicale di ricerca, sperimentazione ed incontro gospel. Così è nata l’idea del festival, i cui scopi principali sono quelli di sviluppare nei giovani la conoscenza di questo genere musicale e di dare spazio ad espressioni artistiche che da esso ne derivano, nel rispetto e nella consapevole partecipazione nonché contributo creativo alla divulgazione del suo messaggio cristiano. Il genere Gospel infatti è molto variegato, sia nelle sue diverse declinazioni compositive (Black, Traditional, Contemporary) che nei suoi messaggi spirituali e di aggregazione sociale. Uno spartito ideale per chi ambisce ad approfondire la storia, le tematiche e le suggestioni interiori. Un evento, dunque, di richiamo, non solo per i professionisti, ma per quanti sentono e vogliono cantare con lo spirito che c’è ancora in noi. Il sipario si aprirà alle 21 con l’attesa performance degli ‘Anno Domini Gospel Choir’, da sempre la prima, più antica e famosa corale gospel italiana che vanta collaborazioni di prestigio condividendo il palco con nomi del calibro di Antonella Ruggiero, Dolcenera, Alessandra Amoroso, Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots (Festival di Sanremo 2014), Bungaro, Gerardina Trovato, Rossana Casale, Danilo Amerio, Franco Fasano, Mariella Nava, Linda, Luca Jurman e molti altri, oltre a essersi esibiti alla presenza di San Giovanni Paolo II (Loreto, AN), Papa Benedetto XVI (Bresso, MI) e Papa Francesco a Torino e, sempre a Torino, nel Duomo, per l’evento mediatico «Sindone: i segni della Passione» dove il Sacro Telo viene esibito in questa speciale e straordinaria occasione per i telespettatori in MondoVisione su RAI 1. Per poi passare, nella seconda parte, ai francesi ‘Méti’s Gospel Group’, in qualità di special guest per la prima volta al GJF, una piacevole sorpresa per molti intenditori del genere gospel/jazz/blues. Gran finale con tutti gli artisti presenti. Presenta la kermesse: Luisa Moscato.

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INGRESSO & BIGLIETTERIA

Biglietteria: Teatro Crocetta, Via Piazzi, 25 – Torino Ingresso: Euro 15,00 (interi)/Euro 10,00 (ridotti). INFO: +39 338 7262173 E-Mail: info@annodomini.org Web: www.annodomini.org

ANNO DOMINI GOSPEL CHOIR (IT)

Fondata nel 1993 dal suo attuale direttore, Aurelio Pitino, costituitasi associazione nel ’97, considerata una formazione corale di testimonianza cristiana a carattere interconfessionale. Quest’anno celebra 25 anni di attività e ministero. Promoter di tre importanti festival internazionali: il primo, il «Gospel Jubilee Festival», di Musica Gospel che si tiene annualmente a Torino dal 1998; il secondo, l’«Anno Domini Multifestival», Seminario Internazionale di Artisti Cristiani, che si tiene annualmente a Oropa (BI), presso l’omonimo santuario dal 2001; il terzo il «Gospel Explosion!», rassegna gospel internazionale che ha avuto il suo esordio nel 2007 a Padova e, a seguire a Ribera (AG) e Cuneo. Oltre a essersi esibiti alla presenza di San Giovanni Paolo II (Loreto, AN), Papa Benedetto XVI (Bresso, MI) e Papa Francesco a Torino e, sempre a Torino, nel Duomo, per l’evento mediatico «Sindone: i segni della Passione» dove il Sacro Telo viene esibito in questa speciale e straordinaria occasione per i telespettatori in MondoVisione su RAI 1, nel 2014 la grande opportunità nel mondo della Musica Leggera: il «Festival di Sanremo 2014». Gli Anno Domini Gospel Singers (8 vocalist) hanno il privilegio e l’onore di affiancare l’artista Raphael Gualazzi & The Bloody Beetrots nei brani «Liberi o no» e «Tanto ci sei». Con «Liberi o no», Raphael Gualazzi si aggiudica il podio del Festival piazzandosi al 2° posto. Ed ecco, di seguito, le pubblicazioni discografiche: nel 1997, il loro primo e importante album dal titolo «Anno Domini Gospel Choir» (Lancelot Records); nel 2003 proprio per celebrare i dieci anni di ministero (1993-2003), pubblicano il loro primo album live «Let everything praise Him!» (Lancelot Records), nel quale figurano, come special guest, due artisti gospel di fama internazionale e di grande carisma e talento come Junior Robinson & Ruth Lynch (UK). Nel dicembre 2008 l’album dal titolo «Open your heart_Live 2008» (IGM Records) e, nel dicembre 2013 per celebrare i venti anni di ministero (1993-2013) viene pubblicato il nuovo e attesissimo album (cd/dvd) live: «Jesus Christ is the Way» (IGM Records) e che li consacra definitivamente negli annali della musica Gospel italiana e internazionale. A Natale 2016 il loro primo e attesissimo album di canti natalizi dal titolo: «Christmas Spirit» (IGM Records).

MÉTI’S GOSPEL GROUP (FR)

Il MÉTI’s GOSPEL GROUP nasce a Lione sotto la direzione musicale di François NyameSiliki le cui origini musicali provengono dal jazz, da un lato e il Gospel dall’altro, proprio della sua fede cristiana. Il gruppo ha l’onore di aprire per ben cinque volte il «Festival Jazz» di Vienna nella grande cattedrale di Saint Maurice che gli darà il privilegio di condividere il palco con ospiti prestigiosi come Fontella Bass, il Golden Gate Quartet e altri artisti di grande importanza della scena europea e mondiale. Ha viaggiato in lungo e in largo in Francia e Svizzera ottenendo larghi consensi. Molto influenzato da artisti come Orlandus Wilson (fondatore del quartetto Golden Gate Quartet), Rhoda Scott, François avrà l’opportunità di incontrare Emmanuel Pi Don (fondatore del gruppo Black & White Singers) in un concerto con il quale, successivamente, deciderà in comune accordo di fondare il quartetto vocale «By the Gospel Singers» molto noto sulla scena internazionale. Il repertorio del MÉTI’s GOSPEL GROUP è composto da canti spirituals tradizionali e gospel e composizioni originali) armonizzati con tre o quattro voci (soprano-contraltotenore-basso). Per la prima volta al Gospel Jubilee Festival sarà una piacevole sorpresa per molti intenditori del genere gospel/jazz/blues.

 

Crespelle rustiche alla valtellinese 

Le crespelle morbide e sottili piacciono proprio a tutti. Ve le propongo in versione “rustica” preparate con grano saraceno e farcite con formaggio filante e bresaola. Un piatto completo, non proprio “dietetico” ma, decisamente gustoso. 
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Ingredienti 

300ml Latte fresco intero 
4 uova intere 
90gr. Farina bianca 00 
70gr. Farina di grano saraceno 
Pizzico di sale 
500ml di besciamella 
100gr. di bresaola 
200gr. di Toma o Fontina 
80gr. Parmigiano grattugiato 
50gr. di burro 
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Preparare le crespelle. Sbattere le uova con il latte, il sale e le farine miscelate. Ungere un padellino con il burro, versare un mestolino  di composto alla volta e cuocere un minuto per parte. Preparare la besciamella. Spalmare le crespelle con la besciamella, cospargere con il parmigiano, aggiungere la bresaola e la toma a fette sottili. Arrotolare le crespelle e sistemarle in una teglia da forno precedentemente imburrata, ricoprire con la besciamella rimasta. Infornare a 180 gradi per circa 30 minuti. Servire subito. 

Paperita Patty 

Le grandi virtù delle spezie

Tutti i ricordi hanno un dolce profumo

Le spezie sono sostanze aromatiche di origine vegetale, usarle nella vita di tutti giorni aiutano per  la protezione della salute e delle malattie. Queste “droghe”, hanno dei veri e propri segreti. Arrivano da tutto il mondo, Africa, Asia, Europa,  India, medio oriente… Accattivanti, irrinunciabili, preziose e molto ricercate, ogni profumo appartiene alla sua terra.  In ogni parte del mondo la cultura delle spezie cambia, chi le studia sa che sono un ottimo elisir di  lunga vita. Per chi ama una sana alimentazione e vuole un sostituto che insaporisca il cibo e  ridurre il consumo di sale, le spezie sono un valido alleato, inoltre contengono pochissime calorie.  Le spezie servono per digerire meglio, favoriscono la sazietà e depurano il nostro organismo. Ci  sono spezie più adatte a cibi salati come, peperoncino, cumino, coriandolo, pepe, maggiorana e  altre adatte a cibi dolci come cannella, zenzero ecc.

Tutti aromi che renderanno la vostra cucina più salutare; la prima regola è di utilizzarle sempre  fresche, in quanto esalteranno i gusti dei cibi e sono più digeribili. Un mondo estremamente ricco, le loro proprietà spaziano in molti ambiti, culinario, terapeutico,  cosmetico ed aromatico ed aiutano inoltre la conservazione di cibi, creme e profumi. Voglio suggerirvi qualche modo un po’ diverso di utilizzare le spezie, sono ottime sul gelato, nelle  torte salate e sulla frutta, eviterete sale e zucchero!  Profumo di spezie, come zenzero, timo e basilico riescono a calmare  le nostre ansie . La primavera ci regala odori inconfondibili, ci risveglia inebriando la nostra mente. Fiori dai mille colori, la terra e’  pronta cosi a regalarci nuovi frutti. Lo zenzero è un ottimo immunostimolante, viene usato in cucina per aromatizzare piatti, ricorda di il gusto degli agrumi. Le sue proprietá sono molteplici, consumato fresco è un vero toccasana, il  suo sapore è pungente e piccante. Questa radice asiatica è un meraviglioso energizzante,   antiossidante e cicatrizzante; in cosmesi è utilizzato molto per la cura della pelle. Parliamo adesso del timo; in medicina naturale, viene usato nella cura del raffreddore, dolori  articolari e muscolari. Bello e buono, il timo è coltivato in tutta Italia, la sua fioritura va dalla primavera all’estate; nelle minestre è una vera esplosione primaverile, accompagnato da verdure e legumi. Utile contro asma e mal di testa, la tisana di timo quota a favorire la digestione, bastano 2 grammi di foglie di timo essiccate e 200 ml di acqua calda, ed il tuo infuso sarà pronto da sorseggiare. Il timo è una pianta utilizzata da secoli, gli antichi egizi imbalsamavano i corpi dei faraoni, preservandone la loro conservazione.Il basilico, si abbina con facilità a piatti mediterranei, il suo profumo si fa sentire ai primi raggi di sole. Questa pianta aromatica è tra le piú apprezzate in cucina; originaria dell’Asia, dalla foglia verde e larga, il suo aroma delicato, la sua coltivazione è semplice e dà grandi soddisfazioni. Vive in clima caldo e luminoso, ha numerose proprieta’ fitoterapiche, contiene molte vitamine e minerali, tra cui calcio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, ferro e vitamine A,C,B,E. Ricco di triptofano, coinvolto nell’aumento della serotonina, (ormone della felicità), calma l’ansia e aiuta l’insonnia, utile per tosse e raffreddore. Sapevate che il profumo del basilico allontana le zanzare? Tenere qualche vaso vicino alle finestre della nostra casa risulta essere un rimedio molto efficace per disinfestare ambienti, in estate. Senza alcun dubbio, queste tre meravigliose spezie sono tra le piú amate, trionfo di sapore nei nostri piatti e potenti alleati per la nostra salute. Arricchisci anche tu la tua vita, con un tocco di spezia.

Ilaria Chionetti Pininfarina

ilanaturopatia@gmail.com

Più controlli sugli edifici, la sicurezza al primo posto

Il Consiglio Nazionale di ANACI organizzato a Torino all’Auditorium di Intesa San Paolo è servito a ricordare il ruolo sociale degli amministratori condominiali. Impegno in ambito sanitario, nella ricostruzione post sima ed ovviamente la sicurezza delle strutture, anche dal punto di vista delle infrastrutture immateriali. “In Italia circa il 70% degli edifici non è ancora cablato e mancano le linee guida” ha spiegato il Presidente Burrelli che ha presentato il programma dell’associazione, tra i punti pec elettronica e bilancio sociale.   

Una vista al Politecnico di Torino ha preceduto il Consiglio Nazionale di ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari), un incontro utile a predisporre le basi della collaborazione tra l’associazione e alcuni politecnici italiani, finalizzata a consolidare i parametri fondamentali della sicurezza e che prevede in futuro la realizzazione di linee guida raccolte in un  volume e la successiva messa on line per formare gli amministratori. Il Consiglio Nazionale, tenutosi oggi 15 dicembre all’Auditorium di Intesa San Paolo di Torino dove sono arrivati oltre 250 amministratori condominiali da ogni parte d’Italia ed organizzato in collaborazione con Anaci provinciale di Torino, ha confermato anche il ruolo sociale della categoria, il suo impegno professionale capace di investire aspetti della quotidianità come quello della sanità, della ricostruzione delle aree in emergenza come quelle colpite dal sisma nelle Marche Lazio Abruzzo Emilia Romagna, della stessa sicurezza complessiva degli edifici, privati ma anche pubblici, compresi i locali di intrattenimento. “Non è possibile morire a 14 o 15 anni come accaduto nella discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, perché mancano o sono insufficienti i controlli, sulle uscite di sicurezza ad esempio, o sui parapetti affacciati pericolosamente su fossati. Occorrono più rigore e sanzioni per far rispettare regole già esistenti ed anche valorizzare le professionalità tecniche nelle commissioni di controllo. Il ruolo degli amministratori è anche quello di fare segnalazioni sulle irregolarità delle strutture abitative, ognuna di queste può servire a salvare delle vite, ognuna di queste va chiamata semplicemente prevenzione”, ha spiegato il Presidente di ANACI Francesco Burrelli.  Ma la sicurezza, in termini più ampi, può essere garantita anche dall’infrastrutturazione digitale degli edifici, e su questo punto Burrelli ha incalzato le istituzioni. L’Italia è ancora gravemente in ritardo “Circa il 70% degli edifici non è ancora cablato, nonostante la legge relativa risalga al 2015, e la questione riguarda non solo la fibra ottica, ma, in modo più generale, i multiservizi su cavo unico. E servono le linee guida per questo genere di manutenzioni che ancora non ci sono da realizzare con tutti i soggetti interessati, le tlc i tecnici, le associazioni di categoria, utili a gestire gli impianti nei condomini”. Il Consiglio Nazionale è stato utile anche per fare il punto sulla fatturazione elettronica “siamo pienamene d’accordo sull’idea che corre parallelamente ai processi di digitalizzazione su cui ANACI sta investendo molto, grazie anche alla formazione professionale, ma anche in questo caso è necessario che gli amministratori vengano messi nelle condizioni adeguate per poterli utilizzare con efficacia attraverso la dotazione di strumenti adeguati, altrimenti si corre il rischio gestirli in maniera raffazzonata. Gli amministratori devono pertanto avere accessi diretti ai sistemi tracciati come accade con i conti correnti”. Durante il Consiglio, il primo operativo dopo il congresso di Bari dove Burrelli era stato rieletto per il secondo mandato, è stato inoltre presentata una parte del programma di azione di Anaci che prevede la certificazione del bilancio, il bilancio sociale, la pec elettronica, l’iscrizione on line.“Proseguiamo con continuità l’attività di formazione che è garanzia di elevato profilo professionale dell’amministratori e quindi per gli stessi cittadini dei quali siamo un punto di riferimento sempre più significativo” ha detto ancora Burrelli. Al consiglio di Torino era presente Andrea Lecce Direttore Sales e Marketing di Intesa San Paolo, essendo stato anticipato agli iscritti di Anaci il prossimo accordo tra l’associazione e Intesa san Paolo, sottoscritto a giorni e che riguarda tutte le agenzie circa tremila in Italia. 

CS