redazione il torinese

Refrigerio al toret

Dissetarsi durante le calde giornate d’estate? Niente di meglio che servirsi dei tanti “toret” presenti in città. La foto è di Vincenzo Maiorano

Nuova aula polivalente al Cavour

Nei giorni scorsi ha avuto luogo presso il Liceo classico e musicale Cavour di Torino (nella sede di Corso Tassoni 15) l’inaugurazione dell’aula polivalente dedicata allo storico professore del Liceo Pier Mario Merlo: un nuovo look, con un pavimento blu scuro, pannelli insonorizzanti alle pareti e un grande schermo –con retroproiezione- sul fondo, volti a rendere la sala, già adibita a palestra, più adatta a conferenze e dibattiti, permettendo così lo svolgimento di più attività. La ristrutturazione, progettata dall’architetto Raimondo, è stata possibile grazie al generoso contributo dell’Associazione ex allievi e in particolare di Fabio Leone, ex allievo che ha curato la realizzazione del sistema audio-visivo. In seguito ad un intermezzo musicale eseguito dall’orchestra della scuola, alcuni membri dell’Associazione, ex allievi sia del Cavour sia dello stesso professor Merlo, hanno voluto rendergli omaggio riferendo esperienze personali e rievocando ricordi delle sue lezioni scolastiche e di vita. “Il professor Merlo” racconta la dirigente scolastica “era il Docente. Ricordo il suo fascino mentre spiegava la letteratura antica; ci ha fatto apprezzare il latino ma soprattutto capire a fondo il greco, aprendoci un mondo grazie alle sue spiegazioni lucidissime e senza fronzoli. Ci ha trasmesso una formazione altissima, spingendoci sempre a considerare i problemi da più punti di vista, ragionando ognuno con la propria testa. Era dotato di una grande intelligenza ma anche di una spiccata ironia. E’ stato per noi un insegnante di vita e ha lasciato un segno profondissimo in tutti i suoi allievi, un segno che ha dato i suoi frutti. Inoltre, questa sala a lui dedicata è anche palestra, perché ricordiamo quanto amasse lo sport: rappresentava l’umanità in tutte le sue sfaccettature.” A questa sono seguite testimonianze di altri ex allievi che hanno celebrato gli insegnamenti e i precetti del professore parlando del rapporto che avevano con lui :“Gli piaceva lo studente che leggeva, che faceva collegamenti e riferimenti; apprezzava che non accettassimo come vere tutte le cose che ci venivano dette, ma che le analizzassimo nel dettaglio.” “Un giorno, dopo la maturità, andammo a trovarlo a Cogne e facemmo una gita tutti insieme. In quell’episodio rivelò tutta la sua umanità.” “Strinsi un legame di amicizia con lui, basato sullo scambio di libri e di opinioni: ricordo chiacchierate infinite sempre interessanti.” All’inaugurazione è stato presente anche il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale Stefano Suraniti, che ha cordialmente ringraziato per essere stato invitato e ha porto ogni miglior augurio alla scuola affinché continui a fornire ai propri studenti un’istruzione di alto livello formandoli per le sfide del domani. L’evento è terminato con l’eccelsa esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’orchestra scolastica.

Quando un’auto è un’opera d’arte, la Ferrari 250 Gto

È la prima volta che un’autovettura vede riconosciuta la tutela del diritto d’autore. Diventando così, a tutti gli effetti, una vera e propria opera d’arte, la pronuncia è storica

La Ferrari 250 GTO, top car della nota casa automobilistica e fiore all’occhiello del made in Italy, è un’opera d’arte.

Lo ha stabilito il Tribunale di Bologna – Sezione specializzata in materia di impresa – il 20 giugno 2019, pronunciandosi su un reclamo presentato da Ferrari per tutelare il design della nota vettura da un’imitazione.

La spiccata personalizzazione delle linee, delle forme e degli elementi estetici, secondo il Tribunale, hanno fatto della Ferrari 250 Gto un unicum nel suo genere, una vera e propria icona automobilistica.

Il valore artistico della forma del design, creata dal celebre “Maestro Scaglietti”, ha trovato oggettivo e generalizzato riconoscimento in numerosi premi ed attestazioni ufficiali, pubblicazioni e nell’esposizione in mostre e musei anche come scultura.

Tanto che, proprio recentemente, un esemplare della Ferrari 250 GTO, è stato battuto alla celebre casa d’asta Sotheby’s per oltre 41 milioni di euro.

Il giudice, revocando l’ordinanza oggetto di reclamo, ha inibito l’ulteriore diffusione del “rendering”, procedura che permette di generare, con un apposito programma, un’immagine digitale a partire da una serie di informazioni, nonché la produzione, la commercializzazione e la promozione pubblicitaria del modello di autovettura contestato.

La Ferrari, assistita dal prestigioso Studio Legale “Orsingher Ortu – Avvocati associati e Studio Torta – Consulenti in proprietà industriale”, realtà di riconosciuto livello nazionale e internazionale, fondata a Torino nel 1879, che ha redatto la perizia tecnica, ha potuto così vedere riconosciuti i propri diritti d’autore.

Vito Piepoli

Grandinata record a San Mauro

Particolarmente intensa è stata la grandinata che si è abbattuta venerdì pomeriggio su San Mauro Torinese, uno dei centri della cintura di Torino dove sono state maggiori le precipitazioni. Ecco alcune foto raccolte da un nostro lettore nella zona collinare di San Mauro.

M.Iar

 

 

Alpignano: Due arresti per detenzione di stupefacenti

Due cittadini italiani di 34 e 32 anni sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Rivoli per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio

A seguito di attività info-investigativa, gli agenti hanno perquisito l’abitazione dei due uomini ad Alpignano dove sono stati rinvenuti 26 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi. Nelle stanze da letto dei due, gli agenti hanno trovato denaro contante per oltre 2000 euro.

Ladro di rame arrestato dai carabinieri

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Asti, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo che, all’interno dell’area dell’ex WAY ASSAUTO in via Antica Cittadella di Asti, stava asportando dei cavi in rame.

L’uomo, un cittadino romeno di 26 anni, in Italia senza fissa dimora e già pregiudicato per reati contro il patrimonio, si era introdotto all’interno dello stabilimento scavalcando la recinzione di protezione e, utilizzando una tronchesa e vari arnesi atti allo scasso, aveva riempito una robusta borsa di cuoio con circa 20 kilogrammi di cavi di rame. I militari, avvisati da alcuni passanti, sorprendevano l’uomo nell’atto di sistemare la refurtiva e l’attrezzatura utilizzata per il furto riuscendo a bloccarlo prima che lo stesso potesse darsi alla fuga.

accompagnato in caserma, il giovane rumeno è stato arrestato per il reato di tentato furto aggravato ed associato presso la Casa di Reclusione di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della convalida dell’arresto fissata per il prossimo lunedì.

M.Iar.

Domenica di musica e delizie al Balon

Per il primo anno la Festa della Musica Torino integra un quartiere vibrante di energia e attivissimo dal punto di vista artistico e musicale: il BALON
Nelle vie del borgo vivremo un caleidoscopio di suoni, musica e colori attraverso i concerti della Festa della Musica. Una domenica musicale tra band, dj set e accademie musicali che suoneranno ad ogni angolo di Borgo Dora a partire dalle h. 11 fino alle 23. Non mancherà la caratteristica fondamentale del borgo, l’apertura delle botteghe storiche e un mercatino del vintage con oltre 100 espositori in collaborazione con straMERCATINO. Esposizioni e mostre d’arte a cura di Go Art Factory con esibizioni di pittura live sulle pareti del Balon dedicate alla Festa della Musica. In collaborazione con FederEventi Piemonte sarà presente anche  lo street food con specialità tipiche regionali e birre artigianali piemontesi si potranno gustare  
Birre artigianali 
Bombette pugliesi 
Gnocco fritto 
Piadine
Arrosticini 
Panini
Calzoni
Zeppole salate 
Bomboloni
Cannoli siciliani
Pesce fritto
L’estate non poteva partire nel modo migliore in una giornata che riporterà la notte bianca al Balon.

Giuramento alla Cernaia

Sabato 22 giugno, dalle ore 10.30, nella caserma ‘Cernaia’ , 397 allievi ed allieve carabinieri del 138° corso riceveranno gli alamari e giureranno fedeltà alla Repubblica. Il corso è intitolato al carabiniere medaglia d’oro al valoro militare ‘alla memoria’ Vittorio Marandola, fucilato il 22 agosto 1944 dai nazi- fascisti a Fiesole, a cui si era consegnato per salvare la vita di 10 ostaggi catturati per azione di rappresaglia. Nel corso della cerimonia, cui presenzierà il comandante della Legione allievi carabinieri di Roma, generale di brigata Michele Sirimarco, sarà anche celebrata la ‘Giornata delle medaglie d’oro al valor militare’.

(foto: il Torinese)

 

M.Iar.

La “sinistra al caviale”

Che il centro sinistra, in Italia, vada ricostruito dalle fondamenta e’ un dato che ormai non fa neanche più notizia. Che sia politicamente tramontata la cosiddetta “vocazione maggioritaria” del Partito democratico e’ un dato altrettanto indiscutibile. Che sia necessario, in un sistema fortemente proporzionale, rideclinare la “cultura delle alleanze” per competere ed eventualmente vincere le elezioni e’ un aspetto da cui non si può più prescindere. Ora, per affrontare seriamente questa situazione, va rimessa in campo una coalizione credibile, seria, plurale e di governo. Una coalizione che, però, non può più essere decisa e pianificata a tavolino. Come pensano in modo un po’ surreale Calenda e il neo segretario del Pd Zingaretti. La concezione gramsciana dell’egemonia non è pertinente con la fase storica che stiamo vivendo e i partiti o i movimenti che fanno parte della potenziale alleanza non possono essere decisi dall’alto. Innanzitutto perché sarebbe un’operazione politicamente ed elettoralmente fallimentare e, in secondo luogo, perché una coalizione e’ tale se rappresenta realmente pezzi di società veri, interessi sociali riconoscibili e valori culturali vissuti e radicati. L’esatto contrario di operazioni aristocratiche ed elitarie decise e pianificate dall’alto. Ora, se da un lato e’ necessario aprire realmente il cantiere politico, culturale e programmatico della futura coalizione facendo sì che la sinistra ritorni a fare la sinistra e il centro a fare il centro, c’è un nodo antico che continua a non essere sciolto. O meglio, molti ne sono a conoscenza, ma fingono di non saperlo. Mi riferisco, per citarlo con parole ormai collaudate, alla presenza della cosiddetta “sinistra al caviale”. Al netto della polemica politica e del disprezzo verso tutto ciò che è riconducibile alla sinistra o al mondo progressista, e’ indubbio che da troppo tempo nel nostro paese alcuni “maitre a penser” della sinistra italiana trasmettono, forse anche inconsapevolmente, un messaggio elitario, aristocratico, alto borghese che si identifica con un “ceto sociale” radicalmente estraneo ed esterno a tutto ciò che può essere riconducibile, anche solo vagamente, ai ceti popolari, ai loro bisogni, alle loro esigenze e alle loro aspettative. Anche qui, lo sanno tutti ormai, i bisogni e le aspettative dei ceti marginali, periferici, più poveri e meno tutelati sono intercettati e rappresentati da altri. Ieri l’altro addirittura da Berlusconi, ieri dai 5 stelle e oggi in massa dalla Lega di Matteo Salvini. Del resto, ci sarà pure un perché se questi bisogni popolari ed interessi sociali non guardano più a sinistra neanche con il binocolo. Ed è proprio su questo versante che si inserisce il dibattito sulla “sinistra al caviale” o, per dirla con un linguaggio ancor più attuale, sulla “sinistra da Ztl”, quella dei centri storici e del centro delle grandi città. Come, puntualmente si è verificato nelle ultime elezioni europee ed amministrative. Ed allora sorge, in modo quasi spontaneo, una domanda molto secca: ma perché la sinistra italiana continua a fidarsi ciecamente degli esponenti – noti a tutti, senza neanche il bisogno di fare nomi e cognomi – riconducibili alla cosiddetta “sinistra al caviale”? È così difficile arrivare alla conclusione che quando i punti di riferimento più popolari e noti della sinistra sono ricchi milionari ed espressione degli interessi alto borghesi con stili di vita che solo una porzione ridottissima di italiani può permettersi, dicono poco o nulla ai ceti popolari e ai loro bisogni che si vorrebbe rappresentare? E, di conseguenza e come ovvio, proprio quei ceti e quegli interessi sociali guardano altrove e votano, in massa, partiti e movimenti che con la sinistra non hanno più nulla con cui spartire. Forse ha ragione Massimo D’Alema quando, con la consueta chiarezza ed efficacia argomentativa, individua nella “rottura sentimentale” la ragione decisiva della crisi della sinistra nei luoghi più popolari della società italiana e la difficoltà, di conseguenza, nel rappresentarli politicamente e culturalmente. Sotto questo versante, sarebbe auspicabile che anche il neo segretario del Pd non fingesse di non sapere che questo problema e’ tuttora sul tappeto e che prima o poi dovrà essere affrontato. Perché con questi “testimonial” alto borghesi, elitari ed aristocratici difficilmente si incrementano i consensi tra i ceti popolari. Perché questo, alla fine, è un problema che riguarda l’identità e il ruolo della sinistra nella società italiana ma è anche, e soprattutto, un problema che riguarda l’intera coalizione di centro sinistra. Non capirlo significa regalare un vasto consenso elettorale e politico agli avversari da un lato e pensare veramente che, dall’altro, questi “testimonial” sono i migliori rappresentanti dell’attuale sinistra italiana. Con tanti saluti, però, ai ceti popolari, ai più disagiati, agli “ultimi” e a tutti coloro che nelle pubbliche occasioni si blatera di rappresentare e di farsi carico delle loro esigenze e dei loro problemi.

 

Giorgio Merlo

Ferma la volante della polizia e spintona gli agenti

Un cittadino gambiano ha bloccato la strada alla voltante in servizio di controllo del territorio in via Montanaro. Fermatosi in mezzo alla carreggiata, ha impedito all’auto di proseguire la marcia, insultando i poliziotti con atteggiamento intimidatorio e provocatorio, senza che vi fosse alcuna ragione. Gli agenti del Commissariato Barriera Milano sono scesi dall’auto per indentificare l’uomo che ha continuato a minacciare i poliziotti fino a spintonarli per guadagnarsi la fuga. Ne è seguita una breve colluttazione; per fermare l’uomo, che si divincolava, un agente è rimasto contuso ad una mano e un ginocchio. Lo straniero, un cittadino del Gambia di 19 anni con protezione internazionale, è stato arrestato per minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.A seguito di accertamenti è emerso che lo straniero aveva diversi precedenti di polizia ed era inottemperante all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.Sono in corso valutazioni circa i successivi provvedimenti da adottare con riferimento alla posizione giuridica dello straniero sul territorio nazionale.