redazione il torinese

Serie A2, la Reale Mutua Torino 81 Iren ospita la Crocera Stadium

A quattro settimane di distanza dall’ultima partita – la bella vittoria casalinga contro il Lavagna 90 – la Reale Mutua Torino 81 Iren torna in campo

Domani alle 18.30  alla piscina Monumentale di Torino i ragazzi di coach Simone Aversa debutteranno nel nuovo anno contro la Crocera Stadium, squadra che nelle prime quattro giornate del campionato di A2 ha raccolto altrettante sconfitte e che arriverà sotto la Mole con ovvio desiderio di riscatto. In vista del match ha parlato Gianluca Loiacono: “La gara di sabato sarà la prima dopo qualche settimana di pausa dal campionato. Nessuna partita che si affronta dopo una sosta è banale e quella contro il Crocera Stadium non farà eccezione. In queste settimane abbiamo lavorato bene e abbiamo avuto modo di effettuare allenamenti congiunti anche con Savona. Ci sentiamo pronti per questo inizio di 2019, sperando di festeggiare il ritorno in vasca davanti al nostro pubblico con un successo. Fondamentale sarà l’approccio al match. In questa stagione devo ammettere che siamo sempre stati concreti a inizio gara, perdendoci un po’ sul finale. Dovremo provare a crescere proprio su questo aspetto, ovvero sulla tenuta mentale durante tutto l’arco del match. La concentrazione in tutti e quattro i parziali è per noi d’obbligo, soprattutto in questo campionato di serie A2 che si è rivelato, già in queste quattro giornate, molto combattuto. Dobbiamo anche tenere in considerazione che tutte le squadre che andremo ad affrontare in questa stagione ci affronteranno con le motivazioni a mille, in quanto siamo una retrocessa dalla massima serie, e cercheranno di strappare un risultato positivo contro di noi, specialmente quando saranno ospiti alla Piscina Monumentale. Giocheranno con la testa libera, cercando di cogliere ogni singola opportunità. Il nostro compito sarà quello di scendere in vasca determinati, con in testa l’obiettivo di concretizzare al meglio le situazioni che ci capiteranno e concedendone il meno possibile.”

 

Risultati e classifica della serie A2 a questo link

Foto Claudio Ferrero

ALESSI (FDI): “VIVIBALON MANIFESTA ACCANTO AL COMITATO OLTRE DORA, CONTRO IL BANDO A CUI HA PARTECIPATO”

Posso capire il manifestare dei venditori di Barattolo che non vogliono andare via da Borgo Dora spalleggiati dai soliti anarchici, ma non trovo corretto la partecipazione dell’associazione Vivibalon che ha partecipato a un bando per la gestione di Barattolo sapendo che era la Città a scegliere il luogo. Nel capitolato speciale per la concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati viene specificato alla sezione I-Modalità di gara “ La Città di Torino intende procedere alla concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati, così come previste dal regolamento n. 378, ai sensi della parte III del D. Lgs 50/2016, per le giornate del sabato e della domenica da effettuarsi su aree che verranno individuate dalla Città.” E prosegue all’Art. 1 Oggetto della concessione “L’affidamento è svincolato dalla localizzazione delle aree su cui si svolgeranno le attività; tali aree saranno individuate dalla Città al fine di poter effettuare una rotazione sul territorio cittadino” Dopo quasi 20 anni gli abitanti di San Pietro in Vincoli hanno tutti i diritti a non avere più dal venerdì sera al sabato sera una situazione inaccettabile.  Brutta figura da parte della Città che ha sconvocato la Commissione sulla questione di questa mattina. Il Movimento 5 Stelle, maggioranza del Consiglio comunale, ha fatto della partecipazione dei cittadini la propria bandiera in campagna elettorale ma ha dimostrato il contrario in tutta la questione spostamento del mercato di libero scambio. Lunedì nel Consiglio della Circoscrizione 7 discuteremo la mia Interpellanza al sindaco BARATTOLO: PROMESSE MANTENUTE A META’. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’?.  Importante anche specificare che il Barattolo non è il Balon, in questi giorni volutamente da parte di qualcuno questi termini si mischiano creando confusione tra i cittadini 
Patrizia Alessi 
Capogruppo FDI Circoscrizione 7

ALESSI (FDI): "VIVIBALON MANIFESTA ACCANTO AL COMITATO OLTRE DORA, CONTRO IL BANDO A CUI HA PARTECIPATO"

Posso capire il manifestare dei venditori di Barattolo che non vogliono andare via da Borgo Dora spalleggiati dai soliti anarchici, ma non trovo corretto la partecipazione dell’associazione Vivibalon che ha partecipato a un bando per la gestione di Barattolo sapendo che era la Città a scegliere il luogo. Nel capitolato speciale per la concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati viene specificato alla sezione I-Modalità di gara “ La Città di Torino intende procedere alla concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati, così come previste dal regolamento n. 378, ai sensi della parte III del D. Lgs 50/2016, per le giornate del sabato e della domenica da effettuarsi su aree che verranno individuate dalla Città.” E prosegue all’Art. 1 Oggetto della concessione “L’affidamento è svincolato dalla localizzazione delle aree su cui si svolgeranno le attività; tali aree saranno individuate dalla Città al fine di poter effettuare una rotazione sul territorio cittadino” Dopo quasi 20 anni gli abitanti di San Pietro in Vincoli hanno tutti i diritti a non avere più dal venerdì sera al sabato sera una situazione inaccettabile.  Brutta figura da parte della Città che ha sconvocato la Commissione sulla questione di questa mattina. Il Movimento 5 Stelle, maggioranza del Consiglio comunale, ha fatto della partecipazione dei cittadini la propria bandiera in campagna elettorale ma ha dimostrato il contrario in tutta la questione spostamento del mercato di libero scambio. Lunedì nel Consiglio della Circoscrizione 7 discuteremo la mia Interpellanza al sindaco BARATTOLO: PROMESSE MANTENUTE A META’. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’?.  Importante anche specificare che il Barattolo non è il Balon, in questi giorni volutamente da parte di qualcuno questi termini si mischiano creando confusione tra i cittadini 
Patrizia Alessi 
Capogruppo FDI Circoscrizione 7

Lega in piazza per la Tav. Appendino: “Fa sorridere”

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“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”.  Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario della Lega in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della manifestazione”.  “Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”. Replica la sindaca di Torino, Chiara Appendino:  “fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera. Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi”.

Lega in piazza per la Tav. Appendino: "Fa sorridere"

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“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”.  Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario della Lega in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della manifestazione”.  “Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”. Replica la sindaca di Torino, Chiara Appendino:  “fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera. Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi”.
 
Clelia Ventimiglia

Donna respira vapori dei prodotti per la casa e muore

Una donna è morta nel suo appartamento di via Bistagno, a Torino, dopo aver respirato i vapori di alcuni prodotti impiegati per pulire la casa, come riferisce il personale del 118. L’anziana vittima, 80 anni, soffriva di asma. Il marito ha dato l’allarme e gli Infermieri e i  medici accorsi hanno cercato di rianimarla, senza però farcela. Sul posto è intervenuta la polizia.

L’incognita Tav pesa sulla politica

Siamo oltre l’incompetenza per planare decisamente nella più totale malafede. Il governo si è impegnato. Il  10 gennaio il decreto attuativo per la riforma della legge Fornero e sul reddito di cittadinanza viene rinviato alla prossima settimana. In compenso la bozza della relazione sulla Tav è arrivata sul tavolo del governo. Con una incredibile novità (almeno per il sottoscritto) Successivamente un’ altra commissione valuterà gli aspetti legali, se è possibile rescindere e quanto costa. Follia allo stato puro. O per meglio dire una colossale presa in giro a  360 gradi, con buona pace della ministra grillina inventrice dei 370 gradi. La logica avrebbe voluto che la valutazione fosse unica, possibile conclusione della vicenda delle commissioni. La prima quasi interamente composta da tecnici contrari all’opera suggerisce di fermare i lavori. La seconda : dal loro punto di vista non è opportuno fermarli. Punto e a capo. Vi ricordate Toninelli e Di Maio dopo il crollo del ponte Morandi cosa dichiaravano? Tra 15 giorni revochiamo la concessione delle autostrade agli attuali gestori. Altra balla clamorosa. Oggi con una ulteriore aggravante. Il Presidente del Consiglio Conte che si tira fuori dalla disputa, agnostico. Abbiamo il massimo del governo che non sa Tecnicamente questa si chiama follia istituzionale. Gli schieramenti sono chiari. Se il responso del governo sarà negativo l’ultima carta che si stanno giocando i leghisti sarà il referendum per tutto il Nord. Dove se mai avvenisse l’ esito  positivo per l’opera sarebbe scontato. Insomma: tutta fuffa per arrivare alle elezioni europee ed amministrative di maggio. Ma per qualcuno la decisione sul da farsi è dietro l’angolo.Sono i sì Tav che si sono convocati di nuovo per sabato. Cosa fare concretamente per la prosecuzione dell’ opera? Se fidarsi di chi pur dicendo di essere a favore di fatto fa pastetta con i pentastellati a cui rimane solo come alleanza la sinistra sbrindellata di anarcoidi e centri sociali. Di mettersi in proprio. O di fidarsi del Chiampa. Ho avuto un lungo colloquio con esponenti di articolo UNO: Anche loro non sanno bene che pesci prendere. In generale, s’ intende. In Piemonte finirà che saranno con Sergio Chiamparino. Ovviamente se li vorrà. Oggi sostengono : la vicenda Tav non può e non deve essere dirimente. Scusate, ed allora che cosa dovrebbe essere dirimente? Oggi in Piemonte come per tutto il Nord questa è la questione. Persino il presidente della Lombardia dichiara senza esitazioni : faremo (se necessario) il referendum. Zaia non ha dubbi sull’utilità dell’opera. Forse Di Maio non è molto ferrato in geografia. Ma Salvini avendo studiato qualcosa conosce il Nordest ed anche l’ Emilia Romagna ci sta e se interpellata voterà compatta sì. Dunque, cari Piemontesi, diamoci una mossa. Noi Savoia non possiamo essere da meno degli amici Lombardo Veneti di tendenza austroungarica. La Tav si farà. Speriamo di pagare il meno possibile per la ignavia di questi mesi di pura e semplice follia.
Patrizio Tosetto

L'incognita Tav pesa sulla politica

Siamo oltre l’incompetenza per planare decisamente nella più totale malafede. Il governo si è impegnato. Il  10 gennaio il decreto attuativo per la riforma della legge Fornero e sul reddito di cittadinanza viene rinviato alla prossima settimana. In compenso la bozza della relazione sulla Tav è arrivata sul tavolo del governo. Con una incredibile novità (almeno per il sottoscritto) Successivamente un’ altra commissione valuterà gli aspetti legali, se è possibile rescindere e quanto costa. Follia allo stato puro. O per meglio dire una colossale presa in giro a  360 gradi, con buona pace della ministra grillina inventrice dei 370 gradi. La logica avrebbe voluto che la valutazione fosse unica, possibile conclusione della vicenda delle commissioni. La prima quasi interamente composta da tecnici contrari all’opera suggerisce di fermare i lavori. La seconda : dal loro punto di vista non è opportuno fermarli. Punto e a capo. Vi ricordate Toninelli e Di Maio dopo il crollo del ponte Morandi cosa dichiaravano? Tra 15 giorni revochiamo la concessione delle autostrade agli attuali gestori. Altra balla clamorosa. Oggi con una ulteriore aggravante. Il Presidente del Consiglio Conte che si tira fuori dalla disputa, agnostico. Abbiamo il massimo del governo che non sa Tecnicamente questa si chiama follia istituzionale. Gli schieramenti sono chiari. Se il responso del governo sarà negativo l’ultima carta che si stanno giocando i leghisti sarà il referendum per tutto il Nord. Dove se mai avvenisse l’ esito  positivo per l’opera sarebbe scontato. Insomma: tutta fuffa per arrivare alle elezioni europee ed amministrative di maggio. Ma per qualcuno la decisione sul da farsi è dietro l’angolo.Sono i sì Tav che si sono convocati di nuovo per sabato. Cosa fare concretamente per la prosecuzione dell’ opera? Se fidarsi di chi pur dicendo di essere a favore di fatto fa pastetta con i pentastellati a cui rimane solo come alleanza la sinistra sbrindellata di anarcoidi e centri sociali. Di mettersi in proprio. O di fidarsi del Chiampa. Ho avuto un lungo colloquio con esponenti di articolo UNO: Anche loro non sanno bene che pesci prendere. In generale, s’ intende. In Piemonte finirà che saranno con Sergio Chiamparino. Ovviamente se li vorrà. Oggi sostengono : la vicenda Tav non può e non deve essere dirimente. Scusate, ed allora che cosa dovrebbe essere dirimente? Oggi in Piemonte come per tutto il Nord questa è la questione. Persino il presidente della Lombardia dichiara senza esitazioni : faremo (se necessario) il referendum. Zaia non ha dubbi sull’utilità dell’opera. Forse Di Maio non è molto ferrato in geografia. Ma Salvini avendo studiato qualcosa conosce il Nordest ed anche l’ Emilia Romagna ci sta e se interpellata voterà compatta sì. Dunque, cari Piemontesi, diamoci una mossa. Noi Savoia non possiamo essere da meno degli amici Lombardo Veneti di tendenza austroungarica. La Tav si farà. Speriamo di pagare il meno possibile per la ignavia di questi mesi di pura e semplice follia.
Patrizio Tosetto

YSENGARD. La maledizione della vergine nera

Una intera fortezza, di costruzione longobarda, è sparita completamente dalle mappe, non è rimasta pietra, nessun rudere, nulla, solo mistero, forse una maledizione ancestrale…

 

Incontriamo Andrea Zombolo, geometra, professionista tecnico, al suo esordio con il romanzo fiction, YSENGARD La Maledizione della vergine nera. Perché questo titolo?

Z: Ysengard è un luogo perduto, in cui si è consumato uno dei momenti più oscuri del tardo medioevo misterioso nel biellese. Una intera fortezza, di costruzione longobarda, è sparita completamente dalle mappe, non è rimasta pietra, nessun rudere, nulla, solo mistero, forse una maledizione ancestrale.

 

Su cosa è incentrata la storia di Ysengard?

Z: Nelle Prealpi a nord del territorio di Wehr Celt, (oggi Vercelli) lo stupendo altopiano celtico di Ysengard custodisce, fin dalla notte dei tempi, una verità che fa gola a troppi potenti.

In quel paradiso, la costruzione della Fortezza romana, ne violenta l’argilla sacra e fragile e divora l’Universo primordiale del Sarf, il torrente tumultuoso che scorre dal Much-Runa, la grande montagna sacra. In quel punto, sperduto nel mondo, si intersecano, a stella, le linee dello spazio e del tempo, le vite di uomini e donne che cambiano la Storia, e si fondono tra personaggi del passato, le verità mai raccontate e le nuove paure che divorano i corpi, le vite, le cose, i luoghi.

 

Si tratta di una storia attuale o sperduta nella storia ?

Z: si tratta di entrambe le cose. Jurgen, longobardo fino alla radice, si prende cura della giovane ebrea italiana Sarah, che lo entusiasma e lo porta a Wehr-Celt, a scontrarsi con l’avidità di chi vuole svelare l’enigma di Ysengard. L’incontro tra il tedesco e l’ebrea forgia il dualismo che supera le vicende del nazismo e ne scopre vicende inquietanti che sono esplose nei secoli coinvolgendo l’Arca dell’Alleanza, fin dentro le viscere dell’altopiano. Hitler vuole anche quella reliquia a tutti i costi e la sua ingordigia lo divora. L’Energia elettromagnetica che si sprigiona dalla potente reliquia biblica non dà pace, sconvolge la vita degli uomini e donne legati dalle vicende della Storia e li getta a raffica sul palco dell’Europa, sino al Medio Oriente, insinuandosi tra le rocce dure del Santuario di Oropa, che racchiude nel sacello prove e testimonianze imperdibili per Jurgen e Sara.

 

Vuole svelare una anticipazione ai lettori? Un flash avventuroso dei personaggi principali?

Z: La Verità, li innamora tra i misteri di Vercelli, la più antica città celtica della penisola, e li spinge a Canderium, nel vecchio villaggio fortificato, verso la vera Fortezza scomparsa, e li modella verso altre vite, altre storie, guidati da una forza spirituale che li lega sin dal passato. Ysengard è condannata, la vergine nera si è vendicata del suo ingiusto destino e lascia la sua maledizione in eredità a Jurgen e Sarah che, insieme, scioglieranno quegli elementi negativi, per fonderli, con caparbietà, in una nuova Vita e renderanno giustizia all’altopiano dell’Universo.

 

Perché ha scritto questo romanzo?

Z: è una storia strana, che forse mi è stata suggerita da una energia cosmica sconosciuta, che ha coinvolto numerosi studiosi dell’energia elettromagnetica che pervade l’universo, e che da una dimensione sconosciuta mi hanno trasmesso le connessioni storiche degli elementi.

 

Il libro è disponibile su Youcanprint,  IL MIOLIBRO, AMAZON e altri store e in versione ebook.  Inoltre è in rete il sito di riferimento, confezionato sul personaggio di SARAH LEVI, il protagonista femminile: http://www.ysengard.com

Informazione promozionale 

 

Torna Inferno Run, la corsa a ostacoli più diabolica d’Italia

È tra le tendenze sportive che stanno sempre più appassionando l’Italia e anche nel 2019 conferma le sue tre avvincenti tappe, tra Piemonte, Lombardia e Toscana. Dal 19 gennaio prenderà il via la Series italiana di corse a ostacoli più partecipata e diabolica, Inferno Run

Dalle innevate Alpi Marittime, passando per il mare dei milanesi, fino alle colline del Chianti, Inferno Run sarà una sfida soprattutto con se stessi, in cui mettere in gioco le proprie abilità correndo su distanze e percorsi tutti da scoprire. In campo forza, velocità, equilibrio, agilità e resistenza per superare ostacoli naturali e artificiali lungo i tracciati nelle affascinanti location di Prato Nevoso (Cn), Milano e Figline Valdarno (Fi). Proprio in quest’ultima tappa verranno incoronati i migliori obstacle runner della stagione.

 

Sport outdoor e tanto divertimento in ambientazioni uniche: questi gli ingredienti di Inferno Run – dichiara l’organizzatore Niccolò NavaSarà un 2019 ricco di novità, come la prima water edition italiana all’Idroscalo di Milano e nuovi sfidanti ostacoli per gli amanti dell’OCR, acronimo di obstacle course racing. Sempre con l’obiettivo di spingere quante più persone a mettersi alla prova e affrontare i propri limiti, riscoprendo con il sorriso fiducia in sé e determinazione. Tra gli oltre 43mila che hanno praticato in tutta Italia questo sport nel 2018 non ci sono infatti solo atleti, ma anche neofiti e curiosi, di ogni età, che hanno voluto vivere e condividere le emozioni di questa esperienza, molto spesso in team”.

 

INFERNO SNOW

Sabato 19 gennaio Inferno Snow inaugurerà la stagione OCR. Si partirà sempre sulla neve, dalla stazione sciistica Prato Nevoso Ski in provincia di Cuneo, a 1500 m slm. Lo scenario sarà quello delle Alpi Marittime, con la neve e il ghiaccio protagonisti assoluti non solo lungo i 7 km di percorso, con 200 m di dislivello complessivo. Dopo la nuova partenza in salita dalla conca, saranno 20 gli ostacoli da superare, come una rampa di ghiaccio e muri di neve da scavalcare, ma anche pesi da trasportare, tratti di percorso in cui strisciare nella neve e molto altro. Per i competitivi la gara sarà valida per il Campionato Regionale della Federazione Italiana OCR e qualificante agli OCR World Championships. A giocare in casa la Campionessa Italiana 2018 Carol Zenga (Team Inferno), di Venaria (To), insieme ai tantissimi non competitivi, con una partecipazione già oggi raddoppiata rispetto allo scorso anno.

 

INFERNO CITY E MUD

Per la seconda competizione del circuito confermato l’appuntamento domenica 5 maggio all’Idroscalo di Milano con Inferno City. Grazie alla partnership con Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, l’evento si trasformerà in un’indimenticabile water edition, prima assoluta in Italia. Il tracciato di 8 km porterà gli atleti ad attraversare il ritrovato tempio dello sport outdoor e ad immergersi anche nel suo mare, affrontando i 25 immancabili ostacoli dai nomi infernali, come Lucifero, Giuda Iscariota, Conte Ugolino e Cocito.

 

Gran finale sabato 5 e domenica 6 ottobre nella sua terra d’origine in Toscana, a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, con Inferno Mud. Il Norcenni Girasole Village tornerà ad ospitare, tra vigneti, boschi di campagna e colline, la tradizionale edizione fangosa su 12 km con oltre 30 ostacoli. Inferno City e Mud sono tappe del Campionato Italiano OCR, qualificanti ai Campionati Europei e Mondiali, e coinvolgeranno anche i piccoli mudder dai 4 ai 12 anni con Inferno Kids, che sostiene con il proprio ricavato progetti di solidarietà rivolti all’infanzia e ai giovani. A Firenze sarà possibile partecipare domenica 6 ottobre alla Short Course (4 km e 20 ostacoli), aperta ai minori dai 13 anni, che potranno conquistare l’accesso ai Mondiali.

 

I NUMERI DI INFERNO

Cinque edizioni per Inferno, che dalla nascita nel 2014 ha portato 16 mila finisher a tagliare il traguardo. A correre obstacle runner di ogni età, dai 13 ai 71 anni, di cui 1 su 3 donna, individualmente o in squadra, con 2.000 team coinvolti dagli esordi. Grazie al fango infernale sono stati celebrati 1 matrimonio, 4 fidanzamenti e 6 addii al celibato. Con la Baby Inferno, che ha fatto divertire ad oggi 1.000 bambini, sono stati devoluti in beneficenza oltre 15 mila euro.

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Aperte le iscrizioni su www.infernorun.it

Inferno Snow – sabato 19 gennaio – Prato Nevoso, Cuneo

Inferno City – domenica 5 maggio – Idroscalo di Milano

Inferno Mud – sabato 5 e domenica 6 ottobre – Figline Valdarno, Firenze