redazione il torinese

“Votiamo Soldati”

Il Centro Pannunzio ha proposto il nome del registra e scrittore Mario Soldati, nostro cofondatore e straordinario presidente per vent’anni, per l’intitolazione della Sala 3 del cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il Corriere della Sera Torino ha dedicato una pagina importante e molto ben fatta al tema e propone un referendum: DEDICHIAMO UN MINUTO, andando sul sito www. Torino.corriere.it. e VOTANDO MARIO SOLDATI. Chiediamo agli amici di votare anche loro per lui.

Ecco il link per votare

Pier Franco Quaglieni  Direttore Centro Pannunzio

"Votiamo Soldati"

Il Centro Pannunzio ha proposto il nome del registra e scrittore Mario Soldati, nostro cofondatore e straordinario presidente per vent’anni, per l’intitolazione della Sala 3 del cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il Corriere della Sera Torino ha dedicato una pagina importante e molto ben fatta al tema e propone un referendum: DEDICHIAMO UN MINUTO, andando sul sito www. Torino.corriere.it. e VOTANDO MARIO SOLDATI. Chiediamo agli amici di votare anche loro per lui. Ecco il link per votare: https://torino.corriere.it/appsSondaggi/pages/cortorino/sala_3_del_cinema_massimo_a_chi_andrebbe_intitolata_d_14238.shtml

 
Pier Franco Quaglieni 

Direttore Centro Pannunzio

I nipotini, illegittimi, di Bakunin

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I fatti violenti di sabato 9 febbraio 2019, che sono accaduti a Torino tra il pomeriggio e la sera hanno riproposto alcuni temi politici, sociali e culturali nella speranza che non sia l’inizio di una serie di altre violenze

La causa, il pretesto, lo sgombero di uno storico edificio, una volta era l’asilo Principe di Napoli, occupato da ventiquattro anni dagli anarchici, o almeno ritenuti o definitisi tali. Il tema dei centri sociali in Italia ed anche in altri paesi europei ha avuto alti e bassi con alcuni di questi che, negli anni, sono diventati delle vere realtà economico-sociali. Non solo di intrattenimento musicale ma anche attività sociali rivolte ai giovani ed in qualche caso anche all’esterno degli stessi centri. Il fenomeno riguarda non solo quanti, la stragrande maggioranza, fanno riferimento all’area dell’autonomia e dell’anarchia ma anche, molti di meno, alla destra. Unica voce, a Torino, se non a favore ma che ha cercato di difendere alcuni aspetti positivi dei centri sociali tra quanti in modo serio o sguaiato, ci tornerò più avanti, hanno criticato e chiesto interventi più duri, leggi più severe, la chiusura di tutti i centri sociali occupati, quella del regista Mimmo Calopresti. Chiariamo subito a scanso di equivoci o altro, che condanno le violenze di sabato, esprimo solidarietà alle forze dell’ordine ed a quanti hanno subito danni e violenze. Detto questo, mi permetto di fare alcune considerazioni: dopo vent’anni in Italia ci sono oltre duecento realtà occupate, molto diverse tra loro, con un numero di circa cinque-seimila frequentatori, oltre gli occasionali che portano il numero a decine di migliaia e comunque in netto aumento rispetto ai primi anni novanta. Un vero e proprio fenomeno sociale culturale che diventa difficile pensare di liquidare solo con provvedimenti di polizia. Molti gruppi musicali, alcuni anche di successo nazionale, sono passati e si sono affermati in quelle realtà. Il vuoto della politica e dei partiti, la debolezza e l’incapacità delle amministrazioni locali ha ridotto tutto ad un problema di ordine pubblico che la destra e lo “sceriffo dei navigli” che attualmente ricopre, più che altro indossa i giubbotti, il ruolo di Ministro degli Interni cavalcano. L’inazione delle amministrazioni locali, comprese quelle che si sono succedute a Torino e con quella attuale che svetta per incapacità, è clamorosa. Se un edificio pubblico è vuoto ed abbandonato da decenni non c’è poi da meravigliarsi che venga poi occupato. Pensare di sgomberarlo senza una progettualità di pubblica utilità non aiuta. Il comportamento poi degli occupanti, in molti casi, pseudo anarchici, chissà cosa direbbero di loro Michail Aleksandrovic Bakunin o i nostrani Gaetano Bresci o Giovanni Passanante, legittima ed alimenta le richieste di intervento e di sgombero. Occupare un edificio, seppure abbandonato e, colpevolmente, inutilizzato, imbrattare i muri di mezzo quartiere, disturbare ed in qualche caso rendere invivibile l’area adiacente non ha nulla di rivoluzionario né di lotta al “sistema “. Nessuna indulgenza da parte mia, anzi! Anni fa, una sede che usavo come ufficio politico e che dividevo con un parlamentare fu oggetto delle loro, autonomi e anarchici, attenzioni con lancio di un razzo, pietre e la classica e sempre attuale bottiglia molotov. Non si può però restare in silenzio quando un esponente, seppure locale e seppure non nuovo ad affermazioni che l’hanno già portato vicino a doverne risponderne nelle aule di tribunale, dimostrando così che per alcuni le lezioni non servono e che gli anni passano inutilmente, come il Consigliere della Circoscrizione 6 di Torino, Alessandro Ciro Sciretti, della Lega Nord che scrive sui social “ci vuole un po’ di scuola Diaz”. Quella è stata una delle pagine più brutte della nostra democrazia, dove i diritti furono sospesi, si costruirono finte prove, sempre le molotov, si eseguì un pestaggio indiscriminato da parte di un reparto della polizia di stato agli ordini di alcuni dirigenti. Seppure con ritardo e tra omissioni ed omertà ci furono condanne e lo stesso Stato italiano fu condannato, dalla corte europea, a risarcire un pensionato vittima delle violenze. L’auspicio è che nel ristabilire il rispetto della legge e del vivere civile, anche con severità se serve, si pongano in atto le azioni classiche della politica, del buon amministrare e governare che gestiscano un fenomeno come quello delle occupazioni.

 

L’isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità librarie

***

Mary S. Lovell “Le sorelle Mitford” –Neri Pozza- euro 25,00

 

Come recita il sottotitolo, questa è la biografia di una famiglia straordinaria, quella delle Mitford che la stampa britannica definì “le sorelle più affascinati del XX secolo”. Sono Nancy, Pam, Diana, Unity, Jessica (Decca) e Deborah (Debo) nate in successione tra il 1904 e il 1920, da David e Sidney Freeman-Mitford, baroni Redesdale. Una partenza privilegiata, anche se di nobiltà minore, tra debutti in società e lustrini… poi sei traiettorie di vita diverse, con rapporti non sempre facili, intrisi di affetto e passioni, ma anche rancori, incomprensioni ed estremismi politici opposti. La corposa biografia della Lovell racconta le loro storie e vi trasporta in un mondo che non c’è più, ma che conserva intatta la magia di luci ed ombre sullo sfondo delle vicende storiche. Le sorelle Mitford hanno -chi più, chi meno- incarnato lo stile di vita dell’elitè tra le due guerre. Erano tutte bellissime, affascinanti, con personalità molto diverse tra loro. Ambivano a studi universitari (che invece furono possibili solo per Tom, l’unico maschio della nidiata) ma all’epoca le femmine venivano istruite da precettori in casa e questo fu uno dei motivi di attrito con la madre. Seppero distinguersi comunque. Nancy, la maggiore, diventerà una scrittrice di successo, mentre la sua vita privata sarà segnata dall’amore infelice per il braccio destro di De Gaulle, Gaston Palewsky. L’altra autrice di famiglia sarà Jessica, la ribelle che, con il cugino Esmond Romilly, prima scappa in Spagna per partecipare alla Guerra civile e poi diventa sostenitrice del partito comunista americano e dei diritti civili, coerente fino alla fine. La secondogenita Pam è la sorella più appartata e bucolica, amante della campagna, del giardinaggio e dell’allevamento degli animali. Poi c’è Diana, bella da mozzare il fiato, a 22 anni sposa l’erede della fortuna Guinness, matrimonio da favola finito sui rotocalchi. Salvo poi innamorarsi perdutamente del fondatore del fascismo inglese, Sir Osvald Mosley, per lui manda all’aria tutto incorrendo nell’ostracismo sociale. Altra grave pecca della sua vita essere una sostenitrice di Hitler. Passione che condivise con l’altra sorella Unity, che a Berlino farà di tutto per incontrare il Furher, finirà nella sua cerchia esclusiva e per molti sarà “la fidanzatina di Hitler”. Vero o no cercherà di suicidarsi per lui. Ed infine Debo che, nonostante gli scandali delle sorelle, riesce a sposare Lord Andrew Cavendish, diventando proprietaria di una splendida dimora storica che saprà sfruttare al meglio come residenza di lusso. Ecco… il libro ripercorre le loro vite e quelle dei genitori (che finiscono per separarsi ufficiosamente a causa di divergenze politiche) e i loro rapporti spesso travagliati, regalandoci uno splendido ed ampio affresco dell’epoca tra le due guerre ed oltre.

 

Ed ora qualche consiglio sui loro libri da leggere.

 

 

Nancy Mitford “Inseguendo l’amore” – Giunti- euro 9,50

 

E’ il primo romanzo scritto dalla primogenita Mitford, in gran parte autobiografico. Rivela vizi e virtù della nobiltà britannica della prima metà del 900, attraverso le vicende della famiglia protagonista, i Radlett, signori di campagna. Al centro delle vicende i ricordi della nipote Fanny che trascorre parte di infanzia e adolescenza presso di loro, affascinata dalla cugina Linda, bella e frivola. Sullo sfondo, la seconda guerra mondiale con il suo bagaglio di dolore e morte. I personaggi del libro sono tratti dalla vita reale e facilmente riconoscibili tra i vari parenti dell’autrice, nonostante i nomi diversi. Invece le eroine sono un miscuglio tra le caratteristiche di Nancy e delle sue sorelle.

 

 

Nancy Mitford “L’amore in un clima freddo” –Adelphi- euro 18,00

 

Dopo 5 anni trascorsi in India come Vicere, il conte Montdore torna in Inghilterra con la famiglia. Sono ricchissimi, aristocraticissimi e decisamente vuoti. Con dosi massicce di ironia e humor tipicamente britannico, la Mitford delinea il rutilante e fatuo mondo dell’alta società tra le due guerre. Qui protagonista è Polly Montdore, giovane bellissima rampolla debuttante, reginetta dei tanti balli di stagione con cui le fanciulle dell’epoca facevano il loro fastoso ingresso in società. La voce narrante è quella della sua amica Fanny che rivela scandali, capricci, nefandezze e glamour dell’epoca.

 

 

Nancy Mitford “Non dirlo ad Alfred” –Adelphi- euro 18,00

 

Ritroviamo Fanny, narratrice di “L’amore in un clima freddo”, che racconta ancora mondanità, glamour e ironia. Fanny ha sposato Alfred che, dal mondo accademico e a tratti barboso di Oxford, viene catapultato come ambasciatore britannico a Parigi. Ed ecco la protagonista nel ruolo di ambasciatrice, piedistallo che le permette di osservare e svelare i tratti divertenti ma anche formali dell’entourage diplomatico europeo negli anni 50. A sparigliare un po’ le carte ci si mettono i 4 giovani figli della coppia e le loro ribellioni, e Northey,   l’affascinante segretaria di Fanny alle prese con il bel mondo della capitale francese.

 

 

 

Jessica Mitford “Figlie e ribelli” – BUR contemporanea – euro 11,00

 

Jessica era la pasionaria di sinistra della famiglia Mitford. Giornalista e scrittrice, dopo la Spagna, approda in America dove diventa famosa per le sue lotte per i diritti civili e per il libro-inchiesta “Il sistema di morte americano” (pubblicato nel 1963) in cui denuncia come le imprese di pompe funebri lucrino sul dolore di chi sopravvive ad un lutto. In “Figlie e ribelli” invece racconta le vicende della sua strampalata famiglia Redensdale, aristocratici inglesi stravaganti, a partire dai genitori alquanto eccentrici per arrivare alle loro figlie che finiscono spesso sulle pagine dei giornali. E’ tutto un   turbinio di stagioni mondane, aneddoti privati e personaggi della scena politica dell’epoca, come Churchill e Hitler. E’ in parte un affettuoso ma anche dissacrante ritratto della sua notevole famiglia. Inutile dire che raccontando alcuni episodi e delineando alcuni personaggi, il libro non fu gradito da qualche membro del nucleo familiare.

 

L'isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità librarie
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Mary S. Lovell “Le sorelle Mitford” –Neri Pozza- euro 25,00
 
Come recita il sottotitolo, questa è la biografia di una famiglia straordinaria, quella delle Mitford che la stampa britannica definì “le sorelle più affascinati del XX secolo”. Sono Nancy, Pam, Diana, Unity, Jessica (Decca) e Deborah (Debo) nate in successione tra il 1904 e il 1920, da David e Sidney Freeman-Mitford, baroni Redesdale. Una partenza privilegiata, anche se di nobiltà minore, tra debutti in società e lustrini… poi sei traiettorie di vita diverse, con rapporti non sempre facili, intrisi di affetto e passioni, ma anche rancori, incomprensioni ed estremismi politici opposti. La corposa biografia della Lovell racconta le loro storie e vi trasporta in un mondo che non c’è più, ma che conserva intatta la magia di luci ed ombre sullo sfondo delle vicende storiche. Le sorelle Mitford hanno -chi più, chi meno- incarnato lo stile di vita dell’elitè tra le due guerre. Erano tutte bellissime, affascinanti, con personalità molto diverse tra loro. Ambivano a studi universitari (che invece furono possibili solo per Tom, l’unico maschio della nidiata) ma all’epoca le femmine venivano istruite da precettori in casa e questo fu uno dei motivi di attrito con la madre. Seppero distinguersi comunque. Nancy, la maggiore, diventerà una scrittrice di successo, mentre la sua vita privata sarà segnata dall’amore infelice per il braccio destro di De Gaulle, Gaston Palewsky. L’altra autrice di famiglia sarà Jessica, la ribelle che, con il cugino Esmond Romilly, prima scappa in Spagna per partecipare alla Guerra civile e poi diventa sostenitrice del partito comunista americano e dei diritti civili, coerente fino alla fine. La secondogenita Pam è la sorella più appartata e bucolica, amante della campagna, del giardinaggio e dell’allevamento degli animali. Poi c’è Diana, bella da mozzare il fiato, a 22 anni sposa l’erede della fortuna Guinness, matrimonio da favola finito sui rotocalchi. Salvo poi innamorarsi perdutamente del fondatore del fascismo inglese, Sir Osvald Mosley, per lui manda all’aria tutto incorrendo nell’ostracismo sociale. Altra grave pecca della sua vita essere una sostenitrice di Hitler. Passione che condivise con l’altra sorella Unity, che a Berlino farà di tutto per incontrare il Furher, finirà nella sua cerchia esclusiva e per molti sarà “la fidanzatina di Hitler”. Vero o no cercherà di suicidarsi per lui. Ed infine Debo che, nonostante gli scandali delle sorelle, riesce a sposare Lord Andrew Cavendish, diventando proprietaria di una splendida dimora storica che saprà sfruttare al meglio come residenza di lusso. Ecco… il libro ripercorre le loro vite e quelle dei genitori (che finiscono per separarsi ufficiosamente a causa di divergenze politiche) e i loro rapporti spesso travagliati, regalandoci uno splendido ed ampio affresco dell’epoca tra le due guerre ed oltre.
 
Ed ora qualche consiglio sui loro libri da leggere.
 
 
Nancy Mitford “Inseguendo l’amore” – Giunti- euro 9,50
 
E’ il primo romanzo scritto dalla primogenita Mitford, in gran parte autobiografico. Rivela vizi e virtù della nobiltà britannica della prima metà del 900, attraverso le vicende della famiglia protagonista, i Radlett, signori di campagna. Al centro delle vicende i ricordi della nipote Fanny che trascorre parte di infanzia e adolescenza presso di loro, affascinata dalla cugina Linda, bella e frivola. Sullo sfondo, la seconda guerra mondiale con il suo bagaglio di dolore e morte. I personaggi del libro sono tratti dalla vita reale e facilmente riconoscibili tra i vari parenti dell’autrice, nonostante i nomi diversi. Invece le eroine sono un miscuglio tra le caratteristiche di Nancy e delle sue sorelle.
 
 
Nancy Mitford “L’amore in un clima freddo” –Adelphi- euro 18,00
 
Dopo 5 anni trascorsi in India come Vicere, il conte Montdore torna in Inghilterra con la famiglia. Sono ricchissimi, aristocraticissimi e decisamente vuoti. Con dosi massicce di ironia e humor tipicamente britannico, la Mitford delinea il rutilante e fatuo mondo dell’alta società tra le due guerre. Qui protagonista è Polly Montdore, giovane bellissima rampolla debuttante, reginetta dei tanti balli di stagione con cui le fanciulle dell’epoca facevano il loro fastoso ingresso in società. La voce narrante è quella della sua amica Fanny che rivela scandali, capricci, nefandezze e glamour dell’epoca.
 
 
Nancy Mitford “Non dirlo ad Alfred” –Adelphi- euro 18,00
 
Ritroviamo Fanny, narratrice di “L’amore in un clima freddo”, che racconta ancora mondanità, glamour e ironia. Fanny ha sposato Alfred che, dal mondo accademico e a tratti barboso di Oxford, viene catapultato come ambasciatore britannico a Parigi. Ed ecco la protagonista nel ruolo di ambasciatrice, piedistallo che le permette di osservare e svelare i tratti divertenti ma anche formali dell’entourage diplomatico europeo negli anni 50. A sparigliare un po’ le carte ci si mettono i 4 giovani figli della coppia e le loro ribellioni, e Northey,   l’affascinante segretaria di Fanny alle prese con il bel mondo della capitale francese.
 
 
 
Jessica Mitford “Figlie e ribelli” – BUR contemporanea – euro 11,00
 
Jessica era la pasionaria di sinistra della famiglia Mitford. Giornalista e scrittrice, dopo la Spagna, approda in America dove diventa famosa per le sue lotte per i diritti civili e per il libro-inchiesta “Il sistema di morte americano” (pubblicato nel 1963) in cui denuncia come le imprese di pompe funebri lucrino sul dolore di chi sopravvive ad un lutto. In “Figlie e ribelli” invece racconta le vicende della sua strampalata famiglia Redensdale, aristocratici inglesi stravaganti, a partire dai genitori alquanto eccentrici per arrivare alle loro figlie che finiscono spesso sulle pagine dei giornali. E’ tutto un   turbinio di stagioni mondane, aneddoti privati e personaggi della scena politica dell’epoca, come Churchill e Hitler. E’ in parte un affettuoso ma anche dissacrante ritratto della sua notevole famiglia. Inutile dire che raccontando alcuni episodi e delineando alcuni personaggi, il libro non fu gradito da qualche membro del nucleo familiare.
 

Chiampa dice “Sì” e tenta il bis in Regione

Chiamparino lancia la sua (forse) ultima sfida politica per “reagire a chi porta nella sua bandiera il no a cose che per noi sono invece fondamentali”. Così ha detto presentando a Torino  il manifesto ‘Sì per il Piemonte del sì’ che di fatto apre la campagna elettorale per il suo secondo mandato in Regione.  Per il governatore “c’è chi vuole impedire che il Piemonte si sviluppi, una componente del Governo, la Lega, che ha a cuore altre Regioni del Nord e se si tratta di infrastrutture guarda altrove”. Per quanto riguarda gli altri schieramenti i pentastellati candidano alla presidenza regionale  il consigliere Bertola, mette il centrodestra attende di sciogliere le riserve sul deputato europeo Cirio, di Forza Italia.

Petardo degli anarchici brucia capannone del carcere

Continuano le tensioni dopo lo sgombero del centro sociale di borgo Aurora. Gli antagonisti in corteo nel pomeriggio si sono trovati davanti al carcere delle Vallette contro il quale sarebbero stati lanciati dei petardi. Nella casa di pena sono  detenuti i sei anarchici arrestati ieri in seguito alla guerriglia urbana e gli 11 fermati di oggi per i vandalismi nel centro di Torino. Un petardo, come comunicato dall’Osapp sindacato della polizia penitenziaria, ha superato il muro di cinta finendo  nell’isola ecologica interna, tra il padiglione B e il padiglione C, bruciando  rifiuti depositati tra i quali carta e cartone e  la cucina della scuola dei detenuti  sarebbe stata distrutta.

Il Toro vince ma Mazzarri salta Napoli

Torino – Udinese finisce 1-0 per i Granata. Su Sky  Ansaldi dichiara al termine del primo tempo: “Noi non dobbiamo mollare e continuare così con questo pressing: dobbiamo per forza vincere la partita”. E così è stato, grazie alla rete di Ola Aina al 31′ del primo tempo, la sola della giornata granata. Intanto per Mazzarri c’è il rischio  di saltare  l’incontro Napoli-Torino, dopo che il ct è stato allontanato dal campo dall’arbitro Guida nel secondo tempo di Torino-Udinese  per via di alcune proteste nei confronti di  arbitro e quarto uomo. Mazzarri era già stato diffidato nella partita contro il Milan il 9 dicembre.

San Valentino con cena e serenata

Informazione promozionale

Held Eventi – Creatori di Emozioni ha il piacere di offrire – ad un numero limitato di coppie –  la possibilità di vivere una romantica serata nella notte di San Valentino

❤ Una sala riservata
❤ Una rosa al tavolo
❤ Una candela profumata
❤ Un gustoso menù studiato per l’occasione
❤ Due musicisti pronti a trasformare in melodia i vostri pensieri e sentimenti dedicandoli, sotto forma di serenata, alla persona che amate.
❤ Un menù musicale su ciascun tavolo

Questi alcuni degli ingredienti di una serata in cui l’amore sarà assoluto protagonista.

La cena si svolgerà presso le Fonderie Ozanam di Torino, in una sala riservata per l’occasione.

Guardare negli occhi la persona che amate e vivere una serata fuori dal tempo gustando un’ottima cena, saranno solo alcune delle emozioni che potrete provare.

Held Eventi – Creatori di Emozioni, infatti, vi offrirà anche la possibilità di

❤ dedicare una serenata alla persona amata.

Riprendendo lo stile tradizionale della posteggia napoletana (partenopea) e della serenata su commissione – eseguita da sempre sotto al balcone dell’innamorata – in occasione della cena di San Valentino due musicisti di grande talento

Simone Campa | voce, chitarra classica e battente, flauti, fisarmonica diatonica, percussioni
Angelo Palma | voce, chitarra classica

In collaborazione con “La Paranza del Geco” e “Simone Campa – Arte e Tradizione”

❤ passeranno tavolo per tavolo offrendo un brano musicale ad ogni coppia.

❤Un canto d’amore, una serenata, una dedica in musica con chitarra, mandolino, fisarmonica diatonica, intrecciando le proprie voci in testi e parole d’amore e di sentimento, tra passione e romanticismo.

Quali saranno le canzoni che potrete dedicare?

Un “menù musicale”, su cui saranno riportati i brani da poter richiedere, sarà presente su ogni tavolo, affinché ogni coppia possa scegliere quale brano desidera come momento di intrattenimento musicale. Il repertorio dei brani spazia dalle tradizioni italiane alla canzone francese, dai classici sudamericani al Messico e Cuba, dalla Spagna all’Andalusia.


MENU’ DELLA SERATA

Antipasti

– Vitello tonnato della tradizione al punto rosa
– Sformatino di zucca con fonduta di Raschera e polvere di caffè

Primo
– Risotto al mirtillo nero e roquefort con chips di pancetta

Secondo
– Guancia di manzo al Nebbiolo cotta a bassa temperatura con gratinate


Dolce
– Zabaione croccante con meliga artigianale

Vino  
Barbera La Maricca d.o.c.g.
Arneis Produttori di Govone d.o.c.
Moscato d.o.c.g.

Acqua – Caffè

Inizio evento: h 20.30
Fine evento: h.23
.00 ca

Prenotazione obbligatoria.
Evento ideato e realizzato da Held Eventi s.n.c.

Quota di partecipazione:
Intero € 49
.00

Riduzioni, sconti e gratuità riservati ai possessori della Held Eventi Gold Card.

La quota comprende:

  • Cena romantica in sala riservata
  • Menù musicale al tavolo
  • Serenata dedicata per ciascuna coppia
  • Info Line dedicata
  • Servizio Memo
  • Referente in loco

CONVENZIONI: Cral Regione Piemonte, Cral Comune di Moncalieri, Assocral, Cisl Card, Tessera “Io Studio” come da convenzioni stipulate con i relativi enti e non cumulabili.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Per ulteriori informazioni in merito a questo evento e/o per essere ricontattati dalla segreteria organizzativa, inviare una mail con scritto “INFO VALENTINO 14” oppure “PRENOTAZIONE VALENTINO 14” all’indirizzo: torinese@held-eventi.com