redazione il torinese

Nipote "cresciuto" chiede ai nonni troppi soldi (per la droga): arrestato

I nipoti, è ormai un fatto assodato, solitamente vengono viziati dai nonni
molto più che dai genitori. Ma quanto è accaduto a Torino va in direzione
contraria. Protagonisti della vicenda sono un nipote di età non proprio
tenerissima, 31 anni, e una copia di coniugi che hanno entrambi superato le
ottanta primavere. Il ‘nipotino’ li ha talmente esasperati con richieste di
denaro,   praticamente   a   cadenza   giornaliera   (che   molto   probabilmente
utilizzava per acquistare sostanze stupefacenti), dopo averle soddisfatte
consegnandogli una media di 10 o 20 euro al giorno – altrimenti il nipote
diventava aggressivo, si sdraiava sul pianerottolo e prendeva a calci e pugni
la porta di casa – si sono rivolti al Commissariato ‘San Paolo’ della Polizia
di Stato. Di qui l’epilogo, almeno per ora, della vicenda: l’intemperante e
focoso nipote è finito agli arresti per estorsione aggravata. Va anche detto,
per completezza, che era già stato denunciato per aver danneggiato la porta
finestra del condominio ed il campanello della porta della casa dei nonni,
dopo aver dato prova delle sue doti, mal espresse, di ‘calciatore’.
Massimo Iaretti

Ragazzina prende a pugni la negoziante per rubarle la merce

Erano entrati rompendo una vetrina nel negozio “Mercatino dell’usato” di
Corso Alessandria ad Asti, ed avevano già raccolto in alcune borse la
refurtiva(capi di abbigliamento, oggetti di antiquariato, bigiotteria varia e
anche un drone quadricottero), quando, due giovanissimi “rom” residenti
nel campo nomadi  di  Via  Guerra, sono stati  sorpresi  dall’arrivo della
proprietaria che stava per aprire l’esercizio commerciale. Per guadagnarsi
la fuga, la più giovane dei due, una ragazzina di 14 anni appena, non ha
esitato a colpire con un pugno in pieno volto la signora e immediatamente
dopo si dileguava unitamente al complice, il fratello 17enne, abbandonando
sul posto il bottino.
Pur   stordita   dal   colpo   ricevuto,   la   proprietaria   del   negozio   ha
immediatamente allertato l’utenza 112 e in pochi minuti una pattuglia del
Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Asti giungeva sul posto. Dopo aver
prestato i primi soccorsi alla vittima, acquisita la descrizione dei rapinatori
in erba, i militari diramavano le ricerche e poco dopo venivano rintracciati
sempre nella zona di Corso Alessandria e condotti presso la caserma di Via
delle Corse, mentre la vittima veniva accompagnata presso l’Ospedale
Cardinal Massaia, dove il personale medico riscontrava contusioni con
prognosi di 4 giorni. Dagli accertamenti eseguiti dai militari, emergeva che
il ragazzo era già gravato da numerosi precedenti per furti commessi in
città, mentre la ragazzina risultava protagonista di eventi delittuosi per la
prima volta.
Entrambi venivano deferiti in stato di libertà per il reato di tentata rapina
impropria,   su   disposizione   della   Procura   della   Repubblica   presso   il
Tribunale   per   i   minorenni   di  Torino.   Sono   in   corso   accertamenti   per
verificare se la ragazzina sia iscritta ad un istituto d’istruzione oppure sia
inottemperante all’obbligo scolastico.
m.iar
M.Iar.

Le fiamme gialle sequestrano 700 mila stick di colla nociva

In oltre 700.000 confezioni di colla – per un valore di circa 2 milioni di euro – importate dalla Cina e sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino erano presenti sostanze nocive.  Dieci  imprenditori  italiani e cinesi sono stati denunciati dalle fiamme gialle, che hanno bloccato l’intera filiera distributiva dei prodotti,  stoccati in due diversi depositi, in Puglia e in Campania.

TAV, MONTARULI – MARRONE : “ANALISI COSTI BENEFICI E’ SOLO CONTESTAZIONE. REFERENDUM SUBITO”

“L’analisi costi e benefici sulla tav appena pubblicata sul sito del ministero è solo una contestazione del documento dell’osservatorio e da la misura del pregiudizio degli scriventi. Potevano fare di meglio anziché scopiazzare dai blogger dei no tav più radicali e fanatici” dichiara la parlamentare di FDI Augusta Montaruli. “Di scientifico e di dati oggettivi non c è nulla. Capiamo che Toninelli abbia voluto dare una parvenza di serietà alle castronerie che pronuncia sull’opera ma con questo documento siamo arrivati al ridicolo.  In ogni caso bisogna superare l’empasse del governo nella speranza che Salvini abbia il sopravvento.” Fa seguito Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia che continua  “la soluzione è solo una, il referendum osteggiato sia dal pd, che Chiamparino già il giugno scorso aveva negato davanti alla proposta di FDI, sia dal movimento cinque stelle alla guida di un’amministrazione comunale che ha respinto il quesito referendario presentato dal sottoscritto”.

TAV, MONTARULI – MARRONE : "ANALISI COSTI BENEFICI E’ SOLO CONTESTAZIONE. REFERENDUM SUBITO"

“L’analisi costi e benefici sulla tav appena pubblicata sul sito del ministero è solo una contestazione del documento dell’osservatorio e da la misura del pregiudizio degli scriventi. Potevano fare di meglio anziché scopiazzare dai blogger dei no tav più radicali e fanatici” dichiara la parlamentare di FDI Augusta Montaruli. “Di scientifico e di dati oggettivi non c è nulla. Capiamo che Toninelli abbia voluto dare una parvenza di serietà alle castronerie che pronuncia sull’opera ma con questo documento siamo arrivati al ridicolo.  In ogni caso bisogna superare l’empasse del governo nella speranza che Salvini abbia il sopravvento.” Fa seguito Maurizio Marrone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia che continua  “la soluzione è solo una, il referendum osteggiato sia dal pd, che Chiamparino già il giugno scorso aveva negato davanti alla proposta di FDI, sia dal movimento cinque stelle alla guida di un’amministrazione comunale che ha respinto il quesito referendario presentato dal sottoscritto”.

Lo studio del ministero (come previsto) boccia la Torino – Lione

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Il verdetto è che “il progetto presenta una redditività fortemente negativa”. Queste  le conclusioni dell’analisi costi benefici sulla Tav  pubblicata  dal ministero delle Infrastrutture sul proprio sito. Secondo lo studio il saldo tra i costi e i benefici è pari a -6.995 milioni considerando i costi “a finire” (escludendo i soldi già ad oggi spesi) e a -7.949 milioni qualora si faccia riferimento al costo intero. La Tav avrebbe anche un impatto sulle finanze pubbliche degli Stati interessati superiore al totale dei costi di investimento e di gestione, ai quali vanno  sommate le minori accise che “portano il bilancio complessivo da 10 a 11,6 miliardi (flussi attualizzati) nello scenario “realistico” e a 16 miliardi in quello dell’ Osservatorio del 2011”. Commenta il Commissario Straordinario dell’Asse Ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta:  “si tratta di  una analisi truffa, fatta per far quadrare i conti in base a quello che vuole il padrone”.

QUANDO I DEBITI STRARIPANO, E’ POSSIBILE RICORRERE AL RESTRUCTURING

Una materia utile e preziosa per chiamarsi fuori da voragini economiche difficilmente sanabili. Ne parla l’avvocato e professor Serafino Di Loreto, Fondatore della  ‘Sdl Centrostudi Spa’

La crisi economica ha introdotto un nuovo mercato, che è bene approcciare con attenzione: quello del debito. O meglio, della sua ristrutturazione. Fenomeno che ha visto proliferare, anche e soprattutto sul web, numerosi siti e portali – i più, di dubbia provenienza, – molti dei quali afferiscono a realtà d’impresa contraddistinte per la maggiore dall’avere le sedi in Paesi esteri, spesso e volentieri, anche extra europei, sui quali val la pena di fare chiarezza, prestando la massima attenzione nell’approccio.  Il cosiddetto ‘Restructuring’ è una materia difficile, complessa, decisamente articolata e variegata, che richiede un approccio olistico a 360° nell’esame gestione e attuazione degli opportuni processi economici, fiscali e giuridici necessario al fine di ottenere in maniera armoniosa e integrata il massimo risultato possibile per il sovraindebitato: sia esso, cittadino, consumatore, artigiano o imprenditore. In Italia, tra i Big player del settore, un posto di tutto rispetto spetta alla ‘SDL Centrostudi SPA’, dal 2010 a oggi la prima realtà aziendale italiana ad aver industrializzato con successo l’insieme dei passaggi professionali – in piena ottemperanza alle vigenti disposizioni normative – che è necessario compiere per poter restituire vita, dignità, speranza, lavoro e futuro a tutti quei soggetti di mercato che necessitano di una radicale revisione delle esposizioni bancarie, e delle partite dare/avere nell’ambito delle rispettive economie di scala. Dalla lotta all’usura e all’anatocismo bancari, alias l’insieme degli indebiti interessi e altrettante competenze non dovute (che, il più delle volte, gravano sui conti correnti degli italiani ignari) alla virtuosa e competente applicazione della cosiddetta Legge 3/2012 in materia di sovraindebitamento, attraverso un affiatato e rodato pool di esperti composto da numerosissimi legali, consulenti, esperti e periti di vario ordine e grado in materia economico-giuridica, oggi l’azienda fondata con successo dal già stimato avvocato e imprenditore bresciano Serafino Di Loreto costituisce il punto di riferimento indiscusso per chi necessiti di un approccio nuovo e producente in vista di un corretto riposizionamento della propria attività. “Oltre 156mila italiani in crisi assistiti su più fronti, e ben oltre 250 milioni di euro lor restituiti e prima ingiustamente sottratti da Banche e Fisco ingiusti, costituiscono la prova tangibile dell’esperienza maturata in un settore in cui è sempre più richiesta formazione e aggiornamento costante e altrettanta capacità di analisi“, spiega il Professor Di Loreto. Che aggiunge: “Con in più, fatto unico in Italia, garanzie e tutele efficaci per cittadini e consumatori: pre-analisi gratuite con cui offrire ai clienti una panoramica concreta e assolutamente rispondente al reale sullo stato dell’arte della propria posizione debitoria o di crisi, e una polizza assicurativa che garantisce il totale rimborso delle spese legali sostenuti in caso di soccombenza in Tribunale“, conclude l’esperto.

 

In quattro da Torino per rapinare le Poste. Arrestati

Erano arrivati da Torino nella prima mattinata di lunedì 11 febbraio con l’intento di rapinare le poste centrali di Casale Monferrato in piazza Cesare Battisti. Ma il quartetto di criminali è finito dietro le sbarre grazie ad una fulminea azione degli agenti della Polizia di Stato delle squadre mobili di Torino e di Alessandria e del commissariato di Casale Monferrato che erano sul posto, pronti ad intervenire e a prevenire così un grave crimine. In manette sono finiti una vecchia conoscenza della Giustizia, Vincenzo Pavia, già collaboratore di giustizia, esponente della ndrangheta, residente ad Asti, 63 anni, e una scia di omicidi della spalle, Antonio Defeudis, 59enne di Torino, come pure il 64enne Pier Giuseppe Flamatti. Insieme a loro, tutti con precedenti penali in cella è finita anche la 42enne Alessandra Borgna, residente in Provincia di Biella. Per tutti l’accusa è tentata rapina in concorso, oltre a tutta un’altra serie di reati dei quali dovranno rispondere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, a partire dalla presenza in aula davanti al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli per la convalida dell’arresto. Il loro obiettivo era, appunto la posta centrale di Casale Monferrato ma tutto è stato vanificato dall’intervento delle forze dell’ordine. Del quartetto solo Pavia era armato di una 38 special caricata con sei colpi. Il che fa pensare che avrebbe anche potuto usarla.

Massimo Iaretti

C’è (anche) il vino nel futuro del Piemonte

Il Piemonte intende promuovere le sue eccellenze e per questo l’ Assessorato all’Agricoltura della Regione  ha approvato le graduatorie dei progetti di promozione del vino sui mercati dei paesi terzi, nell’ambito della misura dell’OCM vino annualità 2018/2019. Sono finanziati 20 progetti regionali, 6 progetti multiregionali in capo al Piemonte e 5 progetti multiregionali in capo alle altre Regioni, per un contributo complessivo di 11 milioni di euro. Il valore dell’export di vino del Piemonte nel 2018 è stato di circa 1 miliardo di euro, il 18% dell’export di vini nazionali. Inoltre le 19 docg e 42 doc piemontesi rappresentano il più alto numero tra le regioni italiane e coprono l’85% della produzione regionale.

“Prosegue l’impegno della Regione Piemonte a sostegno della promozione dei vini piemontesi di qualità, DO e Igp affinché siano competitivi e a lungo termine sui mercati extraeuropei – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – Nel periodo di programmazione 2014/2020 la Regione ha approvato contributi nell’ambito della misura OCM vino per un importo complessivo di oltre 48 milioni di euro finanziando investimenti per oltre 107 milioni di euro in 5 anni”.

I beneficiari della misura dell’OCM vino sono i consorzi di tutela, le associazioni e i consorzi di produttori, i produttori singoli. I progetti ammessi a contributo prevedono nello specifico: azioni che mettono in rilievo gli elevati standard dei prodotti, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; partecipazione a manifestazioni e fiere di importanza internazionale; campagne di informazione sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione europea.

www.regione.piemonte.it

C'è (anche) il vino nel futuro del Piemonte

Il Piemonte intende promuovere le sue eccellenze e per questo l’ Assessorato all’Agricoltura della Regione  ha approvato le graduatorie dei progetti di promozione del vino sui mercati dei paesi terzi, nell’ambito della misura dell’OCM vino annualità 2018/2019. Sono finanziati 20 progetti regionali, 6 progetti multiregionali in capo al Piemonte e 5 progetti multiregionali in capo alle altre Regioni, per un contributo complessivo di 11 milioni di euro. Il valore dell’export di vino del Piemonte nel 2018 è stato di circa 1 miliardo di euro, il 18% dell’export di vini nazionali. Inoltre le 19 docg e 42 doc piemontesi rappresentano il più alto numero tra le regioni italiane e coprono l’85% della produzione regionale.
“Prosegue l’impegno della Regione Piemonte a sostegno della promozione dei vini piemontesi di qualità, DO e Igp affinché siano competitivi e a lungo termine sui mercati extraeuropei – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – Nel periodo di programmazione 2014/2020 la Regione ha approvato contributi nell’ambito della misura OCM vino per un importo complessivo di oltre 48 milioni di euro finanziando investimenti per oltre 107 milioni di euro in 5 anni”.
I beneficiari della misura dell’OCM vino sono i consorzi di tutela, le associazioni e i consorzi di produttori, i produttori singoli. I progetti ammessi a contributo prevedono nello specifico: azioni che mettono in rilievo gli elevati standard dei prodotti, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; partecipazione a manifestazioni e fiere di importanza internazionale; campagne di informazione sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione europea.

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