In oltre 700.000 confezioni di colla – per un valore di circa 2 milioni di euro – importate dalla Cina e sequestrate dalla Guardia di Finanza di Torino erano presenti sostanze nocive. Dieci imprenditori italiani e cinesi sono stati denunciati dalle fiamme gialle, che hanno bloccato l’intera filiera distributiva dei prodotti, stoccati in due diversi depositi, in Puglia e in Campania.



Una materia utile e preziosa per chiamarsi fuori da voragini economiche difficilmente sanabili. Ne parla l’avvocato e professor Serafino Di Loreto, Fondatore della ‘Sdl Centrostudi Spa’
La crisi economica ha introdotto un nuovo mercato, che è bene approcciare con attenzione: quello del debito. O meglio, della sua ristrutturazione. Fenomeno che ha visto proliferare, anche e soprattutto sul web, numerosi siti e portali – i più, di dubbia provenienza, – molti dei quali afferiscono a realtà d’impresa contraddistinte per la maggiore dall’avere le sedi in Paesi esteri, spesso e volentieri, anche extra europei, sui quali val la pena di fare chiarezza, prestando la massima attenzione nell’approccio. Il cosiddetto ‘Restructuring’ è una materia difficile, complessa, decisamente articolata e variegata, che richiede un approccio olistico a 360° nell’esame gestione e attuazione degli opportuni processi economici, fiscali e giuridici necessario al fine di ottenere in maniera armoniosa e integrata il massimo risultato possibile per il sovraindebitato: sia esso, cittadino, consumatore, artigiano o imprenditore. In Italia, tra i Big player del settore, un posto di tutto rispetto spetta alla ‘SDL Centrostudi SPA’, dal 2010 a oggi la prima realtà aziendale italiana ad aver industrializzato con successo l’insieme dei passaggi professionali – in piena ottemperanza alle vigenti disposizioni normative – che è necessario compiere per poter restituire vita, dignità, speranza, lavoro e futuro a tutti quei soggetti di mercato che necessitano di una radicale revisione delle esposizioni bancarie, e delle partite dare/avere nell’ambito delle rispettive economie di scala. Dalla lotta all’usura e all’anatocismo bancari, alias l’insieme degli indebiti interessi e altrettante competenze non dovute (che, il più delle volte, gravano sui conti correnti degli italiani ignari) alla virtuosa e competente applicazione della cosiddetta Legge 3/2012 in materia di sovraindebitamento, attraverso un affiatato e rodato pool di esperti composto da numerosissimi legali, consulenti, esperti e periti di vario ordine e grado in materia economico-giuridica, oggi l’azienda fondata con successo dal già stimato avvocato e imprenditore bresciano Serafino Di Loreto costituisce il punto di riferimento indiscusso per chi necessiti di un approccio nuovo e producente in vista di un corretto riposizionamento della propria attività. “Oltre 156mila italiani in crisi assistiti su più fronti, e ben oltre 250 milioni di euro lor restituiti e prima ingiustamente sottratti da Banche e Fisco ingiusti, costituiscono la prova tangibile dell’esperienza maturata in un settore in cui è sempre più richiesta formazione e aggiornamento costante e altrettanta capacità di analisi“, spiega il Professor Di Loreto. Che aggiunge: “Con in più, fatto unico in Italia, garanzie e tutele efficaci per cittadini e consumatori: pre-analisi gratuite con cui offrire ai clienti una panoramica concreta e assolutamente rispondente al reale sullo stato dell’arte della propria posizione debitoria o di crisi, e una polizza assicurativa che garantisce il totale rimborso delle spese legali sostenuti in caso di soccombenza in Tribunale“, conclude l’esperto.
In quattro da Torino per rapinare le Poste. Arrestati
Erano arrivati da Torino nella prima mattinata di lunedì 11 febbraio con l’intento di rapinare le poste centrali di Casale Monferrato in piazza Cesare Battisti. Ma il quartetto di criminali è finito dietro le sbarre grazie ad una fulminea azione degli agenti della Polizia di Stato delle squadre mobili di Torino e di Alessandria e del commissariato di Casale Monferrato che erano sul posto, pronti ad intervenire e a prevenire così un grave crimine. In manette sono finiti una vecchia conoscenza della Giustizia, Vincenzo Pavia, già collaboratore di giustizia, esponente della ndrangheta, residente ad Asti, 63 anni, e una scia di omicidi della spalle, Antonio Defeudis, 59enne di Torino,
come pure il 64enne Pier Giuseppe Flamatti. Insieme a loro, tutti con precedenti penali in cella è finita anche la 42enne Alessandra Borgna, residente in Provincia di Biella. Per tutti l’accusa è tentata rapina in concorso, oltre a tutta un’altra serie di reati dei quali dovranno rispondere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, a partire dalla presenza in aula davanti al Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli per la convalida dell’arresto. Il loro obiettivo era, appunto la posta centrale di Casale Monferrato ma tutto è stato vanificato dall’intervento delle forze dell’ordine. Del quartetto solo Pavia era armato di una 38 special caricata con sei colpi. Il che fa pensare che avrebbe anche potuto usarla.
Massimo Iaretti
Il Piemonte intende promuovere le sue eccellenze e per questo l’ Assessorato all’Agricoltura della Regione ha approvato le graduatorie dei progetti di promozione del vino sui mercati dei paesi terzi, nell’ambito della misura dell’OCM vino annualità 2018/2019. Sono finanziati 20 progetti regionali, 6 progetti multiregionali in capo al Piemonte e 5 progetti multiregionali in capo alle altre Regioni, per un contributo complessivo di 11 milioni di euro. Il valore dell’export di vino del Piemonte nel 2018 è stato di circa 1 miliardo di euro, il 18% dell’export di vini nazionali. Inoltre le 19 docg e 42 doc piemontesi rappresentano il più alto numero tra le regioni italiane e coprono l’85% della produzione regionale.
“Prosegue l’impegno della Regione Piemonte a sostegno della promozione dei vini piemontesi di qualità, DO e Igp affinché siano competitivi e a lungo termine sui mercati extraeuropei – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – Nel periodo di programmazione 2014/2020 la Regione ha approvato contributi nell’ambito della misura OCM vino per un importo complessivo di oltre 48 milioni di euro finanziando investimenti per oltre 107 milioni di euro in 5 anni”.
I beneficiari della misura dell’OCM vino sono i consorzi di tutela, le associazioni e i consorzi di produttori, i produttori singoli. I progetti ammessi a contributo prevedono nello specifico: azioni che mettono in rilievo gli elevati standard dei prodotti, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; partecipazione a manifestazioni e fiere di importanza internazionale; campagne di informazione sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione europea.
www.regione.piemonte.it


I beneficiari della misura dell’OCM vino sono i consorzi di tutela, le associazioni e i consorzi di produttori, i produttori singoli. I progetti ammessi a contributo prevedono nello specifico: azioni che mettono in rilievo gli elevati standard dei prodotti, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; partecipazione a manifestazioni e fiere di importanza internazionale; campagne di informazione sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione europea.
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