redazione il torinese

E' morta donna Marella Agnelli, vedova dell'Avvocato

Questa mattina, nella sua casa di Torino, è morta donna Marella Agnelli Caracciolo di Castagneto, la moglie dell’Avvocato Giovanni Agnelli. A darne notizia è stata la famiglia. Aveva 92 anni, era nata nel 1927 a Firenze. Si è sempre dedicata alla promozione e allo studio dell’arte, della fotografia e della cultura e ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione degli Amici Torinesi dell’Arte Contemporanea di Torino. I funerali si svolgeranno in forma  privata nella dimora di Villar Perosa.

Una giornata senza barriere: lezioni gratuite di introduzione alla subacquea

Alla piscina Aquatica di Torino anche nuoto e snorkeling per ragazzi con disabilità

 

Progetto ‘Il Mare, un Sorriso per tutti’ di HSA Italia, con il sostegno di OSO Ogni Sport Oltre 

 

 Domenica 24 febbraio, la piscina Aquatica di Torino ospita una giornata gratuita senza barriere a favore delle persone con disabilità, con Il Mare, un Sorriso per tutti – SUBACQUEA ZERO Barriere, promosso da HSA Italia – Handicapped Scuba Association International nell’ambito di OSO Ogni Sport Oltre, Fondazione Vodafone Italia.

 

Il corso gratuito di introduzione alla subacquea, nuoto e snorkeling organizzato da HSA Italia a Torino è dedicato a un gruppo di ragazzi dell’Associazione Centro Down Onlus di Alessandria: con queste lezioni in acqua si acquisiscono nuove competenze che contribuiscono ad accrescere la propria autostima e a diffondere la cultura dello sport per tutti, offrendo nuove esperienze e stimolanti situazioni di integrazione.Nello stessa occasione inizierà un percorso di formazione HSA per Istruttori e Tecnici che operano sul territorio e che apprenderanno le tecniche per insegnare e accompagnare sott’acqua persone con differenti tipologie di disabilità.

 

Responsabile dell’evento è Lorenzo Oberti, Course Director HSA Italia, che ha orchestrato l’iniziativa torinese con la collaborazione tecnica e logistica di numerose scuole e diving center HSA: Onda Sub – Torino, Resp. Fabio Moreo; Centro Subacqueo Idea Blu – Albenga, Resp. Gianfranco Lenti; Sub Novara Laghi – Orta San Giulio, Resp. Alfonso Sacco; Scubaproject – Torino, Resp. Ettore Cominetti; Scuba’s Angels – Torino, Resp. Roberta Campi e Futura Sub, Resp. Pietro Enrico; il supporto per le attrezzatture è fornito da Passione d’aMarediretto da Sergio Cetti.

 

“I corsi gratuiti di introduzione alla subacquea di HSA Italia sono iniziati anni fa e oggi, con OSO Ogni Sport Oltre, il programma offerto è in costante crescita – commenta Lorenzo Oberti, Course Director HSA Italia, responsabile dell’evento –. Ogni volta che carichiamo le foto di un evento appena concluso sulla nostra pagina HSA Italia della piattaforma OSO, ci rendiamo conto che con le nostre iniziative Subacquea Zero Barriere, tocchiamo davvero tutta Italia, da Nord a Sud. C’è ancora molto da fare, con professionalità, passione ed entusiasmo”.

 

HSA Italia organizza i corsi gratuiti di introduzione alla subacquea, nuoto  e snorkeling, con l’obiettivo di far conoscere il valore della subacquea e gli sport acquatici a favore delle persone con disabilità fisica e sensoriale, sostenendo le associazioni sul territorio. Visitando la pagina HSA Italia su www.ognisportoltre.it è possibile scoprire il racconto delle tappe; inoltre effettuando la registrazione al portale si ricevono aggiornamenti in tempo reale sulle iniziative future.

 

Per informazioni e prenotare la prova di immersione gratuita:

Il Mare, un Sorriso per tutti – Subacquea ZERO Barriere

Corsi di introduzione alla subacquea gratuiti – Aperti a persone disabili su prenotazione 

Corso di formazione per istruttori, assistenti istruttori e guide subacquee per disabili

HSA Italia – Milano Tel. 02 89774362 – www.hsaitalia.it

LA CROCE VERDE ESPONE OGGETTI VINTAGE

Le Dame Patronesse della Croce Verde Torino invitano all’esposizione “Vintage: dall’immagine all’oggetto” allestita nei locali di Eventa, in via dei Mille, 42 a Torino da mercoledì 6 a venerdì 8 marzo, con orario continuato dalle ore 10.30 alle 18.30.

Le Dame Patronesse della Croce Verde Torino si sono impegnate in un’ampia raccolta di manifesti e oggetti vintage di uso quotidiano oltre a piccole curiosità e raffinatezze uscite dal baule della nonna, esempi di stile di vita che appartengono ad un’epoca sicuramente più tranquilla. Un’escursione nel passato che offre spunti di riflessione e momenti di piacevoli visioni. Alcuni pezzi sono esclusivamente dedicati alla mostra, mentre altri possono essere ceduti a fronte di un’offerta. L’ingresso è libero. L’eventuale ricavato della mostra sarà destinato al fondo costituito per l’acquisto di una nuova ambulanza attrezzata.  La Croce Verde Torino, associata all’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), è un’associazione di volontariato, fondata nel 1907, che opera nei comuni di Torino, Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro e Venaria Reale operando nel campo sanitario con servizi d’istituto di trasporto e di soccorso sanitario urgente anche in convenzione con il Sistema di emergenza sanitaria 118. I servizi sono diretti a tutte le persone che, momentaneamente o permanentemente, sono in stato di necessità. Oggi i volontari soccorritori della Croce Verde Torino sono oltre 1.300, organizzati principalmente in squadre notturne e diurne.

Andy Warhol. Due Capolavori dalla Collezione Cerruti

Fino al 22 aprile

Due opere – se, come queste, sono per davvero consacrati “capolavori” – possono bastare. Sono sufficienti le due “serigrafie su tela” appartenenti alla maturità artistica di Andy Warhol (Pittsburgh, 1928 – New York, 1987) e finora conservate nelle sale “museali” di Villa Cerruti a Rivoli, per mettere in piedi, come avviene al Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, sotto la curatela di Fabio Belloni e fino al prossimo 22 aprile, un evento espositivo di indubbio e significativo richiamo. Primo: per la qualità e la “storicità” della coppia di quadri esposti, attraverso i quali rendere omaggio a un artista di fama mondiale, sicuramente fra i più eclettici e influenti del Novecento, dal look esageratamente e orgogliosamente eccentrico, star più delle star hollywoodiane che ossessivamente popolano i suoi quadri e sublime “sintesi artistico-umana” dell’idea di Pop Art. Secondo: perché le due opere, messe in bella evidenza al primo piano del Castello di Rivoli, vogliono ricordarci, con la loro provenienza dalla vicina Villa Cerruti, il futuro prossimo del Castello juvarriano e della stessa Villa, voluta dal noto imprenditore torinese Francesco Federico Cerruti per ospitare la propria formidabile collezione d’arte e destinata in tempi più che brevi a diventare parte integrante del Polo Museale di Rivoli. Eccoci allora alle due opere. E’ del 1975 l’acrilico e serigrafia su tela “Hélène Rochas”, uno dei quattro dipinti dedicati da Warhol all’ex modella francese, già direttrice del colosso “Rochas”. Intraprendente elegante e dallo sguardo senza limiti, lei. Geniale bizzarro provocatore e cinico, lui. I due sono in amicizia. Si vanno a genio. Nel Laboratorio- Factory, probabilmente quello all’860 di Broadway (Warhol ne cambiò diversi, ospitandovi altri famosi artisti come Basquiat o Clemente o Keith Haring e dove nascono anche le famose “Bottiglie della Coca Cola” così come le “Scatole della zuppa Campbell’s”) la fedele Polaroid fa il suo frenetico lavoro. Scelto lo scatto si passa alla serigrafia su una tela già dipinta con ampie pennellate di acrilici dominati dal verde. Di Madame Rochas colpisce la malia e la seduzione di un volto che ha perso contatti col tempo. L’opera appartiene ai “Celebrity Portraits”, dipinti su commissione iniziati nel 1972 e raffiguranti innumerevoli Vip dello star system internazionale (da Marilyn Monroe a Salvador Dalì, da Mick Jagger a Bob Dylan a Dennis Hopper e a Marcel Duchamp), per i quali l’essere ritratti da Warhol significava pur sempre la conferma del proprio “status sociale”; fra i ritratti italiani anche quelli di Gianni e Marella Agnelli (1972). Realizzato sette anni dopo, nel 1982, è invece il secondo quadro esposto a Rivoli. Si intitola “The Poet and His Muse”, appartiene al ciclo dedicato a Giorgio de Chirico e ripete (fascino della serialità) quattro volte sulla stessa tela un suo lavoro del 1959 raffigurante i celebri manichini “paludati all’antica”: un chiaro omaggio al Maestro della Metafisica, più volte incontrato nei suoi soggiorni italiani, ma solo in quell’anno (in una stagione segnata fra l’altro da frequenti tributi ai classici italiani, da Botticelli a Leonardo a Raffaello) “citato” su tela, dopo averne visitato la grande retrospettiva ordinata da William Rubin al “MoMA”. Un de Chirico che l’artista ama come inimitabile precursore dei tempi e che “ha ripetuto – affermava Warhol – le stesse immagini per tutta la vita”. “Probabilmente – continuava – è questo che abbiamo in comune…La differenza? Quello che lui ripeteva regolarmente anno dopo anno, io lo ripeto nello stesso giorno nello stesso dipinto”.

Villa Cerruti: aperta al pubblico dal prossimo 29 aprile

La “Collezione Cerruti”, da cui provengono le due opere di Andy Warhol in mostra al Castello di Rivoli, diventerà a breve parte integrante del Museo. Custodita in una Villa nelle vicinanze del Castello, finora chiusa al pubblico, rappresenta una collezione privata di altissimo pregio (fra le più importanti al mondo) che include quasi trecento opere scultoree e pittoriche che spaziano dal Medioevo al Contemporaneo, con libri antichi, legature, fondi d’oro, e più di trecento mobili e arredi tra i quali tappeti e scrittoi di celebri ebanisti. Capolavori che vanno dalle opere di Segno di Bonaventura, Bernardo Daddi e Pontormo a quelle di Renoir, Modigliani, Kandinsky, Klee, Boccioni, Balla, de Chirico e Magritte, per arrivare a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis e Paolini.Iniziata a metà degli anni Sessanta, la Collezione è il frutto della vita discreta e riservata di Francesco Federico Cerruti, imprenditore e collezionista nato a Genova nel 1922 e scomparso a Torino nel 2015 all’età di 93 anni, lasciando in eredità al Castello di Rivoli la curatela e la conservazione di quell’imponente patrimonio artistico, intorno al quale aveva costruito a protezione quella Villa in stile provenzale, dove si racconta abbia dormito una sola notte. Oggi, dopo due anni di restauro, la Villa è pronta al grande salto dell’apertura al pubblico. Si inizierà, con visite su prenotazione e a numero chiuso, il prossimo 29 aprile e il Castello di Rivoli- grazie ad un accordo firmato nel luglio del 2017 con la Fondazione Francesco Federico Cerruti – sarà il primo Museo d’Arte Contemporanea al mondo a includere una collezione enciclopedica fortemente datata, con l’intento di innescare un dialogo unico tra collezioni e artisti d’oggi e i capolavori del passato.

Gianni Milani

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“Andy Warhol. Due Capolavori dalla Collezione di Francesco Federico Cerruti”

Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli (Torino); tel. 011/9565222 o www.castellodirivoli.org

Fino al 22 aprile – Orari: dal mart. al ven. 10/17, sab. e dom. 10/19

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Nelle foto:

– “Hélène Rochas”, acrilico e serigrafia su tela, 1975. Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per  l’arte, Deposito a lungo termine al Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea
– “The Poet and His Muse”, acrilico e serigrafia su tela, 1982. Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’arte, Deposito a lungo termine al Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contomporanea
– Una stanza a Villa Cerruti

 

 

 

 

 

 

La Consulta regionale europea alla Summer school

Per riuscire ad affrontare un mondo del lavoro sempre più competitivo ed internazionalizzato è necessario che ai giovani laureati vengano fornite alcune competenze indispensabili che riguardino non solo le conoscenze, ma l’”apprendimento in azione” e soprattutto il “saper fare”. Chi dispone delle giuste competenze può aspirare a occupazioni di qualità. Dal progetto Excelsior  sul mondo del lavoro emerge che le  imprese fanno fatica a trovare un laureato su tre. Questo a causa del “gap di offerta” e del “gap di competenze”, legato a una formazione non adeguata o alla mancanza di esperienza.Per affrontare tali tematiche l’Istituto Universitario di Studi Europei di Torino in collaborazione con la Consulta regionale Europea promuove, da aprile a luglio 2019, la Summer school “Legal business skills for Europe”. L’attenzione sarà orientata in particolare su: temi strategici trattati con metodo interdisciplinare giuridico/economico/aziendale, valorizzazione e rafforzamento delle competenze trasversali dei partecipanti che lavoreranno su casi pratici , discussioni di gruppo , disamina di documenti per saper meglio gestire criticità strutturali e interpersonali.  I destinatari della Summer school sono in particolare giovani laureati in materie giuridiche/economiche/aziendali, di qualsiasi nazionalità (purché a conoscenza delle due lingue di lavoro), che stanno per intraprendere un percorso professionale. Il corso sarà anche aperto a laureati già attivi presso imprese o studi professionali, praticanti legali, avvocati e dottori commercialisti, giovani professionisti di area legale in cerca di ricollocamento. La Summer School punta a fornire un valore aggiunto alla tradizionale formazione accademica mediante l’utilizzo di strumenti di apprendimento non formale e informale, e l’acquisizione di competenze trasversali (soft skills). Aziende e studi legali collaborano al progetto e intervengono direttamente nella formazione. Il corso intende infatti  creare collaborazione  e interazione tra imprese, professionisti e ambiente accademico, così da fornire competenze operative e trasversali, essenziali nel passaggio dallo studio accademico al lavoro. L’iniziativa ha ottenuto  il sostegno e la collaborazione della Consulta regionale europea, il patrocinio della Rappresentanza della Commissione europea di Milano, dell’Università di Torino, dell’Università della Valle d’Aosta, dell’Università del Piemonte Orientale, di Unioncamere Piemonte e di Confindustria Piemonte.

Informazioni dettagliate su programma, costi e iscrizioni sono disponibili  all’indirizzo: https://iuse.it/legal-business-skills-for-europe-2019/

Israele alla conquista della luna

E’ partita  alle 3.45 della notte, ora israeliana, la navicella  Bereshit (traduzione: in principio) che si è staccata dal suolo di Cap Caneveral per cominciare il suo viaggio verso la luna. Si tratta della più piccola – con i suoi 60 chili con il propellente – e meno costosa capsula che atterrerà, salvo imprevisti,  sul satellite della terra, annoverando  Israele, che l’ha realizzata,  tra le quattro superpotenze lunari insieme a Usa, Russia e Cina. A  bordo c’è una copia della Torah, il Vecchio Testamento ebraico.

Primavera in anticipo, sole fino al 3 marzo

L’anticipo di primavera in Piemonte ha fatto registrare a mezzogiorno di ieri temperature superiori ai 20 gradi, con un picco di 21.3 a Cameri nel Novarese e di  21 a Parella, nell’Eporediese. Ma tra oggi e domenica si prevede un  abbassamento delle temperature a causa di un’infiltrazione di aria fredda dai Balcani. Si tratterà comunque di un fenomeno passeggero e nel corso di domenica lo zero termico risalirà a 2.800 metri. Fino al 3 marzo la Smi -Società Meteorologica Italiana prevede massime per una decina di giorni comprese  tra i 15 e i 20 gradi, poi qualche perturbazione dall’Atlantico.

 

(foto: il Torinese)

Tronzano (FI): “Se l’aeroporto si impoverisce a perdere sono Torino e il territorio”

Il vicepresidente del gruppo regionale di Forza Italia, Andrea Tronzano, interviene sul continuo depauperamento dello scalo aeroportuale di Torino: “Nel comunicato congiunto di ANPAC e ANVAP del 20 febbraio 2019, su Blu Panorama, – commenta il consigliere – si legge della chiusura dei voli su Torino della compagnia low cost. Questa pessima notizia va ad aggiungersi a Luxair, Turkish Airlines e Tarom che hanno già chiuso i loro voli su Torino e ai dati negativi dell’ultimo consuntivo diffuso da Assaeroporti nel 2018: un calo del 2,2%  di passeggeri rispetto al 2017, in un anno in cui a livello nazionale, il mercato italiano è invece incrementato del 5,9%”. Tronzano 
osserva inoltre che “L’aeroporto di Torino è stato superato da Cagliari, passando dal 13° al 14° posto nella graduatoria per traffico degli scali nazionali. Questo incide sul turismo in Regione, perché certo così i Piemontesi non possono partire, ma soprattutto i turisti non possono più arrivare nel principale aeroporto del Piemonte”.  Questo significa secondo il consigliere azzurro “un calo per le nostre strutture ricettive, per i tassisti che da Caselle trasportano i turisti, ma anche per tutti gli altri servizi commerciali legati a questo business. Torino sta continuando a perderci, e con lei il resto del Piemonte”.

Pma, Placido: “Quando la legge non basta a riconoscere i diritti”

“Ancora una volta in Italia per vedere riconosciuti ed applicati i propri diritti , in questo caso la PMA ( procreazione medicalmente assistita ) non basta una legge dello stato”. Questo il commento di Roberto Placido, già vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, che ha organizzato a Torino una conferenza stampa sul delicato tema. La sua iniziativa ha sollecitato la Regione a intervenire. Così l’età limite nella nostra regione non sarà più 43 anni ma 46 come previsto a livello nazionale. Dunque si potrà ricorrere alla Procreazione medicalmente assistita per altri tre anni , decisione che sarà  ufficializzata prima della fine della legislatura, ha comunicato l’assessore alla Sanità Antonio Saitta. Del resto già succede  in Lombardia, in Emilia,Romagna in Veneto e in altre realtà territoriali dove le donne che vogliono servirsi della Pma possono farlo fino a 46 anni. Oggi Placido ha proposto le esperienze toccanti di alcune donne di  “Pma Piemonte” proprio per ottenere l’estensione della pratica,  pronte alla mobilitazione con gesti anche eclatanti se le promesse della Regione non dovessero tradursi in fatti concreti. “Ringrazio Denise Badagliacco , Stefania Bonagura e Simona Rotelli – commenta Placido – per l’impegno e la passione che ci mettono per mantenere viva la loro speranza e per darla anche a tante altre donne”.