Sarà a pagamento l’accesso alla ztl centrale di Torino, senza più divieti, ma dalle 7.30 alle 19.30 nei giorni feriali si dovrà pagare una tariffa che dovrebbe essere pari al costo di due ore di sosta, ovvero 5 euro, come stabilito da una delibera della giunta comunale. L’obiettivo è quello di scoraggiare il semplice attraversamento del centro città in auto. La “rivoluzione” partirà però soltanto dopo l’arrivo dei nuovi autobus che potenzieranno il trasporto pubblico in centro città. I commercianti sono già sul piede di guerra.
Clelia Ventimiglia
“Un’altra decisione sbagliata, limitativa, una punizione non meritata per i commercianti del centro: allungare il divieto di transito nella Ztl sino alle 19.30, quindi per tutto l’orario d’apertura dei negozi, significa dare la mazzata definitiva a un settore già agonizzante”. Così Roberto Rosso, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, commenta la decisione della Giunta Appendino, di chiudere praticamente per tutta la giornata alle auto la zona centrale della città. “La Appendino non si è accorta che Torino è l’unica città al mondo dove qualche genio ha costruito una metropolitana che accuratamente non passa nella Ztl? Si è accorta delle tante serrande abbassate in centro, delle grandi difficoltà del commercio, che già sta combattendo contro la grande distribuzione e colossi come Amazon? Quanti posti di lavoro dovremo ancora perdere perché la sete di vendetta di questa giunta si plachi e lasci la città sopravvivere? È necessario il ritiro immediato di questa proposta insensata”.
Siete mai stati contattati da un call center per ricevere offerte commerciali? Alla base di questa -e numerose altre- attività vi è un trattamento di dati personali: dati reperibili ovunque che, grazie alle tecnologie, si moltiplicano e circolano in volumi e con velocità incontrollate. Da qui la necessità per chi tratta di garantire prassi rispettose delle persone e per queste di tutelare i propri diritti, prerogative entrambe sancite dal Reg. UE 679/2016. Tale normativa, meglio nota come “GDPR”, ha riformato la materia della Privacy investendone ogni profilo: dai soggetti ai rapporti, dagli obblighi ai diritti. Tra i molteplici aspetti è centrale il principio della finalità. Ogni dato viene richiesto e raccolto per una finalità specifica (erogazione di beni, servizi, ecc…) alla quale il trattamento deve strettamente attenersi, in modo pertinente e commisurato. Per intenderci, se un chirurgo estetico, senza consenso, proietta le foto del paziente ad un convegno con altri professionisti, effettua un trattamento ulteriore rispetto alla finalità medica propria dell’incarico professionale, incorrendo in un illecito. Nondimeno è illegittimo, e per l’effetto sanzionabile, l’invio di email promozionali ai clienti, senza specifica autorizzazione al riguardo. Laddove vi è un trattamento è dunque opportuno valutare se questo sia o meno conforme alla finalità per la quale il dato è stato raccolto, indicatore valido non solo per chi tratta, al fine di evitare illeciti, ma anche e soprattutto per le persone, nell’ottica di tutelare i diritti legati alla propria privacy. A proposito di diritti, alcune aziende sono state condannate a risarcire il danno derivante dall’invio, non autorizzato, di materiale pubblicitario tramite email.
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Stefano Saglimbeni
Avvocato – Studio legale Pacchiodo
L'isola del libro
La rubrica settimanale dedicata al mondo dei libri
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Alan Parks “Gennaio di sangue” – Bompiani- euro 18,00
Questo è il primo romanzo dello scozzese Alan Parks che, dopo aver lavorato 20 anni nel mondo musicale, ora si affaccia alla narrativa e racconta omicidi e misteri in una Glasgow imbruttita e grigia per la crisi economica e lo squallore che ne deriva. E’ il primo di una serie di 12 noir, uno per ogni mese dell’anno. Ed ecco la trama. Il 1° gennaio 1973, un detenuto pluriomicida avverte il detective Harry McCoy che in città sta per essere uccisa una ragazza. Cosa che puntualmente accade nel bel mezzo di una piazza. Un giovane prima la uccide e poi appoggia la canna della pistola alla sua tempia, chiude gli occhi e si spara. E’ solo l’inizio di una lunga scia di sangue e cadaveri, tra gole tagliate, bordelli ed escort, droghe, ricchezza depravata e perversione. Al centro della narrazione c’è un personaggio antieroe per eccellenza a cui ci si affeziona subito. E’ il poliziotto 30enne Harry McCoy: uomo disilluso, refrattario alle regole, maltrattato dagli altri, ma con un indistruttibile senso della giustizia che ce lo fa amare d’istinto. Ad aiutarlo nelle indagini -tra sopralluoghi, grandi mansion, malavita, case popolari dove sbarcare il lunario è dura fatica- è il novellino Wattie, ultima ruota del carro, ma tenace nel trovare i colpevoli. Da notare che la storia è ambientata in un’epoca in cui non esisteva ancora la polizia scientifica, con tutto l’apparato tecnologico che oggi aiuta a puntare il dito verso il colpevole giusto. Niente Csi o Dna in “Gennaio di sangue”; piuttosto ritroviamo le buone vecchie indagini. Quelle che scandagliano dinamiche e rapporti umani per risolvere intricati rebus col morto.
Abraham B. Yehoshua “Il tunnel” – Einaudi- euro 20,00
E’ l’ultimo romanzo del famoso scrittore israeliano nato nel 1936 e uno dei mostri sacri della letteratura mondiale. Qui racconta dell’ingegnere 73enne Zvi Luria, da 5 anni in pensione, al quale viene diagnosticato un inizio di demenza senile. Piccole dimenticanze, innocue –almeno per ora- distrazioni e qualche confusione. Per rimandare il più possibile l’inevitabile infausto percorso della malattia che corrode il cervello, la moglie Dina – una pediatra di successo con cui ha trascorso tutta la vita- lo incoraggia a riprendere il lavoro. Luria era stato un dirigente del Dipartimento dei lavori pubblici e per 40 anni aveva progettato strade, autostrade e i due tunnel dell’unica autostrada di Israele. Ora che il medico gli suggerisce di mantenersi attivo, si lascia convincere ad aiutare il giovane Assael Maimoni che ha preso il suo posto in ufficio. Sta lavorando al progetto di un tunnel nei pressi di un cratere nel deserto, simbolicamente nel cuore del conflitto tra israeliani e palestinesi. E trascina con sé Luria, in macchina nelle roventi distese di sabbia, per i sopralluoghi che diventano teatro della loro collaborazione, basata su reciproca stima ed affetto. Il grande fascino del romanzo è nell’introspezione dei vari personaggi, nel racconto dei sentimenti alla base dei loro rapporti e nel modo coraggioso di affrontare il declino del bene forse più prezioso che abbiamo, il cervello ovvero la sede di pensieri, azioni, amori….vita.
Anna Dalton “L’apprendista geniale” – Garzanti- euro 16,90
Se avete seguito la fiction su Rai 1 “L’allieva” tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, avete già conosciuto Anna Dalton, la brillante attrice 33enne che interpreta Cornelia, sorella di Arthur Malcomess e divertente coinquilina di Alice Allevi. Con “L’apprendista geniale” l’attrice italo-irlandese esordisce anche nella letteratura. E lo fa con una storia spumeggiante, fresca, che sa di sogni di gioventù. Protagonista è la giovane Andrea Doyle che, sulla scia materna, progetta di diventare giornalista… e intanto si fa le ossa pubblicando un giornalino, per così dire, di quartiere. Il padre è custode di uno stabile, soldi non ce ne sono molti, ma lei è responsabile, matura, tenace ed ama studiare. Provvidenziale è la borsa di studio che vince e le apre le porte del famoso Longjoy College, prestigiosa -e quasi inarrivabile- scuola di giornalismo. E’collocata in un bellissimo monastero riconvertito, sull’isola dei Santi, nella laguna veneta. Una location affascinante per raccontare l’ingresso e la sopravvivenza di Andrea in un microcosmo competitivo al massimo, in cui vige una selezione durissima. Come se la caverà la brillante fanciulla tra compagne carogne, agguerrite e sleali, ma anche nuovi amici pronti ad accettarla ed aiutarla? Tutta da gustare con tenerezza questa storia che parla di aspirazioni e nuove generazioni alle prese con il futuro.

E’ morto Soria il professore del premio Grinzane
In una clinica a Lanzo Torinese dove scontava gli arresti domiciliari è morto Giuliano Soria, aveva 68 anni. Dal 2016 l’ex patron del premio letterario Grinzane Cavour era ai domiciliari in una struttura sanitaria. Di recente le sue condizioni si sono aggravate. Il professore, come veniva comunemente chiamato, era stato condannato in via definitiva a sei anni e otto mesi per uso illecito di contributi pubblici e maltrattamenti nei confronti di un giovane domestico straniero che, denunciate le violenze subite, diede il via all’inchiesta sul premio letterario.
La famiglia di etnia sinti che si dedicava ai furti in appartamento e alla ricettazione è stata individuata dai Carabinieri del Comando provinciale di Torino. I componenti del “nucleo familiare” marito, moglie e genero sono stati arrestati, e le tre figlie sono state denunciate. I carabinieri hanno sequestrato 220 mazzi di chiavi, telecomandi elettrici per cancelli, disturbatori di frequenze, chiavi passe-partout, targhe false,capi di abbigliamento, orologi di lusso per 40mila euro di refurtiva. Il gruppo potrebbe avere realizzato centinaia di colpi, a Torino e provincia. quando le vittime facevano la spesa, genero e suocero rubavano le chiavi di casa trovate nelle auto in sosta nei parcheggi dei supermercati. Visionando il libretto di circolazione, scoprivano l’indirizzo delle case da svaligiare.


Di seguito le medaglie di classe degli arcieri piemontesi
Arco Olimpico
Anna Botto (Arcieri delle Alpi) argento Master con 560 punti
Alessandro Paoli (Iuvenilia) oro Junior con 585 punti
Aiko Rolando (Iuvenilia) bronzo Allieve con 557 punti
Iuvenilia (Morello, Melotto, Riva) argento Senior maschile con 1687 punti
Arcieri delle Alpi (Botto, Cenedese, Bacchiega) bronzo Master femminile con 1550 punti.
Arco Compound
Marco Bruno (Arcieri Volpiano) oro Senior con 589 punti
Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) bronzo Senior con 587 punti
Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) bronzo Senior con 575 punti
Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno) oro Junior con 575 punti
Giada Baron (Arcieri delle Alpi) bronzo Allievi con 560 punti
Arcieri delle Alpi (Franchini, Foglio, Marinetto) argento Senior femminile con 1716 punti
Arcieri Alpignano (Tosco, Quintano, Ternavasio) bronzo Master maschile con 1716 punti
Arco nudo
Stefania Coppo (Arcieri Volpiano) argento Senior con 521 punti
Rosavaleria Palermo (Arcieri delle Alpi) bronzo Senior con 516 punti
Gianlorenzo Soldi (Arcieri Varian) oro Allievi con 519 punti
Arcieri di Volpiano (Coppo, Passiatore, De Rinaldis) oro Senior femminile con 1522 punti
Ar.Co. Arcieri Collegno (Tessari, Arvati, Nicoletti) bronzo Master femminile con 1363 punti
Arcieri Alpignano (Feliciello, Dezani, Arcella) oro Allievi maschile con 1358 punti.

Risultati completi dei Campionati Italiani Indoor a questo link
Le medaglie degli arcieri piemontesi nell’Italian Challenge a questo link
Atp tennis, la sindaca: "Siamo ancora in gara"
La sindaca Chiara Appendino ha risposto in Consiglio comunale, alla richiesta di comunicazioni presentata dal capogruppo del Pd, Stefano Lo Russo, sulla situazione della candidatura della Città ad ospitare le ATP finals di Tennis 2021-2025. La prima cittadina ha detto che “siamo ancora in gara. La candidatura della Città di Torino ad ospitare le ATP finals avanzata da parte della FIT è ancora in essere e lo sarà fino a che non sarà ufficializzato il contrario. Il tema dirimente sono le garanzie finanziarie richieste da ATP nei confronti del governo nazionale, a copertura parziale delle spese da sostenere nei cinque anni in cui la manifestazione viene ospitata. Ad oggi, tali garanzie non sono ancora state date nonostante una lettera sottoscritta dal sottosegretario Giorgetti in cui il Governo, rispondendo implicitamente ad ATP, si rende disponibile ad accompagnare il percorso”. Ha aggiunto Appendino: “Le finals sono una manifestazione dal carattere internazionale con la città protagonista e rappresentano un’occasione importante a livello economico e di visibilità per il territorio. Una sfida complicata ma la Città ha bene impressionato e noi lavoreremo fino all’ultimo giorno disponibile per portare a Torino questo evento. La candidatura si basa sulla qualità della città, che si presenta come modello trasversale e protagonista dell’evento; sull’innovazione, la possibilità di sperimentare nuove tecnologie con Torino citylab; sulla sostenibilità, con la possibilità di prestare particolare attenzione all’ambiente, ai trasporti, ai rifiuti”.
“Questa proposta di legge si colloca in un contesto di forte innovazione sociale derivante dall’aumento dell’età anagrafica e dell’aspettativa di vita della popolazione e ha lo scopo di valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità e promuoverne la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, favorendo la costruzione di percorsi per l’autonomia e il benessere nell’ambito degli abituali contesti di vita” hanno dichiarato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti e il Presidente della Commissione Sanità Domenico Rossi.
“Secondo i dati della Relazione Annuale 2018 dell’Ires – ha precisato il Presidente Ravetti – il Piemonte è una delle regioni italiane con il più alto numero di “over 65” ed è, quindi, indispensabile che le istituzioni adottino politiche e strategie utili a governare questo importante fenomeno. In questi anni, sono stati numerosi i Comuni a “sperimentare” progetti per favorire e migliorare l’invecchiamento “attivo” della popolazione over 65, ma occorre che la Regione intervenga, prevedendo una programmazione degli interventi, in sinergia con enti della sanità, enti gestori dei servizi socio-assistenziali, Città Metropolitana, Province, Comuni, aziende, enti e associazioni del Terzo Settore”.
“I cambiamenti sociali e demografici portano all’emersione di nuovi bisogni di salute di cui la politica deve farsi carico. Troppo spesso quando si parla di sanità si mette al centro il tema dell’assistenza ospedaliera ignorando i dati che ci raccontano un’Italia e un Piemonte sempre “più anziani”; cronicità e invecchiamento attivo rappresentano due sfide cruciali per il futuro. La proposta di legge ha l’obiettivo di superare una situazione di spontaneismo progettuale attraverso l’adozione di un programma regionale per l’invecchiamento attivo e il coordinamento dei diversi soggetti coinvolti: ASL, strutture sanitarie, comuni, scuole e associazioni” ha spiegato Rossi.
“Viene favorita la partecipazione delle persone anziane alla vita della comunità – hanno proseguito i Consiglieri regionali Pd – attraverso l’impegno nel volontariato, una formazione permanente, il trasferimento di competenze ai lavoratori più giovani, il mantenimento del benessere psicofisico, il coinvolgimento in attività culturali e ricreative e in iniziative di turismo sociale, attività di giardinaggio e orticoltura, con la gestione gratuita di terreni comunali”.
“Viene introdotto un Piano operativo triennale – hanno affermato Ravetti e Rossi – che ha lo scopo di integrare le diverse politiche e risorse regionali relative agli interventi e ai servizi previsti da questa proposta, al fine di coordinare e armonizzare le azioni. Si prevede, altresì, l’istituzione della “Giornata regionale per l’Invecchiamento Attivo” nel giorno del 22 aprile di ogni anno, in occasione della ricorrenza della nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini”.
“La proposta presentata dal gruppo del Partito Democratico – ha concluso l’Assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari – rappresenta un’importante opportunità per affrontare, in termini programmatici, il processo di cambiamento demografico, che nella nostra Regione, in particolare, ha una dimensione rilevante. Bisogna mettere a punto tutti gli strumenti indispensabili per la piena valorizzazione di questo capitale umano e sociale che rappresenta un tassello prezioso e insostituibile per la coesione sociale delle nostre comunità” .
(foto: il Torinese)