Un miliardo in tre anni, questa la dotazione del Fondo nazionale innovazione che il governo intende vuole destinare agli investimenti in start up e innovazione. L’annuncio, alle Ogr di Torino, da parte del vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio. In sala imprenditori dell’innovazione, investitori, e istituzioni, ad incominciare dalla sindaca di Torino Chiara Chiara Appendino. Non mancava Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau. Di Maio ha definito il fondo come un progetto strategico utile per i prossimi 15 o 20 anni, ” strategico per il futuro dell’Italia e per aiutare i giovani a restare da noi. Bisogna fare squadra, con sgravi fiscali, per trasformare il primo miliardo in due miliardi”.
Questa mattina il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio è arrivato a Torino per presentare il Fondo Nazionale per l’innovazione.
Ad accoglierlo davanti alle Ogr una delegazione del movimento giovanile di Forza Italia con un manifesto che denuncia il 31% di disoccupazione giovanile in Piemonte e chiede lo stop al reddito di cittadinanza.“Il reddito? Lo vogliamo dal lavoro e non di cittadinanza – afferma Tommaso Varaldo, coordinatore del movimento giovanile a Torino – in Piemonte nel 2018 la disoccupazione giovanile si è attestata al 31% e hanno cessato l’attività 26mila imprese. Sono dati allarmanti” “Il reddito di cittadinanza è inversamente proporzionale al lavoro, non crea occupazione e non abolisce la povertà – continua Varaldo – La soluzione al problema della disoccupazione si chiama lavoro e il lavoro lo creano le

Maltrattata da 18 anni denuncia il marito: arrestato
Vessazioni continue inducono una donna, dopo l’ennesimo evento, a chiamare la polizia perché spaventata per la sua incolumità e quella dei suoi due figli minori. L’ultima lite, per futili motivi, è accaduta in casa nella tarda serata di giovedì nel quartiere Madonna di Campagna. Quel giorno, come tanti altri, l’uomo rincasava ubriaco, minacciava di morte la moglie e prendeva a calci mobili e suppellettili. Davanti agli occhi dei figli urlava e percuoteva violentemente le porte delle camere di casa facendo rompere i vetri di due di queste. Era divenuta abitudine, gesti ingiustificati e incontrollati dovuti all’abuso di alcol. La donna, una mamma stanca e terrorizzata, dopo 18 anni di vessazioni; di cui 14 di matrimonio e 4 di fidanzamento; ha chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti della Squadra Volante, giunti immediatamente sul posto, hanno arrestato il 37enne rumeno per maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato anche denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale.
M.Iar.
Si recava quotidianamente e con regolarità al Commissariato Barriera di Milano poiché sottoposto alla misura cautelare dell’Obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ma, subito dopo, continuava la sua attività di produzione, confezionamento e smercio di sostanze stupefacenti. Gli agenti di “Barriera Milano” si sono insospettiti quando un pomeriggio lo avevano visto sopraggiungere in un’autovettura condotta da un suo connazionale. L’uomo si faceva lasciare nel parcheggio del supermercato adiacente il Commissariato, apponeva la firma e poi si faceva accompagnare in corso Regina Margherita sebbene non fosse la sua abituale dimora. Dalla successiva perquisizione di quell’alloggio è emerso che lo straniero si recava a quell’indirizzo per occuparsi della produzione e del confezionamento di sostanza stupefacente. Venivano rinvenuti 29 involucri termosaldati di crack, oltre ad oltre 900 euro, di cui alcuni nascosti all’interno della federe del cuscino ed altri nel cassettino del mobile della tv unitamente ad un bilancino di precisione ed una piastra termoelettrica per cucinare la sostanza a bagnomaria.
M.Iar.
PROTEGGITALIA, PER I COMUNI, RISORSE PER MANUTENZIONI E GRANDI OPERE
Per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per la riduzione del rischio, Uncem è d’accordo con il Governo, che ha presentato il piano Proteggitalia: occorrono p revenzione, manutenzione, semplificazione e rafforzamento della governance. Ma Uncem chiede chiarimenti, in particolare sui numeri e sulle modalità di riparto delle risorse tre le regioni. Nella legge di bilancio 2019 avevamo chiesto 10 miliardi per i prossimi tre anni. Ce ne sono 11 sul piano da gestire nei prossimi cinque, risorse non nuove però, che erano ferme e inserite in capitoli di bilancii degli ultimi cinque anni. “Occorre fare di più e in particolare partire dall’alto, dalla montagna dove si originano il dissesto e tutti i problemi. Non ne ho sentito parlare oggi nella presentazione del piano Proteggitalia – spiega Marco Bussone, Presidente Uncem -. I tempi per affidare i lavori devono essere più rapidi e non devono essere frenati dalla burocrazia che, prima di ItaliaSicura, è sempre stata troppa e molto spesso ingiustificata. Senza contare che bisogna agire su intere valli, su ambiti territoriali e non solo su singoli Comuni. Fiumi, rii, torrenti, foreste, le stesse frane e il dissesto non si fermano ai confini amministrativi comunali. Le Comunità montane e le Unioni montane di Comuni sono i naturali soggetti istituzionali per programmare con le Regioni delle efficaci strategie e gli investimenti per la prevenzione”. “Restiamo in attesa di capire come verranno promossi i ‘green manager’, e come verranno organizzati i Nos, il cosiddetto “Nucleo operativo di supporto”, struttura di tecnici prevista dal piano di Governo che sostengono il Commissario di governo e cioè il presidente di Regione. La stessa figura del commissario-presidente è da definire meglio – riflette Marco Bussone – E resta da capire come funzionerà la ‘task force’ di nove tecnici presso il Ministero dell’Ambiente che costituiranno una segreteria tecnica di supporto e monitoraggio. Positivi gli interventi sulla gestione forestale sostenibile. Ma per prima cosa, in un Paese fragile come il nostro, proponiamo al Governo di portare subito l’iva al 4 per cento per gli interventi ordinari e straordinari di manutenzione ambientale e prevenzione del dissesto. È assurdo, come ha detto più volte il Presidente di Uncem Emilia-Romagna Giovanni Battista Pasini, che lo Stato dia delle risorse per un fronte così importante e poi se ne riprenda una parte con l’Iva”. Bussone conclude: “Tutte le cifre presentate oggi hanno bisogno di una serie di approfondimenti che chiederemo al Governo e che potremo fare già nelle prossime ore con la Conferenza delle Regioni alla quale confermiamo, come Enti locali montani, massima collaborazione”.
Le primarie Pd hanno registrato in Piemonte 81.500 votanti, dei quali più di 50 mila a Torino e provincia. Il nuovo segretario nazionale del partito Nicola Zingaretti, ha vinto in tutti i 317 seggi. A Torino il numero dei votanti è stato di 22.780, I dati sono ancora provvisori ma sarannno confermati in giornata.
La Juve capitalizza, ma soffre (ancora) troppo
Con questa vittoria, il vantaggio a + 16 dei bianconeri sul Napoli dovrebbe chiudere ormai definitivamente il discorso scudetto, che si appresta a tornare a Torino per l’ottavo anno consecutivo
Il risultato però non deve trarre in inganno, soprattutto per quanto le due squadre hanno fatto vedere nel secondo tempo: sotto di due reti, nella ripresa il Napoli ha letteralmente preso d’assalto l’area juventina, tanto che i bianconeri raramente sono riusciti ad uscire dalla propria metà campo. E pensare che la partita era iniziata con equilibrio da entrambe le parti: il Napoli avanzava con gli esterni, la Juve smistava bene a centrocampo e contrastava il pressing dei napoletani. La svolta della gara arriva al 26′, quando Ronaldo scatta da solo verso la porta e il povero Meret non può fare altro che atterrarlo al limite dell’area: CR7 è l’ultimo uomo lanciato a rete (con chiara occasione da gol), dunque trattasi di espulsione diretta per il portiere e punizione dal limite, che Pjanic trasforma magistralmente: 0 – 1 per la Juventus. La squadra di Ancelotti reagisce riversandosi nella metà campo avversaria: subito centra un palo con un tiro rasoterra di Zielinski, cerca di attaccare sia da destra che da sinistra, ma la difesa bianconera e Szczesny sono attenti. Al 39′ il secondo gol della Juve: il Napoli lascia libero in area Emre Chan, che può colpire di testa un traversone di Bernardeschi senza neppure saltare. La ripresa inizia con la seconda espulsione della gara: al 2′ st Pjanic, già ammonito, commette un fallo di mano e deve lasciare il campo per somma di ammonizioni; ora la Juve gioca con il 4 – 4 – 1, con il solo CR7 davanti, mentre Bernardeschi e Mandzukic arretrano: da questo momento, la partita è a senso unico per il Napoli, che attacca costantemente e trova il gol dell’1- 2 al 16′ st, quando Callejon riesce a smarcarsi da Chiellini, girando in rete una palla di Insigne. A questo punto Allegri sostituisce Cancelo, ammonito, per De Sciglio; il Napoli mette in grande difficoltà i bianconeri con un ottimo possesso palla, mentre il centrocampo juventino non riesce a contenere le avanzate partenopee, al punto che al 28′ st Mandzukic viene richiamato in panchina per Bentancur. L’occasione del pareggio per il Napoli arriva al 38′ st : Alex Sandro sembra toccare con un braccio in area un traversone di Ruiz, Rocchi consulta il VAR e concede il calcio di rigore, ma Insigne centra il palo e spreca tutto. Morale: la Juventus ha vinto su un campo insidioso, contro un avversario di pregio, ed ha saputo soffrire, dunque rispetto alle due gare precedenti qualcosa di positivo si è visto; un passo (piccolo) in avanti verso la super sfida con l’Atletico, in fin dei conti, è stato fatto.
Rugiada Gambaudo
Treni, la Canavesana sarà rinnovata
Entro il 2020 la Ferrovia Canavesana sarà rammodernata e resa più sicura, l’elettrificazione del secondo tratto è prevista nel bilancio regionale con 6,3 milioni di euro
Lo ha assicurato l’assessore Francesco Balocco, che ha riferito in Commissione Trasporti (presieduta da Nadia Conticelli), sulla attuale situazione della linea che è lunga circa 40 chilometri, a binario unico, ma elettrificata soltanto nella tratta iniziale tra Settimo Torinese e Rivarolo, con 44 passaggi a livello. Per la messa in sicurezza della linea ferroviaria Rfi sta progettando diversi interventi, già finanziati, che prevedono anche l’installazione di Scmt (sistema per il controllo della marcia del treno) e l’adeguamento di segnali e dispositivi di sicurezza su tutta la linea. Questi lavori si concluderanno entro aprile 2020 per la tratta Settimo-Rivarolo ed entro dicembre 2020 tra Rivarolo e Pont. Un finanziamento di 6,3 milioni è previsto in bialncio e permetterà l’elettrificazione della tratta montana, fino a Pont Canavese. L’assessore ha aggiunto: “Stiamo elaborando una convenzione con Rfi e Gtt per la stazione di Settimo in modo da risolvere il problema dei ritardi dovuti alla doppia gestione dei binari di stazione”. La Commissione ha anche espresso parere favorevole all’unanimità alla delibera della Giunta sul Regolamento di attuazione del Piano paesaggistico regionale ed ha iniziato la trattazione della proposta di legge, presentata dai consiglieri del Movimento 5 stelle (primo firmatario Federico Valetti), sulla valorizzazione della rete ferroviaria regionale.
Marco ha 17 anni e frequenta il terzo anno di un liceo scientifico torinese. Non può essere definito un secchione ma è innegabile che ce la stia mettendo tutta per vivere il proprio tempo da protagonista
L’attualità è il suo pane quotidiano, s’informa quotidianamente sullo stato del mondo e si scoccia quando gli insegnanti non affrontano i temi veri tra le mura della sua scuola. Chi fosse interessato a conoscerlo meglio può farlo visitando la mostra “Marco sono io”, che s’inaugura lunedì 4 marzo alle 17 all’Urp del Consiglio regionale di via Arsenale 14/G, a Torino. L’esposizione, promossa dal Centro servizi per il Volontariato di Torino (Vol.To), curata da Dino Aloi, ispirata al volume di Simone Fissolo “L’Europa sono io” (edizione Il Pennino) e illustrata da Milko, si propone come una sorta di guida alla cittadinanza attiva attraverso un viaggio alla scoperta delle istituzioni locali, nazionali e internazionali. Una lezione di educazione civica attraverso cui – tappa dopo tappa – Marco (e il visitatore delle mostra con lui) sviluppano e arricchiscono il proprio concetto di democrazia sperimentando l’impatto degli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni sulla vita di ogni giorno. Con Aloi e Fissolo intervengono all’inaugurazione il consigliere di Vol.To Marco Bani e il presidente del Centro Einstein di Studi internazionali (Cesi) di Torino Giampiero Bordino. Visitabile fino al 27 marzo, la mostra – che fa parte del progetto educativo “Percorsi pratici di cittadinanza attiva in Europa” – è aperta dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.