redazione il torinese

Scampata a Rimborsopoli la maggioranza di Chiamparino ora trema per Firmopoli

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Sono stati i leghisti Mario Borghezio e Patrizia Borgarello a fare avviare le indagini

 

La Giunta Chiamparino aveva tirato un sospiro di sollievo con l’assoluzione dei suoi assessori e consiglieri coinvolti in Rimborsopoli. Ma ora si affaccia l’incubo di Firmopoli. Sono sette gli esponenti del centrosinistra, compresi  due consiglieri regionali in carica, Marco Grimaldi (Sel)  e Nadia Conticelli (Pd), tre ex consiglieri provinciali  e il presidente della circoscrizione V Rocco Florio,  indagati dalla procura di Torino per presunte irregolarità nella raccolta e nella presentazione delle firme per la candidatura dell’attuale presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, alle elezioni dello scorso maggio. Sono stati i leghisti Mario Borghezio e Patrizia Borgarello a fare avviare le indagini. Rispondono  penalmente gli esponenti politici che hanno autenticato le firme in qualità di pubblici ufficiali. Nell’inchiesta della procura di Torino è emerso che ci sarebbe chi ha autenticato centinaia di firme in pochissimo tempo, oppure trascrizioni sbagliate dei documenti di identità e altre possibili irregolarità.

 

 

 

Italian Model United Nations Torino 2015

MATURITA STUDENTESSA

Il progetto, rivolto a tutti gli studenti iscritti alle scuole superiori del Piemonte, consiste in simulazioni di sedute dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

 

Dal 13 al 15 febbraio 2015, presso il Campus Luigi Einaudi a Torino, andrà in scena l'”Italian Model United Nations – Torino 2015″. Il progetto, rivolto a tutti gli studenti iscritti alle scuole superiori del Piemonte, consiste in simulazioni di sedute dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nelle quali gli studenti partecipanti, nelle vesti di ambasciatori e diplomatici dei diversi Paesi, si confrontano e approfondiscono tematiche realistiche e attuali di politica internazionale. Iscrizioni online entro il 15 dicembre 2014. Maggiori informazioni sul sito di TorinoGiovani.

 

(www.comune.torino.it)

La telemedicina per curare la depressione

medico sanita

Coinvolta l’Asl To3 nel progetto dell’ Unione Europea

 

L’Asl To3 di Torino è inserita nel progetto dell’ Unione Europea che prevede l’impiego della telemedicina nel trattamento della depressione.In tutto sono 22 i centri interessati. I paesi sono 11: con l’Italia, Danimarca, Groenlandia, Germania, Estonia, Olanda, Turchia, Spagna, Scozia, Galles, Norvegia). Per due anni saranno coinvolti 300 pazienti e l’iniziativa partirà in febbraio.Nel programma sono previste la video conferenza e la psicoterapia computerizzata.

Tutto l'ambiente in rete

Dalla home page è possibile scegliere il proprio percorso navigando linearmente attraverso le tre grandi tematiche aria, acqua e territorio e poi scendere ai livelli successivi per un ulteriore approfondimento

 

ecologiaIl racconto di come è cambiato il territorio negli ultimi 10 anni e la descrizione delle prospettive future, degli aspetti positivi e negativi dell’ecosistema, di che cosa è stato fatto e cosa occorre ancora fare: tutto questo è racchiuso nel nuovo portale ideato da Regione e Arpa per disegnare lo stato dell’ambiente in Piemonte attraverso dati, tabelle, grafici, commenti, mappe, scenari.

 

Dalla home page è possibile scegliere il proprio percorso navigando linearmente attraverso le tre grandi tematiche aria, acqua e territorio e poi scendere ai livelli successivi per un ulteriore approfondimento. In alternativa, si può partire da uno dei 150 indicatori presi in esame e navigare liberamente tra uno e l’altro seguendo i propri interessi.

 

“Il portale – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia – è uno strumento concepito per essere consultato da tutti, in maniera chiara e semplice. Lo scopo deve infatti essere informare i cittadini e nello stesso tempo formarli alle buone pratiche per migliorare l’ambiente”.

 

“Con approfondimenti su aria, acqua, territorio e clima – ha aggiunto il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto – il portale, con tutte le informazioni consultabili in maniera facile e intuitiva, è la fotografia dello stato del Piemonte a dicembre 2013, per la maggior parte dei dati, e per il primo semestre 2014 dove già disponibili. Una fotografia necessaria per intraprendere tutte le misure di prevenzione e protezione ambientale”.

 

In particolare, Regione ed Arpa hanno puntato sulla capacità di trasmettere i contenuti scientifici utilizzando linguaggi e strumenti di divulgazione diretti ed efficaci, in grado di non cadere nella superficialità e nella approssimazione. La sfida è quella di utilizzare al meglio i nuovi media, creando non più un documento statico, bensì un vero portale nel quale si offre una visione complessiva di tutti i dati e di tutte le informazioni oltre a un grado di dettaglio più approfondito. Un modo innovativo di atteggiarsi delle amministrazioni, più attento alle esigenze della comunità di riferimento e maggiormente responsabile nell’utilizzo delle risorse pubbliche e nello svolgimento delle funzioni ad esse attribuite.

 

http://relazione.ambiente.piemonte.gov.it/it

La statua di Don Bosco compie cento anni

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Lo scoppio della Prima guerra mondiale ne interruppe bruscamente la realizzazione: si stavano infatti effettuando le fusioni quando l’ordine di utilizzare il bronzo solo per scopi bellici diventò imperativo e perentorio. Appena l’armistizio fece sperare in una pace prossima, il comitato esecutivo riprese i lavori forzatamente interrotti

 

 

Gli articoli precedenti sono pubblicati nell’archivio della rubrica ARTE

 

Cari amici lettori eccoci tornati nuovamente per il nostro ormai consueto appuntamento con Torino e la “sua arte”. Quest’oggi vorrei far focalizzare la vostra attenzione su un monumento forse poco conosciuto ma che ritrae un personaggio dal carisma celebre ed importantissimo per la città di Torino. Sto parlando del monumento in onore di San Giovanni Bosco. Collocato in piazza Maria Ausiliatrice proprio di fronte alla chiesa (conosciuta da tutti come Gran Madre), il monumento è composto da una piramide tronca e da due ali laterali che formano una sorta di altare. In cima e al centro della piramide è collocato il gruppo principale, costituito dalla figura del santo circondato da 4 fanciulli; alla base della scalinata, in asse con questo, si trova il gruppo dell’ “umanità chinata al bacio della Croce” nelle vesti di una donna velata che offre a un uomo il crocefisso da baciare.

 

Sulle ali laterali, a destra, si trova la “devozione alla SS. Eucaristia” rappresentata da un robusto operaio in adorazione, innanzi al quale una donna prega mentre una madre esprime la tenerezza della maternità cristiana; sulla sinistra la “devozione alla Vergine Ausiliatrice” dove un fiero selvaggio si prostra a Maria Ausiliatrice, cui due vergini devote recano fiori.

 

Tutt’intorno alla piramide corre un festone con un motivo ornamentale di frutta esotica, che richiama il tema dei tre altorilievi collocati sul retro: al centro “i missionari salesiani tra gli emigranti italiani”; sulla destra “le scuole professionali salesiane” e a sinistra “le scuole agricole salesiane”. Giovanni Melchiorre Bosco, nacque a Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco), il 16 agosto 1815. Figlio di due contadini, Francesco Bosco e Margherita Occhiena, decise già durante la sua infanzia, precisamente all’età di 9 anni, di seguire la strada del sacerdozio. E’ uno dei più celebri santi piemontesi, conosciuto soprattutto per l’opera salesiana da lui fondata a Torino nel 1841 (Società di San Francesco di Sales) e che si diffuse poi in tutto il mondo a partire dalla prima missione in Argentina nel 1875. Scrittore ed editore, comprese l’importanza della stampa come strumento fondamentale di divulgazione culturale, pedagogica e cristiana. Cofondatore delle Suore di Maria Ausiliatrice, divenne sacerdote nel 1841; fu allievo e compaesano di san Giuseppe Cafasso e si dedicò da subito all’educazione dei giovani.

 

La sua attività si inserì in un periodo storico complesso per Torino: la città era a quel tempo in forte espansione a causa della massiccia immigrazione dalle campagne piemontesi, ed il mondo giovanile era soggetto a gravi difficoltà quali analfabetismo, disoccupazione e degrado morale. Don Bosco intuì la necessità di intervenire sull’aspetto sociale e spirituale dei giovani e di formare quindi contemporaneamente “buoni cristiani ed onesti cittadini”: gli oratori salesiani divennero così luoghi di aggregazione, ricreazione, evangelizzazione e promozione sociale, grazie all’istituzione di scuole di formazione professionale ai mestieri. Giovanni Bosco morì a Torino il 31 gennaio 1888. La città gli dedicò nel corso degli anni una strada, una scuola ed un grande ospedale.  Il 2 giugno 1929 venne dichiarato beato mentre il 1 Aprile, giorno di Pasqua, del 1934 venne canonizzato e proclamato santo con grandi festeggiamenti.

 

Il 10 settembre 1911, in occasione del Congresso Internazionale degli ex allievi e allieve di don Bosco, prese piede la proposta di erigere un monumento alla memoria del santo: rappresentanti di 22 nazioni concordarono unanimi di realizzare a Torino un segno per la ricorrenza del centenario della sua nascita, quale solenne manifestazione di riconoscenza al grande educatore. All’interno del consiglio direttivo della Federazione internazionale, vennero costituiti un comitato promotore per la raccolta dei fondi ed un comitato esecutivo per organizzare il concorso per il progettodel monumento. La raccolta fondi ebbe un grande successo: la somma preventivata di £. 200.000 venne presto raggiunta con le libere donazioni e non si ritennenecessario chiedere il contributo di altri finanziatori, tanto più che anche la Città di Torino partecipò con un contributo di £. 20.000. Il comitato esecutivoproclamò un concorso internazionale, diffuso in tutto il mondo e tradotto in varie lingue. Tra i 59 progetti partecipanti la giuria selezionò 5 artisti: Cellini, Graziosi, Rubino, Vespignani e Zocchi; i progetti vennero successivamente esposti al pubblico nel 1913, in una delle sale dell’oratorio di Valdocco.

 

La giuria propose al comitato esecutivo di bandire un secondo concorso fra i 5 artisti selezionati, invitandoli eventualmente a sottoporre un nuovo progetto: il comitato si espresse in favore di Gaetano Cellini. Nel dicembre del 1913 venne approvato il progetto, mentre i lavori per la fondazione iniziarono nel novembre 1914, in modo che il monumento fosse pronto per la data già stabilita che corrispondeva al 16 agosto 1915. Lo scoppio della Prima guerra mondiale però ne interruppe bruscamente la realizzazione: si stavano infatti effettuando le fusioni dei bronzi quando l’ordine di utilizzare il bronzo solo per scopi bellici diventò imperativo e perentorio. Appena l’armistizio fece sperare in una pace prossima, il comitato esecutivo riprese i lavori forzatamente interrotti.

 

Il 23 maggio 1920 alle ore 11.00, avvenne l’inaugurazione del monumento. Sulla piazza Maria Ausiliatrice ci fu una grande festa grazie alla sentita partecipazione del pubblico e all’entusiasmo da parte di tutti i presenti. Per l’occasione il comitato fece anche installare un sistema di illuminazione scenografica che coinvolgeva il monumento, la chiesa di Maria Ausiliatrice e l’oratorio adiacente. L’inaugurazione segnò un momento importante tanto per la gente comune quanto per i rappresentanti del clero: don Bosco fu un educatore molto amato e un personaggio molto importante sia per la città di Torino che per il resto del mondo. Ricordiamo che le missioni di Don Bosco, giunte fino agli estremi confini del mondo, in sud America e in Sud Africa, hanno incontrato e “catechizzato”, tra le altre, le popolazioni indigene Jivaros in Ecuador e i Coroados-Bororos in Brasile. Il “selvaggio piumato” rappresentato sull’altorilievo a sinistra sul fronte del monumento è, infatti, un omaggio a queste popolazioni. Anche per questa volta la nostra passeggiata tra le meraviglie di Torino termina qui. Vi do appuntamento come al solito alla prossima settimana e se durante il week-end (tempo permettendo) vi capitasse di fare una passeggiata tra le vie della città, fermatevi, alzate lo sguardo e ammirate.

 

Simona Pili Stella

I giochi poetici delle montagne

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I concorrenti-poeti si cimentano per la prima gara su temi ispirati agli Sport della Montagna ed ai suoi Valori

 

Sabato 24 al Museo Nazionale della Montagna di Torino il battesimo dei Giochi Poetici 2015. Il Presidente del Museo dello Sport Onorato Arisi tra i concorrenti! I concorrenti-poeti si cimentano per la prima gara su temi ispirati agli Sport della Montagna ed ai suoi Valori; sabato 24 gennaio 2015 ore 17:30 piazzale Monte dei Cappuccini 7 Torino.Il Museo dello Sport ospiterà la 4 tappa della sfida poetica Venerdì 17 aprile.

Calciopoli, il processo a Moggi e Giraudo slitta a marzo

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Il 23 marzo interverrà il Pg Mazzotta e seguiranno gli avvocati difensori

 

Rinvio al 23 marzo per l’udienza in Cassazione relativa al  processo di Calciopoli. Come è noto, tra gli  imputati anche Moggi e Giraudo, oltre a De Santis, Rocchi, Bertini, Dondarini e Lanese. Per il momento si è tenuta infatti solo la relazione introduttiva, mentre il 23 marzo interverrà il Pg Mazzotta e seguiranno gli avvocati difensori. Il rinvio è dovuto alla complessità delle questioni di diritto che riguardano la vicenda. Così ha affermato il presidente della terza sessione penale.

Chiamparino incassa il sì dal Ministero per la riforma degli ospedali in Piemonte

giunta regionale chiampa

Dalla Capitale si deve sbloccare il turnover del personale. Lo chiede il presidente insieme con l’assessore alla Sanità Antonio Saitta

 

Il presidente Sergio Chiamparino dice che la Sanità piemontese è uno studente modello” e che dalla Capitale si deve sbloccare il turnover del personale. Lo chiede insieme con l’assessore alla Sanità Antonio Saitta, dopo il via libera appena giunto dal Governo sulla riforma degli ospedali. “Il passo del Piemonte – dichiara Saitta  all’Ansa- è cambiato. Grazie al riordino intrapreso sarà possibile per le figure professionali indispensabili fare nuove assunzioni e dare ossigeno agli ospedali”.

 

Sulla difficile situazione che da tempo ormai vivono molte aziende ospedaliere in crisi per la mancanza di personale  il direttore regionale della Sanità Fulvio Moirano era stato inviato a Roma nelle scorse settimane ed aveva incassato un primo sì dal Ministero sul  piano di rientro dal debito.  I conteggi provvisori della regione avevano confermato che a fine 2014 c’era stato  un contenimento delle spese. Da qui la richiesta per  ottenere la modifica del programma operativo di rientro dal debito che da ormai oltre quattro anni  impone il  blocco del turnover del personale sanitario e non, e che di fatto ha gravato in particolare su medici ed infermieri.

 

 

 

“Diario di un senatore di strada”

LANNUTTI

Sabato 24 gennaio Elio Lannutti  sarà a Moncalieri, alla sede di Adusbef Piemonte

 

Tutti conoscono Elio Lannutti Il presidente e fondatore di Adusbef – Associazione diritti utenti servizi bancari e finanziari è noto, grazie anche alle sue ripetute presenze televisive (Ad esempio a “Striscia la notizia” su Canale 5) come difensore dei cittadini dallo strapotere di banche e finanziarie. Sabato 24 gennaio sarà a Moncalieri, alla sede di Adusbef Piemonte, in via San Vincenzo 5, per presentare il suo ultimo libro “Diario di un senatore di strada”. I lavori verranno introdotti da Alessandro Di Benedetto, presidente di Adusbef Piemonte e sono previsti gli interventi del senatore Elena Fissore e del vice sindaco di Moncalieri Paolo Montagna.

 

Massimo Iaretti

Prevenzione andrologica per gli studenti delle medie

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Iniziativa di Alberto Del Noce rivolta ai ragazzi del terzo anno della scuola media pecettese. In Italia, nonostante negli ultimi anni gli uomini abbiano preso maggior consapevolezza del loro ruolo nelle difficoltà legate al concepimento, la quasi totalità (ben il 90%) non fa prevenzione

 

Grazie alla disponibilità della Clinica San Luca di Pecetto, di alcuni medici e del dirigente e del corpo docente scolastico pecettese, l’avvocato Alberto Del Noce – da tempo impegnato nelle iniziative sociali a favore della comunità di Pecetto – è riuscito a realizzare il primo esperimento di prevenzione andrologica per una scuola pubblica italiana: infatti il 24 gennaio prossimo gli studenti che frequentano il terzo anno della Scuola Media del comune torinese (e cioè i giovani che entrano nella fase della pubertà) potranno usufruire di una visita andrologica preventiva e gratuita.

 

“Le patologie riproduttive sono caratterizzate ormai da una rilevante valenza sociale per i loro riflessi negativi e rappresentano ormai una priorità per le Organizzazioni internazionali preposte alla tutela della salute pubblica”, commenta Del Noce. Ci troviamo oggi di fronte alla notevole prevalenza ed all’incremento di incidenza di patologie, soprattutto maschili, quali malformazioni congenite, varicocele, tumori testicolari, infertilità e sterilità. Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 10-20% delle coppie nei paesi industrializzati soffre di problemi di fertilità, ed il 40% delle cause è da attribuire al solo fattore maschile.

 
In Italia, nonostante negli ultimi anni gli uomini abbiano preso maggior consapevolezza del loro ruolo nelle difficoltà legate al concepimento, la quasi totalità (ben il 90%) non fa prevenzione.Le donne sono culturalmente educate alla prevenzione oncologica con PAP test, autopalpazione del seno e ultimamente con la vaccinazione per HPV. L’uomo non è assolutamente informato che con una semplice autopalpazione del testicolo può arrivare ad una diagnosi precoce di neoplasia che colpisce con una frequenza significativa proprio i ragazzi.

 

Un ulteriore dato preoccupante è che ben il 50% degli uomini italiani non si sottopone a visita andrologica nemmeno a seguito di una diagnosi di infertilità.Sebbene l’infertilità maschile diventi oggetto di attenzione da parte degli uomini solo nel momento in cui cercano un figlio, i problemi che potrebbero portare ad alterazioni riproduttive possono sorgere fin da bambini.Da anni, inoltre, non esiste più la figura del medico scolastico e i ragazzi nati dal 1986 in poi non sono più sottoposti alla visita di leva prevista per il servizio militare.

 

“Vengono così a mancare due filtri estremamente significativi per evidenziare alcune patologie urologiche che possono essere causa di infertilità – aggiunge Del Noce –  e che se scoperte per tempo possono essere guarite. Un esempio è dato dal varicocele (vene varicose del testicolo) che pur essendo nella maggior parte dei casi asintomatico, nel 40% dei casi è causa di infertilità del maschio adulto ed è presente in ben 16-18% degli adolescenti.”

 

Attualmente i maschi affrontano il tema dell’infertilità solo quando, in tarda età, coltivano un progetto di paternità e non raggiungono l’obiettivo. I giovani maschi non sono oggetto di attenzione informativa e di screening anche per i problemi della sfera sessuale e, infatti, un fine di questa indagine consiste nel valutare la conoscenza di una corretta sessualità da parte dei ragazzi (contraccezione, falsi miti,…), visto anche che le malattie sessualmente trasmesse oggi sono molto più subdole e infide e una corretta informazione potrebbe contrastarne efficacemente la diffusione.

 

Da qui è nata  l’idea di Del Noce,  una proposta di prevenzione andrologica, superando i progetti che da anni giacciono in Parlamento ma che non riescono a trovare sbocco.