redazione il torinese

Tante donne per la Città Metropolitana

dora palloniIl primo cittadino ha attribuito le deleghe a sette consiglieri metropolitani

 

La squadra di governo che da oggi affianca il sindaco Piero Fassino nella gestione della Città metropolitana è in rosa. In apertura della seduta del Consiglio metropolitano, il primo cittadino ha attribuito le deleghe a sette consiglieri metropolitani. Lavoreranno con il vicesindaco metropolitano Alberto Avetta, Gemma Amprino, Lucia Centillo, Domenica Genisio, Mauro Carena e Francesco Brizio.

 

(Foto: il Torinese)

Il Toro dà l'addio all'Europa

I Granata perdono 5-1 a Genova

 

toro flagGenoa in vantaggio alla fine del primo tempo con Yago Falque, ma il Toro raggiunge ‘1-1 a inizio ripresa con una punizione magica di El Kaddouri. Il raddoppio dei Rossoblù ancora su punizione, grazie a  Tino Costa. Determinante una deviazione granata. Poi il Genoa va in rete  con Bertolacci, Pavoletti e Tino Costa. E così il Torino perde 5-1 contro il posticipo della 35/esima giornata e dice addio all’Europa. Non solo la squadra, ma anche Quagliarella si fa male, e rischia un lungo stop.

Allarme furti, intervenga il controllo di vicinato

E’ il grido di allarme di un abitante nella frazione Casabianca 

 

verolengo“Stiamo assistendo ad un aumento esponenziale dei reati di furto”. E’ il grido di allarme che un abitante nella frazione Casabianca di Verolengo rivolte al coordinamento del Piemonte dell’Associazione Controllo del Vicinato. E spiega che gli episodi criminosi “dapprima si verificavano in orario in cui le case erano vuote, adesso i criminali sono arrivati ad entrare nelle abitazioni nonostante i proprietari siano all’interno”. Di qui la lettera con la richiesta di fare un passo per l’introduzione del sistema di Controllo del Vicinato anche a Verolengo. Nella Città Metropolitana il primo comune ad applicarlo è stato, grazie all’impegno del consigliere Ferdinando Raffero, San Mauro Torinese e recentemente grazie all’aumentata sensibilizzazione è stato evitato un furto ad una parafarmacia. A Verolengo, nel frattempo si sta valutando l’idea di iniziare una raccolta di firme per sensibilizzare l’amministrazione comunale.

Massimo Iaretti

Eternit e Olivetti, dopo la Cassazione è guerra totale all'amianto

Il procuratore di Torino Raffaele Guariniello non ha gettato la spugna e formulato un capo d’imputazione che non si prescrive in tempi brevi come l’omicidio volontario. Nel mirino delle indagini ci sono i decessi di 258 persone, tra lavoratori e cittadini, scomparse tra il 1989 ed il 2014

 

amiantoE’ guerra totale all’amianto. Sicuramente la sentenza del novembre scorso della Corte di Cassazione che mandava in soffitta i due processi davanti al Tribunale ed alla Corte d’Appello di Torino nei confronti di Stephan Schmidheiny, il multimilionario svizzero, già proprietario dell’Eternit, ha costituito con l’annullamento per prescrizione una battuta d’arresto. Nelle motivazioni i giudici del Supremo Collegio avevano, infatti, messo nero su bianco che il processo contro lo svizzero e il barone belga De Cartier De Marchienne (deceduto poco prima della sentenza d’appello) non s’aveva da fare in quanto i reati di disastro ed omissione delle misure di sicurezza erano già prescritti prima della partenza del processo. Ma il procuratore di Torino Raffaele Guariniello non ha gettato la spugna e formulato un capo d’imputazione che non si prescrive inOlivetti_Building tempi brevi come l’omicidio volontario. Nel mirino delle indagini ci sono i decessi di 258 persone, tra lavoratori e cittadini, scomparse tra il 1989 ed il 2014 (il mal d’amianto, del resto, continua a mietere vittime e non soltanto a Casale Monferrato ed a Cavagnolo, anzi l’età si sta anche abbassando). All’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Torino – la prima di una serie calendarizzata che dovrà decidere se Schmidheiny dovrà essere rinviato a giudizio oppure la posizione venire archiviata – sarà presente e si costituirà parte civile con l’avvocato Laura D’Amico, Afeva – Associazione familiari vittime amianto.

 

ETERNIT FABBRICALa stessa nei giorni scorsi si è costituita parte civile anche nel procedimento che si è aperto davanti al Tribunale di Ivrea – anche questo in fase di udienza preliminare, la prossima udienza si terrà il 25 maggio – per i decessi di amianto alla Olivetti, che vede coinvolti 33 ex manager tra cui Carlo De Benedetti, Roberto Colaninno e l’ex ministro del Governo Monti, Corrado Passera. Ma, è questa è la novità di Eternit bis, sarà anche la costituzione di parte civile di Ona – Osservatorio nazionale amianto con il gruppo di legali coordinati dall’Avvocato Ezio Bonanni che, da un lato ribadisce la richiesta di Afeva di avere lo Stato presente come parte attiva nel processo, dall’altro intende chiedere ulteriori indagini per capire se il multimilionario svizzero “abbia potuto contare su eventuali collusioni per continuare indisturbato la propria azione”. Infine Afeva ed Ona concordato sul fatto che sia necessario che la promessa fatta all’indomani della sentenza della Cassazione dal premier Matteo Renzi non cada nel vuoto e che lo Stato si costituisca parte civile nel processo, cosa mai fatti prima, avendo anche un ruolo di coordinamento e di impulso per tutte le altre parti in causa.

Massimo Iaretti

 

 

La ricetta dei sindaci di centrodestra

pichetto

Proposte per l’Europa, si incomincia dai Comuni

 

“Un assessore per i fondi comunitari in ogni Comune d’Italia”. È questa la proposta lanciata oggi a Torino da Antonio Tajani, vicepresidente del Parlamento Europeo; Alberto Cirio, europarlamentare azzurro e Gilberto Pichetto coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte per l’apertura della campagna elettorale dei candidati a sindaco del centrodestra a Moncalieri, Beppe Furino, e a Venaria, Gigi Tinozzi. Deve finire la stagione dell’Italia che riceve dall’Europa meno di quanto versa ogni anno per restare nel club Ue  – ha sottolineato il vicepresidente Tajani –. I sindaci quindi devono comprendere  che Bruxelles è sempre più punto di riferimento se si vogliono avere risorse fresche per gli investimenti e quindi è indispensabile dotarsi di persone che siano in grado di intercettare i tanti bandi che ogni anno l’Italia perde per scarsa attenzione, a favore degli altri Stati dell’Unione. Ci deve essere insomma una persona che intrattenga costantemente rapporti con gli uffici della Comunità Europea per non farsi sfuggire occasioni uniche per migliorare la qualità di vita dei propri concittadini. I nostri candidati sindaco Furino e Tinozzi hanno inserito nel loro programma questa proposta perché ci credono e perché avranno come punto di riferimento nell’Ue il sottoscritto”.

 

La nostra è una rivoluzione copernicana  – ha spiegato l’europarlamentare  Cirio –. Il centro sinistra mediamente nomina dieci assessori alla spesa e uno alle tasse. Noi invece sostituiamo a quest’ultimo uno che i soldi invece di prenderli dal portafoglio dei cittadini, li trovi attraverso la risposta ai bandi europei. Siamo già pronti a comunicare ai prefetti l’istituzione di questa delega che oggi non esiste formalmente ma che invece reputiamo centrale per la buona gestione delle amministrazioni decentrate. Il mondo è cambiato e i trasferimenti agli enti locali andranno sempre a diminuire. Diventa quindi indispensabile confrontarsi su come reperire le risorse per mantenere e migliorare i servizi attualmente offerti ai nostri concittadini”.Ogni anno non vengono spesi dall’Italia circa la metà dei fondi ottenuti attraverso la partecipazione ai bandi comunitari  – ha concluso Pichetto –.Vi è poi la partita di tutte quelle linee di finanziamento che o non vengono attivate, perché i Comuni sono occupati a gestire l’ordinaria amministrazione, o vengono persi per l’incapacità di fare rete tra i vari enti locali, una situazione che rende più deboli i nostri progetti  in base ai criteri Ue. Ecco perché reputo vincente la creazione di un soggetto che si occupi solo di intercettare e aderire alle azioni promosse dalla programmazione Ue”.

 

(Foto: il Torinese)

Scanderebech (Pd): "Opportuno il patrocinio alla Color Run?"

SCANDE

E’ stata discussa l’interpellanza presentata dalla Consigliera PD Federica Scanderebech in merito alla Color Run 2015 che si terrà attorno allo Juventus Stadium questo sabato, con la partecipazione di più di  25 mila paganti circa 24 euro ciascuno

 

 Riceviamo e pubblichiamo

 

La Consigliera non soddisfatta delle risposte avute ha chiesto un ulteriore approfondimento nelle Commissioni competenti, alla presenza non solo dell’Assessore Gallo, ma anche degli Assessori Lavolta, Curti e Tedesco per: l’intervento di igiene ambientale da stipulare con Amiat, le tariffe da applicare per COSAP – TARI e la messa in sicurezza dell’evento per la cospicua potenzialità di afflusso. Dichiara Scanderebech (PD): “La maggior parte delle manifestazioni podistiche ha un risvolto benefico e sociale  (Mezza maratona Santander, Charity Warm Up, Cittadella corre per la Salute, Corsa sui tacchi, Un po’ di Corsa, Babbo Natale in forma…), mentre tale corsa non ha alcun risvolto solidale, ma è solo “a scopo di lucro” e a fine di business, come dimostrato anche dall’Official After Party previsto non troppo lontano. L’evento è organizzato da RCS SpA che a quanto emerge dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari della Procura di Milano avrebbe 10 indagati per appropriazione di circa 15 milioni di euro dal 2008 al 2013, per lo svolgimento di manifestazioni che hanno ottenuto, per altro, contributi pubblici anche da parte della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Comune che anche quest’anno non si smentisce e due settimane fa ha deliberato una convenzione con un impegno di spesa pari a 109.800 euro per la partenza dalla nostra Città della tappa conclusiva del Giro d’Italia.”Incalza la Consigliera Scanderebech : “Quali i benefici, economici e sociali sulla Città? E’ veramente etico e opportuno concedere questo patrocinio a questo evento, e a quelli futuri, organizzati da una Società cotanto chiacchierata e continuare ad affiancarvi non solo il logo della “Città di Torino” e quello di “Torino 2015 Capitale Europea dello Sport”, ma anche versare contributi pubblici per ulteriori manifestazioni dopo i dubbi sollevati dalle indagini?”

 

Oltre all’aspetto morale Scanderebech  solleva altre criticità: Verranno utilizzate le stesse polveri colorate dell’anno scorso “Made in China” importate dall’India di cui la SGS, Società privata di certificazione e analisi, con sede a Shanghai, ne dichiara, tramite un test, gli impatti sul corpo umano: tali polveri se usate a piccole quantità, non sono nocive, ma potrebbe causare irritazioni al corpo se entrassero in contatto con gli occhi ed all’apparato respiratorio se inalate in modeste quantità; improbabili, ma possibili, potrebbero essere le reazioni sulla pelle. Occorre, però, assolutamente tenere le polveri lontano dal naso, bocca ed occhi dei bambini al di sotto dei 3 anni, nonostante la manifestazione sia tranquillamente aperta alla fascia d’età 0-7 anni, concedendo loro pure uno sconto grazie al quale pagherebbero solo 3 euro. Ad ogni chilometro i partecipanti verranno cosparsi di polveri colorate e la novità del 2015 è che lungo il percorso si incontrerà un punto glitter. Ho chiesto oggi, quindi, che sia l’Arpa a farci avere una certificazione ufficiale sulle polveri e i glitter impiegati e non un laboratorio privato di analisi.”Conclude Federica Scanderebech: “Lo scorso anno oltre a colorare le persone, sono state dipinte tutte le strade limitrofe alla gara podistica che sono rimaste macchiate per molti giorni successivi, suscitando non poche polemiche tra cittadini e commercianti, che a quanto pare quest’anno dovrebbero finalmente ricevere una preventiva comunicazione.La Società organizzatrice l’anno scorso aveva stipulato un accordo con Amiat pari a 610 euro per l’intervento di igiene ambientale successivo allo svolgimento della manifestazione. Anche quest’anno vi sarà un simile accordo sperando, però, che si presti più attenzione al fattore ambientale”.

 

La Consigliera PD

Federica Scanderebech

Juventus Cagliari 1-1 allo Stadium

juve bandiere

La Juventus campione d’Italia punta al Real

Termina sull’ 1-1 contro il Cagliari l’anticipo di campionato allo Stadium. Pogba celebra con il gol del vantaggio  il ritorno in campo dopo 52 giorni, ma replica Rossettini all’86’. E Sau cerca di dare la vittoria al Cagliari: però, il suo tiro finisce alto. La squadra sarda si avvicina di un punto all’Atalanta. Nulla invece si modifica per la Juventus campione d’Italia,  che punta al Real.

Enrico Borghi rieletto presidente Uncem

MONTAGNA PIEMONTE

“I Comuni montani sono una parte fondamentale della struttura del nostro Paese”

 

Enrico Borghi, presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera e dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della montagna è stato rieletto, all’unanimità alla guida dell’Uncem – Unione nazionale dei comuni e degli enti montani. Ha ottenuto il disco verde per un altro quinquennio dai 150 delegati provenienti a 13 regioni che hanno partecipato al sedicesimo Congresso nazionale Uncem che si è tenuto l’8 e 9 maggio a Torino. La fase congressuale è stata introdotta, il giorno precedente, da una partecipata assemblea incentrata sui servizi e lo sviluppo intese come chiavi della crescita, della difesa e del rilancio delle politiche per la montagna italiana. L’incontro aperto dal presidente di Uncem Piemonte, Lido Riba, ha visto la partecipazione del presidente Anci e sindaco di Torino Piero Fassino che ha sottolineato come “I Comuni montani sono una parte fondamentale della struttura del nostro Paese”. Invece il viceministro per l’agricoltur Andrea Olivero ha lanciato un patto tra Uncem e Ministero per l’agricoltura per affrontare in maniera organica le opportunità offerte dalla nuova Pac al settore dell’agricoltura di montagna. “Il primo appuntamento concreto del nostro lavoro potrà essere  l’organizzazione di un forum sull’agricoltura di montagna, da realizzare nel prossimo autunno insieme con Uncem, per mettere in fila problematiche, opportunità, risorse, e attori dello sviluppo agricolo montano”.

Massimo Iaretti

Ecco il piano di prevenzione della Regione

sant'anna ospedali

molinetteSaitta: “Una visione strategica per la salute del Piemonte”

 

Sono dieci i programmi di lavoro che la Regione Piemonte intende sviluppare all’interno del Piano regionale della prevenzione che a breve, entro fine mese, sarà approvato dalla Giunta: “dopo un confronto con il Ministero – spiega l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta – abbiamo concentrato l’attenzione sui temi della salute declinati nelle scuole (in Piemonte ci rivolgiamo a circa 600mila alunni di cui il 13% stranieri, 51mila insegnanti e qualche migliaio il personale non docente), comunità e ambienti di vita, ambienti di lavoro e prevenzione sanitaria, screening della popolazione del Piemonte, lavoro e salute, ambiente e salute (ad esempio esposizione all’amianto), malattie infettive, sicurezza alimentare”.

 

Il documento di visione strategica prende l’avvio dal recepimento, avvenuto in Giunta già a dicembre scorso, del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 e tutti i programmi saranno sviluppata a livello regionale e locale attraverso programmazioni annuali; “tantissimi i campi di intervento, partendo dai dati che già possediamo sulla popolazione piemontese” precisa l’assessore Saitta. Nel 2012, un bambino nato in Piemonte poteva contare su un’attesa di vita di 79,6 anni, una bambina di 84,4 anni. Nello stesso anno, un uomo di 65 anni aveva un’aspettativa di vita di ulteriori 18,3 anni, una donna di 21,8. “Valori – dice Saitta – in costante miglioramento nel tempo: in soli 5 anni, gli uomini piemontesi hanno guadagnato quasi un anno di speranza di vita, le donne 0,3 anni. Le ragioni di questo continuo miglioramento sono molteplici; certamente la diminuzione della mortalità infantile, che ha raggiunto in Italia, ma soprattutto in Piemonte, valori tra i più alti al mondo gioca un ruolo importante, ma tra le cause principali c’è anche la riduzione della mortalità nelle fasce più giovanili per incidenti stradali, cause correlate all’uso di droghe e infortuni sul lavoro”.

 

Il piano della prevenzione interverrà soprattutto sugli stili di vita: ad esempio, sappiamo che tra gli adulti (18-69 anni) in Piemonte più di una persona su 3 è in eccesso ponderale, un allarme che negli ultimi anni non mostra variazioni significative tra gli adulti ma neppure tra i bambini (in III elementare nel 2013 in Piemonte erano in sovrappeso il 20,3% degli alunni, e l’8% erano già obesi). Per quanto riguarda il fumo di sigaretta, le azioni di contrasto hanno già prodotto una diminuzione della mortalità: nella popolazione adulta (18-69 anni) in Piemonte dal 2008 al 2013 i fumatori si sono ridotti dal 29% al 26% e gli ex fumatori dal 21% al 18%. Aumenta anche la porzione di popolazione di quanti non hanno mai fumato  nel corso della vita, mentre chi consuma bevande alcoliche, pur essendo in diminuzione, continua ad essere la maggioranza degli adulti: nel 2013 in Piemonte il 55% della popolazione tra 18 e 69 anni.

 

(www.regione.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Scambio di neonati al Sant'Anna, "errore di un'infermiera"

sant'anna ospedali

La direzione dell’ospedale dice che si è probabilmente trattato di uno sbaglio da parte dell’infermiera e il caso si è infatti risolto in pochi minuti

 

E’ stata avviata un’indagine interna all’ospedale Sant’Anna per uno scambio di neonati all’ospedale. Il personale ha portato il bimbo sbagliato a una mamma che aveva partorito da un giorno. La direzione dell’ospedale dice che si è probabilmente trattato della disattenzione di una infermiera e il caso si è infatti risolto in pochi minuti. “Si è trattato di un errore umano gravissimo – spiega all’Ansa  Enrico Bertino, primario di Neonatologia – ma per fortuna abbiamo dei buoni sistemi di controllo che permettono di intercettare l’errore”. Il piccolo è stato portato in stanza dai presunti genitori, ma il peso del bambino non corrispondeva, il primo ad accorgresene è stato il padre, di origine ucraina. Controllando  il braccialetto si è scoperto lo sbaglio. In ospedale a ogni neonato in sala parto viene posto davanti ai genitori, un braccialetto, uguale a quello che viene messo alla mamma. Inoltre, quando il neonato arriva in reparto si attacca anche un adesivo che viene inserito nella cartella del neonato. Al Sant’Anna nascono ogni anno più di 7.000 bambini e un caso simile non era mai accaduto. 

 

(Foto: il Torinese)