redazione il torinese

Incidente mortale per un anziano sulla A4

autostradaUna lunga coda si è formata in direzione Torino

 

Sull’autostrada A4 Torino-Milano, all’altezza di Villarboit, nel territorio vercellese, si è verificato un incidente mortale. Un’ auto è stata investita da un furgone. Le cause dello scontro sono ancora da verificare. Nello schianto ha perso la vita l’autista della vettura, un uomo di 84 anni originario della Toscana e residente a Monza. E’ rimasta ferita la moglie di 78 anni, illeso invece il 27enne che guidava il furgone, un Ducato Fiat. Sono intervenuti vigili del fuoco, polizia stradale ed elisoccorso e una lunga coda si è formata in direzione Torino.

In sei anni crollato il consumo di carne

carne ciboIndagine GfK Eurisko: il verde batte il rosso a tavola

 

Il verde batte il rosso sulle tavole degli italiani. Aumenta, infatti, il consumo di prodotti a base vegetale, crolla quello di carne: sono due milioni gli italiani che hanno ridotto il consumo di carne negli ultimi sei anni. E circa il 3% degli italiani tra i 18 e i 64 anni si ispira ai principi vegan (quasi 1.150.000). A dirlo l’indagine GfK Eurisko – TreValli “Buono da Pensare”, presentata a Milano al Fuori Expo della Regione Marche, che ha fotografato i cambiamenti nelle abitudini alimentari in Italia negli ultimi vent’anni tra salute, palato e genuinità, ma anche etica e rispetto degli animali. Il 16% degli italiani si sente vicino ad almeno un regime alimentare particolare, a partire dalla cucina vegana e da quella vegetariana. Che, insieme, raccolgono consensi dal 9% degli intervistati (3% vegani, 6% vegetariani), seguite dal macrobiotico e dal crudismo (vicini alla sensibilità del 2% del campione). Sono 4 su 5 gli italiani che conoscono alimenti a base di soia, e sfiorano il 40% quelli che li consumano abitualmente o ne hanno fatto uso almeno una volta negli ultimi sei mesi. L’acquirente tipo viene dal Nord-Ovest (36%), abita in grandi città (13%) e occupa posizioni dirigenziali (25%); sono prevalentemente donne (58%), tra i 45 e i 54 anni (28%) e in possesso di una laurea (17%). A finire più spesso nei carrelli della spesa la panna vegetale (15%), le bevande sostitutive del latte (conosciute da oltre la metà del campione e scelte dal 14%) e i piatti pronti a base di soia (12%). “La gamma dei prodotti vegetali – ha spiegato il direttore pianificazione strategica e business innovation di TreValli, Federico Camiciottoli – va incontro a esigenze relativamente nuove e in crescita”.

 

www.nelcuore.org – Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente

Come uscire dalla crisi? Ecco la ricetta di La Ganga

LA GANGA“Il rilancio di Torino passa attraverso la proposta di un brand rinnovato a livello regionale e l’offerta culturale agli stranieri, anche studenti”

 

Per il consigliere comunale di Torino Giusi La Ganga, politico di lungo corso e protagonista di rango nazionale nel Psi dell’era Craxi, bisogna offrire strumenti nuovi per le famiglie per affrontare l’uscita dalla crisi economica. Ne abbiamo parlato nel corso di un colloquio con lui.

 

” Sì può partire dallo stato dell’economia – afferma il consigliere comunale Giusi La Ganga, membro della Direzione regionale del Pd – per compiere un’analisi della condizione in cui oggi versa la città di Torino.  Si notano certamente degli incoraggianti segnali di ripresa . Come avvenuto nel periodo della grande crisi, avvenuto anche oggi non si può escludere  che la ripresa possa restituire i posti di lavoro che erano stati persi. Sono, tuttavia, convinto che le vittime della crisi non riescano probabilmente a rientrare più  pieno regime nel sistema sociale.  Un certo mondo lavorativo appartenente al passato recente farà un’enorme fatica a ricollocarsi e, per questa ragione, ritengo siano molto importanti alcune ipotesi di tutela di questi soggetti usciti temporaneamente dal mondo del lavoro, come il reddito di cittadinanza e i prepensionamenti”.

 

“Persiste comunque – spiega La Ganga – un problema preliminare di carattere psicologico collettivo. Molte persone aspettano la ripresapalazzo civico economica, illudendosi che tutto possa tornare come prima. Invece proprio soggetti chesoggetti, per esempio, lavoravano come quadri o dirigenti rischiano di essere tagliati fuori dalla ripresa. Per questo motivo sono convinto che sopravviverà un pericoloso malessere sociale. Torino, per esempio, è stata una delle città che ha maggiormente conosciuto la crisi della manifattura. La Fiat non esiste quasi più sul territorio metropolitano e non si può certo considerare un successo per Torino vantare oggi la presenza di soli 5 mila operai sul territorio metropolitano. Le strutture del mondo del lavoro torinese hanno, perciò,  subito un contraccolpo devastante”.

 

ponte mole vittorio“È del tutto evidente – prosegue il consigliere comunale – che Torino non possa fondare, comunque, la sua economia esclusivamente su due settori, peraltro strategici, quali la cultura e il turismo. Infatti la struttura manifatturiera continua a far parte del DNA della città,  che si conferma inoltre come città di alta formazione.  Non è certo una coincidenza casuale che a Torino ci siano oltre 100 mila studenti. Quindi rendere Torino frequentabile da studenti provenienti da altri Paesi rappresenta un business, tanto più che la nostra città si presta molto a svolgere questo ruolo, essendo attrattiva e meno costosa di altre, come  Milano. Per ottenere tutto questo risulta,  però, indispensabile un cambiamento di mentalità,  che porti a offrire il brand Torino in un contesto sinergico con il patrimonio della cultura materiale dell’intero Piemonte”.

 

castello piazza“Non bisogna comunque dimenticare – precisa La Ganga –  i problemi finanziari della città,  che sono di una duplice natura,  da una parte rappresentati dall’indebitamento avvenuto nel primo decennio del Duemila, da parte della giunta Chiamparino, in conseguenza degli investimenti olimpici, e dall’altra dai tagli lineari operati dal governo, che non premia assolutamente le città che, come Torino, pur avendo maturato dei debiti, hanno poi operato negli anni successivi delle scelte positive. La nostra città dovrebbe condurre una politica maggiormente contrastiva nei confronti delle scelte governative.  Infatti il governo centrale opera piccoli risparmi a livello di spese di funzionamento,  ma non per quanto concerne quelle di tipo strutturale, che sono le più considerevoli.

 

“Torino come i principali grandi Comuni italiani – conclude La  Ganga – è ora anche chiamata a fronteggiare il problema dei profughi. Il nostro Paese si trova tra l’incudine e il martello. Dobbiamo essere realisti nel capire che questo esodo umano può soltanto essere limitato, ma non impedito, e che le legislazioni sviluppate in materia sono state tutte un buco nell’acqua.  Risulta molto più intelligente essere consapevoli della situazione e del fatto che sia possibile gestirla soltanto con una politica di respiro europeo. È, quindi, auspicabile che vengano organizzati dei luoghi di smistamento già sul territorio libico, in modo da essere in grado di filtrare l’esodo umano,  bloccando prima della loro partenza i soggetti pericolosi appartenenti alI’Isis. Tutto ciò richiede, comunque, un atteggiamento nuovo, fatto di concretezza e non di demagogia”.

 

Mara Martellotta

L'Osservatorio sul lusso per GC CANTONI

CANTONI LUSSOLa foto della lavorazione ritrae un momento della realizzazione di ornamenti in metallo prezioso puro, con titolo 999/1000, nello specifico oro puro. Detti ornamenti sono realizzati a mano da artigiani orafi utilizzando il particolare metodo di lavorazione descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale depositata a nome di Giovanna Cantoni

 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

 

Giovanna Cantoni con le sue gocce di metallo prezioso puro , ha plasmato il modo di vivere il gioiello e il concetto di perfezione: solo l’essenza dell’oro puro, del platino puro e dell’argento puro , possono completare, accendere e impreziosire lo stile della donna che intende donare un’anima a ciò che indossa  per affascinare e coinvolgere con la propria personalità . È’ questo ciò che emerge dall’ Osservatorio sul Lusso, allegato de il Giornale e che verrà distribuito all’ Expo Milano 2015 il primo giorno di ogni mese per tutti i mesi dedicati all’evento.L’Osservatorio sul  Lusso è dedicato alle eccellenze italiane, alle quali da sempre rivolge la sua attenzione che in questo caso è’ inevitabilmente ricaduta sulla maison GC CANTONI, i cui preziosi sono realizzati dalle mani di esperti e sapienti artigiani.

 

La foto della lavorazione ritrae un momento della realizzazione di ornamenti in metallo prezioso puro, con titolo 999/1000, nello specifico oro puro. Detti ornamenti sono realizzati a mano da artigiani orafi utilizzando il particolare metodo di lavorazione descritto nella domanda di brevetto per invenzione industriale depositata a nome di Giovanna Cantoni, avvocato e titolare della GC CANTONI Srl. L’immagine del prezioso ritrae una creazione delle GOCCE  CREATIVITY  del mondo GC CANTONI, che nascono dal connubio tra la purezza delle pietre e quella dei metalli preziosi: la prima volta che le pietre preziose, i brillanti , gli smeraldi , i rubini, gli zaffiri… incontrano il metallo prezioso puro. Sono ciondoli in oro e platino con titolo 999/1000 con pietre preziose incastonate. Base delle gocce e billier apribile- adattabile a qualsiasi supporto- in oro giallo o bianco titolo 750/1000. L’essenza della perfezione per i vostri messaggi d’amore , di speranza, di vita…

 

 

Juve pareggia 1-1 a Madrid e si prepara alla finale

 

coppa championsjuve logo neroLa Juventus raggiunge la finale di Berlino pareggiando al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, campione d’Europa in carica. Il risultato finale di 1 a 1 ha così decretato il passaggio del turno in favore dei bianconeri in virtù della vittoria conquistata a Torino. Le reti sono state realizzate rispettivamente da Cristiano Ronaldo per i Blancos nel corso del primo tempo su un generoso calcio di rigore concesso dall’arbitro e dall’ex Alvaro Morata nella ripresa, su assist di Paul Pogba. La finale di Champions League, del prossimo 6 giugno, vedrà i bianconeri impegnati contro il Barcellona di Messi, Neymar e Sanchez

 

La Juventus torna in finale di Champions League, 12 anni dopo l’amara sconfitta di Manchester. In mezzo, ci stanno la retrocessione in serie B dopo Calciopoli e quattro scudetti consecutivi. L’immagine da immortalare al fischio finale del Santiago Bernabeu: i blancos sono a terra, quelli in blu corrono ebbri di gioia di qua e di là. Saltano, piangono, abbracciano Massimiliano Allegri e chiunque passi di lì. Chiellini fa il gesto del gorilla, Buffon riassapora sapori antichi e meritati. L’1 a 1 di Madrid, fotografa una Juve tutta resistenza, sofferenza e ripartenze. Un saluto al Real, a mister 100 milioni, al suo presidente Florentino Perez e alla sua galassia dorata. La Vecchia Signora va a Berlino in finale. Questa idea, con il trascorrere dei turni di qualificazione, ha preso forma, consistenza e la recita di ieri del Bernabeu l’ha resa reale. Il gol di Morata, l’ex bambino prodigio ritenuto ancora troppo acerbo per i bianchi, ha posto la propria firma sia all’andata che al ritorno, in veste di vendicatore che non esulta per rispetto verso la squadra in cui è sbocciato da calciatore. Lui e Pogba sono la nuova linfa bianconera, la vecchia guardia, Buffon e gli altri. Una buona miscela non c’è dubbio. Madama dopo un primo tempo in affanno – risulteranno ben 13 i tiri verso la porta – prende coscienza della grande qualità della squadra di Ancelotti ma nella ripresa si mette lì quadrata. Un colpo di testa di Bale quasi a colpo sicuro, tiri fuori a ripetizione ma anche parate decisive di Casillas, dopo il pareggio di Morata. Ad onor del vero la partita era iniziata male, con quell’inutile rigore (vero Chiellini?) sancito dall’arbitro in versione un po’ troppo casalinga. L’episodio che poteva essere fatale giungeva al minuto 22: James veniva pescato in area, controllava il pallone, Chiellini da dietro cercava l’intervento ma finiva col toccare la gamba del colombiano. Rigore ineccepibile ma forse un po’ troppo generoso.

 

All’atto della battuta si levava il coro che le tifoserie spagnole tirano fuori quando il Real ottiene favori arbitrali. La trasformazione di Ronaldo risultava potente e centrale, i blancos si riprendevano il diritto di accedere alla finale di Berlino. La Juventus reagiva con rabbia e determinazione. Al 57° minuto, il direttore di gara sanciva un calcio di punizione che il solito Pirlo rimetteva in mezzo, Chiellini saltava con Casillas: la sfera usciva dall’area di rigore, Vidal la ricacciava dentro, Ramos teneva tutti in gioco, Pogba spizzava, Morata a centro area controllava e sparava in rete: 1-1. Da qui in poi, l’assetto propulsivo del Real Madrid si vedeva fino alla conclusione del match: i blancos arrivavano ripetutamente al tiro, creando almeno sei occasioni nitide. Benzema era uno dei più pericolosi sebbene rientrante da un infortunio lungo oltre un mese: al 41° impegnava Buffon in versione stratosferica evitando il 2-0. In precedenza il portiere bianconero aveva sventato un missile terra-aria di Bale. Isco e Kross si sfiancavano nei recuperi mentre alle ripartenze della Juve mancava sempre un po’ di cattiveria e precisione nell’ultimo passaggio. Da registrare un Pirlo sottotono che, uscendo dal terreno di gioco, si prendeva i giusti applausi di pura stima alla carriera. Ma è nella ripresa che la Juve è cresciuta, creando, con Marchisio e Pogba, due nitide palle gol, entrambe sventate da Casillas. Non sarebbero servite, è bastato così, la Juve va in finale. Adesso sono rimasti da affrontare gli extra terrestri del Barça. Chi è pronto a puntare contro la Juve?

 

Dario Barattin

 

 
   

Mattarella al Salone delle meraviglie: "Più libri, più liberi"

salone romanzosalone 36E sono circa 500 gli appuntamenti in 10 Circoscrizioni  e in 13 Comuni della citta’ metropolitana per  il Salone Off, manifestazione che porta autori e spettacoli fuori dai padiglioni espositivi

 

Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto questa mattina il Salone internazionale del libro. “Mi sembra sempre più giusto associare i libri alla libertà: più libri più liberi. Troppi regimi autoritari hanno fatto roghi di libri per reprimere la libertà e stringere le catene sugli uomini!”. Così il capo dello Stato che ha fatto riferimento alla situazione complessiva del Paese: “In Italia c’è “un eccesso di pessimismo ma il nostro sguardo deve essere rivolto al futuro per consentire una  ripartenza all’Italia”

 

SALONE LIBRO XXIn tempo di crisi le risorse del Salone del Libro di Torino, in programma dal 14 al 18 maggio nei padiglioni del Lingotto, sono state tagliate del 20%. Ma la kermesse culturale  propone una vasta serie di Meraviglie d’Italia, che rappresentano filo conduttore di questa edizione. Non si contano le star della letteratura, soprattutto dalla Germania, Paese ospite d’onore dell’edizione 2015. Ci sarà, alla straordinaria età di  102 anni Boris Pahor, sarà presentato l’inedito di Giorgio Faletti “La Piuma” (Baldini& Castoldi). Ancora, Vanessa Diffenbaugh, Emmanuel Carrere, Roberto Saviano nell’incontro intervista con il giornalista Gunter Wallraff. Qualche polemica da parte dei piccoli editori che si lamentano del costo degli stand: “troppo elevato”, dicono.

 

Tra le iniziative in programma, il Padiglione 1 ospita anche quest’anno Officina – L’Editoria di Progetto, la sezione del Salone curata da Giuseppe Culicchia e dedicata agli editori indipendenti. Per Officina s’intende tutto ciò che concorre alla creazione e alla diffusione del libro in Italia: dagli autori ai lettori passando per editori, traduttori, redattori, librai, distributori. Dopo il successo dello scorso anno, gli editori indipendenti hanno aderito con convinzione. “Il programma – dicono gli organizzatori del Salone – pensato per mettere in risalto la qualità di quel segmento dell’industria editoriale che produce libri con la passione e la sapienza dell’artigiano”. Spazio anche ai giovani, sui temi sociali: “Prendere posizione” contro l’ingiustizia, contro le cose brutte del mondo e anche contro l’ignavia e la passività; quel lasciarsi vivere e trasportare in balìa di modelli di consumo e di comportamento imposti, di cui i giovani d’oggi spesso – a torto o ragione – sono accusati. È questo il filo conduttore del Bookstock Village 2015, la grande area di Librolandia sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dedicata in particolare a bambini e giovani da 0 a 20 anni, ma che rivolge la sua programmazione a tutto il pubblico del Salone.Dopo le precedenti edizioni con la Calabria e il Veneto, Regione Ospite d’Onore è il Lazio. 

 

 

salone 21E sono circa 500 gli appuntamenti in 10 Circoscrizioni  e in 13 Comuni della citta’ metropolitana per  il Salone Off, manifestazione che porta autori e spettacoli fuori dai padiglioni del Lingotto. In programma  incontri con autori, reading, spettacoli teatrali, musica, proiezioni di film, documentari, dialoghi tra scrittori e studenti nelle scuole, scambi di libri, mostre, degustazioni e letture per i piu’ piccoli. Fra gli autori presenti al Salone Off:  Marco Malvaldi, Dario Vergassola, Philippe Daverio, Lars Gustafsson, Gianrico Carofiglio, Isabella Bossi Fedrigotti, Nicola Gratteri, Vittorio Sgarbi, Vittorino Andreoli, Andrea Vitali, Marc Auge’. Il tutto in  250 location: teatri, librerie, ex fabbriche, scuole, circoli, piazze, musei, e ospedali.

 

(Foto: il Torinese)

Aiuti economici per i lavoratori in difficoltà

Un sondaggio tra le aziende piemontesi per conoscere i profili più richiesti e l’avvio di corsi di formazione specifici

 

chiampa gofaloneUn sostegno economico per i lavoratori ‘anziani’ che hanno difficoltà a ricollocarsi, un sondaggio tra le aziende piemontesi per conoscere i profili più richiesti e l’avvio di corsi di formazione specifici. Queste le iniziative della Regione Piemonte, insieme con sindacati e imprenditori nel tavolo per la vicenda ex De Tomaso e dei lavoratori in difficoltà. Dice il presidente Sergio Chiamparino:”Sono 30.000 i lavoratori che rischiano di trovarsi senza un reddito, di questi quasi 10.000 in età avanzata. La De Tomaso è solo la punta dell’iceberg”, 

Giro d'Italia di Banca prossima: protagonista il Terzo Settore

LAVORO 2Al via “Daterzoaprimo tour” per affrontare le nuove sfide

 

Parte da Torino il nuovo Giro d’Italia di Banca Prossima per incontrare e discutere con i protagonisti del Terzo Settore.Quest’anno l’edizione è dedicata all’ “Innovation Club” – Tecnologie e Finanza per l’innovazione sociale. L’a.d. di Banca Prossima, Marco Morganti, ne ha discusso con Flaviano Zandonai, ricercatore Euricse, Laura Orestano, Direttore Generale SocialFare, Marco Demarie, Capo Ufficio Studi e Programmazione Compagnia di San Paolo, Fabrizio Ghisio, Segretario Generale Confcooperative Torino, Giovanni Maraviglia, Direttore Generale di Federesco (Federazione Nazionale delle Energy Saving Companies), Mario Calderini, Professore ordinario di Economia e Organizzazione Aziendale e Sistemi di Controllo di Gestione al Politecnico di Milano. Il Terzo Settore, che esce da dieci anni di costante crescita, si trova ad affrontare nuove sfide da una posizione che non è più di marginalità, ma di protagonismo. Lo slogan “Daterzoaprimo” richiede infatti di assumersi responsabilità più grandi, dotarsi di nuove risorse e rinnovare le proprie competenze per rispondere a bisogni che si moltiplicano e che crescono di scala, mentre si riduce la componente pubblica del Welfare.

 

“Daterzoaprimo tour” è un percorso in sette tappe dove Banca Prossima incontrerà i principali stakeholder locali, i propri clienti e lo staff dei collaboratori. In particolare l’“Innovation Club” ha l’obiettivo di conoscere e interagire con gli ecosistemi locali dell’innovazione per coglierne le vocazioni, facilitare la propensione alla cooperazione, promuovere la centralità del terzo settore e la sua propensione all’investimento in economie ad elevato impatto sociale. La prima edizione dell’Innovation Club sceglie il capoluogo piemontese, un contesto dove si intrecciano le “radici lunghe” della socialità (in campo assistenziale, educativo, culturale) con le più recenti innovazioni delle smart cities che abilitano nuovi modelli di produzione di valore sociale e rigenerano quelli esistenti. Dopo l’illustrazione dei principali trend nazionali che riguardano investimenti e innovazione del terzo settore, l’amministratore delegato di Banca Prossima ha contestualizzato queste sollecitazioni su scala locale e in ambito tematico, avviando il confronto tra i portatori di interesse allo scopo di individuare progettualità comuni attraverso un approccio di “fertilizzazione incrociata”. Seconda componente del Tour è Match Point, “punto di incontro” tra i progetti innovativi e i soggetti innovatori nell’ambito dello sport di partecipazione, che in Italia è l’ambito operativo di quasi 100.000 associazioni. L’obiettivo di Match Point è individuare progetti innovativi ad alto impatto sociale in tutto il territorio italiano. Durante tutto lo sviluppo del Tour, il team di Match Point individuerà almeno un progetto significativo per ogni area territoriale. L’obiettivo è quello di migliorarne la sostenibilità e la bancabilità, per arrivare a mettere a punto un modello replicabile per lo sport sociale.

Sitalfa, da Benevento con furore

“Spero che i parlamentari piemontesi, che si interessano in Parlamento del territorio, almeno quelli del Pd sollevino, nelle sedi opportune il problema. Anas è pubblica, vive con i  soldi dei contribuenti. La Sitaf ha le sedi tra Susa e Torino che, mi risultano  essere in Piemonte: tanto distante da Benevento. Ho paura che questo intervento non avverrà”

 

AnasPazzesco. Questa volta il giudizio lo diamo ed è nettamente negativo. Giudizio come cittadini e come elettori. La notizia. Sono stati eletti i nuovi componenti del cda di Sitalfa Spa,  gruppo Sitaf (a maggioranza Anas, dunque pubblica). Il nuovo Presidente Sebastiano Gallina,  indicato dal presidente Sitaf Giuseppe Cerutti – ex socialdemocratico approdato ai lidi di Forza italia e poi Ncd con diversi incarichi pubblici, (sempre attento a curare i rapporti con il ministro dei lavori pubblici del momento) dalla Provincia di Novara alla Regione Piemonte – grande amico del”allora ministro Nicolazzi passato alla storia per la bretella autostradale che ha collegato il suo paese natale Gattico con “il resto del mondo”.  Amministratore Delegato Roberto Fantini, figlio del Fantini patron di una famosa impresa stradale ed edile. Fin qui tutto nella norma e, diciamo cosi, “in famiglia”. Ora arrivano le noti dolenti. Vicepresidente Pietro Iadanza. Sicuramente laureato, ma in medicina,  facendo il medico. E qui viene il forte delle sue indubbie qualità amministrative: è assessore al Comune di Benevento e lì risiede.Sul Presidente del collegio sindacale andiamo meglio. Alessandro Trusio dottore commercialista in quel di Benevento. Di nuovo. Ripetiamo, pazzesco. Non c’è ragione ma purtroppo, forse, ci potrebbe essere una spiegazione. Dal 28 febbraio 2014 il sottosegretario alle infrastrutture è Umberto Del Basso De Caro. Parlamentare del Pd,  avvocato penalista nato il 29 settembre 53 ed eletto a Benevento. E’ forse questa la “triste” spiegazione? Purtroppo è l’unica che abbiamo ipotizzato. Considerazioni di merito. La prima di carattere nazionale. Da Ministro , se non sbagliamo, Lupi si è dimesso e Renzi nominando Del Rio ha voluto dare un’impostazione di rinnovamento, che in queste nomine non vediamo e ci chiediamo: sapevano? Di carattere locale. Spero che i parlamentari piemontesi, che si interessano in Parlamento del territorio, almeno quelli del Pd sollevino, nelle sedi opportune il problema. Anas è pubblica, vive con i  soldi dei contribuenti. La Sitaf ha le sedi tra Susa e Torino che, mi risultano  essere in Piemonte: tanto distante da Benevento. Ho paura che questo intervento non avverrà . Ma noi siamo come chi aspettava Godot. Comunque alla prossima puntata.

Patrizio Tosetto

34° edizione del Progetto di storia contemporanea per le scuole

Il progetto, avviatosi nel 1981,  ha visto quest’anno l’adesione di 748 studenti delle scuole superiori piemontesi: 39 a titolo individuale e 709 suddivisi in gruppi tra cinque e sette studenti

 

consiglio lascarisSono stati premiati, a Palazzo Lascaris, nella mattinata del 13 maggio, i 128 vincitori della 34° edizione del Progetto di storia contemporanea rivolto agli studenti piemontesi, indetto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Il progetto, avviatosi nel 1981,  ha visto quest’anno l’adesione di 748 studenti delle scuole superiori piemontesi: 39 a titolo individuale e 709 suddivisi in gruppi tra cinque e sette studenti. Le scuole coinvolte sono state 51 in tutta la regione. “Ringrazio gli studenti che hanno partecipato al concorso e i loro insegnanti, grazie al cui impegno civile possiamo realizzare questo concorso dal 1981”: così il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti ha aperto le premiazioni. “La libertà e la democrazia – ha proseguito – non sono per sempre, vanno difesi ogni giorno, perché purtroppo quanto è successo 70 anni fa continua a ripetersi. Penso ad esempio alla Bosnia, meta di uno dei tre viaggi del concorso. I giovani devono conoscere la storia per ricordare sempre quello che è successo e lottare perché non accada più”.“Attraverso l’attività delle Consulte – ha spiegato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale – il nostro primo obiettivo è quello di raggiungere e dialogare con le scuole, con i giovani, perché attraverso le scuole e attraverso gli studenti portiamo avanti un messaggio positivo. Abbiamo bisogno di costruire un futuro migliore attraverso le nuove generazioni. Questo concorso è una grande opportunità per vivere momenti che rimarranno sempre nei cuori di voi studenti e insegnanti”.

 

(www.cr.piemonte.it – Foto. il Torinese)