redazione il torinese

Gemelli 17enni spacciavano droga su Whatsapp

carabinieri auto“Per garantirsi un miglior tenore di vita”

 

La loro zona era il parco Michelotti, dove spacciavano hashish prendendo appuntamenti tramite Whatsapp. I due  gemelli italiani di 17 anni protagonisti della vicenda sono stati arrestati dai carabinieri, che li hanno presi nel quartiere Barriera di Milano. Sono stati sequestrati circa tre etti di droga e 1.600 euro in contanti. I due minorenni hanno spiegato di avere iniziato l’attività di spaccio “per garantirsi un miglior tenore di vita”.
    

“Sindone. Storia di un mistero”

sindone

Film-documentario realizzato per celebrare l’Ostensione della Sacra Sindone il dvd, attraverso la voce dei più importanti e accreditati esperti sindonologi, accompagna lo spettatore tra gli enigmi e i segreti meglio celati della storia della Sindone

 

Si terrà nel cuore della città di Alba la prima presentazione a livello nazionale del film-documentario “Sindone. Storia di un mistero”, prodotto dal “Centro televisivo Vaticano” e da “Officina della comunicazione” e realizzato grazie al sostegno di Egea. Successivamente, mercoledì 3 giugno il dvd sarà presentato a Roma presso la Filmoteca Vaticana.  Ad Alba il prodotto editoriale verrà illustrato nell’ambito di un convegno che si terrà nella “Sala nuova” del Teatro Sociale venerdì 22 maggio alle 18.15. Di tutto rilievo sarà il tavolo dei relatori al quale siederanno monsignor Dario Edoardo Viganò, direttore del “Centro televisivo Vaticano”, Gian Maria Zaccone, Direttore scientifico del Museo della Sindone,  gli autori del dvd Marco Roncalli (saggista e collaboratore di testate come “Avvenire”, “Il Corriere della sera”, “L’Osservatore Romano”, “Jesus”) e Andrea Tornelli (giornalista e vaticanista de “La Stampa”), don Antonio Rizzolo, condirettore di “Famiglia Cristiana” e Michele Brambilla, vice-direttore de “La Stampa”. Porteranno il loro saluto a inizio lavori, il vescovo di Alba, monsignor Giacomo Lanzetti e PierPaolo Carini, Amministratore delegato del Gruppo Egea. L’iniziativa editoriale si avvalora di partnership di assoluto rilievo come il Gruppo editoriale San Paolo che ha inserito il dvd nella propria linea editoriale e lo distribuirà, a partire dal 4 giugno, in allegato ai propri settimanali “Famiglia Cristiana” e “Credere”, e l’editrce “Itedi” che distribuirà il film documentario attraverso  media-partner del progetto.  Film-documentario realizzato per celebrare l’Ostensione della Sacra Sindone il dvd, attraverso la voce dei più importanti e accreditati esperti sindonologi, accompagna lo spettatore tra gli enigmi e i segreti meglio celati della storia della Sindone, via via “scoperta” con i ritmi incalzanti di un’inchiesta e con l’attendibilità scientifica degli studi più rigorosi. Un’inchiesta che, come tale, intende non tanto dimostrare tesi, quanto porre interrogativi sul Sacro Telo, sulla sua storia e su quanto si cela tra le sue trame. Questo percorso propone anche una rilettura attenta dei fatti narrati nei Vangeli, passando dall’anatomia umana a quella spirituale, senza trascurare le domande sull’autenticità della Sacra Reliquia e la riflessione sul suo valore simbolico. Il documentario si avvale del repertorio esclusivo del Centro Televisivo Vaticano con le immagini delle precedenti Ostensioni, e del patrimonio artistico presente nei Musei Vaticani e diocesani; il meticoloso lavoro di post-produzione ha consentito di valorizzare questo materiale iconografico accrescendone la dinamicità e l’espressività. Tra i contributi, il dvd include gli interventi di Gian Maria Zaccone, direttore scientifico Museo della Sindone, Giancarlo Durante, fotografo, Bruno Barberis, sindonologo e professore associato di Fisica Matematica all’Università di Torino, Ruggero Eugeni, professore di Semiotica dei Media presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Carlo Bertelli, storico dell’arte, Franco Garelli, sociologo professore università di Torino, Pierluigi Baima Bollone, professore emerito di Medicina Legale – Università di Torino e Grazia Mattutino, tecnico di laboratorio dipartimento Scienze Criminalistiche dell’Università di Torino.

Massimo Iaretti

 

 

Io non gioco. Vinco! A Palazzo Lascaris la giornata conclusiva

usura lascarisProgetto contro il gioco d’azzardo e a favore dell’uso responsabile del denaro

 

Un impegno concreto contro il gioco d’azzardo e a favore dell’uso responsabile del denaro. Questo lo scopo del progetto per le scuole superiori “Io non gioco. Vinco!”, realizzato dall’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’usura in collaborazione con l’Associazione Acmos, la cui giornata conclusiva si è svolta mercoledì 20 maggio nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris. Con il consigliere regionale Gabriele Molinari, delegato all’Osservatorio, sono intervenuti Elena Lumetta dell’Associazione Acmos, Andrea Zummo, responsabile educativo di Libera Piemonte e Maria José Fava, referente di Libera Piemonte. “Da anni l’Osservatorio è impegnato in prima linea contro il gioco d’azzardo – ha dichiarato Molinari, aprendo i lavori – responsabile dell’indebitamento e del senso di fallimento che, soprattutto in tempo di crisi, illude le categorie più disagiate che un colpo di fortuna possa imprimere una svolta all’esistenza”.

 

Lumetta ha ricostruito, attraverso un video, i momenti salienti delle attività e dei laboratori svolti in oltre una trentina di classi delle scuole medie piemontesi.Zummo e Fava hanno invece ricordato che il gioco d’azzardo è uno dei “settori” in cui la mafia prospera e fa affari. E, a pochi giorni dal 23 marzo, ventitreesimo anniversario della strage di Capaci, hanno sottolineato la frase del magistrato Giovanni Falcone secondo cui più dell’esercito, contro la mafia, può la scuola, perché l’istruzione e la capacità di discernere e ragionare possono tenere lontane le giovani generazioni dalla criminalità.Al termine dell’incontro, cui hanno partecipato anche il vicepresidente della Giunta regionale Aldo Reschigna e il Garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, i ragazzi hanno presentato i propri elaborati.

 

(www.cr.piemonte.it)

"Papa Francesco: questa economia uccide"

PAPA CONVEGNOInterverranno Andrea Tornielli, Autore del libro e Coordinatore di Vatican Insider, Massimo Introvigne, Sociologo, Direttore Cesnur e Coordinatore del Comitato Sì alla Famiglia

 

 

MCL Piemonte in collaborazione con l’Associazione Nuova Generazione, la Fondazione Italiana Europa Popolare e le Associazioni Il Laboratorio, Ammp Onlus e il Comitato Sì alla Famiglia, organizza la presentazione del libro di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi, che si terrà venerdì 22 maggio, alle 20.45, presso la Sala Blu del Collegio San Giuseppe di Torino, in via San Francesco da Paola 23/N. Interverranno Andrea Tornielli, Autore del libro e Coordinatore di Vatican Insider, Massimo Introvigne, Sociologo, Direttore Cesnur e Coordinatore del Comitato Sì alla Famiglia, don Fabrizio Casazza, Segretario della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale – Sezione Parallela di Torino – e Consulente Ecclesiastico piemontese dell’UCSI, Giuseppe Bracco, Professore ordinario di Storia dell’impresa presso l’Università degli Studi di Torino e Riccardo Lala, Editore ed Amministratore Delegato di Alpina Srl. Introdurrà e modererà Pierpaolo Saleri, Componente esecutivo nazionale MCL.

 

Per informazioni – mail: info@associazionenuovagenerazione.it – tel. 011.198.213.20.

La Torino noir di Mario Pippìa

pippia“Il vizio dell’odio”, “La casa senza ombra”, “Il vangelo di Anna” e “Il paradiso dei vigliacchi”; tutti ambientati a Torino o in Piemonte, tutti con gli stessi protagonisti principali: il commissario Polloni, della questura centrale, il suo amico e collega Giacomo Rizzo e, da qualche tempo, Federica Conte

 

 

Sono nato a Torino domenica 28 Aprile 1963. Penso che sia importante il fatto che sia nato di domenica: tutti quelli che ho conosciuto e che sono nati di domenica, come mia figlia Martina, sono persone positive, solari, divertenti e simpatiche. Anche io, ovviamente, qualunque cosa voglia dire solare. Sono molto legato a Torino, città per cui nutro una specie di amore-odio. Amore per la città e la maggior parte dei suoi abitanti; odio per quei pochi che Torino riescono a rovinarla, facendola diventare una “metropoli” senza personalità. Ho iniziato a scrivere quasi per caso grazie a Mariano Rizzo, un geniale scrittore pugliese che mi onora della sua amicizia. Grazie a lui ho scoperto il piacere di inventare un mondo, metterci dei personaggi e farli vivere: una sensazione molto vicina all’atto di creazione. E sempre grazie a lui ho conosciuto nel 2007 Alberto Giachino, della Graphot Editore, che stava cercando storie gialle ambientate a Torino per una collana chiamata Dark Side.

Con loro ho pubblicato “Dove la notte inizia” nel 2009, e “Tabula rasa” nel 2011. Successivamente ho continuato in autonomia, pubblicando su Amazon, in versione elettronica, “Il vizio dell’odio”, “La casa senza ombra”, “Il vangelo di Anna” e “Il paradiso dei vigliacchi”; tutti ambientati a Torino o in Piemonte, tutti con gli stessi protagonisti principali: il commissario Polloni, della questura centrale, il suo amico e collega Giacomo Rizzo e, da qualche tempo, Federica Conte. Oltre ai tre protagonisti principali, ci sono altri personaggi che girano intorno a ogni puntata: la dottoressa Adele Crota, patologa; Silvio Marotta, amico da lunga data di Polloni ed esperto di informatica e tecnologia in genere; il professor Barovero, insegnante in pensione, e poi altri che variano di racconto in racconto, e che a volte mi diverto a ripescare. Tutti i miei personaggi nascono dalla vita reale, sia dai miei amici e conoscenti, sia da quanti sfiorano la mia vita anche solo per un breve istante. Se mi vedete in giro e vedete che vi sto osservando, non preoccupatevi: probabilmente sto pensando a come uccidervi. Meglio tenermi buono, e chiedermi un autografo o un selfie.

 

Mario Pippìa 

La Coppa Italia è bianconera

Juve tifosiJuventus batte Lazio 2-1

 

Coppa Italia ai bianconeri grazie al gol di Matri. La juve batte  2-1 la Lazio e conquista il secondo trofeo della stagione. Tempi supplementari sull’1-1 con le reti di Radu e Chiellini. Quarto consecutivo e per la Juventus una nuova vittoria: è la decima in questa competizione.
E ora si attende la finale di Champions League del 6 giugno contro il Barcellona.

"L'importanza del Bio per il territorio"

Colloquio con Antonio Ferrentino, presidente di Città del Bio

 

ferrentinoAmabile chiacchierata con Antonio Ferrentino. Classe ’54, dal 1980 in politica, con una robustissima esperienza amministrativa alla spalle. Da un anno consigliere regionale in quota Pd. Instancabile lavoratore. Sempre presente sul territorio. Dal 12 dicembre 2014 è presidente di Città Del Bio, associazione di città e regioni d’europa per la promozione della coltivazione e consumo del prodotto biologico. 

 

Come sei diventato Presidente? 

“Ho intravisto in questo incarico (assolutamente gratuito, ndr) la continuazione del lavoro di sindaco ed un possibile completamento del mio lavoro di consigliere regionale”

 

Obbiettivi?

“Prima di accettare la carica ho posto alcune condizioni politiche. Intanto una “visione” nazionale sulle politiche del territorio del Bio, e l’inserimento dei prodotti biologici nella ristorazione collettiva, in particolare nelle mense scolastiche. Attivare delle politiche di alleanza con Coldiretti o Cia, associazioni di categoria e ministeri promuovendo un’associazione di parlamentari Amici della Città del Bio, con adesioni da tutti i gruppi politici. Un primo momento di confronto e definizione avverrà il Roma il 27 maggio nella  tavola rotonda “Politiche Alimentari Urbane, perchè parlarne”, organizzata da Forum Pa in collaborazione con Risteco e Città del Bio. In Val Suol D’Aleramo in Provincia d’Alessandria realizzeremo il Primo Bio Distretto del Piemonte. La Regione, con decreto del Presidente Sergio Chiamparino ha stanziato 360 mila euro. Il 21 giugno saremo presenti all’Expo con regioni come Sardegna, Sicilia, Puglia Campania e Veneto per diffondere la cultura del Biologico”

 

Sembra dunque che si sia realizzato molto,  in pochi mesi.

“Ma non finisce qui. Nel mese di  ottobre dall’8 all’11 saremo al Festival Cinema ambiente, sui temi del Forum Mondiale sullo Sviluppo sostenibile. Discuteremo sul Patto dei Sindaci, faremo in modo che le nostre politiche nazionali s’incontrino con le politiche dei paesi emergenti. i Primi a voler coniugare lo sviluppo economico con lo sviluppo alimentare e agricolo sostenibile”. 

 

Ovviamente il tutto verrà seguito dal nostro giornale. Questa conversazione, è stata alternata da continue  telefonate. Ammetto , con una capacità non comune, da parte di Antonio Ferrentino di districarsi con il sottoscritto, alle prese con il taccuino. Mai perdere il filo, e quando mi vede in difficoltà nel prendere appunti mi rassicura: “ti mando via mail i documenti”. Dopo più di un’ora finisce questa intervista/chiacchierata. E faccio la mia ultima domanda:

 

Come coniughi tutti i tuoi impegni?

Risposta: “La presenza e l’impegno sono il solo modo che conosco di far politica”

 

Patrizio Tosetto

La Regione annuncia: "Entro l'anno nuove assunzioni negli ospedali"

sant'anna ospedalimolinette2Intanto all’ospedale Sant’Anna è stato inaugurato il Breast Unit, il nuovo percorso che deriva dall’esperienza dell’ospedale Valdese. Dopo l’accettazione paziente viene seguita da equipe mediche multidisciplinari. In Piemonte ogni anno si registrano all’incirca 3.300 nuovi casi di cancro al senso e, complessivamente, 816 decessi

 

Se ne parlava da tempo nelle sedi politiche e sindacali, anche a fronte delle difficoltà riscontrate negli ospedali piemontesi dove i turni degli infermieri erano (e sono ancora) molto pesanti. Poi, da un’esame dei conti regionali e con il beneplacito del governo, il tema delle nuove assunzioni in Sanità prospettate dalla Regione ha imboccato la giusta direzione. E così la Giunta Regionale del prossimo 25 maggio approverà la delibera che permetterà  ai direttori delle aziende ospedaliere di far partire le assunzioni. E’ stato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, durante la presentazione della Breast Unit della Città della Salute e della Scienza di Torino, a darne notizia. “Entro il 2015 abbiamo intenzione  di chiedere al ministero dell’Economia di uscire dal piano di rientro togliendo finalmente al Piemonte il marchio di avere una sanità senza conti a posto”.

 

 SAITTAIntanto all’ospedale Sant’Anna è stato inaugurato il Breast Unit, il nuovo percorso aggregato diagnostico, terapeutico e assistenziale che segue la donna colpita da tumore al seno. “Un modello – commenta l’assessore regionale – che deriva dall’esperienza dell’ospedale Valdese.Speriamo in questo modo di aver chiuso una ferita”.Dopo l’accettazione paziente viene seguita da equipe mediche multidisciplinari. In Piemonte ogni anno si registrano all’incirca 3.300 nuovi casi di cancro al senso e, complessivamente, 816 decessi.

Da Rita la cucina è arte

ciacci2Se fra i tavoli è presente Rita la scena è  perfetta. Non si tratta solo di come si può venire accolti da lei e dal suo personale, ma è  la sua storia  che affascina  e percorre due generazioni di torinesi che l’hanno seguita nei suoi spostamenti negli anni , apprezzata gia’ al tempo di quando era ancora in vita il suo amato marito, noto sportivo e protagonista del ciclismo Italiano

 

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Rita Ciacci, diciamolo pure e’ proprio un gran  bel personaggio. Se si dovesse immaginare un artista diremmo che lo rappresenta a pennello e, si sa la cucina è un’ arte. La buona tavola  fa di un ristorante il suo successo, ma se fra i tavoli è presente Rita la scena è  perfetta. Non si tratta solo di come si può venire accolti da lei e dal suo personale , ma è  la sua storia  che affascina  e percorre due generazioni di torinesi che l’hanno seguita nei suoi spostamenti negli anni , apprezzata gia’al tempo di quando era ancora in vita il suo amato marito, noto sportivo e protagonista del ciclismo Italiano.

 

Non sappiamo se a Rita piaccia essere deffinita un pezzo di storia della nostra Torino, nella ristorazione, ma visti i tempi e i grandi cambiamenti economici e sociali con nostalgia lei testimonia quella bella Italia tutta in salita, coraggiosa , avventurosa, creativa degli anni 60/70. Solo uno spirito sensibile d’artista poteva dipingere le pareti  del suo ristorante affrescandole riproducendo angoli di Torino con un percorso che inizia  al piano terreno e termina al primo piano, rendendo l’ambiente unico.

 

Rita ci racconta di quando venne a vedere la prima volta  lo stabile in strada Mongreno immerso nel verde. Cerchiamo di immaginare sentendo il suo racconto quanto fosse abbandonato a se stesso da tempo. In linea con il suo modo di  fare  andando contro il parere di tutti in famiglia , caparbia e decisa ha trasformato totalmente il luogo , ripristinando  anche il giardino creando un dheors tra fiori ,piante e tavole raffinate. Nella bella stagione, da  Ri-Ciacci  è il  posto  preferito dai suoi numerosi clienti.

 

Il ristorante Ciacci frequentato dalla Torino che conta e non solo è noto per il pesce ,ma non da meno si servono ottimi piatti di carne; rinomato il vitel tonnato e l’arrosto di vitello con funghi porcini nostrani  e i gustosissimi dolci a sorpresa. Non chiedete il menu… un artista non si ripete, propone in base al suo umore e agli ingriedienti di qualità che trova al mattino presto quando realizza il menuì della giornata.

 

I vini, si sa, esaltano la buona tavola  e sono fondamentali per l’accompagnamento dei piatti. La cosa piacevole è  ritrovare il giusto equilibrio anche nel prezzo tra i vini e i piatti proposti a base di pesce: si puo’partire da 25 euro a testa .Ciacci continua a esistere in onore del marito, cosi ha voluto Rita per dare continuita’ alla sua memoria di compagno amato e fedele.

 

Un ristorante ideale per chi non è alla ricerca del classico ristorante. Cucina eccellente perchè tutto è fresco e preparato al momento. La cordialita è di casa e il servizio creano un’atmosfera molto familiare.  Bersano vini ne consiglia la visita:  un modo piacevole di assaggiare i suoi vini piemontesi e toscani.

 

 

 

Ri Ciacci – Str. Comunale Di Mongreno, 50, 10132 Torino, . 011 8980734

 

 

Sitaf, quanto (non) contano i partiti nelle scelte

autostrada tunnelAnas“E’ possibile, è probabile, che Giancarlo Quagliotti non venga riconfermato alla Presidenza di Musinet gruppo Sitaf. Personalmente per quel che vale, mi dispiace conoscendolo ed apprezzandone le doti di equilibrio”

 

Seconda puntata dell’ “affare”  Sitaf, Forse, e forse sottolineo,  affare è il termine che maggiormente s’addice a questa vicenda. E’ possibile, è probabile, che Giancarlo Quagliotti non venga riconfermato alla Presidenza di Musinet gruppo Sitaf. Personalmente per quel che vale, mi dispiace conoscendolo ed apprezzandone le doti di equilibrio. Si chiude una esperienza iniziata nel 1983. Allora, travolto dallo scandalo Zampini dovette smettere di essere funzionario del Pci, ma sempre con attenzione alla politica. Ora  è grande consigliere politico del sindaco Piero Fassino e presidente dell’associazione ex consiglieri comunali di Torino. Il nostro sindaco è interceduto – si dice – con scarsi risultati. Indubbiamente si chiude un’era durata più di 30 anni. Si sa, in particolare in questa nostra terra, nulla è eterno. Nel 2014 è scaduto il patto di sindacato tra soci Sitaf. Ricordiamo che  Anas è pubblica. Ma sia la dirigenza Anas che il sottosegretario (dunque, il Governo), si stanno prestando nel determinare il totale controllo dei privati. Perché? Semplice,  gli affari. Vi basti un dato. Sulla autostrada. all’anno ci sono mediamente 80 milioni di manutenzioni da realizzare. In tempi di crisi non sono noccioline. Alcuni che hanno avuto la compiacenza di leggere il primo articolo, mi hanno fatto presente le responsabilità del partito di cui Renzi è segretario. Dunque la sua doppia responsabilità: come segretario e come Presidente del Consiglio. Possibile. Personalmente sono di un’altra idea. Non mi sembra che i partiti (che per antonomasia sono strutturati) in quanto tali c’entrino qualcosa. Ci sono politici che scelgono i collaboratori o gli amministratori non in base alle conoscenze professionali o tecniche. Neppure all’adesione al proprio partito o alla corrente di quel partito. Semplicemente si conoscono da decenni. Infatti alcuni di essi facevano politica già nella cosiddetta prima Repubblica. Altra caratteristica: passare con una certa disinvoltura da un partito all’altro. Dunque? La ratio con cui vengono prese queste decisioni non dipende dai partito, ma potrebbe anche dipendere da interessi dei singoli. E questo non è un bene per la nostra fragile democrazia. 

Patrizio Tosetto