redazione il torinese

Arrivano altri 776 migranti in Piemonte suddivisi nelle otto province

Profughi

profughi 2Ai primi di giugno ne sono arrivati 178, altri 290 arriveranno nelle prossime ore

 

Saranno 776 i nuovi migranti destinati al Piemonte. Ai primi di giugno ne sono arrivati 178, altri 290 arriveranno nelle prossime ore. Lo annuncia l’assessore regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti: “La nostra regione rispetterà gli impegni presi, ma non può  occuparsi anche della parte che spetta alle altre Regioni”. I prossimi  arrivi saranno divisi nelle varie province: 310 a Torino; 95 Alessandria; 129 Cuneo; 38 Vercelli; 81 Novara; 48 Asti; 40 Biella; 35 Verbania”. “Credo che il governo debba ignorare la posizione di Maroni e dare disposizione ai prefetti perché tutte le Regioni diano accoglienza ai migranti”. Lo dice all’Ansa il presidente piemontese e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino: “La disponibilità delle Regioni a collaborare deve essere piena “.
   

Quartetto Prometeo tra antico e contemporaneo

 conservatorio

È un ” Ritorno al futuro” con le musiche di Gyorgy Kurtag il concerto conclusivo dell’associazione diretta da Francesca Incisa Camerana

 

Un concerto tra antico e contemporaneo. “Ritorno al futuro” è, appunto, il titolo ossimorico del concerto in programma mercoledì 10 giugno alle 20.30, a chiusura della programmazione della De Sono, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi.  Con questo appuntamento, che vedrà impegnato il quartetto Prometeo,  l’associazione torinese ritorna alle proprie origini, con un concerto incentrato  su un  compositore contemporaneo, cui vengono affiancate pagine di grandi autori del passato, che hanno in qualche modo influito sulla sua formazione poetica e musicale.  A distanza di 26 anni dal lontano 1989, in cui prese avvio l’attività concertistica della De Sono, con un programma dedicato a Luigi Nono, cui furono affiancate musiche di Josquin Desprez e Giuseppe Verdi, ora il compositore individuato dal direttore artistico Francesca Camerana è Gyorgy Kurtag,  a cui la De Sono, tra il 1999 e il 2001, dedicò una serie di quattro concerti monografici. La scelta degli interpreti rimanda alla storia dell’associazione,  che ospita il violoncellista Francesco Dillon, che ricevette negli anni ’97’-99 una borsa di studio. Il concerto vedra’ anche la partecipazione straordinaria di un altro ex borsista della De Sono, Michele Marelli, che introdurrà il concerto con il brano di Kurtag, intitolato “In nomine all’ongherese”, nella versione per corno. Prima dell’esecuzione Marelli conversera’ con Andrea Malvano sulla genesi di questa versione. A seguire il Quartetto sarà interprete dei Due Microludes op. 13 e dei Six moments musicaux op. 44, alternati ai Contrappunti 1 e 5 dell’Arte della Fuga della Johann Sebastian Bach. A completamento del programma, nella seconda parte,  verrà eseguito il quartetto op. 41 n. 3 di Robert Schumann, capolavoro della produzione quartettistica ottocentesca.

 Mara Martellotta

L’ingresso è libero.

I dolori del vecchio e triste Chiampa, tra firme tarocche e delusioni

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chiampa matteochiampa manifestopdIl presidente della Regione è sempre più chiuso nel suo fortino di piazza Castello. Non esce quasi mai, non partecipa a manifestazioni, convegni o sagre di paese. Sono in molti a parlare di lui come rattristato e sfiduciato.I fasti olimpici di cui, diciamo la verità, aveva in larga parte beneficiato grazie anche al ruolo svolto allora dal governo Berlusconi e dalla Giunta Ghigo, sembrano ormai uno sbiadito ricordo.

 

Il bilancio di un anno al governo della Regione, tracciato dal governatore  (ma, per carità, non lo chiamate così che non gli piace) Sergio Chiamparino, nell’ampia intervista concessa all’Ansa, è improntato all’ottimismo. Le assunzioni in sanità, i pagamenti dei debiti ai fornitori: il presidente non poteva certo proporsi in versione depressa. Ma la realtà sul suo stato d’animo pare essere diversa. Fonti accreditate parlano di un Chiampa deluso e amareggiato, soltanto l’ombra del Supechiampa che – esattamente un anno fa – era stato portato in trionfo, in una campagna elettorale bulgara da parte dei “poteri forti” bancari, mediatici e intellettuali torinesi, fino alla vittoria. Una vittoria facile, contro un Roberto Cota spossato da firmopoli e rimborsopoli. Una volta salito sul trono di piazza Castello, però, la “passeggiata” che sembrava prospettarsi per i cinque anni successivi, non si è rivelata tale. La crisi economica pesante, le grane giudiziarie e di carta bollata sul grattacielo regionale dell’archistar Fuksas, le divisioni interne al Pd e – mazzata finale – la pena del contrappasso legata alle presunte firme tarocche che metterebbero o metteranno nei guai la maggioranza, hanno fatto capire a Chiamparino che la sua precedente e dorata occupazione alla Compagnia di Sanpaolo era decisamente migliore. Da mesi, ormai, si parla con insistenza di possibili elezioni anticipate. Forse Fassino potrebbe succedere a Chiamparino se si dovesse andare a votare congiuntamente per Comune e Regione la prossima primavera, proprio a causa dell’evolversi della “crisi delle firme”. Lo stesso governatore ha dichiarato all’Ansa (dopo averlo già fatto, del resto,  nei mesi scorsi), che potrebbe anche non ricandidarsi la prossima volta. Oppure – questa la seconda tesi – il Chiampa potrebbe compiere il bel gesto di sciogliere in anticipo la Regione facendo piazza pulita degli avversari interni al Pd, convinto di poter vincere comunque, stante il vuoto pneumatico di uomini e proposte che caratterizza il centrodestra in Piemonte. Chissà. Quel che è certo è che il presidente della Regione è sempre più chiuso nel suo fortino di piazza Castello. Non esce quasi mai, non partecipa a manifestazioni, convegni o sagre di paese. Sono in molti a parlare di lui come rattristato e sfiduciato.I fasti olimpici di cui, diciamo la verità, aveva in larga parte beneficiato da sindaco amatissimo, grazie anche al ruolo svolto allora dal governo Berlusconi e dalla Giunta Ghigo, sembrano ormai uno sbiadito ricordo.

Concorso Stabilo, ecco la creatività dei bimbi

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Alle insegnanti è stato chiesto di partecipare al concorso, assistendo i piccoli alunni nella stesura di un elaborato a tema libero, lasciando spazio alla fantasia

 

I piccoli alunni della Scuola dell’infanzia Martin Luther King di Torino, seguiti dall’insegnante Giuseppa Torre, e quelli della Scuola dell’infanzia Borgo Venezia di Chieri), con le maestre Giuseppina Ghioni, Enrica Cassetta, Licia Gola e Sabina Lano, si sono aggiudicati il concorso “STABILO woody 3in1” promosso in Piemonte da STABILO, con l’obiettivo di stimolare la fantasia e la creatività dei bambini.  Martedì 9 giugno presso le sedi delle scuole, alle ore 11 in via Thures 11 a Torino e alle ore 14.30 in via Polesine a Chieri (TO), i piccoli “campioni” verranno premiati, con una dotazione di prodotti STABILO del valore di oltre 500 € ciascuna, da Magda Borsani, Marketing and Communication Manager STABILO Italia, Manlio Michele Lupi,referente STABILO per le Scuole. Per l’occasione saranno presenti anche Gianni Butera della cartoleria CMG (Corso Francia 185 di Collegno) a Torino e Laura Binello della cartoleria Buffetti (Via Roma 8 di Chieri) a Chieri.Sono stati più di 200 gli elaborati svolti e caricati sul sito dedicato www.stabilo.it/woody, per un totale di 67 scuole partecipanti e 800 maestre di 320 scuole dell’infanzia piemontesi coinvolte, alle quali sono stati messi gratuitamente a disposizione i matitoni woody 3in1 con il loro temperamatitone e una brochure informativa. Alle insegnanti è stato chiesto di partecipare al concorso, assistendo i piccoli alunni nella stesura di un elaborato a tema ibero, lasciando spazio alla fantasia grazie ai matitoni STABILO woody 3in1.

Massimo Iaretti

Ecco le foto esclusive del volo Torino-Catania atterrato in emergenza a Caselle

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La gomma di un carrello è scoppiata in fase di decollo e il pilota ha così iniziato il rientro in pista

 

Momenti di paura tra i passeggeri di un boeing 737 della compagnia Blue Air, che ha effettuato ieri un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Caselle, da dove era appena partito verso Catania. La gomma di un carrello è scoppiata in fase di decollo e il pilota ha così iniziato il rientro in pista. Un passeggero, al momento dello sbarco ha inviato le foto che pubblichiamo, al nostro quotidiano “il Torinese”: ben visibile la gomma danneggiata. Atterraggio di emergenza fortunatamente riuscito, dopo avere scaricato oltre 7000 litri di carburante: i 154 passeggeri e i membri dell’equipaggio stanno tutti bene. Intanto, con l’ipotesi di disastro colposo, il  pm Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiesta sull’incidente. La polizia giudiziaria e i consulenti tecnici stanno svolgendo gli accertamenti.

Ritmi travolgenti e mani in pasta con i Laboratori di CasaOz

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Largo al divertimento e all’inventiva che caratterizzano tutte le attività che l’associazione svolge per i bambini che si trovano ad affrontare la malattia, in modo da garantire loro e alle rispettive famiglie un percorso di ristrutturazione della “normalità”

 

A conferma di quanto viene svolto quotidianamente a CasaOz il 13 giugno la Onlus mette in campo tutte le performance in ambito artistico per dare visibilità ai tanti Laboratori che qui vengono continuamente svolti.  Alle 14.30 si apriranno le porte della Onlus per iniziare alle 15 con uno Spettacolo di teatro preparato durante il corso dell’anno e interamente realizzato dai ragazzi ospiti di CasaOz: il tutto sarà basato su danze, musiche e recitazioni tratte dalla famosa storia de “Il Mago di Oz” (a cui la stessa Associazione si è ispirata per il proprio nome).

 

Seguirà verso le 16.30 un’esibizione pratica da parte dei ragazzi che hanno partecipato al particolare “Laboratorio del battito”, in cui verrà dato sfogo alla forza dirompente dei tamburi liberata ad un ritmo travolgente. Per rinfrescare i palati è poi previsto un breve pit stop alle 17.30 dedicato alla merenda a base di gelato, per poi riprendersi con grinta per il gran finale.  Per chiudere in bellezza infatti è atteso un “esercizio di stile” aperto a tutti i presenti, che saranno chiamati a prendere parte al Laboratorio di argilla per realizzare il proprio animaletto. Il frutto della creatività di ognuno potrà essere portato a casa per ricordo. In questo contesto verranno esposti i preziosi lavori svolti dai bambini durante gli appuntamenti di Arte terapia.

 

Largo quindi al divertimento e all’inventiva che caratterizzano tutte le attività che CasaOz svolge per i bambini che si trovano ad affrontare la malattia, in modo da garantire loro e alle rispettive famiglie un percorso di ristrutturazione della “normalità”. Un impegno che la Onlus ha assunto 8 anni fa e che continua a portare avanti, essendo arrivata ad accogliere, ad oggi, complessivamente circa 1200 persone.

 

Per informazioni: 011.6615680 – www.casaoz.org

 

L’Associazione CasaOz Onlus rivolge i propri servizi di accoglienza, sostegno e accompagnamento ai bambini ed ai loro nuclei familiari che si trovino a vivere l’esperienza della malattia, qualunque essa sia. CasaOz ha iniziato a operare nel maggio 2007 a Torino ed è innanzitutto una casa per i bambini malati, fratellini e sorelline sane, genitori, figli di genitori malati. Tutte le attività di CasaOz sono volte al conseguimento di un obiettivo generale: la ristrutturazione della “normalità” e l’uscita dall’isolamento sociale provocato dalla malattia stessa. Da luglio 2011 sono attive anche le ResidenzeOz, 4 mini-appartamenti arredati e completi di accessori per le famiglie che vengono a Torino per far curare i propri figli presso gli ospedali della città. Sempre all’interno della sede è attivo un progetto pilota che promuove iniziative di residenzialità extra-familiare per adolescenti e giovani con disabilità, volto all’educazione alla gestione autonoma di sé in vista di un pieno inserimento sociale.  Dall’inizio della sua attività CasaOz ha aiutato circa 1200 persone provenienti da 27 paesi diversi (in particolare Italia, Europa Est, Africa). Il funzionamento attuale di CasaOz è assicurato da uno staff qualificato e da circa 90 volontari che si avvicendano nell’accompagnamento quotidiano delle attività.

 

Paratissima trova casa a Torino Esposizioni

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L’evento dedicato ai giovani artisti che rischiava di non trovare sede dopo l’abbandono del Moi si terrà proprio nella storica sede espositiva

 

Torino Esposizioni, al momento ancora in pieno degrado, sarà ristrutturato e ospiterà manifestazioni e spazi bibliotecari. L’Ansa comunica che l’assessore comunale alla Cultura, Maurizio Braccialarghe, sta esaminando gli aspetti operativi perché anche Paratissima – l’evento dedicato ai giovani artisti che rischiava di non trovare sede dopo l’abbandono del Moi – “possa svolgersi con le modalità realizzate con successo nelle edizioni precedenti”, proprio nella storica sede espositiva. Lo ha annunciato il sindaco Fassino, nel corso di una telefonata con Damiano Aliprandi, l’organizzatore di Paratissima.

 

(Foto: il Torinese)

Sei milioni in arrivo per mille aziende agricole

MUCCHE AGRICOLTURAArpea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura ha emanato un decreto di pagamento sui fondi del Piano di sviluppo rurale

 

Oltre 6 milioni di euro giungeranno presto nelle casse di 1074 aziende agricole piemontesi, in quanto Arpea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura ha emanato un decreto di pagamento sui fondi del Piano di sviluppo rurale.Nel decreto sono state incluse un considerevole numero di aziende che in questo ultimo anno e mezzo non avevano più potuto accedere ai contributi comunitari per effetti dell’operazione Bonifica, volta ad individuare a livello nazionale una serie di irregolarità nelle richieste di contributi comunitari. Il decreto ministeriale 1922 pubblicato il 16 maggio, fortemente voluto dalla Regione Piemonte e da Arpea, ha fornito i mezzi giuridici per verificare con maggior puntualità e precisione la posizione delle imprese, permettendo di individuare quelle estranee a comportamenti illeciti e riammetterle ai benefici comunitari.“Con questa operazione – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – Arpea immette nel sistema agricolo piemontese una sostanziosa iniezione di liquidità, particolarmente importante in un momento difficile come quello che viviamo”.

 

www.regione.piemonte.it

Ecco le novità del Piano paesaggistico

PO COLLINAVALENTINO3La Giunta regionale ha riadattato il Piano paesaggistico, strumento di valorizzazione del patrimonio paesaggistico, naturale e culturale piemontese, realizzato d’intesa con il Ministero dei Beni, delle attività culturali e del turismo

 

 

La novità rispetto al documento elaborato nel 2009 è la ricognizione meticolosa dei beni e delle aree tutelate, oggetto anche di un fitto programma di consultazioni: 365 beni tutelati, più di 200 laghi, 1700 fiumi, torrenti e corsi d’acqua, 106 parchi e riserve, 90 zone di interesse archeologico, circa 460mila ettari di montagna, nonché ghiacciai, circhi glaciali e boschi. Il Piano è stato arricchito con i dati relativi ai perimetri dei beni paesaggistici di tutto il Piemonte, per la prima volta digitalizzati e resi disponibili agli enti locali. Un lavoro, nel complesso, enciclopedico, durato diversi anni e realizzato in Italia solo da poche altre Regioni.“Uno strumento importante – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Urbanistica e Programmazione territoriale e paesaggistica, Alberto Valmaggia – non solo per quanto riguarda la nuova disciplina dei beni paesaggistici, ma anche per il grado di approfondimento delle informazioni e delle indicazioni contenute, rivolte alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio paesaggistico del Piemonte ma anche alla gestione delle trasformazioni, per fondare sulla qualità del paesaggio e dell’ambiente lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio”.

 

La riadozione del Piano è stata considerata opportuna alla luce degli approfondimenti effettuati dopo il 2009, in relazione anche alle osservazioni pervenute. Il Ppr è stato infatti sottoposto ad un’attenta rilettura e a un complesso processo di revisione e integrazione dei suoi aspetti conoscitivi, cartografici e normativi, che ha portato a una nuova formulazione di tutti gli elaborati. Una lettura più agevole, norme più semplici, informazioni cartografiche più precise, contenuti aggiornati: questi gli obiettivi della revisione, finalizzata a garantire una maggiore tutela e valorizzazione dell’intero territorio piemontese. Si è provveduto alla ricognizione e alla perimetrazione degli immobili e delle aree oggetto di “dichiarazione di notevole interesse pubblico”, nonché delle zone tutelate per legge. I beni sono rappresentati a una scala di maggior dettaglio in grado di consentirne la precisa identificazione, in una tavola di piano e in un nuovo elaborato del Ppr, il Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte.

 

A partire dalla data di adozione, le perimetrazioni dei beni paesaggistici e le prescrizioni contenute sono sottoposte alle misure di salvaguardia previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Non sono quindi consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate interventi in contrasto con le prescrizioni delle norme di attuazione. Gli elaborati sono pubblicati sul sito della Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio, in modo che chiunque possa prenderne visione e far pervenire entro i successivi 60 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione le proprie osservazioni, anche ai fini della valutazione ambientale strategica (Vas). Secondo Valmaggia, “non sono da sottovalutare le indicazioni che entreranno in vigore una volta approvato il piano e che contribuiranno, attraverso il lavoro delle amministrazioni locali e dei professionisti, ad integrare e valorizzare il paesaggio, letto nelle sue molteplici componenti quale risorsa ed elemento strategico per lo sviluppo del nostro territorio”.

 

(pdevita – www.regione.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Maroni e Zaia: "Basta migranti". Chiamparino e Fassino: "Inaccettabile"

MIGRANTI MARE

chiampa scrivaniaProfughiZaia ha dichiarato al Corriere Della Sera: “Qui siamo alla follia, con questo governo inadeguato che sui documenti ufficiali invita le Regioni  a gestire ‘la fase acuta’ dell’immigrazione. E invece sappiamo tutti che non è acuta, è cronica”

 

Nuovi sbarchi di migranti sulle coste i taliane e nuove infuocate polemiche. Il governatore veneto Luca Zaia ha dichiarato al Corriere Della Sera: “Qui siamo alla follia, con questo governo inadeguato che sui documenti ufficiali invita le Regioni  a gestire ‘la fase acuta’ dell’immigrazione. E invece sappiamo tutti che non è acuta, è cronica. Smettiamola con l’illusione di poter sopportare e gestire un esodo biblico: le vite umane si salvano, senza se e senza ma, non si discute, ma in Veneto abbiamo 514 mila immigrati regolari, quasi l’undici per cento della popolazione. E di questi, 42 mila non hanno un lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i più accoglienti. Ora basta”.  Nel frattempo, in Sicilia, sono arrivati altri 1400 migranti sulle navi tedesche attraccate a Palermo e Trapani. Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dice che non accoglierà nuovi arrivi “come fanno Lombardia, Veneto e Valle d’Aosta”. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, propone di ridurre i trasferimenti regionali ai Comuni che accoglieranno nuovi migranti. Ma il governatore piemontese e presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino non ci sta:  “Mi sembra evidente la strumentalità politica di Maroni sull’immigrazione e forse bisognerebbe avvertirlo che la campagna elettorale è finita. Inoltre, una eventuale interruzione dei trasferimenti ai Comuni sarebbe oggetto di innumerevoli ricorsi”. E nel dibattito si fa sentire anche il sindaco di Torino, Piero Fassino che dichiara all’Ansa:  “Non è nei poteri di un presidente di Regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro paese. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi. Mi auguro che il presidente Maroni si renda conto della insostenibilità delle sue dichiarazioni”.