redazione il torinese

In memoria di Bruno Caccia

La Commissione speciale antimafia e i capigruppo del Consiglio comunale di Torino lo hanno ricordato in seduta congiunta

 

PAL CIVICIl 26 giugno del 1983, il procuratore Bruno Caccia veniva assassinato dalla ‘ndrangheta. E il 26 giugno 2015, a dimostrazione di quanto il suo sacrificio non  via stato dimenticato, la Commissione speciale antimafia e i capigruppo del Consiglio comunale di Torino lo hanno ricordato in seduta congiunta. Sono intervenuti la figli a del magistrato Paola Caccia e l’avvocato Fabio Repici, che sta seguendo il caso per la riapertura del processo e ha depositato una memoria il 17 giugno scorso.  Fosca Nomis, presidente della Commissione ha dichiarato che “è tempo di riaprire il processo per fare definitivamente chiarezza su una delle pagine più buie della storia torinese e nazionale per svelare gli esecutori e svelare gli intrecci tra ‘ndrangheta,  gioco d’azzardo ed economia su cui stava investigando Bruno Caccia”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Massimo Iaretti

Chivasso, consulta ambiente da "rivedere"

Il presidente del circolo di Legambiente chivassese ha preso carta e penna e messo a fuoco quello che andrebbe fatto, forte del fatto che sono trascorsi otto mesi dall’ultima riunione

 

CHIVASSOLa Consulta ambientale di Chivasso così non va proprio e deve cambiare passo. Parola di Massimiliano Tantillo. Il presidente del circolo di Legambiente chivassese ha preso carta e penna e messo a fuoco quello che andrebbe fatto, forte del fatto che sono trascorsi otto mesi dall’ultima riunione e, se non ci fossero state due lette che la sua associazione, insieme in un caso a Terrasana, nell’altro al Comitato cittadino “in  Bici a Chivasso” il prossimo incontro sarebbe avvenuto dopo l’estate, nonostante le diverse criticità ambientali che hanno toccato la “città dei nocciolini”, a partire dalla discarica. Di qui la richiesta che la Consulta venga trattata per quello che è, ovvero uno strumento del consiglio comunale, e la proposta che sia inserito nel suo regolamento l’uso della diretta streaming delle sedute. Nel pacchetto delle richieste ci sono anche quelle  di sostanza, oltre che si partecipazione, di essere tenuti al corrente di ogni Conferenza dei Servizi del Comune di Chivasso  e che siano convocate sedute straordinarie per la scrittura di eventuali osservazioni, oltre che la consulta possa lavorare alla definizione del Piano regolatore generale comunale e partecipare alla formazione della nuova Commissione  edilizia.

 

Massimo Iaretti

A Torino altri 500 migranti, la Regione: "Situazione sotto controllo"

“Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di convocare una riunione con l’Anci per sensibilizzare i sindaci ad ampliare la rete su tutto il territorio, trasformando l’accoglienza da emergenziale in strutturale”

 

ProfughiL’assessore regionale all’Immigrazione, Monica Cerutti, ostenta tranquillità, dopo avere ha annunciato che il Ministero dell’Interno ha chiesto alle Regioni “un ulteriore sforzo nell’accoglienza dei migranti sul territorio”.tradotto in termini semplici significa che le Prefetture del Piemonte dovranno provvedere all’accoglienza di altre 1.307 persone. Questa la distribuzione nelle province: 523 a Torino, 217 a Cuneo, 159 ad Alessandria, 136 a Novara, 81 ad Asti, 67 a Biella, 65 a Vercelli, 59 a Verbania. In Piemonte le presenze al 22 giugno erano di 4.475 migranti. “Questa nuova ripartizione è stata fatta dal Ministero dell’Interno in un’ottica di riequilibrio delle presenze tra le Regioni – ha detto Cerutti – I numeri sono significativi ma non devono essere strumentalizzati perché la situazione al momento è sotto controllo. Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di convocare una riunione con l’Anci per sensibilizzare i sindaci ad ampliare la rete su tutto il territorio, trasformando l’accoglienza da emergenziale in strutturale”. “Ho visitato una struttura di accoglienza ad Orta, dove l’amministrazione comunale è impegnata a creare le condizioni per coinvolgere i propri cittadini/e nel progetto di inclusione – ha proseguito l’assessora – Il nostro obiettivo deve essere aiutare i Comuni accompagnandoli rispetto alle attività di accoglienza, oltre a richiedere che il Governo definisca rapidamente gli incentivi ai Comuni virtuosi. Se in Piemonte tutti i Comuni si dichiarassero disponibili in proporzione ai loro abitanti, potremmo tranquillamente sostenere questi nuovi arrivi”.  

Alè Francesco! Ecco il papa "calciatore"

papa esclusiva pallone

Nell’immagine si vede il santo padre che attende il pallone da un bimbo biondo facente parte della “delegazione” dei suoi numerosi parenti di origine piemontese

 

La passione per il calcio e l’uso di  metafore calcistiche di papa Francesco sono noti. Ricordiamo le parole del pontefice in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile, nel 2013:

 

«Cari giovani, siate veri atleti di Cristo!»

«Il Campo della Fede di Dio siamo noi! Il Campo della Fede del Signore è il campo d’allenamento della nostra fede in lui!»

«Gesù ci chiede di seguirlo per tutta la vita, ci chiede di essere suoi discepoli, ci chiede di giocare nella sua squadra».

«Cosa fa un giocatore quando è convocato in una squadra? Si allena, si allena molto! E così è la nostra vita di discepoli del Signore».

 

Dunque, quale miglior momento di relax per papa Francesco, durante la sua due giorni torinese, fittissima di incontri importanti, se non quello di qualche tiro al pallone? La foto esclusiva del “Torinese”, scattata nel cortile dell’Arcivescovado, palazzo dove il pontefice ha soggiornato tra domenica e lunedì, dimostra ancora una volta la semplicità e la simpatia del santo padre. Nell’immagine si vede Francesco che attende il tiro del pallone di un bimbo biondo facente parte della “delegazione” dei suoi numerosi parenti di origine piemontese (che circondano il papa nella fotografia), invitati a pranzo per rivedere il “cugino Bergoglio”.

 

(Foto: www.iltorinese.it)

San Giovanni, i botti li fa Carena con le canzoni "femminicide"

fuochi22

Scandalo per i testi del cabarettista che ironizzano sulla violenza alle donne

 

Sarà stato un escamotage per fare clamore, oppure la volontà di offendere era una “provocazione sociale”, come va di moda oggi. Certo, i testi delle canzoni di Marco Carena erano piuttosto “hard”. Ma  se dobbiamo essere abituati – come siamo, alla cretineria propalata quotidianamente dai social network – ad accettare la satira a tutti i costi, senza limiti e censure, gli insulti e le castronerie via Fb o Twitter, allora non si scandalizzi proprio chi dei social fa il vangelo personale. Ha fatto clamore l’esibizione del cantautore-comico Carena che avrebbe dovuto intrattenere il pubblico prima dello spettacolo pirotecnico di San Giovanni. I due brani «Io ti amo» e «Che bella estate», eseguiti davanti al pubblico torinese, contengono parole tipo:  «Ti amo perché quando ti picchio il tuo sangue mi fa ancora impressione, ma quando ti prendo a schiaffi è sempre una grande emozione» e «Una ragazza al sole si è addormentata, in 170 l’hanno violentata».  Critiche su Carena a base di tweet e post su facebook e anche verso l’assessore allo Sport, Stefano Gallo, colpevole di non essere intervenuto per bloccare il cantautore. Il Comitato SeNonOraQuando si è indignato (fa il suo mestiere) e ha lanciato una campagna sul web per sottolineare che in un Paese come il nostro, dove le violenze sulle donne sono all’ordine del giorno, l’esibizione è stata davvero fuori luogo.

Cocaina liquida per 400 mila euro nascosta nelle bottiglie di cachaca

polizia via po

Arrestati due italiani di 34 e 48 anni, che erano andati in Francia a prendere la droga e un brasiliano di 33 anni

 

Se trasformata chimicamente in polvere avrebbe potuto fruttare 400mila euro. La cocaina liquida, in quattro bottiglie da un litro ciascuna, era contenuta in confezioni di cachaca, la  bevanda alcolica brasiliana. La droga è sono stata sequestrata dalla polizia di Torino. Nell’operazione gli agenti hanno arrestato due italiani di 34 e 48 anni, che erano andati in Francia a prendere la droga, e un brasiliano di 33 anni, tornato insieme a loro a bordo su una Fiat Multipla.

SanPaolo, sold out per le visite al grattacielo "green"

grattacielo notte

grattacielo sanpaolo2Domenica 28 giugno e sabato 18 luglio l’auditorium e i tre piani panoramici della torre progettata dalla Renzo Piano Building Workshop saranno nuovamente aperti al pubblico  Esaurita la disponibilità delle visite accompagnate, che si potevano prenotare esclusivamente online sul sito grattacielointesasanpaolo.com  Quasi 11.000 persone hanno visitato ad oggi il grattacielo

 

Annunciate già in occasione delle precedenti aperture di sabato 6 giugno e domenica 7 giugno, le prossime aperture al pubblico del grattacielo Intesa Sanpaolo, domenica 28 giugno e sabato 18 luglio, hanno fatto sold out nell’arco di pochi giorni. Tutto esaurito, quindi, per le visite accompagnate all’auditorium e ai tre piani panoramici alla sommità della torre, con orario di ingresso il 28 giugno dalle 10:00 alle 20:00, e il 18 luglio dalle 10:00 alle 21:45. Al grattacielo si accede dalla hall di Corso Inghilterra 3, presentando il codice di prenotazione rilasciato dal sito grattacielointesasanpaolo.com, canale unico appositamente realizzato dalla Banca per prenotare la visita. Inaugurato il 10 aprile, nei primi tre giorni di apertura al pubblico e nelle due precedenti giornate di “porte aperte” il grattacielo è stato visitato da quasi 11.000 persone, ma le richieste per salire sulla torre da parte di associazioni e singoli continuano ad arrivare numerose ogni giorno.

 

Tra gli ospiti illustri c’è stato il Presidente Sergio Mattarella, a Torino nei giorni del Salone del Libro. L’auditorium ha inoltre ospitato una serie di eventi, tra cui due appuntamenti musicali del Torino Jazz Festival, concretizzando la volontà originaria di Intesa Sanpaolo di dedicare parte dell’edificio alla fruizione pubblica. Il percorso di visita inizia dall’auditorium, appeso alla parte bassa della torre grazie a una particolare tecnica costruttiva. Dotato di 364 posti a sedere, si trasforma in poco tempo in sala per concerti, sala conferenze o per esposizioni. In circa 30 secondi si raggiungono in ascensore i tre piani finali della torre, dove si trova la serra bioclimatica: un polmone verde collocato in cima a un grattacielo, spazio in genere destinato ai piani VIP, come emblema dell’apertura verso la città.

 

La sosta in serra consente di apprezzare il microclima creato dagli alberi d’alto fusto – acacie, inga, mimose, eucalipti – e dagli arbusti tipici della macchia mediterranea. 2 Le pareti in cristallo della parte alta, con camminamenti lungo tutto il perimetro, offrono una visuale a 360 gradi su Torino, la collina e l’arco alpino circostante, inoltre ci si può affacciare all’esterno dai terrazzi presenti sul lato nord. I visitatori avranno a disposizione una parete multimediale interattiva per conoscere le varie fasi di costruzione, le caratteristiche e l’innovatività architettonica dell’edificio. La torre, progettata dalla Renzo Piano Building Workshop, 38 piani fuori terra, è alta 166,26 metri, poco meno della Mole Antonelliana. È uno degli edifici di grande altezza più ecosostenibili al mondo, come certificherà il protocollo internazionale LEED (Leadership in Energy and Enviromental Design), grazie all’ottimale recupero, controllo e contenimento dei consumi energetici complessivi.

 

(Foto: il Torinese)

Biennale Italia-Cina, “Elisir di lunga vita”

CINA BANDIERA

Ogni appuntamento ha un preciso tema etico e gli artisti sono invitati a presentare opere e progetti che devono essere ad alta responsabilità sociale e al contempo rispecchiare la loro personale ricerca artistica

 

L’arte come elisir di lunga vita; ecco il leitmotiv della Biennale di arte contemporanea Italia-Cina, in programma in Piemonte, dal 27 giugno al 4 ottobre 2015. Rientra nel programma di biennali gemelle che si svolgono ad anni alterni (ogni 2 anni in Italia e ogni 2 in Cina), ed è il più grande allestimento artistico che lega i due paesi. Ogni appuntamento ha un preciso tema etico e gli artisti sono invitati a presentare opere e progetti che devono essere ad alta responsabilità sociale e al contempo rispecchiare la loro personale ricerca artistica. Questa è la 3° edizione (studiata per interagire con l’Expo), ha per tema “Elisir di lunga vita” ed è un progetto complesso, sviluppato da oltre 100 artisti dei 2 paesi.Fantasia, arte e creatività all’ennesima potenza volano così sulle ali di varie tecniche: dipinti, sculture, fotografie, video, performance, installazioni visive e sonore, esposti in 3 sedi.

 

Torino, al Mastio della Cittadella, dove “Elisir di lunga vita” non propone soluzioni; piuttosto suscita domande ed amplia l’orizzonte su temi di attualità come il rapporto tra arte e scienza, uomo e natura, individuo e società, ricerca di equilibrio con l’innovazione tecnologica, trasformazioni territoriali e sociali. Il capoluogo subalpino diventa così sempre più interculturale: oltre ad ospitare un’attiva comunità cinese e il prestigioso MAO (Museo di Arti Orientali), ora è la sede adatta per dibattere queste importanti tematiche anche in campo artistico. Tanto più che l’anno prossimo accoglierà il Congresso Mondiale del Paesaggio IFLA (International Federation of Landscape Architets), organizzato dall’Associazione Italiana Architettura di Paesaggio (a cui aderiscono oltre 750 paesaggisti italiani).

 

Vercelli, all’ARCA che si riconferma prestigiosa sede di mostre d’arte contemporanea (dopo il percorso sviluppato anni fa in collaborazione con il Museo Peggy Guggenheim di Venezia). Qui tra le presenze più interessanti c’è quella di Daniele Pignatelli, giovane filmaker pluripremiato: alla Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia, a Cannes,  al Rochester International Film Festival di New York, ed è stato uno dei 5 artisti invitati a presentare un film per il centenario della bandiera alle Olimpiadi Invernali di Sochi-Mosca. E’ da tenere d’occhio come grande promessa del  futuro. All’inaugurazione, sabato 27 (ore 18) presenterà il suo ultimo lavoro, il film dittico “Filò”, composto da 2 filmati in pellicola 16 mm. di differente durata. Racconta il tentativo del corpo umano di entrare in sincrono con il movimento del mare. Lo spettatore, una volta partita l’installazione, è testimone di un evento unico e irripetibile che consta di 3 elementi e riproduce l’effetto di quando si assiste ad eventi  naturali.

 

Serralunga d’Alba, al Castello Medievale, in cui contemporaneità e medioevo si  confrontano nelle opere degli artisti. A loro è stato affidato l’arduo compito di esprimersi sul tema “Elisir di lunga vita” e, allo stesso tempo, interpretare un luogo storico inaspettatamente pronto ad accogliere a braccia aperte il nuovo dialogo con la modernità.

 

(Foto: il Torinese)

Laura Goria

Firme tarocche, si attende il 9 luglio ma la questione per Chiampa & C. è squisitamente politica

chiampa renzi

Il sindaco Piero Fassino ha smentito di voler sostituire il governatore in una staffetta in Regione. Ma in politica le smentite sono spesso conferme. Chiamparino potrebbe ricandidarsi alla guida del Piemonte chiedendo però di fare piazza pulita dei suoi avversari interni

 

La vicenda delle presunte firme tarocche sta facendo dormire sonni non troppo tranquilli a Sergio Chiamparino e alla sua maggioranza. Manca una manciata di giorni, ormai, all’udienza del 9 luglio, quando il TAR dovrà esprimersi (possibile anche un rinvio) sulle per ora ipotetiche  firme false delle liste del Pd provinciale di Torino e di Cuneo e del listino regionale del Pd per Chiamparino, in occasione delle elezioni regionali del 2014. Il presidente del Tar Lanfranco Balucani aveva dichiarato a Repubblica:  “Posso dire solo che noi trattiamo tutte le cause come se fossero uguali, siano di destra che di sinistra. Di più non posso dire, anche perché qualsiasi risposta potrebbe essere utilizzata come anticipazione delle nostre decisioni”. 

 

Una perizia calligrafica valuterà se e quante firme sono state falsificate, e la battaglia tra i legali si giocherà anche sul numero di queste: sufficiente o meno ad invalidare le liste e, addirittura, di conseguenza, le elezioni? E’ la cosiddetta “prova di resistenza”. Le voci che circolano confermerebbero che esistono parecchie incongruenze nella raccolta delle firme: la sigla di chi avrebbe dovuto vidimarle è diversa da quella autentica, molti nomi e firme dei sottoscrittori delle liste sembrano scritti dalla stessa mano,  mancano timbri obbligatori, ci sono date incompatibili, e via dicendo. Ma la questione non e’ solo giudiziaria. Gli aspetti più delicati sono quelli politici. Chiamparino che farà ? Aveva già dichiarato che non era sua intenzione farsi macerare per mesi o anni in attesa di una decisione dei giudici.

 

Se le verifiche dovessero poi confermare che gli errori e le eventuali falsificazioni sono  tanto pesanti ed evidenti, allora c’è da giurare che il presidente si dimetterà ancor prima di dover essere obbligato a farlo. Il sindaco Piero Fassino ha smentito di voler sostituire il governatore in una staffetta in Regione. Ma in politica le smentite sono spesso conferme. Chiamparino potrebbe ricandidarsi alla guida del Piemonte chiedendo però di fare piazza pulita dei suoi avversari interni. Il premier Matteo Renzi ha fatto capire a Chiamparino che forse non è il caso di affrettare le dimissioni e ha dichiarato che Fassino è il sindaco ideale anche per la prossima volta. Lo scenario e’ ancora confuso. Quel che è certo per il Pd, comunque, sono le nubi che si  addensano all’orizzonte.

 

(Foto: il Torinese)

Neonata sottoposta a intervento chirurgico unico al mondo

regina_margherita

L’operazione si è svolta alla Cardiologia dell’ospedale Infantile Regina Margherita

 

La neonata è affetta da atresia polmonare a setto intatto, ha trentatre settimane di vita, è nata prematura e  pesa appena un chilo e mezzo. È stato possibile salvarla con un trattamento al cuore delicatissimo ma non invasivo: gli strumenti  “miniaturizzati” dei chirurghi sono stati fatti entrare dall’inguine per giungere fino al cuore. L’operazione si è svolta alla Cardiologia dell’ospedale Infantile Regina Margherita, della dottoressa Gabriella Agnoletti.  La bimba è tra i più piccoli al mondo a subire un intervento del genere, per questo tipo di cardiopatia congenita molto rara, in cui la valvola polmonare è completamente chiusa, con il ventricolo destro piccolo. L’intervento è riuscito e la bambina sta seguendo il decorso post-operatorio.