redazione il torinese

Sassaiola a Chiomonte e al Tour de France arriva la conferma del sostegno d'oltralpe alla Tav

notavbs.org

Thierry Braillard ha presenziato alla partenza della 20/esima tappa del Tour de France, con percorso da Modane ad Alpe d’Huez. Per l’occasione gli organizzatori del Tour hanno anche accolto il dg dellaTelt, Mario Virano, che – Tav a parte – si è congratulato con Vincenzo Nibali

 

Alla Passeggiata notturna al cantiere di Chiomonte della Torino-Lione alcune centinaia di No Tav, nell’ambito dell’ormai tradizionale campeggio estivo di Venaus, hanno messo in atto un fitto lancio di petardi e fuochi d’artificio nella zona dei lavori. Questa volta non ce l’hanno fatta ad avvicinarsi alle reti. Sono stati allontanati dale forze dell’ordine, che hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Non si sono verificati scontri.
   

Intanto, si apprende dall’Ansa che “Il Governo francese e il presidente della Repubblica tengono molto alla Torino-Lione. Ero presente anch’io a Lione al momento del vertice franco-italiano nel dicembre 2012. E’ un progetto magnifico che il Governo sostiene”. Sono le parole del segretario di Stato francese per lo Sport, Thierry Braillard, che ha presenziato alla partenza della 20/esima tappa del Tour de France, con percorso da Modane ad Alpe d’Huez. Per l’occasione gli organizzatori del Tour hanno anche accolto il dg dellaTelt, Mario Virano, che – Tav a parte – si è congratulato con Vincenzo Nibali.

 

(Foto: archivio)
   

Deutschland Uber Alles

MERKEL

E’ pur vero che parliamo dei Campioni del mondo in carica e con pieno merito pero’, ragazzi,  non se ne puo’ proprio piu’. Si parla di cifre pazzesche: 35 milioni allo Shalke, 04, 55 milioni al Bayern – come se la Germania di soldi non ne avesse abbastanza – ma compriamo un greco che almeno li aiutiamo, no?

 

Rieccoci a parlare del mercato della Juventus, il mercato non dorme mai e leggiamo nomi su nomi, roba da far venire capogiri non per i nomi in sè ma per la quantita’ degli stessi: Portoghesi, Spagnoli, Brasiliani e…….TEDESCHI. E, su quest’ultimi, mi soffermo e mi chiedo: ma anche nel calcio dobbiamo dipendere da loro? E’ pur vero che parliamo dei Campioni del mondo in carica e con pieno merito pero’, ragazzi,  non se ne puo’ proprio piu’. Si parla di cifre pazzesche: 35 milioni allo Shalke, 04, 55 milioni al Bayern – come se la Germania di soldi non ne avesse abbastanza – ma compriamo un greco che almeno li aiutiamo, no? Cosi’ i soldi verranno depositati in banca e quei poveri cristiani potranno prelevare, no? Perche’ l’Europa avendo sospeso gli aiuti, (e non mi permetto di entrare nel merito di cio’ che non mi compete) ha messo i greci in una condizione surreale che speriamo di non vivere mai. E qui sorge una domanda: durante le 342.565 ore che le televisioni italiane hanno dedicato alla crisi greca chi era il fulcro di tutto? LEI!! Deutschland Uber Alles, ANGELA!!!

 

Pensate che per non vederla piu’ mercoledi’ sera anziche’ il tg mi sono visto il riassunto della tappa del Tour de France e mentre ero immerso nei miei pensieri un corridore si alza sui pedali e stacca tutti in salita, spettacolo puro: sono estasiato e mi chiedo chi e’, alzo il volume : Simon Geschke (DEUTSCHLAND) Eh no!!! BASTA!!! Ho virato su Discovery, c’era un servizio su di un meraviglioso uccello che canta e riproduce i suoni che assimila durante la sua vita:cellulare, motosega, antifurti etc. Andate a vederlo e’ divertente , si chiama Uccello Lira e lui nell’Euro non ci entrera’ mai….non si e’ messo d’accordo con il valore del concambio,beato lui…

 

Ma torniamo al calcio. Noi adesso compriamo i tedeschi. Che ci vogliano insegnare anche il giuoco del calcio? A NOI? Eppure qualcosa non torna. Ripenso sempre con un certo piacere quel 4 luglio del 2006 di Germania Italia , mi sembra ancora di essere li’, e’ stata una giornata indimenticabile. Dopo aver trascorso la mattinata a Dusseldorf ci trasferiamo a Dortmund e alle 17 siamo gia’ allo stadio, tutti di azzurro vestiti tranne me che sfodero il bianconero di ordinanza (e’ piu’ forte di me) in piena Calciopoli. Dirigendoci verso il nostro ingresso noto come la rappresentanza di azzurro sia pressoche’ pari al nulla…non importa pochi ma buoni,poi una volta entrati il mio pensiero diventa : beh pochissimi ma buoni, perche’ alle 20,45 lo stadio e’ tutto nero, giallo e rosso e tutti indossano rigorosamente la maglia bianca fieri del loro essere tedeschi come si deve!!!

 

Di fianco a noi un teutone mastodontico in canotta sostiene un enorme drappo con scritto Italia=mafia=pizza,date le circostanze sorrido , ma se vinciamo…magari no…ma se vinciamo…beh se vinciamo forse scappo che e’ meglio, vedremo. Ma quello striscione proprio non mi va giu’ . La partita ha inizio,emozione incredibile, un fragore di fondo nitido e assordante: DEUTSCHLAND ma pian piano il poco di azzurro comincia a vedersi di piu’ e le nostre voci anche ,perche’ loro ci patiscono non c’e’ nulla da fare , ci patiscono; scorrono i minuti e ci sentiamo piu’ forti, arriviamo ai supplementari e quello striscione…..beh adesso mi fa venire fame perche ‘ sono le 23 e mi ricordo di non aver mangiato.

 

Iniziano i supplementari e, signori, entra il nostro capitano: rasato e tirato a lucido come non mai, ricordo che dopo pochi minuti sbaglia un gol “quasi fatto” e alle mie spalle tra 83.000 persone mi raggiunge una voce: “eccolo li il vostro capitano,e’ solo capace a r………e”. M volto di scatto assieme ad un mio caro amico, lo intravedo e’ un uomo di mezza eta’ che quasi si nasconde, lo guardo e faccio finta di nulla, c’e’ la partita, passano pochi minuti e segna Grosso. E’ una gioia immensa ed irrefrenabile, non capiamo piu’ nulla ,ci abbracciamo ,esce persino qualche lacrima, siamo pochi ma BUONISSSIMI adesso e partiamo con il classico ” po’ po’ po’ po’ po’po’ po’”, i tedeschi accusano il colpo ma non e’ abbastanza. Guardo il drappo, e’ ancora appeso a non piu’ di tre metri da me, Cannavaro parte dalla difesa come un gladiatore la palla arriva a Del Piero ed e’ l’ apoteosi a non piu’ di 15 metri sotto di me. Ed e’ festa!!!

 

Indovinate il mio primo pensiero qual e’? Cercare quel tifoso italiano che ha insultato il mio capitano, lo scovo, lo punto con il dito, lui allarga le braccia con l’intento di ammettere l’evidenza davanti al talento di un campione VERO e alla fine ci abbracciamo, io della Juve lui del Toro insieme e uniti, come sempre dovrebbe essere, qui a Dortmund a 1.500 km di distanza dalle nostre terre sabaude,dalle nostre famiglie,i tedeschi se ne vanno con la coda tra le gambe ma con un’educazione da cui abbiamo in fondo solamente da imparare ….

 

E il drappo? QUELLO E’ RMASTO LI’…. L’HO TOLTO IO !!!!!! Non si poteva vedere! Allora, in questo slancio di patriottismo, diciamo viva Zaza, viva Totti, viva Marchisio viva Cannavaro e viva l’Italia e viva pure Khedyra che sara’ anche tedesco ma e’ proprio bravo e poi ce l’abbiamo noi…. Per finire in bellezza alla “volemose bene”, apriamo le frontiere e ben vengano i Goetze e i Draxler,che da noi saranno sempre i benvenuti,perche’ diciamolo avremo mille difetti , saremo etichettati come “spaghetti pizza e mandolino ma LEI ,ANGELA ,SI PROPRIO LEI le vacanze le passa sempre qui. Alla Juve pero’ LEI non la prendiamo. Non credo che coi piedi sia un fenomeno…

 

Marco Rousset

 

StrEat Food Festival di scena ai Muri

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Presenti specialita “di strada” non solo italiane ma provenienti da tutto il mondo

 

Torna a vivere il lato sinistro dei Murazzi, con lo StrEat Food Festival Torino, che si tiene questo fine settimana. L’iniziativa è promossa dall’associazione Mas, che organizza 70 banchetti dedicati allo street food. Presenti specialita “di strada” non solo italiane ma provenienti da tutto il mondo. Nello spazio tra il Ponte Vittorio Emanuele I e il ponte di corso Vittorio anche musica dal vivo, cabaret, hip-hop e i dj di Radio 105. 

 

(Foto: Essepiesse/il Torinese)

 

 

Addio a Berardino, il questore degli anni di piombo

polizia via po

Era conosciuto anche per una sua passione: i  presepi. Ne realizzava uno diverso ogni anno, attorno al quale riuniva la famiglia.
   

E’ morto nella notte l’ex questore di Torino Annino Berardino. Lascia la moglie e tre figli. Aveva 86 anni, ed era stato capo della polizia torinese tra il 1989 e il 1992. Affrrontò i periodi difficili dell’autunno caldo, della contestazione e dell’emergenza terroristica. Era conosciuto anche per una sua passione: i  presepi. Ne realizzava uno diverso ogni anno, attorno al quale riuniva la famiglia per Natale.
   

(Foto: il Torinese)

Tornano gli autovelox, occhio alla velocità! Resta il mistero delle multe "fantasma"

AUTOVELOX

Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque)

 

Lunedì 20  luglio 2015, oltre ad essere un giorno di caldo rovente,  è’ anche una data che sarà poco cara agli automobilisti perché -attenzione attenzione – vengono ripristinati gli autovelox in città. Spediti infatti ad Arezzo, dove c’è l’unica ditta in Italia autorizzata dalla Corte Costituzionale a tarare i tanto cari marchingegni alle casse del Comune , sono rientrati con tanto di idoneità a svolgere il proprio compito. Saranno in tutto 9 quelli attivi e pronti a immortalare gli automobilisti distratti e trasgressori , uno per circoscrizione tranne che per quella del Centro ( dove il Grande Fratello di Palazzo Civico vede sempre e comunque) . Resta ancora senza risposta il quesito sui ricorsi delle multe fatte prima del 19 giugno, prima cioè della revisione, sul quale il Ministero dovrà esprimersi e comunicare alle amministrazioni come procedere. Una sentenza della Corte Suprema suggerisce di chiedere ” l’annullamento del verbale in autotutela perché illegittimo”, senza necessariamente ricorrere all’aiuto di un avvocato, tenendo conto che si può presentare ricorso entro 30 giorni al Giudice di pace e 60 giorni alla Prefettura . La media di multe registrata in passato è’ quella di 10mila all’anno; è’ ufficialmente aperta la competizione tra Comune e automobilisti.

 

Clelia Ventimiglia

Buche e disagi, una calda estate di cantieri

Come vuole la tradizione, il periodo estivo segna l’inizio della stagione dei cantieri in città. saranno non pochi i disagi per chi non va in vacanza. Ecco l’elenco dei principali lavori segnalati dal Comune

 

cantiere castelloDal 13 luglio al 30 agosto il ponte Vittorio Emanuele I sul Po (Gran Madre) sarà interessato da lavori di manutenzione straordinaria che riguardano  anche interventi sui marciapiedi per consentire l’eventuale transito ai tram a pianale ribassato. Il ponte rimarrà quindi chiuso al traffico veicolare e, solo per il mese di agosto, anche a quello ciclo pedonale. Durante tutto il cantiere i percorsi delle linee 13, 53, 56, 61 e 70 e del bus City Sightseeing linea A subiranno variazioni. Informazioni sul sito di GTT.

 

Fino all’8 agosto verranno  effettuati interventi di manutenzione straordinaria in via Cigna trabuche via Lauro Rossi e piazza Ghirlandaio, mentre dal 15/16 luglio al 10 agosto sono previsti interventi eseguiti da GTT in via Vanchiglia ed in corso Francia in corrispondenza del numero 307.

 

Proseguiranno  fino al 29 agosto i lavori per la realizzazione di due attraversamenti pedonali rialzati e di ampliamento delle banchine delle fermate in corso Cairoli, con traffico verso corso Vittorio Emanuele II trasferito sul controviale, e fino al 2 settembre la sostituzione dei binari del tram all’incrocio tra corso Einaudi e corso Duca degli Abruzzi.

 

Poi, dal 15 luglio al 6 settembre, per lavori  alla nuova sede Lavazza, ci saranno restringimenti di carreggiata all’incrocio tra i corsi Brescia e Palermo e via Bologna, con divieto di transito in via Ancona.Infine, il Comune informa che dalla prossima settimana la società Metroweb effettuerà interventi per la posa di cavi per telecomunicazioni e trasmissione dati in un’ampia zona tra i corsi Unione Sovietica, Cosenza, Siracusa e via Tirreno e in alcune vie limitrofe.

 

Per i lavori di scavo necessari alla posa dei cavi, che termineranno in parte a fine luglio ed in alcuni casi il 26 agosto, saranno introdotti divieti di sosta e di fermata (in alcuni casi tra le 8.30 e le 17.30, in altri per 24 ore) in vari tratti di molte strade tra le quali le vie Emanuel, Mombasiglio, Baltimora e Lesegno, i corsi Siracusa, Correnti, Allamano, Agnelli, Monte Lungo, IV Novembre, Orbassano, Tazzoli e Sebastopoli e le vie Monfalcone, Gradisca, Filadelfia, Forno, Barletta, Tripoli, Graglia, Osoppo, Gorizia, Guido Reni, Veglia, Castelgomberto, Croce, Frinco, Boston, Gonin, Saliceto, Monte Novegno, Acciarini, Nomis, Pordenone, Zambelli, Ogliaro, Bainsizza, Briccarello, Del Prete, Sarpi, Ragusa, Tempio Pausania, D’Arborea, Pertinace, Riva del Garda, Dina, Dandolo e Caprera. Previsto anche il limite di velocità di 30 chilometri orari. Lavori Iren in corso Regina Margherita, ang. corsi Lecce e Potenza.

 

www.comune.torino.it – Foto: il Torinese

Processo Eternit: "Suicida subordinare la legislazione nazionale a quella sovranazionale"

costanzo avvAlberto Costanzo, patrocinatore di parte civile per l’Ona –  Osservatorio nazionale amianto così commenta a caldo la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino che ha stabilito, con propria ordinanza, di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale

 

“L’epilogo di questo procedimento dimostra quanto sia stato folle, quanto sia stato suicida il subordinare ad una legislazione sovranazionale quella nazionale”. Alberto Costanzo (nella foto), patrocinatore di parte civile per l’Ona –  Osservatorio nazionale amianto così commenta a caldo la decisione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Torino che ha stabilito, con propria ordinanza, di trasmettere gli atti alla Corte Costituzionale per avere una interpretazione sull’eccezione del ne bis in idem, sollevata dagli avvocati Alleva e Di Amato, difensori di Stephan Schmidheiny. Costanzo, però, precisa di non parlare come legale di Ona, né tantomeno a suo nome, quanto esprime una presa di posizione personale, coerente con le sue precedenti posizioni. Negli anni passati, infatti, l’avvocato di Casale Monferrato, pubblicò un libro, per i tipi di Solfanelli editore,  sul Mandato d’arresto europeo, anch’esso critico sull’arretramento  della sovranità  della legislazione nazionale. Nell’aula del gup di Torino, in sostanza, dopo un breve intervento della difesa il magistrato, Federica Bompieri ha, in sostanza deciso di non decidere e davanti alla scelta se rinviare a giudizio o archiviare ha, più che legittimamente, chiesto alla Corte Costituzionale di dire se l’articolo 649, che stabilisce che una persona non possa essere giudicata due volte per lo stesso fatto, si riferisca al fatto giuridico, come è previsto dalla normativa nazionale, oppure se sia il fatto storico, come è indicato nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Se la strada da seguire fosse la prima in effetti nel primo processo il multimilionario svizzero era stato inquisito per disastro doloso, in questo procedimento il capo d’accusa formulato dalla procura di Torino è quello dell’omicidio volontario, sostenuto dai pubblici ministeri Raffaele Guariniello e Gianfraco Colace. Nel secondo caso, invece, il legame storico delle morti da amianto sarebbe lo stesso. Si tratta di un’interpretazione chiave che, una volta arrivata, andrebbe anche ad inficiare, se fosse nella seconda accezione, ogni eventuale, futura, azione contro l’ex titolare dell’Eternit. E i tempi non saranno brevi perché la decisione della magistratura costituzionale, con i tempi ordinari ed il carico di lavoro che ha, potrebbe arrivare non prima di un anno. Intanto la procura di Torino, come anticipa Afeva – Associazione familiari vittime amianto, in  un documento siglato dal presidente Romana Blasotti Pavesi e dal coordinatore vertenza amianto Bruno Pesce, intende richiedere l’acquisizione di altre 94 morti per mal d’amianto. Un dato comunque fa riflettere: il Tribunale di Gorizia ha inflitto dure condanne per le morti d’amianto all’Italcantieri di Moncalfone. Qui il reato era di omicidio colposo ? E se si fosse proceduto sin dall’inizio in questa direzione ?

Massimo Iaretti

Se questo Pd decide di non decidere: rimandato a settembre

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Del resto che c’era da decidere? suggeriamo per la prossima volta una merenda sinoria. Sicuramente più accattivante. Sapete per chi mi dispiace? Per chi ieri c’è andato credendoci. Vi assicuro, ce ne sono

 

pdIeri sera  si è riunita la direzione provinciale Pd che ha deciso di decidere a settembre. Probabilmente chi ha convocato la riunione voleva fare de visu gli auguri di buone ferie. Indubbiamente le ferie d’agosto, le più importanti e rilassanti. Del resto che c’era da decidere? suggeriamo per la prossima volta una merenda sinoria. Sicuramente più accattivante. Sapete per chi mi dispiace? Per chi ieri c’è andato credendoci. Vi assicuro, ce ne sono. Alcuni dei compagni o compagne li conosco, apprezzandoli personalmente. Ma tant’è che ieri, l’organo di direzione politica doveva decidere nuovi possibili assetti per dare una svolta al comatoso Pd Torinese. Dunque? Tutto rinviato a settembre. Fa anche più fresco, cominciano le vendemmie, le Langhe cariche di colori. Anche per questo suggeriamo, scusate la ripetizione, una bella e ristoratrice merenda sinoria. Non si può neanche commentare, il Crepuscolo degli Dei. Per il semplice fatto che non c’erano, in passato, degli Dei. 

 

Vediamo solo giovani volenterosi ed inebetiti che si chiedono che cosa sta succedendo, e marpioni che pensano di mantenere il loro flebile poterepd manifesto in questo povero Pd proprio mal messo. Non tutti, sia ben chiaro. In quella riunione c’erano amiche ed amici. Sono contento della loro amicizia. Credo profondamente nella loro correttezza intellettuale. E’ mia e loro convinzione che è fondamentale la politica per la convivenza civile tra le persone e, diciamolo pure,  tra le genti. Ma quando è troppo è troppo. Continuo e continuerò a stimarvi. Ma non vi invidio. Probabilmente non ho alternative, ma sono profondamente convinto che quella è una strada che non porta a nulla. Il segretario provinciale ha ammesso il “trasporto” di firme da una lista all’altra. Ha ammesso che il tutto è avvenuto per beghe interne a lui non imputabili. Lasciamo stare la sentenza del Tar e le eventuali altre sentenze sia civili che penali. Sicuramente sono io che non capisco, abituato e formato ad altre scuole politiche. Ma a questo punto ho solo una certezza. La tragedia si sta trasformando in farsa. Venaria insegna. Anzi le lezioni di Venaria, al dirigenti del Pd avrebbe dovuto insegnare.  Al peggio non c è mai limite. 

 

(Foto: il Torinese)

L'Europa per le Terre Alte, convegno a Pinerolo

Tutto sui programmi di Cooperazione territoriale europea. L’iniziativa è a cura della Compagnia di San  Paolo, in collaborazione con Regione ed Uncem Piemonte

 

euro culturaLa Sala dei Cavalieri, in viale Giolitti 7 a Pinerolo ospita martedì 28 luglio un importante seminario di informazione sui Cte, i programmi di Cooperazione territoriale europea. L’iniziativa è a cura della Compagnia di San  Paolo, in collaborazione con Regione ed Uncem Piemonte, nell’ambito del programma Torino e le Alpi. L’incontro verrà aperto da Tiziana Dell’Olmo e Noemi Giordano della Regione Piemonte, alle ore 9 che andranno a delineare l’inquadramento generale sull’Obiettivo cooperazione territoriale europea. Poi dalle 9.30  sino alle 10.15, le stesse si soffermeranno, per due ore sui programmi transnazionali come Alpine Space, Central Europe, Med.  Il terzo contributo verterà sul programma transfrontaliero Alcotra con il contributo di Silvia Riva e Laura Pedriali della Regione Piemonte. Dalle 11.5 sino alle 12.15, ci sarà l’esposizione delle testimonianze di progetti finanziati, seguita, a chiudere da domande a confronto.

 

Massimo Iaretti

Gianna Gancia: "A rischio i fondi per lo sviluppo rurale"

Interrogazione all’assessore regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero, che fa il punto sul vecchio e il nuovo programma

 

 

gancia gLa Regione Piemonte non ha ancora speso oltre 60 milioni di euro già assegnati dall’Europa per il Piano di sviluppo rurale 2007-2013, una cifra che rischia di andare persa se non troverà collocazione  entro il 31 dicembre di quest’anno. L’allarme, lanciato la settimana scorsa dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, è stato ripreso dalla presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, Gianna Gancia, che ne ha chiesto conto in un’interrogazione all’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero: «Il Piemonte è l’unica delle Regioni del Nord – ha attaccato Gianna Gancia – con ritardi così consistenti nell’impiego dei fondi europei per l’agricoltura. In Lombardia e Veneto al momento restano inutilizzate poco più del 5 per cento delle risorse assegnate, in Piemonte siamo ad oltre il 14 per cento…».

 

Citando il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, secondo cui “è inaccettabile sprecare risorse che sono destinate a far crescere l’agricoltura e che invece rischiano di andare perse”, Gianna Gancia si è preoccupata nell’interrogazione anche del nuovo Programma di sviluppo rurale, sul quale non esistono certezze né sui tempi di messa in opera, né, in particolare, sull’“insediamento giovani” e sulla tipologia dei fondi previsti. Nel merito dei dati, l’assessore Ferrero ha precisato che “al 20 luglio risultano ancora da pagare 56,9 milioni di euro di quota FEASR, pari al 12,9% della dotazione complessiva per l’intero periodo 2007-2013”. Una percentuale di avanzamento, rileva l’assessore, “in linea con la media delle Regioni italiane più sviluppate”.

 

«Al fine di evitare il disimpegno automatico dei fondi – osserva l’assessore -, il 3 giugno 2015 è stata notificata alla Commissione europea una richiesta di modifica del piano di finanziamento del PSR, approvata dal Comitato di sorveglianza, concernente lo spostamento di risorse da misure con minore capacità di spesa principalmente verso le misure 111 – Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione (6,1 milioni di euro) e 214 – Pagamenti agroambientali (7,7 milioni di euro)».

 

Dette variazioni del piano di finanziamento e la prosecuzione delle attività amministrative della Regione, degli organismi delegati e dell’Arpea, secondo Ferrero “dovrebbero consentire di ridurre il rischio di disimpegno automatico dei fondi”, fermo restando che “l’erogazione degli anticipi a valere sulla misura 214 potrà essere disposta soltanto dopo il 15 ottobre 2015 in virtù del regolamento della Commissione”. Quanto al nuovo Psr 2014-2020, il negoziato sulla nuova proposta informale prodotta dalla Regione il 16 luglio proseguirà nei mesi di agosto e settembre in vista di una approvazione formale del Psr nell’autunno 2015.

 

«La nuova proposta di Psr – rileva Ferrero – include l’attivazione della sottomisura “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori” che prevede l’erogazione di aiuti ai giovani agricoltori per l’avviamento di imprese, l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende nella fase successiva all’avviamento, allo scopo di migliorare la competitività delle aziende agricole favorendo il ricambio generazionale mediante l’insediamento iniziale dei giovani agricoltori».

 

Il livello previsto del sostegno è il seguente:

 

A) Domanda per insediamento di un solo giovane: 35.000 euro, con le seguenti eventuali maggiorazioni:

–      10.000 euro se l’insediamento non avviene tramite subentro in ambito famigliare;

–      10.000 euro se l’ insediamento avviene in zona di montagna.

B) Domanda per insediamento congiunto di due giovani: 30.000 euro per ciascun giovane, con le seguenti maggiorazioni per ciascun giovane:

–      7.000 euro se l’insediamento non avviene tramite subentro in ambito famigliare;

–      7.000 euro se l’ insediamento avviene in zona di montagna.

C) Domanda per insediamento congiunto di tre o più giovani: 25.000,00 euro per ciascun giovane, con le seguenti maggiorazioni per ciascun giovane:

–      5.000 euro se l’insediamento non avviene tramite subentro in ambito famigliare;

–      5.000 euro se l’ insediamento avviene in zona di montagna

e con un totale massimo di 150.000 euro tra tutti i giovani insedianti.