redazione il torinese

Si suicida gettandosi nel vuoto dopo la fuga dall'ospedale

AMBULANZA

Dapprima sembra si sia ferita con un coltello e poi, dopo essere stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, sarebbe fuggita

 

Un’inchiesta, per ora senza ipotesi di reato né indagati, è stata aperta dalla procura della repubblica per il suicidio di una donna di 50 anni avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì nel quartiere San Donato. Dapprima sembra si sia ferita con un coltello e poi, dopo essere stata trasportata in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria, sarebbe fuggita prima di essere chiamata per il triage. Tornata a casa si è gettata nella tromba delle scale. Le indagini sono seguite dalla polizia coordinata dal pm Raffaele Guariniello.

 

(foto: il Torinese)

#stoptratta. La risposta salesiana all’emergenza migranti

Profughi

Un programma di sensibilizzazione e formazione affinché chi decide di partire sia informato sui gravi rischi che affronterà durante il viaggio

 

Tanti giovani lasciano la propria casa alla ricerca di una vita migliore. Fuggono dalla miseria e dalla povertà e, in tanti casi, da guerre e persecuzioni. Durante il viaggio, però, possono diventare vittime di trafficanti senza scrupoli e rischiano la vita. Missioni Don Bosco e Vis – Volontariato internazionale per lo sviluppo, accogliendo l’appello di papa Francesco affinché la comunità internazionale superi l’indifferenza globale di fronte alle stragi di cui sono vittime i migranti, stanno avviando in modo congiunto nei paesi dell’Africa subsahariana un ampio programma di sensibilizzazione e formazione affinché chi decide di partire sia informato sui gravi rischi che affronterà durante il viaggio e chi vuole restare abbia opportunità concrete, attraverso progetti di sviluppo specifici, per migliorare le condizioni di vita proprie e della propria famiglia e hanno dato vita alla campagna #stoptratta. A questo tema è dedicato il convegno La tratta dei migranti: la risposta salesiana all’emergenza, che si svolge mercoledì 14 ottobre alle 10 a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, promosso dalla Consulta europea. Con la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, delegata alla Consulta, intervengono il presidente di Missioni Don Bosco Valdocco Giampietro Pettenon, il presidente del Vis Nico Lotta, il responsabile della Pastorale sociale dei migranti della diocesi di TorinoSergio Durando, i missionari padre Estifanos Gebremeskel e Cesare Bullo. Coordina Rosanna Campa di Missioni Don Bosco.

 

www.cr.piemonte.it

Come schiarirsi i capelli da sole, con facilità

Camomilla ma anche limone e birra: ingredienti naturali, economici e casalinghi per ottenere l’effetto “baby light” che va di moda questa estate

 

capelli-biondiTi piacerebbe far risaltare i tuoi capelli schiarendoli un po’ senza dover correre dal parrucchiere? Sappi che puoi ottenere dei buoni risultati anche tutta da sola a casa e con ingredienti che ti stupirai avere già in cucina. Preparati a spendere poco ed avere un bel risultato.

 

Schiarire in modo naturale
Il metodo più noto per schiarire i capelli in maniera naturale è usare la camomilla. Prendi due bustine di camomilla, se hai i capelli molto lunghi meglio metterne una in più, e prepara un’infusione mettendole in un pentolino con dell’acqua e portando ad ebollizione. A questo punto spegni e fai raffreddare. Dopo lo shampoo usa l’infuso preparato per bagnare i tuoi capelli e lasciali asciugare al sole. Per avere un risultato ancora più evidente ripeti l’applicazione per 2 o 3 settimane dopo lo shampoo.

Ingredienti in cucina
Forse non lo sapevi ma in cucina troverai anche altri ingredienti utili per avere capelli più chiari, aprendo il frigo o nel cestino della frutta. Il limone può essere un prezioso alleato dei tuoi capelli. Spremi due limoni e diluisci un po’ il succo con dell’acqua; utilizza il liquido ottenuto per bagnare i capelli e lasciarli così per mezz’ora. Attenta però, questo metodo non è consigliato se hai i capelli secchi e disidratati: in questo caso meglio la camomilla.

A tutta birra
Altro ingrediente che potrai trovare in cucina è la birra: versane una lattina in una bacinella e bagnati i capelli, lasciandoli così per qualche minuto, meglio cinque. Una volta strizzati i capelli, avvolgili in un asciugamano ed aspetta un’ora; a questo punto non ti resta che fare uno shampoo. Ripeti dopo qualche giorno l’applicazione.

Occhio ai funghi velenosi sulla collina torinese

FUNGHI VELENOSI

In passato si sono verificati casi mortali o gravi avvelenamenti

 

Occhio ai funghi velenosi! Al Parco della Rimembranza, sulla collina torinese, a due passi dal Po,  si trovano numerosi esemplari Amanita Phalloides: si tratta dei i funghi più velenosi, e in molti casi mortali se ingeriti. Lo comunica la Polizia Municipale che raccomanda ai frequentatori del Parco di non raccoglierli e di prestare la massima attenzione al riguardo. Bisogna davvero avere molta prudenza, in passato si sono verificati casi mortali o gravi intossicazioni.

E’ morto “Ferruccio” Maruffi, il "testimone" della deportazione a Mauthausen

ferruccio-maruffi

Costretto per anni a cure per patologie contratte durante la deportazione, nel dopoguerra partecipò  alla fondazione dell’Aned (l’Associazione Nazionale Ex Deportati)  e intraprese un’intensa opera di testimonianza che  prosegui per tutta la vita

 

E’ morto “Ferruccio” Maruffi, amico di Primo Levi e memoria storica della deportazione nei lager nazisti. Aveva 91 anni. Raffaele Maruffi era nato il 4 marzo 1924 a Grugliasco (TO). Di famiglia medio-borghese di orientamento antifascista, disegnatore meccanico, entrò nella Resistenza nelle formazioni Garibaldi attive in valle di Lanzo con il nome di battaglia “Ferruccio”.  Arrestato a Bracchiello (Ceres, TO) l’8 marzo 1944 nel corso di un rastrellamento, venne detenuto a Lanzo  e poi a Torino , alle carceri Nuove. Trasferito a Bergamo , fu deportato  a Mauthausen.

 

Nel lager nazista austriaco, a poca distanza dalla cità di Linz, venne classificato come Schutzhäftlinge (prigioniero per motivi di sicurezza) e ricevette il numero di matricola 58973. Di professione si dichiarò disegnatore tecnico. Trasferito nei sottocampi di Gusen I (dove lavorò alla costruzione di Gusen II), Schwechat e Floridsdorf (Vienna), venne trasferito nuovamente a Mauthausen e infine a Gusen II. Liberato il campo dalle truppe americane il 5 maggio 1945, rientrò in Italia nel giugno. All’arrivo a casa apprese della morte del padre Giuseppe, partigiano garibaldino trucidato dai nazi-fascisti il 20 dicembre 1944 nel cuneese,  a Robilante . Costretto per anni a cure per patologie contratte durante la deportazione, nel dopoguerra partecipò  alla fondazione dell’Aned (l ‘Associazione Nazionale Ex Deportati)  e intraprese un’intensa opera di testimonianza che  prosegui per tutta la vita, come presidente dell’Aned di Torino. E’ a lui che si deve l’impulso alle iniziative rivolte agli studenti e all’organizzazione di viaggi nei luoghi della deportazione, dei quali ha scritto in molte occasioni e soprattutto nel volume “Fermo posta Paradiso (Lettere nell’aldilà)”.

 

Il libro  comprende una lettera a ciascuno dei 77 amici morti nei vari campi nazisti, 40 lettere scritte ai compagni sopravvissuti ai lager e morti dopo il ritorno in Italia e le testimonianze delle vedove di coloro che furono portati in Germania con la forza e non tornarono più. Con voto unanime , il Consiglio comunale di Torino,  nell’ottobre 2005, conferì a Ferruccio Maruffi, il “Sigillo Civico”. L’onorificenza – che in passato era stata assegnata anche a Norberto Bobbio e ad Alessandro Galante Garrone – gli è stata consegnata, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, per il “suo impegno sociale e la passione civile antifascista”.

 

Marco Travaglini

Sigonella trent'anni dopo. Ma il Pd si dimentica di Craxi

craxiLA GANGAandreottiLA VERSIONE DI GIUSI /

di Giusi La Ganga 

 

Il governo italiano, guidato da Craxi e con il leale sostegno del ministro degli Esteri Andreotti, seppe resistere al riflesso condizionato di supina acquiescenza ai voleri dell’alleato più potente, che pretendeva la consegna di un gruppo di terroristi palestinesi che avevano sequestrato la nave “Achille Lauro”, negoziando poi con il governo italiano il rilascio dei passeggeri

 

Sono passati trent’anni esatti dalla vicenda di Sigonella, che costituisce uno degli eventi più significativi degli anni ’80 e rappresenta il punto più alto della rivendicazione di autonomia della nostra politica estera, quasi sempre gestita con spirito gregario rispetto agli USA.  La cosa apparentemente più sorprendente è che il protagonista principale, Bettino Craxi, era da sempre definito dall’opposizione comunista come l’ “amerikano”, quello degli euromissili del 1979.  I fatti sono ampiamente noti.  Il governo italiano, guidato da Craxi e con il leale sostegno del ministro degli Esteri Andreotti, seppe resistere al riflesso condizionato di supina acquiescenza ai voleri dell’alleato più potente, che pretendeva la consegna di un gruppo di terroristi palestinesi che avevano sequestrato la nave “Achille Lauro”, negoziando poi con il governo italiano il rilascio dei passeggeri. In quei giorni tragici i terroristi avevano ucciso un passeggero americano. Il reato era compiuto su suolo italiano (nave battente bandiera italiana) e quindi italiana era la giurisdizione. Ma in passato (e anche in seguito) gli americani erano abituati a pretendere la consegna dei responsabili.  L’Italia si oppose, anche perché aveva risolto la crisi con un negoziato che aveva salvato molte vite e che prevedeva un salvacondotto per il commando palestinese autore del sequestro.

 

Al di là del giudizio sull’opportunità di negoziare, era evidente che l’Italia, nella sua sovranità, aveva scelto quella che riteneva la soluzione migliore e meno rischiosa per le moltissime vite umane coinvolte.    La pretesa americana, se accolta, avrebbe confermato che la sovranità nazionale cessava di aver valore di fronte ad un alleato prepotente. Ci furono momenti di grande tensione, con scene da film. I caccia americani che fanno atterrare nella base di Sigonella l’aereo con a bordo i terroristi, circondandolo con i marines di stanza nella base. Marines a sua volta circondati da un reparto di carabinieri, che avevano l’ordine di lasciar ripartire l’aereo. lla fine gli americani cedono e la crisi si supera.

 

Due giorni dopo alla Camera il governo ottiene una larghissima approvazione, con l’eccezione dei repubblicani (Spadolini si dimette da ministro della Difesa) e del Movimento Sociale.  Il PCI di Berlinguer deve abbozzare. A denti stretti riconosce che Craxi ha difeso il prestigio nazionale.  Dall’alto dell’emiciclo potevo vedere parecchi deputati comunisti (fra cui Giancarlo Pajetta) che applaudivano sotto il banco, per non dare nell’occhio. Craxi, atlantista e filoamericano, ma non servo, l’aveva spuntata. Ma gli Usa non si scordarono quello che ritennero un grave torto e, anni dopo, a Craxi e Andreotti  restituirono lo sgarbo.  Ma questa è un’altra storia. Dopo trent’anni la notte di Sigonella è stata ricordata con evento pubblico e la proiezione di un docu-film.  C’erano molte personalità  politiche. Mancava il PD.   Francamente una assenza sciocca e incomprensibile.

Di.A.Psi: Week end da Sbandolo!

Momenti per stare in compagnia, attraverso pomeriggi di gioco, gite, o giornate al cinema

 

mente diapsi sanitaRipartono gli appuntamenti organizzati dall’associazione Di.A.Psi Torino: anche per il mese di ottobre ecco il calendario delle iniziative in programma: si tratta di momenti per stare in compagnia, attraverso pomeriggi di gioco, o gite, o ancora giornate al cinema.

 

Ecco i prossimi “Week-end da Sbandolo” di ottobre:

Domenica 11 ottobre 2015 – Cinema. Un rilassante pomeriggio per assistere alla proiezione di un film di recente uscita. Ritrovo alle ore 14,30 in Piazza Massaua, 9 Autobus: metrò. Integrazione: euro 2,00 per gli assistiti euro 4,00 per gli utenti. Prenotazioni entro le ore 12,00 del 9 ottobre.
Domenica 11 ottobre 2015 – Under 40: Pizza per info telefonare allo 011.543448
Domenica 11 ottobre 2015 – Pizza! Voglia di una buona pizza? Ritrovo per gustarla in compagnia!!! E dopo pranzo una bella passeggiata. Ritrovo alle ore 12,30 in Piazza Nizza, 77 Autobus: metrò, 1, 35 Partecipazione: euro 4,00 per gli assistiti euro 8,00 per gli utenti. Prenotazioni entro le ore 12,00 del 9 ottobre.
Sabato 24 ottobre 2015 – Cineforum con merenda: “Come d’incanto”. Un rilassante pomeriggio per assistere alla proiezione del film “Come d’incanto” “Come riuscirà la principessa Giselle, scacciata dal magico mondo di Cartoonia da una regina cattiva a vivere nell’odierna New York?” e, a seguire, commenti e merenda per tutti! Ci troviamo entro le ore 15,00 in Via Sacchi, 32, presso la sede Di.A.Psi. 2° piano Autobus: 4, 11, 15, 33, 63,12,58. L’ingresso sarà consentito fino alle 15,15; dopo tale ora non si potrà più entrare. Partecipazione gratuita. Prenotazioni entro le ore 12,00 del 23 ottobre

 

Eventuali variazioni di programma del volantino, causa forza maggiore, saranno comunicate con SMS

Per informazioni e prenotazioni e-mail: diapsibandolo@gmail.com – tel. 011.543448

Dal ministero i fondi per il Carnevale di Ivrea

ivrea“Il bando rappresenta una buona notizia per queste manifestazioni che affondano le radici nella nostra storia”,commenta il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba

 

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha disposto la pubblicazione del bando che stanzia un milione di euro per la promozione dei carnevali storici. Si tratta di un riconoscimento importante dedl valore storico e culturale di una grande tradizione italiana che ha significative ricadute in termini turistici ed occupazionali. Anche il Piemonte conta una larga tradizione di carnevali storici, in particolare, nella Città Metropolitana di Torino, quello di Ivrea con momenti quasi “mistici” come la nomina della Mugnaia o la battaglia delle arance, che coinvolge larghi strati di popolazione eporediese e canavesana. “Il bando rappresenta una buona notizia per queste manifestazioni che affondano le radici nella nostra storia – commenta il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba – e che rappresentano momenti culturalmente e socialmente importanti per le comunità”.

 

Massimo Iaretti

In video l’anima verde del Piemonte

Su You Tube (digitando “I parchi del Piemonte”), sul web magazine Piemonte Parchi 

PO COLLINAvalentinoMontagne, laghi, boschi, prati, fiori, animali; e poi sentieri, paesaggi sorprendenti, luoghi senza tempo: le bellezze naturalistiche del Piemonte, le emozioni che quel genere di incanto può suscitare sono adesso raccontate da un video di circa tre minuti che raccoglie le immagini di alcuni tra i migliori fotografi di ambiente. Il video è visibile su You Tube (digitando “I parchi del Piemonte”), sul web magazine Piemonte Parchi e sarà disponibile nei centri visita delle aree protette regionali. L’obiettivo è quello di promuovere, attraverso una modalità di lettura immediata ma capace al contempo di grandi suggestioni, il sistema regionale delle nostre aree protette. Parchi, riserve, piccoli gioielli naturalistici magari poco conosciuti al grande pubblico. Perché, come recita il claim del prodotto multimediale, “In Piemonte la vera natura è più vicina di quanto immagini”.

 

www.regione.piemonte.it – foto: il Torinese

Portici di Carta, 2 km di libri in via Roma e piazza Carlo Felice

Più di cento librai, bouquinistes e piccoli editori. L’edizione 2015 è dedicata a Sebastiano Vassalli

 

portici librilibro san carloNona edizione per Portici di Carta, uno degli appuntamenti irrinunciabili della Torino d’inizio autunno. Per un intero week-end, i portici di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice si trasformano in una libreria lunga oltre due chilometri. Più di cento librai, bouquinistes e piccoli editori. L’edizione 2015 è dedicata a Sebastiano Vassalli. All’Oratorio di San Filippo il Corner Eventi ospita tutto il giorno incontri, presentazioni, reading, spettacoli. Fra gli autori Andrea Bajani, Arturo Brachetti, Alessandro Barbero, Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Antonio Manzini, Paola Mastrocola, il ricordo di Luca Rastello, Bruno Gambarotta che presenta la nuova mappa WalkTo. Sotto il colonnato e sul sagrato della Chiesa di San Filippo lo spazio per i più piccoli. Lungo il percorso gli spettacoli del Festival dell’Oralità Popolare. E domenica 11 tornano le Passeggiate di Portici di Carta – quattro più una per i più piccoli – alla scoperta dei luoghi letterari di Torino.In aggiunta al grande appuntamento di maggio con il Salone Internazionale del Libro – attraverso Portici di Carta, il Salone Off 365 e le altre iniziative nel corso dell’intero anno – la Fondazione per il Libro conferma il suo impegno nel promuovere l’amore per il libro e la lettura in ogni luogo e per tutte le età.

 

(Foto: il Torinese)