redazione il torinese

IPhone rubato squilla nella tasca di una bambina

TELEFONINI

Due donne sono state denunciate dalla polizia

 

Il cellulare che si è messo a squillare nella tasca del cappotto della bimba di pochi anni le ha tradite. Il telefono rubato era stato infatti rubato era nascosto nel cappotto di una bimba di pochi anni. Così due donne, di 38 e 42 anni, sono state denunciate dalla polizia,  sorprese nel centro di Torino con un iPhone rubato. E’ stato il localizzatore dello smartphone, attivato dal marito della proprietaria, ad individuarle. Le due  hanno negato di avere il telefono, ma  gli agenti hanno sentito il suono dell’apparecchio provenire dalla tasca del giubbotto della bimba che era in loro compagnia.
   

In cerca di funghi trova la morte per le punture dei calabroni

vigili fuoco soccorsi

I vigili del fuoco hanno abbattuto un albero al cui interno si trovava un grosso nido

 

Un anziano di 87 anni è morto e la moglie è stata ricoverata in ospedale a causa delle punture di uno sciame di calabroni. L’incidente è avvenuto oggi nei boschi tra gli abitati di Lenta e Gattinara, nel Vercellese dove l’uomo era andato con la moglie in cerca di funghi. Insieme con i carabinieri, in forma l’agenzia Ansa, sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno abbattuto un albero al cui interno si trovava un grosso nido di calabroni, che è stato distrutto. La moglie dell’anziano è ricoverata all’ospedale di Borgosesia, ma non sembrerebbe essere in pericolo di vita.

 

(Foto: archivio)
   

PIANO RIFIUTI, PD: "CHIESTO MAGGIORE CORAGGIO, NO A NUOVI INCENERITORI"

consiglio X 1

Non concentrarsi solo sulla percentuale di raccolta differenziata, ma puntare anche su politiche di prevenzione, con l’obiettivo di ridurre la quantità dei rifiuti e incoraggiare il riuso

 

<A fronte delle richieste espresse dal gruppo consiliare Pd di obiettivi più ambiziosi e a seguito del dibattito e delle audizioni fin qui svolte in sede di Commissione Ambiente, l’assessore Valmaggia ha recepito la necessità di un intervento emendativo sul piano rifiuti e si è assunto la responsabilità di procedere bene e in fretta, per dare al Piemonte dopo quasi vent’anni un piano moderno ed efficace in tempi rapidi>: così la consigliera Pd Silvana Accossato, presidente della V Commissione in Consiglio regionale, e i colleghi Appiano, Ferrentino, Ottria e Rossi, a margine della seduta di oggi pomeriggio, esprimono soddisfazione per l’intervento dell’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia.

 

<Il percorso emendativo – sottolinea la presidente Accossato – porrà al centro dei contenuti del piano il principio dell’economia circolare. In tema di raccolta rifiuti, l’assessore ha convenuto sull’esigenza di non concentrarsi solo sulla percentuale di raccolta differenziata, ma puntare anche su politiche di prevenzione, con l’obiettivo di ridurre la quantità dei rifiuti e incoraggiare il riuso.  In questa logica è ad esempio importante promuovere l’applicazione della tariffa puntuale nel maggior numero di Comuni possibile>.

 

E’ stata anche ribadita da parte dell’assessore Valmaggia, in accordo con il gruppo Pd, la contrarietà a nuovi impianti di incenerimento: <Obiettivo del piano – spiegano i consiglieri Pd – è garantire l’autosufficienza dell’impiantistica già esistente e funzionante>.Infine, gruppo Pd e assessore hanno convenuto sulla necessità di un’azione nei confronti del Governo in tema di politiche degli imballaggi <che in quanto di competenza nazionale richiedono azioni che esulano dal solo perimetro del piano>.

Auto si ribalta in tangenziale e viene travolta da un'altra vettura: un morto

 Nei pressi dello svincolo di Borgaro

 

autostrada

Un uomo di 54 anni, di origini romene e residente a Settimo, è morto ieri sera in un incidente stradale avvenuto sulla tangenziale di Torino, nei pressi dello svincolo di Borgaro. Guidava una Peugeot 206 quando ha perso il controllo del veicolo e ha sbattuto contro un guardrail, ribaltandosi. L’auto è stata poi investita una Ford Fiesta, che non ha potuto fare nulla per evitarla. Il conducente, un italiano, ha riportato solo ferite lievi.

Chi si accontenta gode. Ma il pareggio da' ossigeno a granata e rossoneri

Torino-Milan.

TORINO-MILAN 1-1

 

Marcatori: st 18′ Bacca, 28′ Baselli.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Zappacosta (27′ st Belotti), Acquah, Gazzi (1′ st Vives), Baselli, Molinaro; Quagliarella (35′ st Benassi), Maxi Lopez. A disp. Castellazzi, Ichazo, Mantovani, Gaston Silva, Prcic, Martinez, Amauri. All. Ventura.
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate 5, Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (41′ st Poli), Montolivo, Bertolacci; Cerci (43′ st Honda), Luiz Adriano (11′ st Bacca), Bonaventura. A disp. Abbiati, Donnarumma, Zapata, Calabria, Mexes, De Sciglio, Mauri, De Jong, Suso. All, Mihajlovic.

 

“Chi si accontenta gode!”, recita così il detto di sicuro non pronunciato dalla compagine di Ventura e tanto meno da quella di Mihajlovic nell’anticipo che doveva fare il botto e invece si conclude solo sull’1-1, regalando semplicemente qualche emozione qua e là. Non che ci si aspettasse di più, anzi, si potrebbe dire che il pareggio sia l’esatto specchio di una partita a favore degli ospiti per più di metà gara, con un Toro incapace di controllare il gioco che si riprende solo dopo il guizzo vincente di Bacca e in seguito al pareggio di Baselli tenta il tutto per tutto per potarsi a casa i tre punti. Mihajlovic, dal canto suo, indovina il modulo portando in campo un 4-3-3 adatto a spezzare il ritmo degli avversari, ma sbaglia a non inserire fin da subito Bacca che diventa decisivo, al posto di un Luiz Adriano non troppo in forma.

 

E’ proprio la squadra rossonera quella più propositiva in avvio di partita, con un pressing, infatti che non permette ai granata di trovare spazio. Lo trova, invece, Montolivo al 18′ nella prima conclusione del match: stoppa di petto dal limite ma la palla non trova lo specchio della porta, nulla di fatto. Non se lo fa dire due volte e ci riprova il numero 18 rossonero che tenta un tiro rasoterra, ma Padelli risponde presente, non si passa. Meno ordinata e compatta la squadra di casa che non riesce a trovare sbocchi verso la porta avversaria. E’ ancora Milan infatti intorno alla mezz’ora, questa volta su punizione di Bonaventura che sembra metterla dentro, sfiora invece solo l’esterno della rete. Non si può dire al cardiopalma il ritmo di gioco dell’Olimpico, con la squadra di casa che cerca di gestire il pallone sul finire della prima frazione di gara, ma non trova sbocchi necessari per diventare decisiva.

 

A dare uno scossone al match ci pensa il neoentrato Bacca dopo soli 8′ in campo con un azione corale al 18′ siglata da Bonaventura che apre per Bertolacci; il centrocampista serve il cross decisivo per Bacca che mette dentro e sblocca finalmente il match. A spizzichi e bocconi esce anche un Toro ora forse spaventato dal gol subito e ci prova con Baselli al 25′ con un tiro dalla distanza sbagliato per un soffio. Fondamentali sembrano essere i cambi in questo match a ritmi altalenanti, dato che dopo solo 60” dall’entrata in campo di Belotti sostituito a Zappacosta, il neo entrato risulta decisivo per l’azione del pareggio granata. Al 28′, infatti, l’attaccante riceve palla da Quagliarella e di petto serve l’assist per il solito Baselli: il numero 16 granata entra in aria e di mancino la mette dentro sul primo palo. La squadra di casa, ora ridestatasi del tutto dal blocco iniziale, non vuole ancora metter la parole fine al match e regala altre fiammate, come quella di Maxi Lopez al 36′, che su un’azione in contropiede tenta la botta vincente, ma questa volta Diego Lopez risponde presente. Troppo tardi per Ventura e i suoi che, reduci dalla sconfitta con il Carpi, conquistano solo un punticino in classifica che non soddisfa e, tanto meno, fa godere qualcuno.

 

Valeria Tuberosi

Degrado a cielo aperto: il suk del libero scambio invade nuove vie

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SPAZIO RADDOPPIATO ED ESTESO: IN PROCURA ESPOSTO DEI CONSIGLIERI MARRONE E ALESSI. E GLI ABITANTI SCENDONO IN PIAZZA. IL COMUNE: MERCATO IN VIA MONTEVERDI DAL 25 OTTOBRE

 

A quanto pare il “mercatino” abusivo di corso Novara resta dov’è, anzi si espande. “Altro che numeri in diminuzione annunciati dalla Giunta Fassino”, dicono i consiglieri Marrone e Alessi di Fratelli d’Italia: “Il suk del “libero scambio” – commentano – registra un nuovo record di grandezza e invade oltre ai controviali di corso Novara anche via Perugia via Padova e via Amalfi,con gli anarchici del vicino Asilo occupato che posizionano i venditori abusivi, i vigili urbani che si limitano ad allargare i blocchi del traffico ad ogni nuova estensione del bazar e la Polizia che sta a guardare con la celere ferma e inutilizzata: un disastro di ordine pubblico e degrado urbano che ha registrato anche il rifiuto del Comandante della Polizia Municipale dott. Gregnanini di effettuare i doverosi sequestri e indentificazioni agli abusivi. Ma noi  eravamo presenti e gli abusivi se ne sono accorti”.  Maurizio Marrone, Capogruppo in Comune di Torino, era presente dalla prima mattina al fianco dei residenti scesi in piazza insieme ai Consiglieri di Circoscrizione Patrizia Alessi, Fabrizio Leotta, Alessandro Boffa e Valerio Lomanto della Sezione FDI-AN di Barriera.

 

Intanto il Comune informa che dal 25 ottobre “il mercato domenicale del libero scambio si svolgerà in Via Monteverdi, nel rispetto del bando di assegnazione. Al mercato sarà garantito un rigoroso servizio di controllo da parte del Corpo di Polizia Municipale, assicurando la regolarità degli accessi dei rivenditori e della merceologia esposta, introducendo nuove e più stringenti regole che permettano di contenere il numero di venditori e l’estensione dell’area di vendita”.


Gli esponenti di Fratelli d’Italia aggiungono: ” Non solo abbiamo simbolicamente tentato di far sloggiare fisicamente i tappeti dei venditori abusivi di merce rubata, contraffatta e alimentare, mostrando ai Civich cosa avrebbero dovuto fare, ma ci siamo mossi anche a livello istituzionale presentando con Patrizia Alessi un dettagliato esposto penale alla Magistratura nelle mani del Procuratore dott. Borgna: qualcuno deve pagare per questa bolgia di degrado a partire dal centrosinistra che mobilita i suoi consiglieri di quartiere a protestare con i cittadini e contemporaneamente legittima, consente e impone alle periferie il suk dalla Giunta Fassino … Anche in via Monteverdi siamo pronti a scommettere che con questi numeri il suk invaderà l’area residenziale, ma noi saremo ancora una volta tra i cittadini a sostenere la loro indignazione”.

Finanza islamica, a Torino un osservatorio per il dialogo

Biancone

islam modaIn città il 19 e 20 ottobre si svolgerà il Turin Islamic Economic Forum per stimolare reciproche collaborazioni a livello bancario

 

Torino e la finanza islamica. Un connubio sempre più stretto, anche grazie alla presenza sempre più consistente sul territorio non solo nazionale, ma piemontese, di popolazione musulamana, e della conseguente esigenza di fornire risposte in materia economica e bancaria. La finanza islamica avrà un ruolo da protagonista in questo mese di ottobre a Torino grazie all’organizzazione,  il 19 e 20 ottobre prossimi, della seconda edizione del TIEF,  Turin Islamic Economic Forum, promosso dal Comune di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino,  la Camera di Commercio di Torino e l’Associazione Assaif,  che attirerà la presenza di operatori del settore, per valutare e studiare le nuove opportunità di business e partnership da parte del mondo islamico con il nostro territorio, in particolare nei settori della moda, del cibo e della finanza.  Il 21 e 22 ottobre sarà in programma il “Thematic Workshop on Islamic Financial Innovations 2015”, promosso dall’Osservatorio sulla Finanza Islamica, di cui è responsabile il prof. Paolo Pietro Biancone, (nella foto) anche Editor in Chief dell’European Journal of Islamic Finance.

 

“Sì tratta – spiega il professor Biancone – di due importanti eventi che richiameranno non soltanto studiosi e personalità di spicco da tutto il mondo, ma che saranno anche capaci di  offrire preziose opportunità di sviluppo e ricerca sui temi della finanza islamica sul territorio italiano e piemontese. L’Osservatorio sulla Finanza Islamica  è nato, infatti, alcuni anni fa con l’obiettivo di diventare un punto di convergenza per soddisfare il bisogno di conoscenza da parte di coloro che volevano attingere a fonti di ricerca e di aggiornamento sull’argomento,  con lo scopo preciso di approfondire i principi contabili dei bilanci delle banche islamiche”.

 

“L’Osservatorio – aggiunge il professor Biancone – vuole così porsi come un centro di divulgazione a livello nazionale e internazionale,  favorendo un’integrazione tra il nostro sistema e quello islamico. Nel 2013 l’allora governatore della Banca d’Italia, Visco, intervenuto nel corso dell’annuale Islamic Economic Forum, affermò che erano circa 1900 i miliardi di dollari investiti tramite banche e fondi di investimento islamici. Il ricorso alla finanza islamica è diffuso, oltre che nei Paesi musulmani,  negli Usa, in Germania, in Inghilterra e in Francia,  in quegli Stati in cui è più rilevante la presenza di cittadini di religione islamica che intendono investire con strumenti religiosamente leciti ( halal) e non blasfemici (haram). Tuttavia le stime sono destinate a una costante crescita,  in quanto a ricorrere alla finanza islamica non sono più oggi soltanto i cittadini musulmani,  ma anche cittadini e operatori occidentali”.

 

“Per Finanza Islamica- precisa il professor Biancone-  si intende il sistema di banche commerciali e fondi di investimento che operano nel rispetto della Shari’a,  la legge islamica, e che  si differenziano da quelle occidentali per il divieto da parte delle banche di guadagnare sugli interessi (riba) e sulla speculazione (gharar). Gli interessi sono, infatti, considerati dal Corano una forma di usura; non è consentito, cioè,  che il denaro possa generare altro denaro. Nel mondo islamico, infatti, anziché concedere un mutuo a una persona che voglia acquistare un immobile, riscuotendo un interesse sulla somma prestata, la banca islamica acquista direttamente l’immobile,  per poi cederlo in affitto al cliente, che si impegna a versare la somma corrispondente in più rate. Una volta terminato il pagamento delle rate, il cliente diventerà proprietario della casa”.

 

“Inoltre – aggiunge Biancone – un carattere distintivo della finanza islamica quello sociale attribuito all’investimento.  Sono proibiti, infatti, tutti quegli investimenti,  non soltanto concernenti i settori della pornografia, droga e armi, ma anche bevande alcoliche, carne di maiale, riviste scandalistiche e quei settori vietati dalla legge coranica”.  Oggi in Italia si sta lavorando per la creazione di un mutuo per la prima casa compatibile con i principi della Shari’a.  L’Abi da anni ha istituito un comitato di studio sulla finanza islamica e dal 2006 esiste Assaif, l’associazione per lo Sviluppo degli strumenti alternativi di innovazione finanziaria.

 

“Il mondo islamico – conclude il professor Biancone – è anche interessato a grandi investimenti in Occidente. Nel Torinese sono stati investiti, per esempio, 50 milioni di euro nella Patronas Lubrificanti, con sede a Villastellone, e un fondo del Bahrein ha investito nell’acquisto dell’80% della Dainese, azienda di motociclismo. Sono in crescita anche gli investimenti in campo immobiliare”.

 

Mara Martellotta

Visitare Carmagnola, città di musei

Un ricco tessuto museale che valorizza le peculiarità del suo territorio, a partire dal Museo civico di Storia Naturale all’interno della Cascina Vigna, sede del primo centro di visita del Parco fluviale del Po

 

carmagnola 2Carmagnola, centro della Città Metropolitana di Torino non è conosciuta soltanto per i peperoni, ai quali dedica “Peperò” la sagra di fine agosto o per la tragica figura del condottiero Franceco da Bausone, cui diede i natali. La città presenta un ricco tessuto museale che valorizza le peculiarità del suo territorio, a partire dal Museo civico di Storia Naturale all’interno della Cascina Vigna, sede del primo centro di visita del Parco fluviale del Po. Nelle sue sale è possibile ammirare diorami, plastici e collezioni di fossili, minerali ed animali di notevole interesse scientifico. In borgo San Bernardo, invece, sotto una lunga tettoia che risale al 1905 in uno spazio lungo e stretto si trova l’Ecomuseo della cultura della lavorazione della canapa dove, tra le abili mani del Gruppo storico cordali e gli attrezzi originali di un tempo rivive l’antica cultura della lavorazione della canapa e della fabbricazione delle corde. A Carmagnola non c’è il mare, che è anzi piuttosto lontano, ma il Museo civico navale di piazza Mazzini. Fondato nel 1996 su inserisce nella storia della cultura carmagnolese per l’importante contributo di uomini e materiali fornito alla marineria italiana e, per l’antico legame con la lavorazione della canapa per vele, cime e gomene.

 

Il viaggio tra i musei cittadini, poi, non può prescindere dalla Sinagoga di via Bertini. Tempio in stile barocco presenta un’aula di preghiera accuratamente restaurata e molteplici decorazioni ed oggetti tra cui una splendida Tevà che risale al 1766. La Sinagoga è ciò che resta dell’antico ghetto e rappresenta uno degli esempi più significativi dei templi ebraici in Piemonte. Palazzo Lomellini, in piazza Sant’Agostino, invece, prende il nome dalla famiglia genovese dei Lomellini giunta a Carmagnola nel XVII secolo. Nel 1717 venne lasciato per testamento alla Congregazione di San Paolo per diventare proprietà del Comune nel 1939. Ora è sede della Civica Galleria d’Arte Contemporanea. L’Abbazia di Casanova ospita, dal canto suo, un piccolo museo che custodisce oggetti sacri. Infine, da segnalare la mosra “40 anni di storia industriale a Carmagnola”, in via Spanzotti 35, che testimonia il cambio di fisionomina della città, borgo agricolo, negli anni Sessanta del Novecento. E’ visitable su prenotazione telefonica all’associazione Infondere, creata dagli ex dipendenti dopo la chiusura dello stabilimento Teksid Ghisa.

 

Massimo Iaretti

 

 

Le pagelle di Torino – Milan (1-1)

TORO MILAN

I Granata sono  attesi nella prossima giornata per la trasferta in casa della Lazio, in una sfida dal sapore europeo

 

La lunga giornata del Toro, iniziata con la posa della prima pietra per la rinascita dello storico stadio Filadelfia, si conclude con la partita casalinga contro i rossoneri di Mihajlovic. Il primo tempo è molto tattico e le occasioni sono poche. Il primo squillo della gara arriva al 24′ con un bel tiro di Montolivo da fuori area sul quale Padelli si allunga e respinge. I Granata non riescono a imporsi ed è di nuovo il Milan che al 31′ si rende pericoloso con una bella punizione di Bonaventura che tocca l’esterno della rete e d l’illusione del goal. Le reti tuttavia rimangono inviolate e il primo tempo si conclude sullo 0-0. Il secondo tempo inizia sulla falsalinea del primo con tanta intensità a centrocampo e poche emozioni, ma al 18′ arriva il goal di Bacca, dimenticato dalla difesa granata, che porta in vantaggio i rossoneri. Il Toro non sembra riprendersi, ma la svolta della gara arriva con l’ingresso in campo di Belotti che appena entrato fa una grande sponda per Baselli che conclude a rete e porta i suoi al pareggio, 1-1. Ora la squadra di Venttura ci crede e prova più di una volta a portare a casa la vittoria. Tuttavia il risultato rimane invariato e la partita finisce con un pareggio. I Granata sono  attesi nella prossima giornata per la trasferta in casa della Lazio, in una sfida dal sapore europeo.

 

Padelli 6: nel primo tempo effettua una grande parata su Montolivo che mantiene il risultato in pareggio. Sul goal non ha colpe, ma un minuto dopo rischia di regalare il 2-0 al Milan facendosi sfuggire la palla dopo un’uscita per anticipare Bacca;

 

Bovo 6: ottima impostazione con continui lanci precisissimi che danno velocità alla manovra dei suoi, tuttavia la sua prestazione è discontinua in quanto tante volte sbaglia degli appoggi elementari;

 

Glik 6,5: domina nella propria area, sul goal del vantaggio milanista le responsabilità non sono sue. Un minuto dopo il goal salva sulla linea un colpo di tacco di Bacca;

 

Moretti 6: con Molinaro annulla per tutta la partita l’ex della partita, Cerci. Tuttavia sul secondo goal non legge bene la situazione e lascia completamente libero Bacca che porta così in vantaggio la squadra di Mihajlovic;

 

Zappacosta 5,5: buona partita difensiva e grandi accellerazioni, ma i suoi cross sbattono continuamente sui difensori rossoneri rendendo così sterili le azioni sulla sua fascia ( dal 72′ Belotti 6,5; cambia la partita, fa la sponda perfetta per il pareggio di Baselli e recupera tantissimi palloni, il Gallo è affamato e si vede);

 

Acquah 6,5: corre, lotta e con le sue accellerazioni prova continuamente a far ripartire i suoi. Nel finale di partita, raggiunto il pareggio, serve prima una gran palla a Maxi Lopez, che però l’argentino spreca, e, poco dopo, effettua  una gran conclusione all’incrocio che però trova l’estremo difensore rossonero pronto;

 

Gazzi 6: risolve tante situazioni sia a centrocampo che nella propria area, la sua partita finisce nel primo tempo per un fastidio al ginocchio ( dal 45′  Vives 5,5: non ha un buon impatto con la partita e sbaglia tanti passaggi e la sua esperienza si fa sentire nel finale);

 

Baselli 7: questo è il suo anno. Recupera palloni, imposta, salta sempre l’avversario e appena ha l’occasione giusta, come suo solito ormai, segna e regala l’ennesima gioia ai suoi tifosi, un vero gioiello;

 

Molinaro 6: annulla completamente Cerci e quando può si fa vedere davanti con dei buoni inserimenti;

 

Quagliarella 6,5: corre tanto per aiutare i compagni in difesa e recupera tanti palloni, è meno lucido in fase offensiva, ma nell’azione del pareggio serve una gran palla a Belotti ( dall’80’ Benassi s.v);

 

Maxi Lopez 5,5: è nervoso e non riesce a incidere come suo solito, al 37′ del secondo tempo da solo davanti a Diego Lopez si fa ipnotizzare e la tira addosso al portiere;

 

All. Ventura 6,5: per 70 minuti la squadra non gira, ma ha il merito di azzeccare le sostituzioni e cambiare così la partita

 

Filippo Burdese

E' TORNATO LIBERO SUL PO IL CIGNO FERITO

cIGNO LAGO

Il volatile è stato sotto osservazione al CANC, il Centro della Facoltà di Medicina Veterinaria, a Grugliasco

 

Sabato è stato messo in libertà nel Po il cigno caduto in corso Casale a Torino, dopo aver scontrato in volo il cavo di una linea elettrica. E’ stato salvato grazie alle segnalazioni giunte al Servizio di Tutela della Fauna e della Flora della Città Metropolitana. Il volatile è stato tenuto  sotto osservazione al CANC, il Centro della Facoltà di Medicina Veterinaria, a Grugliasco.