redazione il torinese

Vittorio Amedeo II contro il parcheggio interrato

micca pietro sfilatamicca pietro sfilata2

La proposta, che il Comitato Pietro Micca ribadisce, è il blocco totale del cantiere e la creazione di un Parco Archeologico

 

Torino è forse tornata ai tempi della Guerra di successione del trono di Spagna, quando, regnante Vittorio Amedeo II, venne salvata dall’invasione francese dall’eroico gesto del biellese Pietro Micca ? Per carità non è così ma c’è una serie di circostanze che potrebbero dare a pensare. Sabato il Comitato Pietro Micca ha manifestato , supportato dalla presenza di alcuni tra i più importanti Gruppi storici militari del Piemonte, sotto il comando di “Vittorio Amedeo II” contro il parcheggio interrato che il Comune di Torino intenderebbe costruire in mezzo alle Galleria della Cittadella sotterranea, in piena area archeologica, assolutamente importante per la storia e l’identità di Torino.

 

La proposta, che il Comitato Pietro Micca ribadisce,è il blocco totale del cantiere la creazione di un Parco Archeologico Pietro Micca che raccordi il Mastio, il Museo Pietro Micca, il Pastiss ed i nuovi ritrovamenti, attraverso la ricostruzione di quanto era stato abbattuto all’inizio dell’anno. Durante la manifestazione, che è stata molto partecipata e che ha attraversato tutto il centro storico, sono stati distribuiti migliaia di volantini per informare cittadinanza e turisti di tutto questo e per cercare di salvare e valorizzare un pezzo della storia della prima capitale d’Italia e della capitale del Piemonte

 

Massimo Iaretti

Impiegata modello rubava ticket restaurant

 Un caso scoperto a Rivoli dai carabinieri 

 

carabinieri autoIn azienda tutti la consideravano un’efficientissima impiegata. Ma quando si trovava da sol in ufficio rubava i ticket restaurant dei colleghi. Un caso scoperto a Rivoli dai carabinieri che, grazie a telecamere nascoste, sono venuti in possesso di immagini che hanno documentato il furto, da parte della donna 46enne, di diversi carnet: valore circa mille euro. La donna è così stata denunciata per furto. Si ritiene che non si tratti dell’unica sottrazione effettuata.

Il Patto per il sociale 2015-2017

Costruire le condizioni per affrontare il disagio che attraversa la comunità piemontese

 

REGIONE PALAZZO“Il Patto per il sociale 2015-2017. Un percorso politico partecipato”, approvato il 19 ottobre dalla Giunta regionale, vuole costruire le condizioni per affrontare il disagio che attraversa la comunità piemontese e rappresenta il risultato di un attento lavoro di ascolto e confronto con le realtà rappresentative di questo mondo, quali Comuni, Province, enti gestori, sindacati, Forum del terzo settore e cooperative.

 

“Il Patto – chiarisce l’assessore alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari – vuole essere innanzitutto un processo per attivare una dinamica partecipativa capace di coinvolgere una pluralità di attori territoriali in una logica di reciprocità e corresponsabilità, e costruire le condizioni più adeguate per affrontare il disagio che avvertono le nostre comunità, nella consapevolezza che non rappresenta qualcosa di residuale, né un’appendice della vita sociale, ma un fenomeno multiforme che, strutturalmente, accompagna e caratterizza la loro vicenda storica e umana. La Regione, proprio in coerenza con la sua funzione programmatoria e legislativa, avverte fortemente il compito di agevolare il processo di partecipazione e creare le condizioni normative ed organizzative affinché gli obiettivi, individuati come prioritari, vengano effettivamente perseguiti attraverso interventi strutturati e coerenti. La cooperazione tra attori diversi, per storia e funzione, rappresenta la strada maestra per aprire una nuova stagione del nostro sistema di welfare ed è, nel contempo, la modalità più virtuosa per riscoprire il senso profondo del legame sociale”.

 

Tre sono gli assi strategici che compongono il Patto:

 

* l’integrazione sociosanitaria, per la la ricostruzione di un sistema che si articoli in maniera omogenea e dia certezze ai servizi ed alle risorse tramite l’istituzione di una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale, sistemi e flussi informativi su questi ambiti;

* l’inclusione sociale ed il contrasto alle diverse forme di povertà, da ottenere con l’integrazione di linee di intervento come il sostegno al reddito, l’accompagnamento al reiserimento socio-lavorativo, il diritto all’abitare, il sostegno alimentare;

* il sostegno alle responsabilità genitoriali e la prevenzione del disagio minorile, da ottenere potenziando e promuovendo i Centri per le famiglie, integrati con i servizi alla prima infanzia e costruiti come luoghi aperti di partecipazione diretta per intercettare nuovi bisogni e diffondere una cultura e una prassi della prevenzione di disagi che, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, possono diventare esplosivi e richiedere, poi, interventi traumatici.

 

foto: il Torinese – redazione -www.regione.piemonte.it

Addio Vera, "figlia d'arte" indomabile

schiavazziIERI AL TEMPIO VALDESE I FUNERALI DI VERA SCHIAVAZZI 

 

“Le ultime volte che ci siamo rivisti avevi in mente un libro di testimonianze di chi si era avvicinato alla politica come fatto naturale, di famiglia”

 

Ciao, Vera. Che la terra ti sia lieve.

 

Non si fa così. Destino veramente crudele. Ieri eravamo in tanti. In questi giorni molti hanno scritto. Molti ti hanno scritto. Io ho aspettato,  come tanti inebetito e sperso. Non ho letto uno dei tuoi caratteri salienti: figlia d’arte. Tuo padre ti aveva educato e giovanissima volevi fare la rivoluzione. 

 

Le ultime volte che ci siamo rivisti avevi in mente un libro di testimonianze di chi si era avvicinato alla politica come fatto naturale, di famiglia. Personalmente anche così voglio ricordarti. Un pezzo di storia di Torino se ne va via. Iniziata ancor prima della nostra nascita. Con quella indomabile e forse presuntuosa idea di venire da lontano e voler andare lontano. Un lungo abbraccio ai tuoi figli che per te e per un po’ di noi andranno avanti. 

 

Buon sangue non mente.

 

Patrizio Tosetto

Stop ai raggiri agli anziani, ecco i corsi Atc

ANZIANI 25

Verranno dati utili suggerimenti e anche qualche consiglio per le regole di buon vicinato

 

Grazie ad Atc Torino, agenzia territoriale per la casa, anziani e disabili riusciranno ad evitare meglio le truffe di cui spesso sono vittime. Lo scorso anno sono stati ben 20 mila gli anziani vittime di rapine o  truffe di vario genere in Torino e provincia, un numero in progressivo aumento rispetto agli anni precedenti. Tenendo che sono circa 18 mila gli anziani e 5mila i disabili che abitano negli alloggi dell’ente, Atc ha deciso  di promuovere, In collaborazione con la Circoscrizione VII e con il Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale, a partire dal 15 ottobre, un ciclo di lezioni di “Sicurezza e buon vicinato”. Si tratta in tutto di sei incontri, che si terranno in Circoscrizione, e che vedranno relatori gli agenti della polizia municipale. Verranno dati utili suggerimenti e anche qualche consiglio per le regole di buon vicinato nei palazzi Atc.

 

(Foto: il Torinese)

 

Pont: il rifugio per i cani malati rischia di chiudere per sempre

cani-foto 

Riceviamo e pubblichiamo

Allarme per il piccolo canile di frazione Bausano alle prese con la carenza di fondi e un imminente sfratto

 

Allarme rosso per il piccolo canile di frazione Bausano a Pont Canavese dove la responsabile, Grazia De Palma, da quasi quindici anni accudisce una dozzina di cani particolarmente sfortunati, in molti casi alle prese con malattie gravissime. La struttura è rimasta senza fondi ed entro fine mese è possibile che chiuda definitivamente i battenti. 

 

«La situazione è drammatica – dice la responsabile del rifugio – le spese veterinarie, a causa di alcune operazioni urgenti, sono aumentate. In questo momento non posso garantire la sopravvivenza del rifugio anche perchè è arrivato lo sfratto». Per info ed eventuali donazioni è possibile chiamare il numero 333/4654788 e parlare direttamente con Grazia De Palma. 

 

I randagi, recuperati principalmente nelle valli Orco e Soana, rischiano nuovamente l’abbandono. Anche perché la struttura non riceve sovvenzioni dagli enti locali e la responsabile la gestisce in forma del tutto volontaria.

Le nuove schiavitù del lavoro, focus all'Ilo di Torino

ilo laus

21 milioni di persone vittime di lavoro forzato nel mondo, la maggior parte donne, 1,5 milioni nei soli paesi occidentali, per un giro di affari illegali di 150 miliardi di dollari all’anno

 

Il Centro Internazionale di Formazione – ILO di Torino è stato sede per la presentazione –  prima volta in Italia – della ricerca del Fra, Agenzia Europea per i diritti fondamentali, sullo sfruttamento grave dell’attività lavorativa a danno di chi si sposta all’interno dell’Ue o di chi vi fa ingresso: 28 paesi membri interessati, 21 con interviste “sul campo”, 616 esperti coinvolti (43 per l’Italia), 217 casi di studio, 24 gruppi di discussione.

 

Così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, intervenuto  al convegno “Si può chiamare lavoro? Sfruttamento e nuove schiavitù nell’Unione Europea”.“Chi amministra la cosa pubblica ha facoltà, nella sua autonomia, di spostare in alto l’asticella e riscrivere le regole per i propri fornitori, stabilendo di non affidare servizi al di sotto di una certa soglia. La stessa Regione Piemonte, per prima, può decidere di metterci la faccia e forzare il sistema della contrattazione laddove si accorga che proprio il sistema presenta dei limiti”.

 

Il Comitato regionale dei Diritti Umani – organizzatore dell’evento ha  fatto da apripista su un fenomeno sociale così preoccupante, come ha spiegato il suo componente Luciano Scagliotti, moderatore del dibattito. E da Torino parte la “fase 2” dell’indagine dalla quale emerge, secondo l’autore del rapporto Albin Dearing, che “un intervistato su cinque registra un caso di sfruttamento almeno due volte a settimana, dove per sfruttamento intendiamo la deviazione da normali condizioni lavorative che ha impatto sulla dignità umana. Ci sono fattori di rischio legati al quadro normativo di alcuni paesi, alla situazione personale della vittima, che spesso non parla la lingua e non conosce i suoi diritti, aumentando così lo stato di assoggettamento”.

 

Numeri preoccupanti sono emersi anche dalla relazione di Miriam Boudraa del programma protezione sociale di CIF – ILO, 21 milioni di persone vittime di lavoro forzato nel mondo, la maggior parte donne, 1,5 milioni nei soli paesi occidentali, per un giro di affari illegali di 150 miliardi di dollari all’anno. Il caporalato e lo sfruttamento non sono fenomeni da cui l’Italia è esclusa, si pensi alle cronache dell’ultima estate sulla raccolta dei pomodori in Puglia o la vicenda della vendemmia nelle vigne di Canelli, raccontata dal giornalista de La Stampa Riccardo Coletti: “Lavoratori stranieri pagati cinque euro, con contratti per tre giorni dove invece se ne lavorano venticinque, undici ore al giorno con solo mezz’ora di pausa”.

 

A chiusura dell’incontro, le riflessioni di Laus e del sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba. “A differenza di numerosi Paesi europei ed extraeuropei, dove si è scelto di fissare con legge una paga-base minima garantita a tutti i lavoratori, qui da noi – ha spiegato il presidente dell’assemblea piemontese – anche dopo il Jobs Act, la contrattazione collettiva è rimasta l’unica sede in cui si quantificano gli importi legali per ogni categoria e in cui si scrivono le regole con le quali si condiziona il mercato. Ma poi non è infrequente che di quelle regole e di quegli importi si chieda conto, con sdegno, alle imprese, quando esse, con la mera applicazione, ne rivelano i pesanti limiti a carico dei lavoratori. In Italia esistono contratti collettivi di lavoro, firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, che quantificano il salario minimo anche a meno di 4 euro l’ora. Con buona ragione, possiamo ritenere che essi siano stati giudicati congrui e dunque dignitosi da chi li ha sottoscritti, imponendone poi l’utilizzo. I contratti collettivi di lavoro orientano l’andamento del mercato privato, ma soprattutto gli appalti pubblici nell’indizione delle gare. Tengo a dire che quei contratti sono la bussola, non il vangelo. La Regione può decidere o meno di metterci la faccia, ma nessuno può permettersi di nasconderla: si può scegliere di invocare l’autorevolezza dei tavoli di contrattazione di fronte a chi si lagna delle regole e dei salari oppure si possono scavalcare i tavoli e aprire nuove strade. La terza via è quell’ipocrisia non più sostenibile dove la distanza tra lavoro legale, sommerso e caporalato si misura in centesimi di euro”. 

 

“Siamo in presenza di fenomeni che sembravano essere storia dei secoli passati e invece sono tornati attuali sotto la spinta dell’emigrazione – ha infine concluso Bobba – il Governo sta per mettere in atto un piano d’azione nazionale contro lo sfruttamento, con misure e strategie pluriennali su prevenzione e contrasto. In particolare stiamo lavorando su due emendamenti: confisca penale obbligatoria e responsabilità oggettiva di chi si avvale del contributo di caporali. Lo sforzo che è stato fatto dal Fra e dal Comitato Diritti Umani non è un tema per ricercatori, ma un tema che ha molto a che fare con il nostro vivere civile e uno stimolo di riflessione per le istituzioni”.

 

(www.cr.piemonte.it)

In visita al nuovo suk di via Monteverdi nella Barriera che vota(va) sempre a sinistra

suk chiariglione

tosettoSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Se si vuole contenere l’immigrazione selvaggia dovremmo organizzarci se no saremo travolti. E il sintomo d’essere travolti è già presente in tutta la città, in particolare nella mia amata Barriera che non ricambia questo mio amore.  Non è colpa sua. È colpa di amministratori pubblici che l’hanno dimenticata. Tanto votava sempre a sinistra.  Ma Venaria è dietro l’angolo

 

La decenza ha un colore politico?  Accettare la non decenza altrui è sinonimo di poca ospitalità? Pensavo tutto ciò dopo aver visto il nuovo suk di via Monteverdi. Prima sono passato in pullman davanti al vecchio scalo Vanchiglia. Presidiato dalla polizia con i relativi cellulari, evidentemente presenti per eventuali arresti. Polizia e cellulari che rivedo presidiare il nuovo suk. Capisco che questo mercato dell’ usato è anche un problema d’ordine pubblico. 

 

Non vi sono gli antagonisti sempre in cerca di “nuovi soggetti rivoluzionari “. In compenso, i residenti palesemente “incazzati “. Loro non se ne fanno una ragione .Amici di vecchia data mi spiegano il perché di questo nuovo sito. La presidentessa Nadia Conticelli, da oltre 5 anni presidente del Quartiere Barriera di Milano si è alzata con la Lega  Nord  per impedire il sito naturale a ridosso della ex Grandi Motori, vecchio stabilimento Fiat. 

 

L’ assessore Mangone gliel’ha rintracciato, accollandosi questa scelta obbligata per l’amministrazione di Torino. Politicamente parlando il risultato finale è la totale perdita di voti al Pd: in zona ne contavano 1800. Encomiabile questo scientifico aiuto del Pd al successo elettorale di 5 Stelle. Quando chiedo : era obbligatorio dargli per forza un sito?  Risposta : anche loro devono campare e poi il Comune incassa 100 mila euro.  Ma i 150 vigili che sono turnati hanno un costo è poi se giustamente debbono campare basta farli lavorare in lavori socialmente utili. 

 

“Non è  possibile e tu lo sai! Non è burocraticamente possibile!” Questo lo so ma basterebbe un po’ di coraggiosa organizzazione e magari il Pd non perderebbe voti, anzi acquistandone. Sono un illuso!  Ma se si vuole contenere l’immigrazione selvaggia dovremmo organizzarci se no saremo travolti. E il sintomo d’essere travolti è già presente in tutta la città, in particolare nella mia amata Barriera che non ricambia questo mio amore. Ma non è colpa sua. È colpa di amministratori pubblici che l’hanno dimenticata. Tanto votava sempre a sinistra. Ma Venaria è dietro l’angolo.

 

(La foto di Piero Chiariglione è stata scattata domenica in via Monteverdi)

Dopo incidente sostitusce il convivente nell'alcoltest: denunciata

carabinieri xx

L’incidente è avvenuto lo scorso 12 ottobre

 

Era stata sottoposta all’alcoltest dopo un incidente stradale, con esito negativo. Ma a guidare, al momento dello scontro c’era il suo convivente. I carabinieri lo hanno scoperto, denunciando per sostituzione di persona una donna di 55 anni, che vive nel Cuneese. L’incidente è avvenuto lo scorso 12 ottobre, per fortuna senza feriti. A bordo dell’auto c’era anche la figlia dodicenne della coppia.

La magia di Halloween incanta Torino: cosa fare la notte più spaventosa dell'anno

Eventi, spettacoli e itinerari si susseguono con fervore durante tutta la giornata, in un andirivieni di suoni, colori e sapori

gran madre2

Sabato 31 ottobre la città si spoglia del rigore sabaudo per calarsi nei panni delle macabre fantasie di grandi e piccini: eventi, spettacoli e itinerari si susseguono con fervore durante tutta la giornata, in un andirivieni di suoni, colori e sapori. Un po’ per tutti i gusti e tutte le età

 

“Halloween con la famiglia Adams” e “La Torino macabra e del paranormale” sono le proposte di Barburin: una divertente caccia al tesoro nel Parco del Valentino per scovare i personaggi di una famiglia che tutti conosciamo o un vero e proprio tour per le vie del centro alla scoperta di streghe, fantasmi e vampiri che hanno calcato il suolo piemontese.       

 

Il Palavela ospita “Halloween on ice”, per girovagare sul ghiaccio a suon di musica e rigorosamente in maschera. L’appuntamento è alle ore 21, ma sin dal pomeriggio l’intrattenimento per i più piccoli è garantito. In Corso Moncalieri il Cap10100 presenta “Finché morte non ci separ(t)y”, una festa con concerto dal vivo e un ghost game che coinvolgerà i partecipanti: all’ingresso riceverete la metà di una foto raffigurante un morto celebre e durante la serata dovrete cercare l’altra metà per ricongiungervi al bar e beneficiare di un chupito (o di un analcolico). Non solo, ogni 30 minuti apparirà sullo schermo uno dei volti noti e i possessori delle due metà saliranno sul palco per ritirare, al prezzo di un bacio, una doppia consumazione omaggio. La festività di origine celtica sarà celebrata anche all’interno del Movement Torino Music Festival al Lingotto Fiere, che sabato sera promette un grande spettacolo per i suoi dieci anni con 12 ore di musica, 5 palchi e più di 40 dj.

 

Anche i luoghi di cultura si inchinano al fascino dell’occulto e aprono le porte al pubblico per una visita del tutto inedita. Al Museo Egizio nelle serate dal 30 ottobre al 2 novembre sarà possibile scoprire gli antichi segreti della civiltà egizia in compagnia di un egittologo, antichi egiziani e figure misteriose. Le maschere e i travestimenti, va da sé, saranno ben accetti.

 

Il Museo Nazionale del Cinema a partire dalle ore 17 riserva alle famiglie molte sorprese, con truccatori, magie e fantasmi animati. Somewhere, dal canto suo, propone come di consueto un ricco ventaglio di iniziative: “Halloween tra gli antichi Romani” è un divertente viaggio per le famiglie, con guide in maschera nei sotterranei del Museo d’Archeologia e un libro in dono per ogni bambino; “Torino Rosso Porpora” è un mistery game che trasforma le vie del centro in inquietanti scene del crimine; con “Una Fiaba da Re” sarà sufficiente indossare un mantello per essere catapultati nel mondo delle favole a Palazzo Reale e all’Armeria Reale; “Torino Magica Speciale Famiglie” si conferma il più noto percorso fra enigmi massonici e tracce esoteriche; “Villa della Regina” è una visita speciale per scoprire le antiche storie di principesse e sovrani; con “Notturno a Palazzo Reale” si offre un giro serale nel palazzo del re fino all’Armeria Reale; “Museo Lombroso CSI Scena del Crimine”, infine, è un appuntamento consigliato ai soli adulti sulla scena di un crimine in stile ‘800.

 

Nella zona di Borgo Dora Turin Eye organizza animazioni per tutti e dalle ore 15 alle ore 18 si festeggia in mongolfiera. Il Planetario di Torino dedica due pomeriggi ad Halloween, il 31 ottobre e il 1 novembre, in cui sarà possibile costruire il proprio costume a tema astronomico in un’area appositamente allestita e seguirà la premiazione delle maschere più belle nelle categorie bambini e senior. Sabato sera, inoltre, vi saranno una performance live con proiezione della volta celeste nel Planetario digitale e un apericena all’interno del Museo, con musica dal vivo. 

 

Per i buongustai le proposte sono davvero tante, con cene tematiche in molti locali della città. Il Klec Blàzna ospita il tradizionale Banchetto delle Streghe (con una versione vegetariana del menù su richiesta), giunto ormai alla quattordicesima edizione. Il CH4 Sporting Club, nel quartiere Lingotto di Torino, riserva l’intera giornata ad Halloween (per soci e non), con una festa per bambini nel pomeriggio e una serata con musica, cena a tema e gara di maschere. Al Circolo dei Lettori invece giochi, caramelle e perfide sorprese attendono i bambini a partire dalle ore 15.30.  A queste si aggiungono molte altre proposte che la città di Torino offre al pubblico nella magica notte di Halloween.

 

Che dire, non resta che scegliere: dolcetto o scherzetto?

 

Lara Garibaldi

 

(Foto: il Torinese)