redazione il torinese

Donne e politica a confronto

CONSULTAIncentivare il dialogo tra donne e politica. È  questo l’obbiettivo della tavola rotonda organizzata dalla Consulta regionale femminile, in collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni femminili di imprenditrici e dirigenti (Cafid)

 

“Le trasformazioni avvenute nella società – ha commentato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale con delega alla Consulta – nell’economia e  nella politica nel corso degli ultimi decenni hanno spesso avuto le donne come protagoniste. L’impegno civile ‘al femminile’ è stato decisivo nel cammino per la tutela della libertà e dei diritti, per l’affermazione delle pari opportunità e del ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro e nelle Istituzioni”.

 

L’incontro ha toccato numerose tematiche, dai risultati emersi  nel corso delle iniziative del 2015 all’elaborazione di strategie per contribuire alla maggiore presenza delle donne nei processi di policy decision marketing.

 

“L’Assemblea regionale piemontese – ha concluso Ruffino – svolge un ruolo rilevante nel promuovere e valorizzare la figura della donna nella società. La partecipazione attiva femminile, l’unione delle singole esperienze, capacità e sensibilità rappresentano un passo importante nel percorso di affermazione dei diritti”.

 

“Oggi in Europa – ha sottolineato Cinzia Pecchio, presidente della Consulta – la presenza femminile nei posti di vertice delle maggiori realtà aziendali si stima intorno al venti per cento, solo qualche anno fa la quota era inferiore al dodici per cento. Un risultato positivo dovuto certamente anche alle iniziative e all’opera condotta da realtà culturali e associative, proprio come il Cafid, che rappresenta circa duemila donne lavoratrici”.

 

All’incontro era presente l’assessora alle Pari opportunità, Monica  Cerutti, che ha evidenziato la necessità di proseguire l’impegno politico regionale nei confronti delle donne e dei loro diritti.

 

La Consulta femminile del Piemonte, è stata istituita nel 1976 come organismo permanente di consultazione del Consiglio regionale e opera sulle tematiche di interesse femminile.

 

www.cr.piemonte.it

Natale d'artista per le vie di Torino

LUCI PERNA SANCARLO2LUCI PERNA FIGURELALBERO LUCI PERNALUCI PERNA SAN CARLOIl percorso delle Luci d’Artista, che si arricchisce ogni anno di nuove sculture luminose, è ormai una tradizione nel panorama delle iniziative natalizie torinesi. Gli scatti che vi proponiamo, realizzati dalla nostra Roberta Perna, rendono in modo efficace l’atmosfera suggestiva creata dalle illuminazioni.LUCI PERNA PO

Meno trapianti d'organo, l'appello della Regione per fare di più

molinette Il presidente  Chiamparino: “Lanciamo un messaggio forte di etica della vita”

 

In Piemonte negli ultimi 12 mesi si è verificato un calo nel numero dei trapianti d’organo. Il picco negativo si è registrato  ad agosto, recuperato nei mesi successivi. A fine  anno è prevista una media di 21,8 trapianti per milione di popolazione, rispetto al 26,7 dell’anno precedente, e ad una media italiana di 20 per milione. L’appello del presidente della Regione Sergio Chiamparino: “Lanciamo un messaggio forte di etica della vita”. La Regione ha affidato alle Asl l’obiettivo di migliorare le prestazioni..

Il migliore antifurto è il tuo vicino

vicinato iarUna serata molto sentita – dopo quelle tenutesi nel territorio torinese – nella frazione San Germano di Casale Monferrato dedicata alla sicurezza urbana. Presto al via il primo gruppo di Controllo del Vicinato

 

Casale Monferrato Oltre settanta persone hanno partecipato alla serata di presentazione di San Germano sicuro, ospitato nel salone dellOratorio. Liniziativa è nata dalla collaborazione tra l’Associazione Controllo del Vicinato ed il consigliere Giorgio Demezzi, che, sin dal maggio scorso, ha presentato una mozione perché il Comune di Casale adotti il sistema di desistenza passiva e di coesione sociale nato nei Paesi anglo sassoni. La serata ha registrato una notevole partecipazione da parte degli abitanti nella frazione di Casale, con la presenza anche di un nutrito gruppo di Santa Maria del Tempio, dove da qualche mese si attua una simile forma di controllo, che vuole essere un supporto di segnalazioni ed informazioni alle forze dellordine ed è in esatta opposizione ad ogni tipo di “ronda”. Giorgio Demezzi ha introdotto l’argomento ricordando che “la sicurezza, la pace dei nostri quartieri , non è mantenuta principalmente dalle Forze dell’Ordine, ma anche da una capillare e diffusa rete di controlli volontari esercitati dalla popolazione stessa”.

 

Il referente regionale dell’Associazione Massimo Iaretti ha illustrato lo “stato dell’arte” in Piemonte, dove è adottato da realtà rurali, ma anche da centri come San Mauro Torinese e capoluoghi di provincia come Asti. Molti e sentiti sono stati gli interventi anche perché la frazione è stata recentemente più volte oggetto di attenzioni da parte dei soliti ignoti. Particolarmente efficace è stato Stefano Granziero, già vice presidente della Consulta per la sicurezza che ha esortato tutti “a tenere gli occhi aperti e a segnalare a chi è preposto eventuali situazioni anomale”. Il vice sindaco ed assessore alla sicurezza Angelo Di Cosmo ha chiesto alcune delucidazioni(il referente regionale di ACdv gli ha consegnato il protocollo già adottato dal Comune di Asti e la relativa delibera in copia) precisando di essere presente per ascoltare. Nei prossimi giorni è prevista la costituzione del primo gruppo di Controllo del Vicinato casalese, proprio a San Germano, con la nomina di un coordinatore e, a breve, sono previsti anche altri incontri nelle frazioni di Santa Maria del Tempio, Casale Popolo e al quartiere Valentino, “auspicando che il consiglio comunale approvi al più presto la mozione che deve avere la massima condivisione perché ladri, truffatori e vandali non hanno colore o fazione politico, ma sono un nocumento per tutti i Cittadini” hanno sottolineato Demezzi e Iaretti.

 

 

Massimo Iaretti

Referente Piemonte

Associazione Controllo del Vicinato

Sistema creditizio in Piemonte: il cambiamento è in corso

 

moneyIl sistema bancario risulta estremamente articolato ed è in fase cruciale di ristrutturazione dei servizi e delle modalità di offerta: il tutto deve essere finalizzato ad un migliore servizio ai risparmiatori e alle imprese. risollevando il problema dell’eticità e della soddisfazione dei portatori di interesse ( i cosiddetti stakeholders)

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Le prime proiezioni del 2015 segnalano la ripresa dei prestiti a famiglie e imprese. Secondo la rilevazione della Banca d’Italia presso i principali intermediari che operano in Piemonte (Regional Bank Lending Survey, RBLS), sulla dinamica dei finanziamenti a imprese e famiglie hanno influito sia l’ulteriore allentamento delle condizioni di offerta sia il recupero della domanda di finanziamenti. Nello scorso agosto, in base a dati ancora provvisori, la contrazione dei finanziamenti si è pressoché annullata (-0,2 per cento); il credito alle imprese si è sostanzialmente stabilizzato (-0,1), mentre la dinamica si è lievemente intensificata per le famiglie, allo 0,5 per cento.

 

La ripresa della domanda di credito delle imprese risulta intensificata: Il recupero ha interessato soprattutto le aziende manifatturiere, a fronte di una domanda ancora debole nel comparto delle costruzioni. Finora, le richieste sono state indirizzate principalmente al sostegno della liquidità; si è rafforzato inoltre il contributo degli investimenti, che era divenuto positivo nel secondo semestre del 2014 per la prima volta dall’insorgere della crisi economico-finanziaria. Le condizioni di accesso al credito si sono ulteriormente allentate nel primo semestre dell’anno in corso, anche sotto l’impulso della politica monetaria espansiva della BCE (Banca Centrale Europea). Fa eccezione il settore delle costruzioni, per il quale i criteri sono rimasti selettivi. Nel complesso, la distensione si è tradotta in una riduzione dei margini applicati ai finanziamenti e in un aumento delle quantità offerte.

 

Il sistema bancario risulta, quindi, estremamente articolato ed è in fase cruciale di ristrutturazione dei servizi e delle modalità di offerta: il tutto deve essere finalizzato ad un migliore servizio ai risparmiatori e alle imprese. risollevando il problema dell’eticità e della soddisfazione dei portatori di interesse ( i cosiddetti stakeholders). Trasparenza, partecipazione, equità, efficienza, sobrietà, attenzione alle conseguenze non economiche delle azioni economiche, credito come diritto umano: i principi da mettere in campo. In sostanza, occorre un Codice Etico, una sorta di “Carta Costituzionale” o di “contratto sociale” con i propri stakeholder, che delinei  l’orizzonte etico a cui la banca tende con la sua attività, definendo i criteri di equità e giustizia, i valori di riferimento, i principi generali e i comportamenti in base a cui la banca orienta i rapporti con gli stakeholder.

 

Agire, dunque, secondo criteri della Responsabilità Sociale d’Impresa, che corrisponde alla volontà di realizzare un modello di impresa nuovo e innovativo che, a partire dalla propria mission, sia in grado di:

 

adottare criteri di eticità nell’attività di intermediazione finanziaria, sviluppare e sperimentare un sistema di governance multistakeholder ricercando modelli decisionali basati su meccanismi partecipativi e sul dialogo con ogni categoria di stakeholder, perseguire relazioni industriali innovative, estendere il principio della responsabilità anche alle conseguenze delle proprie azioni fino ad includere la catena di fornitura, adottare strumenti non autoreferenziali per una verifica della responsabilità sociale delle scelte e dei comportamenti aziendali, partecipare attivamente alle campagne promosse dalla società civile collaborare, in partenariato  con altre organizzazioni, ad iniziative orientate alla difesa dei diritti umani.

In quest’ambito di rinnovamento, ci sono ampi spazi di verifica per la presenza di nuove banche di tipo etico come quelle presenti nel comparto finanziario islamico: l’Osservatorio sulla finanza islamica dell’Università di Torino, insieme ad un pool di professionisti internazionali, sta lavorando sul tema in modo da proporlo come realtà operativa proprio partendo dal Piemonte.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

Dopo Fiat anche Pininfarina parla straniero: è proprietà dell'indiana Mahindra

pininfarina Lo storico marchio del design è stato ceduto per quasi 25 milioni di euro

 

Dopo la “delocalizzazione” di Fiat/Fca negli States ora tocca a Pininfarina, marchio piemontese che più piemontese non si può, che  passa di mano all’indiana Mahindra. L’accordo è stato siglato dalla Pinca con le società Mahindra e Techmahindra come comunicato dall’azienda. Lo storico marchio del design è stato ceduto per quasi 25 milioni di euro.  Pincar, la holding di controllo di Pininfarina, ha concordato con gli investitori di Mahindra che questi lanceranno una offerta pubblica totalitaria sulle azioni ordinarie Pininfarina, alla stessa quota della compravendita delle azioni di Pincar. L’accordo stabilisce anche un aumento di capitale da 20 milioni di Pininfarina entro la fine del prossimo anno. In Borsa la chiusura è stata in deciso calo per Pininfarina che in un’ora di negoziazione il ha dilapidato il 68,8% del proprio valore crollando dai 4,2 euro di venerdì agli odierni 1,31 euro. La buona notizia è che la produzione sarà mantenuta in Italia.

 

(Foto: www.italia.co)

 

PICHETTO (FI): RICANDIDATURA FASSINO PERFETTA PER LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA

pichetto manifesto“Ci ha impiegato un po’ troppo a sciogliere le riserve considerato che è sindaco uscente, sintomo sia della stanchezza che prova verso il ruolo di primo cittadino sia dell’insicurezza sull’operato della sua Giunta”

 

“La ricandidatura di Fassino è perfetta per la vittoria del centrodestra alle amministrative del 2016”. A sostenerlo il Coordinatore Regionale di Forza Italia, Gilberto Pichetto.

 

Continua l’esponente azzurro: “Ci ha impiegato un po’ troppo a sciogliere le riserve considerato che è sindaco uscente, sintomo sia della stanchezza che prova verso il ruolo di primo cittadino sia dell’insicurezza sull’operato della sua Giunta. Certamente per noi però è un’ottima notizia perchè i torinesi hanno imparato a conoscerlo e quindi non cadranno più nel tranello di cinque anni fa quando si presentò con l’obiettivo di fare di Torino una capitale”.

 

Conclude Pichetto: “Fassino ha bisogno del secondo mandato perchè deve ancora provare a realizzare tutti i punti del suo programma del 2011. Stiamo ancora aspettando che Torino diventi protagonista nel campo del lavoro, del muoversi bene, della cultura, dei giovani, della sicurezza e dell’innovazione così come aveva promesso agli elettori del capoluogo piemontese. I torinesi sono stufi delle promesse elettorali e premieranno chi, come noi, ha saputo essere forza responsabile di opposizione contro l’inerzia e il malgoverno che hanno caratterizzato questi ultimi vent’anni di governo del centrosinistra”.

(Foto: il Torinese)

Scuola di Applicazione, Ruggiero passa il comando a Berto

applicazione comandantiapplicazione cadettiAvvicendamento al vertice del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Il Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero ha ceduto il comando al Generale di Divisione Claudio Berto

 

Si  è svolta oggi a Palazzo dell’Arsenale la cerimonia di avvicendamento fra il Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero ed il Generale di Divisione Claudio Berto, già Vice Comandante dell’Istituto di studi militari. L’evento dinanzi al Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti ed alle massime autorità locali fra le quali il Prefetto di Torino Paola Basilone, il Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus ed il Procuratore della Repubblica Armando Spataro. A confermare i forti legami esistenti fra territorio e forza armata i gonfaloni della Città di Torino, medaglia d’oro al valor militare, e della Regione Piemonte schierati dinanzi al reparto di ufficiali frequentatori ed alla fanfara della Brigata alpina “Taurinense”. Il Gen. Ruggiero nel suo intervento ha posto l’accento sulla crescente internazionalizzazione degli studi militari e sulla sempre più efficace sinergia fra istituti di formazione e mondo accademico. “Elementi decisivi” ha detto l’alto ufficiale “per consolidare l’immagine di una realtà utile alla collettività ed efficiente”. Il Gen. Berto, orgoglioso per il nuovo incarico ha espresso il proprio entusiasmo per questa nuova sfida umana e professionale. Il Comandante del Vertice d’Area, Gen. Battisti, ha ricordato che i comandanti sono “portatori di valori positivi che non necessariamente coincidono con le mode del momento. Una ragione per la quale è necessario avere il coraggio di agire, se necessario anche controcorrente”. In un messaggio fatto pervenire al Comandante dell’Istituto il sindaco Piero Fassino ha stigmatizzato il ruolo centrale della formazione militare nel sistema culturale cittadino, a fianco degli atenei e degli organismi internazionali. Una missione cruciale, quella del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, la cui portata va di pari passo con l’importanza di una città scelta dalle Nazioni Unite anche per le caratteristiche di innovazione e ricerca che da sempre contraddistinguono l’identità culturale subalpina. Il Generale Ruggiero, il prossimo gennaio assumerà le funzioni di Vice Comandante del NATO Land Command ad Izmir (Turchia).

SANONANI XMAS HAPPY HOUR

sanonani2 bimbisanonani22L’obiettivo è aiutare i bimbi soli e le famiglie in difficoltà nell’area di Kathmandu, dove la maggior parte dei nepalesi lotta ogni giorno per sopravvivere, senza casa, senza cibo e in condizioni sanitarie drammatiche, che si sono ulteriormente aggravate in seguito all’ultimo terremoto

 

Si terrà mercoledì 16 dicembre, presso la Plurimax (Via Stampatori 21), il primo SANONANI XMAS HAPPY HOUR: un brindisi natalizio un po’ diverso dal solito, che ha il merito di unire il tradizionale rito dello scambio di auguri a un momento di riflessione più profonda sul progetto di Sanonani Onlus, che ha visto la luce all’inizio del 2015 grazie a Barbara Luboz, Marco Camandona, Adriano Favre, Maria Laura Bornaz, Lara Dulicchio, Paola Denarier, Andrea Bo e Fausta Bo.

 

Sanonani – che in nepalese significa “piccolo bambino” – nasce con l’obiettivo di aiutare i bimbi soli e le famiglie in difficoltà nell’area di Kathmandu, dove la maggior parte dei nepalesi lotta ogni giorno per sopravvivere, senza casa, senza cibo e in condizioni sanitarie drammatiche, che si sono ulteriormente aggravate in seguito all’ultimo terremoto che ha flagellato la regione.  Non si tratta solo di belle parole; in pochi mesi, infatti, questa Onlus si è messa in moto, e sta realizzando il sogno della “Sanonani House”: una vera e propria casa famiglia dove i più bisognosi potranno trovare un pasto caldo, un letto e tutto il sostegno necessario.

 

Ovviamente mettere in piedi un progetto di questa entità non è facile, perché oltre ai contributi economici, che certo sono fondamentali, fin da subito è stato chiaro il bisogno di competenze specifiche, come muratori, imbianchini, elettricisti e chiunque fosse in grado di dare un aiuto concreto per realizzare l’edificio. Per questo, a partire dal mese di settembre, in quella che presto diventerà la casa famiglia, si alternano volontari che, con grande entusiasmo e determinazione, mettono a disposizione la loro professionalità e, soprattutto, la loro buona volontà.

 

Tra coloro che hanno preso parte ai lavori, c’è Giovanni Pollino, ideatore del SANONANI XMAS HAPPY HOUR: “Sono venuto a conoscenza di questa realtà grazie a uno dei fondatori di Sanonani, e a ottobre ho deciso di partire, come forma di restituzione del debito di gratitudine nei confronti delle cose che la vita mi ha regalato. È stata un’esperienza incredibile, che sicuramente rifarò, perché mi ha arricchito moltissimo. Non ci si può rendere conto di quale situazione vivano i nepalesi finché non la si tocca con mano; per questo penso che sia importante diffondere il progetto, perché aiutare Sanonani, anche solo con un piccolo contributo, significa iniziare a costruire un futuro per molti bimbi e per le loro famiglie!”.

 

Da qui, l’idea di questo Christmas Party un po’ fuori dagli schemi che, assicura Pollino, sarà solo il primo di una lunga serie di eventi volti a far conoscere e sostenere Sanonani. Stay tuned e… Namasté!

 

Claudia Caci

 

TORNA LA GRANDE FIERA DEL MIELE

miele1 A Torino dal 19 al 20 dicembre

 

In Piazza Carlo Felice da Piazza Lagrange fino all’angolo con Piazza Paleocapa e in Via Roma fino all’angolo con Via Gramsci

 

Torna nel centro di Torino la Grande Fiera del Miele e Mercatino dei Prodotti Tipici organizzata dall’ Associazione Produttori Agripiemonte miele. Vetrine colorate, negozi aperti al pubblico, luci d’artista, dolci suoni natalizi e sapori delicati sono solo alcuni particolari della cornice nel centro di Torino in cui si realizza la settima Grande Fiera del Miele. L’Associazione produttori Agripiemonte miele è lieta di presentare questa edizione particolarmente ricca di appuntamenti e di sorprese per i visitatori. Giunta alla sua settima edizione, la Grande Fiera del Miele che, nelle passate edizioni, ha attirato oltre 40.000 visitatori, presenta anche per questa edizione una ricca e curata selezione degli espositori. Protagonista assoluto il miele piemontese, senza dimenticare le altre regioni italiane. Saranno presenti come sempre gli apicoltori piemontesi con il marchio MielAlpi, non mancheranno, in rappresentanza dei mieli italiani, gli apicoltori ospitati da altre 2 regioni, infatti presenti apicoltori provenienti dall’Abruzzo e dalla Sicilia. La cornice della Fiera è, dunque, il centro in Piazza Carlo Felice da Piazza Lagrange fino all’angolo con Piazza Paleocapa e in Via Roma fino all’angolo con Via Gramsci.

 

La qualità del miele proposto in fiera viene garantita dal marchio MielAlpi marchio di garanzia creato e registrato dall’Associazione Produttori Agripiemonte miele per garantire genuinità e qualità. Il marchio MielAlpi garantisce un miele ottenuto nel massimo rispetto delle qualità naturali che vengono mantenute attraverso un semplice processo di estrazione. “Lo scopo della manifestazione è quello di presentare al pubblico il prodotto miele, in particolare quello piemontese, senza però dimenticare il miele italiano – spiega il Presidente di Agripiemonte miele Rodolfo Floreano – Solo attraverso una corretta informazione, corredata di dimostrazioni “dal vivo” e di percorsi che “educano all’assaggio” e al riconoscimento dei mieli di qualità, sarà possibile promuovere il prodotto e permettere al miele di entrare a pieno titolo nel paniere del consumatore medio del nostro Paese.  Vorrei ringraziare – conclude Floreano – l’Assessore al Commercio del Comune di Torino, Domenico Mangone, che ha creduto in noi permettendoci nuovamente di organizzare la fiera nel centro della città”.

 

Inoltre come di consueto troveremo espositori con i “Prodotti del Paniere” della Provincia di Torino che rappresentano i prodotti agroalimentari tipici del territorio perché legati a tecnologie di produzione precise, nate da una tradizione che utilizza solo materie prime locali. Ricco il programma con molti appuntamenti ed iniziative, educazione all’assaggio del miele tenuta da esperti in analisi sensoriale del miele iscritti all’Albo, degustazioni gratuite di miele in abbinamento con i prodotti tipici del territorio ( salumi, formaggi, biscotti, ecc.) dimostrazioni dal vivo di smielatura.

 

IL PROGRAMMA

 

SABATO 20 DICEMBRE

Alle ore 9.30 prevista l’apertura della Fiera con Inaugurazione ufficiale alla presenza delle Autorità prevista per le ore 11.00. Tanti gli appuntamenti, presso il padiglione di piazza Lagrange dalla presentazione di degustazioni gratuite di miele e prodotti tipici , alla dimostrazione pratica di smielatura con distribuzione di opuscoli informativi sul miele del Piemonte, sulle sue qualità e sulle sue applicazioni in cucina. Gadgets ed assaggi gratuiti di prodotti trasformati con il miele.

Dalle ore 15 alle ore 17 all’interno del padiglione in Piazza Lagrange degustazioni gratuite delle svariate tipologie di miele piemontese in abbinamento con i prodotti tipici del territorio, mentre alle ore 17 si potrà assistere all’affascinante dimostrazione dal vivo della pratica di smielatura con un viaggio per scoprire il fantastico mondo delle api. Tutti i corsi di degustazione e le dimostrazioni di smielatura sono gratuiti e saranno curati dai tecnici apistici di Agripiemonte miele.

La chiusura della Fiera è prevista per le ore 19.00.

 

DOMENICA 21 DICEMBRE

Alle 9.30 prevista l’apertura della Fiera.

Alle ore 11 presso il padiglione di piazza Lagrange il primo appuntamento con la smielatura dal vivo e con il viaggio alla scoperta delle api.

Dalle ore 15.00  in poi le degustazioni gratuite.

Alle ore 17 si assiste nuovamente al processo di smielatura dal vivo.

Tutti gli eventi saranno gratuiti.

Alle 19 è prevista la chiusura della Fiera.

 

LA PRODUZIONE 2015

Annata anomala per l’apicoltura italiana. Lo sviluppo positivo delle famiglie e un avvio vegetazionale strepitoso per le piogge insistenti e per l’inverno mite lasciavano prevedere raccolti eccezionali su tutta la Penisola, dai millefiori primaverili all’acacia al Nord, agli agrumi del Sud e della Sicilia. Le fioriture infatti si sono presentate puntuali e abbondanti ovunque, ma senza produrre i risultati attesi. Ciò non significa che i raccolti siano stati ovunque scarsi. L’andamento meteorologico, con un’alternanza micidiale di pioggia, vento e caldo improvviso, è intervenuto pesantemente, producendo perdite consistenti, ma soprattutto causando una enorme differenziazione dei raccolti, sia in positivo sia in negativo. Il raccolto dell’acacia è complessivamente soddisfacente ma, incredibilmente, questo miele tipico dal Nord prealpino all’alta Toscana, quest’anno si è prodotto al Centro-Sud, con punte in Campania, Molise, Lazio, Basilicata e Calabria, mentre intere importanti aree molto vocate del Nord, come l’Astigiano, sono rimaste a zero o poco più. Infatti per quanto riguarda la nostra regione grandi aspettative erano state riposte nel raccolto dell’acacia per il clima favorevole che stava caratterizzando il periodo di fioritura. Tuttavia, i raccolti hanno ottenuto un risultato mediamente inferiore alle attese (10-20 kg/alveare) e molto variabile nelle diverse zone, con penalizzazione più o meno grave di tutta la parte occidentale della regione.

 

PROPRIETA’ DEL MIELE

Come alimento il miele può essere visto come una fonte di zuccheri semplici e per questo è un cibo altamente energetico e dolcificante.  Il miele è formato quasi esclusivamente da zuccheri: questi infatti rappresentano dal 95 a più del 99% della sostanza secca e gli zuccheri semplici, fruttosio e glucosio, ne costituiscono la maggior parte (85-95%), generalmente con prevalenza del primo. Le proprietà fisiche e nutrizionali del miele sono dovute in gran parte a questa composizione e, in particolare, all’alto contenuto in fruttosio. La ricchezza del fruttosio conferisce al miele alcune proprietà che gli altri alimenti dolci non hanno. Il miele essendo ricco non solo di zuccheri ma anche di enzimi, proteine, vitamine, e sali minerali, si può considerare un alimento dall’alto valore nutritivo e biologico adatto, pertanto, all’alimentazione di tutta la famiglia.

Il programma completo è disponibile sul sito www.apicoltoreitaliano.it