redazione il torinese

GRASSE RISATE, LACRIME MAGRE: giovedì 28 gennaio

CONCORDIA LOGOTORINESE XX

 

 

 

 

 

INFORMAZIONE COMMERCIALE

 

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per Giovedì 28 Gennaio 2016, ore 21 al Teatro Concordia di Venaria.

TITOLO: GRASSE RISATE, LACRIME MAGRE

 

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Coupon valido per 2 biglietti al costo di 1 (€.10,00)

per Giovedì 28 Gennaio 2016, ore 21 al Teatro Concordia di Venaria.

 

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Uomo muore intossicato dal monossido della stufa

vigili fuoco soccorsi Il cadavere è stato trovato da un amico

 

E’ stata disposta l’autopsia sul corpo di un cittadino romeno di 43 anni, Nicolae Chirivan, che è morto a Giaveno, intossicato per il  monossido di carbonio emesso dalla stufa di casa. Il cadavere è stato trovato da un amico, entrato in casa sfondando una finestra dopo essere stato avvisato dall’ex moglie, che da ore non riusciva a contattarlo. I carabinieri sono  intervenuti sul posto con i vigili del fuoco.
 

Per le firme "tarocche" delle elezioni regionali una valanga di richieste di parte civile

chiampa manifestotribunale sera

Dieci le richieste di rinvio a giudizio che riguardano politici, funzionari di partito e semplici attivisti Pd

 

AGGIORNAMENTO Respinta per mancanza di legittimazione, la richiesta di costituzione di parte civile della Lega Nord. Accettate invece le altre richieste, compresa quella di Roberto Cota, però come semplice cittadino e non in veste di segretario della Lega Nord. Le parti civili ammesse sono in venti. L’udienza preliminare aggiornata al 12 febbraio

 

Nella vicenda delle cosiddette  firme “tarocche” per le Regionali sono in tutto 19 le richieste di costituzione di parte civile presentate al Palagiustizia, all’udienza preliminare per le presunte irregolarità nella raccolta di sottoscrizioni a favore di alcune liste a sostegno della candidatura di Sergio Chiamparino. Tra le richieste spiccano quelle degli esponenti leghisti Roberto Cota (la cui legislatura finì in anticipo proprio per una analoga vicenda) e Patrizia Borgarello: è stata proprio lei con il suo ricorso al Tar a dare il via al procedimento amministrativo sul quale incombe la sentenza del Consiglio di Stato. Il giudice è Paola Boemio, che  si è riservata la decisione sull’accoglimento delle parti civili. Dieci le richieste di rinvio a giudizio che riguardano politici, funzionari di partito e semplici attivisti Pd. L’accusa sostiene che si tratta  di firme fasulle, autenticazioni irregolari, con interi elenchi di sottoscrizioni firmati da un’unica calligrafia in pochissimi giorni, dal 22 al 25 aprile 2014. Il tutto dovuto alla fretta per vidimare le candidature in tempo. Gli avvocati degli imputati hanno chiesto che si rinvii di una decina di giorni in attesa del  Consiglio di Stato.

 

(Foto: il Torinese)

Le Unioni Montane nello Statuto regionale

concerto in montagnaIl provvedimento, approvato in prima lettura lo scorso 11 novembre, prende atto che nella legislazione piemontese non ci sono più le Comunità Montane

 

L’Assemblea regionale ha approvato in seconda lettura all’unanimità, il 19 gennaio, la modifica statutaria che sostituisce, nella Carta fondamentale della Regione, le Comunità Montane con le Unioni montane e le forme associative comunali. Il provvedimento, approvato in prima lettura lo scorso 11 novembre, prende atto che nella legislazione piemontese non ci sono più le Comunità Montane.

 

In particolare, l’articolo 1 della legge modifica il comma 2 dell’articolo 3 dello Statuto, identificando nelle Unioni montane e nelle forme associative comunali, oltre che nelle Province e nei Comuni, i destinatari della collaborazione istituzionale finalizzata alla realizzazione di un coordinato sistema delle Autonomie locali.

 

L’articolo 2 modifica il comma 2 dell’articolo 4 dello Statuto disponendo la necessità del raccordo tra gli strumenti di programmazione della Regione, delle Province, dei Comuni, delle Unioni montane e delle forme associative comunali.

 

L’articolo 3, che modifica il comma 2 dell’articolo 8 dello Statuto, ribadisce la specificità dei territori montani e  collinari, individuati quali destinatari di specifiche politiche di intervento, ed individua nelle forme associative montane e collinari il livello ottimale di gestione di tali misure di sostegno.

 

Infine, l’articolo 4 modifica l’articolo 97 dello Statuto, affermando il ruolo della Regione quale promotore dei rapporti con i Comuni, le Province le Unioni montane e le forme associative comunali.

 

www.cr.piemonte.it

Il crocifisso è salvo: resta in Comune

sala rossa palazzo civicoContrario a togliere il simbolo religioso anche il sindaco Piero Fassino

 

Il Crocefisso resta esposto in Sala rossa, grazie al voto di  25 consiglieri che si sono opposti alla delibera presentata da Silvio Viale (Pd e storico Radicale), Vittorio Bertola (Movimento 5 Stelle) e Piera Levi Montalcini (gruppo misto di maggioranza) . Contrario a togliere il simbolo religioso anche il sindaco Piero Fassino. Il centrodestra ha votato contro la delibera, la maggioranza si è divisa: chi ha votato  il ‘no’ e chi non ha partecipato al voto, o è uscito dall’aula. Secondo l’associazione radicale Adelaide Aglietta -“il Comune di Torino ha scelto un arroccamento su posizioni clericali e conservatrici. Un’offesa alla laicità”.

La via delle stelle del cinema sotto la Mole

mole tricoloreVia Montebello, sede del Museo del Cinema, diventerà come la celebre Walk of Fame di Los Angeles

 

La proposta, presentata dal capogruppo dei Moderati Dario Troiano, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale con l’approvazione del sindaco Piero Fassino. Via Montebello, sede del Museo del Cinema, diventerà come la celebre Walk of Fame di Los Angeles. Sarà dedicata però solamente alle stelle torinesi e ai personaggi che hanno fatto la storia del cinema  sotto la Mole. Come per la ‘via delle stelle’, a Bologna, diventata il tempio del jazz, anche la nostra città potrà ricordare, nelle modalità che verranno definite dalla commissione Toponomastica di Palazzo civico, i ‘grandi’ del cinema dal secolo scorso ad oggi.

Il clima pazzo porta smog a livello viola a Torino e siccità nei comuni piemontesi

cielo torinopalatina cielo2Nella stazione sciistica di Prato Nevoso, nelle valli Monregalesi, l’acqua per gli impianti di innevamento artificiale è stata trasportata dalla pianura con apposite cisterne

 

Dopo una tregua di qualche settimana lo smog in Piemonte, per l’assenza di vento e piogge, torna ai livelli di guardia. Da ieri l’area rossa, con concentrazioni di inquinanti tra i 50 ed i 100 microgrammi al metro cubo ha riguardato la maggior parte della regione. Per questo weekend l’Arpa – agenzia regionale per l’ambiente indica un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria in quattro zone: Torino e l’hinterland metropolitano e le aree urbane di Novara, Vercelli ed Alessandria, che saranno viola, il colore associato sui bollettini di vigilanza meteorologica ad un tasso di inquinamento dell’aria che supera i 100 mcg/mc. All’inquinamento si aggiunge la siccità che rende difficoltosa l’erogazione dell’acqua potabile in alcuni comuni del Biellese e del Cuneese. Nella stazione sciistica di Prato Nevoso, nelle valli Monregalesi, l’acqua per gli impianti di innevamento artificiale è stata trasportata dalla pianura con apposite cisterne.

Piemonte secondo nella classifica delle truffe agli anziani

anziani panchina

 La triste graduatoria è guidata dall’ Emilia Romagna

 

Nella graduatoria nazionale delle truffe agli anziani il Piemonte è secondo. La triste classifica è guidata da Emilia Romagna (642), seguono Piemonte (616) e Liguria (613), ultima chiude la Basilicata (144). A rendere nota la situazione dei  reati e anziani  e’ il Centro studi di Confartigianato, su dati del Ministero dell’Interno e dell’Istat.

Willie Peyote, l'educazione sabauda del torinese Doc

peyotr 2La nostra intervista prima del concerto di lancio del nuovo disco

 

Venerdì 22 gennaio, il Cap 10100 di Corso Moncalieri ha ospitato il concerto di lancio del cd “Educazione Sabauda” di Willie Peyote, il cui riscontro è stato entusiastico e ha garantito il sold out. Subito prima, la nostra intervista:

 

Allora, partiamo dall’inizio: come hai cominciato a scrivere?

Sai che non lo so quando esattamente ho cominciato? Mi ricordo però quando ho scritto per la prima volta qualcosa che mi è piaciuto sul serio! Avevo circa diciotto anni, ed era una brutta serata; rientravo a casa da una brutta esperienza e ho scritto direttamente in macchina, di getto, ho buttato giù quelle righe, e mi piacevano, erano fighe! Però ho pensato anche che era un peccato, che la cosa già partiva male, nel senso che, ho avuto poi il dubbio spesso, riesco a scrivere solo quando sto male, e diventa un po’ una gabbia, significa che per fare il mio lavoro devo star male…

 

Il mal de vivre dell’artista…

Eh, sembra una stronzata, però è assolutamente vero che nel malessere si scrive meglio, credo che accada un po’ a tutti quelli che scrivono…

 

Però adesso sei qui, con “Educazione Sabauda”: quanto ha influito Torino nella formazione del tuo cinismo e della polemica?

Beh, sicuramente ha influito molto sulla mia persona, però avrei detto più su altri aspetti: sulla sobrietà, sulla non voglia di apparire troppo…su quel non voler andare mai sopra le righe, che poi non sembra da quello che scrivo, ed è comunque parte del controsenso infinito che credo di essere; sul cinismo, direi più la città che non l’educazione sabauda, perchè la mia famiglia non è così cinica e negativa; Torino è bella ma austera, un po’ distaccata, ecco. Però poi quando la conosci meglio è molto accogliente…solo che è un po’ freddina. Eh, io sono molto freddo, di primo acchito: non mi piace molto il contatto fisico, sarà un po’ una cosa della mia famiglia, cioè, io e mio padre ci abbracciamo molto raramente, magari quando torna dalle trasferte ci stringiamo la mano…Che poi ci vogliamo un bene dell’anima, mio padre è nel mio disco ed è una delle più grandi soddisfazioni che la musica mi ha dato fino ad oggi, però ci è difficile esternarlo…

 

Da Torinese doc!

Esatto! L’ho chiamato educazione sabauda anche per reiterare il fatto che sono uno dei pochi torinesi torinesi rimasti…e non perchè sia un vanto, è solo parte di me, ma è quasi strano per gli altri; diciamo che in qualche modo avvalora ulteriormente la teoria dell’eccezione: l’ho scritto anche in una canzone apposta (Peyote 451 L’eccezione), con cui ho voluto dare la mia definizione di me.

 

Bene, e invece, prospettive per il futuro?

Prospettive per il futuro? Non lo so, e la cosa comincia a preoccuparmi, perchè sono in un’età in cui bisognerebbe cominciare ad avere qualche programma…è che non mi sono mai piaciute le aspettative, ho sempre avuto paura a crearmene temendo potessero essere disattese, però cerco di lavorare bene, al meglio delle mie possibilità, in modo che se andasse male non possa recriminarmi di non aver fatto abbastanza! Credo che però, il lavoro paghi: aveva ragione Frank che mi ha incentivato a licenziarmi, perchè certe cose vanno fatte a tempo pieno, mentre io invece avevo un po’ di paura…però aveva ragione lui, bisogna lavorare sul serio, e la musica è un lavoro, diverso, ma è un lavoro!

 

L’ultima domanda: c’è una domanda che hai sempre voluto ti ponessero e non ti hanno mai chiesto?

Eh, avere la risposta perfetta e non poterla dare! Però in realtà no, non c’è nulla che vorrei che mi chiedessero, perchè non c’è nulla che vorrei raccontare che non abbia già fatto nei testi!

 

Veronica Bosco

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in visita a Torino

esercito sme3esercito sme1esercito sme2 Il Gen. Errico ha espresso la propria soddisfazione per i traguardi conseguiti dall’Istituto di studi militari più antico d’Europa nella formazione di base ed avanzata del personale militare della forza armata

 

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, ha visitato  il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Accolto a Palazzo dell’Arsenale dal Comandante dell’Istituto, Gen. D. Claudio Berto, il Gen. Errico ha reso omaggio alla Bandiera decorata di medaglia d’argento al valore militare ed ha assistito ad un briefing sulle attività in corso e i principali progetti futuri del Comando. Nel corso della mattinata il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha tenuto una conferenza rivolta ai quadri ed ai frequentatori sui temi “Linee evolutive dell’Esercito Italiano”, “Leadership e arte del comando”. Nel lasciare Palazzo Arsenale il Gen. Errico ha espresso la propria soddisfazione per i traguardi conseguiti dall’Istituto di studi militari più antico d’Europa nella formazione di base ed avanzata del personale militare della forza armata. Una missione delicata, condotta all’insegna di principi quali osmosi culturale con l’università, internazionalizzazione degli studi e culto per le tradizioni, che dalle Regie Scuole Teoriche e Pratiche di Artiglieria e Fortificazioni del 1739 sono giunti immutati sino ai giorni nostri. Attualmente frequentano la Scuola di Applicazione di Torino gli ufficiali del 193° corso “Valore”, del 194° “Coraggio”, del 195° “Impeto” ed i capitani del 141° corso di Stato Maggiore.

 

 www.esercito.difesa.it