redazione il torinese

DECENNALE OLIMPIADI, STAFFETTA DEI CONTRO-TEDOFORI DI FRATELLI D'ITALIA

CARTINA-OLIMPICAmoi1LE OLIMPIADI DEL DEGRADO A TORINO! CONCLUSIONE AL VILLAGGIO OLIMPICO EX MOI 
 

 Riceviamo e pubblichiamo 

 

<<La festa da 300.000 euro del decennale delle Olimpiadi invernali del 2006 non riuscirà a nascondere il degrado della Torino del 2016, come spera il Sindaco Fassino: domani mattina, proprio durante lo svolgimento della staffetta ufficiale, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale organizza una contro-staffetta con i nostri tedofori muniti di fiaccola olimpica simbolicamente spenta, con tappe significative nei luoghi più rappresentativi dei tanti problemi di Torino>> annunciano Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Capogruppo FDI-AN in Comune di Torino e in Regione Piemonte, che spiegano:moi scontri1

<<Domattina  alle 7 partenza dalla “croce di San Salvario” il cuore della mala-movida di via Saluzzo angolo via Baretti, poi in piazza Solferino dove l’Atrium di Giugiaro gettato nella spazzatura ha lasciato il campo alla griglia selvaggia del finto Mercato Olimpico, fino allo spaccio di droga del Ponte Mosca in Borgo Aurora, poi verso il mercato prima ferito da Urban ora minacciato dalla Bolkestein in piazza Foroni a Barriera, fino al mercato di piazza della Vittoria colpito dall’abusivismo dei “vu cumpra’”, all’Ospedale Maria Vittoria assediato dai parcheggiatori abusivi, poi in corso Agnelli dove la sosta selvaggia dello Stadio Olimpico impedisce di parcheggiare ai moi2residenti, fino ai cancelli di FCA Mirafiori impantanata nelle infinite cassa integrazioni in attesa delle nuove linee che non partono mai … Tappa conclusiva: il ghetto delVillaggio Olimpico ex MOI presso le residenze universitarie che il centrosinistra sta per chiudere e abbandonare all’ennesima occupazione, dove terremo una conferenza stampa

“TORINO 2016, LA DESTRA È PRONTA”
SABATO 27 FEBBRAIO
ORE 12.30
VIA GIORDANO BRUNO 191 – TORINO

Follia omicida al bar: ammazza di pugni pensionato per una sigaretta accesa

carabinieri auto I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio Vito Salvatore Di Dia, di 62 anni

Una vicenda tragica e assurda. Il cliente di un bar di Torino in strada del Fortino ha preso a pugni e calci  un altro avventore durante una lite per futili motivi, fino ad ucciderlo. I carabinieri hanno arrestato per l’omicidio Vito Salvatore Di Dia, di 62 anni. La vittima si chiamava Raffaele Carretta, 70 anni ex sottufficiale dell’Arma. La sua “colpa”, quella di entrare nel bar con la sigaretta accesa. L’assassino si era allontanato dopo l’accaduto ed è stato rintracciato solo in serata.

Le attività 2016 di Infine Onlus

L’associazione propone progetti di condivisione e supporto alle persone in lutto, ai familiari di malati di Alzheimer e altre forme di demenza senile, a chi fatica ad accettare di invecchiare, a chi ha paura di morire, a chi convive con malattie croniche e degenerative

anziani2

 

Nata nel 2014 dalla ventennale esperienza di tanatologa di Marina Sozzi, Infine Onlus è un’associazione che offre sostegno alle persone nelle fasi critiche dell’esistenza, e in particolare nel periodo della terza e quarta età, nell’esperienza della malattia, della morte e del lutto. Propone progetti di condivisione e supporto alle persone in lutto, ai familiari di malati di Alzheimer e altre forme di demenza senile, a chi fatica ad accettare di invecchiare, a chi ha paura di morire, a chi convive con malattie croniche e degenerative.Infine Onlus si propone di utilizzare strumenti innovativi per affrontare le sue tematiche rivolgendosi a un pubblico vasto.Nell’ambito della bioetica Infine Onlus resta aderente alla clinica e all’analisi di casi concreti;Per l’elaborazione del lutto applica la metodologia dei Gruppi di Auto Mutuo Aiuto (A.M.A.), affiancati da supervisione psicologica e da periodiche proposte culturali ai partecipanti.La divulgazione dei temi del morire, del lutto e della vecchiaia avviene in prevalenza mediante le tecniche della democrazia partecipata, e usufruendo delle modalità tipiche delle arti performative.

LE ATTIVITA’ IN PROGRAMMA

Palestra per la mente: invecchiare in salute. Incontri di stimolazione cognitiva per gli anziani.Un laboratorio in cui si allenano le funzioni cognitive con particolare riferimento all’attenzione, alla memoria e al linguaggio attraverso esercizi semplici e divertenti svolti in gruppo.presso la Circoscrizione 7, in corso Belgio 38 tutti i giovedì a partire dal 25 febbraio.Prendi l’Alzheimer per mano. Gruppi di sostegno per familiari di pazienti con Alzheimer e demenze Infine Onlus offre ai familiari dei pazienti con demenze o malattia d’Alzheimer gruppi condotti da un neuropsicologo. Il congiunto malato che nello stesso orario e luogo può usufruire di gruppi di stimolazione cognitiva condotti da una neuropsicologa. Presso la sede di Infine Onlus ogni sabatoGruppi di Auto Mutuo Aiuto per il lutto Attività di supporto e condivisione rivolte a chi vive un lutto. Ogni lunedì presso la sede Infine via Santa Giulia, 76

Convivere con la malattia Infine Onlus propone un gruppo di sostegno e condivisione alle persone che devono affrontare le difficoltà della vita con una patologia cronica. Da martedì 23 febbraio con cadenza quindicinale presso la sede Infine via Santa Giulia, 76 Possiamo invecchiare con serenità?  Un gruppo di Auto Mutuo Aiuto (AMA) che offre un antidoto al sentimento di paura o di tristezza che spesso accompagna l’invecchiare. Dal 24 febbraio e si svolge presso la sede Infine via Santa Giulia, 76 Affrontare la separazione. Un gruppo di sostegno e condivisione a chi ha affrontato o sta affrontando una separazione. Da martedì 23 febbraio con cadenza quindicinale presso la sede Infine via Santa Giulia, 76

Per informazioni e iscrizioni chiamare il numero 334.17.40.362 o scrivere all’indirizzo sostegno@infine.it.

Il BIO conviene

GARAU2IL MONDO DEL BIO / di Ignazio Garau*
Aumenta ancora la crescita dell’agricoltura biologica, cresce il mercato americano e il giro d’affari è arrivato a 80 miliardi di dollari all’anno (60 miliardi di euro)

Nei giorni dal 10 al 13 febbraio appena trascorsi, il Centro Espositivo di Norimberga si è focalizzato di nuovo interamente sul biologico, con l’annuale appuntamento del Biofach (Salone Leader Mondiale degli Alimenti Biologici) e del VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale), registrando un totale di 2.544 espositori in rappresentanza di 77 paesi, con un 8% in più di aziende presenti rispetto all’anno precedente e ben 48.000 visitatori professionali (2015: 44.624) provenienti da 132 paesi. L’ottimismo è prevalente tra gli addetti e si prevedono aumenti di fatturato in tutti i canali di vendita. In particolar modo è attesa una crescita nel dettaglio specializzato, nei negozi di cosmesi naturale e anche nell’attività di vendita online.

bio norimberga

Nel 2015, le famiglie tedesche hanno speso circa l’11% in più sul cibo e sulle bevande biologiche rispetto all’anno precedente, con un fatturato pari a oltre 8 miliardi di euro secondo il Bund Ökologische Lebensmittelwirtschaft BÖLW (National Supporting Organisation), ma in tutto il pianeta continua a crescere senza sosta la domanda di cibi biologici. Nel 2014 il giro d’affari del settore ha superato globalmente i 60 miliardi di euro e l’Europa ha ottenuto una crescita dei consumi del 7,6%, raggiungendo un volume di vendite di 26 miliardi, vicino ai 27 miliardi che si registrano negli Stati Uniti, primo mercato mondiale. La Germania rappresenta un mercato di 8 miliardi di euro, la Francia di 4,8 miliardi di euro e la Cina di 3,7 miliardi di euro. Nel 2014, il mercato bio svedese ha registrato una crescita senza precedenti, aumentando di oltre il 40 per cento le vendite, una percentuale notevole per un mercato già ben consolidato.

In Europa le superfici coltivate con il metodo dell’agricoltura biologica rappresentano il 6% del totale, con l’Italia che arriva a toccare l’11% dell superficie agricola, seconda dopo la Spagna che ha convertito al biologico 1,7 milioni di ettari (contro 1,4 milioni di ha dell’Italia). L’Italia primeggia nella coltivazione dell’ulivo e della vite, oltre che nei cereali, risultando tra i maggiori produttori al mondo. Numeri, e risultati, che dimostrano come l’agricoltura biologica sia in grado di garantire la conservazione dell’ambiente e il benessere delle comunità, raggiungendo livelli di efficienza e di convenienza economica che smentiscono le affermazioni di chi, invece, la dipingeva come un comparto inefficiente, incapace di garantire il soddisfacimento della domanda di alimenti da parte di una popolazione mondiale in crescita. Gli studi fatti dimostrano ampiamente che l’agricoltura biologica favorisce i migliori risultati in condizioni di criticità (ad es. siccità), sempre più frequenti in conseguenza dei cambiamenti climatici, considerando che è proprio il bio la miglior ricetta per contenere le emissioni di gas serra (principale causa dei cambiamenti climatici).

Anche nell’export il bio è una risorsa per l’Italia. Tra le produzioni agroalimentari Made in Italy particolarmente apprezzate all’estero, quelle biologiche sono cresciute in maniera significativa, raggiungendo nel 2014 un fatturato di 1,4 miliardi di euro. Secondo i dati forniti da Nomisma, nel segmento bio i prodotti di maggior successo all’estero sono stati l’ortofrutta (20% del fatturato in export), sostituti del latte (16%), pasta e affini (12%), carni fresche e trasformate (7%) e vino (7%). Eurispes nel suo Rapporto Italia 2016 evidenzia che è il mercato interno europeo il principale sbocco della nostra produzione bio (82% dell’export bio). Germania (24%) e Francia (20%) sono i mercati più dinamici. Ma anche l’area del Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo occupa una parte consistente dell’export (9%). Fuori dall’Europa, le quote maggiori di fatturato si registrano negli Stati Uniti (4%), Giappone (3%) e Canada (2%).

Una situazione che meriterebbe un’adeguata attenzione da parte delle istituzioni nazionali, che dovrebbero investire in maniera importante per ottenere ulteriori migliori risultati, che, come abbiamo visto, non sono solo esclusivamente economici. Eppure non è proprio così!

Le somme stanziate dalle regioni italiane per lo sviluppo del biologico variano significativamente, ma oltre all’ammontare degli stanziamenti occorre considerare la facilità di accesso agli stessi, visto che le complicazioni procedurali per il loro ottenimento sono complessivamente aumentate, comportando residui e somme non spese, che devono essere restituite all’UE.

Teatro Naturale, sito di informazione su agricoltura, alimentazione e ambiente, ha redatto una classifica della situazione della spesa preventivata dalle Regioni per l’agricoltura biologica e ha evidenziato la seguente graduatoria:

“E’ in particolare il Nord Est, insieme con la Val d’Aosta, a investire poche risorse nel biologico, misura 11, destinata al sostegno all’introduzione e al mantenimento del metodo biologico in agricoltura, all’interno dei Piani di sviluppo rurale 2014-2020.

Le risorse complessivamente stanziate da Trentino Alto Adige, Provincia di Bolzano, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia sfiorano i 21 milioni di euro, un quarto di quanto destinato dalle sole Emilia Romagna, Lazio e Toscana singolarmente.

Poche anche le risorse destinate al biologico in Veneto (21 milioni), Piemonte (25 milioni) e Lombardia (38 milioni), Liguria (12 milioni). Tutte insieme non raggiungono neanche la metà di quanto stanziato dalla Calabria (239 milioni) e superano di poco quello messo a disposizione dalle Marche (80 milioni) e dalla Basilicata (87 milioni). In proporzione il piccolo Molise, con i suoi 18 milioni, fa molto meglio del Veneto.

Maglia nera al Sud la Campania che ha destinato al biologico solo 35 milioni di euro, meno di un decimo di quanto previsto dalla Regione che investirà di più nel settore, la Sicilia con 417 milioni di euro.”

*Presidente ItaliaBio

ciao@italiabio.net

Parole in Movimento Onlus festeggia 10 anni di aiuto alle persone in crisi

Giovedì 25 febbraio in Piazza dei Mestieri l’evento per celebrare il decennale dell’Associazione

PAROLE IN MOVIMENTO

Parole in Movimento Onlus festeggia 10 anni di attività. L’Associazione torinese, nata nel 2006, realizza spazi di ascolto e progetti di partecipazione sociale di alta qualità, gratuiti o a costi ridotti, per le persone che attraversano momenti di crisi. In Parole in Movimento Onlus psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti, insieme a volontari e sostenitori, operano per la promozione della salute e per la prevenzione del disagio psicosociale nelle scuole, nel quartiere e all’interno di istituzioni di carattere ricreativo, aggregativo e socio-sanitario.

In occasione del decimo compleanno, dunque, Parole in Movimento ha deciso di festeggiare insieme a tutti i suoi sostenitori, che in questi anni hanno reso possibile il cammino di aiuto e assistenza dell’Associazione.

L’appuntamento è giovedì 25 febbraio, a partire dalle 19.30 in Piazza dei Mestieri per una serata di festa con cena a buffet, durante la quale saranno presentati i risultati del primo decennio di attività e i progetti futuri dell’associazione. Alla festa parteciperà anche la compagnia di musica-teatro Accademia dei Folli, che ha deciso di sostenere l’iniziativa.

L’ingresso alla cena costa 25€: parte del ricavato sarà destinata al sostegno delle attività dell’Associazione.

A Palazzo Arsenale un incontro dedicato al Generale Govone

Il volume di Franco Contaretti presentato alla Scuola di Applicazione dell’Esercito
ESERCITO BERTO LIBROESERCITO MARZANIESERCITO AULA MAGNA

Presentata nell’aula magna di Palazzo Arsenale la biografia di Giuseppe Govone, generale piemontese fra i più interessanti protagonisti della storia militare italiana del XIX secolo. Il titolo del saggio, “Al servizio dello Stato. Giuseppe Govone (1825 – 1872)” già di per sé anticipa le conclusioni di una ricerca storica puntuale e rigorosa, attraverso la quale si pone l’accento sui valori che hanno ispirato Govone nel corso della propria vita di uomo e di soldato. Ai saluti del Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Generale di Divisione Claudio Berto, e del Presidente del Centro Studi Piemontesi, Giuseppe Pichetto, è seguita una conversazione fra l’autore del saggio, Franco Contaretti, ed  il Tenente Colonnello Marcello Marzani, in servizio presso l’Istituto di studi militari. Annoverato da Piero Pieri fra gli “elementi più intelligenti e vivaci” dell’epoca, Govone fu brillante ufficiale di Stato Maggiore, ideatore di un moderno servizio informativo, acuto reporter di guerra, sagace diplomatico e ottimo comandante. L’ingresso in politica lo proiettò in un mondo inaspettatamente ostile e che, urtando con i suoi principi, lo condusse prima alla follia quindi alla morte a soli 46 anni. Alla presentazione del volume, edito nel 2015 dal Centro Studi Piemontesi e corredato dalla prefazione di Rosanna Roccia ha assistito un folto pubblico di appassionanti, cultori di storia, ed una rappresentanza di ufficiali frequentatori. Fra i presenti Fabrizio Pace, sindaco di Isola d’Asti, città natale del generale Govone. L’iniziativa si colloca nel novero dei progetti volti a migliorare ed ampliare la preparazione culturale dei giovani ufficiali dell’Esercito.

La Juve recupera e finisce 2-2 con il Bayern Monaco

I bianconeri hanno reagito. Dopo un match stentato la Juventus ha persino rischiato di vincere. Dopo le reti di  Muller e Robben, quelle di  Dybala e Sturaro

juve logo nero

Una rimonta bianconera spettacolare che ha regalato forti emozioni e un grande spettacolo ai tifosi dello Stadium. Quando la Juve sembrava ormai sopraffatta dal Bayern Monaco, in svantaggio di 2 gol, ecco che i bianconeri hanno reagito. Sembrava un match stentato e poi la Juventus ha persino rischiato di vincere. Dopo le reti di  Muller e Robben, quelle di  Dybala e Sturaro hanno messo fine alla gara sul 2-2. . Ora la qualificazione è aperta, anche se i tedeschi restano favoriti. Il prossimo 16 marzo all’Allianz Arena non sarà certo facile conquistare i quarti di Champions.

Radicali: "Mettere in rete i compensi per il grattacielo della Regione"

grattacielo r2Il Capo gabinetto dell’ente risponde a accesso civico radicale: “non sappiamo se possiamo mettere online elenco compensi dati in tre anni ai dipendenti regionali impegnati nell’opera” (1.323.552,60 euro). Chiesto un parere a Cantone. Manfredi: “la legge è chiara e non prevede intervento Anac” 
 

 Riceviamo e pubblichiamo

Il 12 febbraio 2016 il capo di gabinetto della Giunta Regionale, Dott. Luciano Conterno, ha risposto all’ “accesso civico” presentato da Giulio Manfredi (Radicali Italiani), con la quale si rinnovava la richiesta (già presentata al Responsabile della Trasparenza della Regione Piemonte) di pubblicare online le determinazioni (con allegati elenchi nominali e relativi importi) inerenti gli incentivi assegnati ai dipendenti regionali impegnati nella realizzazione della “Sede Unica” della Regione Piemonte; per la precisione, le determinazioni dirigenziali n. 1001 (DB0700-ST0701) del 28/11/2012, n. 70 (SB0100 STS102) del 8/11/2013 e n. 161 (SB0100-STS102) del 25/11/2014 nonché eventuali altri provvedimenti relativi alla fattispecie lingotto grattacieloindicata, ai sensi dell’art. 18 del D. lgs. 14 marzo 2013, n. 33. L’importo totale delle tre determinazioni è pari a 1.323.552,60 euro.

Il Dott. Conterno non ha accolto né rigettato l’“accesso civico” radicale ma ha preso tempo, avendo richiesto (il 28 ottobre 2015) un parere all’Autorità nazionale Anticorruzione sulla natura dei compensi incentivanti dopo che la Cisl/Funzione Pubblica aveva richiesto gli stessi provvedimenti con un “accesso agli atti”, ai sensi della L. 241/90.

Giulio Manfredi :” Il testo dell’art. 18 del D. lgs. 33/2013 è chiaro e la legge sulla trasparenza non contiene alcuna previsione di interventograttacielo r4 dell’Autorità nazionale Anticorruzione. La CISL/Funzione Pubblica ha fatto un accesso agli atti ed ha ottenuto i provvedimenti senza, però, un elenco analitico da cui risulti chi ha preso quanto. Noi radicali chiediamo la pubblicazione integrale online a tutela della trasparenza della pubblica amministrazione; non ci interessa avere solo noi i provvedimenti, peraltro in versione inadeguata e incompleta.Avevo a suo tempo segnalato l’inadempienza della Regione Piemonte – stiamo parlando di provvedimenti vecchi di anni – all’Autorità nazionale Anticorruzione (segnalazione 2145 del 1/12/2015) e al Difensore Civico regionale (n. 1962 del 3 dicembre 2015), che ho risollecitato ad intervenire dopo il “NI” del Dott. Conterno della settimana scorsa”.

(Foto: il Torinese)

Quando è pronto il grattacielo della Regione? Si saprà solo entro la fine di marzo

Le tensioni sulle parcelle lievitate negli anni sono ormai acqua passata e tra Fuksas e il governatore Sergio Chiamparino è pace conclamata da qualche mese. Reschigna ha fatto il punto sullo stato dei lavori, interrotti dopo la messa in liquidazione di Coop Sette, la società capofila della Ati che si è aggiudicata la costruzione dell’opera

grattacielo r1

Tra inchieste, polemiche e ritardi, a che punto è il palazzo unico, la Torre denominata proprio “Unica”,  progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas per riunire tutti gli uffici regionali, oggi sparsi per Torino? L’occasione per parlarne è venuta in Consiglio regionale, dove il vicepresidente  della Regione Aldo Reschigna ha risposto all’interrogazione del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi.

grattacielo r4Le tensioni sulle parcelle lievitate negli anni sono ormai acqua passata e tra Fuksas e il governatore Sergio Chiamparino è pace conclamata da qualche mese. Reschigna ha fatto il punto sullo stato dei lavori, interrotti dopo la messa in liquidazione di Coop Sette, la società capofila della Ati che si è aggiudicata la costruzione dell’opera.

“E’ in corso una trattativa con le parti per risolvere gli ultimi nodi rimasti da sciogliere, entro metà marzo sapremo con sicurezza la data precisa sulla ripresa dei lavori”, ha spiegato Reschigna. Dal momento della ripresa sono necessari 195 giorni per concludere l’opera e avviare il trasferimento dei dipendenti. Da parte nostra sono in corso di valutazione i risultati delle gare sulla fornitura delle dotazioni informatiche e degli arredi; saremo in grado di entrare nel palazzo appena ci verrà consegnato”.grattacielo r2

Per quanto riguarda la realizzazione dell’asilo nido all’interno della nuova struttura, il Vicepresidente ha motivato la decisione di sospenderne la realizzazione “con l’assenza di un bisogno reale, in un numero tale da giustificare il servizio, da parte del personale regionale. Anche alla richiesta di quale necessità del servizio ci sia da parte degli abitanti della zona, rivolta ai servizi comunali, è stata data risposta negativa. Non è escluso che una volta realizzata la Città della salute e la domanda del servizio dovesse crescere, se ancora disponibile lo spazio, non si possa arrivare all’insediamento dell’asilo nido”.

lingotto grattacieloSulla bonifica dell’amianto nell’area dell’ex Avio, Reschigna ha precisato che “la bonifica è in corso secondo i paramenti definiti dal piano approvato dalla conferenza dei servizi, sotto la stretta sorveglianza di Arpa e Asl. Nelle aree circostanti il palazzo non sono comunque presenti cumuli con materiali inquinanti che possano mettere a rischio la salute dei cittadini residenti e dei futuri ospiti del palazzo stesso”.

“Chiediamo alla Regione di fare di tutto affinché i lavori riprendano a fine marzo e non si rinvii ulteriormente, affinché il piano di dismissione dei locali in affitto abbia seguito – questo l’auspicio del consigliere Grimaldi. – Chiediamo inoltre che si mantenga aperto il confronto tra Regione, città di Torino e rappresentanze sindacali sul tema dell’asilo, anche in vista del progetto definitivo della Città della Salute.”

(Foto: il Torinese)

Giovanni Polli e i primi esperimenti di cremazione

CREMAZIONE36“Tutto ha origine e tutto ritorna nel fuoco”

 

Villa “Solitudine”, immersa in un vasto parco, si trova nel tratto di litoranea che passa da Oggebbio, località  sulla sponda piemontese dell’alto lago Maggiore, a quindici chilometri dal confine con la Svizzera. E’ lì che viveva il personaggio più famoso del comune rivierasco, il  professor Giovanni Polli che nel 1876 effettuò la prima cremazione umana in Europa al cimitero monumentale di Milano. Nato ad Oggebbio il 1° ottobre 1812, Polli si laureò in medicina e chirurgia a Pavia. Fu professore di chimica all’Istituto Tecnico Superiore di Milano e membro anziano del Reale Istituto Lombardo di Scienze e Lettere. Nella sua carriera di medico e ricercatore effettuò studi approfonditi sul sangue e fu il propugnatore della purificazione dei cadaveri col fuoco tanto che,  nella  sua “Villa Solitudine”, realizzò i primi esperimenti  crematori. L’illustre studioso , nel corso dell’Ottocento ( morì nel 1880) , CREMAZIONE3fu un vero pioniere della scienza medica che si distinse anche per le sue sperimentazioni con la cannabis, risultando  in assoluto uno dei primi a studiarne gli effetti e le potenzialità. Ma è stato il suo ruolo nella lotta a favore della cremazione dei cadaveri, conclusasi con l’incinerazione della salma di Alberto Keller effettuata a Milano il 22 gennaio 1876, di fatto la prima cremazione ufficiale in Italia, a consegnarlo alla storia. Quando il 23 gennaio del 1874 morì il cavalier Alberto Keller, ricco industriale di Milano, noto per le sue opere filantropiche, si apprese che nel testamento aveva disposto che la sua salma venisse data alle fiamme. A tal fine nominava esecutore testamentario proprio il  professore piemontese ,destinando  una somma notevole per gli studi sperimentali sulla cremazione. Pur non esistendo in Italia una legge che ammettesse la cremazione, il Polli, che aveva già fatto numerosi esperimenti , d’intesa  con l’ingegner Clericetti, fece costruire un tempio crematorio, (opera dell’architetto Carlo Maciachini) reso possibile dalla generosità finanziaria della famiglia Keller e dalla cessione gratuita del terreno nel Cimitero monumentale da parte del Comune di Milano. Fu quello il primo tempio crematorio costruito in Italia e nel mondo, funzionante a gas illuminante. Venne inaugurato il 22 gennaio 1876 (“ un gelido giorno di fango e neve”, secondo le cronache del tempo)  per cremare la salma imbalsamata di Keller, deceduto due anni prima. Le modalità furono in seguito descritte con precisione: dall’iniezione nel corpo (arti superiori ed inferiori, cavità toracica e cavità addominale) del liquido antisettico composto da fenolo, alcool e canfora fino alla bendatura finale con fasce inumidite. La salma , adagiata all’interno della cassa mortuaria, collocata sopra una griglia di ferro e coperta da un funereo velo, venne  sospinta nell’urna  dove 280 fiammelle a gas determinarono rapidamente la combustione. Si poté leggere nella relazione come  i primi secondi garantirono l’evaporazione dell’acqua contenuta nei tessuti del corpo e successivamente la combustione del carbone formatosi lasciando del signor Keller circa tre chilogrammi di cenere, polvere e minuscoli frammenti ossei. In quello stesso anno nacque la Società milanese di cremazione. Successivamente sorsero le prime Società di cremazione (SO.CREM.) un po’ ovunque che, nel tempo, tra mille difficoltà, ostacoli e anche divieti hanno consentito lo sviluppo della cremazione in Italia. Ad essere precisi, la prima cremazione in Italia risaliva al 1822 allorché venne cremata la salma del poeta inglese Percy Bysshe Shelley, annegato nel golfo di La Spezia. Il suo corpo fu bruciato nella spiaggia di Viareggio sopra una pira sparsa di balsami per volontà dell’amicoCREMAZIONE1 e poeta Lord Byron. Ma si trattava più di una sorta di rito che di una vero e proprio esperimento crematorio.  Alla morte di Giovanni Polli, Il Corriere del Verbano, nella sua edizione di mercoledì 23 giugno 1880,  scriveva : “ Oggebbio ha perduto, lunedì 14 corrente alle 3 pomeridiane, il suo più distinto cittadino, il chiarissimo professore commendatore Giovanni Polli…Nato il 1 ottobre 1812 da Giuseppe Polli e da Angiola De Filippi nativa di Cannobio, fin dai primi anni dimostrò grande amore agli studi ed ingegno svegliatissimo. Ancor giovane ottenne nell`Università di Pavia la Laurea in medicina e chirurgia; subito in Milano ebbe una clientela estesissima e fra le migliori famiglie patrizie, perché alla scienza univa modi affabilissimi, inspirava agli ammalati grande fiducia.…Fece studi profondi sul sangue, e ne pubblicò opere importantissime. Introdusse pel primo l`uso dei solfiti nelle malattie da fermento morbifico e con grande vantaggio. Fu promotore della Cremazione dei cadaveri. Nella sua carriera medica ebbe dal Governo e dal municipio di Milano continui ed importanti incombenti. Godeva fama di medico valentissimo in Italia e fuori. Fu fregiato di più ordini cavallereschi nostrali ed esteri”. Il rimpianto per la scomparsa emergeva potente dal testo: “…Già da molti anni in Milano ogni giovedì l`aveva destinato alle visite gratuite dei poveri, e chi scrive ebbe molte volte a vedere la via Amedei piena di ammalati, che correvano da lui per farsi visitare.  Come potrà dunque Oggebbio dimenticare il suo Polli? Ah! no, o caro Giovanni, la tua memoria sarà indelebile in quei cuori riconoscenti”. E le stesse esequie, solennemente celebrate nella cattedrale di Milano, videro “ la società di Cremazione inaugurare mestamente il suo stendardo accompagnando all`ultima dimora la salma del compianto prof. Polli.  Lo stendardo è semplicissimo , nero, ricamato in bianco e sormontato da urna cineraria d`argento, di bella fattura, che tien posto della lancia”. Ovviamente anche la salma del Polli venne cremata, così che “dell`uomo illustre non rimanevano che poche bianchissime ceneri”. Per l’esattezza la sua cremazione era la 68° eseguita in Milano dal gennaio 1876 “… tempo in cui Giovanni Polli purificava per la prima volta colle fiamme del suo crematoio la salma di Alberto Keller”.

 

Marco Travaglini