redazione il torinese

I civich salvano anziana colta da malore alla guida dell'auto

polizia municipale1Il fatto è avvenuto ieri sera in corso Sommellier

E’ stata colta da emorragia celebrale mentre stava guidando l’auto, ed è riuscita a imboccare la corsia dei tram, percorrendo una cinquantina di metri. Una pattuglia della polizia municipale ha notato la donna, un’anziana di 82 anni,  e l’ha soccorsa. E’ stata portata in ospedale dove è stata salvata. Il fatto è avvenuto ieri sera in corso Sommellier.La donna ara alla guida della sua  Lancia Musa, ma all’angolo con corso Turati ha avuto un malore. Al Pronto Soccorso del Mauriziano  i medici hanno riscontrato una emorragia celebrale.

LA SFERA DI   CRISTALLO

Al Gobetti una commedia tragico-esoterica di Giancarlo Guerreri
gobetti alterio

 

E’ una commedia che induce lo spettatore a riflettere sul concetto di Tempo, applicando alla vicenda narrata tutti i possibili paradossi e i nuovi aspetti scientifici legati a tale nozione. Sogni lucidi legati ad esperienze di vite passate, paradossi spazio-temporali e vicende umane di natura grottesca, condite con una buona dose di umorismo, sono l’essenza del Lavoro di Giancarlo Guerreri, messo in scena dalla regista Anna Cuculo e dal suo gruppo teatrale, l’”Anna Cuculo Group”.Un primo Lavoro dell’Autore torinese che esordisce al Teatro Gobetti di Torino Venerdì 26 Febbraio 2016.

Una donna, una Strega, ha il potere di agire sul tempo, comportandosi da “deus ex machina”, di tutta la vicenda. La Strega modifica la cronologia degli eventi creando evidenti disagi ai personaggi. Un grande orologio domina la zona occupata dalla Strega. Le dimensioni del Tempo e del sogno si intrecciano per creare una trama dinamica e articolata.A casa di Ermengarda, Maria, sua carissima amica, racconta di un sogno che riguarda Arturo, un loro comune conoscente.

Compare Arturo che a sua volta racconta un sogno molto realistico che sembra essere il ricordo di una vita passata, vissuta da entrambi nel ‘600.Il giorno seguente Maria torna a casa di Ermengarda e le racconta una nuova esperienza onirica che sembra essere in relazione con quella di Arturo: Ermengarda sembra molto infastidita da queste rivelazioni.

Il giorno seguente è proprio Ermengarda a fare un sogno particolare, si tratta di una rivelazione simbolica durante la quale viene divorata da una leonessa e partorita dalla stessa creatura.

Maria invita Anacleto, un suo amico che lavora nel settore funebre, esperto di sogni, affinché possa proporre un’interpretazione all’esperienza di Ermengarda.In seguito Ermengarda riceve una lettera da parte di Giulio, un giovane conosciuto in Egitto dodici anni prima, con il quale ebbe una relazione. La lettera di Giulio riporta una data di spedizione che indica che è stata spedita dodici anni prima.Ermengarda decide di realizzare una sorta di gioco rispondendo come se la loro relazione non si fosse mai interrotta e come se non esistesse quell’evidente squilibrio temporale. Giulio risponde dopo breve ma le date sulle lettere non sono compatibili con la realtà. Dopo varie vicissitudini epistolari Ermengarda, che non comprende bene se si tratti di un scherzo o di uno gioco del destino, scrive una lettera in cui dice di voler chiudere la storia con Giulio.

Giulio risponde con una mail disperata dicendole che non si rassegna e che verrà a cercarla.

Ermengarda sembra riconsiderare la cosa e si apre verso l’amore.La strega appare sconfitta, non riesce più ad agire sul tempo e cade a terra esanime. Suonano alla porta, Ermengarda si alza lentamente per vedere chi ha suonato, la strega sembra rianimarsi, tocca le lancette ma un attimo dopo muore. Ermengarda apre la porta…

 

PERSONAGGI

           

Strega: La signora del tempo che modifica gli eventi a suo piacimento         Anna Cuculo

                                     

Ermengarda: La protagonista che vive una trasformazione iniziatica         Rossana Bena

 

Maria: Amica di Ermengarda                                                           Claudia Vianino

 

Arturo: Amico di Ermengarda, ex amante di Maria                              Albino Marino

 

Anacleto: Il saggio che porta la Conoscenza                                        Roberto Briatta

 

Giulio: Interlocutore virtuale ex amante di Ermengarda (voce fuori campo)         Albino Marino

Alla scoperta del mondo! Le prime uscite del cucciolo

coscarelli cane2“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”
 Consigli cinofili di Enrico Coscarelli
 

Prendiamo un bel collarino della misura giusta ed un guinzaglio di quelli fissi, diciamo che una lunghezza standard di un metro e mezzo può andar bene.Per lui sarà tutto nuovo: gente, macchine, passeggini, grida, strombazzate, sirene, odori, altri simili, una valanga di distrazioni che per noi sono la normalità, ma per lui non ancora; questa è la fase in cui dobbiamo fargli conoscere le varie “distrazioni”

cane coscarelli

Buongiorno carissimi lettori, torniamo ad occuparci del cucciolo e trattiamo quindi le prime uscite, un momento importante perché diventerà fondamentale per tutta la vita del nostro fedele amico.

Iniziamo col dire che si può cominciare ad uscire col piccolo solo quando sarà a posto con i vaccini, in maniera da non correre il rischio che prenda qualche virus e venga compromessa la sua saluta.Dunque, prendiamo un bel collarino della misura giusta ed un guinzaglio di quelli fissi, diciamo che una lunghezza standard di un metro e mezzo può andar bene.

Per lui sarà tutto nuovo: gente, macchine, passeggini, grida, strombazzate, sirene, odori, altri simili, una valanga di distrazioni che per noi sono la normalità, ma per lui non ancora; questa è la fase in cui dobbiamo fargli conoscere le varie “distrazioni”, in maniera che non diventino fonte di stress, fobie, bensì incontri piacevoli quotidiani e tutto sta alle nostre reazioni. Dovrete essere bravi a tutelarlo facendo in modo che lui non abbia conseguenze negative ed allo stesso tempo riuscire a fargli crescere la sicurezza in se stesso.

A livello pratico, il cucciolo si dovrà abituare al collarino, quindi non preoccupatevi se inizialmente scuoterà la testa o tenterà di sfilarselo, voi siate divertenti e proseguite, chiamatelo, lodatelo, col tempo prenderà confidenza e le piacerà un sacco perché quando vedrà il collarino capirà che si andrà da qualche parte. Facilmente all’inizio sfogherà il suo stress sul guinzaglio, mordendolo, ma non dategli modo di farlo, è possibile evitare questo atteggiamento facendo sessioni brevi e portandolo fuori quando noi possiamo dedicarci interamente a lui, senza distrazioni.

Andare a passeggio con un cucciolo in centri abitati è una cosa molto difficile, non si   riesce a portare avanti una camminata fluida, ogni due metri le persone ti fermano, lo toccano, lo accerchiano, lo coccolano; poi il cane cresce, salta addosso alla gente e ci chiediamo perché.. ben venga la socializzazione con uomini, donne, bambini ed anziani, però resta importante il nostro comportamento, quindi quando si decide che si procede, non fermiamoci se il cane si impunta che vuole continuare a prendersi le coccole e fare le feste, SI VA, decisi e coerenti.

A questo mi collego dicendo fate voi strada, se il cane tira perché interessato non fatevi trascinare, cambiate direzione, poi riportatelo anche dove attratto, ma fate in modo che sia una scelta vostra, mai sua.Tenete conto di questi ultimi consigli anche per quanto riguarda la socializzazione con altri cani, ma facendo ancor più attenzione all’approccio, si avvicinano, scodinzolano, si annusano, “vogliono giocare”, lasciamoli fare, se invece i segnali non sembrano piacevoli, ringhio o coda alta ad esempio, tirate dritti, evitiamo una possibile associazione negativa e rafforziamo l’istinto alla fuga quando lo riteniamo necessario.Ultimo aspetto, ma non per importanza, sono tutti gli oggetti mobili e fissi che si possono incontrare, dipende dalla nostra reazione, il cucciolo che abbaia alle auto, che rincorre moto e biciclette, o che passa intimorito lontano da passeggini, statue, vasi o si intimorisce con rumori forti, le uniche cose possiamo fare sono quelle di proseguire come se niente fosse, e poi lodarlo con premietto o una pacca per gratificarlo, è inutile fare parole, richiamarlo, gridargli dietro, tirargli sculaccioni o ancor peggio rassicurarlo tra le proprie braccia, sarebbe solo l’inizio di problematiche.

Per il cane la passeggiata è fondamentale come per noi è la cena in famiglia, la birra con amici e l’avere una passione, può vivere anche in un appartamento di 50 mq, ma ha bisogno di sentirsi vivo.Oggi abbiamo visto sicuramente gli aspetti meno divertenti di un’uscita, ma nella prossima puntata guarderemo più da vicino come possiamo renderla davvero piacevole.

 

Enrico Coscarelli    349 65 58 270

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enrico.coscarelli87@gmail.com

Il padre di Gloria ai funerali: "Grazie a tutti, tranne al maledetto che ti ha messa qui"

rosbochgloria funeraliIl parroco: “Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”

Le indagini proseguono per cercare di comprendere tutti i dettagli di un diabolico assassinio. E, mentre i carabinieri non hanno trovato traccia dei 187 mila euro sottratti alla povera Gloria (Gabriele aveva detto che si trovavano nella cassetta di sicurezza del complice, Roberto Obert). oggi è stato il giorno dei funerali della professoressa di Castellamonte. “La vita di una persona non può essere castellamonte chiesastroncata perché un altro essere umano si è arrogato un diritto inesistente di togliergli la vita. Solamente un criminale, solo un pericoloso folle, può compiere un simile gesto. E deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite”. Sono le parole accorate e scandalizzate per l’atrocità di quanto è accaduto, pronunciate dal parroco di Castellamonte, don Angelo Bianchi durante i funerali di Gloria. Il comune del Torinese noto fino ad oggi per la tradizione della ceramica, è oggi all’onore delle cronache per un fatto drammatico. Il sindaco Paolo Mascheroni  ha proclamato il lutto cittadino. Erano centinaia i concittadini dell’insegnante presenti in chiesa e fuori in rispettoso silenzio. Messaggi di solidarietà sono giunti dal sindaco, dal procuratore della Repubblica di Ivrea Giuseppe Ferrando, del colonnello dei carabinieri Arturo Guarino a Marisa ed Ettore, gli anziani genitori della vittima. Gloria “è stata spazzata via da una violenza assurda”, ha aggiunto  il parroco. “Ringrazio tutti quelli che ci sono stati vicini. Tutti tranne quel maledetto criminale che ti ha messa qui”, ha detto Ettore Rosboch, piangendo davanti alla bara della figlia.

Dalla povera Gloria alla maestrina di Sanremo, quanti inganni nella vita di Gabriele

GABRIELE MAMMArosbochDiversi, come le personalità da lui manifestate nella vita e sui social network, i motivi che hanno portato tanti uomini e donne, – giovani e persone più anziane – a invaghirsi, se non innamorarsi di Gabriele, il 23enne reo confesso dell’omicidio della professoressa di Castellamonte

Una forte personalità, senza dubbio. Un fascino maledetto e in parte perverso, anche questo. Diversi, come le identità da lui manifestate nella vita e sui social network, i motivi che hanno portato tanti uomini e donne, – giovani e persone più anziane – a invaghirsi, se non innamorarsi di Gabriele, il 23enne reo confesso dell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch di Castellamonte. Giovanni Obert, l’amante del giovane, che potrebbe essere con i suoi trent’anni  in più tranquillamente suo padre e’ uno di questi, il più “ipnotizzato” da Gabriele, tanto da diventare protagonista (in che modo lo scopriranno gli inquirenti) nell’assassinio della povera Gloria.

 defilippi rosbochE che dire della maestra della scuola più piccola d’Italia, di Ceresole Reale, salita con i suoi unici due allievi sul palco sfavillante del festival di Sanrremo?  Marzia Lachello, 34 anni, aveva finito nel giugno del 2013 una tormentata relazione con Gabriele, allora poco più che maggiorenne. Era  finita male, con lei ricoverata  in ospedale dopo aver anche vissuto a casa di Gabriele e della madre Caterina Abbattista per sei mesi. Ci era giunta come insegnante di sostegno del fratellino di Gabriele. Allora su Facebook scriveva che al suo “ragazzo” di quindici anni più giovane di lei avrebbe dato fuoco con un accendino. I giornali oggi fanno capire che Gabriele fosse più interessato a mettere leGABRIELE MAESTRINA mani sull’azienda del nonno di Marzia che non ad un storia d’amore con lei. Tra l’altro pare che il ragazzo abbia anche  tentato di circuire un anziano ospite  di una casa di riposo nel Torinese, per farsi intestare dei beni. Ma i parenti del paziente se ne sono accorti in tempo. Fatto sta che ancora in questi giorni l’omicida reo confesso e la maestrina si scrivevano su WhatsApp, fino al giorno stesso del suo arresto. GABRIELE GLORIA OBERTOvviamente lei non c’entra nulla con l’omicidio, ma c’è da chiedersi che cosa la spingesse fino all’ultimo, dopo quello che Gabriele le aveva fatto e dopo che lui era su tutti i giornali e le tv come sospettato per la scomparsa della professoressa di Castellamonte, a dialogare ancora con quel ragazzo “maledetto”.

Il procuratore capo di Ivrea, Ferrando, che ha seguito le indagini fino all’individuazione dei colpevoli, ne ha certamente viste di tutti i colori nella sua lunga carriera. E colpisce non poco il fatto che il magistrato abbia dichiarato di essersi sentito davvero scosso di fronte alla freddezza di Gabriele.

(nelle foto: Gabriele con la madre Caterina, Gloria Rosboch, alcuni dei mille volti del ragazzo, la maestra di Sanremo, Giovanni Obert)

A TORINO IL PRIMO FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE

cavallerizzaCIBO AGRICOLSALAME PIEMONTE VINO CIBOAula Magna – Cavallerizza Reale: Quando il cibo fa notizia, quando la notizia parla di cibo

Dal 25 al 27 febbraio 2016, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, la prima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare racconterà il mondo della comunicazione alimentare in tutte le sue sfaccettature, partendo da una certezza e da un’esigenza. La certezza che il “cibo” è sempre più un tema centrale, forse il solo argomento capace di creare dibattito e attirare attenzione in tutti i settori, a cominciare da quello giornalistico.  L’esigenza di coinvolgere una platea eterogenea, che accanto alla stampa vede comunicatori, blogger, aziende, istituzioni, uffici stampa, scienziati, alimentaristi e influencer, dando vita a una Rete che tenga vivo il confronto in modo costante, arricchendolo con spunti, buone pratiche e una collaborazione costruttiva.  I tre giorni di Festival saranno un primo test per questa grande food community, alternando momenti di lavoro e panel di approfondimento ad eventi collaterali come show cookingdegustazioni ed educational sul territorio. Giovedì 25 febbraio, dalle 10 alle 13, la Cavallerizza ospiterà l’evento inaugurale “Quali politiche alimentari dopo Expo”, con la partecipazione del sindaco di Torino, Piero Fassino, e del presidente di Slow Food, Carlin Petrini. Insieme a loro anche esponenti dell’universo imprenditoriale: Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo Lavazza, Marco Pedroni, presidente nazionale Coop, e Antonella Pasquariello, presidente di Camst. Oltre ai vertici di alcune tra le principali associazioni di categoria: Luigi Pio Scordamaglia di Federalimentare, Mattia Parriani di Unionalimentare Torino, Roberto Moncalvo di Coldiretti e Giorgio Bosticco del Consorzio Piemonte Land of Perfection. La chiusura della mattinata sarà, invece, affidata al coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta, e al messaggio del ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina.

Seguirà un originale light lunch, curato da Camst, con un menu tricolore che racconterà l’Italia attraverso la varietà dei piatti serviti nelle mense delle diverse regioni. Tanti i temi che il Festival svilupperà, a partire dal pomeriggio, nei singoli panel: da quelli etici come gli sprechi e il diritto al cibo, affrontati sia dal punto di vista del giornalismo economico che sotto lo sguardo di quello politico, a come la comunicazione incide sulle abitudini dei consumatori, nella scelta di bere o meno l’acqua pubblica, ad esempio, o nell’educazione alimentare dei bambini. Cibo anche in senso scientifico e sanitario: dall’esigenza di raccontare i progressi della ricerca a quella di sfatare le “bufale” e gli inutili allarmismi, fino alla necessità di promuovere un consumo consapevole, soprattutto nel caso del vino, uno dei prodotti che più rappresentano le radici e la cultura del nostro territorio. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà, poi, il business: dai trend di mercato del settore in Europa al crescente fenomeno dei reati alimentari.  Non mancherà, infine, un focus dedicato al linguaggio “disinvolto” di chi scrive di cibo e ai diversi giornalismi, nell’era della critica enogastronomica 2.0. Tra gli eventi collaterali, giovedì 25, l’Accademia FoodLab ospiterà una lezione di cucina su allergie e intolleranze, realizzata in collaborazione con la testata Zero, mentre alla Casa del Quartiere di San Salvario con L’Alveare che dice Sì! sarà possibile gustare un “alveritivo” di prodotti locali, alla scoperta dell’acquisto solidale e del food sharing. Tappa a tavola anche da Pepino, nello storico locale di Piazza Carignano dove è nato il gelato da passeggio!  L’atrio di Mercato Metropolitano a Porta Susa ospiterà, invece, uno showcooking contro gli sprechi in cucina, aperto a tutti e in particolare ai giovani studenti degli istituti alberghieri.  Venerdì 26 la Città del Gusto del Gambero Rosso proporrà una degustazione guidata di vini del territorio, mentre presso Argotec sarà possibile vivere una Space Food Experience, sperimentando il menu riservato agli astronauti durante la loro permanenza nello spazio. Dalle stelle…alle stalle! La Fassoneria proporrà, infatti, I Piaceri della Carne, una degustazione di hamburger rigorosamente 100% Fassona.

L’ultima giornata di Festival, sabato 27 febbraio, sarà dedicata agli educational sul territorio.  La storica Caffetteria San Tommaso 10, dove nacque la Lavazza, aprirà le sue porte per una aromatica degustazione di caffè, mentre il laboratorio di ricerca della Smat offrirà un assaggio guidato di acqua.  Apriranno le loro porte anche il Dipartimento di Agraria di Grugliasco, con una particolare degustazione di mele, e il centro cottura di Camst a Chieri, dove vengono preparati ogni giorno migliaia di pasti per le mense scolastiche.   Il vino sarà un file rouge: dal Torinese, con l’Enoteca regionale di Caluso e la Strada Reale dei Vini, alle Langhe e Roero con l’Enoteca di Grinzane Cavour e il WiMu di Barolo e, sempre nel Cuneese, i nuovi vini di Clavesana, fino alle colline vercellesi del Gattinara. Ci sarà spazio anche per la riscoperta della viticoltura nel cuore del distretto tessile biellese e di capolavori di architettura enologica come gli Infernot e le Cattedrali sotterranee tra il Monferrato alessandrino e astigiano. Sarà possibile anche testare sulla propria pelle gli effetti della wine-therapy! Non mancheranno, poi, degustazioni dedicate ai prodotti dei Maestri del Gusto di Torino, alle birre artigianali e ai celebri sette tagli del bollito di Carrù. Più di un capitolo sarà destinato ai formaggi, dal gorgonzola alle altre produzioni casearie di Novarese e Verbano Cusio Ossola, nella suggestiva cornice del Distretto dei Laghi. Protagonista anche la risicoltura, e naturalmente il profumo del tartufo fra le colline dichiarate Patrimonio Unesco.

Alleati confusi? Molinari: "La Lega può correre anche da sola"

salvini giavenolega 23La Lega Nord Piemont organizza per questo fine settimana l’inizio della campagna elettorale con una serie di gazebo sotto la Mole e a Novara
 

Il nuovo segretario leghista del Piemonte, Riccardo Molinari va all’attacco: “Siamo stanchi di aspettare i comodi dei nostri alleati che non rispettano i patti”. La lega intende ” dare ai torinesi e ai novaresi un’alternativa credibile di governo e se le cose non cambiano siamo pronti e determinati ad andare da soli”. Così la Lega Nord Piemont organizza per questo fine settimana l’inizio della campagna elettorale con una serie di gazebo sotto la Mole e a Novara per spiegare ai cittadini che se la coalizione non funziona, il Carroccio ” un programma e un candidato sindaco per le due città li abbiamo”. E cioè Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in sala Rossa a Torino, e Alessandro Canelli a Novara.

FUNZIONANO I BRACCIALETTI ANTI-ALLONTANAMENTO

molinette2Nessun paziente con disturbi cognitivi si è più allontanato in modo inappropriato

La Geriatria dell’ospedale Molinette di Torino ha sperimentato con successo per sette mesi braccialetti a radiofrequenza per i pazienti a rischio di allontanamento inconsapevole. Nessun paziente si è più allontanato in modo inappropriato. Gli undici pazienti con il braccialetto hanno rischiato il ‘wandering’, l’allontanamento inconsapevole a causa delle compromesse condizioni cognitive. Il segnale di allarme è scattato per 76 volte. Ne consegue che con un’apposita strumentazione, e senza  limitazioni al movimento del paziente nel reparto, è possibile prevenire improvvidi tentativi di allontanamento.

(Foto: il Torinese)

Nessun tesoro nella cassetta del complice di Gabriele

GABRIELE GLORIA OBERTI carabinieri l’hanno aperta questa mattina e vi hanno trovato solo buoni fruttiferi della famiglia dell’arrestato
 

Non ci sono soldi  nella cassetta di sicurezza di Roberto Obert (nella foto), il reo confesso arrestato nei giorni scorsi per l’assassinio dell’insegnante Gloria Rosboch compiuto con l’amante, il 22enne Gabriele Defilippi, e la madre del giovane, Caterina Abbattista. I carabinieri l’hanno aperta questa mattina e vi hanno trovato solo buoni fruttiferi della famiglia dell’arrestato, per un totale di circa 20mila euro. Per ora, quindi, ancora nessuna traccia dei 187 mila euro che Defilippi si era fatto consegnare dall’insegnante (i risparmi di una vita accumulati dai genitori della vittima) con la falsa promessa di andare a vivere insieme  in Costa Azzurra. L’esistenza della cassetta di sicurezza di Obert era stata indicata agli inquirenti da Defilippi, che ha dichiarato nell’interrogatorio di avere consegnato i soldi all’amante.

Non dimentichiamo la "notte della repubblica"

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Ci vollero altri morti perché si capisse,  soprattutto a sinistra, che erano solo assassini. Purtroppo ritornano ed in alcuni casi rivendicano la buona fede. Assurdo! Come quando ex terroristi vengono invitati come relatori. Il perdono è una dimensione individuale. Non può e non deve essere una categoria dello Stato

Moro Br

Largo Rosario Berardi è un importante crocevia, cerniera tra Vanchigla e Vanchiglietta. Ci passo molte volte in tram, a piedi ed in auto. Dietro le case del Gas con grandi serbatoio oramai in disuso, più in là l italgas fondata in città prima dell’unità d Italia.Tutto sommato vicino al Po, chiamato borgo del fumo. In tempo immemore produceva nebbia. Pezzi di storia di questa città. E il 10 marzo 1978 assassini delle Br uccisero Rosario Berardi brigadiere di Ps. Arrivava dall’ufficio politico della questura ed aveva 30 anni di servizio. Ogni volta ci penso e mi ricordo. Alle 7.45 ero nei paraggi. Assonnato nel traffico mattutino udii alcune forti esplosioni. Mi avvicinai ma capendo fuggii da quell’orrore immaginato. Non passava settimana che qualcosa tragicamente avvenisse. 1977, 1978, 1979: La Notte della Repubblica, bel programma ed ottima sintesi di Sergio Zavoli. Ma Torino ha retto. Non perché i terroristi avessero la benché minima possibilità. la città non perse la calma. Ci vollero altri morti perché si capisse,  soprattutto a sinistra, che erano solo assassini. Purtroppo ritornano ed in alcuni casi rivendicano la buona fede. Assurdo! Come quando ex terroristi vengono invitati come relatori. Il perdono è una dimensione individuale. Non può e non deve essere una categoria dello Stato.Hanno scontato la pena. Ma possono rispondere al loro passato in soli due modi : il silenzio o la totale condanna di ciò che hanno fatto. Come si dice adesso senza se e senza ma. Non solo perché hanno ucciso. In nome di quell ‘idea hanno ucciso le idee che dicevano di essere la loro motivazione. Ed è rimasta solo la loro barbarie. Anche per questo io non voglio e non posso dimenticare.

Ancora oggi c’è chi a sinistra considera male le forze dell ordine. Alcuni di loro possono sbagliare. Ma io ricordo la bellissima poesia di Pierpaolo Pasolini che dopo gli scontri di Valle Giulia a Roma solidarizzava con i proletari poliziotti contro i piccolo borghesi studenti. Il mio modo di ricordare e di essere ancora solidale con Rosario Berardi