redazione il torinese

Nuova vita per il Jazz Club, riapertura il 18 marzo

La serata inaugurale, promossa in collaborazione con l’Alliance Francaise sarà un tributo al jazz e allo swing di Fred Buscaglione, insieme a un omaggio alla poesia di Apollinaire e Aragon

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Venerdì 18 marzo rinascera’ a nuova vita, in una veste rinnovata, ma sempre rispondente al gusto sabaudo, il cuore pulsante della musica jazz a Torino, il Jazz Club, in piazzale Valdo Fusi. Fondato da Fulvio Albano, fondatore del Festival jazzistico di Avigliana e di Briancon, e Gianni Basso, è stato ora ereditato da un gruppo di professionisti appassionati di jazz, insieme allo stesso Fulvio Albano che ne cura la parte artistica. Per la serata di apertura, promossa insieme all’Alliance Francaise di Torino, istituzione storica di promozione e diffusione della cultura francese, è stato scelto un titolo emblematico “Fleurs de Musettes: swing, valse, textes et chansons, de Frehel a Buscaglione”. Sijazz2 tratta di un percorso storico attraverso il jazz e la canzone francese tra Francia e Italia, riguardanti un arco temporale compreso tra gli anni Venti e l’inizio degli anni Sessanta. Django ne sarà il centro, ma non mancherà il riferimento al secondo conflitto mondiale, come quello presente nel film intitolato “Le bal”, che presenta una declinazione muiscale che va dal jazz allo swing. I temi dei testi sono lo scorrere del tempo, gli amori perduti, la speranza e la nostalgia. A suonare il violinista Laurent Zeller, accompagnato dal duo Musettes, e dai testi letti dall’attrice Giorgia Cerrutti. Il primo sarà “Le Pont Mirabeau” di Apollinaire, anticipatore del simbolismo; il secondo è quello di Aragon intitolato ” Tu n’en reviendras pas”; il terzo, sempre di Aragon, si intitola ” L’Affiche Rouge” . In conclusione due testi di Fred Buscaglione, di swing, intitolati ” Ogni notte così ” e “Troviamoci domani a Portofino”.

Nel rinato Jazz Club non sarà soltanto possibile ascoltare musica dal vivo di qualità, eseguita da artisti internazionali, ma sarà possibile gustare una cucina altrettanto di qualità, con un’ampia scelta di menu, anche vegetariani, affidati alla creatività di Ernesto Chiabotto, un personaggio eclettico, nella vita anche farmacista e scrittore, molto amante della cucina a km. zero.

jazz1Con la riapertura del Jazz Club, a sette anni dalla sua fondazione, Torino, che anche quest’anno ospiterà il Torino Jazz Festival a fine aprile, si riconferma capitale del jazz a livello nazionale e non solo. Se certamente i primi musicisti jazz operarono a Milano, dove Mirador portò la prima batteria nel 1918, e a Roma, al seguito dell’esercito americano di stanza durante la prima guerra mondiale, sicuramente, però, è Torino a vantare il primato del primo hot club italiano, progenitore degli attuali jazz club, nato nel 1933. Con il rinnovato Jazz Club, Torino avrà un’attrazione in più da offrire ai turisti e agli appassionati di una musica che è un inno alla vita, capace di esprimere emozioni inspiegabili, a proposito delle quali Louis Armstrong amava dire “Se hai bisogno di chiedere cos’è il jazz, non lo saprai mai”.

 

Mara Martellotta

 
 

Lettera al giornale: "Continua la campagna di Fassino pro-Movimento 5 Stelle"

“Fassino ha citato la delibera di iniziativa popolare approvata in Consiglio Comunale alcune settimane fa. Peccato che le 6500 firme raccolte e portate in Consiglio Comunale siano state raccolte in larga parte dal Movimento 5 Stelle”

Da un lettore riceviamo e pubblichiamo

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“Dopo la pubblicazione di una foto con gli attivisti del M5S durante la manifestazione anti-‘Ndrangheta in circoscrizione 3 a Torino, oggi durante il discorso di inaugurazione del Comitato elettorale, Piero Fassino ha citato la delibera di iniziativa popolare approvata in Consiglio Comunale alcune settimane fa. Peccato che le 6500 firme raccolte e portate in Consiglio Comunale siano state raccolte in larga parte dal Movimento 5 Stelle, come si può facilmente verificare dai primi firmatari della delibera (vedi foto):

– Pasquali Raffaella (candidata Presidente circ. 8)

– Albano Daniela (candidata al consiglio comunale)

– Castiglione Dorotea (candidata Presidente circ. 1)

– Savaglio Elisabetta (attivista)

– Rotella Guglielmo (attivista)

– Pellegrino Paolo (attivista)

– Galluzzi Marco (attivista)

Grazie Fassino”

Lettera firmata

Addio a Adriana Innocenti, grande attrice di teatro

Torna oggi alla mente quel che Testori le disse, all’indomani della messa in scena di Erodiade: “Adesso so che la tua arte va oltre la grandezza e si pone su quella soglia, per me rarissima, in cui l’interprete confina con la Testimone. Ho conosciuto qualche grande attrice (poche per la verità); ma nessuna che sapesse essere tanto più umile quanto più grande si faceva sulla scena, come invece tu sei stata, di giorno in giorno, e sei”

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Restano tanti ricordi, oggi, di Adriana Innocenti, scomparsa ieri mentre passo dopo passo, sempre più incerti, stava raggiungendo il traguardo dei novanta. Resta quel carattere indomabile, quella sua voce potente che sembrava ogni volta venir su dalle viscere del palcoscenico, quel viso mobilissimo e quegli occhi che dopo le frasi di rito, penso a certe conferenze stampa, risputavano una smorfia da monella, uno sberleffo, una battuta, resta quella gran voglia di viverlo il palcoscenico, quasi con rabbia, sempre con passione, non staccarsi da lì, di prolungare i tempi e gli spazi, mentre il compagno Piero Nuti la tirava via, con un sorriso, caldo, pieno d’affetto. Restano gli appuntamenti più recenti, perché alzi la mano chi non se l’è goduta, fino a ieri, negli appuntamenti di fine anno con Trappola per topi della Christie o grazie alla tragedia greca con cui apriva ogni anno la stagione dell’Erba, facendone anche una palestra per i nuovi attori. Resta il ricordo personale di chi scrive, quando in una lontanissima stagione dello Stabile torinese guidato da Franco Enriquez scopriva con la Mascia del Gabbiano cecoviano quell’interprete altissima che contribuiva a rinforzare una passione per il teatro che era nata da poco, quel carattere, quel temperamento alleggerito in quell’istante da una dolcezza e da un sogno senza confini, sul fondo della scena, capacissima a rubarla, mentre in primo piano Brignone e Mauri, Moriconi e Pani costruivano il mondo di rinunce dello scrittore. Resta soprattutto una lunga storia di teatro, di televisione, di radio e di cinema, a dire come l’attrice abbia attraversato senza inciampi tutte le strade dello spettacolo italiano. S’era diplomata all’Accademia INNOCENTI1Nazionale d’Arte Drammatica e aveva debuttato in teatro con La cena delle beffe nella compagnia di Annibale Ninchi, immediatamente dopo la guerra. Poi una lunga gavetta, tanti titoli e tanti personaggi, sino ad approdare allo Stabile di Torino, prima con Gianfranco De Bosio, con i testi (riscoperti) ruzantiani dell’Anconitana e dei Dialoghi, e con Enriquez poi, passando da Shakespeare alla Locandiera goldoniana agli autori contemporanei come il Wesker di Radici. Tra i registi che l’hanno diretta ricorderemo almeno ancora Luchino Visconti, Vittorio De Sica (“Liolà”), Luigi Squarzina, il sodalizio con Nuti e Maurizio Scaparro per il Teatro Popolare di Roma (“La vendetta della vecchia signora” di Dürrenmatt diretto da Pino Micol), come per il cinema s’affidò a Monicelli, Comencini, Pupi Avati, Ettore Scola, Lizzani, ad Alberto Bevilacqua per Attenti al buffone. Giorgio Strehler la chiamò al Piccolo di Milano per l’opera da tre soldi e per tre intere stagioni fu la signora Peachum, condivise con Sandro Massimini, Elio Pandolfi e Aurora Banfi l’amore per l’operetta, dalla Principessa della Czarda al Paese dei campanelli, fu insignita di premi prestigiosi come il San Genesio (per la Venexiana) o gli Idi annuali a Saint Vincent, incrociò la strada di Giovanni Testori che per lei scrisse l’applauditissimo e richiestissimo Erodiade, rappresentato anche all’estero, mise su pagina i suoi ricordi di vita e di arte in A piedi nudi nel teatro parafrasando con allegria Neil Simon. Sul finire del secolo scorso trovò nuove amicizie ed una casa a Torino. Germana Erba e Gian Mesturino la considerarono come la colonna di Torino Spettacoli.

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Nascono tra gli altri Arsenico e vecchi merletti di Kesserling, Agatha, signora degli enigmi di Groppali, Le troiane, Il Calapranzi di Pinter in abiti maschili, il goldoniano Osteria della posta. Una vita intera ad amare la propria professione, a inventare, a passare da un tempo all’altro, a rivisitare gli antichi e a scoprire i moderni, tra caparbia e affetto. Torna oggi alla mente quel che Testori le disse, all’indomani della messa in scena di Erodiade: “Adesso so che la tua arte va oltre la grandezza e si pone su quella soglia, per me rarissima, in cui l’interprete confina con la Testimone. Ho conosciuto qualche grande attrice (poche per la verità); ma nessuna che sapesse essere tanto più umile quanto più grande si faceva sulla scena, come invece tu sei stata, di giorno in giorno, e sei”.

Elio Rabbione

 

Miradolo, 8 marzo di arte al castello

miradoloDalle ore 21, avrà luogo una visita guidata alla scoperta delle meravigliose opere

Martedì 8marzo, dalle ore 18 alle 22.30, anche il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo celebra la “Festa della Donna”. E lo fa omaggiando tutte le donne in occasione dell’apertura straordinaria della mostra “Caravaggio e il suo tempo” dalle ore 18 alle 22.30. Inoltre, dalle ore 21, avrà luogo una visita guidata alla scoperta delle meravigliose opere dei maestri caravaggeschi.

Fassino apre il quartier generale: "il posto delle idee"

fassino logofassino 33Aperto in uno dei quartieri più “difficili” della città, multietnico e “simbolo delle trasformazioni e della rinascita del capoluogo piemontese”
 

Il sindaco uscente e ricandidato Piero Fassino ha inaugurato la sede del proprio comitato elettorale in Borgo Aurora. Il primo cittadino lo definisce “cabina di regia e luogo di ascolto in cui raccogliere le proposte, le  problematiche e  le speranze dei cittadini. Un ” posto delle idee” aperto in uno dei quartieri più “difficili” della città, multietnico e “simbolo delle trasformazioni e della rinascita del capoluogo piemontese”, commenta Fassino. Da qui alle elezioni la sede sarà il quartiere generale della campagna elettorale. “Il nostro programma parte dal lavoro di questi anni – dice Fassino – in cui abbiamo costruito le condizioni per aprire la città ad una nuova fase di sviluppo e di crescita”.

Nuova vita per Sansicario grazie a un'iniziativa della cooperativa "Non solo Neve"

“Abbiamo perseguito uno sviluppo sostenibile – dice il presidente  Giuseppe Peyron – cercando partner più che investitori, ottenendo ottimi risultati”
 
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Sansicario è rinata a nuova vita grazie a una cooperativa d’eccellenza dal nome ” Non solo neve”, gruppo costituito da proprietari di immobili della nota località sciistica della Via Lattea, ormai diventati più di 610 soci.”L’avventura dell’associazione – spiega il presidente di “Non solo neve”, il dottor Giuseppe Peyron, commercialista – è nata nel settembre del 2010, sull’onda di una situazione che vedeva la stazione di Sansicario, da sempre molto frequentata, privata delle sue attività commerciali chiuse per fallimenti in seguito a un’operazione speculativa andata a male. Sarebbero mancati persino i generi di prima necessità, tra cui pane e acqua, per i quali sarebbe stato necessario rivolgersi a Cesana. Sarebbe stato un triste destino per questa località diventata negli anni Settanta un centro sciistico innovativo, a opera di Laurent Chappis, pioniere dell’architettura e inventore dei villaggi di Ski Total.Così abbiamo deciso di pensare a un nuovo modello di sviluppo, creando questa cooperativa con 35 soci fondatori, che potesse andare a acquistare gli immobili commerciali al prezzo di 3 milioni e 100 mila euro. La cooperativa si è arricchita di aderenti e ciascuno ha investito 10 mila euro, riuscendo a rilevare il centro commerciale”.

sansicario 2“La borgata è così tornata a vivere – aggiunge Giuseppe Peyron – proprio grazie a un’operazione che ha portato la cooperativa nell’anno 2013-2014 a cercare dei partner, dei gestori che avrebbero dovuto sostenere un investimento insieme a noi. Ai gestori delle attività commerciali abbiamo concesso, nella fase di start up, un anno di gratuità del canone di affitto, chiedendo soltanto il pagamento delle spese condominiali. Per quelli di ristoranti e bar, che si sono impegnati in un investimento globale anche superiore ai 100 mila euro, abbiamo concesso una gratuità nel canone di locazione per 4 anni””Abbiamo perseguito uno sviluppo sostenibile – afferma Giuseppe Peyron – cercando partner più che investitori, ottenendo ottimi risultati. Per esempio siamo riusciti a riottenere l’apertura di unsansicario8 bar ristorante di ristorazione veloce con una importante capienza, e l’apertura di un lounge bar molto bello, il Corten, che è diventato Centro Porsche Torino Cafe’. È stata anche migliorata la ricettività, con l’acquisto dell’albergo di proprietà di Unicredit da parte di un tour operator di Pescara. Gli amanti dei trattamenti e dell’area benessere possono, inoltre, scegliere di soggiornare all’hotel Majestic (4 stelle). Intanto stiamo progettando una trasformazione dell’attuale piscina in una Spa, che vorremmo dare in comodato d’uso. Sansicario è anche nota come stazione per lo sci d’erba e per il padel. Le montagne olimpiche meritano di essere protagoniste di eventi importanti. Per questo motivo, per il 2016-2017 si prevede il termine dei lavori dell’Olympic Center, con otto campi da tennis, capace di rendere Sansicario sede di un turismo, da giugno a settembre, appassionato di questo sport”.

 

Mara Martellotta

Casa, ecco le agevolazioni della Legge di Stabilità

La Legge di Stabilità contiene una serie di agevolazioni riguardanti gli acquisti di immobili e la ristrutturazione di immobili, nonché detrazioni per spese per l’acquisto di mobili (cosiddetto “bonus mobili”)

Di Giuseppe Nesci*

casa

Esaminiamo ora le sole agevolazioni riguardanti l’’acquisto della casa, riservando eventualmente ad un successivo approfondimento l’’indicazione delle altre agevolazioni riguardanti le ristrutturazioni e i bonus per l’’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Nuova detrazione IRPEF dell’IVA per acquisto di immobili

Il comma 56 dell’art. 1 della Legge di Stabilità ha previsto una detrazione dal reddito imponibile IRPEF del 50% dell’’IVA corrisposta per l’’acquisto di unità immobiliari, purché ricorrano le seguenti condizioni:

–         l’’acquisto sia effettuato entro il 31/12/2016;

–         si tratti di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B;

–         l’’acquisto venga effettuato nei confronti dell’’impresa che ha costruito (o ristrutturato l’immobile).

La detrazione, che come si è detto è pari al 50% dell’IVA dovuta sul corrispettivo d’’acquisto, è ripartita in dieci quote annuali.

Novità in materia di agevolazione per l’’acquisto della prima casa

 

E’ noto che l’’acquisto della prima casa gode di agevolazioni ai fini dell’’applicazione delle imposte indirette, ed in particolare registro ed IVA, che vengono applicati nella misura ridotta rispettivamente del 2% e del 4%.

Fino al 31/12/2015 tali agevolazioni erano concesse a condizione che, al momento dell’’acquisto, l’’acquirente non fosse proprietario o titolare di diritti di abitazioni già acquisite con le agevolazioni medesime.

In sostanza, chi aveva già acquistato un’’abitazione con le agevolazioni previste per l’’acquisto della prima casa non poteva acquistare un’’abitazione con i medesimi benefici, se precedentemente non avesse venduto la prima.

La Legge di Stabilità ha previsto che, in tale ipotesi, l’’agevolazione può essere ugualmente concessa, purché la precedente abitazione acquistata con i benefici della prima casa venga ceduta entro un anno dal nuovo acquisto.

Detrazione per l’’acquisto di immobili interamente ristrutturati

 

Si tratta di una detrazione applicabile al reddito imponibile IRPEF spettante in caso di acquisto di unità immobiliari site in fabbricati interamente recuperati da imprese tramite interventi di restauro e/o risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia.

Affinché l’’acquirente possa fruire di tale agevolazione gli immobili debbono essere venduti dall’’impresa di costruzione entro 18 mesi dalla fine dei lavori.

La detrazione spetta nella misura del 50% del valore degli interventi eseguiti, che si assumono pari al 25% del corrispettivo di vendita.

L’’importo massimo del valore degli interventi che possono fruire di tale detrazione è di 96.000.000 euro; la detrazione massima spettante è del 50%, quindi di 48.000.000 euro (la detrazione è ripartita in dieci quote annuali).

Estromissione dell’’immobile strumentale dell’’imprenditore individuale

In tema di agevolazioni per i trasferimenti immobiliari vale la pena citare l’’agevolazione relativa all’’estromissione dell’’immobile strumentale dell’’imprenditore individuale.

Non si tratta di un vero e proprio trasferimento, bensì di un passaggio dell’immobile dalla sfera imprenditoriale a quella “privata”.

L’’agevolazione è particolarmente vantaggiosa; qui di seguito se ne illustrano i tratti essenziali.

Immobili interessati all’’agevolazione

Devono essere immobili strumentali per natura o per destinazione.

Non rientrano gli immobili di civile abitazione non utilizzati per l’’esercizio dell’’impresa.

Gli immobili devono essere posseduti al 31/10/2015 e da tale data avere i requisiti di strumentalità.

Imposta sostitutiva sulle pluvalenze

Sulla plusvalenza determinata dalla differenza tra il valore catastale dell’’immobile e il costo fiscale è dovuta un’’imposta sostitutiva dell’8%.

Il pagamento dell’’imposta deve essere effettuato per il 60% entro il 30/11/2016 e per il 40% entro il 16/06/2017.

Regime Iva Applicabile

Se gli immobili sono stati acquistati con addebito e detrazione dell’IVA l’’estromissione è esente da IVA; può essere imponibile su opzione.

Se l’’immobile è stato acquistato senza addebito di IVA, l’estromissione è fuori dal campo di applicazione.

Sarà necessario nel primo caso (acquisti con addebito e detrazione dell’IVA) effettuare una rettifica della detrazione, qualora non siano trascorsi dieci anni dall’’acquisto.

Termine

L’’opzione per l’’estromissione deve essere effettuata entro il 31/05/2016

*Studio Dott. Giuseppe Nesci

Via Santa Teresa 23 10123 Torino

Tel 0118394592 –Fax 0118395906

(Foto: il Torinese)

 

Tragico scontro mortale all'alba con un Tir: quattro vittime e cinque feriti sulla A21

soccorsi ambulanzaSul pullmino  viaggiava un gruppo musicale piemontese, la ‘Tony Mac Music Show’
 

Quattro morti e cinque feriti, questo il tragico il bilancio dell’incidente  avvenuto nella notte sull’autostrada A21,Torino-Piacenza-Brescia nel tratto compreso tra Brescia Sud e Manerbio: un tir ha saltato la carreggiata e ha travolto un pullmino su cui viaggiava un gruppo musicale piemontese, la ‘Tony Mac Music Show’. La band era specializzata in concerti per matrimoni e feste di paese. Le vittime erano residenti a Cuneo: P.P. di 32 anni, L.A. di 40 anni, G.G. di 46 anni e I.M. di 40 anni.La banda musicale era stata impegnata in una tournee in Val di Sole, in Trentino alto Adige, E’ probabile che stesse rientrando a casa, sulla Brescia-Torino fino al tragico scontro con il tir al km 226.

(foto: archivio)

La domenica si tinge di rosa in piazza San Carlo con JUST THE WOMAN I AM

L’edizione 2015 ha visto oltre 60.000 presenze in piazza e più di 8.000 partenti alla corsa non competitiva e camminata (5,5 km): donne che corrono per le donne, allo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, ma anche uomini che hanno deciso di sostenere l’iniziativa

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Domenica 6 marzo Piazza San Carlo si tinge di rosa con JUST THE WOMAN I AM, evento organizzato dal Sistema Universitario torinese a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha riscosso un grande successo e risonanza su tutto il territorio con adesioni da tutto il nord Italia, partecipazioni provenienti da Roma e dalla Francia. L’edizione 2015 ha visto oltre 60.000 presenze in piazza e più di 8.000 partenti alla corsa non competitiva e camminata (5,5 km): donne che corrono per le donne, allo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, ma anche uomini che hanno deciso di sostenere l’iniziativa. La corsa/camminata prenderà il via alle 16,30; l’importante non sarà il risultato ma esserci e sostenere la ricerca, per questo motivo non vi sarà un ordine di arrivo ma la classifica sarà stilata in ordine alfabetico. La corsa è l’appuntamento, ma il 6 marzo un fitto programma animerà il centro di Torino a partire dalle ore 10,00. Le ultime iscrizioni chiuderanno alle 15,00 e accompagneranno il villaggio sportivo, allestito con aree di consulenza in ambito benessere, salute e ricerca, numerose attività dedicate alle donne presenti tra cui lezioni aperte, fitness e danze, verrà allestita un’area dedicata alle associazioni femminili che vorranno partecipare, sarà attiva sulla piazza un’area radio e DJ/set a cura di Radio Veronica One. A chiusura evento non mancherà il brindisi per la ricerca realizzato in collaborazione con ASCOM CONFCOMMERCIO Torino e Provincia, offerto da CLAVESANA, Siamo Dolcetto e BEFeD. 10.000 il tetto massimo di iscrizioni che aiuteranno a sostenere la ricerca universitaria sul cancro. Lo sport universitario è ancora una volta in prima linea con lo scopo di comunicare i propri valori formativi, di strumento di prevenzione e salvaguardia della salute dell’individuo e soprattutto, grazie alla componente aggregativa, di sensibilizzare l’opinione pubblica e di diventare veicolo di cultura a sostegno dell’eliminazione della violenza di genere. Corsa o camminata: l’importante non sarà il risultato ma esserci e “scegliere di non mancare”. L’iscrizione sarà il modo concreto per sostenere la ricerca universitaria e potrà essere effettuata direttamente on line sul sito www.torinodonna.it, presso le segreterie CUS Torino ed i punti convenzionati con donazioni a partire da 15 € a sostegno della ricerca universitaria sul cancro. Tutte le iscritte e gli iscritti riceveranno la maglietta dell’evento, il pettorale che darà diritto all’aperitivo e alla welcome bag. Anche quest’anno, proprio per non essere considerati un numero ma una persona, per chi si iscriverà entro il 19 febbraio ci sarà la possibilità di personalizzare il pettorale, realizzato grazie al prezioso supporto di Acqua Valmora. Inoltre anche quest’anno i team avranno la possibilità di iscriversi alla corsa e di correre con il retro della maglietta personalizzato con il proprio logo, a fronte di un minimo di 20 iscrizioni, senza costi aggiuntivi e a cura di Torino Donna. Tante le adesioni di aziende e associazioni tra cui il Gruppo Iren che, oltre al supporto tecnico, ha iscritto i propri dipendenti alla corsa fornendogli la maglietta dedicata, e il Mirafiori Motorvillage con il gruppo 500 TEAM, che ha anche fornito due autovetture per accompagnare la corsa. Una sfida nella sfida: il team più numeroso che ha sostenuto la ricerca universitaria sul cancro sarà menzionato sul palco domenica 6 marzo e sarà realizzato uno scatto dedicato. Infine, novità 2016, quella di prepararsi alla corsa con RUNNING MOTIVATOR, attraverso una serie di incontri di avvicinamento di motivazione alla corsa collettivi che aiuteranno a raggiungere il traguardo finale. Sei o quattro appuntamenti settimanali, scegliendo il luogo e l’orario in base alle proprie esigenze, partendo dalla sede CUS Torino di via Braccini 1, dallo Stadio Primo Nebiolo al parco Ruffini o da Palestre Torino a Villa Glicini, Parco del Valentino. Date e modalità al seguente link: www.runningmotivator.it/speciale-just-the-woman-i-am. Inoltre la prova del percorso è fissata per martedì 1 marzo (aggiornamenti su www.runningmotivator.it).

 
 
L’evento è organizzato dal sistema universitario torinese formato dall’Università degli Studi di Torino, dal Politecnico di Torino e dal CUS Torino. Hanno accordato il patrocinio alla manifestazione la CRUI, il CONI, il CIP, la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, la Città di Torino, la Circoscrizione 3, il Panathlon Club Torino Olimpica, la FIDAL, l’ASCOM Torino, l’Unione Industriale di Torino, la Camera di Commercio di Torino e la Federsanità ANCI. Con il supporto di importanti realtà del nostro territorio tra cui Turismo Torino e Provincia, EDISU, Collegio Universitario Renato Einaudi, Giovani per Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Lions Clubs International, AVIS e il sostegno del coordinamento “Se non ora quando”
 

Delizie albanesi: ''Tave dheu Ferges"

albania fergess cibotiranese23Ricetta tipica albanese facile da eseguire dal gusto orientale , originaria della citta’ di Elbasan

Una delle prime regole per conoscere un altro paese in modo semplice è gustando le ricette tipiche. Questa proposta è  dell’Albania centrale con forti influenze turche.

Ricetta tipica albanese facile da eseguire dal gusto orientale , originaria della citta’ di Elbasan ,  antica citta’ posta al centro dell’Albania. Questo piatto si chiama “Ferges”

Ingredienti per 4 persone;

250 gr fegato
250 gr ricotta
2 uova
2 peperoni
4 pomodori maturi
Origano
100 gr di burro
olio di semi
sale e pepe
peperoncino

Saltate in padella il fegato di vitello ( il vitello perche’ Elbasan era la citta’ principale dominata per 600 anni dai Turchi ) ridotto a dadini, condito con sale, pepe e origano e nel mentre in un altro tegame saltiamo la dadolata di peperoni e pomodori e li lasciamo cuocere fino a che si incorporano per bene insieme. Aggiungiamo quindi il fegato precedentemente saltato e la ricotta precedentemente amalgamata con le uova. Lasciamo cuocere il tutto fino a che il composto non inizia ad asciugare (circa 30 min a fuoco basso). Distribuiamo ancora calda la nostra Ferges in ciotole/piatti di terracotta. Condiamo con il burro sciolto per aromatizzare. Un‘altra variante prevede che le uova anziché versarle nel composto in cottura, vengano versate alla fine quando abbiamo distribuito nelle ciotoline il composto. L’uovo si cuoce con il calore.