redazione il torinese

Con BubbleSkill visibili a costo zero

Non solo si propone come strumento di ricerca, ma offre l’opportunità, a chi ancora non lo possiede, di crearsi un sito internet in maniera semplice ed immediata

bubbleskill

Vi riparliamo oggi di BubbleSkill, un portale che permette  a professionisti, artigiani e prestatori d’opera occasionali di rendersi più visibili a costo zero. Avevamo intervistato Michele ed Alberto poco dopo l’inaugurazione del loro portale www.bubbleskill.com .”Abbiamo voluto creare una grafica simpatica ed intuitiva che rendesse semplice la ricerca dei professionisti, ed anche per questo abbiamo scelto un approccio alfabetico per la presentazione delle categorie. Ogni bolla (bubble) racchiude un oggetto che rappresenta l’abilità del professionista (skill). Bubbleskill non solo si propone come strumento di ricerca, ma offre l’opportunità, a chi ancora non lo possiede, di crearsi un sito internet in maniera semplice ed immediata e ricordiamolo…a costo zero”- questo è quello che ci aveva riferito Michele nella prima intervista. Dopo otto mesi dal lancio del portale, da un confronto con artigiani e piccole imprese, emergono altre riflessioni   dei due sviluppatori: ad oggi esistono tanti siti che “offrono visibilità” e promettono un forte incremento del lavoro grazie all’invito di richieste di preventivo. Il motivo per cui ci siamo voluti allontanare da questo approccio è che i professionisti per potersi aggiudicare il lavoro sono costretti ad abbattere i preventivi, squalificando in un certo senso la loro professionalità. A questo si aggiunge anche il fatto che questi portali vanno pagati, o attraverso abbonamenti annuali o tramite percentuali sul lavoro che ci si è aggiudicati. In poche parole…la vera gratuità non la concede nessuno. Il portale è in costante miglioramento (faccio riferimento alla recente implementazione di un valido sistema di recensioni), anche grazie ai suggerimenti e consigli degli utenti. La condivisione e partecipazione rappresenta la nostra vera ricompensa. Quello che volevamo era appunto un portale che cresce col crescere delle persone che credono in esso. Ad oggi il portale conta più di 1500 iscritti e le persone che cominciano a conoscerlo si rendono parte attiva nella sua diffusione.

“Nous tous pour Paris, Bruxelles et les autres”. Contro la violenza

Il  concerto che si svolge venerdì 8 aprile alle 21 all’Auditorium Santo Volto di via Borgaro angolo via None, a Torino è un happening di canzoni contro la violenza
 
bruxelles concerto

 Un concerto per ricordare i recenti attentati avvenuti a Parigi, a Bruxelles e in altre parti del mondo e ribadire che la musica e la cultura non hanno muri. È quanto si propone Nous tous pour Paris, Bruxelles et autres, il concerto che si svolge venerdì 8 aprile alle 21 all’Auditorium Santo Volto di via Borgaro angolo via None, a Torino. Un happening di canzoni contro la violenza, per l’integrazione e la solidarietà promossi dal Comitato regionale per i diritti umani, presieduto dal presidente dell’Assemblea legislativa piemontese, l’Ufficio pastorale per la Cultura della Diocesi di Torino e il movimento Noi siamo con voi. Con il presidente dell’Assemblea regionale Mauro Laus  intervengono il direttore dell’Ufficio pastorale e il vicepresidente e coordinatore del movimento. Sul palco, la Marco Nieloud Ensemble, composta dai musicisti Michele Patti, Maria Camilla Ormezzano, Michele Millesimo, eGianmaria Nieloud. L’ingresso è gratuito. Musicista, compositore, interprete e polistrumentista, Marco Nieloud è autore di oltre cento canzoni, ha scritto e realizzato numerosi jingle pubblicitari, due commedie musicali in lingua francese, un cd di canzoni per bambini e vari brani di rock melodico. Nato a Parigi e laureato in Lettere ad indirizzo francese, vive e lavora a Torino. Da una quindicina d’anni, con la moglie, dirige l’Associazione culturale Doremifacile, specializzta in corsi ludico-musicali per bambini.

Congresso mondiale contro la pena di morte

In Sala Capigruppo a Palazzo Civico (Piazza Palazzo di Città)
radicali congresso

Partecipa Antonio Stango, Coordinatore del 6° Congresso mondiale, interviene il Sindaco della Città di Torino, Piero Fassino Nell’occasione verrà proposto alla Città Metropolitana di Torino e alla Regione Piemonte di aderire alla Coalizione mondiale contro la pena di morte. Il 6° Congresso mondiale contro la pena di morte si svolgerà a Oslo dal 21 al 23 giugno (in allegato il programma), con il sostegno del Governo italiano, oltre che di quelli di Norvegia, Australia e Francia sponsor principali.  Fra gli altri, hanno già confermato la partecipazione l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Zeid Ra’ad Al Hussein, i ministri degli Esteri e della Giustizia di una decina di Stati e alcuni Premi Nobel.

 

Gianni Cuperlo a Torino per cambiare il Pd

 
pd manifesto“Federare una nuova sinistra”
 

“Federare una nuova sinistra. Cambiare il Pd” è il titolo della conferenza stampa che si terrà venerdì 8 aprile alle ore 15 presso la sede del Pd di Torino, in via Masserano.

Sarà presente Gianni Cuperlo, leader di Sinistra Dem-Campo aperto

Una proposta – quella di federare una nuova sinistra – che fa appello a quanti pensano che una sinistra ripensata e creativa sia oggi la garanzia migliore per alzare lo sguardo sui conflitti aperti in Europa e nel mondo.

“E questa è anche la condizione – dice Cuperlo – per segnare passi in avanti del Governo e affrontare un congresso dove far vivere un fronte largo a sostegno di quel centro sinistra che è stato la prospettiva politica, sociale e morale del Pd”.

Il documento-appello che sarà presentato nella conferenza stampa è aperto a quanti “dentro e fuori il Pd” vogliono condividere uno spirito federativo anche in vista di un congresso tutt’altro che scontato nell’esito. In questa logica anche le candidature per il 2017 acquisteranno un’autorevolezza maggiore se scaturite da un’idea e un progetto che mirano a un “Partito democratico rigenerato” e capace di “ricongiungere politica, cultura e società”.

Alla conferenza stampa parteciperanno dirigenti ed esponenti della sinistra Pd torinese e piemontese.

"Matite di Guerra", la satira per riflettere

aloi guerraImmagini del nemico e propaganda negli anni tra il 1914 e il ’18 fanno riflettere su un capitolo triste della storia mondiale che ha aperto le porte alla nuova Europa

 

Promossa dal Consiglio Regionale del Piemonte e curata dal vignettista torinese Dino Aloi, la mostra intitolata “Matite di guerra, satira e propaganda in Europa 1914-1918” rimarrà aperta a Pralormo, in provincia di Torino, fino al primo maggio, presso la Sala Consiliare in via Umberto Primo, in occasione della celebrazione del Centenario della Grande Guerra. Il centinaio di pezzi esposti raccoglie giornali di trincea, libri, disegni e tavole originali, opera di vignettisti e artisti vari di tutta Europa e pubblicati nel periodo 1914-1918 in Paesi quali Germania, Spagna, Olanda e Francia. Attraverso il loro fine primario di alimentare l’acredine per l’odiato nemico della nazione, riescono a aprire agli occhi dello spettatore odierno un lucido spaccato su quella che fu una delle più drammatiche e tristi pagine della storia del secolo passato. Guerra e umorismo risulta un binomio in stridente contraddizione, ma che ha rappresentato, in occasione della Grande Guerra, uno strumento di propaganda indirizzato a creare consenso attorno al conflitto mondiale.Vignette e caricature rappresentano, infatti, il nemico come sanguinario, codardo, fisicamente disgustoso, e risultano tanto drammatiche da assumere oggi il valore universale dell’arte. Con questa mostra il Consiglio Regionale del Piemonte e la Consulta Europea hanno voluto avviare, in occasione del centenario del primo conflitto mondiale, una serie di iniziative capaci di alimentare, soprattutto tra i più giovani, la consapevolezza che da quell’immane tragedia ha preso le mosse la nuova Europa, l’Europa unita di oggi.

 Stefania Tagliaferro

 
Orari : lunedì – giovedì – venerdì 8,30-13,00 ;
           mercoledì 8,30 – 13,00 e 15,00 -17,00 .
 
Aperture straordinarie in occasione di Messer Tulipano : 3 – 10 – 16 – 17 – 24 – 25 aprile e 1 maggio, con orario 10,00 – 19,00 .                                    

Sosta selvaggia addio, arriva la "task force" dei civich contro le auto in doppia fila

polizia civich2Questa operazione è già partita nei giorni scorsi, quando il comando della polizia municipale ha deciso – per concentrare le forze – di scegliere per ogni quartiere la via più caotica

L’indecorosa ma tanto diffusa pratica della sosta in doppia fila avrà le ore contate? Forse no ma il comandante della polizia municipale promette di dislocare una pattuglia in ogni quartiere proprio per multare le vetture in doppia e persino tripla fila. Queste troppo spesso intralciano il passaggio di tram e bus, oltre a creare problemi a pedoni e ciclisti. Il capo dei Civich, Alberto Gregnanini ha così annunciato in Commissione a palazzo Civico che destinerà un gruppo di vigili urbani, due per circoscrizione, a piedi, ogni pomeriggio, dal martedì al sabato, dalle 14 alle 19, per multare  gli automobilisti indisciplinati. Questa operazione è già partita nei giorni scorsi, quando il comando della polizia municipale ha deciso – per concentrare le forze – di scegliere per ogni quartiere la via più caotica e intasata. Ecco la mappa delle vie:

 

  • via Tripoli nella circoscrizione 2
  • via Frejus nella 3
  • via Cibrario nella 4
  • via Chiesa della Salute nella 5
  • corso Giulio Cesare nella 6
  • via Vanchiglia nella 7
  • via Madama Cristina nella 8
  • via Genova nella 9
  • via Onorato Vigliani e piazzale Caio Mario nella 10.

(Foto: il Torinese)

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 Come le quattro medaglie d’oro di Jesse Owens oscurarono la Germania hitleriana

Ancora oggi, a distanza di ottant’anni, pare impossibile veder entrare il campione con la moglie, in una serata in suo onore, dall’ingresso riservato agli uomini di colore. Protagonista è Stephan James, attorno a lui Jeremy Irons e William Hurt e Carice van Houten: chi occupa la scena, divenendo quasi il protagonista della bella storia tutta onore e forza d’animo, è Jason Sudeiki

race film

 

Mettendo insieme con grande caparbietà studio e sport, Jesse Owens iniziò da Cleveland in Ohio la strada del proprio successo sino a raggiungere nell’agosto del ’36 le quattro medaglie d’oro che lo posero sul podio più alto alle Olimpiadi di Berlino, primato che verrà eguagliato soltanto cinquant’anni circa più tardi, a Los Angeles, dal connazionale Carl Lewis. Grazie alla grandeur scenografica ideata e realizzata da Albert Speer e alle immagini di Olympia dovute alla maestria cinematografica di Leni Riefenstahl, sotto i freddi occhi del dottor Goebbels, il nazismo avrebbe dovuto affermare il proprio primato sull’Europa e non soltanto, se un ventitreenne di colore non avesse spudoratamente sparigliato le carte. Race – termine inglese che contemporaneamente guarda alla razza e alla gara -, dovuto alla troppo tranquilla sceneggiatura, senza alcun volo d’idee e d’incisività, firmata da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, e alla regia estremamente narrativa di Stephen Hopkins, cariche entrambe forse involontariamente di troppi luoghi comuni, narra tutto questo e altro ancora, dai preamboli al grande evento con le due strade di pensiero negli States di partecipazione e di rinuncia (leggasi boicottamento), alla presenza di un segregazionismo della nazione che mal si collocava in un viaggio che avrebbe portato al di là dell’oceano sportivi di race film 2colore, ed ebrei, ai dubbi dello stesso campione, la cui partecipazione all’interno della squadra avrebbe significato avallare una vita senza problemi all’interno del proprio paese, fantasiosamente libero da ogni razzismo. Il tutto è “narrato” oltre misura, le musiche e le scene madri non fanno altro che enfatizzare, la presenza e l’abbandono del proprio posto da parte di Hitler, nonché la famosa stretta di mano al campione, hanno avuto negli anni differenti versioni per cui il coté più strettamente storico può apparire anche incerto (anche il democratico Roosevelt rifiutò di incontrare Owens alla Casa Bianca in tempi meno sospetti): certo ancora oggi, a distanza di ottant’anni, pare impossibile veder entrare il campione con la moglie, in una serata in suo onore, dall’ingresso riservato agli uomini di colore. Protagonista è Stephan James, attorno a lui Jeremy Irons e William Hurt e Carice van Houten: chi occupa la scena, divenendo quasi il protagonista della bella storia tutta onore e forza d’animo, è Jason Sudeikis nelle vesti del coach Larry Snyder, in ogni momento pronto a credere e rincuorare.

 

Elio Rabbione

Sgominata la feroce banda dei rapinatori con le accette

polizia volanteTra i malviventi anche Antonino Zafonte che nel 1994  uccise il panettiere Innocenzo Celiberti con 25 coltellate
 

Erano rapinatori seriali, specializzati in colpi nelle tabaccherie e nelle sale scommesse. La banda che faceva uso di pistole e accette, è stata catturata dalla polizia di Torino. In tutto sei persone arrestate,  accusate di cinque colpi avvenuti lo scorso novembre. Tra i malviventi anche Antonino Zafonte, di 43 anni, che nel 1994 nel corso di una rapina commessa insieme ad altre due persone, uccise il panettiere Innocenzo Celiberti con 25 coltellate.

(Foto: il Torinese)

Berlino, Londra, Atene e Madrid più vicine con i voli da Caselle

casellePartono a Pasqua i primi voli

Due nuove rotte Blue Air da Torino verso le capitali europee. Partono a Pasqua i primi voli per Londra Luton e Madrid, due delle sei capitali europee che fanno parte di quindici destinazioni della compagnia aerea. Quattro le frequenze settimanali per entrambe le destinazioni. Blue Air collegherà inoltre Torino con Berlino (dal 2 maggio) e Atene (dal 4 giugno).

Chiusa l'indagine sul medico che curava con il metodo Hamer

sanitaSecondo l’accusa l’indagata non poteva non essere al corrente dell’evoluzione negativa che la terapia in questione avrebbe avuto

L’indagine della Procura di Torino con l’ipotesi di omicidio colposo in relazione a una dottoressa di base di Torino che aveva impartito consigli psicologici e rimedi omeopatici  per curare il melanoma di una sua paziente, che morì  a 53 anni. La paziente deceduta era stata convinta dal medico  a curarsi con il metodo del  medico tedesco Ryke Gerd Hamer. Secondo l’accusa l’indagata non poteva non essere al corrente dell’evoluzione negativa che la terapia in questione avrebbe avuto. Al medico è stata contestata l’aggravante della colpa con previsione e  l’ordine dei medici ha aperto un procedimento. Sul medico era già stato aperto un procedimento per la morte di una bambina di Olbia, di soli 14 mesi, affetta da meningite, curata con lo stesso metodo. Ma il caso,  finì in prescrizione.