redazione il torinese

Allarme bomba in metrò, scatta il protocollo antiterrorismo: era un falso ordigno

metro festa7POLIZIA CAMIONTutta l’area è stata immediatamente isolata dalla polizia e l’ingresso alla stazione Lingotto è stato bloccato

Momenti di paura per una finta bomba quella che ha fatto  subito scattare l’allarme nella Metropolitana di Torino alla stazione Lingotto. Su un treno fermo al capolinea è stato collocato  un barattolo sotto un sedile del convoglio. L’involucro era  chiuso con nastro adesivo e conteneva  dei rifiuti. Dei fili elettrici e un auricolare sul coperchio sono stati collocati per rendere più verosimile l’ordigno, tanto da fare immediatamente scattare  il protocollo di sicurezza. Tutta l’area è stata immediatamente isolata dalla polizia e l’ingresso alla stazione è stato bloccato. Fermati anche i treni dalla stazione «Spezia» fino al capolinea. Gli artificieri della polizia sono intervenuti mentre le fasi di emergenza venivano gestite dalla sala operativa della questura e da  Gtt, in base al protocollo previsto nei casi di terrorismo.

 
(foto: archivio il Torinese)

“La fragilità della farfalla”

LIBRO SALONE

Ambientato nell’Irlanda settecentesca delle leggi penali

La scrittrice casalese Maura Maffei presenta venerdì 8 aprile alle ore 21, alla libreria Belgravia in via Vicoforte a Torino, il libro “La fragilità della farfalla” scritto con Ronan O Lorcain, L’autrice dialogherà con la saggista Silvia Scaranari Introvigne. Il romanzo, uscito pochi mesi fa per i tipi di 45° Parallelo è ambientato nell’Irlanda settecentesca delle leggi penali.

Massimo Iaretti

 

"La donna serpente", Noseda sul podio

Per la prima volta al teatro Regio di Torino in scena l’opera fiaba di Alfredo Casella , Arturo Cirillo firma l’allestimento fiabesco

 regio

Al teatro Regio debuttera’ giovedì 14 aprile prossimo, eseguita per la prima volta, la “Donna Serpente”, opera-fiaba di Alfredo Casella, articolata in un prologo, tre atti e sette quadri, su libretto di Cesare Vico Ludovici, tratta dall’omonima fiaba di Carlo Gozzi. Orchestra e Coro del Teatro Regio sono diretti da Gianandrea Noseda, la regia è di Arturo Cirillo; il cast è formato da interpreti del calibro di Piero Pretti, Carmela Remigio, Erika Grimaldi, Francesca Sassu e Sebastian Catania. L’opera lirica rientra all’interno di un progetto promosso dalla Città di Torino e costituisce il fulcro del Festival Alfredo Casella.

Casella, compositore torinese nato nel 1883 e trasferitosi a tredici anni a Parigi per perfezionare gli studi di pianoforte e composizione, nel 1918 pensò di scrivere un balletto corale basato su “La donna serpente” di Carlo Gozzi, lo stesso soggetto che aveva ispirato, nel 1888, la prima opera di Richard Wagner, Die Feen. Solo nel 1928 decise che “La donna serpente” sarebbe diventata un’opera. La prima di questa opera-fiaba si tenne il 17 marzo 1932 al teatro Reale dell’ Opera di Roma e il compositore scrisse che “Era evidente che il mio temperamento, la mia precedente arte, i miei gusti e la mia cultura mi avrebbero orientato verso un teatro antiverista, e non solo antiwagneriano, ma anche antiromantico, un teatro che avrebbe avuto le sue basi in Falstaff, in Rossini e in Mozart, in Haendel e in Monteverdi”. Casella venne sedotto dalla perenne alternativa tra tragico e comico, in cui il musicista può stabilire, tra azione e musica, un rapporto molto diverso da quello dell’opera tradizionale. In questo rapporto la musica viene prima e e l’azione giunge a seguirla e commentarla. regio 2Si trattava di dettare l’azione in base alle leggi della stessa musica.

“Con La donna serpente – spiega Gianandrea Noseda – Casella ha composto un’opera fuori dagli schemi, mettendo a frutto una fervida fantasia creativa e mettendo in atto uno strappo analogo a quello che la Seconda Scuola di Vienna attuo’ nei confronti dell’ Espressionismo, con la differenza che la corrente stilistica da cui il compositore torinese prese le distanze era il verismo”. Lavorando sulla Donna Serpente al regista Arturo Cirillo è venuto in mente “Il flauto magico” di Mozart. Entrambe le opere presentano un sottile velo di crudeltà per la scelta di far passare i protagonisti attraverso l’esperienza purificante del dolore. La regia di Cirillo vive di musica e per la musica, prendendo, cioè, le mosse non dal libretto, ma dall’ascolto consapevole della partitura.

(Foto: il Torinese)

Mara Martellotta

Incubatore di Librolandia, 22 Giovani editori al debutto

Arrivano da ogni parte d’Italia. In comune hanno due cose: sono nati da meno di due anni ed è la prima volta che partecipano tutti assieme a una grande manifestazione editoriale

SALONE 569

C’è il talent scout della narrativa italiana contemporanea e quello specializzato nelle storie di migrazioni, quello che propone (con ironia) libri fatti come pacchi di pasta o di detersivo e quello che trasforma una piattaforma online in un libro interattivo. Arrivano da ogni parte d’Italia. In comune hanno due cose: sono nati da meno di due anni ed è la prima volta che partecipano tutti assieme a una grande manifestazione editoriale. Sono i 22 giovani editori che debutteranno all’Incubatore al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 12 al 16 maggio prossimo. L’Incubatore quest’anno compie dieci anni: è un format che permette agli editori con meno di 24 mesi di vita di andare al Salone a costi calmierati e in uno spazio esteticamente curato, che li riunisce garantendo loro visibilità e «massa critica». Una SALONE 215presenza che si inserisce in una kermesse da tutto esaurito, come anticipa la Presidente del Salone Internazionale del Libro, Giovanna Milella: «Conto alla rovescia per il 29° Salone Internazionale del Libro, che si inaugurerà il 12 maggio al Lingotto. Migliaia gli editori e gli autori presenti, dall’Italia e dall’estero, e situazione da overbooking. Cercheremo di accogliere tutti, e fra le molte sorprese che ci entusiasmano, in quest’anno di cambiamenti, ci sono le prenotazioni di tante giovani case editrici provenienti da tutta Italia. Sono già più di venti, e insieme daranno vita all’Incubatore. Nascono in controtendenza rispetto alla crisi e portano molte iniziative di qualità. Sono certa che il titolo della 29a edizione, Visioni, illustrato dal libro e dagli occhi profondi disegnati daSALONE LIBRO XX Mimmo Paladino, attira l’attenzione di chi crede nel futuro e apre con coraggio nuove strade da esplorare». I giovani editori presentano nello spazio dell’Incubatore le loro produzioni e i loro autori. Ad accompagnarli nello «svezzamento» nel difficile mondo dell’editoria, due appuntamenti fissi alla Sala Incubatore: ogni mattina alle 12 la Striscia Business, ove gli espositori dell’area possono ascoltare consigli pratici, suggerimenti e strategie di business dalla voce di librerie indipendenti, biblioteche, distributori e uffici stampa di importanti case editrici nazionali, professionisti ed esperti fra cui quelli del Master di Editoria della Cattolica di Milano. In Incubatore… e poi, invece, gli editori passati di lì nelle scorse edizioni (a oggi sono circa 250) raccontano la loro esperienza di crescita: fra di essi nomi poi diventati solide realtà come Gorilla Sapiens, Marotta & Cafiero da Scampia, Lo Stampatello, Intermezzi, Las Vegas, Neo. Edizioni, Tunué.

(Foto: il Torinese)

Panama papers, anche un commendatore tra gli undici nomi piemontesi della lista

Il ritorno di Bossuto contro il "sistema Torino"

bossuto juriJuri Bossuto torna alla politica attiva. Dopo il non brillante risultato elettorale del 2011 , si è dedicato alla sua passione di ricercatore e scrittore. Gli ho telefonato per incontrarlo, curioso sul perché di questo suo ritorno. Come al solito gentilissimo mi ha fissato l’appuntamento in centro. Tanta e tale la distanza politica tra noi, tanta e tale la mia stima nei suoi confronti. Corretto, è radicale nella ricerca della verità. Gli darei il mio portafoglio tanta è la fiducia che mi ispira.

Allora… perché questo ritorno?

“Veramente non ho mai smesso , sicuramente agendo in altre forme ed altri modi rispetto al  passato. sempre comunque attento ai problemi di questa bella e nostra martoriata città. La proposta è arrivata direttamente da Giorgio Airaudo, e non ho avuto esitazioni, anche se dovrò rinunciare a qualcosa che mi ero prefissato di fare”.

Scusa se insisto: perché?

 “Non ne posso più del sistema di Torino. Sistema che ha, perlomeno, “anchilosato” questa nostra città. Ti assicuro, è molto ma molto diffuso il malcontento, e non solo negli ambienti che tradizionalmente frequento. Così mi sono detto: vale la pena, superati i 50 anni mettersi in discussione”.

Che ti dice la famosa frase: se a vent’anni non sei comunista sei senza cuore, se lo sei a quaranta senza cervello?

“Patrizio sei sempre il solito provocatore, avere il cuore, avere cervello ed essere comunista è concretamente possibile, persino gli epigoni dei Savoia si sono complimentati per il libro ‘Le catene dei Savoia’ “.

Spiega meglio… tu comunista con i monarchici?

“Già, e pensa che le maggiori critiche fino all’isolamento dopo aver scritto il libro le ho avute da sinistra. Passi per le critiche, ma addirittura le minacce. Viceversa i monarchici mi hanno solo chiesto d’intervenire, rispettando le mie idee. Molto strana, a volte, la realtà. Ho scritto questo libro perché mi sono documentato. Fare il ricercatore mi è sempre piaciuto. Quando entro in un archivio è come vivessi una realtà parallela. Dal mattino a sera, senza mangiare, senza aver voglia di mangiare, rendendosi conto che il tempo è passato perché un gentile impiegato t’informa che si deve chiudere. Ha dato fastidio , non è vero che i Savoia hanno ucciso molti soldati ed ufficiali Borboni. E poi è totalmente esagerato sostenere che nel Risorgimento ci sono le premesse della destra fascista italiana”.

Come hai  “campato” in questi anni?

“Sicuramente ho fatto quello che mi piaceva fare. Scrivere, ricercare, studiare, ma le miei convinzioni mi hanno portato anche isolamento. Luci ed ombre, ma diversamente non avrebbe potuto essere”.

Ma il nostro Juri è anche un narratore. “Un’amica mi ha regalato Il gatto nel cuore di Torino. Una storia vera. Due mezze serate lettura completata.Un incontro apparentemente banale con la gatta diventa recupero di rapporti umani tra le persone. Ci sono sempre piccole miserie umane, ma vince la solidarietà. Visti i tempi non cosa da poco”

Pensavo, credevo di trovare il politico, ho ritrovato l’umanità di Juri, eccezionale visti i tempi.

Patrizio Tosetto

Appendino svelerà i nomi dei suoi assessori

appendinoDopo una selezione di 300 curriculum  ha scelto i primi tre assessori di quella che sarà la sua giunta municipale in caso di vittoria

Chiara Appendino, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, dopo una selezione di 300 curriculum  ha scelto i primi tre assessori di quella che sarà la sua giunta municipale in caso di vittoria. I nomi si sapranno soltanto alle 22.30 di domenica, alla fine dell’Assemblea degli attivisti. La squadra di  Appendino sarà completata prima del voto e verrà presentata ai torinesi. Gli  assessori in pectore faranno campagna elettorale con la candidata sindaco  Appendino da lunedì prossimo e parteciperanno alla seconda fase di elaborazione del programma elettorale, sul quale si stanno confrontando  gruppi di lavoro tematici.

Una gradevole peperonata

peperonata d“Il frigo spesso piange dato che non sempre riesco a fare la spesa. Ma ecco che il Torinese mi viene in soccorso con le sue ricette di facile esecuzione. La foto che allego documenta la mia “opera”. Da leccarsi le dita!”
 

Caro Torinese,

sono una professionista che lavora tutto il santo giorno, alle prese con un’attività creativa che dà soddisfazioni, ma anche molto impegnativa e stancante. Non parliamo poi del mio capoufficio….un vero despota! Tra una riunione e una relazione da scrivere al pc le ore passano in fretta. Purtroppo non abito vicino al posto di lavoro e mi ci reco ogni giorno con lo scooter o con i mezzi pubblici, così il tempo libero che mi resta è davvero poco. Un po’ di palestra, qualche passeggiata in centro a fotografare monumenti e “pezzi di città” (che adoro postare sul mio profilo Instagram!),l’immancabile shopping nei negozi di abbigliamento e – quando riesco – un salto dall’estetista. Alla sera torno a casa sfinita, non sono più giovanissima, mi sto avvicinando agli “anta”! E mi trovo di fronte al  solito dilemma: cosa cucino questa sera per me e mio marito? Il frigo spesso piange, dato che non sempre riesco a fare la spesa. Ma ecco che il Torinese mi viene in soccorso con le sue ricette di facile esecuzione. Proprio ieri sera ho dato un’occhiata prima al frigorifero desolatamente vuoto e poi alla rubrica gastronomica del giornale, et voilà: con un paio di peperoni e una cipolla (tutto ciò di cui disponevo) ho realizzato una gradevolissima peperonata seguendo le indicazioni della ricetta pubblicata online. La foto che allego documenta la mia “opera”. Da leccarsi le dita! Grazie, Torinese. Anche le piccole cose della vita hanno la loro grande importanza.

 

Rosella Donati

Trovi le nostre ricette nella sezione LIFESTYLE: 

http://www.iltorinese.it/category/lifestyle/

"VI DICHIARO DIVORZIATI"

Il libro offre lo spaccato di un’Italia profondamente cambiata negli ultimi due decenni dal punto di vista sociale, culturale e giuridico. Basti pensare che nel 2013 i matrimoni celebrati sono stati meno di 200.000 all’anno (nel 1974 furono ben 430.000), mentre le separazioni e i divorzi fanno registrare numeri costanti nell’ultimo quinquennio (ben 88.000 separazioni e 52.000 divorzi all’anno)

divorzio 3Alla libreria Feltrinelli di piazza Cln 251 a Torino, venerdì 15 aprile si terrà la presentazione del libro di Gian Ettore Gassani “Vi dichiaro divorziati”. Con l’autore interverranno l’avv. Edoardo Rossi, presidente AMI Piemonte e Valle d’Aosta, l’avv. Teresa Besostri, consigliera dell’Ordine degli avvocati, il direttore del “Torinese”, C. Bussola e la psicoterapeuta Monica Cismondi. Moderatrice Thérése Salemi.
Il libro offre lo spaccato di un’Italia profondamente cambiata negli ultimi due decenni dal punto di vista sociale, culturale e giuridico. Basti pensare che nel 2013 i matrimoni celebrati sono stati meno di 200.000 all’anno (nel 1974 furono ben 430.000), mentre le separazioni e i divorzi fanno registrare numeri costanti nell’ultimo quinquennio (ben 88.000 separazioni e 52.000 divorzi all’anno). Sullo sfondo il fenomeno delle convivenze, che aumentano costantemente e che oggi arrivano a toccare la quota di un milione. “Ormai – afferma Gassani – il matrimonio non è più un’istituzione invincibile e i dati ISTAT lo dimostrano. Il 20% delle separazioni riguarda gli over 65. È il segno dell’Italia che cambia. Non è più il Paese tradizionalista e bigotto di una volta”. Trentuno capitoli, 280 pagine, prefazione di Maurizio de Giovanni e postfazione di Maurizio Martinelli, il libro è stato scritto interamente a penna, su fogli protocollo, durante l’estate 2015. L’autore ripercorre gli usi e i costumi di tante famiglie italiane assorte nella loro chat e che non sanno più stare insieme. Vi è la narrazione di tante storie raccontate nella “bottega” dell’avvocato, storie di violenze, di aspre contese sui figli (il bottino di guerra), di famiglie distrutte dal gioco d’azzardo, di conviventi senza diritti mandati sul lastrico o del novantenne che vuole separarsi per sentirsi libero. Si parla poi di infedeltà causate dai social network e di coppie che scoppiano per mancanza di sessualità. Quattro i capitoli dedicati al diritto con riferimento al varo del divorzio breve, alla negoziazione assistita, all’eliminazione delle differenze giuridiche tra i figli nati nel matrimonio e quelli nati al di fuori di esso, alle recenti riforme del processo canonico grazie a Papa Francesco.

 

La fame di lavoro fa il pienone alla job fair del Pala Alpitour. Ottimismo? Sì, ma cauto

Segnali di ripresa del mercato del lavoro, dopo una recessione che ha colpito il Piemonte più di altre regioni, a causa della sua vocazione all’export su scala internazionale
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Presenze in crescita a IoLavoro, la più grande job fair italiana allestita al Pala Alpitour di Torino. I visitatori di ieri sono stati 4.700, rispetto ai 4 mila di mercoledì . Oggi è l’ultimo giorno della rassegna la cui  apertura si tiene  dalle 10 alle 18.

Sono state migliaia  le persone iscritte on line alla kermesse che  fa incontrare le imprese e chi è in cerca di un’occasione. Alla 20/a edizione sono presenti più di 100 aziende e 23 agenzie per il lavoro che propongono  13.000 offerte nei settori Ict e digital, elettronica, ma anche  turistico alberghiero, ristorazione, distribuzione e commercio, tour operator, agroalimentare, automotive, metalmeccanico, assicurazioni e finanza, materie plastiche e vigilanza, facility management. Al suo debutto il ministero della Difesa che assume tra i 6.000 e i 10.000 giovani.Io-lavoro-300x172

“La lotta alla disoccupazione giovanile è una delle principali sfide di questa amministrazione regionale”: ha detto  il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, intervenendo all’inaugurazione..

Chiamparino ha espresso moderato ottimismo per i segnali di ripresa del mercato del lavoro, dopo una recessione che ha colpito il Piemonte più di altre regioni, a causa della sua vocazione all’export su scala internazionale: “Siamo ancora lontani – ha affermato – dall’aver recuperato i livelli pre-crisi, ma per poter garantire la ripresa è necessario che a livello centrale vengano poste in atto una serie di misure. E mi riferisco in particolare al completamento del sistema di riforma inaugurata dal Jobs Act, anche con una revisione degli ammortizzatori sociali che prevedano un reddito di accompagnamento per le persone che hanno perso l’occupazione e che affrontano dei percorsi di riqualificazione. Solo così saremo in grado di attuare delle politiche attive per il lavoro davvero efficaci”. “È uno dei fiori all’occhiello della nostra Regione, che fa meglio incontrare domanda e offerta di lavoro”, ha sottolineato invece  il presidente del consiglio regionale Mauro Laus.