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Parla il sindaco Fassino: “il mio miglior successo è aver mantenuto la parola data”

fassino66COMUNALI 2016 / I PROTAGONISTI

Di Romana Allegra Monti

Sindaco Fassino, quale ritiene essere il suo più grande successo nell’amministrazione della città?

Il mio miglior successo non è il singolo intervento, ma aver mantenuto la parola data. Siamo riusciti a tenere in piedi la città in anni di dura crisi, garantendo comunque i servizi a disposizione dei cittadini e la sua capacità di investimento. Inoltre abbiamo ridotto il debito che pesava sulle spalle della città. Abbiamo fatto di Torino una città di cultura, arte e turismo. Queste quattro questioni – garantire il servizio ai cittadini, continuare a investire, farne un polo culturale e ridurne il debito: non sono affatto obiettivi scontati da realizzare, soprattutto in un periodo difficile. Questo è, io penso, un successo: ha permesso alla città di essere pronta oggi per cogliere le opportunità che possono giungere da una ripresa economica che è alle porte.

Come è riuscito a ridurre il debito di mezzo miliardo?palazzo civico

Torino aveva un alto debito non perché si fossero sprecati i soldi, ma perché aveva investito molto, nella metropolitana, nel termovalorizzatore per gestire i rifiuti, nel teleriscaldamento per ridurre le emissioni di Co2, gli impianti olimpici, gli investimenti sulle aree industriali dismesse e tutto questo ha determinato un debito alto. Noi siamo riusciti a riportarlo a livello d’indebitamento che la città aveva nel 2003, una riduzione di quasi 600 milioni di euro. Lo abbiamo fatto agendo su più fronti, abbiamo aperto le nostre società pubbliche a soci privati, continuiamo a essere soci ma cedendo delle quote abbiamo liberato delle risorse.

Dunque le aziende rosse”, che l’unanimità del centrodestra definisce come un costo eccessivo per il comune, le partecipate che loro vorrebbero alienare, sono già in parte private?

Sì, noi non le abbiamo vendute, abbiamo aperto a soci privati mantenendo una presenza della città, perché queste società erogano un servizio importante per i cittadini, ma abbiamo ridotto la nostra quota, così facendo abbiamo liberato risorse. Sono stati alienati immobili che non erano necessari all’ente, abbiamo ri-organizzato la macchina comunale: la pianta organica del comune è di circa 12 mila dipendenti e oggi siamo sotto i 10mila. Sono stati ri-negoziati i contratti con coloro che erogano i servizi alla città – acqua ed energia ad esempio – il debito lo abbiamo ridotto così.

perna foto mole mongolfiera

Insomma, le proposte che oggi arrivano dal centrodestra in realtà sarebbero già state realizzate. Per quanto riguarda invece la viabilità: la città ora dispone di una prima linea di metropolitana (ancora da terminare), quando prevede possa arrivare, concretamente, la seconda?

metro 1Stiamo investendo sulla mobilità cittadina in tre modi: il primo riguarda il completamento della linea uno della metropolitana verso piazza Bengasi e verso Rivoli: quella in direzione piazza Bengasi potrà essere completa già nella primavera del 2017. Verso rivoli invece, i lavori stanno proseguendo e nel 2017 avremmo due tratte che ci porteranno fino a Cascine Vica, poi si proseguirà.Il secondo riguarda l’investimento ferroviario metropolitano, che è molto importante: attualmente ha otto linee e prevediamo l’attivazione di altre due, dando un servizio ancora più completo per tutta l’area metropolitana: utilizzano questo sistema tantissime persone che lavorano a Torino, ma abitano fuori città. La terza scelta d’investimento riguarda la linea 2, è in corso il bando (che chiude il 9 maggio) per la scelta della progettista, seguirà la fase del progetto esecutivo e parallelamente costruito il piano finanziario, infine si parte con i cantieri. Credo possano essere aperti tra la fine del ’17 e l’inizio del 2018.

Una città che aspira ad internazionalizzarsi e a essere sempre più un polo turistico ha bisogno di un sistema efficiente di mobilità…

Certamente. Stiamo rinnovando anche il parco dei mezzi pubblici, aumentando mezzi elettrici e a basso impatto ambientale, infine stiamo potenziando il bike sharing e il car sharing, insomma tutto ciò che consente ai cittadini di muoversi bene con differenti modalità di trasporto.

La città è cambiata molto, ma molti luoghi d’interesse restano scollegati con gran parte dellacampus universita 2 città: il campus Luigi Einaudi ne costituisce un esempio. Per caso è prevista una rivisitazione delle linee e dei collegamenti degli autobus?

Sì, le tratte devono essere adeguate a come evolve la città: è evidente che occorre tenere conto dei nuovi campus, delle spine residenziali, dei nuovi investimenti e quindi c’è un continuo lavoro di adeguamento della rete dei trasporti ai flussi di mobilità.

Un discorso che si collega ai parcheggi di superficie…

parcheggiAbbiamo appaltato una decina di parcheggi pertinenziali, cioè parcheggi sotterranei destinati a chi voglia comprare un garagema c’è una quota di acquisto e una di parcheggio pubblico, una decina in realizzazione. Per ciò che riguarda i parcheggi di superficie, nella parte centrale e semicentrale vi è la zona blu: ma anche questo sarà oggetto di una revisione in relazione al mutare della città, tenendo conto dei flussi di mobilità.

Zone a pagamento che verranno allargate dopo le elezioni…

Non è un generale allargamento, è un ridisegno delle zone con sosta a pagamento, in relazione a una verifica di quali sono da un lato i flussi di mobilità e dall’altro le esigenze dei residenti. Non sarà necessariamente un allargamento.

In tema di parcheggi: come può un’amministrazione attenta all’arte e alla cultura permettere la costruzione di un parcheggio privato laddove vi sono le gallerie Pietro Micca?

Un problema risolto, quando gli scavi hanno fatto emergere le gallerie abbiamo bloccato i lavori, insieme al ministero dei beni culturali e della sovrintendenza abbiamo rimodulato il progetto, riducendo il numero di posti auto in questi parcheggi e facendolo arretrare, in ragione tale che le gallerie siano salvaguardate, ma soprattutto utilizzate. Quello che non si dice mai è che fino a quando non si è fatto questo scavo, quelle gallerie non se le filava nessuno, il progetto di adesso evita che il parcheggio possa compromettere le gallerie e prevede un piano di valorizzazione di esse, per poterle rendere visitabili.

cittadella miccaQuindi non verranno danneggiate o distrutte?

Assolutamente no, anzi non fosse stato per questi scavi, quelle gallerie non sarebbero mai state cercate e di conseguenza, rese accessibili al pubblico.

 

Lungo Stura Lazio è stato sgomberato, ma vi sono ancora molti campi nomadi critici, come quello in via Germagnano…

Lo abbiamo chiuso non con le ruspe, ma ricollocando 600 rom in soluzioni abitative e 200 con rimpatrio assistito in Romania. Il prossimo intervento sarà in corso Tazzoli

Sarà un intervento dello stesso tipo?

Sì, su ogni campo nomade sarà intrapreso questo percorso di allocazione di queste persone in soluzioni abitative e la chiusura e la pulizia dei campi. Proprio questa mattina ero a fare un sopralluogo, proprio perché c’è un problema di pulizia di queste aree. Poi bisognerà affrontare via Germagnano, l’area più delicata.

comune palazzo civicoParliamo ora della campagna elettorale. Non le chiedo nulla sulla notizia di questi giorni di un sondaggio, di cui non si conoscono autori o metodi e sul quale si è già espresso…

Infatti. Se vuole le faccio l’elenco dei sondaggi sbagliati degli ultimi anni, sono molto scettico: li guardo ma non me ne faccio condizionare…

Preferirei domandarle cosa pensa della sua rivale più papabile, la pentastellata Chiara Appendino.

Non do giudizi sugli altri candidati che ovviamente si candidano avendo speranza di vincere, cercando di raccogliere un voto più largo, coinvolgendo ogni tipo di elettore, sulla base delle proprie proposte.  Rispetto e mi confronto con tutti i candidati, penso che se si guardano i cinque anni che abbiamo alle spalle si può constatare che io e la mia giunta siamo stati in grado di governare la città in una fase molto delicata. Siamo affidabili e credibili, ciò che proponiamo per i prossimi non sono sogni, sono progetti credibili che abbiamo dimostrato di saper realizzare. Sulla base del nostro programma chiederemo i voti ai cittadini e ci confronteremo con gli altri candidati.

 

Arie pucciniane al Festival di Primavera

auditorium raiFiorenza Cedolins interprete delle arie da Madama Butterfly, Tosca, Turandot e Manon Lescaut

Il soprano Fiorenza Cedolins è la protagonista del secondo appuntamento del Festival di Primavera dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, dal titolo ” La vice e l’orchestra”, in programma giovedì 26 maggio alle 20.30 alla’ Auditorium Rai ” Arturo Toscanini, di Torino, in diretta su Radio 3. Il concerto, diretto da Pietro Rizzo, è dedicato alle più celebri pagine operistiche di Giacomo Puccini, da ” Un bel di’ vedremo” a ” Tu, tu piccolo Iddio”, tratte da Madama Butterfly, a ” In quelle trine morbide” dall’opera Manon Lescaut. La seconda parte della serata vede la soprano impegnata in arie tratte sempre da Manon Lescaut, quali “Sola, perduta, abbandonata”, dalla Turandot (“Tu che di gel sei cinta”) e dalla Tosca ( “Vissi d’arte, vissi d’amore”). Le romanze saranno inframmezzate da celebri pagine sinfoniche, tratte da Le Villi e Manon Lescaut, Il Capriccio e il Preludio sinfonico. I biglietti da 30 a 15 euro sono in vendita sia online sia presso la biglietteria dell’Auditorium Rai. Un’ora prima del concerto sono messi in vendita gli ingressi non numerati a 20 e 9 euro.

Informazioni: 0118104653.

Mara Martellotta

SANTANDER MEZZA MARATONA CITTÀ DI TORINO 2016: 35 MILA EURO A CANDIOLO

santander 2Si è svolta  nella sede dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo – IRCCS la cerimonia di consegna dell’assegno da 35.000 Euro donati alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro dalla manifestazione Santander Mezza Maratona Città di Torino organizzata da Base Running A.S.D il 16 e 17 aprile scorsi. La cifra devoluta è frutto della grande partecipazione di pubblico che ha preso parte alla due giorni di festa, sport e solidarietà alla “Mezza di Torino”: oltre 7.000 runner di ogni età e livello che hanno letteralmente invaso il centro di Torino partecipando all’evento. Un vero e proprio trionfo non solo dal punto di vista sportivo, ma anche sul fronte della solidarietà e del sostegno alla Ricerca sul Cancro. “Siamo felici di aver raggiunto questo grande risultato di sport e solidarietà. Teniamo particolarmente al successo di questa iniziativa che per noi è un segno tangibile di vicinanza al territorio e del nostro impegno nel sostenere l’immenso lavoro svolto dalla Fondazione per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo. La grande partecipazione anche dei nostri dipendenti ci ha permesso inoltre di dare un ulteriore sostegno alla Fondazione e di diffondere la consapevolezza dell’importanza di adottare un sano stile di vita con la giusta attenzione al valore dello sport” dichiara Alberto Merchiori, Amministratore Delegato e Direttore Generale: “La Santander Mezza Maratona Città di Torino – sottolinea Giampiero Gabotto, Consigliere Delegato della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – ci dà per il secondo anno consecutivo un contributo prezioso per la nostra battaglia contro il cancro. Ringraziamo Base Running e Santander Consumer Bank per questo impegno: è infatti grazie alla generosità di tanti enti, associazioni, persone che Candiolo è nato, è cresciuto ed è diventato un Istituto di ricerca e cura di livello internazionale, realizzato esclusivamente con il sostengo di oltre 300 mila donatori privati”. “Raggiungere un grande traguardo è sempre un risultato di gruppo. Aver superato i numeri dello scorso anno è per noi motivo di grande soddisfazione e ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo successo: sponsor, istituzioni, testimonial, volontari e tutti i partecipanti che con il loro sostegno e il loro entusiasmo ci hanno permesso di ottenere questo grande risultato”, hanno commentato Alessandro Giannone, Direttore dell’Evento e Alessandro Rastello, Presidente Base Running ASD

Tutti alle urne: quasi 700 mila elettori in città. Si sceglie tra 17 candidati sindaco

elezioni-comunali-schedaCompresa Torino sono in tutto quaranta i Comuni della provincia  chiamati domenica alle urne domenica 5 giugno. Andranno al voto 923 mila 753 cittadini, il 42,65% dell’area metropolitana. Sono sette i Comuni oltre i 15 mila abitanti, inclusa Torino dove si vota anche per rinnovare le 8 Circoscrizioni. Sono quattro quelli in cui è stata presentata una sola lista. Curiosa situazione a Massello dove i 62 aventi diritto al voto possono scegliere fra quattro liste: una ogni 15 abitanti. I votanti nel capoluogo regionale, dove i candidati alla carica di sindaco sono 17 e le liste 34, sono 695 mila 740. Si vota solo domenica dalle 7 alle 23 con inizio degli scrutini per le Comunali appena terminate le operazioni di voto. Per le Circoscrizioni, invece, lo scrutinio inizia alle 15 di lunedì. Si può utilizzare  il voto disgiunto e nei centri sopra i 5 mila abitanti, la doppia preferenza per candidati consiglieri di una stessa lista rispettando la parità di genere.

Ecco i vincitori del Progetto Storia Contemporanea

Giovedì la premiazione degli studenti vincitori del Progetto di storia contemporanea promosso dal Consiglio regionale del Piemonte

resistenza studenti dsarajevo

Domani, Giovedì 26 maggio,  alle 10.30 nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea legislativa piemontese, si svolge la premiazione dei 130 studenti vincitori del XXXV Progetto di storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.

“La nostra regione – osserva il vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato – non solo è stata la prima in Italia a istituire con una legge, nel 1976, un Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, ma tra le prime a promuovere progetti di studio sulla storia contemporanea, coinvolgendo, a partire dal 1981, decine di migliaia di studenti medi piemontesi e organizzando centinaia di viaggi nei luoghi della memoria”.

La graduatoria dei 26 gruppi, composti ciascuno da 5 studenti è stata redatta dalla Commissione di valutazione composta da componenti degli Istituti storici della Resistenza piemontesi. Nella scelta dei tre temi proposti gli studenti si sono così suddivisi: il 38,9% ha optato per la prima traccia (strategia della tensione e anni di piombo: la stagione del terrorismo), il 13% per la seconda (repubblica e trasformazione della società italiana) e il 48,1% per la terza (migrazioni: “muri” vs “ponti”).

I vincitori hanno anche preso parte a viaggi studio nei luoghi della memoria in Bosnia Erzegovina (Sarajevo, Mostar, Srebrenica), a Trieste (Risiera di San Sabba, Foiba di Basovizza, al Sacrario di Redipuglia) e in Austria (campi di sterminio di Mauthausen e di Gusen).

 
Nella foto  gli studenti piemontesi a Sarajevo

Bimba di due mesi muore nella culla

carabinieri autoUna piccola di due mesi, figlia di una coppia di rifugiati nigeriani presso  una comunità a Lemie,  è stata trovata morta nella culla questa mattina. I carabinieri hanno stabilito che il decesso è avvenuto per cause apparentemente naturali. Forse si è trattato di Sids, la sindrome di morte improvvisa dei neonati che in Italia uccide all’incirca 300 neonati ogni anno.

Nasce ortoalto Le Fonderie Ozanam

Nasce ortoalto Le Fonderie Ozanam: un progetto all’insegna della riqualificazione e della socialità

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Sarà inaugurato ufficialmente nel pomeriggio di sabato 28 maggio, presso Casa Ozanam in via Foligno 14 a Torino, ortoalto Le Fonderie Ozanam, con una festa – evento che vuole coinvolgere tutta la cittadinanza, a cominciare dagli abitanti di Borgo Vittoria. Il Progetto, che ha preso il via lo scorso febbraio grazie all’idea e all’impegno della start up torinese OrtiAlti e al sostegno della Compagnia di San Paolo consiste nella creazione di un orto pensile comunitario (tra i primi esempi in Italia) sul tetto di Casa Ozanam, storico palazzo anni ’30 oggi di proprietà del Comune, al cui interno operano diverse realtà come la Cooperativa Sociale Meeting Service, partner dell’iniziativa. Sviluppato su una superficie di 300 metri quadri, di cui 150 coltivabili, ortoalto Le Fonderie Ozanam permetterà la coltivazione in loco di verdure fresche per tutto l’anno, andando ad arricchire con prodotti a “centimetro 0” il menù del Ristorante Le Fonderie Ozanam, presente all’interno della struttura e gestito da persone disagiate. Accanto agli aspetti puramente gastronomici, l’orto sarà anche un luogo di socializzazione e incontro per gli abitanti del palazzo e del circondario e punta a diventare un primo determinante tassello di riqualificazione urbanistica e di rilancio sociale per l’intero quartiere di Borgo Vittoria. Sarà, inoltre, un’occasione importante di lavoro e formazione per le persone della Cooperativa Sociale Meeting Service, a cui è affidato il compito di curare e coltivare lo spazio. Senza contare i benefici ambientali, che si tradurranno nella riduzione dell’isola di calore e delle emissioni di CO2, nel risparmio dei consumi, previsto intorno al 10 – 30%, nell’efficientamento energetico dell’edificio, nell’assorbimento delle acque piovane e nella diminuzione dell’inquinamento acustico. Proprio all’insegna dell’inclusione e della socializzazione, la festa di inaugurazione di ortoalto Le ORTOALTOFonderie Ozanam di sabato 28 maggio coinvolgerà i presenti con un ricco programma di iniziative. Il pomeriggio si aprirà con il tradizionale taglio del nastro, previsto intorno alle 14.30, a cui interverranno l’Assessore all’Urbanistica della Città di Torino, il Presidente della Circoscrizione 5 della Città di Torino, oltre a Loris Passarella, Presidente della Cooperativa Meeting Service e Elena Carmagnani, Presidente dell’Associazione OrtiAlti. A seguire, i più piccoli potranno partecipare a diversi laboratori gratuiti, per stimolare la loro creatività e curiosità: Piccoli Contadini, a cura dell’Associazione Parco del Nobile, per imparare a coltivare l’orto, Storie dell’Alveare, a cura dell’Associazione Parco del Nobile, per conoscere il mondo delle api e costruire candeline di cera, Spaventapasseri, a cura di Monica Fucini, per costruire spaventapasseri con materiali di riciclo e La Trottola di Robin Hood, a cura dell’Associazione La foresta di Sherwood, per costruire trottole di legno col tornio. Intorno alle 17 sarà invece possibile fare quattro passi nel Borgo Intorno allo stabilimento futurista di Diulgheroff, guidati dal Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5, alla scoperta dell’ambito storico urbanistico e dei luoghi della comunità nella vecchia Barriera Lanzo. Durante tutto il pomeriggio sono previsti intermezzi di circo e musica a cura di Flic Scuola di Circo e si potranno degustare miele e centrifugati dell’orto. A conclusione della giornata, intorno alle 20, è in programma la Cena dell’Ortoalto, presso il ristorante Fonderie Ozanam, al costo di 50 euro, anticipato da un aperitivo speciale a cura dello chef Umberto del Nobile. “Ortoalto Le Fonderie Ozanam – rivelano Elena Carmagnani ed Emanuela Saporito, ideatrici della start up OrtiAlti – vuole essere il primo tassello di un più ampio progetto di riqualificazione urbana. L’obiettivo è quello di creare una vera e propria rete di Orti Alti comunitari sui tetti dei nostri palazzi. Oltre a garantire benefici estetici e all’ambiente, possono diventare importanti luoghi di socializzazione, di scambio e di cultura”. Ortoalto Le Fonderie Ozanam è un progetto ideato e coordinato da OrtiAlti in collaborazione con Meeting Service, Agridea e Quattrolinee. Ha ricevuto il patrocinio della Circoscrizione 5 Città di Torino, il sostegno di Compagnia di San Paolo e il contributo di Fondazione Magnetto, Baghi Srl, Imam Ambiente e Unipol Sai. Sponsor tecnici del Progetto sono Harpo Verde Pensile, Leroy Merlin, Edilspe – Incip, Arte e Giardini.

Dal 4 giugno aumentano i treni del mare per la Liguria

treno frecciarossaPotenziata  in Piemonte l’offerta ferroviaria per il mare. Trenitalia intende garantire la mobilità nelle giornate in cui è prevedibile un incremento dei viaggiatori verso le spiagge liguri:  la Direzione regionale delle ferrovie su richiesta di Regione Piemonte e Agenzia della Mobilità Piemontese, ha programmato  treni straordinari. Dal 4 giugno al 30 luglio ogni sabato viene aggiunta una coppia di treni sulla Torino-Savona-Albenga. Sempre sulla stessa linea è prevista una coppia di treni aggiuntivi anche per il 24 giugno, festa di San Giovanni patrono di Torino. Invece dal 9 luglio al 28 agosto viene aggiunta una coppia di treni sulla linea Cuneo-Ventimiglia. La nuova offerta si aggiunge ai collegamenti previsti dal contratto di servizio, e già visibili in orario, che potenziano l’offerta nelle giornate festive dal 24 aprile al 4 settembre, compreso il 2 giugno, festa della repubblica.

(foto: il Torinese)

"Bosnia, l'Europa di mezzo", giovedì alla Libreria AUT

bosnia22Questo giovedì, alle 18,30,alla libreria Aut di via Sant’Ottavio, 45 a Torino, appuntamento con le storie balcaniche raccolte nel libro “Bosnia, l’Europa di mezzo”. La giornalista Barbara Castellaro, nell’occasione,  intervisterà l’autore, Marco Travaglini. Il tema è sempre d’attualità, considerato che solo due decenni fa finiva la guerra in Bosnia, lasciando cumuli di macerie e tanti, troppi morti. Il reportage racconta la pace che ha fatto seguito a quella tragedia. Una pace imperfetta, fatta di prevaricazione e di giustizia negata, di dolore e di speranze strappate via dal disastro di una quotidianità spesso fatta di umiliazioni e privazioni.

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Ma narra anche il profondo desiderio di capire non solo le ragioni del conflitto, ma TRAVAGLINI3anche la forza enorme che permette al popolo bosniaco di non scomparire sotto i colpi del destino. A parere dello storico Gianni Oliva, che ha curato la prefazione del libro,”Marco Travaglini ha scritto un taccuino di viaggio pieno di partecipazione emotiva, attento a cogliere i luoghi, i personaggi, le storie individuali e collettive; ma ha anche scritto un libro pieno di spunti per riflettere sul presente, per comprendere che ogni crisi ha le sue specificità e, insieme, i suoi denominatori comuni. Un bel modo per fare ‘storia del passato’ facendo contemporaneamente ‘educazione al presente’“.

Detenuto tenta di strangolare agente di guardia

carcere2Un  detenuto  colombiano di 24 anni nel carcere di Ivrea per tentato omicidio ha aggredito,  un agente di polizia penitenziaria. Ha cercato di strangolarlo nel corso di una perquisizione, ora il poliziotto è  in ospedale. Nello stesso penitenziario un detenuto italiano di 37 anni ha dato fuoco a un materasso costringendo la polizia penitenziaria a evacuare il settore isolamento. Le notizie sono state comunicate  dall’Osapp, sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Diichiara il segretario generale, Leo Beneduci: ” è sempre e solo la Polizia Penitenziaria a pagare, anche a prezzo della propria incolumità personale, le conseguenze dei disservizi e della disorganizzazione che connotano l’organizzazione degli istituti di pena italiani”.