redazione il torinese

Sciopero autostrade, "bollino nero": rischio tilt domenica e lunedì

autostradaRischio bollino nero    sulla rete di Autostrade per l’Italia, per lo sciopero nazionale dei lavoratori del settore  proclamato da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sla. Potranno verificarsi disagi e code ai caselli dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 2 di lunedì 6 giugno. Sono state indette 4 ore di sciopero per ogni turno, sia domenica sia lunedì, in segno di protesta contro il mancato rinnovo del contratto nazionale, scaduto ormai da cinque mesi. Così durante lo sciopero i varchi con pagamento solo manuale potranno essere chiusi per l’assenza degli esattori mentre resteranno aperti quelli con cassa automatica e quelli riservati ai clienti Telepass. In ogni caso verranno garantiti i servizi di assistenza al cliente, con  personale della Viabilità di Autostrade per l’Italia sulle tratte maggiormente trafficate e il funzionamento degli impianti per il pagamento del pedaggio.

Explorando, in bici tra Po e Ticino

ciclo bici expolrandoE’ partito il 2 giugno da Milano l’evento “4 giorni su due ruote – Explorando 3 edizione” che interesserà il comprensorio fra Milano e Torino, lungo il Po ed il Ticino in bicicletta. Si tratta di una manifestazione nata per sensibilizzare il territorio, l’opinione pubblica e gli enti alla realizzazione della ciclostrada del Canale Cavour e la connessione diretta del cicloturismo fra Milano e Torino. Il Comitato promotore del progetto sulla ciclostrada e di “Explorando” è composto dal Parco regionale del Po e della Collina Torinese, dal Parco del Ticino e del Lago Maggiore e dalle Associazioni Irrigue Est Sesia e Ovest Sesia. L’iniziativa gode inoltre dell’assistenza tecnica di FIAB (Federazione italiana Amici della Bicicletta) con la quale è stato siglato un accordo di cooperazione, e di partnership artistica con Etnotango in presidio alla tappa di arrivo finale presso i Giardini Sambuy di Torino. L’ultima tappa si terrà infatti fra Chivasso e Torino, il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, con la visita a Chivasso presso Palazzo Einaudi dove si conclude la mostra fotografica sul Canale Cavour a firma di Irene Cabiati, allestita dal Museo Regionale di Scienze Naturali con la collaborazione dell’Amministrazione comunale chivassese.

Explorando è un evento annuale che in questa terza edizione propone la sperimentazione di un itinerario di quattro giorni con un gruppo di esperti cicloamatori, finalizzata alla realizzazione di una via ciclabile lungo il Canale Cavour, per unire i parchi e le aree metropolitane di Torino e Milano, passando per le alzaie dei canali irrigui che percorrono la pianura fra Piemonte e Lombardia, tra Po e Ticino. Una unione possibile in particolare lungo lo straordinario tracciato di oltre 80 km del Canale Cavour, fatto costruire a metà Ottocento da Camillo Benso Conte di Cavour, normalmente quasi tutto chiuso alla fruizione pubblica. Un progetto che integra e arricchisce il programma di ciclabilità della Pianura Padana promosso già dall’Autorità di Bacino del Fiume Po nel Progetto strategico Valle del Po anni or sono e recentemente ripreso dal progetto VENTO.Torino e Città Metropolitana saranno interessati nella terza e quarta giornata. Sabato 4 giugno i partecipanti arriveranno a Chivasso provenienti da Vercelli, dopo aver effettuato, tra i tanti momenti di visita anche una al Santuario della Madonna degli Occhi di Verolengo. L’ultimo tratto, domenica 5 giugno, dopo la visita alla mostra Canale Cavour ed alla presa in Chivasso, toccherà il museo Freidano a Settimo Torinese, prevede una visita all’Abbazia della Pulcherada in San Mauro Torinese e la parata finale, intorno alle ore 16, in via Roma a Torino.

Massimo Iaretti

Marco Rizzo: “il mio primo atto da sindaco? La rottura del patto di stabilità”

Il segretario generale del Partito Comunista, in corsa come candidato sindaco, affronta con noi i temi più rilevanti per la città: dalla viabilità all’emergenza ex Moi e campi rom

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Qual è la sua visione per Torino, cosa auspica per la città?

Direi la rottura del patto di stabilità, perché la gabbia europea che ci è imposta dal pareggio di bilancio in Costituzione, di fatto inficia l’utilizzo di risorse, quindi tutti i programmi degli altri candidati, belli o brutti che siano, non hanno alcuna risorsa per essere messi in campo. Detto questo, crediamo che Torino debba tornare a essere la città del lavoro, della ricerca e dell’innovazione: non si può pensare che sia una Disneyland per grassi ucraini, come già dissi in altre occasioni. Non esiste alcuna città al mondo che abbia investito in cultura più del 13-14% come si fece in Spagna negli anni ’80, che aveva i grattacieli deserti a Marbella. Sarebbe come raddoppiare di botto la popolazione di Venezia, che di colpo sarebbe una città invivibile. Il turismo e la cultura servono, ma devono essere aggiuntivi.

metro2Ultimamente si è parlato molto della linea 2 della metro, quando la linea 1 è in balia di cantieri eterni che hanno messo alcuni commercianti in ginocchio, lei come gestirebbe la situazione? Inizierebbe una seconda linea?

Credo che bisognerebbe fare un piano strategico per i trasporti; questa giunta come in generale la politica di oggi, si bea di grandi annunci. In realtà sono stati fatti tagli alle corse, specie in periferia e ridotti gli autobus in orari non lavorativi. Noi avremmo bisogno di una ristrutturazione della rete e degli autobus, un incremento del trasporto pubblico dal punto di vista energetico: linee ferrate che inquinano meno e nuove piste ciclabili. Insomma spiegare alla gente, non con divieti ma con un’offerta diversa, che è meglio prendere i mezzi che l’automobile.

Finché i mezzi non saranno efficienti questo non succederà…

Ci sono delle modalità per cui una città si può più o meno inginocchiare a una grande industria. Se la Fiat invece di produrre suv per ricchi, producesse trasporti pubblici elettrici, piccole auto elettriche, sarebbe una scelta industriale di altro tipo. Il comune qualcosa può fare, ma da una parte non c’è la volontà politica e dall’altra ci sono impedimenti generali dovuti alla politica europea.

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Come gestirebbe l’annosa questione dei campi rom e dell’ex moi?

Il problema delle abitazioni è un problema enorme, viviamo in una città dove gli alloggi di proprietà privata nelle periferie perdono sempre più valori e gli affitti si alzano. Questo giochetto è dovuto alla speculazione dei grandi gruppi immobiliari che tengono sfitte migliaia di case. La soluzione c’è ed è prevista dall’art 41-42-43 della Costituzione, i quali dispongono che, in casi particolari, si possa procedere all’espropriazione. Noi dovremmo prendere le case da questi gruppi e obbligarli ad affittarli a canoni popolari: non voglio spaventare nessun signor Pautasso che ha la seconda casa che tiene sfitta per i figli, ma parlo di grandi gruppi immobiliari che vanno privati di questa condizione. In secondo luogo, l’immigrazione non la risolve sicuramente il sindaco di Torino, ma potrebbe spingere per una legge nazionale che preveda a parità di lavoro parità di salari, perché questi grandi spostamenti di massa servono a creare forza lavoro, quello che Marx definiva “l’esercito industriale di riserva”, per abbattare i diritti dei lavoratori. A quel punto saremmo oltre la xenofobia ed elimineremo inoltre anche la spinta a venire qui.

 

asl sanitaSanità: vi sono stati molti problemi sul territorio, che hanno generato la chiusura di realtà ospedaliere come l’Oftalmico, cosa ne pensa?

Anche qui il patto di stabilità è una gabbia che blocca qualunque sindaco. Si colpiscono purtroppo tutti i diritti sanciti dalla Costituzione. Pensare che su questioni così delicate vi sia dietro il mero profitto del privato dietro, è un errore strategico. Il padrone che verrà a investire, lo farà per guadagnare: se la ricchezza sarà generata maggiormente dalle analisi del sangue farò quelle, a discapito di altre analisi. Finirà che le cure più dispendiose saranno a carico dello Stato, le altre alla mercé del profitto.

Fassino ha recentemente proposto l’asilo nido gratuito per le fasce ISEE più basse, è una scelta che condivide?

mole vittorioCredo che il 90% delle richieste degli utenti resterebbe comunque inevasa. L’idea poi di pensare alla formazione in funzione all’impresa è un’operazione miope: fare un corso finalizzato a una macchina in particolare non ha senso, una volta terminato le tue conoscenze non saranno più valide, a causa di una macchina nuova. Cosa fare in alternativa? Elevare l’obbligo scolastico e la conoscenza generale, insieme alla capacità degli strumenti di formazione. L’Italia ha bisogno di un popolo formato che si possa reinventare, anche quando qualcosa in un settore diviene desueto.

In ultimo le chiederei di valutare la candidata dei 5 Stelle, ritiene abbia abbastanza esperienza per amministrare la città?

Appendino sarebbe un cambio e a Torino non serve un cambio, serve una rivoluzione. Il progetto dei 5Stelle, aldilà della candidata che è anche simpatica, rappresenta una continuità, ovvero un “efficientamento” del modello esistente. Lo si può vedere a livello nazionale, se fanno fuori Renzi è già pronto Di Maio che va a Londra e alla BCE, Marco Rizzo non ci andrà mai alla BCE, se non per abbatterla.

Romana Allegra Monti

Ventura sposo granata a Bari

VENTURAGiampiero Ventura ha sposato  a Bari  Luciana, nella basilica di San Sabino, come  testimoni dell’allenatore il presidente del Toro Urbano Cairo e l’ inviato di Striscia la notizia e tifoso granata  Jimmy Ghione. “Giampiero fa questo passo con grande voglia e piacere – ha detto Cairo all’Ansa sulle nozze -, mi piace condividere questo momento importante per lui e Luciana. Mi mancherà il rapporto personale, molto bello, è un amico, non dimentico che in questi cinque anni il nostro sodalizio ha prodotto buone cose per il Toro. Ora spero che nei prossimi giorni possa coronare l’altro suo grande sogno, quello della Nazionale”. Presenti alla cerimonia anche il direttore generale del Torino e il responsabile marketing del club, Antonio Comi e Alberto Barile, Alessio Cerci, il granatissimo Piero Chiambretti.

VIAGGIO ITALIA. L’AVVENTURA DI DANILO E LUCA PARTE IL 6 GIUGNO

Viaggio Italia è un’avventura, è il viaggio lungo lo stivale che, dal 6 Giugno al 6 Luglio, vedrà come protagonisti Danilo e Luca, due grandi amici uniti da tante passioni

DANILO LUCA3

“La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci”

Charles Swindoll

 

Viaggio Italia è un’avventura, è il viaggio lungo lo stivale che, dal 6 Giugno al 6 Luglio, vedrà come protagonisti Danilo e Luca, due grandi amici uniti da tante passioni. Danilo ha 38 anni, è un designer e ama lo sport e l’avventura. Luca ha 36 anni, è un architetto e musicista e quando non lavora e non suona, potete trovarlo sul campo da tennis.

stratorino danilo lucaLa loro storia è quella di una grande amicizia, iniziata quasi 20 anni fa a Torino in un’Unità Spinale. Viaggio Italia è il loro viaggio, un viaggio speciale, fatto di sport (anche estremi), di incontri e di sfide. Un punto di vista inedito sul viaggio e sull’Italia, perché Danilo e Luca vivranno questa avventura in carrozzina.

30 giorni, 30 tappe, 30 appuntamenti – Milano, Venezia, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari le più grandi città coinvolte – per seguirli e incontrarli sul territorio oppure sui social network. Viaggio Italia è una storia di coraggio, libertà e autonomia. Un inno all’amore per la vita e alla forza di non arrendersi di fronte alle difficoltà, un viaggio alla scoperta dei propri limiti con il desiderio di superarli o anche solo di riconoscerli.

Perché se per molti l’essere paralizzati dalla vita in giù significa “la fine” di qualcosa, Danilo e Luca hanno deciso e voluto fortemente che quell’incidente rappresentasse invece per loro “un inizio”.

L’inizio di una vita diversa ma ugualmente intensa, ricca, emozionante. Perché vivere (e non sopravvivere) con una disabilità è possibile, perché anche su una carrozzina si può lavorare, fare sport, viaggiare, innamorarsi di luoghi e persone, conoscere, incontrare, imparare…

Viaggio Italia è la dimostrazione di tutto questo e molto di più!

 

Per un mese Danilo e Luca saranno i protagonisti di un viaggio avventuroso che li porterà in giro per l’Italia: da Bolzano a Palermo, dalla montagna al mare. Ogni tappa è una scoperta di un territorio, un’impresa ma anche un’occasione di incontro, confronto, speranza, evoluzione.

Durante il percorso Danilo e Luca giocheranno a tennis, voleranno in parapendio, navigheranno instratorino dani luca barca a vela e kayak, andranno a cavallo, faranno rafting, snorkeling e sci nautico… Gli sport, anche quelli estremi, diventano strumento di conoscenza di sé e degli altri.

Viaggio Italia è anche un viaggio all’interno delle Unità Spinali degli ospedali, dove si inizia a capire come riprendere a vivere. In questi luoghi Luca e Danilo porteranno un messaggio di speranza a chi, come è successo a loro, si trova a confrontarsi con questa prova durissima. Nessuna retorica, solo l’esempio concreto e la testimonianza che la vita in autonomia è ancora possibile.

Viaggio Italia apre i suoi orizzonti e diventa occasione di incontro e di racconto per abbattere barriere e taboo e creare una cultura della disabilità. Danilo e Luca parlano a tutti: istituzioni, fondazioni, aziende e gente comune. Si rivolgono soprattutto ai giovani, per spiegare cosa significhi vivere e viaggiare con una disabilità, per accrescere la consapevolezza e far riflettere i futuri capi d’azienda, designer e scienziati sulla possibilità di lavorare per sviluppare tecnologie e prodotti rivolti a questa categoria, che oggi corrisponde a ben 900 milioni di persone in tutto il mondo.

DANILO LUCA 4Accanto ai due protagonisti anche le aziende che con le loro idee di innovazione sono state in grado di creare accessibilità nuove e concrete per chi ha una disabilità fisica. Perché tra le meravigliose possibilità e applicazioni che le moderne tecnologie possono avere c’è anche questa: offrire nuove opportunità a chi ha un deficit fisico ma non vuole rinunciare vivere e a sperimentare.

A credere in Viaggio Italia il progetto Autonomy di Fiat Chrysler Automobiles che mette a disposizione Danilo e Luca una Jeep Renegade allestita da HandyTech e un Fiat Ducato come mezzo d’appoggio. Autonomy è il progetto nato con l’intento di incoraggiare, agevolare e assicurare la libertà di movimento per tutti, anche coloro che presentano limitazioni motorie, sensoriali o intellettive. Con Danilo e Luca anche La fondazione del Gruppo lasminute.com, che crede nel viaggio come esperienza di arricchimento di vita da rendere facile e accessibile per tutti e IED, che ha voluto sostenere Viaggio Italia e, attraverso l’esperienza di Danilo e Luca (Danilo, tra l’altro, è docente allo IED di Torino del workshop “Design for all”), trasmettere ai ragazzi l’importanza del non arrendersi mai.

www.viaggioitalia.org

www.facebook.com/viaggioitalia

 VIVICITTA', AL LORUSSO E CUTUGNO SI CORRE LA 6^ EDIZIONE

Per la prima volta anche 9 detenute
vivicitta
Vivicittà significa #liberidimuoversi anche in carcere. Tra meno di una settimana, lunedì 6 giugno alle 10,  si corre per il  sesto anno consecutivo Vivicittà all’interno della Casa Circondariale
Lorusso  e Cutugno di Torino. La competizione si correrà sulla tradizionale distanza di 5 chilometri e  il 2016 porta con sè anche una bella novità: il debutto (è una prima  volta in tanti anni) di 9 detenute del padiglione femminile, che  correranno insieme al folto gruppo dei detenuti e degli atleti  provenienti dalle tante società podistiche Uisp. Vivicittà è non solo la corsa simbolo della Uisp, ma la testimonianza   del continuo e grande impegno sportivo e sociale dell’Associazione
all’interno della Casa Circondariale di Torino con il progetto TERZO  TEMPO, che anche grazie ai fondi della Compagnia di San Paolo, organizza  e promuove tutti i giorni dell’anno le attività motorie per tutta la  popolazione carceraria. Vivicittà si aggiunge alle tante iniziative di rilevanza cittadina e  nazionale che la Uisp da anni ha avviato nelle carceri e che hanno come  obiettivo la promozione della salute psico-fisica di tutti i detenuti, a  testimoniare il contributo determinante dello sport nei contesti  detentivi come pratica per migliorare le relazioni, detensionare rabbia  e aggressività, riscoprire i valori e il valore delle regole,  accompagnare il reinserimento sociale.
Lo scorso 3 aprile Vivicittà, la corsa più grande del mondo,  manifestazione internazionale dell’Uisp simbolo di pace e solidarietà, è  tornata nelle strade  di Torino e di altre 43 città italiane e del
mondo. Dal 1983, anno in cui ha visto il suo debutto, non si è più fermata e ha  fatto correre centinaia di migliaia di persone per le vie e i parchi  delle città, dentro le mura degli istituti penitenziari per adulti e per  i minori. Anche nel 2016 “la corsa più partecipata del mondo” approderà in venti  case circondariali d’Italia e istituti minorili, per testimoniare quanto  la Uisp sia vicina a chi vive la condizione detentiva.

LE CELEBRAZIONI PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA A TORINO

BVANDIERA ALZABANDIERAGiovedì 2 giugno 2016, sarà celebrato a Torino il 70° Anniversario della Repubblica italiana. La cerimonia dell’alzabandiera, con inizio alle 10.00 in Piazza Castello, rinnoverà il forte legame tra il Paese e le Forze Armate, confermando il consenso e la stima della società civile agli uomini e alle donne in divisa.

Alla presenza della Bandiera d’Istituto della Scuola di Applicazione dell’Esercito, sarà schierato, per la resa degli Onori alle Autorità, un Reparto di formazione costituito da Ufficiali Allievi della Scuola di Applicazione, Alpini della Brigata Alpina “Taurinense”, Carabinieri del esercito carabinieriComando Legione “Piemonte e Valle d’Aosta, Finanzieri del Comando Regionale “Piemonte”, Agenti della Polizia di Stato, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.

Le note dell’inno Nazionale saranno intonate dalla Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino. Nel corso della cerimonia sarà letto il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alle 18.00, sempre in piazza Castello, avrà luogo la cerimonia dell’ammainabandiera che concluderà le celebrazioni.

(foto: il Torinese)

Sarajevo ricorda David Bowie con un grande murales

BOWIE 2A Sarajevo è stato inaugurato un enorme murales dedicato a David Bowie: misura 13 metri per 10,5 ed è ritenuto attualmente il più grande al mondo. Dipinto su un edificio del campus universitario della città, l’ex caserma Maresciallo Tito, a breve distanza dalla strada nota come Sniper Alley, il viale dei cecchini durante la guerra  è stato inaugurato sulle note di “Space oddity”.  Sul graffito si legge la scritta “La moda cambia ma voi sarete sempre i miei eroi'”. L’iniziativa si deve a un gruppo di artisti di Sarajevo e dal gruppo “Bowie Team Sarajevo”. Gli schizzi sono stati realizzati dall’illustratore di fumetti della  Marvel, Enis Cisic, e trasformati in murales dal pittore Zoran Herceg, che ha impiegato un mese e mezzo per completarlo. A promuovere l’iniziativa di un graffito che ritraesse Bowie, morto di cancro lo scorso 10 gennaio a 69 anni, è stato il musicista locale Vedad Trbonja. David Bowie non visitò Sarajevo, ma durante la guerra  ( 1992-95) utilizzò la sua fama per provare ad aumentare la consapevolezza su quel dramma  e per raccogliere denaro a fini umanitari.

Marco Travaglini

Arriva Salvini per Morano e manda baci ai contestatori

salvini bacisalvini polizia“Torino non ti vuole #Mai con Salvini” : con questo slogan e il lancio di qualche pomodoro un gruppetto di ragazzi dei centri sociali ha accolto Matteo Salvini nella sua visita al mercato di Porta Palazzo. Il leader del Carroccio, arrivato sotto la Mole per sostenere il morano salvinicandidato sindaco Alberto Morano  ha risposto loro inviando ironicamente baci. Secondo Salvini è “inconcepibile che per pochi manifestanti debba intervenire tanta polizia” .Torino, per il segretario leghista necessita di ” pulizia, ordine,  lavoro e sicuramente di qualche centro sociale e campo rom in meno”.  Poi ha ricucito il mezzo strappo con il candidato Morano, dopo la convergenza di quest’ultimo con Fassino in una dichiarazione sull’immigrazione. “Morano e noi andiamo d’accordo al 90%, certo lui è un uomo libero che ragiona con la sua testa e rappresenta la sola speranza per la città”

(foto: il Torinese)

Il Controllo del Vicinato è di casa a Vinovo

vinovo3Vinovo ha imboccato decisamente la strada del Controllo del Vicinato. Verso questo metodo sia l’amministrazione comunale, sia la polizia locale stanno profondendo notevole impegno e, a meno di 15 giorni dal primo evento nella frazione Tetti Rosa si è svolto un secondo appuntamento destinata a “battezzare” il gruppo via Valetti – via La Loggia, un’area piuttosto estesa della città. All’incontro, che si è tenuto nella sala del consiglio comunale sono intervenuti il sindaco Gianfranco Guerrini, il referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti, il referente per la Città Metropolitana di Torino, Ferdinando Raffero. La serata è stata arricchita dai contributi del comandante della polizia locale, Antonio Savino e dell’agente Andrea Leto che, avvalendosi di slides, hanno fornito informazioni agli intervenuti. Raffero, che è anche consigliere comunale a San Mauro Torinese, ha invece ricordato l’importante strumento che è il Manuale della sicurezza residenziale, “costruito” dall’associazione sulla base delle risultanze degli incontri sul territorio.