redazione il torinese

Le famiglie torinesi tornano a spendere: segnale positivo di fiducia dopo la crisi

mercato sebatopoliCresce la fiducia delle famiglie torinesi? Un segnale di miglioramento si riscontra dopo gli anni della crisi: nel 2015 la spesa media è infatti pari a 2.357 euro, il 5,6%  in più rispetto all’anno precedente. Crescono l’alimentare (+4,9%) e  il non alimentare che tocca  i 2.000 euro mensili (+5,7%) . Incremento del 15.2% per  le spese di tipo voluttuario come vacanze e pasti fuori casa oltre alla  cultura. I dati sulle spese delle famiglie torinesi sono della Camera di Commercio, con la collaborazione di Luigi Bollani, docente di statistica dell’Università di Torino. per quanto concerne le abitudini di spesa due famiglie su tre acquistano prodotti bio, mentre il 35%  compra prodotti del commercio equo solidale e  una su tre si serve di  internet per lo shopping. Sempre  una su tre acquista saltuariamente prodotti usati.

(foto: il Torinese)

Karting in piazza , l'emozione di guidare

KARTINGMartedì 21 e mercoledì 22 giugno è in programma sui piazzali del Lingotto “Karting in Piazza”, iniziativa promossa dall’Automobile Club Italia con la collaborazione dell’Automobile Club Torino in occasione della conferenza FIA organizzata nel capoluogo piemontese. La manifestazione è riservata a tutti i ragazzi dai 7 ai 12 anni (di altezza max 160 cm) che potranno provare gratuitamente l’emozione di guidare un vero Go-Kart omologato e con trazione elettrica.Dopo un breve corso teorico-pratico, i ragazzi, seguiti da istruttori ACI specializzati, si cimenteranno in tutta sicurezza alla guida di kart di ridotta potenza, controllabili direttamente anche dagli insegnanti. Su un piazzale riservato del Lingotto verrà allestito un piccolo circuito con adeguata segnaletica stradale in cui i ragazzi potranno sperimentare per la prima volta la guida di un mezzo a quattro ruote, secondo un collaudato modello learning by doing dimostratosi efficace in molte occasioni. Piloti esperti di auto e kart testimonieranno inoltre come le abilità e le accortezze acquisite nella guida sportiva e il fermo rispetto delle regole siano la migliore garanzia di sicurezza nella circolazione stradale. A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato personalizzato con nomina ad “Ambasciatore della Sicurezza”; a supporto dell’attività didattica ogni ragazzo riceverà il materiale informativo riassuntivo e una cuffietta monouso per l’utilizzo del casco. Inoltre, per rendere memorabile la giornata, saranno distribuiti a ciascuno un cappellino “Karting in Piazza” con loghi ACI e FIA e un braccialetto “Karting in Piazza” con logo ACI e verranno offerte merendine e bevande. Per essere ammessi alla manifestazione è necessario seguire le indicazioni fornite dall’Automobile Club Torino e consegnare l’apposito modulo d’autorizzazione e liberatoria sottoscritto da almeno un genitore con allegata copia del relativo documento d’identità (chi vorrà garantirsi priorità nell’inserimento, dovrà indicare al momento della registrazione il turno in cui intende partecipare).

 
Per prenotazioni e informazioni: tel. 011-5779213 o: segreteriadirezione@acitorino.it.

ORARI:
MARTEDÌ 21 GIUGNO – MATTINA: ore 9.00; 9.45; 10.30; 11.15; 12.00 – POMERIGGIO: ore 15.00; 15.45; 16.30; 17.15

MERCOLEDÌ 22 GIUGNO – MATTINA: ore 9.00; 9.45; 10.30; 11.15; 12.00; 12.45

 
 

Ferruccio Martinotti è il nuovo direttore del Museo del Risorgimento

martinotti risorgimentoRiceviamo e pubblichiamo

Ferruccio Martinotti è il nuovo direttore del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. Lo ha nominato mercoledì 8 giugno 2016 il Consiglio di Gestione del Museo, dopo aver acquisito la relazione presentata dalla Commissione valutatrice esterna sui candidati che hanno risposto al bando, pubblicato il 1° marzo 2016 e scaduto l’11 aprile. Il dott. Martinotti succede al dott. Roberto Sandri Giachino, al quale il Museo esprime profonda gratitudine per l’impegno e la dedizione profusi in quindici anni di direzione, con il rammarico di non poter continuare ad avvalersi della sua collaborazione alla scadenza del contratto in essere, per la normativa introdotta dalla legge Madia relativa ai pensionati e agli enti di diritto privato. Il nuovo direttore si insedierà il 4 luglio 2016. Cinquantadue anni, torinese, laureato in giurisprudenza, Ferruccio Martinotti proviene dal mondo dell’impresa privata nel quale ha ricoperto ruoli di alto profilo. Un’esperienza professionale maturata all’interno di aziende internazionali, come Burgo Group oppure Dytech/Sumitomo Riko, della quale è stato Direttore Generale. “Sono molto onorato dell’incarico che andrò a ricoprire – dichiara il dott. Martinotti – Sarà per me l’occasione per occuparmi di un settore del tutto nuovo, il mondo culturale torinese, in un ente di grande prestigio come il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, a servizio del quale metterò tutte le mie competenze in uno spirito di restituzione rispetto a quanto la città mi ha finora offerto”. Il Consiglio di Gestione del Museo formula al dott. Martinotti i più calorosi auguri di buon lavoro, nella tradizione di una stretta collaborazione tra tutti quanti dedicano, a vario titolo, la propria attività al Museo.

La Festa della Musica mette le radici nel Quadrilatero romano

festa_musica85 band iscritte, 513 musicisti, 5 Accademie di Musica in 5 giorni di festa. La tua musica mette radici al Quadrilatero Romano: è questo il claim della Festa della musica di Torino 2016

 Festa della musica. La musica è come un campo, occorre seminare e coltivare per veder nascere i frutti maturi, nel giusto rispetto dei tempi. Le querce secolari sono i musicisti che ci hanno preceduto: è grazie al loro esempio che possiamo imparare. Il tema scelto per l’edizione 2016 della Festa della Musica è la TERRA. La musica è per noi ciò che la terra è per le piante. Danutrimento e sostegno alla nostra anima, come la terra per le radici. Grazie alla Musica diventiamo persone migliori e trasformiamo le emozioni che essa ci trasmette in Amore. La musica è come un campo: occorre seminare e coltivare per veder nascere i frutti maturi, nel giusto rispetto dei tempi. Le querce secolari sono i musicisti che ci hanno preceduto: è grazie al loro esempio che possiamo imparare a crescere e dare vita, un giorno, a nuovi frutti.

La società della Tav: "La mafia non si è mai infiltrata nei cantieri della Torino-Lione"

TUNNEL2“La criminalità organizzata non è mai riuscita a infiltrarsi nei cantieri del Tav quando c’era Ltf. E a maggior ragione viene combattuta oggi da Telt.  La sentenza del processo San Michele sulla presenza della ‘ndrangheta nel torinese lo conferma”. Attraverso questa nota la società che gestisce la realizzazione della  nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione smentisce ogni infiltrazione mafiosa. Il direttore generale di Telt Mario Virano dice comunque che si continuerà a tenere alta la guardia. La società ricorda che per gli appalti italiani della Torino-Lione sono state eseguite 863 richieste antimafia, delle quali 627 solo  per il solo cantiere di Chiomonte. Le “interdittive” emanate dalle prefetture nei confronti delle aziende risultate non in regola con i requisiti sono state due. Le procedure riguardano il protocollo firmato a Torino nel 2012. “Il 7 giugno la Conferenza intergovernativa ha approvato il nuovo regolamento dei contratti, dove sono contenute le modalità di attuazione dell’applicazione della normativa antimafia anche ai cantieri d’oltralpe”.

PER L'ULTIMA SFIDA GLI ASPIRANTI A PALAZZO CIVICO HANNO SCELTO LE ZONE DIFFICILI DELLA CITTA'

Ieri chiusura di campagna elettorale nelle periferie per i due sfidanti al ballottaggio di domenica
 

fassino chiusuraPiero Fassino ha tenuto il suo ultimo comizio alla scuola Holden, nel quartiere di Borgo Dora. “Guardiamo in modo diverso allo sviluppo della nostra città, noi – ha detto facendo un raffronto con i 5 stelle –  vogliamo una Torino che sia più grande, loro i una più piccola”. A sostenere il primo cittadino, anche il sindaco di Milano Pisapia, il presidente della Regione  Chiamparino,  Cesare Damiano. “Il nostro modello coniuga modernità e coesione sociale. nessuna delle tante persone che ho incontrato mi ha parlato del reddito di cittadinanza: tutti, invece,  mi hanno chiesto il lavoro. E il lavoro – ha detto Fassino – si crea solo con lo sviluppo, poiché  povertà si contrasta creando ricchezza. Solo una politica di sviluppo combatte la povertà”.

appendino di battistaChiara Appendino ha scelto di chiudere la campagna in zona Vallette, in piazza Montale. Al suo comizio, con parlamentari e consiglieri pentastellati, anche il deputato Di Battista. la candidata ha attaccato il “sistema Torino” e i poteri forti: “Le nostre idee sono state distorte da chi non ci considerava e ci prendeva in giro. Ma ora ci temono. Noi vogliamo tagliare i costi della politica e usare i soldi recuperati per i giovani che hanno bisogno di lavoro. Questa città non si è sentita ascoltata e rappresentata in cinque anni di amministrazione Fassino e in 23 anni di governo del centrosinistra. Ci chiamano il partito del no ma noi abbiamo detto chiaramente tutti i nostri si, al metrò come alla Città della Salute”.

Nuova "cura dimagrante" in arrivo per i tribunali piemontesi. Saranno solo quattro?

C’è una voce ricorrente che il ministero della Giustizia intenderebbe avviare una ulteriore revisione delle circoscrizioni giudiziarie che porterebbe ad una nuova diminuzione degli uffici, di pari passo con il potenziamento – ancora tutto da venire in realtà – del processo telematico

tribunale

E’ in arrivo una nuova “cura dimagrante” per gli uffici giudiziari piemontesi. A partire dal 13 settembre del 2013 c’era stata una prima potatura per i Tribunali subalpini. In pratica oltre a Torino erano rimasti in esercizio gli uffici nei capoluoghi di provincia e di Ivrea, con la messa a riposo di realtà importanti come Alba, Casale Monferrato Saluzzo e, nella città metropolitana, Pinerolo, senza contare le sezioni staccate (come Susa) che sono praticamente sparite in tutto il territorio nazionale. Ma c’è una voce ricorrente che il ministero della Giustizia intenderebbe avviare una ulteriore revisione delle circoscrizioni giudiziarie che porterebbe ad una nuova diminuzione degli uffici, di pari passo con il potenziamento – ancora tutto da venire in realtà – del processo telematico. Di questo se ne parla, sia pure a bassa voce negli ambienti forensi ma di certo non c’è nulla. Un’ipotesi raccolta – ma il condizionale è totalmente d’obbligo – parlerebbe di quattro tribunali in regione, Torino, Cuneo, di un accorpamento di Verbania, Vercelli e Biella su Novara (ma vi è anche chi parla, sempre sottovoce di Biella con Ivrea) e di Alessandria con Asti, quasi a compensare la seconda del ridotto ruolo dell’istituzione provincia con il fatto che ha un palazzo di giustizia più recente di quello alessandrino. Il grido d’allarme, però, parte da Vercelli, dove i componenti del gruppo civico Cambia Vercelli (Aissotou Badij, Paolo Campaminosi, Emanuele Caradonna, Donatella Capra e Sara Vinci) hanno presentato un’interrogazione al sindaco Maura Forte a riguardo. Nella città eusebiana, che ha visto nel 2013 l’accrescimento della circoscrizione giudiziaria assorbendo quello che era il Tribunale di Casale Monferrato, c’è però un ulteriore problema, tutto strutturale. Si tratta dello stato di vetustà degli uffici del Tribunale nella loro attuale sede che rende necessario un intervento di manutenzione straordinaria con ristrutturazione parziale di alcuni locali per garantire la completa agibilità in sicurezza di tutto l’edificio. Di qui la richiesta al sindaco se sia a conoscenza del progetto e se non intanda promuovere un incontro con i sindaci della Provincia per concordare iniziative condivise presso il Governo. Della questione si interesserà anche, con un’analoga interrogazione al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il senatore torinese Enrico Buemi, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama. Forse potrà essere questa l’occasione per capire quali siano gli intendimenti governativi in una materia che è sempre molto delicata qual è la giustizia e capire se tutto va nella direzione di Torino e di pochi altri centri, senza contare quello che potrà essere il futuro del Tribunale di Ivrea, “miracolato”, è il caso di dirlo, tre anni orsono

Massimo Iaretti

(foto: il Torinese)

Donne sotto il burqa alla ricerca della felicità

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Ieri per la prima volta nella mia vita ho visto dal vivo, a Torino, una donna con il burqa integrale. Impossibile essere certi se fosse  una donna
burqa

S’intravedevano solo gli occhi, ed un sacco faceva il resto. Non l’ho seguita con lo sguardo per paura di possibili e negative reazioni, con una sorta di pudore verso qualcosa che non tornava. Proseguendo scuotevo la testa diviso sul “semplice” concetto del giusto o ingiusto. Incontrando due amici, con Paolo le solite battute dal serio al faceto, lui  mi esortava : “non copiare l’autore di tosettoVersi Satanici…che mi entri nelle liste di prescrizione”. Pure  entrare in liste di prescrizione per dire o scrivere quello che si pensa? Già, almeno su questo campo non si può dire ciò che si pensa. Almeno su una donna che indossa il burqa. Ma questa donna era, è felice? “Patrizio che t’interessa? E poi voltarti dall’altra parte è considerato tolleranza ed integrazione”. Arriva Sabrina amica e moglie di Paolo con un leggiadro vestito fotocopia del bianco coniglio di Alice  nel paese delle meraviglie: “scusa sono di fretta” e sfodera il suo smagliante sorriso infilandosi il casco, partono in moto ed io continuo ad osservare i penetranti occhi azzurri .Sbaglierò, ma loro sono felici, e continuo a pensare che la ragazza con il burqa invece non lo sia per  il semplice fatto che subisce. Io sono contento per la felicità dei miei amici. Direi, in modo molto elementare: meglio essere felici che infelici. Arrivato in ufficio m’informo sul burqa. Ce ne sono diversi tipi legati al grado d’integralismo religioso islamico e…udite ..udite… di carattere tribale. Già, proprio così, di carattere tribale. Non mi sembra una bella cosa. Appuro che nel nostro Paese è reato non farsi riconoscere. Non avevo dubbi. La Cassazione ha sentenziato : tranne nei casi di necessità. Il burqa è necessità? Religiosa? Sicuramente, ma con la carta d’identità come si fa? Ma poi francamente non mi interessa l’aspetto burocratico della questione.Tutti hanno diritto alla felicità ed insisto, anche questa donna ha diritto alla felicità. Che fare? Sicuramente non aspettare e subire. Per quella ragazza? Probabilmente poco o nulla. Ma bisogna partire da un principio: nel nostro mondo le regole sono diverse, se  volete stare qui accettate le nostre. Il mondo non è stato attrezzato per l’allegria. La felicità va stappata a viva forza. Ho copiato questa bella frase da Vladimir Majakovskij poeta futurista russo. Interprete della rivoluzione d’ottobre. Rivoluzione fatta in una società dove c’erano ancora i servi della gleba. L’emancipazione è ancora una categoria del cambiamento e l’affrancamento dalle logiche tribali. Un lungo percorso. Ma non possiamo aspettare. La strage d’Orlando è una tragica conferma che i diritti alla diversità, che i diritti delle donne alla emancipazione sono nel mirino del terrorismo Islamico. Caro Paolo, cara Sabrina, la vostra felicità un buon viatico contro un mondo che noi non accettiamo e non accetteremo mai.

Le trame dei film nei cinema di Torino

A cura di Elio Rabbione

 ALICE FILM

Alice attraverso lo specchio – Fantastico. Regia di James Bobin, con Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska e Helena Bonham Carter. Alice, attraversato uno specchio magico, si ritrova nel Sottomondo dove incontra gli amici di sempre, lo Stregatto, il Bianconiglio e il Cappellaio Matto, quest’ultimo del tutto in crisi avendo perso la sua “moltezza”. Mirana manderà Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico che regola il trascorrere del tempo. Dovrà salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo. Durata 108 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

angry birds filmAngry Birds – Il film – Animazione. Regia di Fergal Reilly e Clay Keytis. Un’isola dove vi sono uccelli che quasi non sanno volare, tre di essi – il collerico Red, il velocissimo Chuck, l’esplosivo Bomb – vivono emarginati dal resto dei pennuti. Ma quando l’isola verrà invasa da una masnada di maiali verdi che la vorrebbero fare da padroni, non dovranno i tre dimostrare il loro coraggio e la disperata ricerca della salvezza comune? Durata 97 minuti. (Ideal, Massaia, Lux sala 3, Reposi, The Space, Uci)

 

La casa delle estati lontane – Drammatico. Regia di Shirel Amitay, con Geraldine Nakache e Judith Chemia. Regista israeliana, alla sua prima prova, già assistente di Jacques Rivette, Amitay narra dell’incontro, nella cittadina di Atlit, nel 1995 durante il processo di pace arabo-israeliano, di tre sorelle che da tempo non si vedono per la vendita della casa dei genitori. Idee diverse, affetti, dissapori, mentre le tre ragazze dialogano con le ombre del padre (che è Pippo Delbono) e della madre, forse per ricostruire un ponte di emozioni e di ricordi tra il passato e il presente. Durata 91 minuti. (Nazionale sala2)

 conspiracy film

Conspirancy – Thriller. Regia di Shintaro Shimosawa, con Al Pacino, Anthony Hopkins e Josh Duhamel. Esempio di legal Thriller, l’opera prima di Shimosawa vede un giovane avvocato mettersi nei guai quando una ex fiamma gli offre le prove per affondare il manager di un importante gruppo farmaceutico (Hopkins). Ma di mezzo c’è anche il socio del suo stesso studio legale (Pacino). Durata 106 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Massaua, The Space, Uci)

 

JULIETA FILMJulieta – Drammatico. Regia di Pedro Almodovar, con Adriana Ugarte e Emma Suarèz. L’autore di “Volver” ha tratto il suo ultimo film, presentato in concorso a Cannes ma che la regia non ha considerato nella attribuzione dei premi finali, da alcuni racconti di Alice Munro. Una madre, in una lunga lettera indirizzata ad una figlia che non vede da anni, ricorda i momenti salienti della sua vita. Durata 99 minuti. (Ambrosio sala 3, Due Giardini sala Ombrerosse, F.lli Marx sala Chico, Romano sala 1)

 

Friend Request – La morte ha il tuo profilo – Thriller. Regia di Simon Verhoeven con William Moseley e Alicia Debnam-Carey. Laura, laragazza più popolare del college partecipa ai social media come tanti e un giorno accetta l’amicizia di una misteriosa compagna. Ma i suoi amici cominciano a morire nei modi più orribili. Durata 92 minuti. (The Space, Uci)

In nome di mia figlia – Drammatico. Regia di Vincent Garenq, con Daniel Auteuil e Sebastien Koch. Tratto da una storia vera. La figlia quattordicenne di André muore mentre è in vacanza in Germania con la madre e il patrigno. L’atteggiamento di quest’ultimo e i dubbi sorti durante l’autopsia spingono André a credere che l’uomo che ha preso il suo posto non sia estraneo a quella morte. Durata 87 minuti. (Nazionale sala 1)

 

cinema salaGli invisibili – Drammatico. Regia di Over Moverman, con Richard Gere e Jana Malone. Perso nel traffico e nel ruMore assordante delle strade di Manhattan, George è un senza tetto, un solitario homeless, uno di quegli uomini che per caso o per volontà si sono allontanati dalla società civile, uno di quelli che frugano nei cestini della spazzatura mentre cercano un rifugio quotidiano o un ricovero per la notte: mentre la città sembra non vederlo, mentre anche la figlia ha troncato ogni rapporto con lui. Una sceneggiatura ricca della propria “povertà”, la forza posta nel grigiore e nella indifferente monotonia di ogni giorno. Bere passa con bravura dal miliardario di “Franny” all’invisibile barbone di oggi, convincendo appieno. Durata 120 minuti. (Massimo2)

Laurence anyways – Drammatico. Regia di Xavier Dolan, con Melvil Poupaud e Susanne Clément. Nella Montréal del finire degli anni Ottanta, Laurence è uno stimato professore e uno scrittore esordiente e apprezzato. Nel giorno del suo 35mo compleanno confessa alla moglie che tutta la sua vita è stata ed è una menzogna, che è nato in un corpo sbagliato, che si sente donna in abiti maschili. Dopo le iniziali incomprensioni, la coppia ritroverà un proprio particolare equilibrio. Un film che arriva sugli schermi italiani con quattro anni di ritardo: forse il recupero è dovuto al Gran Prix della giuria che Dolan ha vinto quest’anno a Cannes grazie a “Juste la fin du monde”. Durata 159 minuti. (Classico)

 

Ma Ma Tutto andrà bene – Drammatico. Regia di Julio Medem, con Penelope Cruz e Luis Tosar. A Magda, insegnante disoccupata, viene diagnosticato un tumore al seno. In crisi con il marito, con la volontà di nascondere al figlio il proprio stato, la donna trova in Arturo l’uomo che può condividere con lei le vicissitudini, le ansie, le paure che si accompagneranno alla malattia. Una storia narrata con estrema sincerità e crudezza, dove la Cruz ritorna a certi personaggi forti che un recentissimo passato aveva (con leggerezza) messo da parte. Durata 115 minuti. (Romano 2, Uci)

 

money monsterMoney Monster – Thriller. Regia di Jodie Foster, con George Clooney, Julia Robert e Jack O’Connell. Lee Gates conduce una trasmissione televisiva dove si mescolano in maniera più o meno spettacolare l’andamento della borsa, i consigli per sempre migliori investimenti, canzoncine pubblicitarie e ballerine ricoperte di paillettes. Tra il disinteresse totale di Gates nei confronti dei “suoi” risparmiatori. Fino al giorno in cui fa irruzione e si barrica con lui nello studio Kyle, un ragazzo che ha perso tutto quel che aveva. Con una pistola puntata alla testa Gates vedrà la finanza sotto occhi completamente diversi, con lui la produttrice dello show. Durata 98 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Now you see me 2 – Azione. Regia di Jon Chu, con Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Daniel Radcliffe, Woody Harrelson, Michael Caine. Considerato il successo planetario della prima puntata, produttori e attori (davvero un bel gruppo!) si sono messi alla confezione di questa seconda che promette bene anzi benissimo: e ne hanno in cantiere una terza. Qui i Quattro Cavalieri illusionisti sono obbligati a lottare contro un tycoon della tecnologia (Radcliffe) che li minaccia e, quel che è più, fa di tutto per rovinarne la reputazione. La carta vincente non potrà che essere una esibizione di cui nessuno ha mai visto l’eguale. Durata 115 minuti. (Eliseo blu, Ideal, Lux sala 2, Massaia, Reposi, The Space, Uci)

pazza gioia film

La pazza gioia – Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Tommaso Ragno e Marco Messeri. “Clinicamente pazze”, Beatrice Morandini Valdirana e Donatella Morelli sono ospiti di Villa Biondi, un centro per malattie mentali sulle colline pistoiesi, l’una egocentrica e logorroica, l’altra tatuatissima e fragile, solitaria, cui la legge ha tolto il figlio per affidarlo in adozione ad una coppia. Nonostante le diversità che le dividono, le due donne fanno amicizia, sentono il bisogno l’una dell’altra, fuggono, vivono appieno “una breve vacanza”, provano a inseguire una vita nuova sul filo sottile della “loro” normalità. Grande successo alla Quinzaine di Cannes per le interpreti e per l’autore del “Capitale umano”. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 2, Due Giardini sala Nirvana, Eliseo blu, F.lli Marx sala Groucho, Massimo 1, Reposi, Uci)

 

Pelè – Biografico. Regia Michael e Jeff Zimbalist, con Leonardo Lima Carvalho e Kevin de Paula. Il calcio giocato in strada a piedi scalzi, la povertà sofferta e la promessa fatta al padre, la prima vittoria clamorosa con la Coppa del Mondo a soli 17 anni: i successi e la carriera di un calciatore che continua a essere considerato il più grande e fantasioso di tutti i tempi. Durata 107 minuti. (Uci)

 

sconosciuti cinemaPerfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Greenwich sala 1)

 

La sposa bambina – Drammatico. Regia di Khadija Al-Salami, con Reham Mohammed. Nello Yemen di oggi, un padre quando la figlia arriva al decimo anno di età la dà in moglie ad un uomo vecchio più di lei di vent’anni. Violenze, soprusi, botte se Nojoud si rifiuta di servire la vecchia suocera: ma la bambina troverà il coraggio di fuggire dal suo villaggio e di recarsi a Sana’a. Nell’aula del tribunale chiederà il divorzio. Durata 99 minuti. (Centrale)

 

The Boss – Commedia. Regia di Ben Falcone, con Melissa McCarthy e Kristen Bell. Michelle Darnell, dopo alcuni mesi passati in prigione, torna in libertà ma costretta a trascorrere un certo periodo presso una sua antica dipendente da lei maltrattata, stringerà amicizia con la figlia di quest’ultima, magari concretizzando l’idea di dar vita a una nuova impresa che produca dolci al cioccolato. Durata 99 minuti. (Massaua, Uci)

 nice film

The Nice Guys – Azione. Regia di Shane Black, con Russell Crowe e Ryan Gosling. Dirige l’inventore della saga “Arma letale”, star Gibson e Glover. Per l’occasione, i due guys sono, nella Los Angeles degli anni Settanta, un investigatore privato, alcolizzato e padre single della tredicenne Holly, e un detective molto sui generis, costretti ad allearsi dal momento che hanno qualche faccenda poco pulita da sbrigare e soprattutto perché qualcuno li vuole morti. Durata 116 minuti. (Greenwich sala 3, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

neon demon filmThe Neon Demon – Drammatico. Regia di Nicolas Winding Refe, con Elle Fanning e Jena Malone. Jesse, giovanissima aspirante modella, si trasferisce a Los Angeles, dove è reclutata da un magnate della moda. Ma ad attenderla ci sono anche certe colleghe che faranno di tutto per impadronirsi della sua bellezza e della sua giovinezza. Davvero con ogni mezzo. Presentato a Cannes in concorso, con tutti quei buuuh! di cui il regista va fiero. Durata 117 minuti. (Greenwich sala 1, Uci)

 

Tra la terra e il cielo – Drammatico. Regia di Neeraj Ghaywan, con Richa Chadda e Vicky Kaushal. Nel cuore sacro dell’India s’incrociano alcune vicende: come quella di Devi, che è sorpresa in intimità con un suo compagno di studi da alcuni poliziotti corrotti, come quella di Deepak che si innamora di una ragazza di una casta superiore. Durata 103 minuti. (Romano sala 3)

 

L’uomo che vide l’infinito – Drammatico. Regia di Matt Brown, con Jeremy Irons e Dev Patel. Ai primi del Novecento, nelle aule di Cambridge, l’amicizia che nasce tra un giovane genio della matematica, di origine indiana, e un maturo professore. Un’amicizia e una collaborazione tra studiosi che saranno capaci di superare molti pregiudizi. Durata 108 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale v.o., Eliseo rosso, F.lli Marx sala Harpo, Reposi, The Space, Uci)

 

Tutti vogliono qualcosa – Commedia. Regia di Richard Linklater, con Blake Jenner, Zoey Deutch e Ryan Guzman. Negli anni Ottanta, un gruppo di matricole del college, pure accaniti giocatori di baseball, tentano di farsi strada in un momento pericoloso che li porta all’età adulta. Durata 116 minuti. (Greenwich sala 2, Ideal, The Space, Uci)

 

Warcraft – L’inizio – Fantasy. Regia di Duncan Jones, con Paula Patton e Travis Rimmel. Il regno di Azeroth vive in pace da molti anni ma un bel giorno deve difendersi da terribili invasori: sono gli Orchi, provenienti da una terra agonizzante e pronti a colonizzare un nuovo mondo che li possa accogliere. Su due fronti opposti, due eroi a combattere per le loro famiglie e per le loro terre. Durata 123 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 cinema sala

X-Men: Apocalisse – Fantasy. Regia di Bryan Singer, con James McAvoy, Michael Fassbender e Jennifer Lawrence. La vendetta di Apocalisse, dall’antico Egitto ai giorni nostri, quando un gruppo di fedelissimi lo richiama in vita e lo affianca per riprendere il comando e scatenare un violento attacco alla terra. Durata 143 minuti. (Ideal, Lux sala 2, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

Ritira (gratis) il tuo mozzichino

FUMO MOZZICHINOÈ in distribuzione gratuita presso tutte le circoscrizioni, le biblioteche e i punti informativi turistici il “mozzichino”, un piccolo gadget per raccogliere cenere e mozziconi di sigaretta. L’iniziativa, promossa dalla Città di Torino e da Amiat è rivolta a tutti i fumatori e nasce per combattere la brutta abitudine di gettare a terra i residui delle sigarette e per sensibilizzare i cittadini indicando i giusti comportamenti ecosostenibili e rispettosi dello spazio pubblico.

Per saperne di più: http://goo.gl/FDbHtQ

www.comune.torino.it