Era in ospedale, dove è stata trovata dalla figlia, Marinella Ravotti, la donna 55enne di S.Michele Mondovì di cui si erano perse le tracce dopo la strage di Nizza.. E’ ricoverata al ‘Pasteur’ in rianimazione in una stanza proprio vicino a dove si trova il marito, Andrea Avagnina. Ha subito numerosi traumi e ha il viso è tumefatto. Grazie agli anelli che indossava, la figlia Beatrice l’ha riconosciuta .
Dopo anni di lavori si stanno finalmente rimuovendo le impalcature che coprono la facciata e i lati della stazione di Porta Nuova. Uno degli edifici simbolo di Torino, che nacque come tappa finale della linea Torino-Genova, inaugurata nel 1853. La costruzione fu realizzata tra il 1865 e il 1868 dopo l’unificazione nazionale
dall’ingegnere Alessandro Mazzucchetti e dall’allievo Carlo Ceppi. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu centro di raccolta dei deportati ai campi di raccolta e concentramento e venne colpita da due bombardamenti nel 1942 e nel 1943. Negli anni più recenti la terza stazione per grandezza in Italia, è stata riqualificata da Grandi Stazioni, per
rendere un migliore servizio ai 70 milioni di viaggiatori che la frequentano annualmente. Sono 510 mila i metri quadrati riqualificati, 15mila dedicati ai servizi, allo shopping e a bar e ristoranti (orario 8/21), 13mila di superfici restaurate tra facciate, marmi e controsoffitti. In questo periodo si stanno ultimando gli importanti interventi di restauro che interessano porticati, facciate, illuminazione (a led) e coperture che restituiranno a Porta Nuova l’immagine originale del 1861, a partire dal colore: rosso, grigio, bianco-avorio, con gli infissi verdi.
(foto MM / il Torinese)
Sui restauri ecco alcune delle opinioni dei lettori del Torinese postate sulla nostra pagina Facebook.

Alessandro Casigli ma nella hall centrale d’ingresso hanno almeno risistemato la parte di tinta che si stava staccando? … comunque a me piace, e molto!

Caterina Bonzi Un pezzo ! Chissà quanto dovremo aspettare per “LA STAZIONE2

Marco Scozzarella Ammazza quasi 10 anni per fare un pezzo di facciata…ma quanti ci dovevano mangiare!?

Gianluca Calderoni Sono stati davvero veloci e poi cosa vuoi che sia costato solo di occupazione di suolo il ponteggio! Questa città cambia con una velocità incredibile, tanto che mi sento stordito….. O è il torpore? 🙄

Cinzia Alfe’ Catapultati dritti dritti in un paesino del sud Tirolo. Eleganza sabauda addio

Giuseppina Costa Era anche ora che la finissero. Speriamo che tolgano l impalcatura presto….

Natascia Verdone Sono solo 7 anni

Giovanna Mare Tutto sto tempo per due mani di rosso e bianco

Cancedda Lalla E fu così che dopo quasi 10 anni, si vedono i risultati 😱😭😜

Parodi Franco tempi non sospetti?

Anna Maria Baiocco Che meraviglia

Alberto Franzin dai scherzo ma per trovare lavoro bisogna essere mafiosi o lavorare in subappalto o esiste qualcosaltro , ladri

Gerardo Delponte Peccato che sta pagoda cinese dentro sembri un supermercato di periferia….

Roberto Paolillo Che bella

Franca Congiu Davvero ? Non ci credo!

Marinella Forte Rossa! Che bella!

Anna Rita Piras Ho visto il rendering: dovrebbe diventare fra le più belle stazioni d’Italia. Peccato per i tempi di realizzazione troppo lunghi e per i costi più che raddoppiati. In Italia le opere pubbliche dovrebbero essere sottoposte a costi e tempistiche molto più controllate e vincolanti.

Lucia Paratore wwuuoooo che spettacolo lo vedrò presto ciao

Beatrice Boucly Era ora …Si po dire vergogna tutti questi anni x ristrutturare …e li mangia mangia x gli appalti..siamo in italia!

Daniela Mariglioni bella!!! 😃😃😃

Franco Landi C’è qualcuno che ha la possibilità di mostrarci il rendering: molti sono interessati a vederlo. Questo è un progetto coraggioso e temerario ed è bello che un gran numero di persone partecipino…

Jc Espinoza Neanche en il terzo mondo ci mettono tanto a restaurare un stazioni comunque almeno si vede un pezzo finito 👍😎

Maria La Scala Hai ragione Anna

Antonietta Cassanelli Era ora

Charlie Vedelagentescema Brown ma che è sta cafonata???

Matilde Pozzo Abbiamo aspettato tanto. Speriamo in bene.

Alberto Franzin in otto anni con calma la pittavo anchio ma se per avere un lavoro onesto bisogna erssee per forza di qualche cricca perche’ mi chiamano italiano???? EH ? perche’ allora ho diritto a la remunerazione non ricevuta o se divento un mafioso non mi possono proprio dire niente perche’ il lavoro no mi e’ stato offerto se non sotto “ricatto “

Alberto Franzin 8 anni , l’aska c’ha messo 1 mese

Gianni Melli Beh hanno fatto in fretta

Marina Ghiano Deve essere bellissima!

Mariacristina Frigero Bellissima ❣❣❣

Angela Lo Giudice AUDACEEE!!!

Ma è proprio tutta senza più transenne Nell.’interno durante tutti questi anno i negozi hanno avuto tempo di aprire e poi chiudere.speriamo bene!!

Maurizio Sanza bellissima

Angelo Liberatore Quasi 10 anni per una facciata….aspettiamo cittadini aspettiamo

Paolo Paolo Ma ci avranno messo meno a fare le piramidi

Paolo D’angeli Un carretto siciliano.

Sergio Valle Bella!

Vona Nadia Davvero??????

Marouen Chebbi Seif Leader finalmente hhhhh

Mario Pinducciu Così sembra l’askatasuna ahahahaha
Dopo i timori all’indomani del voto municipale per una possibile contrarietà da parte della neo-sindaca Appendino al progetto della Città della Salute, le stesse dichiarazioni rassicuranti della prima cittadina avevano fatto tirare un sospiro di sollievo alla Regione che crede fermamente nel progetto. Un progetto che – fanno sapere dalla Giunta piemontese – in questi giorni si avvierà con il tavolo tecnico che dovrà occuparsi della realizzazione del Parco della Salute. I soggetti coinvolti, il presidente Sergio Chiamparino, l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, il vicesindaco di Torino, Guido Montanari, e i rappresentanti di Università, Politecnico, Finpiemonte e Ferrovie dello Stato ne hanno discusso nel corso di un incontro svoltosi la scorsa settimana in Regione, .”E’ stata condivisa – ha detto Chiamparino dopo l’incontro – la necessità che si realizzi il prima possibile un grande progetto che consenta alle eccellenze cliniche di lavorare in condizioni ottimali. Tutti hanno convenuto sulla opportunità di non rallentare i tempi del progetto, il primo che da 15 anni a questa parte abbia ottenuto l’approvazione del Ministero oltre alla prima tranche di finanziamento da 250 milioni”. In questi giorni il gruppo di lavoro tecnico ripartirà e si valuterà come portare avanti la modifica all’accordo di programma sull’area di Fiat Avio “considerando – ha aggiunto Chiamparino – la necessità condivisa di lavorare al progetto unitario sia del disegno del Parco della Salute sia della area attuale delle Molinette”.
(foto: il Torinese)
Molti i debuttanti (in particolare i 24 consiglieri pentastellati) al gran “ballo” del consiglio comunale torinese, la prima assemblea elettiva nella storia d’Italia. Con la proclamazione dei risultati delle ultime Elezioni Amministrative, sono stati proclamati, dopo il Sindaco Chiara appendino, i Consiglieri comunali per la consiliatura 2016-2021. sul sito del Comune è disponibile l’elenco dei Consiglieri eletti (.pdf). Consultabile anche il testo del discorso di insediamento del Sindaco , il video (.mp4) e il fotoblog della cerimonia.A margine della cerimonia di proclamazione è stata resa nota la composizione della nuova Giunta con le relative deleghe. Ulteriori materiali ed approfondimenti sia su CittAgorà che Torinoclick. La prima seduta del Consiglio Comunale è stata convocata per lunedì 18 alle ore 15 nella storica Sala Rossa di Palazzo Civico.
www.comune.torino.it – foto: il Torinese
“JIHADISTI, SERVE CARCERE DURO TIPO 41BIS!”
MARRONE-MONTARULI (FDI-AN): ASSURDO USARE MEDIATORI UCOII CONTRO RADICALIZZAZIONE IN CARCERE
<<In una fase di continue stragi jihadiste nelle città europee la Relazione annuale del Garante regionale dei detenuti evidenzia un dato preoccupante e sconosciuto all’opinione pubblica: al 4 febbraio 2016 (dati DAP), in Piemonte risultavano esservi 9 detenuti monitorati (si tratta di incarcerati per reati connessi al terrorismo internazionale e/o per attività di proselitismo, radicalizzazione e reclutamento) e 11 attenzionati (soggetti che in carcere hanno comportamenti che ne rivelano la vicinanza all’ideologia jihadista)>> segnalanoMaurizio Marrone, Capogruppo di FDI-AN in Regione Piemonte, e Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN, che attaccano <<Qual è la soluzione geniale del Governo Renzi per impedire il proselitismo degli jihadisti e la radicalizzazione in carcere dei detenuti islamici? Un protocollo d’intesa tra il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Santi Consolo e il Presidente dell’Unione delle Comunità e delle Organizzazioni Islamiche in Italia Izzedin Elzir per avviare una collaborazione finalizzata a favorire l’accesso di mediatori culturali e di ministri di culto negli istituti penitenziari: saranno otto le strutture carcerarie coinvolte nella prima fase del progetto, tra le quali anche quella di Torino.
Peccato che l’UCOII sia la filiale italiana dei Fratelli Musulmani, organizzazione islamista internazionale dedita anche alla lotta armata e per questo dichiarata fuori legge come organizzazione terroristica in Egitto, Russia, Siria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Tagikistan e Uzbekistan.
Altro che mediatori culturali islamisti, il pericolo di radicalizzazione islamica negli istituti penitenziari si può evitare solo applicando agli jihadisti l’isolamento da carcere duro tipo 41bis, esattamente come già avviene per la malavita organizzata: perché bisognerebbe mai distinguere tra mafiosi e terroristi se non per irresponsabile buonismo? Di questi tempi nessuno può permetterselo>>.
L’esigenza principale era quella di riqualificare l’istituto rivitalizzando l’edificio e lo slargo antistante che vertevano nel degrado: una zona dimenticata e grigia che aveva già avuto un primo intervento con la collocazione di panchine e fioriere, ma che non era stato sufficiente a dare quel segno di rinascita auspicato
L’intervento al liceo Regina Margherita in via Valperga di Caluso è frutto di un processo iniziato alla fine del 2014 da un incontro tra la Circoscrizione 8, la preside dell’istituto e l’associazione Il Cerchio E Le Gocce. L’esigenza principale era quella di riqualificare l’istituto rivitalizzando l’edificio e lo slargo antistante che vertevano nel degrado: una zona dimenticata e grigia che aveva già avuto un primo intervento con la collocazione di panchine e fioriere, ma che non era stato sufficiente a dare quel segno di rinascita auspicato. Necessitava, dunque, di un passaggio successivo per rendere meno austero l’ingresso scolastico.
Il progetto è stato affidato all’associazione Il Cerchio E Le Gocce e alla Fondazione Contrada Onlus e avviato nel 2015, grazie al contributo economico del Comune e della Circoscrizione. Il primo passaggio, avvenuto nella primavera dello stesso anno, consisteva in un workshop rivolto agli studenti e finalizzato alla realizzazione di un murales all’interno dell’istituto.
Dalla suggestione con i ragazzi e ispirandosi al funzionalismo del Bauhaus è nato il progetto per la facciata esterna, un elaborato pensato per dialogare con l’architettura in stile razionalista dell’edificio.
La Fondazione Contrada Onlus ha gestito l’acquisto dei materiali, l’affitto della piattaforma aerea e la cantierizzazione, mentre gli artisti de Il Cerchio E Le Gocce hanno realizzato l’intero lavoro e coordinato, insieme al Professor Frisetti, gli studenti occupandosi della decorazione di una parte della facciata.
Alla fine di una settimana di lavoro, oltre ad ampliare la proposta artistica in San Salvario, si è riqualificato un angolo, non più dimenticato, della città. Il risultato è stata un opera di arte condivisa con un enorme impatto su tutto il quartiere, un messaggio positivo per le nuove generazioni, e non solo, che si approcceranno al nuovo anno scolastico.
Altri petardi contro il cantiere di Chiomonte
Alcuni antagonisti No Tav hanno lanciato nella notte petardi verso il cantiere della Tav a Chiomonte, in Valle di Susa: prima avevano raggiunto a piedi l’area del museo archeologico. Le forze dell’ordine hanno disperso i manifestanti nei boschi con lacrimogeni e idranti. A Venaus, nei pressi di Chiomonte, si tiene in questo periodo il ‘campeggio No Tav’, fino al 31 luglio, promosso dal movimento degli oppositori dell’alta velocità.
Il progetto è avvenuto grazie alla collaborazione del Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati di Chivasso
Il 15 Luglio 2016 festeggiamo un obiettivo importante per i service della Vista Leo: abbiamo stipulato una convenzione con l IPIA G.Plana di Torino allo scopo di dare un destinatario agli occhiali lavorati dagli studenti nella loro tipica attività scolastica.
Il progetto è avvenuto grazie alla collaborazione del Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati di Chivasso
Hanno curato il progetto per conto del Club la nostra presidentessa Elena Eterno, il nostro socio Alberto SanGalli, docente di laboratorio di ottica e Ferdinando Cimato, coordinatore ai progetti Vista del Distretto Leo 108 Ia1
Per l’Istituto Plana si ringrazia il Reggente ed il corpo docenti che ha preso parte alla stipula dell’accordo.
La convenzione nasce in un anno importante: quello del centenario dei Service Lions, il cui obiettivo è servire 100 milioni di persone. Di questi, 25 milioni con i service per la Vista.
IPIA Plana
LEO club Torino Host
L’evoluzione del marketing
di Antonio DE CAROLIS*
Mattiniero lo sono sempre stato ma con il tempo tendo a svegliarmi sempre prima. Non so se, come dice una ricerca effettuata dall’Università di Toronto, “chi si alza presto dal letto, ha più energie ed è più resistente agli stress della giornata” o semplicemente come diceva mia nonna: I giovani dormono di più.
Mi piace pensare che il mio cervello ami essere subito lucido e presente e per farlo mi svegli nella fase REM così da permettermi di ricordare e costruire idee nuove. Questa banale analisi che può accomunare alcuni di noi, mi ha fatto riflettere sui cambiamenti, sulle evoluzioni.
Un uomo di marketing deve essere innanzitutto un buon osservatore e solo dopo può liberare i pensieri dando spazio alla creatività (sempre ammesso che l’abbia). Come sono solito dire: Dio ci ha dato due orecchie, due occhi e una bocca, usiamole rispettando queste proporzioni. Parlando di evoluzione, chi di coloro “che si svegliano presto “ non ricorda i dischi in vinile, i 45 giri (i primi avevano una canzone su una facciata), i 33 giri o LP. I nostri nonni li ascoltavano in casa attraverso il grammofono, i nostri genitori li portavano fuori di casa ascoltandoli su mangiadischi coloratissimi in pura plastica e noi li ascoltavamo su potenti HI FI con enormi cuffie auricolari. I dischi in vinile lasciarono il posto alle musicassette che contenevano da 20 a 40 canzoni a seconda della lunghezza dei brani e dell’ uso di cassette C60 – C90 o C120. Tante canzoni tutte assieme diventavano colonna sonora dei nostri viaggi perché garantivano fino a 2 ore di intrattenimento propagato da quel grandissimo strumento di aggregazione che era l’autoradio. Se ne trovavano di ogni tipo, dalle più economiche Inno Hit o Majestic alle top di gamma Alpine Pioneer e Sony. All’inizio, le più economiche erano fisse e le più sofisticate erano “trasportabili” con un ingombro simile a quello di un mangiadischi ed un peso di un paio di chili. Chiunque poteva soddisfare il piacere di ascoltare musica scegliendo secondo possibilità.
Più volte mi capitò di vedere mie coetanei trasportare autoradio del valore doppio dell’auto sulla quale erano montate. Tutta “colpa del marketing” e della sua abilità di comunicare perché le cose, quando vengono dette nel modo giusto, fanno emergere i bisogni latenti di ognuno di noi. La responsabilità maggiore però è di “quelli del commerciale” che, sembra quasi vengano a cogliere i frutti del lavoro di questa opera psicologica: VENGONO A SODDISFARE BISOGNI. Molti di noi ricorderanno l’opera scritta da Leopardi nel 1832 “DIALOGO DI UN VENDITORE D’ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE” nel quale un venditore di almanacchi e lunari, riusciva a vendere speranza alla gente attraverso un semplice calendario. Sì, avete letto bene, vendeva speranza, non almanacchi.Forse neanche lui si rendeva conto di ciò ma, aiutava le persone ad andare oltre, portandole dalle delusioni e i dispiaceri della vita vissuta verso la speranza. A farglielo comprendere fu proprio quel casuale passante che, con intelligenza e cultura l’aiutò a prendere coscienza che lui vendeva in realtà ottimismo e futuro e, Il futuro è attraente perché lo prefiguriamo con l’immaginazione proiettandoci in avanti e dando vita alle nostre speranze e alle nostre aspettative. I Professionisti della Vendita, (molti di essi oggi vengono definiti Advisor proprio perché prima di proporre qualsiasi cosa hanno lo scopo di capire il proprio interlocutore) sanno bene cos’è un desiderio d’acquisto, proprio come tutti noi sappiamo riconoscerlo in noi stessi quando abbiamo deciso di comprare qualcosa. Tecnicamente, il desiderio d’acquisto è “la differenza tra lo stato attuale e lo stato desiderato” e questo non sempre è già palesato in noi ma, tutti lo abbiamo. E’ una questione di visioni. Visioni sulla nostra vita. Nessun venditore professionista venderà mai qualcosa che non ci serve, ma ci aiuterà a capire cosa “stiamo cercando” diventando, di fatto “un facilitatore”, il nostro facilitatore. Per questo oggi vendere significa sempre più “diventare partner del nostro cliente”. Per fare questo però occorrono competenze tecniche e abilità negoziali oltre a grandi capacità relazionali e comunicative. Chi conosce bene solo il proprio prodotto è un presentatore. Come ho avuto modo di affermare in più occasioni, è destinato a combattere contro un competitor instancabile che opera 365 giorni su 365 e 24 ore su 24 fermandosi quando vuoi e riprendendo quando lo richiedi: Internet. Henry Ford diceva: “Ogni cliente può ottenere un’auto colorata di qualunque colore desideri, purché sia nero” quando nel 1908 produsse la Ford T, la mitica Lizzie come la chiamavano gli americani.

Il Marketing a mio avviso, ha esattamente questa mission: essere un recettore sul mercato per comprendere in anticipo i possibili scenari futuri che scaturiranno dal contesto e dai comportamenti attuali. Un uomo di marketing vive nel mercato.

Come abbiamo visto, l’evoluzione tecnologica ci ha portato ad ascoltare la musica passando dal vinile e arrivando al cloud . La musica è il bisogno, il cloud lo strumento. Il marketing ha seguito lo stesso percorso di crescita, ha colto i bisogni passando attraverso i venditori di almanacchi e arrivando al marketing digitale. L’evoluzione del marketing non può essere distaccata dall’evoluzione del sociale, della tecnologia, dei gusti e dei modi di comunicare della gente comune. Siamo nell’era dei social network, tutti vengono valutati in termini di followers , di quanti hanno cliccato I LIKE IT sul loro profilo.

Non soddisfare i bisogni del mercato ma solo i propri, significa trasgredire al grande valore sociale della vendita perché se qualcuno un giorno non avesse proposto a una casalinga di “soddisfare il suo bisogno di organizzazione domestica riducendo le attività pesanti che avrebbero nel tempo logorato le sue mani e la sua schiena”, oggi non avremmo le lavatrici nelle nostre case. Chi propone lavatrici ha più difficoltà di chi vende “organizzazione e salute” e questo dovremmo comprenderlo bene tutti perché, che ci piaccia o no, siamo tutti venditori.
Presidente CDVM – Club Dirigenti Vendite e Marketing
La scure sui tribunali piemontesi
Qualche settimana fa il Torinese aveva anticipato che a Vercelli era stata paventata una ulteriore riduzione degli uffici giudiziari nell’ambito di una revisione delle circoscrizioni giudiziarie. A farlo era stato il gruppo di Cambia Vercelli con una interrogazione al sindaco Maura Forte. E questa, non è un segreto, sarebbe l’impostazione di Michele Vietti, che presiede la apposita Commissione presso il dicastero di via Arenula. In sostanza – ferma restando la circoscrizione del Tribunale di Torino – si parlerebbe in u una prospettiva di quadrante di una permanenza degli attuali Tribunali di Novara (che andrebbe ad inglobare Vercelli, Biella e Verbania), di Alessandria (ma non sarebbe neanche fantascientifico che rimanesse il Tribunale di Asti, di più recente costruzione, anche a compensazione del prossimo futuro accorpamento tra le due province) e di Cuneo. Sull’argomento è tornato il senatore Enrico Buemi, torinese, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama in una interrogazione presentata al ministro della Giustizia Andrea Orlando nella quale – incentrando il suo intervento su Vercelli – chiede se il ministro sia a conoscenza di un progetto di ulteriore razionalizzazione in questa direzione e se non ritenga opportuno un incontro con i sindaci del territorio (Vercelli, ma anche Casale Monferrato che è in provincia di Alessandria a sua volta sede di un Tribunale soppresso) “per concordare iniziative condivise presso il ministero degli Interni a difesa dell’integrità e per un eventuale, auspicabile, potenziamento della circoscrizione giudiziaria del Tribunale di Vercelli”. Se siano soltanto voci, dato che sinora le posizioni sono state che non c’è nulla di ufficiale, oppure se si sia all’inizio di un percorso come quello che ha portato alla soppressione di otto tribunali in Piemonte, lo si potrà dire soltanto dopo la presa di posizione del Governo.
Massimo Iaretti