redazione il torinese

Tredici condanne per l’amianto all’Olivetti

Oggi il giudice Elena Stoppini, dopo mezz’ora di camera di consiglio, ha pronunciato la sentenza contro i due fratelli imprenditori e i dirigenti dell’azienda informatica di Ivrea, emettendo in tutto tredici condanne

Olivetti_BuildingI due fratelli FrancoCarlo De Benedetti, imputati nel processo per le morti da amianto fra gli ex operai Olivetti, sono stati condannati dal tribunale di Ivrea, alla pena di cinque anni e due mesi. Sono stati riconosciuti colpevoli di omicidio colposo e lesioni per dieci casi di malattia da amianto. Oggi il giudice Elena Stoppini, dopo mezz’ora di camera di consiglio, ha pronunciato la sentenza contro i due fratelli imprenditori e i dirigenti dell’azienda informatica di Ivrea, emettendo in tutto tredici condanne. L’ex ministro Corrado Passera è stato condannato ad un anno e undici mesi, mentre Camillo Olivetti, Onofrio Bono e Roberto Colaninno, sono stati assolti. È stato anche deciso che sia i condannati sia Telecom Italia spa, considerata responsabile civile per le morti di amianto, dovranno risarcire le vittime per centinaia di milioni di euro. Le pm Laura Longo e Francesca Traverso avevano chiesto la pena di sei anni e otto mesi per l’ingegnere e sei anni e quattro mesi per il fratello.

 

Estinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità

MUSE – Museo delle Scienze di Trento

museo scienze

Estinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità è una mostra promossa e organizzata dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento che nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Padova, il FEM2 Ambiente Srl, spin-off accreditata dell’Università di Milano-Bicocca, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e il MUSEMuseo delle Scienze di Trento nell’ambito di un progetto di ricerca, divulgazione scientifica e valorizzazione delle collezioni museali sviluppato grazie ad un cofinanziamento MIUR (L.6/2000).

Il progetto è il frutto di un importante lavoro di ricerca e selezione dei più significativi reperti originali di vertebrati estinti in tempi storici preservati presso i musei italiani.

La selezione dei reperti esposti, con le storie che si celano dietro ognuno di essi, permetterà di conoscere il destino delle specie più carismatiche ormai scomparse e di addentrarsi fra le pieghe di vicende meno note, ma altrettanto illuminanti.

Con questa mostra, il MUSE di Trento dà il via a un ambizioso progetto che mette in relazione le ricerche e le riflessioni sulla sesta estinzione di massa con le dinamiche che hanno caratterizzato le cinque grandi estinzioni paleontologiche avvenute negli ultimi 500 milioni di anni. Il percorso espositivo è un racconto che intreccia i contributi della paleontologia, della biologia e dello studio della società, per leggere gli effetti devastanti delle crisi ecosistemiche, ma anche per riflettere sulle occasioni inattese che si aprono proprio nei momenti di maggiore instabilità.

Una mostra che parte da lontano per parlare del fenomeno delle estinzioni attuale e ragionare sul cambio di rotta che l’umanità è chiamata a intraprendere cercando nuove strade verso uno sviluppo sostenibile nel tempo, per garantirci un futuro sul nostro pianeta.

Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino sarà presente con i contributi del proprio personale scientifico e curatoriale e con alcuni rari esemplari delle specie estinte provenienti dalle collezioni zoologiche storiche dell’Università di Torino, come ad esempio il Quagga (Equus quagga – Sud Africa) e l’Alca Impenne (Pinguinus impennis – Oceano Atlantico settentrionale).

Il percorso della mostra sarà arricchito da raffinate installazioni multimediali, video e animazioni originali, interviste e spazi interattivi. Fra i documenti inediti anche interventi filmati.

   Evento: Mostra estinzioni: storie di catastrofi e altre opportunità

Periodo: 16 luglio 2016 – 26 giugno 2017

Sede: MUSE – Museo delle Scienze di Trento – Corso del Lavoro e della Scienza 3 – Trento

Orario: da martedì a venerdì: 10.00-18.00
sabato, domenica e festivi: 10.00-19.00, lunedì chiuso

Informazioni: MUSE – Museo delle Scienze di Trento www.muse.it

In manette un’intera famiglia per furti seriali

Sono stati sequestrati beni per 600 mila euro, tra cui una villa, un appartamento, svariate auto e una lavanderia in provincia di Torino

carabinieri blocco

I carabinieri del Comando provinciale di Torino nel Canavese, hanno fermato un’intera famiglia con l’accusa di essere responsabile di una serie di furti commessi negli ultimi anni in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Toscana. Sono finiti in manette un uomo di 60 anni, ora detenuto in carcere, sua moglie di 57 anni, sottoposta a misura cautelare, la figlia di 36 anni e il marito di quest’ultima, anche lui detenuto in carcere; mancano all’appello ancora due componenti della famiglia ricercati in questo momento. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per 600 mila euro, tra cui una villa, un appartamento, svariate auto e una lavanderia in provincia di Torino. Sono stati recuperati inoltre -provenienti da un furto effettuato in Valle di Susa- diversi gioielli, denaro e orologi, per un valore di circa 30 mila euro. I militari dell’Arma li ritengono responsabili anche di aver commesso due rapine ai danni di un supermercato di San Carlo Canavese. Sono stati arrestati anche con l’accusa di riciclaggio di denaro.

Corto Maltese oltre Hugo Pratt

Inventato dalla fantasia di Hugo Pratt, il “maestro di Malamocco” , fumettista e scrittore di straordinario talento,  Corto Maltese esordì nel 1967 sul primo numero della rivistaSgt. Kirk e da quel momento ha accompagnato i lettori in mille avventure per oltre due decenni.

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Da “Corte Sconta detta Arcana” a “Mu”, passando per “Favola di Venezia”, “La casa dorata di Samarcanda” e tante altre storie, il nostro Corto , metà avventuriero e metà “gentiluomo di fortuna”, nato a Malta nel luglio del 1887, figlio di una gitana di Gibilterra e di un marinaio inglese della Cornovaglia, temevamo ci lasciasse orfani alla morte del suo autore. Ma, quasi per miracolo, eccolo ritornare da giovane, vent’anni dopo la scomparsa di quello che, a buon diritto, è stato considerato fra i maggiori autori di fumetti di tutti i tempi. Marco Steiner, scrittore, fotografo e marinaio, ma soprattutto amico e collaboratore di Hugo Pratt, dopo aver terminato– nell’ormai  lontano 1996 – “Corte Sconta detta Arcana”,  il romanzo incompiuto di Pratt, ed aver scritto tutte le introduzioni alle nuove edizioni delle varie avventure del Maltese, ha ridato vita al mitico Corto con due romanzi. Il primo, “Il corvo di pietra”, si svolge nell’anno del crollo del campanile di Venezia, il 1902, quando il marinaio della Valletta è ancora un ragazzo. Volendo lo si può leggere come il romanzo di corto m2formazione di Corto Maltese, dove emerge quel suo spirito di “imprevedibile meticcio mediterraneo”, apparentemente cinico, dotato di grande ironia, rispettoso alla legge di lealtà e amicizia. In quelle pagine tre ragazzi amanti dell’ avventura e tre strani individui stretti in un patto esoterico di vendetta, si confrontano tra Venezia, Malta e la Sicilia in una vicenda dove la posta in gioco è un tesoro nascosto dall’enigma di una piccola statua che rappresenta un corvo di pietra. Nel secondo romanzo (pubblicato come il primo da Sellerio), intitolato “Oltremare”, il giovane Corto intraprende un viaggio che parte dalla Sicilia per finire in Cambogia, e su quella rotta tormentata incrocia i porti leggendari di tutti i mari: da Venezia all’isola prigione di Poulo Condor a sud della Cina, le acque del Mekong, le isole greche e i mari del sud. E, tra le tante ma con un sua fascino particolare, Istanbul. Le zone in cui si svolge la storia a Istanbul sono quelle del porto, della collina e del cimitero di Eyüp dove si recava anche un altro grande viaggiatore, Pierre Loti. Istanbul , come Venezia, è una città dove Corto Maltese si trova “ a casa”, sul confine fra Europa e Asia, al punto di contatto fra il grande mar corto m4Mediterraneo e la grande terra che si estende misteriosa e affascinante verso Oriente, il luogo dove nasce il sole. Quando a Marco Steiner è stata posta la domanda delle domande ( “Perché a un altro Corto?”) ha risposto così: “Sapevo chi erano i suoi genitori, quand’era nato e cosa gli era accaduto dopo il 1904, all’epoca della guerra russo-giapponese.Allora ho provato a immaginare un Corto sconosciuto, che doveva imparare a navigare e a vivere prima di quell’anno e ho scelto un periodo preciso, dal 1901 al 1904. Ho immaginato un’esperienza forte per un ragazzino di 14 anni, l’ho fatto partire in una notte piovosa e pericolosa dalla Scozia, dopo aver lasciato a terra quel padre così poco conosciuto. Insomma, ho cercato di fare un pezzo di strada, anzi di mare, insieme a quello che il giornalista Vincenzo Mollica, facendomi corto m3un grandissimo complimento, ha definito il “mio” Corto Maltese”. Ma il più famoso dei marinai di carta non è tornato a vivere solo nelle parole scritte da Steiner.Una nuova storia con protagonista il personaggio creato quasi cinquanta anni fa da Pratt, è stata scritta da Juan Dìaz Canales, sceneggiatore di fumetti spagnolo , e disegnata dal conterraneo Rubén Pellejero. In “Sotto il sole di mezzanotte”, Corto Maltese parte per un viaggio in Alaska e Canada, durante la prima guerra mondiale, seguendo le indicazioni dategli da Jack London (che aveva già incontrato nel libro “La giovinezza”,durante la guerra russo-giapponese nel 1905) e,come sempre, s’imbatterà in personaggi strani e situazioni avventurose. In questa “seconda vita”, il marinaio è tornato per viaggiare ancora. E, come amava dire John Steinbeck, “Non sono le persone che fanno i viaggi,sono i viaggi che fanno le persone”. Bentornato, Corto!

Marco Travaglini

RIQUALIFICARE LE PERIFERIE: ENTRO AGOSTO IL VIA LIBERA DELLA GIUNTA

TORINO LINGOTTO GRATTACIELONella riunione in calendario martedì 23 agosto la Giunta comunale dovrà approvare il dossier da presentare al Governo, entro il giorno 30 dello stesso mese, per accedere al finanziamento statale di 18 milioni di euro destinato alla realizzazione, in zone periferiche della città, di interventi per mobilità sostenibile, attività educative e culturali, servizi a sostegno dell’inclusione sociale e welfare.

(foto: il Torinese)

Economia, l’export piemontese va così così

OPERAIO LAVOROIl Monitor dei Distretti del Piemonte, realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che analizza l’attività di export nel I trimestre del 2016, rileva le seguenti principali evidenze:

  • Dopo un 2015 di forte crescita, i distretti piemontesi hanno accusato – per la prima volta dal 2010 – un lieve calo delle vendite estere (-1,6% tendenziale), mostrando comunque un andamento migliore rispetto all’intero manifatturiero piemontese (-7,2%).

  • Risultati fortemente positivi sono stati ottenuti dalle Macchine tessili di Biella (+12,6%) che stanno riconfermando il trend positivo che le ha viste chiudere il 2015 con un +18,9% rispetto al 2014. Bene anche il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+7,4% rispetto al primo trimestre 2015), la Rubinetteria e valvolame Cusio-Valsesia (+2,2%) e i Dolci di Alba e Cuneo (+1%).

  • In leggera diminuzione le esportazione del Tessile di Biella (-1,6%, risultato dovuto al comparto dell’abbigliamento, mentre tessile e filati hanno avuto un risultato positivo), della Nocciola e frutta piemontese (-2%), dei Casalinghi di Omegna (-2,8%), dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-3,6%) e dell’Oreficeria di Valenza (-3,7%). Maggiore la diminuzione dei flussi di export per il Riso di Vercelli (-5,1%) e i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (-8,4%). E’ comunque doveroso sottolineare che il distretto del vino negli ultimi 10 anni ha avuto un trend di export positivo, che ha visto salire il valore delle esportazioni da 756 milioni di euro del 2006 al miliardo e 238 milioni di euro registrate a fine 2015, posizionandosi al 4° posto per crescita negli ultimi 10 anni tra i distretti italiani del vino (+64%)

  • Le esportazioni verso i nuovi mercati hanno registrato un leggero incremento tendenziale (+0,6%). Le esportazioni verso i mercati maturi hanno subito una lieve diminuzione (-2,5%) a causa della flessione delle esportazioni verso la Svizzera e il Regno Unito. Buona evoluzione delle vendite verso Germania, Stati Uniti e Francia.

  • Nella seconda parte dell’anno l’export dei distretti dovrebbe tornare in territorio positivo, grazie alla spinta di Stati Uniti e mercati europei e a un’evoluzione meno sfavorevole sui mercati emergenti, dove il recente rimbalzo delle quotazioni petrolifere allenterà le pressioni sulla bilancia del pagamenti, con effetti positivi sulla crescita globale. Le imprese dei distretti potranno inoltre contare maggiormente sulla domanda interna, sia di beni di consumo (trainati dalla ripresa del reddito disponibile e dal miglior andamento del mercato del lavoro) sia di beni di investimento, che favoriscono le imprese più piccole, meno orientate all’export.

  • Nei primi cinque mesi del 2016 rallentano le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) – ordinaria, straordinaria, in deroga – in tutti i distretti e poli piemontesi. I dati vanno comunque letti con molta attenzione, l’evoluzione degli ammortizzatori sociali è fortemente influenzata dai cambiamenti normativi introdotti nell’ultimo biennio.

67^ edizione di Peperò Sagra del Peperone di Carmagnola

pepero iarisI visitatori troveranno la Piazza dei sapori ed altre aree in cui ristorarsi, la Piazza Peperò con show cooking, concorsi culinari, laboratori e talk show con il noto giornalista Paolo Massobrio, la rassegna commerciale con oltre 200 espositori, spettacoli di cabaret e teatro, tanti concerti con principale ospite Irene Fornaciari, serate danzanti, esibizioni sportive, raduno di trattori ed auto d’epoca, primo concorso d’Eleganza riservato a motocicli Vespa, Ape e Vespa 400, la Festa di Re Peperone e la Bela Povronera con sfilata di centinaia di personaggi in costume, mostre di arte contemporanea, convegni, un grande spazio per i bambini con attività e spettacoli a loro dedicati

Peperò è organizzata dal Comune di Carmagnolain collaborazione con Pro Loco, Ascom, Coldiretti ePEPERONE23 grazie al prezioso contributo di numerosi volontari e di sponsor privati ai quali si aggiunge quest’anno il nuovo main sponsor Amaro Averna.Durante la conferenza stampa del 30 giugno a Palazzo Cisterna di Torino è stata presentata la nuova veste grafica scelta attraverso un concorsoe vinto da Daniele Roà, giovane di Mondovì residente a Londra, che ha ideato un’immagine semplice ma diretta, con un peperone “quadrato” di Carmagnola che viene presentato come un premio od un regalo di valore, un prodotto unico e bello non equiparabile ad un peperone qualsiasi.Le novità sono davvero tante sulle quali Il Torinese.it tornerà nelle prossime settimane, anche perché la fiera carmagnolese spazia davvero a trecentosessanta gradi. E incomincerà con un evento nell’evento: in occasione della serata inaugurale del 26 agosto sul palco montato in piazza Sant’Agostino ci sarà Irene Fornaciari. E poi tante, tante, tante iniziative per dieci giorni.

Massimo Iaretti

SALUTE IN MOVIMENTO! Il progetto di Farmacie Comunali, Federfarma e Uisp Torino

Si può praticare ovunque, è adatto a tutte le età, non richiede  particolari doti fisiche, si chiama camminare! Un’attività sportiva che sarà il filo conduttore del progetto Salute in movimento!, nato dalla collaborazione tra Farmacie Comunali, Federfarma e Uisp Torino
UISP FARMACIE
Le farmacie sono da sempre un importante riferimento capillare per la
salute e nell’ambito di questo progetto svolgono il ruolo di promotori
di corretti stili di vita e di stimolo per la pratica dell’attività
motoria insieme alla Uisp.
Si tratta di una campagna mirata a raggiungere un livello di salute più
elevato, per incentivare anche le persone più sedentarie a muoversi e a
raggiungere l’obiettivo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità si è
prefissata per il 2020.

Salute in movimento! è un’iniziativa, che da 6 anni viene proposta con
successo dalla Uisp Bologna, dove vede l’adesione di ben 14 comuni della
cintura, ed ora è arrivata anche sotto la Mole.

L’attività fisica è un volano fondamentale, che aumenta il senso di
benessere e sicurezza e previene numerose patologie.

L’iniziativa si concretizza con la riscoperta del movimento quotidiano,
tramite i gruppi di cammino, una formula particolare che dimostra come
sia possibile praticare uno sport senza necessariamente iscriversi in
palestra.
I gruppi afferiscono alle farmacie aderenti al progetto e identificano
nella figura del personal trainer della Uisp il loro conduttore.
L’attività di cammino è articolata in due periodi: primavera/estate (i
primi gruppi sono stati attivati nel mese di maggio) e autunno/inverno
con una durata di 12 incontri per periodo.

I gruppi formati da un numero non superiore a 30 partecipanti,
partiranno e arriveranno dalla farmacia di riferimento con cadenza
settimanale e ogni uscita avrà la durata di 90 minuti.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione alla Uisp con una quota
di 5 euro comprensiva di tessera e copertura assicurativa con validità
annuale.
Oltre ai Gruppi di cammino, il progetto Salute in movimento! prevede
anche l’offerta di prove gratuite per un mese da parte di società e
impianti sportivi affiliati Uisp, per incuriosire ed avvicinarsi a
discipline sportive tradizionali o non convenzionali, si potrà scegliere
tra un ventaglio di proposte che spaziano tra nuoto, palestra, attività
all’aria aperta e danza.

Ci saranno a disposizione e in distribuzione gratuita degli opuscoli,
che forniranno consigli e informazioni sul movimento e sul benessere
psicofisico, sullo stile di vita attivo, su come iniziare a praticare
uno sport e sull’alimentazione.

Roberto Forte – Presidente Farmacie Comunali Torino
“Noi di Farmacie Comunali siamo sempre stati protagonisti di moltissime
iniziative di prevenzione e informazione sulla salute delle cittadine e
dei cittadini della nostra città. Crediamo che il ruolo del farmacista
sia determinante nella promozione di un concetto di salute che si
trasformi in benessere. I gruppi di cammino sono una fantastica
opportunità per fare movimento, per migliorare il proprio sistema
cardio-respiratorio e al contempo cogliere l’opportunità di socializzare
e di scoprire o riscoprire un passo alla volta la nostra bella città”.

Marco Cossolo – Presidente Federfarma Torino
“Anche Federfarma Torino, attraverso le sue farmacie, aderisce con
entusiasmo alle iniziative di prevenzione e informazione ai cittadini,
che le vengono proposte. I gruppi di cammino del progetto Salute in
movimento! ci sono parsi da subito un ottimo progetto, che mette in
relazione farmacista, farmacia e cliente. Il nostro obiettivo, anche in
questo caso, è fornire ai cittadini un consiglio professionale ed una
opportunità di salute, interpretando appieno il ruolo che la farmacia ha
nei confronti dei cittadini e sul territorio che presidia”

Patrizia Alfano – Presidente Uisp Torino
“Uisp è una grande associazione nazionale  impegnata  a diffondere ” lo
sport  per tutti” E’ stata  la prima in Italia, a  parlare di sport per
tutti come cultura  del movimento,  che genera diversi e sani  stile di
vita, un diritto da perseguire e affermare, rendendo la pratica motoria
accessibile e praticabile da tutti, dall’infanzia alla vecchiaia. Siamo
convinti, che servano azioni sociali, che partono proprio dai diritti
dell’individuo, dalle sue motivazioni, dalle sue  life skills, come
sostiene  l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per indurre
comportamenti  e cambiamenti, che diventino buone pratiche  durevoli nel
tempo, per far sì che ognuno inizi a praticare attività motoria e che
riconoscendone i benefici,  continui a farlo per tutta la sua vita. Un
progetto per la salute e per una migliore qualità della vita, che siamo
felici di poter sviluppare e diffondere  con chi persegue questi
obbiettivi, nell’ambito della prevenzione sanitaria e del sostegno alla
salute.

Con Federfarma e Farmacie Comunali, Uisp è chiamata attraverso il
progetto  “SALUTE IN MOVIMENTO”, a realizzare quello che in 70 anni ha
imparato  a fare molto bene: organizzare e programmare attività motoria
di qualità per tutti, con istruttori qualificati  ed esperti a
disposizione di tutti  i cittadini.”

 

Hanno aderito le farmacie:

Comunale n. 7 –  corso Trapani 150
Comunale n. 8 –  corso Traiano 22/e
Comunale n. 21 – corso Belgio 151/b
Comunale n. 22  – via Carlo Capelli 47
Comunale n. 36 – via Filadelfia 142
Collegiata Santa Maria – via San Francesco d’Assisi 14 (i gruppi
inizieranno in autunno)
Pensa – via Cernaia 14
Corso Siracusa – corso Siracusa 98
Madonna del Pilone – corso Casale 110

Per la Uisp hanno aderito:

Giordana Lombardi
Asd Il Gabbiano
Asd Polisportiva Rubino
Cultura del Movimento
Asd Mandala
Centro Ricerca Danza
Gym Fizz
Piscina Torrazza
Gruppo di ballo Gcc
Asd AnMa arteShiatzu
Bellybutton – mammeinmovimento
Sportinacqua
Ginger Company
Asd Marchesa
Dam Danza
Impianto Sportivo Massari

 

 

Nella foto il gruppo di Cammino della Farmacia Comunale n. 22
di via Carlo Capelli 47, direttrice Luisa Fabro e walking leader Marco
Andreoli

“Il Pulmino Verde” oltre le frontiere

PULMINO“Il Pulmino Verde” è un progetto nato da quattro studenti universitari torinesi – Costanza e Fernanda Torre, Marco Ceretto Castigliano e Federica Zanantonio Martin – con l’intento di portare aiuti, mediante una vera e propria staffetta partita da Torino e dintorni, al campo profughi di Idomeni, in Grecia. L’idea è partita dopo il ritorno di Fernanda dalla sua esperienza Erasmus in Slovenia, durante la quale ha avuto la possibilità di recarsi, nel periodo invernale, nei campi profughi di Dobova e Sentilj. Il progetto, una vera e propria “buona causa”, è stato presentato ufficialmente il 4 aprile, nel corso di una serata di riflessione organizzata presso i Bagni Pubblici di Via Agliè a Torino. Da lì, è partita l’avventura. I motori si sono accesi l’8 maggio, e con non poche difficoltà, il Pulmino è giunto il giorno successivo, dopo quasi duemila  km percorsi attraverso sei stati, in Grecia, dove ha iniziato la sua attività, dividendosi tra i due campi profughi posti in prossimità del confine con la Macedonia. Oltre alla loro passione e all’impegno solidale nel prestare aiuto nel campo profughi, appoggiandosi alla associazione Lighthouse Relief che opera nell’ Eko Refugee Camp, situato nell’area tra Idomeni e Polykastro in Grecia, hanno portato con se anche i beni di prima necessità che sono riusciti a raccogliere grazie al sostegno di tanti che si sono attivati. Il viaggio è stato reso possibile grazie alla staffetta organizzata mediante l’aiuto di tutti coloro che si sono mostrati disponibili ed entusiasti al progetto e soprattutto grazie all’impegno di Agesci Valsusa che ha attivato nella giornata del 30 aprile una raccolta beni in tutta la valle, riscuotendo un successo inaspettato. Il Pulmino Verde, diventato un simbolo di speranza e di libertà, s’incamminerà in questi giorni d’inizio luglio per un nuovo viaggio, verso Ventimiglia, al confine tra la Liguria e al Francia. Lì, tra i migranti che , per necessità o per disperazione, spesso in pericolo di vita, hanno lasciato i loro paesi, continuerà l’avventura promossa da quattro giovani, impegnati nel costruire “ponti” in alternativa ai muri e al filo spinato delle frontiere.

Marco Travaglini

“Torinodanza” esplode tra idee, sensazioni e grandi nomi non solo europei

 

todanza4Non esistono soltanto le produzioni e la programmazione degli spettacoli di prosa. Un Teatro Stabile si deve far carico di altri compiti. “L’attività formativa della Scuola per attori – sottolineava nei giorni scorsi il direttore dello Stabile torinese – Teatro Nazionale, Filippo Fonsatti, presentando nello spazio dell’Auditorium Vivaldi di piazza Carlo Alberto il prossimo “Torinodanza” (dal 6 settembre al 3 novembre) con Gigi Cristoforetti, direttore artistico della manifestazione -, i progetti di ricerca condotti dal Centro Studi insieme all’Università, il coordinamento dell’ufficio Sistema Teatro Torino, la conservazione e la valorizzazione di edifici teatrali di pregio storico e artistico, e ovviamente l’organizzazione e la promozione del festival Torinodanza”. Un milione di euro la spesa complessiva, supportata per il 70% da sponsor privati, in prima fila la Compagnia di San Paolo, l’apporto del Fondo Unico per lo Spettacolo (“Torinodanza è il primo tra i festival disciplinari sostenuti”), gli interventi di 14 compagnie che provengono da sette differenti paesi – Giappone, Israele, Francia, Spagna, Belgio,todanza3 Canada e Italia -, l’utilizzo di luoghi d’eccellenza come il Carignano ed il Regio senza dimenticare di allargare lo sguardo alle periferie o ai centri minori, dal momento che verranno interessati anche la Lavanderia a Vapore di Collegno e le Fonderie Limone di Moncalieri. Senza dimenticare la voglia di rapportarsi con altre realtà europee, attraverso percorsi comuni o intercambiabili, nella continua ricerca di una valorizzazione sempre maggiore. Pensiamo alle relazioni pluriennali con Les Halles de Schaerbeek di Bruxelles, con la Scene Nationale de Chambéry e de la Savoie nell’ambito di un progetto triennale transfrontaliero, con la Biennale de la Danse de Lyon per “Défilé” giunto alla sua seconda edizione, che vedrà occupate piazze di Torino, Biella, Casale e della stessa Lione da un considerevole gruppo di danzatori e musicisti piemontesi, professionisti e non, pronti a eseguire le coreografie di Roberto Zappalà, ispirate alla tradizione partenopea.todanza2

Spetterà a “Tre”, con la coreografia dell’israeliano Ohad Naharin, inaugurare Torinodanza 2016, la serata del 3 settembre al teatro Regio, una creazione suddivisa in tre parti e approntata per la Batsheva Dance Company, obbediente alla comprensione del corpo e dei suoi limiti, che libera agilità e personalità. All’estro del francese Mathurin Bolze sono affidati (alle Fonderie Limone) “Fenetres” e “Barons perchés”, lavori entrambi ispirati al “Barone rampante” di Italo Calvino, un insieme acrobatico di danza e teatro, di salti e virtuosismi dovuto alla enorme bravura di Karim Messaoudi. In prima italiana, Francesca Pennini formula con le musiche originali di Francesco Antonioni “Sylphidarium” (lo spettacolo è anche inserito nel programma di Mito Settembre Musica), mentre “nicht schlafen” è il titolo proposto da Alain Platel. Qui il coreografo belga indaga l’animo umano tra fragilità e incubi e sogni, facendo prevalere ora gli aspetti più sensibili ora il divertimento e ispirandosi all’opera e alla vita di Gustav Mahler nella Vienna di fine secolo, con uno sguardo che ha molte affinità con il presente. Il tutto intessuto con tematiche congolesi.

Da ricordare ancora Piergiorgio Milano e il suo “Pesadilla” (che significa incubo), “Paradoxe Mélodie” che arriva a Torino con la coreografa Daniele Desnoyers e 10 interpreti, tra suoni d’arpa e musica elettroacustica, “Odio” verso gli altri ma anche verso se stessi, un nascere e un crescere, tra paure e desideri, coreografia di Daniel Abreu. A metà ottobre, alla Lavanderia di Collegno, todanza1Denis Plassard porta “A.H.C. – Albertine, Hector et Charles”, uno curioso sguardo sulla e nella danza attraverso le marionette, e Itzik Galili con il Balletto Teatro di Torino presenta “L’ombra della luce”, un programma in due parti dove si citano individualità, natura e linguaggio, metamorfosi, seduzione, pace e lacerazione. “Cold blood” (22 ottobre) è firmato da Michèle Anne De Mey e da Jaco van Dormael (acclamatissimo sugli schermi per “Dio esiste e vive a Bruxelles”), dove visionarietà, parole, gesti e perfezione tecnica “filmano” mani, mentre danzano, mentre s’inseguono, mentre s’amano; “Annonciation” (28 ottobre) poggia sulla scenografia e sulla coreografia del francese Angelin Preljocaj, dove le musiche di Stéphane Roy si uniscono a quelle di Vivaldi, “Bones in pages” (in chiusura il 3 ottobre), suggestiva installazione del giapponese Saburo Teshigawara. Ancora un consiglio: non perdetevi, il 30 settembre alle Fonderie, “Auguri” – provate a far cadere l’accento sulla prima o sulla seconda vocale, come vi piace – del talentuoso Olivier Dubois alle prese con 24 danzatori, tra forze della natura e presagi e gesti benauguali, tra vento, marcia, corsa, in un continua estenuante movimento.

Elio Rabbione