redazione il torinese

Cinema sotto le Stelle al Planetario

Proiezione di film all’aperto sulla terrazza del Museo

 

stelle cinema

Infini.to – Planetario di Torino Via Osservatorio 30 – Pino torinese

 

Terminata la musica, i venerdì estivi di Infini.to proseguono con il Cinema sotto le stelle, una rassegna di 5 film proiettati all’aperto sulla splendida terrazza del Museo (in caso di brutto tempo il film verrà proiettato all’interno del Planetario).

Il tema della rassegna 2016 è la Robotica, con una selezione di pellicole che vanno dall’animazione al film cult.

PROMOZIONI
La visione del film è gratuita acquistando il biglietto di ingresso al Museo (si segnala che il Museo sarà visitabile solo fino all’inizio del film: non sarà più possibile utilizzare le postazioni interattive dopo le ore 22.00).

 

PROGRAMMA

ore 18.30 apertura biglietteria

ore 19.00 –   21.30 apericena (prenotazione obbligatoria)

ore 21.00 spettacolo in Planetario (facoltativo)

ore 21.30/22.00 inizio proiezione film

 

Il Museo sarà visitabile fino all’inizio del film.

Il servizio caffetteria sarà presente durante tutta la durata dell’evento.

 

CALENDARIO FILM

29 luglio – Io Robot

Anno 2035, Chicago. I robot positronici ormai sono diventati un articolo domestico come un altro, alla portata di tutti ed in tutte le case ed il mondo aspetta l’arrivo sul mercato dei nuovissimi NS-5, generazione prodotta dalla U.S. Robotics, azienda leader nella robotica.

Mentre tutti impazziscono per questi aiutanti meccanici, il detective Del Spooner non si fida troppo dei nuovi e avanzatissimi robot.

Spooner viene chiamato sulla scena del suicidio del dottor Alfred Lanning, brillante scienziato nonché fondatore della U.S. Robots e l’ideatore delle famose Tre leggi della robotica nonché dei famosissimi e oramai molto diffusi robot “NeStor classe 5”, da cui il nome in codice “NS-5”.

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

5 agosto – Wall-e

12 agosto – Matrix

19 agosto – Big Hero 6

26 agosto – L’uomo bicentenario

INFO e PRENOTAZIONI
Non si effettuano prenotazioni per l’ingresso Museo, cinema e spettacolo in Planetario (ingresso fino ad esaurimento posti).
Per maggiori informazioni visitare il sito www.planetarioditorino.it, scrivere a info@planetarioditorino.it, telefonare a 0118118740 (martedì-giovedì 10.00 – 15.00).
PREZZI

La visione del film è GRATUITA, fino ad esaurimento posti, presentando il biglietto di ingresso al Museo.

Biglietto di ingresso al Museo (obbligatorio)

INTERO: € 8,00

RIDOTTO: € 6,00 per ragazzi 6-18 anni, adulti sopra i 60 anni, studenti universitari sotto i 25 anni con Smart Card, gruppi di almeno 15 persone paganti, Enti convenzionati

GRATUITO: bambini sotto i 6 anni, disabili e loro accompagnatori, Giornalisti

OMAGGIO: per i possessori dell’Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card

 

Apericena (facoltativo e su prenotazione)

Per conoscere i costi dell’apericena consultare il sito www.planetarioditorino.it nella sezione relativa all’evento; per prenotare l’apericena scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 347 1077170.

Per maggiori informazioni, segnalazione di allergie/intolleranze o richieste particolari, scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 347 1077170.

 

 

La pastasciutta antifascista di casa Cervi

CERVI3Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, ci fu una grande festa nella casa colonica dei Cervi, ai Campi Rossi di Gattatico, un podere di circa sedici ettari collocato nel mezzo della pianura Padana, a pochi chilometri dalla via Emilia, a metà fra le città di Parma e Reggio Emilia. Come in tutto il paese, era scoppiata una gioia spontanea in coloro che speravano nella fine della guerra e della dittatura fascista. Nessuno, in quel momento, poteva sapere che la  CERVI1liberazione sarebbe venuta  solo ventun mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c’era solo una gran voglia di festeggiare. I Cervi , insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso. C’era tanta fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti. Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto pocoCERVI2 nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quell’occasione, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione. Una data simbolica della nostra storia contemporanea, quella del 25 luglio 1943, quando i  Cervi diedero vita  – e sono parole di Alcide, papà Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio e Ettore Cervi che vennero poi fucilati dai fascisti-  “in un unico sparo” –  il 28 dicembre di quell’anno al poligono di Reggio Emilia –  al “più bel discorso contro il fascismo: la pastasciutta in bollore”.

 Marco Travaglini

Caso Rosboch, trovata la pistola di Gabriele

defilippi rosbochIl nuovo sopralluogo di carabinieri, esercito e polizia penitenziaria nelle campagne del Canavese per cercare la pistola di Gabriele Defilippi, il 21enne accusato dell’assassinio dell’insegnante di Castellamonte Gloria Rosboch ha dato finalmente esito positivo. L’arma è stata individuata dove Roberto Obert, amante e complice di Defilippi, ha detto agli inquirenti di averla seppellita, nei boschi tra Rocca Canavese e Barbania. La pistola, che dovrà ora essere analizzata, è stata messa sotto sequestro. Gloria,  prima di essere uccisa aveva denunciato Defilippi per una truffa da 187 mila euro, e aveva detto ai genitori di avere visto il ragazzo  con l’arma. Poi Obert ha dichiarato di averla nascosto nei boschi, ma nei mesi scorsi le  precedenti ricerche non hanno dato esito. Da evidenziare che la pistola non è stata impiegata per uccidere la Rosboch, che è stata strangolata, ma potrebbe aiutare  a far luce su un altro delitto, quello del pregiudicato Pierpaolo Pomatto

Latitante avvolto nel tappeto: arrestato

carabinieriI carabinieri indagavano sulle presunte  uscite di casa da parte di un detenuto agli arresti domiciliari. Hanno così scoperto casualmente un latitante, Silvio Brienzeiu, un romeno di 26 anni. Era nascosto all’interno di un tappeto avvolto sotto il letto. Era ricercato da oltre un anno e deve scontare una condanna a 2 anni e 2 mesi di carcere per il furto di  telefoni cellulari commesso nel 2012 ad Aosta. Si nascondeva presso l’abitazione torinese di un connazionale ai domiciliari.

 

(foto: il Torinese)

VIGNALE (FI): LA FAVOLA DEL PD SUL SALONE DEL LIBRO E’ FINITA (MALE)

salone 2016 libro“Quella del Salone del Libro è una favola finita male che in questi due anni ci ha raccontato il PD” lo ha affermato il consigliere regionale Gian Luca Vignale  in Consiglio regionale dove su richiesta di Forza Italia si è parlato del Salone de Libro.

“Siamo di fronte ad un vero e proprio fake di Chiamparino e della sua amministrazione – ha aggiunto Vignale in aula – dove chi, insieme agli enti pubblici, aveva creato e fatto diventare una realtà culturale internazionale il Salone, veniva additato come responsabile del disavanzo finanziario e di una gestione non corretta”.

“La realtà è che – ha proseguito – , a due anni dalla nuova scelta dei vertici non piemontesi, abbiamo assistito alle dimissioni di Direttore e Presidente, ad uno scandalo giudiziario e alla possibile perdita del Salone. In soli due anni sarebbe stato difficile per chiunque inanellare tanti errori.”.vignale

“Per ridare credibilità al sistema – ha concluso è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che soprattutto si faccia chiarezza sulla posizione di Gl Events Ciò che dovrebbe essere chiaro a tutti, PD compreso, è che il Salone del Libro deve tornare ad essere una manifestazione fatta con e per i cittadini e non certo una battaglia interna tra imprenditori, sponsor e soprattutto tra correnti di partito”.

La remunerazione sociale appaga più del denaro

Di Paolo Pietro Biancone*

donna manager

La qualità dei rapporti umani e il riconoscimento del valore del lavoro. Secondo il “Decoding global talent”  uno studio del The Boston Consulting Group e The Network condotto su 200mila lavoratori in tutto il mondo, non ci sono dubbi: Nei primi dieci posti c’è solo una posizione, l’ottava, di natura economica, e riguarda l’attrattività del salario fisso. Nessuna traccia dell’enfasi sulle stock option e sulla parte variabile del lavoro che dominavano i discorsi sul lavoro prima del 2007. Per trovare altri fattori legati alle “compensazioni economiche” bisogna andare ben oltre la ventesima posizione: i benefit addizionali si trovano alla 24esima e l’auto aziendale alla 26esima. Tutto quello che viene prima ha a che fare soprattutto con i rapporti umani. Buone relazioni con colleghi, capi e rapporto equilibrato lavoro e vita privata. I lavoratori di tutto il mondo entrano in ufficio o in fabbrica felici se hanno possibilità di avere dei buoni rapporti con i loro capi e soprattutto con i loro colleghi. Non solo, sempre maggiore importanza è attribuita alla conciliazione tra vita e lavoro, fattore che comprensibilmente cambia con il passare delle fasi della vita: al “work-life balance” è più interessato chi ha figli piccoli rispetto a chi non ne ha ancora o li grandi.

Insomma, è in assoluto più appagante essere apprezzati che essere remunerati dal punto di vista monetario. Emerge una nuova forma di remunerazione sociale, che soddisfa per il lavoro svolto, non per il compenso percepito. Quando le persone si sentono stimate, la loro soddisfazione nei confronti del loro impiego va alle stelle e con essa la motivazione.

Se contano così tanto i valori relativi alla cultura, alle relazioni e all’apprezzamento, non ha senso concentrare i premi sul fronte economico, occorre istituire percorsi premiali diversi, sociali, di appartenenza. La sfida per le aziende sta anche nel trovare modi nuovi per essere coinvolti nel plasmare la cultura aziendale, nell’incoraggiare dei rapporti più profondi tra lavoratori e tra loro e i capi e per assicurarsi che l’apprezzamento per un compito ben fatto riceva l’attenzione che merita.

Lavorare in un contesto che ti valorizza come persona, come risorsa, come amico e collega, come senso di appartenenza è la differenza. E questo senso di appagamento sociale parte già nella scelta del percorso formativo: nell’ultimo quinquennio, secondo i dati del Ministero dell’istruzione, si assiste alla crisi di iscritti negli istituti tecnici e professionali e al boom di liceali non “tradizionali”, ossia quelli che offrono percorsi di formazione di scienze umane e linguistiche, arricchite da attività sportive.

Come per dire che i licei alimentano la mente, il metodo per affrontare le sfide lavorative e stimolano il senso di apprezzamento sociale, che porta a essere soddisfatti di sé. Non dimentichiamo che il primo consenso sociale che è motore di scelte e di appagamento proviene dalla famiglia: se la famiglia approva ed è soddisfatto di ciò che faccio, sicuramente vivo meglio e appagato.

Da questa rivoluzione culturale non è immune neanche l’università e la sua offerta formativa: i percorsi di studio dovranno avere tutti un comune denominatore, la valorizzazione del lavoro e della sua remunerazione sociale. Da qui consegue la redditività soddisfacente

Il circolo virtuoso è questo: lo studio e il lavoro viene apprezzato, dunque conto socialmente e, dalla soddisfazione sociale e personale, ottengo redditività appagante.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale

Coordinatore del corso di dottorato in Business & Management dell’Università di Torino

 

Dal mondo alla montagna piemontese

MONTAGNEDalla montagna piemontese, sovente, arrivano esempi virtuosi per la pianura e la città metropolitana. Nel dicembre scorso il progetto di rinascita del borgo alpino, incentrato sulla sua rigenerazione, l’innovazione energetica, la partecipazione della comunità, il rilancio dell’agricoltura di montagna, sono state le motivazioni che hanno portato al Comune di Ostana, centro montano della “Provincia Granda” l’assegnazione del Premio Angelo Vassallo, promosso da Legambiente ed Arci con Libera. Slowfood e Federparchi. Mercoledì 20 luglio, alle 18, il premio conseguito è occasione di dibattito, in sala consiliare, in occasione del campo di volontariato internazionale, organizzato con il sostegno di Enel e la partecipazione di 11 ragazzi provenienti da tutto il mondo. A moderare il dibattito sarà Marco Bussone, addetto stampa di Uncem, mentre l’introduzione sarà svolta da Alessandra Bonfanti, responsabile dei piccoli comuni di Legambiente. Intervengono Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana, Elisabetta Roberto, presidente Legambiente Barge, Aldo Reineri, vice sindaco di Ostan, Michele Pianetta, vice presidente Anci Piemonte, Valentina Sandrone, responsabile Libera Piemonte. Le conclusioni vengono tratte da Vanda Bonardo responsabile Legambiente Alpi.

Massimo Iaretti

 

In memoria delle vittime piemontesi in Puglia e a Nizza

consiglio X 1La seduta del Consiglio regionale del Piemonte  si è aperta con le parole della vicepresidente Daniela Ruffino che ha commemorato le numerose vittime dei tragici fatti degli ultimi giorni: l’incidente ferroviario in Puglia di martedì scorso e la strage di Nizza del 14 luglio.L’Aula ha osservato un minuto di silenzio. A proposito dell’incidente ferroviario del 12 luglio tra Adria e Corato si è ricordato che: “Sono morti 27 passeggeri, tra i quali il torinese Enrico Castellano, e una cinquantina sono stati i feriti. Con profondo dolore esprimiamo vicinanza ai familiari dei deceduti e un augurio per una pronta guarigione ai feriti, rinnovando un sempre più tenace impegno delle Istituzioni per garantire maggiore sicurezza e scongiurare il ripetersi di incidenti di tale gravità”.“A Nizza ci sono stati 84 morti, tra cui tanti bambini, e altre cento persone sono rimaste ferite. Tra queste ricordiamo in particolare i piemontesi che sono stati coinvolti nella strage. Non ci sono parole per esprimere il profondo senso di sgomento e di dolore che questo folle attacco terroristico ha provocato in tutta l’opinione pubblica internazionale. Al popolo francese desidero manifestare la nostra partecipazione e la nostra solidarietà, convinto di interpretare la sensibilità dell’intera comunità piemontese in questo terribile momento”.

fc-www.cr.piemonte.it

 

Inizia l’av – Ventura azzurra di Giampiero

VENTURAIl ct azzurro, Giampiero Ventura, parte con entusiasmo. Ha dichiarato all’Ansa di non aver veti su Balotelli, se gioca, e che valuterà per Pellè: “la Cina è lontana”.”L’Europeo ha dimostrato che con organizzazione e compattezza si possono raggiungere risultati importanti. Avrò tre giorni per preparare la gara con la Francia, quindi la base di partenza sarà quella dell’Europeo ma poi intendo lanciare dei giovani che intanto devono crescere. Intendo partire dalla nazionale di Conte e poi di fare la ‘mia’, sperando di stupire”.

E’ morta Clara Agnelli, sorella maggiore di Gianni

agnelli_claraE’ morta all’età di  96 anni Clara Agnelli, sorella maggiore dell’Avvocato. Era figlia di Edoardo e Virginia Bourbon del Monte. E’ deceduta all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove era ricoverata da tempo. Aveva sposato il principe Tassilo von Fürstenberg, morto a meta’ degli anni ’80. Aveva tre figli: Ira, Egon e Sebastiano. Si era poi risposata, in forma privata, con il conte Giovanni Nuvoletti nel 1989 nella cappella della villa di famiglia a Marocco di Mogliano Veneto (Treviso), dove poi la coppia si era trasferita.