redazione il torinese

Oggi al cinema

Le trame dei film nelle sale di Torino

 

A cura di Elio Rabbione

 

angry birds filmAngry Birds – Il film – Animazione. Regia di Fergal Reilly e Clay Keytis. Un’isola dove vi sono uccelli che quasi non sanno volare, tre di essi – il collerico Red, il velocissimo Chuck, l’esplosivo Bomb – vivono emarginati dal resto dei pennuti. Ma quando l’isola verrà invasa da una masnada di maiali verdi che la vorrebbero fare da padroni, non dovranno i tre dimostrare il loro coraggio e la disperata ricerca della salvezza comune? Durata 97 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Bastille Day: il colpo del secolo – Azione. Regia di James Watkins, con Richard Madden, Idris Elba e Kelly Reilly. Un giovane borseggiatore americano ruba a Parigi una borsa contenente una bomba che regolarmente scoppierà in una piccola piazza nel cuore di Pigalle. Michael ci mette un BASTILLE FILMbel po’ a convincere l’agente di colore della Cia di non essere coinvolto in un attentato di matrice terroristica: i cattivi, insospettabili, stanno altrove. Insieme i due dovranno collaborare per sventare una rapina alla Banca nazionale francese. Non soltanto prodotto estivo, teso, ricco di colpi si scena, con tutte le tessere del thriller al posto giusto (inseguimenti, doppiogiochisti, montaggio perfetto, c’è anche l’immancabile corsa sui tetti con vista su Notre Dame, mozzafiato). Durata 92 minuti. (Ideal, Lux sala 3, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Cell – Horror. Regia di Tod Williams, con John Cusak e Samuel J. Jackson. Dal romanzo del maestro del brivido Stephen King, anche autore dell’adattamento per lo schermo con la collaborazione di Adam Alleca (“L’ultima casa a sinistra”). Ovvero quando la tecnologia, quella che continuamente acquistiamo e compulsivamente ogni giorno usiamo, prenderà il sopravvento sull’essere umano, portandolo senza via d’uscita al male, inevitabile, in un domani non troppo lontano: che faremo allora quando, rispondendo al proprio cellulare, un indefinito segnale elettronico ci coinvolgesse e facesse di ognuno di noi un assassino? Durata 98 minuti. (Greenwich sala 3, Ideal, Massaua, The Space, Uci)

 

conspiracy filmConspirancy – Thriller. Regia di Shintaro Shimosawa, con Al Pacino, Anthony Hopkins e Josh Duhamel. Esempio di legal Thriller, l’opera prima di Shimosawa vede un giovane avvocato mettersi nei guai quando una ex fiamma gli offre le prove per affondare il manager di un importante gruppo farmaceutico (Hopkins). Ma di mezzo c’è anche il socio del suo stesso studio legale (Pacino). Durata 106 minuti. (Greenwich sala 2)

 

It follows – Horror. Regia di David Robert Mitchell, con Maika Monroe, Jake Weary e Daniel Zovatto. “Per la lucidità con cui elabora uno schema classico del genere horror, offrendo una scansione psicologica del tema della fine dell’adolescenza che si connota come riflessione sui sensi di colpa nutriti dalla società. In un’opera marcata da una struttura ad altissima tensione…”: così si esprime il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nella propria segnalazione. Un film da non perdere, specialmente per gli amanti del genere. Girato con appena due milioni di dollari, il film ha portato anche in primo piano il nome della protagonista: lei è la giovane Jay, in una Detroit notturna e piena di pericoli, che all’improvviso si ritrova legata a una sedia, nell’oscurità di un capanno. Il ragazzo con cui ha appena fatto sesso le confessa che una “cosa” si è impossessata di lei, una creatura del male che le si potrà presentare sotto le più diverse apparenze, un famigliare, un individuo incrociato tra la folla, un conoscente fidato. Durata 100 minuti. (Classico, Uci)

 JULIETA FILM

Julieta – Drammatico. Regia di Pedro Almodòvar, con Adriana Ugarte e Emma Suarèz. L’autore di “Volver” ha tratto il suo ultimo film, presentato in concorso a Cannes ma che la regia non ha considerato nella attribuzione dei premi finali, da alcuni racconti di Alice Munro. Una madre, in una lunga lettera indirizzata ad una figlia che non vede da anni, ricorda i momenti salienti della sua vita. Durata 99 minuti. (Greenwich sala 1)

In nome di mia figlia – Drammatico. Regia di Vincent Garenq, con Daniel Auteuil e Sebastien Koch. Tratto da una storia vera. La figlia quattordicenne di André muore mentre è in vacanza in Germania con la madre e il patrigno. L’atteggiamento di quest’ultimo e i dubbi sorti durante l’autopsia spingono André a credere che l’uomo che ha preso il suo posto non sia estraneo a quella morte. Durata 87 minuti. (Nazionale sala 2)

 

Kiki e i segreti del sesso – Commedia. Regia di Paco Leòn, con Natalia de Molina, Alex Garcia, Silvia Rey, Paco Leòn e Ana Katz. Remake di un film australiano, “Kiki” narra cinque storie intorno a incredibili vicende di feticismo. C’è chi conosce l’orgasmo quando viene rapinata, una moglie cerca il marito solo quando questi è in lacrime, un chirurgo si sente soddisfatto della moglie solo quando dorme, c’è chi si sente appagata solo sfiorando tessuti di seta, c’è chi cerca una soluzione che vivacemente soddisfi più di due persone. Si ride e ci s’interroga, parecchio, e non sai se debba prevalere più un’immancabile tristezza del divertimento a fior di pelle. Durata 102 minuti. (Grenwich sala 2)

MOTHER FILMMother’s day – Commedia. Regia di Garry Marshall, con Jennifer Aniston, Kate Hudson e Julia Roberts. Dall’acclamato regista di “Pretty woman” e “Capodanno a New York” un film dedicato alle donne, o meglio alle mamme, nei giorni che precedono la loro festa annuale. Commedia corale: c’è la madre divorziata con figli cui non va proprio giù il nuovo matrimonio dell’ex, c’è chi va alla ricerca della propria vera madre, c’è chi deve risolvere i rapporti conflittuali con il proprio figlio, c’è anche il padre che deve rivestire le vesti di madre e badare alle due figlie adolescenti, c’è la figlia già cresciuta che riscopre il proprio rapporto con la madre non più giovanissima. Durata 118 minuti. (Reposi)

 

Mr. Cobbler e la bottega magica – Fantasy. Regia di Thomas McCarthy, con Adam Sendler, Ellen Barkin, Dustin Hoffman, Steve Buscemi e Melonie Diaz. Un anno prima di girare “Il caso Spotlight” COBBLER FILMche gli avrebbe fatto vincere l’Oscar, McCarthy ha dato vita a questa favola di radici yiddish, con un Adam Sandler in stato di grazia. Lui è Max, non più giovanissimo, calzolaio da sempre chiuso nel negozio di famiglia alle prese con un lavoro che davvero non ama. Un giorno s’imbatte per caso in una macchina per cucire le suole delle scarpe, miracolosa: potrà rivestire i panni di chiunque, a patto di indossarne le scarpe. E da quel giorno la sua vita cambierà. Durata 99 minuti. (Ideal, Massaua, The Space, Uci)

 

Now you see me 2 – Azione. Regia di Jon Chu, con Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Daniel Radcliffe, Woody Harrelson, Michael Caine. Considerato il successo planetario della prima puntata, produttori e attori (davvero un bel gruppo!) si sono messi alla confezione di questa seconda che promette bene anzi benissimo: e ne hanno in cantiere una terza. Qui i Quattro Cavalieri illusionisti sono obbligati a lottare contro un tycoon della tecnologia (Radcliffe) che li minaccia e, quel che è più, fa di tutto per rovinarne la reputazione. La carta vincente non potrà che essere una esibizione di cui nessuno ha mai visto l’eguale. Durata 115 minuti. (Reposi, Uci)

pazza gioia filmLa pazza gioia – Commedia drammatica. Regia di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, Tommaso Ragno e Marco Messeri. “Clinicamente pazze”, Beatrice Morandini Valdirana e Donatella Morelli sono ospiti di Villa Biondi, un centro per malattie mentali sulle colline pistoiesi, l’una egocentrica e logorroica, l’altra tatuatissima e fragile, solitaria, cui la legge ha tolto il figlio per affidarlo in adozione ad una coppia. Nonostante le diversità che le dividono, le due donne fanno amicizia, sentono il bisogno l’una dell’altra, fuggono, vivono appieno “una breve vacanza”, provano a inseguire una vita nuova sul filo sottile della “loro” normalità. Grande successo alla Quinzaine di Cannes per le interpreti e per l’autore del “Capitale umano”. Durata 118 minuti. (Ambrosio sala 1)

 

Il piano di Maggie – Commedia. Regia di Rebecca Miller, con Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore. A Maggie, bella ragazza e colta, ma tremendamente ansiosa di essere madre, non resta appunto che cercare qualcuno che le metta a disposizione il proprio seme. Ancora un ma: ma nel frattempo s’innamora di un intellò newyorkese con moglie e figli, ricambiata. Ma (ancora un altro) se poi nasce una bella bimba e l’intellò sente nuovamente il campanello del desiderio delle moglie, donna intelligente e di raro fascino? Maggie, appunto, ha un piano: perché le due donne non potrebbero allearsi per rimettere ogni cosa al proprio posto? Durata 98 minuti. (Ambrosio sala 2, Eliseo grande, F.lli Marx sala Chico)

 

Seconda primavera – Commedia. Regia di Francesco Calogero, con Claudio Botosso, Nino Frassica e Desirée Noferini. Andrea, architetto cinquantenne, vedovo, conosce Rosanna, più giovane di lui, anestesista. Rosanna è sposata a Riccardo, molto più giovane di lei, aspirante scrittore dalle speranze frustrate. A capodanno, Hikma, in cui Andrea ritrova il ricordo della moglie morta, e Riccardo si incontrano e molte cose cambieranno. Durata 108 minuti. (F.lli Marx sala Harpo)

 

Star Trek Beyond – Fantascienza. Regia di Justin Lin, con Chris Pine, Idris Elba, Zoe Saldana e Zachary Quinto. James Kirk raggiunge con l’equipaggio della US Enterprise la stazione spaziale STAR TREK 2 FILMYorktown, ma l’astronave viene attaccata da misteriosi alieni e distrutta. L’equipaggio riesce a salvarsi su un pianeta sconosciuto, in cerca di aiuto. I membri dell’equipaggio sono separati e i soccorsi sembrano essere impossibili. Durata 122 minuti. (Ideal, Lux sala 2, Massaua, The Space, Uci)

 

Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra – Fantasy. Regia di Dave Green, con Alan Ritchson, Megan Fox e Jeremy Howard. Il Clan del Piede riesce a far evadere il proprio capo, Shredder, che, una volta teletrasportato in una dimensione spazio-temporale parallela, su cui impera Krung. Shredder cercherà collaborazioni per aiutare costui a conquistare il mondo. Anche alle Tartarughe toccherà trovare degli amici se vorranno scongiurare il pericolo che sta per colpire tutti quanti. Durata 112 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

The conjuring – Il caso Enfield – Regia di James Wan, con Patrick Wilson e Vera Farmiga. Nella Londra degli anni Settanta, Ed e Lorraine Warren, ricercatori del paranormale, se la devono vedere con presenze demoniache che infestano la casa in cui abita una madre single divorziata con i suoi quattro figli, tra i sette e i tredici anni: sarà Janet di undici anni quella che vedrà la propria vita davvero in pericolo. Durata 133 minuti. (Uci)

 

FILM TARZANThe legend of Tarzan – Avventura. Regia di David Yates, con Alexander Skarsgard, Christoph Waltz, Samuel J. Jackson e Margot Robbie. Ennesima rivisitazione del personaggio creato poco più di un centinaio di anni fa dalla fantasia di Edgar Williams Burroughs. Come Lord Greystock, su richiesta del Primo Ministro inglese, deve tornare in Africa (gli esterni sono stati realizzati in Gambia) con l’amatissima Jane, al seguito di una importante missione istituzionale: ma dovrà ben presto abbandonare gli abiti civili per abbracciare perizoma e liane e combattere un losco traffico che si nasconde tra i cattivi della spedizione, il perfido capitano Rom (Waltz) in primo luogo. Durata 109 minuti. (Ideal, Massaua, F.lli Marx sala Groucho e Chico, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Tom à la ferme – Dramma. Regia di Xavier Dolan, con Xavier Dolan, Pieere-Yves Cardinal e Lise Roy. Il giovane Tom lascia Montréal per raggiungere un piccolo borgo rurale, nell’interno del Canada, dovrà partecipare al funerale di Guillaume, morto in un incidente d’auto, con cui ha vissuto una storia d’amore bellissima. Ma i familiari di Guillaume sono all’oscuro di tutto, la madre ignora l’omosessualità del figlio, il fratello Francis costringe Tom a mentire sui suoi rapporti con il defunto. Tra i due ragazzi s’instaura un legame di attrazione e di odio che Dolan, premiato all’ultimo festival di Cannes per “Juste la fin du monde” (dal 1° dicembre sui nostri schermi distribuito da Lucky Red), narra nel clima chiuso e ossessivo di un nucleo familiare con una sensibilità e con una padronanza di narrazione davvero esemplari. Durata 105 minuti. (Classico)

 film cinema

Top Cat e i gatti combinaguai – Animazione. Regia di Andres Couturier. Le origini del simpatico personaggio, dalla scoperta del suo personalissimo cappello all’incontro con l’agente Dibble, fino all’incontro con gli altri felini che andranno a formare la sua fedelissima gang. Che cosa inventeranno allora i nostri in questa nuova, brillante avventura? Magari rubare a Mr. Big. il malvivente più pericoloso della città, i suoi preziosissimi diamanti… Durata 89 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Una spia e mezzo – Commedia. Che succede se Calvin, tranquillo ragioniere, ritrova su Facebook Bob, vecchio compagno di scuola martoriato dal bullismo per il suo sovrappeso e oggi muscoloso agente della Cia – ha tutta la stazza di Dwayne Johnson – che lo porterà a partecipare in prima persona ad un caso di spionaggio internazionale? Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

 

L’uomo che vide l’infinito – Drammatico. Regia di Matt Brown, con Jeremy Irons e Dev Patel. Ai primi del Novecento, nelle aule di Cambridge, l’amicizia che nasce tra un giovane genio della matematica, di origine indiana, e un maturo professore. Un’amicizia e una collaborazione tra studiosi che saranno capaci di superare molti pregiudizi. Durata 108 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo rosso, Reposi)

 

Dopo il caldo torrido i temporali sono in arrivo nel weekend

TORINO LINGOTTO GRATTACIELOLe temperature   dovrebbero raggiungere, e talvolta superare, i 40 gradi percepiti, un po’ in tutta Italia. Il culmine dell’afa è previsto giovedì, ma dal week-end, arriveranno i temporali soprattutto a Nord. Secondo le previsioni del sito ‘3bmeteo.com’ le temperature minime potrebbero non scendere sotto i 25-26 gradi e in prima serata mantenersi ancora al di sopra dei 29-30 gradi con temperature percepite superiori, anche a Torino e in Piemonte.

 

(foto:  il Torinese)

Cinema sotto le Stelle al Planetario

Proiezione di film all’aperto sulla terrazza del Museo

 

stelle cinema

Infini.to – Planetario di Torino Via Osservatorio 30 – Pino torinese

 

Terminata la musica, i venerdì estivi di Infini.to proseguono con il Cinema sotto le stelle, una rassegna di 5 film proiettati all’aperto sulla splendida terrazza del Museo (in caso di brutto tempo il film verrà proiettato all’interno del Planetario).

Il tema della rassegna 2016 è la Robotica, con una selezione di pellicole che vanno dall’animazione al film cult.

PROMOZIONI
La visione del film è gratuita acquistando il biglietto di ingresso al Museo (si segnala che il Museo sarà visitabile solo fino all’inizio del film: non sarà più possibile utilizzare le postazioni interattive dopo le ore 22.00).

 

PROGRAMMA

ore 18.30 apertura biglietteria

ore 19.00 –   21.30 apericena (prenotazione obbligatoria)

ore 21.00 spettacolo in Planetario (facoltativo)

ore 21.30/22.00 inizio proiezione film

 

Il Museo sarà visitabile fino all’inizio del film.

Il servizio caffetteria sarà presente durante tutta la durata dell’evento.

 

CALENDARIO FILM

29 luglio – Io Robot

Anno 2035, Chicago. I robot positronici ormai sono diventati un articolo domestico come un altro, alla portata di tutti ed in tutte le case ed il mondo aspetta l’arrivo sul mercato dei nuovissimi NS-5, generazione prodotta dalla U.S. Robotics, azienda leader nella robotica.

Mentre tutti impazziscono per questi aiutanti meccanici, il detective Del Spooner non si fida troppo dei nuovi e avanzatissimi robot.

Spooner viene chiamato sulla scena del suicidio del dottor Alfred Lanning, brillante scienziato nonché fondatore della U.S. Robots e l’ideatore delle famose Tre leggi della robotica nonché dei famosissimi e oramai molto diffusi robot “NeStor classe 5”, da cui il nome in codice “NS-5”.

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI

5 agosto – Wall-e

12 agosto – Matrix

19 agosto – Big Hero 6

26 agosto – L’uomo bicentenario

INFO e PRENOTAZIONI
Non si effettuano prenotazioni per l’ingresso Museo, cinema e spettacolo in Planetario (ingresso fino ad esaurimento posti).
Per maggiori informazioni visitare il sito www.planetarioditorino.it, scrivere a info@planetarioditorino.it, telefonare a 0118118740 (martedì-giovedì 10.00 – 15.00).
PREZZI

La visione del film è GRATUITA, fino ad esaurimento posti, presentando il biglietto di ingresso al Museo.

Biglietto di ingresso al Museo (obbligatorio)

INTERO: € 8,00

RIDOTTO: € 6,00 per ragazzi 6-18 anni, adulti sopra i 60 anni, studenti universitari sotto i 25 anni con Smart Card, gruppi di almeno 15 persone paganti, Enti convenzionati

GRATUITO: bambini sotto i 6 anni, disabili e loro accompagnatori, Giornalisti

OMAGGIO: per i possessori dell’Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card

 

Apericena (facoltativo e su prenotazione)

Per conoscere i costi dell’apericena consultare il sito www.planetarioditorino.it nella sezione relativa all’evento; per prenotare l’apericena scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 347 1077170.

Per maggiori informazioni, segnalazione di allergie/intolleranze o richieste particolari, scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 347 1077170.

 

 

La pastasciutta antifascista di casa Cervi

CERVI3Alla caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, ci fu una grande festa nella casa colonica dei Cervi, ai Campi Rossi di Gattatico, un podere di circa sedici ettari collocato nel mezzo della pianura Padana, a pochi chilometri dalla via Emilia, a metà fra le città di Parma e Reggio Emilia. Come in tutto il paese, era scoppiata una gioia spontanea in coloro che speravano nella fine della guerra e della dittatura fascista. Nessuno, in quel momento, poteva sapere che la  CERVI1liberazione sarebbe venuta  solo ventun mesi dopo, al prezzo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio, alla notizia che il duce era stato arrestato, c’era solo una gran voglia di festeggiare. I Cervi , insieme ad altre famiglie del paese, portarono la pastasciutta in piazza, nei bidoni per il latte. Con un rapido passaparola la cittadinanza si riunì attorno al carro e alla “birocia” che aveva portato la pasta. Tutti in fila per avere un piatto di quei maccheroni conditi a burro e formaggio che, in tempo di guerra e di razionamenti, erano prima di tutto un pasto di lusso. C’era tanta fame, ma c’era anche la voglia di uscire dall’incubo del fascismo e della guerra, il desiderio di “riprendersi la piazza” con un moto spontaneo, dopo anni di adunate a comando e di divieti. Di quel 25 luglio, di quella pagina di storia italiana è rimasto pocoCERVI2 nella memoria collettiva. Eppure c’è stato, in tutta Italia e in quell’occasione, uno spirito genuino e pacifico di festa popolare: prima dell’8 settembre, dell’occupazione tedesca, della Repubblica di Salò. Prima delle brigate partigiane e della Lotta di Liberazione. Una data simbolica della nostra storia contemporanea, quella del 25 luglio 1943, quando i  Cervi diedero vita  – e sono parole di Alcide, papà Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio e Ettore Cervi che vennero poi fucilati dai fascisti-  “in un unico sparo” –  il 28 dicembre di quell’anno al poligono di Reggio Emilia –  al “più bel discorso contro il fascismo: la pastasciutta in bollore”.

 Marco Travaglini

Caso Rosboch, trovata la pistola di Gabriele

defilippi rosbochIl nuovo sopralluogo di carabinieri, esercito e polizia penitenziaria nelle campagne del Canavese per cercare la pistola di Gabriele Defilippi, il 21enne accusato dell’assassinio dell’insegnante di Castellamonte Gloria Rosboch ha dato finalmente esito positivo. L’arma è stata individuata dove Roberto Obert, amante e complice di Defilippi, ha detto agli inquirenti di averla seppellita, nei boschi tra Rocca Canavese e Barbania. La pistola, che dovrà ora essere analizzata, è stata messa sotto sequestro. Gloria,  prima di essere uccisa aveva denunciato Defilippi per una truffa da 187 mila euro, e aveva detto ai genitori di avere visto il ragazzo  con l’arma. Poi Obert ha dichiarato di averla nascosto nei boschi, ma nei mesi scorsi le  precedenti ricerche non hanno dato esito. Da evidenziare che la pistola non è stata impiegata per uccidere la Rosboch, che è stata strangolata, ma potrebbe aiutare  a far luce su un altro delitto, quello del pregiudicato Pierpaolo Pomatto

Latitante avvolto nel tappeto: arrestato

carabinieriI carabinieri indagavano sulle presunte  uscite di casa da parte di un detenuto agli arresti domiciliari. Hanno così scoperto casualmente un latitante, Silvio Brienzeiu, un romeno di 26 anni. Era nascosto all’interno di un tappeto avvolto sotto il letto. Era ricercato da oltre un anno e deve scontare una condanna a 2 anni e 2 mesi di carcere per il furto di  telefoni cellulari commesso nel 2012 ad Aosta. Si nascondeva presso l’abitazione torinese di un connazionale ai domiciliari.

 

(foto: il Torinese)

VIGNALE (FI): LA FAVOLA DEL PD SUL SALONE DEL LIBRO E’ FINITA (MALE)

salone 2016 libro“Quella del Salone del Libro è una favola finita male che in questi due anni ci ha raccontato il PD” lo ha affermato il consigliere regionale Gian Luca Vignale  in Consiglio regionale dove su richiesta di Forza Italia si è parlato del Salone de Libro.

“Siamo di fronte ad un vero e proprio fake di Chiamparino e della sua amministrazione – ha aggiunto Vignale in aula – dove chi, insieme agli enti pubblici, aveva creato e fatto diventare una realtà culturale internazionale il Salone, veniva additato come responsabile del disavanzo finanziario e di una gestione non corretta”.

“La realtà è che – ha proseguito – , a due anni dalla nuova scelta dei vertici non piemontesi, abbiamo assistito alle dimissioni di Direttore e Presidente, ad uno scandalo giudiziario e alla possibile perdita del Salone. In soli due anni sarebbe stato difficile per chiunque inanellare tanti errori.”.vignale

“Per ridare credibilità al sistema – ha concluso è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità e che soprattutto si faccia chiarezza sulla posizione di Gl Events Ciò che dovrebbe essere chiaro a tutti, PD compreso, è che il Salone del Libro deve tornare ad essere una manifestazione fatta con e per i cittadini e non certo una battaglia interna tra imprenditori, sponsor e soprattutto tra correnti di partito”.

La remunerazione sociale appaga più del denaro

Di Paolo Pietro Biancone*

donna manager

La qualità dei rapporti umani e il riconoscimento del valore del lavoro. Secondo il “Decoding global talent”  uno studio del The Boston Consulting Group e The Network condotto su 200mila lavoratori in tutto il mondo, non ci sono dubbi: Nei primi dieci posti c’è solo una posizione, l’ottava, di natura economica, e riguarda l’attrattività del salario fisso. Nessuna traccia dell’enfasi sulle stock option e sulla parte variabile del lavoro che dominavano i discorsi sul lavoro prima del 2007. Per trovare altri fattori legati alle “compensazioni economiche” bisogna andare ben oltre la ventesima posizione: i benefit addizionali si trovano alla 24esima e l’auto aziendale alla 26esima. Tutto quello che viene prima ha a che fare soprattutto con i rapporti umani. Buone relazioni con colleghi, capi e rapporto equilibrato lavoro e vita privata. I lavoratori di tutto il mondo entrano in ufficio o in fabbrica felici se hanno possibilità di avere dei buoni rapporti con i loro capi e soprattutto con i loro colleghi. Non solo, sempre maggiore importanza è attribuita alla conciliazione tra vita e lavoro, fattore che comprensibilmente cambia con il passare delle fasi della vita: al “work-life balance” è più interessato chi ha figli piccoli rispetto a chi non ne ha ancora o li grandi.

Insomma, è in assoluto più appagante essere apprezzati che essere remunerati dal punto di vista monetario. Emerge una nuova forma di remunerazione sociale, che soddisfa per il lavoro svolto, non per il compenso percepito. Quando le persone si sentono stimate, la loro soddisfazione nei confronti del loro impiego va alle stelle e con essa la motivazione.

Se contano così tanto i valori relativi alla cultura, alle relazioni e all’apprezzamento, non ha senso concentrare i premi sul fronte economico, occorre istituire percorsi premiali diversi, sociali, di appartenenza. La sfida per le aziende sta anche nel trovare modi nuovi per essere coinvolti nel plasmare la cultura aziendale, nell’incoraggiare dei rapporti più profondi tra lavoratori e tra loro e i capi e per assicurarsi che l’apprezzamento per un compito ben fatto riceva l’attenzione che merita.

Lavorare in un contesto che ti valorizza come persona, come risorsa, come amico e collega, come senso di appartenenza è la differenza. E questo senso di appagamento sociale parte già nella scelta del percorso formativo: nell’ultimo quinquennio, secondo i dati del Ministero dell’istruzione, si assiste alla crisi di iscritti negli istituti tecnici e professionali e al boom di liceali non “tradizionali”, ossia quelli che offrono percorsi di formazione di scienze umane e linguistiche, arricchite da attività sportive.

Come per dire che i licei alimentano la mente, il metodo per affrontare le sfide lavorative e stimolano il senso di apprezzamento sociale, che porta a essere soddisfatti di sé. Non dimentichiamo che il primo consenso sociale che è motore di scelte e di appagamento proviene dalla famiglia: se la famiglia approva ed è soddisfatto di ciò che faccio, sicuramente vivo meglio e appagato.

Da questa rivoluzione culturale non è immune neanche l’università e la sua offerta formativa: i percorsi di studio dovranno avere tutti un comune denominatore, la valorizzazione del lavoro e della sua remunerazione sociale. Da qui consegue la redditività soddisfacente

Il circolo virtuoso è questo: lo studio e il lavoro viene apprezzato, dunque conto socialmente e, dalla soddisfazione sociale e personale, ottengo redditività appagante.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale

Coordinatore del corso di dottorato in Business & Management dell’Università di Torino

 

Dal mondo alla montagna piemontese

MONTAGNEDalla montagna piemontese, sovente, arrivano esempi virtuosi per la pianura e la città metropolitana. Nel dicembre scorso il progetto di rinascita del borgo alpino, incentrato sulla sua rigenerazione, l’innovazione energetica, la partecipazione della comunità, il rilancio dell’agricoltura di montagna, sono state le motivazioni che hanno portato al Comune di Ostana, centro montano della “Provincia Granda” l’assegnazione del Premio Angelo Vassallo, promosso da Legambiente ed Arci con Libera. Slowfood e Federparchi. Mercoledì 20 luglio, alle 18, il premio conseguito è occasione di dibattito, in sala consiliare, in occasione del campo di volontariato internazionale, organizzato con il sostegno di Enel e la partecipazione di 11 ragazzi provenienti da tutto il mondo. A moderare il dibattito sarà Marco Bussone, addetto stampa di Uncem, mentre l’introduzione sarà svolta da Alessandra Bonfanti, responsabile dei piccoli comuni di Legambiente. Intervengono Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana, Elisabetta Roberto, presidente Legambiente Barge, Aldo Reineri, vice sindaco di Ostan, Michele Pianetta, vice presidente Anci Piemonte, Valentina Sandrone, responsabile Libera Piemonte. Le conclusioni vengono tratte da Vanda Bonardo responsabile Legambiente Alpi.

Massimo Iaretti

 

In memoria delle vittime piemontesi in Puglia e a Nizza

consiglio X 1La seduta del Consiglio regionale del Piemonte  si è aperta con le parole della vicepresidente Daniela Ruffino che ha commemorato le numerose vittime dei tragici fatti degli ultimi giorni: l’incidente ferroviario in Puglia di martedì scorso e la strage di Nizza del 14 luglio.L’Aula ha osservato un minuto di silenzio. A proposito dell’incidente ferroviario del 12 luglio tra Adria e Corato si è ricordato che: “Sono morti 27 passeggeri, tra i quali il torinese Enrico Castellano, e una cinquantina sono stati i feriti. Con profondo dolore esprimiamo vicinanza ai familiari dei deceduti e un augurio per una pronta guarigione ai feriti, rinnovando un sempre più tenace impegno delle Istituzioni per garantire maggiore sicurezza e scongiurare il ripetersi di incidenti di tale gravità”.“A Nizza ci sono stati 84 morti, tra cui tanti bambini, e altre cento persone sono rimaste ferite. Tra queste ricordiamo in particolare i piemontesi che sono stati coinvolti nella strage. Non ci sono parole per esprimere il profondo senso di sgomento e di dolore che questo folle attacco terroristico ha provocato in tutta l’opinione pubblica internazionale. Al popolo francese desidero manifestare la nostra partecipazione e la nostra solidarietà, convinto di interpretare la sensibilità dell’intera comunità piemontese in questo terribile momento”.

fc-www.cr.piemonte.it