redazione il torinese

Brusasco, servizi associati per la scuola

MATURITA STUDENTESSAIl Comune di Brusasco ha ospitato una riunione dei sindaci e o dei loro delegati dei comuni che aderiscono alla convenzione in forma associata dei servizi di istruzione secondaria, assistenza scolastica, refezione. Si tratta di Brusasco, il cui sindaco Luciana Trombadore è il capofila, Brozolo, Cavagnolo (ma non erano presenti rappresentanti dell’amministrazione all’incontro), Lauriano, Monteu da Po e Verrua Savoia. Sono stati esaminati il conto consutivo dell’anno scolastico passato ed analizzati i prospetti per il riparto delle varie spese.

Massimo Iaretti

 

 

 

 

Consigli troppo rapidi

TORINO: ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA IN CITTA’ / di Paolo Michieletto

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Si guarda e si osserva sovente nei vari media una miriade di suggerimenti per ottenere rapidamente tutto ciò di cui si ha bisogno: affermazione sociale tramite un’auto, importanza nel gruppo tramite una bevanda, connessione con il mondo tramite reti più o meno potenti. Nulla di male se chi le utilizza ne trae beneficio, ma quando si tratta di rimedi per risolvere alcuni problemi di natura fisico-estetica qualche dubbio deve attraversarci.

michieletto-2Il corpo umano è una macchina ben congegnata che alcuni ritengono derivata da un dubbio “primate” e altri un dono di molecole assemblate da una divinità superiore. In ogni caso ha meccanismi sofisticati che non possono non subire sbalzi rapidi senza soffrirne.

Alcuni prodotti garantiscono il risultato che promettono in poco tempo, così come alcuni metodi. Funzionano? Probabilmente sì e non è il caso di generalizzare. L’unica cosa certa è che tutto ciò che avviene in fretta nel nostro corpo altrettanto in fretta se ne va… .

Il nostro corpo richiede tempo per le modifiche così come anche le applicazioni pratiche (correre, attività con i pesi, andare in bicicletta, nuotare, ecc. ) necessitano di particolari accorgimenti tecnici per poter essere svolti bene. Chiunque in questo campo Vi suggerisca che bastano pochi minuti al giorno per diventare fenomeni è probabile che “menta sapendo di mentire”, ma tant’è, di qualcosa si deve pur vivere, ma non alle spalle della salute degli altri.

Ci vuole tempo per ottenere risultati ma a volte la colpa non è di chi propone, ma di chi chiede: siamo sicuri che non sia la domanda a creare l’offerta e non viceversa? Ossia, che non sia proprio chi ne ha bisogno che “ha fretta” o non voglia fare i necessari sacrifici (fare qualcosa di sacro, in etimo) per il proprio corpo-salute-estetica? Talvolta si combinano insieme, e la poca voglia e la necessità economiche dei “suggeritori di salute” creano il cocktail peggiore.

Il tempo è galantuomo ed è anche saggio. Avere fretta e credere che tutto sia possibile in poco tempo è quasi come credere al Gatto e la Volpe, e non farsi “portare in braccio” un dovere morale.

Da queste pagine cominceremo tra breve a dare notizie in merito a ciò che la rubrica dice: uno sport più sano, e a tutti i livelli. Persone capaci ce ne sono, ma facciamo bene attenzione a cosa sono capaci…di fare per vivere!

Paolo Michieletto

Treno Torino-Milano travolge e uccide uomo

TRENO MILANOIl treno regionale Milano-Torino all’altezza della stazione di Porta Susa ha travolto e ucciso un uomo poco dopo la mezzanotte. Probabilmente la vittima era sdraiata sui binari e il macchinista non ha potuto evitare l’urto. 50 le persone che viaggiavano sul convoglio e che sono scese a Porta Susa per proseguire con i mezzi pubblici. Le indagini sono affidate alla polizia ferroviaria.

 

(foto: il Torinese / archivio)

La “migrazione” italiana, il più grande esodo della storia moderna

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Il rapporto “Italiani nel mondo 2016”, redatto dalla fondazione Migrantes e presentato in questi giorni, fotografa i “nostri” flussi migratori, dove fanno irruzione i giovani che erano appena nati o erano adolescenti allo scoccare del Duemila. Infatti, la fascia anagrafica che va tra la maggiore età e i 34 anni è quella più soggetta all’emigrazione. Del resto,già ora, un italiano su dodici vive al di fuori dei confini nazionali. In totale gli italiani residenti all’estero sono poco più di  4 milioni e ottocento mila. Sarà pure la libertà di movimento in Europa e la percezione – soprattutto per i più giovani –  che la  mobilità rappresenta un fenomeno normale e positivo, sarà la crisi o sarà che all’estero il lavoro offerto è più stabile e meglio pagato , resta il fatto che il numero di persone che lasciano l’Italia continua a crescere. In dieci anni, coincidenti più o meno con l’inizio della lunga crisi , il numero di persone residenti  all’estero è aumentato del 54%, passando da tre milioni a 4,8 milioni, il 7,9% della popolazione.  Molti tra costoro sono gli emigranti di vecchia data, ma il milione e 800mila persone in più sono una nuova generazione che è partita.  Oggi l’emigrazione non è più la stessa di un tempo: ai bastimenti con la  italia-migrantiterza classe che – per dirla come De Gregori in “Titanic” – costava “ dolore e spavento” si sono sostituiti  i voli low cost e le videochiamate, la globalizzazione  e un’idea più precisa del mondo. Ma resta, tutto intero, il problema di fondo: un paese, il nostro,  che perde parti importanti senza attrarre immigrazione qualificata, cosa che altri paesi  – più dinamici e capaci di sviluppare politiche in tal senso –  sanno fare e fanno. Storicamente, il più grande esodo della storia moderna è stato quello degli Italiani. A partire dal 1861 sono state registrate più di ventiquattro milioni di partenze. Nell’arco di poco più di un secolo un numero quasi equivalente all’ammontare della popolazione al momento dell’Unità d’Italia si avventurava verso l’ignoto. Si trattò di un esodo che toccò tutte le regioni italiane. Tra il 1876 e il 1900 interessò prevalentemente le regioni settentrionali con tre regioni che fornirono da sole il 47% dell’intero contingente migratorio: il Veneto (17,9 %), il Friuli Venezia Giulia (16,1%) e il Piemonte (709 mila persone, 13,5%). Nei due decenni successivi il primato migratorio passò alle regioni meridionali. Con quasi tre milioni di persone italia-migranti-quadroemigrate soltanto daCalabria, Campaniae Sicilia, e quasi nove milioni da tutta Italia. Tra l’inizio del secolo scorso e lo scoppio della prima guerra mondiale, altri 831 mila piemontesi cercarono fortuna in altri paesi ( il 9,5% del fenomeno migratorio di quel periodo). Si può distinguere l’emigrazione italiana in due grandi periodi: quello dell’appena citata “grande emigrazione” , tra la fine del XIX secolo e gli anni trenta del Novecento (dove fu preponderante l’emigrazione verso il continente americano) e quello dell’emigrazione“europea”, che ha avuto inizio a partire dagli anni cinquanta. Un fenomeno esteso, con una dimensione importantissima: nessun altro paese europeo ha avuto un flusso costante di emigranti per un periodo così lungo. Questa realtà dovrebbe far riflettere in tempi in cui l’Inghilterra del “dopo-Brexit” – dopo la lotta alla presunta invasione di “extracomunitari” – considera “invasione” anche l’arrivo di altri cittadini europei, italiani compresi.

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E annuncia un giro di vite ai permessi di lavoro e studio. Tutto ciò in un’Europa dove sono tornati i muri e il filo spinato, mentre alle frontiere del mare continua la pressione dei disperati in fuga dalle guerre o in cerca di migliori condizioni di vita. Oggi, non solo tra i sudditi della Regina,si richiedono nuove barriere, non più fisiche ma legali, alla libera circolazione di uomini e di mezzi. Il trattato di Schengen, che di questa libertà era stato la bandiera, è sottoposto a pressione e rischia di saltare. E italia-migr-domenica-corrierecon il trattato l’idea stessa d’Europa. Un tempo, per gli italiani, la valigia è stata il simbolo dell’emigrazione. E l’arrivo nella baia di New York, dopo aver viaggiato per quasi un mese sulle “carrette del mare”, coincideva con l’essere  sbarcati  ad Ellis island ,l’isolotto alla foce del fiume Hudson dove tutta una serie di norme – come quelle in vigore oggi –  operavano una drastica selezione. A quel tempo, come ha scritto in un bel libro il giornalista Gian Antonio Stella (“L’Orda”) “gli albanesi eravamo noi” e “ci rinfacciavano di aver esportato la mafia” e “ci facevano pesare addosso secoli di fame e ignoranza“. Un tempo che era solo ieri. Nonostante siano passati poco più di cent’ anni, tanti hanno dimenticato o fanno finta di non sapere che gli italiani erano né più né meno vittime della xenofobia verso gli “altri” come lo sono  gli immigrati di oggi.

Marco Travaglini

Portici di carta, la libreria open-air più grande del mondo

portici libriSpettacoli, convegni, iniziative di solidarietà e soprattutto moltissimi libri: il centro di Torino si è trasformato nella libreria a cielo aperto più grande del mondo, con due chilometri di volumi, di ogni genere.  Portici di Carta, la manifestazione promossa dal Salone del Libro a cui partecipano 127 librai ed editori festeggia  i dieci anni di vita, la stessa età del Circolo dei Lettori di Torino. Le due realtà culturali si sono date appuntamento sabato in piazza San Carlo per una grande festa di compleanno, all’insegna di parole, musica e dj set con scrittori, musicisti, librai ed editori. ‘Un libro per ri-costruire’ è l’iniziativa promossa da Città e Protezione civile che permette a chi compra un libro di donarlo per le biblioteche dei luoghi colpiti dal terremoto della scorsa estate.

Amatriciana solidale, che successo! Cavagnolo raccoglie più di 5 mila euro

cavagnolo-amatricianaNella serata di venerdì 7 ottobre, convocati dal sindaco di Cavagnolo Mario Corsato, si sono incontrati i presidenti delle Associazioni Cavagnolesi promotrici della iniziativa “ Amatriciana solidale” svoltasi il 16 settembre scorso e finalizzata alla raccolta a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Durante l’incontro, tenutosi presso la sala Consigliare del Comune di Cavagnolo, che ha patrocinato l’iniziativa, si è quantificato l’importo raccolto durante la serata che risulta essere così composto;   n. 407 porzioni di pasta e dolce serviti per un importo di € 4070,00 di € 90,00 per la vendita aggiuntiva del vino, ulteriori offerte di cittadini e Associazioni € 780,00 offerte raccolte durante la partita del trofeo Trincavena € 90,00 per un totale di € 5030,00. Le spese sostenute sono state coperte dal Supermercato Crai con l’offerta della pasta 52 chili, dal Supermercato Simplj con l’offerta della passata di pomodoro 50 chili, il formaggio Parmigiano e Pecorino è stato offerto da Manghi Mauretta. Il restante della spesa è stato coperto dalle Associazioni Cavagnolesi pertanto l’importo raccolto sarà interamente versato. I presidenti dei vari sodalizi hanno concordato di versare la somma raccolta al Comune di Arquata del Tronto ( Ascoli Piceno) sul conto aperto dallo stesso Comune. Il Comune di Cavagnolo e le Associazioni Cavagnolesi PRO LOCO, POLISPORTIVA, ALPINI, AVIS, AIDO, GAT, UNISPORT E GRUPPO SCAUT ringraziano tutti i numerosi partecipanti alla serata e tutti quelli che con le loro offerte hanno fatto sentire la vicinanza dei Cavagnolesi al dramma che stanno vivendo le popolazioni colpite dal sisma. Nella mattinata di sabato 8 ottobre il sindaco di Cavagnolo ha raggiunto telefonicamente il collega di Arquata per informarlo del versamento che potrà essere utilizzato secondo le priorità, che sono molte, individuate dalla stessa Amministrazione di Arquata. Il primo cittadino di Arquata saluta nel ringraziare i Cavagnolesi ha detto che sarà sua cura documentare come sono stati impegnati i fondi donati.

I.M.

 

 

 

 

 

 

Mutande verdi in Regione? Ma quale scandalo, tutta fuffa: Cota assolto

mutande-verdiTanto rumore per nulla. L’ex governatore della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, è stato assolto nel processo per la cosiddetta Rimborsopoli dei Consiglieri regionali piemontesi, in relazione al presunto uso distorto dei fondi dei gruppi politici dell’Assemblea regionale. Il processo è terminato con 10 condanne e con 15 assoluzioni, mentre altri politici avevano patteggiato negli anni scorsi. La Procura aveva invece chiesto la condanna di tutti i 25 imputati a pene per oltre 60 anni di reclusione. Vi ricordate il can can ossessivo di tv e giornali sullo “scandalo” delle mutande verdi che l’ex presidente avrebbe acquistato con denari pubblici? Bene, se le sentenze vanno rispettate- come vanno rispettate – allora era tutta fuffa. La gogna mediatica alla quale è stato sottoposto l’esponente politico, e che ha favorito la decadenza di un Consiglio regionale eletto dai cittadini,  e i costi esosi dell’inchiesta (decisamente superiori all’eventuale danno arrecato alle casse pubbliche dai consiglieri accusati) sono gli unici elementi che restano e che pesano. Non c’è speranza: siamo in Italia, bellezza.

Torino promossa a pieni voti per la cultura. Ma è bocciata nella classifica dell’inquinamento

ponte mole vittorioTorino al top in Europa per la cultura ma è bocciata per l’inquinamento dell’aria, quasi ai livelli di Madrid, Vienna, Lisbona, Bruxelles, Dublino, Copenaghen e Budapest. La città delle Mole poi si allontana dalla tipologia delle città industriali alle quali apparteneva nel passato. E’ il Rapporto Rota 2016 sulla città a fornire questo ritratto. C’è un elevato indice di motorizzazione per scorrevolezza del traffico e Torino si colloca all’ottavo posto sulle 37 città europee sopra gli 800 mila abitanti considerate, 43^ su 146 città del globo. Dal punto di vista culturale e turistico si piazza alla pari con Milano, Venezia, Firenze e Roma, con la maggiore crescita turistica degli ultimi quattro anni. Invece sul fronte della qualità dell’aria occupa il posto 406 su 432 città europee, e nella  classifica dell’Oms sulle micropolveri precipita  al posto numero 1.046 sulle 1.500 città prese in esame.

(foto: il Torinese)

Beefree Ultimate un disco che rispetta le regole

L’Ultimate Frisbee è una disciplina ai più sconosciuta, eppure vengono organizzati addirittura i Mondiali, che radunano migliaia di appassionati.

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La leggenda metropolitana racconta che il Frisbee, sia nato da un gioco goliardico praticato da studenti universitari che dopo aver consumate delle torte, si lanciavano le teglie come dischi volanti. Pare poi che il nome Frisbee sia la distorsione del nome del pasticcere produttore delle famose prelibatezze mangiate dagli universitari. Verso la fine degli anni sessanta la disciplina prende corpo e si diffonde a macchia di leopardo, attualmente si pratica in 6 continenti e sono 62 i Paesi aderenti alla Federazione internazionale, che ogni 4 anni organizza i Mondiali. L’Ultimate Frisbee non è ancora considerato uno sport olimpico, ma ha tutti i presupposti per diventarlo, intanto è sempre presente ai World Games. In Italia si è diffuso da una ventina d’anni e la Nazionale è al nono posto nel ranking mondiale. Anche sotto la Mole si pratica da una decina d’anni, merito della BeeFree Ultimate che indossa i colori nero/gialli come l’ape simbolo della stessa, capitanata dalla trentenne Maria Yanina Palagio, che ci racconta regole e la storia del team torinese. “L’Ultimate Frisbee si pratica molto nel bolognese e nel riminese e, a Torino, per il momento ci siamo solo noi. Da quest’anno abbiamo circa una cinquantina di associati e due team maschili che militano in serie B e D, vorremmo creare anche un gruppo femminile, a livello nazionale esistono solo 10 formazioni. L’età media dei giocatori è di 23/24 anni, ci alleniamo due volte alla settimana il lunedì/giovedì dalle 21 alle 23 nel campo Robilant”. “L’Ultimate si pratica su un campo rettangolare che come dimensioni è la metà più o meno di quello da calcio 100×37 metri e si indossano scarpe da calcio o meglio ancora da football americano che hanno tacchetti più adatti, ma anche in palestra dove si utilizzano scarpe da basket e in spiaggia. E’ uno sport di scatti, salti, coordinazione e tuffi. Due squadre in campo 7 vs 7 e il “famoso” disco regolamentare di 175 grammi e con un diametro di 27,5 cm. La regola fondamentale è la mancanza di contatto fisico, il frisbee si può agguantare in volo e mai placcando, il giocatore non può correre e diventa il perno stesso. Altra regola fondamentale è la mancanza di un arbitro, lo spirito del gioco prevede l’autoarbitraggio e i giocatori devono conoscere perfettamente le regole e le dispute si risolvono sul momento, un sistema difficile da far capire agli italiani abituati al modus operandi del calcio. In pratica, per segnare un punto la squadra deve avanzare fino a raggiungere la meta avversaria, passandosi il disco senza correre”. La BeeFree Ultimate organizza anche corsi nelle scuole per promuovere la disciplina e ogni anno partecipa a Torino Street Style e il sogno nel cassetto è quello di formare un team in rosa. Chi vuole provare e perché no, fare parte della squadra giallo nera, può andare al campo Robilant o inviare una mail a ultimatetorino@gmail.com …e chissà che qualcuno non si appassioni allo sport, nato da una gara di vassoi…

Uisp Torino

Flor 16 Autunno, Torino in fiore

Flor, la manifestazione florovivaistica della città di Torino, animerà nuovamente le vie del centro città l’8 e il 9 ottobre 2016 per la sua edizione autunnale

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Promossa dalla Nuova Società Orticola del Piemonte, Flor è una manifestazione a ingresso gratuito, nel pieno centro della città di Torino, che presenta il meglio del florovivaismo italiano e dell’artigianato del mondo del verde, invitando vivai e professionisti del Piemonte e di tante regioni d’Italia: dagli arbusti ornamentali alle erbacee perenni, dalle piante alpine alle piante succulente, si potranno trovare agrumi siciliani, profumi del mediterraneo, piante rampicanti, conifere rare, piante tropicali, piante carnivore e piante acquatiche, per soddisfare esigenze e passioni per giardini, terrazzi, balconi ed appartamenti. Si potranno scoprire anche oggetti per il giardinaggio, quali attrezzi e vasi, poi libri, sementi e prodotti naturali per il corpo, decorazioni per la casa e il giardino, spezie, tè e tisane, gioielli e tessuti per completare una vera e propria “cultura e passione del verde”.

Il Cortile di Palazzo Birago, sede della Camera di commercio di Torino in via Carlo Alberto 16, sarà il cuore dello spazio incontri, con tanti appuntamenti durante il fine settimana, realizzato grazie alla collaborazione di Ethimo e NeòINatura su misura.

Sabato mattina alle ore 11.30, presentazione del libro Più Orto che Giardino di Simonetta Chiarugi e Camilla Zanarotti e pillole di giardinaggio pratico in compagnia con Edoardo Santoro. flor2016l

A cura di AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, Piemonte e Valle d’Aosta, sabato alle ore 15 La Finestra sul Giardino porterà alla scoperta di giardini e paesaggi di Torino e del Piemonte, mentre domenica alle ore 15 verranno presentati giardini e paesaggi curiosi nell’incontro Verdissime Curiosità – dal Polo Nord ai crateri lunari!

L’Associazione Culturale Sguardo Nel Verde presenta in micro pillole di 30 minuti con Edoardo Santoro i corsi sul giardinaggio per sperimentare il proprio pollice verde: sabato alle ore 16.15 Il buon giardiniere (segreti e tecniche di giardinaggio per giardinieri
in erba ed esperti ), domenica alle ore 11.30 Piante senza segreti (rose, ortensie, bulbi e salvie da scegliere e  coltivare) e alle ore 16.15 Progettazione balconi, giardini e terrazzi (come scegliere le piante giuste per il proprio spazio verde).

Sempre nel cortile sarà allestita la mostra “Sogni d’Erbe”, progetto espositivo in collaborazione con il Vivaio Fratelli Gramaglia per presentare una raccolta di piante indispensabili per creare tisane e infusi. Melissa, valeriana, camomilla, echinacea, rosa, ma anche malva, liquirizia, limonina, timo, salvia, luppolo, tiglio, menta, biancospino e tante altre sono le protagoniste delle serata autunnali, per un momento di coccole e benessere. Sabato e domenica alle ore 14.00 il vivaista Marco Gramaglia incontra il pubblico per raccontare proprietà e benefici di queste piante, con qualche consiglio pratico per preparare le bevande calde della sera.

FIORI FLOR

Su via Carlo Alberto, allo stand “Il Podere le Rocche” sarà possibile imparare a creare uniche ghirlande d’autunno, con foglie, fiori e materiali naturali. Il laboratorio si svolge sia il sabato sia la domenica, al costo di 20,00 euro (10,00 euro per i bambini – info al numero 335 299100).

Per l’edizione 2016, inoltre, Flor allunga il suo percorso verde anche su via Principe Amedeo e su via Roma, andando a incrociarsi con la manifestazione Portici di Carta.

In occasione di Flor 16, il Giardino di Palazzo Madama sarà eccezionalmente aperto sabato 8 e domenica 9 dalle ore 11 alle ore 19 (ingresso dalla biglietteria del museo da Piazza Castello, 3€ intero, gratuito per abbonati).

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Flor 16 – autunno

8 e 9  ottobre 2016 – orario 9-19

Via Carlo Alberto  – Ingresso libero